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    Salernitana, il test con lo Schalke 04 si chiude 0-0

    WORGL – Primo test stagionale per la Salernitana, scesa in campo oggi a Worgl contro lo Schalke 04 fresco di ritorno in Bundesliga. Classico 3-5-2 per i granata di Nicola con Sepe in porta. Il trio difensivo è composto da Jaroszynski, Gagliolo e Fazio. Sulle fasce Capezzi e Mazzocchi, con al centro Bohinen, Mamadou Coulibaly e Radovanovic. In avanti Ribery a supporto di Kristoffersen. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 in una gara piuttosto equilibrata. Lo Schalke va pià vicino al vantaggio ma la Salernitana ha retto bene. Il secondo tempo va via sulla falsariga dei primi 45 minuti. La Salernitana di Nicola pareggia 0-0 contro lo Schalke 04 in un buon test giocato dalle due formazioni.  LEGGI TUTTO

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    De Sanctis, che esordio da ds! Così ti sblocco l'affare Ederson

    TORINO – Se non è un primato, ci siamo molto vicini. Non è da tutti, infatti, riuscire a sfruttare la conferenza stampa di presentazione come tattica per un’operazione di mercato. Ci è riuscito Morgan De Sanctis, neo ds della Salernitana, che nel giro di poche ore ha sbloccato la trattativa per la cessione di Ederson all’Atalanta con l’artificio dialettico dello sviamento: «Resta con noi al 99 per cento, lui è contento e noi anche». Salvo, poi, lasciare uno spioncino aperto perché sì, va bene scimmiottare i maestri del depistaggio (da Moggi in giù), ma non bisogna neppure esagerare: meglio, sopratutto se si è appena arrivati, lasciare qua e là dei sassolini per non far perdere la retta via. E il trucco, evidentemente, ha funzionato se è vero, com’è vero, che l’Atalanta si è decisa a compiere il passo decisivo con cui assicurarsi Ederson, il centrocampista brasiliano considerato decisivo per ridare linfa all’Atalanta evidentemente esausta. De Sanctis ha spostato l’attenzione mediatica sui rapporti tra il brasiliano e il club nerazzurro, ma molto girava intorno alla contropartita: quel Matteo Lovato che “ballava” ancora tra i campani e il Bologna. E insomma, sarà un caso (ma neanche poi tanto, considerata la risposta piccata dell’ad bergamasco Luca Percassi: «A Bergamo rispondiamo con i fatti»), ma poche ore dopo l’affare si è sbloccato: Ederson va a correre agli ordini di Gasperini, alla Salernitana arrivano 14 milioni di euro cash e Lovato, uno dei giovani difensori più interessanti del nostro calcio, valutato 11 milioni. E l’operazione lascia il retrogusto gradevole delle strategie dialettiche del mercato: un’arte antica e purtroppo ormai troppo poco narrata, nella fretta vacua dell’ininterrotto flusso di notizie e delle continue pretese di primogenitura. Perché il calcio mercato è ancora, per fortuna, un “mestiere” pieno zeppo di retroscena e di abilità.  LEGGI TUTTO

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    Il feeling fra ds e allenatori: la variabile decisiva del mercato

    Stefano Salandin
    TORINO – Il calciomercato è anche una questione di affinità, intesa, complicità perfino tra i dirigenti che lo portano avanti. A volte l’intesa sgorga spontanea, in altre necessita di rodaggio, in alcune proprio non si trova. E allora sono dolori. Così sarà interessante verificare sul campo come funzioneranno le nuove formazioni al via nelle trattative. Il Verona, per esempio, arriva da un paio di stagioni spettacolari sia per i risultati sul campo sia, soprattuto, per le plusvalenze e ora si deve misurare con una doppia rivoluzione: Marroccu dietro la scrivania e Cioffi in panchina: scoccherà la scintilla? Grande curiosità a Bergamo dove è approdato proprio l’ex ds del Verona, D’Amico, che dovrà lavorare in coppia con Congerton: il feeling con Gasperini sarà più scintillante di quello che il tecnico aveva con Giovanni Sartori. E quest’ultimo, il “cobra” dei ds, come si inserirà nella nuova realtà di Bologna e come si armonizzerà con il carattere di Mihajlovic? Perché è mica automatico e naturale andare d’accordo anche se si indossa la stessa casacca: chiede agli ambienti laziali quale sia il clima tra Maurizio Sarri e Igli Tare. Teso, sì, al punto che tocca vedere Lotito nel ruolo, per lui insolito, di mediatore e paciere. Come all’Atalanta, una diarchia c’è anche alla Sampdoria e, al di là dei sorrisi e delle dichiarazioni ufficiali, Carlo Osti e Daniele Faggiano devono compiere notevoli sforzi per armonizzare due caratteri e due “modus operandi” decisamente differenti (poi ognuno, magari a ragion veduta, scelga quello che più gli aggrada…). Il compito più arduo, probabilmente, è quello che tocca a Morgan De Sanctis: alla prima esperienza da ds in Serie A, al di là dell’intesa con Nicola, la vera prova di forza sarà reggere il confronto con l’epica impresa scritta da Walter Sabatini con quel mercato di mezzo gennaio che ha permesso la salvezza. Non sarà semplice. Come? Ah sì, certo, poi ci sono (esclusi i grandi club che qui non analizziamo) le “vecchie volpi” come Galliani, Braida e Corvino. Ma loro, è logico, sono fuori gara. LEGGI TUTTO

