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    Samp, arriva Stankovic. Ma il giro delle panchine non finisce qui

    TORINO – La trattativa andava avanti da lunedì e oggi pomeriggio c’è stata l’accelerazione decisiva con l’accordo tra Dejan Stankovic, accompagnato dal suo agente Fali Ramadani, e il ds della Sampdoria, Daniele Faggiano. Due ore di incontro a Milano per firmare un contratto fino al 2023 con opzione di rinnovo e bonus in caso di salvezza. Stankovic avrebbe ottenuto pure le necessarie garanzie di rafforzamento della rosa in vista del mercato di gennaio. Anche per questo, considerate le difficoltà economiche in cui continua a dibattersi il club blucerchiato, in molti vedono dietro questa operazione l’ombra di Massimo Ferrero che, ora bloccato dalle vicende giudiziarie, potrebbe presto tornare alla guida della società. Lo stesso Ferrero, del resto, aveva già cercato l’ex centrocampista dell’Inter l’anno scorso quando Stankovic era però ancora legato alla Stella Rossa.
    Libro paga corposo
    La Samp, così, si trova con il terzo allenatore a libro paga dopo l’esonero di Giampaolo (il suo contratto scadrà nel 2024) e Roberto D’Aversa, legato al club fino a giugno. Nelle ore immediatamente successive all’esonero di Giampaolo si sono rincorse varie ipotesi per la panchina blucerchiata: da Claudio Ranieri (che ha smentito drasticamente: «Sono coerente: la società non è cambiata», ha dichiarato insufflando un altro sospetto sulla “longa manus” di Ferrero) e Daniele De Rossi. L’ex capitano della Roma, però, è in pole per la Salernitana nel caso in cui Davide Nicola “sbagli” anche la sfida, tesissima anche per Cioffi, di domenica contro il Verona: un altro incrocio bollente per le panchine.
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    Ufficiale: Sampdoria, Giampaolo esonerato. Pronto il ritorno di D'Aversa

    Ore di grande tensione in casa Sampdoria. Dopo la sconfitta interna contro il Monza, Marco Giampaolo è stato esonerato. Il club ha ancora sotto contratto Roberto D’Aversa e questa diventa la soluzione più semplice anche perché sposta gli equilibri interni verso il ds Daniele Faggiano. Una parte dell’ambiente preme però per il ritorno di Claudio Ranieri ma le casse del club, ancora in bilico per la vendite societaria, non possono reggere un altro ingaggio da 2 milioni di euro netti. Andrà via dalla Samp anche Osti, responsabile area tecnica. 

    A confermare l’esonero è il vicepresidente della Samp, Antonio Romei, ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo aspettato un po’ a ufficializzare l’esonero perché prima volevamo comunicarlo al mister. Mi dispiace per Giampaolo perché so la professionalità che mette nel suo lavoro. E’ stata una partita non all’altezza, chiudere così fa male. Non dobbiamo avere alibi ma lavorare tutti insieme per trovare una soluzione”.
