L’incognita Reggina sul finale della B
TORINO – Sul finale di stagione della B, pende l’incognita Reggina. Il caso del club calabrese, ancora in lizza per i playoff nonostante il -3 in classifica, può condizionare la composizione della griglia delle squadre che chiuderanno il campionato dal terzo all’ottavo posto. La Lega B ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di rinviare l’inizio degli spareggi promozione che scattano il 25 maggio, per aspettare che si completi la battaglia legale degli amaranto. Ma la vicenda giudiziaria della Reggina, nonostante il taglio dei tempi sui prossimi verdetti, rischia di andare oltre il finale di campionato. Ricapitolando, giovedì 4 maggio, andrà in scena il primo grado del secondo deferimento, quello per aver mancato le scadenze dei pagamenti federali di marzo. Una settimana dopo, ci sarà l’Appello per il primo deferimento, quello del -3. Venerdì 19 maggio, in contemporanea alle 20.30, si giocherà l’ultima giornata del campionato. In prossimità di quella data, poco prima o poco dopo, dovrebbe completarsi l’iter dei verdetti che mancano a livello federale, cioè di primo e secondo grado, coi quali si dovrebbe scrivere la classifica finale e determinare la griglia completa delle sei squadre che faranno i playoff. La Reggina però, vorrebbe un ulteriore taglio dei tempi, spererebbe che l’11 maggio si discutesse anche l’Appello del secondo deferimento, assieme a quello del primo, nel caso il verdetto di giovedì fosse negativo. Non ci sarebbero però i tempi tecnici, dovendo aspettare le motivazioni della sentenza del 4 . L’obiettivo sarebbe quello di avere il tempo di andare al Collegio di Garanzia del Coni, la Cassazione dello sport, prima dell’inizio dei playoff. E al Coni la Reggina è convinta possa essere riconosciuta la propria innocenza. A livello di giustizia federale invece, gli amaranto sono i primi a non farsi troppe illusioni. Perché sul verdetto del 4 maggio si ragiona su una penalità pesante, è già in preventivo. Che sommandosi al -3, potrebbe anche fare cadere la Reggina, prima che si giochino gli ultimi due turni, nei pressi della zona playout. Il club calabrese però, si professa innocente: le scadenze federali di febbraio e marzo non sono state rispettate perché bloccate da un commissario del Tribunale di Reggio Calabria che decide che cosa pagare e cosa no, In realtà, nella prima sentenza della giustizia sportiva, sono stati rilevati anche pagamenti non corrisposti ma che il commissario aveva autorizzato. Insomma, in Figc non si è convinti che il club di Saladini possa nascondersi dietro l’alibi di un commissario che avrebbe tenuto le mani legate sui pagamenti, si pensa che la situazione societaria sia molto più complessa. Ma al Collegio di Garanzia del Coni, l’aria potrebbe essere diversa. Al massimo giudizio sportivo, si deve valutare se a livello federale la giustizia sportiva si è mossa correttamente. E la Reggina sta utilizzando una legge dello Stato ben vista dal Coni, le società che ereditano una pesante situazione debitoria da una precedente proprietà sono invitate a utilizzarla proprio dal Coni. Su come andrà a finire, le previsioni si sprecano e si dice tutto e il contrario di tutto: si va dall’esclusione della Reggina dal prossimo campionato a chi metterebbe la mano sul fuoco sul fatto che gli amaranto alla fine dimostreranno la loro innocenza, magari c’è da capire se ciò accadrà prima o dopo la fine del campionato, particolare non da poco, visto il caos che potrebbe esserci se la Reggina ottenesse ragione a playoff già disputati. Dunque, forse converrebbe navigare a vista e valutare la situazione verdetto dopo verdetto. Ma pure partita dopo partita: ieri a Frosinone la squadra di Pippo Inzaghi ha raccolto l’undicesima sconfitta nel girone di ritorno, ora è ottava con gli stessi punti di Pisa (settimo) e Ascoli (nono). Una situazione dove è impossibile immaginare come andrà a finire sul campo: in pratica, sono in palio gli ultimi due posti della zona playoff, che possono essere ambiti da otto squadre. Sempre che la Reggina non esca dalla lotta playoff anche per i verdetti della giustizia sportiva. LEGGI TUTTO