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    Salernitana, ecco la “difesa verde”: piace tanto, anche a Mancini

    TORINO – Nel vedere le mosse di mercato della Salernitana si potrebbe perfino supporre che il club granata si faccia suggerire il mercato da Roberto Mancini. Ovviamente non è così, ma non può che far piacere al ct il fatto che il presidente Iervolino abbia deciso di puntare sui giovani italiani per rinforzare la squadra in vista della seconda stagione consecutiva in Serie A, primizia assoluta della sua storia. I nomi sono noti. Si parte da Matteo Lovato, difensore classe 2000 che arriva dall’Atalanta nell’ambito dell’affare che porta Ederson in nerazzurro e che farà coppia con Kaleb Okoli, l’italo-nigeriano reduce da una stagione da protagonista con la Cremonese e punto di forza dell’Under 21 azzurra. Ma non è finita, perché il ds Morgan De Sanctis, fresco di nomina dopo la lite del presidente con Sabatini, ha superato il Monza nella corsa a Lorenzo Pirola, centrale difensivo di vent’anni che l’anno scorso si è reso protagonista in B proprio con i biancorossi. L’ultima tentazione (anzi, qualcosa in più) porta a un altro difensore di belle speranze: Riccardo Calafiori, 20 anni, centrale della Roma e dell’Under 21. Insomma: un poker di difensori italiani, giovani e di prospettiva che potrebbero rappresentare una base anche per la Nazionale del futuro. Roberto Mancini osserva, con interesse. LEGGI TUTTO

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    Ederson all'Atalanta: un colpo per Gasperini. E a Salerno qualcuno ringrazi Sabatini…

    TORINO – Chissà se in questi giorni Danilo Iervolino farà una telefonata a Walter Sabatini (o anche solo un messaggio, va…) per ringraziarlo delle ottime plusvalenze che sta realizzando in queste ore. Prima fra tutte quella per Éderson José dos Santos Lourenço da Silva, per tutti semplicemente Ederson. Pagato sei milioni a gennaio, ora la Salernitana lo rivende al doppio e si ritrova nel pacchetto anche Matteo Lovato, uno dei giovani difensori italiani accreditati di maggiore prospettiva. Fu proprio Sabatini, durante l’epocale rivoluzione di mercato portata avanti da metà gennaio, a individuare il centrocampista di Campo Grande e a battezzarlo subito come futuro crack. Un blitz a Fortaleza (dove era in prestito), una trattava con il Corinthians proprietario del cartellino (nemmeno tutto: il 70 per cento, si sa come vanno queste cose in Brasile…) e alla fine lo hanno portato a Salerno per sei milioni. Soldi ben spesi, perché il ragazzo sembrava fosse nato con la maglia amaranto addosso: si è preso subito le chiavi del centrocampo e ha cominciato a comandare. Di lotta, con una impressionante capacità di pressing sugli avversari, e di governo, con una delle maggiori percentuali di passaggi riusciti di tutto il campionato. E’ (anche) su di lui che la Salernitana è riuscita a costruire la storica impresa della salvezza.
    LA DEA COLPISCE Impossibile che non ci si accorgesse di Ederson e, infatti, subito dopo la fine del campionato sono iniziate le telefonate, i sondaggi, i corteggiamenti. L’Affondo l’ha piazzato l’Atalanta del nuovo ds D’Amico e questa mossa conferma com il club bergamasco abbia l’intenzione di seguire la filosofia di Gasperini per affidargli la ricostruzione. Perché Ederson è il centrocampista ideale per il gioco del tecnico bergamasco: un “motore” che fa spavento e la velocità precisa nello scarico del pallone. Ah, ma non è finita, perché la Salernitana potrebbe cedere anche Lassana Coulibaly: sì, proprio il giocatore per la cui commissione litigarono fino alla rottura Iervolino e Sabatini. Difficile che possano fare pace e forse non gli interessa nemmeno, ma il tempo chiarisce sempre da che parte stanno i meriti. LEGGI TUTTO

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    Nicola porta mezzo Toro alla Salernitana. E il mercato in entrata resta fermo