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    Cessione della Samp: Al Thani è un rebus

    GENOVA – La Sampdoria è davvero vicina alla cessione? Marco Lanna – da presidente dei blucerchiati e da ex difensore – non va certo all’attacco: «Non voglio parlare di cessione. In questo momento la concentrazione e il focus deve restare sulla partita di campionato di domenica con il Monza. Le voci girano, purtroppo ci sono e ci saranno. Ma in questo momento mi interessano relativamente. Quando ci sarà qualcosa di concreto, vedremo. Non so se ci sia già adesso qualcosa di concreto perché non dirigiamo noi l’operazione. La cosa importante è la partita col Monza. Il resto lo vedremo». Lanna, a margine della presentazione delle maglie per la stagione doriana del calcetto, preferisce dribblare le domande sul futuro societario del club. Però i rumors delle ultime ore sono sempre più forti rispetto ai contatti che proseguono tra Franco Di Silvio, imprenditore cinematografico che si è fatto avanti ormai da mesi per conto di Khalid Faleh Al Thani, rappresentante della famiglia regnante del Qatar, in una cordata che coinvolgerebbe anche gli ex scudettati doriani Ivano Bonetti e Gianluca Vialli (quest’ultimo in verità non ha mai confermato né smentito la cosa, dopo il mancato accordo con Ferrero nel 2019 per acquistare il club). Per ora almeno a livello ufficiale arriva la smentita, da ambienti vicini alla Sampdoria, che il gruppo Di Silvio abbia versato la prima tranche dei 40 milioni destinati a chiudere la partita al Tribunale di Roma rispetto ai concordati delle società di Massimo Ferrero a rischio fallimento (la Samp com’è noto è legata a un trust con Eleven Finance e Farvem) anche se, in un clima caldo e sempre più caotico, da altri ambienti arrivano segnali di una possibile accelerata nell’operazione. «Stiamo lavorando, non posso dire nulla», si limita a far sapere lo stesso Di Silvio che da Cuba ha più volte sottolineato negli ultimi giorni la volontà di chiudere l’affare e favorire dunque il passaggio di proprietà della Sampdoria dalla famiglia Ferrero ad Al Thani.
    Samp, due diligence completata da tre soggetti

    Il ruolo di Di Silvio
    Il ruolo di Di Silvio ad oggi è quello dell’intermediario e per ora non viene confermato (ma su quello poi ci sarà tempo) un suo coinvolgimento diretto nella Sampdoria che verrà, nel caso in cui tutte le pedine vadano davvero a dama. I tempi tecnici restano abbastanza lunghi visto che si tratta di transazioni da una banca del Qatar a una banca italiana indicata dal Tribunale di Roma ma al momento, giusto sottolinearlo, lo stesso trustee Gianluca Vidal, il commercialista di Mestre chiamato a trovare ormai da quasi un anno un compratore affidabile, continua a ripetere che non è ancora arrivata la documentazione bancaria, con le relative garanzie, per ritenere credibile sino in fondo l’offerta di 40 milioni arrivata dallo stesso gruppo Di Silvio nei giorni scorsi e che per ora Vidal non considera ancora un’offerta vincolante. In buona sostanza la cronaca resta quella di una fase di attesa, tra le legittime speranze di rinascita della piazza e gli immancabili punti interrogativi. Per il momento peraltro il gruppo Di Silvio/Al Thani non ha mai avuto accesso alla due diligence, mentre altri tre gruppi – due società statunitensi (una dovrebbe essere la spac del gruppo Pacific di Miami) e una ancora legata al Qatar – avrebbero già chiuso la stessa due diligence e dunque sulla carta potrebbero addirittura essere in vantaggio per la corsa alla Sampdoria. E all’orizzonte ci sarebbe anche un quarto gruppo pronto a entrare in data room. Tutto vero sul piano squisitamente teorico visto che nel corso degli ultimi mesi molti gruppi si sono affacciati per poi tirarsi indietro sul più bello: il precedente più clamoroso quello degli americani del fondo Cerberus. «Le questioni relative alla cessione dovete chiederle a Vidal o a Banca Lazard, sono loro che gestiscono queste cose. Io non sapevo nemmeno che ci fossero tre soggetti che avessero terminato le operazioni di due diligence dopo aver fatto accesso alla data room», precisa Lanna.
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    Spezia-Sampdoria 2-1: magia di Sabiri e autogol di Murillo, poi decide Nzola

    LA SPEZIA – Lo Spezia si aggiudica in rimonta il derby ligure con la Sampdoria al termine di una partita a tratti dominata. Gli ospiti sbloccano il risultato all’11’ con una prodezza balistica di Sabiri, vanificata pochi secondi dopo dallo sfortunato autogol di Murillo. I padroni di casa premono, Audero è miracoloso su Kiwior, ma nulla può al 72′ sul destro a botta sicura di Nzola. Nel finale, decisivo Dragowski su Quagliarella. I ragazzi di Gotti salgono così a quota 8 punti in classifica, quelli di Giampaolo, sostituito oggi in panchina dal vice Conti, restano fermi a 2.
