Non sarà oggetto di un restyling approfondito, anche perché i punti fermi non mancano a partire dagli imperituri Bonucci e Chiellini più il duttile Danilo, però la Juventus sta valutando tutte le mosse per rinnovare il reparto difensivo. E non necessariamente con un colpo di prospettiva – quello è già storia, si chiama Gatti, un ’98 dall’avvenire assicurato, che a fine stagione tornerà dal prestito al Frosinone ora a caccia della promozione in Serie A – ma dando un’occhiata in giro per l’Europa, dove le opportunità potrebbero non mancare. Tappa obbligata, per quanto non riservata esclusivamente ai bianconeri: Londra, quartiere “in” di Chelsea, direzione Stamford Bridge. […] Ladies and gentlemen, ecco a voi Antonio Rudiger. Nato a Berlino da mamma originaria della Sierra Leone e papà tedesco, svezzato in un quartiere multietnico della capitale, venuto su perfezionando abilità purissime da difensore completo. Centrale? Sì, ok, ma non solo. Lo trovi anche in corsia, ma soprattutto si adatta perfettamente ad entrambi gli schieramenti della retroguardia: a tre oppure a quattro davanti al portiere, per lui pari sono. […]Sullo stesso argomentoJuve, dall’Inghilterra: “Rudiger vuole restare al Chelsea”Calciomercato
Le condizioni
[…] Il problema, difficilmente risolvibile per quei club come la Juventus che hanno uno sguardo fisso sulla sostenibilità, è che le richieste accostate all’entourage di Rudiger non sono compatibili con il preventivo di spesa ipotizzato alla Continassa. Secondo fonti londinesi, infatti, il calciatore e chi lo assiste si “accontenterebbero” di uno stipendio da 10 milioni netti a stagione, più un sostanzioso bonus alla firma. Trenta milioni? È ciò che si sussurra oltre Manica ed è chiaro che, se fosse vero, i massimi rappresentanti del club bianconero non si accomoderebbero al tavolo della trattativa neanche per condividere un caffé con l’agente del centrale. La cifra in questione appare quantomeno esagerata e pure sull’ingaggio vanno fatti i distinguo del caso: è vero che nel caso di Rudiger, visti i suoi trascorsi romanisti, si potrebbero applicare i benefici del Decreto Crescita (tassa zione sul reddito al 25% anziché al 45% per chi risiede in Italia per due anni senza esserlo stato nei due precedenti), ma si tratterebbe di una spesa superiore rispetto al tetto dei 7 milioni netti, stabilito a fine gennaio per la busta paga del neoassunto Vlahovic. Ecco perché in sede restano freddini sull’affare qualora i numeri fossero quelli succitati. Ma al tempo stesso è fondato l’auspicio che si possa ragionare su cifre differenti. Perciò non stupisce che gli uomini mercato juventini tengano in caldo i contatti con chi cura gli interessi di Rudiger, incrociato dai giocatori di Allegri per l’ultima volta il 23 novembre a Stamford Bridge nel girone di Champions.
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