    TORINO – Tanti esuberi al Toro e per ora nessun arrivo. Con tutti i big che se ne sono andati o se ne stanno andando: Pobega di ritorno al Milan, Belotti e Bremer in cerca di una squadra, Praet, Brekalo e Pjaca non riscattati, così come Mandragora. La situazione è paurosamente di stallo. Il tutto nonostante l’impegno di Davide Vagnati che si sta muovendo senza soldi in attesa di poter disporre del tesoretto Bremer. A proposito: tra gli addii c’è anche quello di Ansaldi, visto che per limiti d’età la società non gli ha prolungato il contratto. L’argentino, però, sta per trovare squadra. Lo vuole Nicola alla Salernitana e il club campano è disposto a fargli un contratto annuale. Il tecnico lo conosce bene e sa quello che può dargli. La curiosità è che il club del proprietario Danilo Iervolino sta pensando al Toro per rinforzare la sua squadra. Naturalmente su consiglio di Nicola. Infatti sta trattando Verdi, Izzo e Zaza. E se verranno presi, con Ansaldi, sarebbero quattro giocatori. A parte l’esterno argentino, per gli altri tre c’è il problema dell’ingaggio: se accetteranno una riduzione e una spalmatura ci sono buone possibilità che l’operazione vada in porto. Significherebbe vedere praticamente metà Toro alla Salernitana, ma questa opzione è più che mai concreta. Il primo sarà Ansaldi quasi sicuramente, poi vedremo cosa decideranno di fare gli altri. L’apripista argentino è comunque importante. E dalle tre cessioni i granata (quelli del Toro) potrebbero incassare dai 12 ai 15 milioni. Per Urbano Cairo non sarebbe male. LEGGI TUTTO

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    Toro-Salernitana: si scalda l'asse di mercato. E c'è il sondaggio per Mazzocchi

    TORINO – Il Toro è (anche) a caccia di un terzino destro. Con Ansaldi che non è stato confermato, nella rosa è rimasto solo Singo, visto che Vojvoda è stato spostato a sinistra mentre Ola Aina non convince più di tanto e molto probabilmente sarà ceduto. E allora il club granata, approfittando del discorso aperto che c’è con la Salernitana per Verdi e forse anche per Izzo e Zaza, ha chiesto notizie di Pasquale Mazzocchi, classe 1995, che i campani hanno riscattato dal Venezia. Un esterno destro che può giocare anche alto. Davide Vagnati lo sta monitorando con grande attenzione, considerato che il ragazzo ha solo 26 anni e percepisce un ingaggio annuale al di sotto dei 200mila euro. E nei prossimi giorni sull’asse Torino-Salerno potrebbe succedere qualche cosa di importante, visto che ci sono diversi giocatori nel mirino dei due club. Insomma, il mercato sta entrando nella fase calda. LEGGI TUTTO

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    Sabatini risponde a Iervolino: “Io bugiardo? Lo porto in tribunale con me”

    SALERNO – “Non diceva questo quando mi chiedeva quasi piangendo di salvare la Salernitana, sulle commissioni sono d’accordo, non le pagasse”. Sulle frequenze di “Radio Anch’io Sport” l’ex direttore sportivo della Salernitana Walter Sabatini replica alle dichiarazioni sulla stampa del presidente del club campano, Danilo Iervolino. “Se mi ha dato del bugiardo verrà in tribunale insieme a me, anche se lui ha grandi avvocati. Credo che sia una caduta di stile e di cattivo gusto”. “Il problema delle commissioni – spiega Sabatini – non è un problema mio, è un problema del calcio, ideologico. Non contesto questo e accetto quello che dice Iervolino. Ancora oggi mi spiace non aver pagato una commissione di 4 milioni a Raiola per Pogba alla Roma. Ancora oggi sono pentito e credo di aver fatto un danno alla Roma, anche per Arnautovic al Bologna ho combattuto per la commissione da pagare e credo d’aver fatto bene”.
    Sabatini: “Ho un’offerta da un club prestigioso”
    “Tutto questo mi addolora moltissimo – aggiunge Sabatini a Radio Anch’io Sport – dopo sei mesi di grandissimo stress e aver ottenuto un risultato storico con la salvezza. Mi sento ancora il ds della Salernitana, domani prenderò un volo per andare all’estero dove probabilmente accetterò un’offerta, è un club molto prestigioso, devo parlare con il presidente e vediamo se ci sono i presupposti. C’è un velo di tristezza sulla prima salvezza della Salernitana, credo sia triste anche il popolo salernitano: c’era qualcosa da festeggiare invece hanno fatto il funerale, il mio funerale, ma io sono immortale”. Poi Sabatini parla anche dei giovani, in particolare di quelli sbocciati nell’Italia di Mancini: “Mi avevano parlato di Gnonto e della sua esplosività. Avevo già individuato un giovane per sostituire Emerson alla Salernitana”. LEGGI TUTTO