    Spezia-Sampdoria, le scelte di Gotti e Conti
    Orfano di Maldini, Amian, Sala e Verde, Gotti schiera lo Spezia con il 3-5-2: Ampadu, Kiwior e Nikolaou è il terzetto difensivo a protezione di Dragowski, Holm e Reca a tutta fascia, Bourabia in cabina di regia, Kovalenko e Bastoni mezz’ali e il tandem Gyasi-Nzola in attacco. La risposta di Conti, che sostituisce lo squalificato Giampaolo sulla panchina della Sampdoria, è un 4-2-3-1, pronto a diventare 4-5-1 in fase di non possesso, con Audero tra i pali, Bereszynski, Ferrari, Murillo, Augello nel pacchetto arretrato, Rincon e Villar in mediana e Leris, Sabiri e Djuricic a supporto del terminale offensivo Caputo.
    Capolavoro di Sabiri e autogol di Murillo: Spezia-Samp 1-1 al 45′
    Il derby ligure si apre con la pressione e i repentini cambi di gioco dello Spezia, ma all’11’ a passare è la Sampdoria: splendido uno-due tra Djuricic ed Augello, raccoglie la sfera Sabiri che, dalla lunghissima distanza, beffa Dragowski con un destro di rare potenza e precisione. Neanche il tempo di esultare, però, che i padroni di casa trovano l’immediato pareggio: è il 12′ quando, ben imbeccato da Nzola, Holm mette una palla tesa in mezzo da cui nasce la sfortunata autorete di Murillo. Proteste bianconere per un contatto Ferrari-Nzola al limite dell’area, con il difensore blucerchiato ammonito di lì a poco per una trattenuta ai danni di Gyasi. Le squadre si affrontano a viso aperto e i ribaltamenti di fronte sono continui: lo Spezia – che mostra un certo predominio a centrocampo e cerca di fare la partita – punge con un colpo di testa di Nikolaou (26′) e chiede invano un rigore per un contrasto tra Gyasi e Murillo (27′), la Samp replica con un insidioso corner a rientrare di Sabiri che non trova compagni (28′). I ragazzi di Gotti aumentano la pressione e recriminano ancora per un duello al limite tra Murillo e Nzola (33′) e per una scivolata con cui Augello anticipa Holm (41′), giudicati entrambi all’interno dei confini della regolarità dall’arbitro Sozza. Il primo tempo si chiude con i cartellini gialli rimediati da una parte da Bastoni per un tackle deciso su Sabiri e dall’altra da Villar dopo un brutto scontro con Kovalenko. 
