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    Rui Costa “blinda” Grimaldo. Ma la Juve non molla la presa

    Mentre Alejandro Grimaldo è entrato nei radar dei club più importanti d’Europa, Juventus compresa, Manuel Rui Costa prova a sdrammatizzare: “Il suo è un processo in corso che analizzeremo, ma non è questo il momento”. Eppure, il Benfica potrebbe perdere gratis, a fine stagione, uno dei propri uomini più importanti. Negli scorsi mesi, i dirigenti bianconeri si sono fatti vivi con la società lusitana per conoscere a fondo la sua situazione e capire se ci fossero margini di manovra per portarlo a Torino. E già, perché la scorsa primavera, subito dopo aver chiuso la terza stagione consecutiva senza titoli, il canterano del Barcellona era sbottato in diretta tv: “Non ci siamo proprio. Non possiamo continuare così”. La verità è che se non fosse stato per il netto rifiuto del Benfica di prescindere da quello che è considerato uno dei migliori terzini sinistri d’Europa, il ventiseienne spagnolo avrebbe già lasciato il Da Luz da tempo. Un calciatore completo che ha subito conquistato Roger Schmidt che in estate lo ha difeso dall’ira dei tifosi biancorossi. Il meglio di sé lo dà nella metà campo avversaria: nella scorsa stagione, nessun altro terzino d’Europa ha segnato più di lui (5, per un totale di 20 in carriera). L’ultimo, il golazo al Maccabi Haifa, ha così finito per riaprire il dibattito sul suo futuro. E sebbene Rui Costa faccia finta di nulla, anche lui sa bene che il suo club non può permettersi di aspettare fino a gennaio per formulare l’offerta giusta. Con l’anno nuovo, infatti, Grimaldo sarà libero di trattare con chi vuole. La sensazione è che non saranno in pochi a interessarsi a lui: “Un problema? Lo sarebbe se stesse giocando male perché, di solito, è questo il pericolo che si corre con i calciatori in scadenza di contratto”, ha assicurato l’ex fuoriclasse della Fiorentina.
    Juve, Benfica, Barcellona e Grimaldo
    Il più grosso ostacolo che il presidente del prossimo rivale della Juventus nella massima competizione europea dovrà superare è quello legato al suo salario. In un momento di spending review, dopo aver chiuso la scorsa campagna con un debito accumulato di 35 milioni di euro, il Benfica non può di certo fare follie per un calciatore che costa già quattro milioni all’anno. Una montagna di soldi per i biancorossi, un’inezia per diversi club europei, inglesi in testa. Grimaldo, però, non si farà conquistare dal miglior offerente: i soldi sono importanti, ma non rappresentano di certo la priorità per un calciatore che, come dicevamo, ha fame soprattutto di trofei: “Il mio capitolo con il Barcellona non è chiuso. Da quando sono andato via sono sempre stato convinto che il mio non era un addio, ma un arrivederci”, ha ammesso in più di un’occasione. Ciononostante, i blaugrana non si sono fatti vivi, sebbene avessero bisogno di un terzino sinistro e Xavi Hernández avesse esplicitamente chiesto il suo ingaggio a Joan Laporta. Il presidente del Barcellona, però, ha preferito virare su Marcos Alonso memore dei problemi caratteriali che, nel 2016, con Luis Enrique sulla panchina della prima squadra, portarono al suo addio. La sua qualità, però, è fuori discussione: anche Pep Guardiola avrebbe voluto portarlo a Manchester. Il City, però, ha fatto altre scelte ed è proprio in questo interstizio che potrebbe inserirsi la Juve.
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    Juve, è Darwin Nuñez l'alternativa a Vlahovic

    TORINO. La priorità della Juventus in attacco è Dusan Vlahovic. Ma il serbo della Fiorentina non è l’unico nome in lista. Tra le alternative per l’estate, occhio a Darwin Nuñez del Benfica. Il 22enne attaccante uruguaiano, scovato nel 2020 dal presidente dei portoghesi Manuel Rui Costa nell’Almeria (serie B spagnola), è considerato un potenziale nuovo Cavani. Non soltanto per la nazionalità, ma anche per lo spirito.

    Nunez finora ha segnato 8 gol con il Benfica, di cui 3 in Champions. L’ultimo timbro europeo a Monaco di Baviera, nel 5-2 subito contro il Bayern proprio sotto gli occhi di un collaboratore dell’uomo mercato juventino Federico Cherubini. LEGGI TUTTO