    Nzola regala i tre punti allo Spezia: Samp ko 2-1
    Nella Samp c’è Colley al posto di Ferrari al rientro in campo dagli spogliatoi, Gotti conferma in blocco l’undici scelto in avvio. Sabiri prova a scuotere i suoi con un paio di fiammate contenute – con le cattive – dagli avversari e con un nuovo tentativo dalla distanza, stavolta senza molta fortuna (51′). Dragowski batte rapidamente e lo Spezia si riversa nell’area blucerchiata, ma Holm non arriva per centimetri sul bel pallone messo in mezzo da Gyasi, quindi, sul nuovo capovolgimento di fronte il portiere polacco respinge la puntata di Caputo e blocca il seguente piazzato di Sabiri (53′). Non c’è un attimo di respiro, i padroni di casa tornano a spingere trascinati dalla torcida della curva e al 57′, sulla sponda di Ampadu, Kiwior colpisce di testa a botta sicura e alla Samp serve il miracolo di Audero con il piede sinistro per evitare lo svantaggio. Le sortite offensive blucerchiate sono tutte affidate al talento di Sabiri, che costringe Kovalenko a spendere un giallo, mentre Gotti si gioca la carta Agudelo al posto di Bastoni, salutato dal Picco con un’ovazione. La risposta doriana è l’avvicendamento Vieira-Villar, che non muta l’impostazione tattica, mentre Sabiri ci riprova prima su calcio di punizione, con Dragowski che – per non correre rischi – respinge con i pugni (61′), poi con un destro all’angolino basso che si spegne sul fondo per un soffio (66′). La Samp ha un disperato bisogno di punti, lo Spezia – apparsa per lunghi tratti in totale controllo del match – sogna il colpaccio: ne deriva una partita ‘verticale’, dall’esito imprevedibile. Nzola non sfonda al 70′, Leris – in ritardo sull’uscita di Dragowski – non toglie la gamba e si prende un’ingenua ammonizione, mentre i due allenatori apportano nuove modifiche, con Hristov e l’ex Ekdal che rilevano Reca e Kovalenko tra le fila bianconere, e Gabbiadini per Leris tra quelle blucerchiate. Ma neppure il tempo di riassestarsi dopo le sostituzioni, che lo Spezia trova il meritato vantaggio: sull’ennesima scorribanda di Holm, Nzola si avventa sulla sfera e trafigge l’incolpevole Audero. È il 72′ e il Picco diventa una bolgia. Gli ospiti reagiscono di nervi, il rapido scambio Colley-Gabbiadini viene arginato dalla retroguardia bianconera e Djuricic si prende una sanzione disciplinare per un fallo di frustrazione, sul quale termina la sua partita, rilevato da Verre. In campo, insieme all’ex Roma, anche Fabio Quagliarella: a 10′ dal termine a fargli posto è Ciccio Caputo. Gabbiadini ci prova da fuori, Dragowski si oppone di pugno e si ripete sulla ribattuta di Sabiri, mentre lo Spezia respira e cerca di giocare con il cronometro: Ellertsson e Caldara fanno tirare il fiato ad Ampadu e Gyasi. Il neo-entrato islandese, subito ammonito, provoca una mini-rissa prontamente sedata ma che costa il giallo anche a Murillo e Nzola. Le speranze di rimonta dei blucerchiati s’infrangono al 94′ sul diagonale destro di Quagliarella, respinto dal portiere polacco con i piedi, e con la sassata di Verre, deviata in calcio d’angolo. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria-Milan 1-2: Giroud decisivo, Pioli in testa con il Napoli

    GENOVA – Il Milan soffre ma supera la Sampdoria e si riporta in testa alla classifica insieme al Napoli. Al Ferraris finisce 2-1, dopo una partita ricca di emozioni e con i rossoneri rimasti in 10 per tutto il secondo tempo per l’espulsione di Leao (che salterà proprio la sfida diretta contro il Napoli). Sblocca Messias in avvio ma nella ripresa arriva il pareggio di Djuricic. Poi risulta decisivo Giroud che prima conquista un rigore (braccio largo di Villar) e poi lo trasforma regalando i tre punti a Pioli. 
    Sampdoria-Milan, tabellino e statistiche
    Le scelte di Giampaolo e Pioli
    Il sabato della sesta giornata di Serie A si chiude con la sfida al Ferraris tra Sampdoria e Milan. I rossoneri vogliono mantenere il loro momento positivo, reduci dal pareggio contro il Salisburgo in Champions e soprattutto dalla vittoria nel derby contro l’Inter. I blucerchiati sono invece a caccia di punti, dopo aver collezionato solo due pareggi e tre sconfitte nelle prime cinque giornate. Qualche cambio per Pioli, con Tomori e Bennacer che partono dalla panchina e sostituiti da Kjaer e Pobega. In avanti spazio a Messias, De Ketelaere e Leao alle spalle di Giroud. Cambio modulo invece per Giampaolo, che mette Rincon e Sabiri al centro con Djuricic e Leris agli esterni a supporto dell’unica punta Caputo. 
    Messias sblocca, annullato il raddoppio di De Ketelaere
    Partenza subito aggressiva del Milan, che ci mette solo 6 minuti a sbloccare la partita. Azione bellissima dei rossoneri, con Leao che serve Giroud, che rigira a De Ketelaere che a sua volta rigira all’esterno portoghese che prova il controllo ma che diventa un assist per il tiro di Messias che batte Audero. La Sampdoria prova subito a reagire e all’11’ è Djuricic a sfiorare il gol, con il suo destro dalla distanza che sbatte sulla traversa. La squadra di Pioli si difende bene e trova anche il raddoppio al 21′ con il cross di Leao per De Ketelaere che segna di spalla. La chiamata del Var però ferma tutto: Fabbri viene chiamato al monitor e annulla il gol per la posizione di fuorigioco di Giroud all’inizio dell’azione. Rallentano i ritmi, con il Milan che gestisce il pallone e con i blucerchiati che non riescono a rendersi pericolosi. Al 42′ altra grande occasione per i rossoneri, con il passaggio di Pobega per Giroud davanti ad Audero, che però si supera e di reazione respinge il tiro dell’attaccante. Continua a spingere il Milan nel finale del primo tempo, ma la difesa dei padroni di casa regge fino al fischio dell’arbitro. Finiscono così i primi 45 minuti, con gli ospiti in vantaggio grazie alla rete di Messias in avvio. 
    Giroud segna il rigore decisivo
    Inizio di ripresa da incubo per il Milan: cross in area, Leao prova la rovesciata ma colpisce in testa Ferrari e per l’arbitro è il secondo giallo e quindi l’espulsione per l’esterno portoghese. I rossoneri rimangono dunque in 10 e dovranno fare a meno di Leao per la partita contro il Napoli. La Sampdoria con la superiorità numerica prende coraggio e al 58′ trova il gol del pareggio, ancora con Djuricic che di testa batte Maignan dopo la traversa del primo tempo. Giampaolo manda in campo Gabbiadini per cercare una clamorosa rimonta contro i rossoneri, che però non demordono e si portano in avanti con il destro di Theo Hernandez su cui Audero salva. Dagli sviluppi del calcio d’angolo Giroud prova il colpo di testa con Villar che blocca il pallone con il braccio molto largo: dopo un check al Var l’arbitro assegna un calcio di rigore al Milan. Dal dischetto va proprio Giroud che non sbaglia. Il Milan ritorna in vantaggio al 67′. I rossoneri ora gestiscono il pallone, cercando di difendere il risultato fino al triplice fischio finale. Spazio per il debutto del classe 2002 Vranckx, che prende il posto di Pobega nel centrocampo del Milan. Brivido per i rossoneri all’87’: diagonale di Gabbiadini respinto da Maignan, la palla finisce a Verre che colpisce il palo e torna proprio a Gabbiadini ma Maignan interviene ancora e salva il risultato. Assalto dei blucerchiati nel finale ma è tutto inutile: il Milan soffre ma conquista i tre punti. 
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    Verona-Sampdoria 2-1: il 2002 Doig ribalta Giampaolo

    VERONA – L’autogol di Audero e la rete del classe 2002 Doig, schierato a tutta fascia sulla sinistra, regalano al Verona di Cioffi la prima vittoria in campionato, allungando la crisi della Sampdoria, ancora a secco di succesi. E pensare che il vantaggio è dei blucerchiati, con il lampo di Caputo che illude, ma che non basta: sul finire del primo tempo, in nove minuti, l’Hellas rimonta e ribalta, difendendo poi nella ripresa i tre punti. Da sottolineare la prestazione del giovanissimo Doig, sempre propositivo, inesauribile sulla corsia mancina, bravo a crossare e ad arrivare al tiro: davvero una bella scoperta.Guarda la galleryDoig, che partita: rimontata la Sampdoria, festa Verona
    L’autogol di Audero e Doig ribaltano il lampo di Caputo
    Verona e Sampdoria vivono una crisi identica: inizio di campionato allo stesso ritmo con gli stessi risultati, nessuna vittoria e solo 2 punti conquistati, entrambi alla seconda e quarta giornata. Cioffi e Giampaolo si giocano già tanto, ma la paura di perdere blocca la partita che per trentanove minuti ha l’effetto di un sonnifero. Poi il lampo di Caputo al 39′ che si inventa il gol del vantaggio: “Ciccio” è spalle alla porta, non la guarda nemmeno ma sa dov’è, si gira in un attimo e col sinistro spara a metà altezza all’angolo, battendo Montipò. La rete sveglia il Verona che in nove minuti ribalta tutto: l’incornata di Henry (44′) sbatte prima sulla traversa e dopo sulla schiena di Audero (autogol), poi Doig (classe 2002) piazza in porta un pallone vagante in area e firma il 2-1 al 48′.
    Doig da applausi, Cioffi vince la sua prima
    Doig resta uno dei migliori anche nella ripresa, sulla fascia sinistra spinge e crea pericoli alla Sampdoria, che rischia sullo spunto di Lasagna: Audero saltato, ma mira sballata. Giampaolo cerca la svolta e si gioca Gabbiadini, Djuricic, Villar, Leris e l’esordio di Pussetto, ma il copione non cambia, è sempre il Verona a creare occasioni da gol. I blucerchiati restano in partita solo grazie ad un prodigioso Audero che si supera su Veloso e Lazovic, tenendo il risultato in bilico. Caputo ci prova fino alla fine, ma non basta, esulta Cioffi per la prima vittoria in stagione. Per Giampaolo è ancora notte fonda.
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    Diretta Hellas Verona-Sampdoria ore 18: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    VERONA – Caccia alla vittoria. Dopo l’ottimo pareggio in rimonta maturato a Empoli, il Verona cerca contro la Sampdoria la prima vittoria stagionale come confermato dallo stesso Cioffi: “Con la Samp è una partita importante perché affrontiamo una squadra simile alla nostra che stiamo vivendo. Una squadrà che ha qualità e un allenatore che stimo”. Il tecnico gialloblù parla dei nuovi arrivi sottolineando come “Hrustic e Verdi sono in ritardo di condizione” mentre Faraoni, uscito acciaccato dal match di Empoli, “non sta benissimo”. La Sampdoria di Giampaolo, a braccetto con l’Hellas a quota 2 punti in classifica, arriva al Bentegodi per cancellare lo zero alla voce vittorie. L’allenatore blucerchiato dichiara di respirare “profumo positivo” intorno alla squadra. “La squadra che esce dal mercato? La giudicheremo tra due mesi”, afferma convinto l’allenatore blucerchiato che poi entra a gamba tese sulle feroci critiche a Leris: “E’ un buon giocatore, non buttiamogli la croce addosso”.
    Hellas Verona-Sampdoria: dove vederla in tv e in streaming
    Hellas Verona-Sampdoria, gara valida per la 5ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 18 allo Stadio Bentegodi di Verona, sarà visibile in diretta esclusiva streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
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    Le probabili formazioni di Hellas Verona-Sampdoria
    HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò; Coppola, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Veloso, Tameze, Ilic, Lazovic; Lasagna, Henry. All. Cioffi. A disposizione: Perilli, Berardi, Magnani, Dawidowicz, Hien, Doig, Terracciano, Verdi, Sulemana, Cortinovis, Hrustic, Praszelik, Djuric. Indisponibili: Piccoli. Diffidati: nessuno. Squalificati: nessuno.
    SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero; Augello, Colley, Ferrari, Bereszynski; Villar; Djuricic, Sabiri, Rincon, Leris; Caputo. All. Giampaolo. A disposizione: Contini, Ravaglia, Amione, Conti, Murillo, Murru, Verre, Vieira, Yepes, Gabbiadini, Pussetto, Quagliarella. Indisponibili: Trimboli, Winks, Malagrida, Segovia, De Luca. Diffidati: nessuno. Squalificati: nessuno.
    Arbitro: Valeri di Roma.
    Guardalinee: Preti e Berti.
    IV uomo: Santoro.
    Var: Di Bello.
    Avar: Tolfo.
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    Winks alla Sampdoria, si rinnova la tradizione inglese

    TORINO – Una vita tra Londra e (al massimo) dintorni. Harry Winks è nato a Hemel Hempstead, alle porte della Greater London, e non ha mai indossato una maglia che non fosse quella del Tottenham, il cui stadio si trova a neanche un’ora dalla città d’origine. Ha cominciato nel 2002, quando aveva sei anni, ed è stato così fino a questa stagione. Quella destinata a segnare l’inizio di una nuova avventura. Perché Winks si appresta a diventare il rinforzo di una Sampdoria obbligata a un mercato estremamente creativo: soldi non ce ne sono, occorre battere strade alternative. Come quella del solido centrocampista inglese, che si è trovato progressivamente fuori dalle scelte operate da Antonio Conte. Tra la prospettiva di un anno di poca gloria e la possibilità di essere protagonista, la scelta non si pone. Prestito di un anno e poi si vedrà. Winks si appresta a diventare la nuova guida del centrocampo della squadra di Marco Giampaolo.

    Il grande scozzeseE la Sampdoria, da parte sua, riprende la tradizione che la porta a pescare in Inghilterra. Winks troverà in blucerchiato Ronaldo Vieira, guineano naturalizzato inglese e preso dal Leeds nel 2018. Faranno reparto assieme. In passato a Genova si sono presentati eccellenti giocatori, che hanno lasciato un segno. Come Graeme Souness, scozzese punto di forza del Liverpool dominatore degli anni Ottanta: cinque titoli in campionato e tre Coppe dei Campioni, tra le tante cose vinte dal solido centrocampista. Si presenta alla Sampdoria nel 1984, dopo aver sollevato l’ultima Coppa all’Olimpico contro la Roma. Qui trova Trevor Francis, attaccante inglese di gran classe e di fisico fragile, arrivato due anni prima dal Manchester City. Sono i primi passi della squadra che Paolo Mantovani vuole portare tra le grandi, contribuiscono nel 1985 alla conquista del primo titolo, battendo in finale il Milan. Souness segna la rete decisiva dell’1-0 all’andata, mentre Francis chiude il torneo come miglior marcatore con 9 gol.

    La regia di BradyInsieme con Francis era stato tesserato anche Liam Brady. Non dal campionato inglese, che aveva frequentato con l’Arsenal, ma dalla Juventus. L’irlandese era stato sedotto e abbandonato, quando il club bianconero si era affidato al duo straniero Platini-Boniek. Prima di congedarsi nel 1982, aveva segnato a Catanzaro il rigore dello scudetto all’ultima giornata, con le valigie già pronte. Regista dalle grandi doti tecniche, resta in blucerchiato per due anni, senza trofei ma con prove sempre all’altezza. In Italia ci saranno ancora Inter e Ascoli, prima del ritorno in Inghilterra al West Ham. Gli anni Novanta sono invece caratterizzati da David Platt, anch’egli arrivato dalla Juventus, dove non aveva convinto: firma la Coppa Italia 1994. Con loro altri inglesi apprezzati in blucerchiato, come Des Walker, insieme con meteore quali Danny Dichio e Lee Sharp. Ora tocca a Winks inserirsi nel filone giusto.
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