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    Atalanta corsara con Zapata e Ilicic, il Verona riprende l'Udinese

    L’Atalanta dimentica il pareggio interno con l’Udinese e le incertezze europee, vincendo 3-1 a Genova, sulla Sampdoria, grazie a Zapata, che provoca l’autorete del vantaggio e poi raddoppia, e a Ilicic, che entra e chiude i conti con una magia. Non sa più vincere invece l’Udinese, a secco di successi dall’1-0 di La Spezia del 12 settembre: i friulani dominano il Verona per 45 minuti nel derby del Triveneto, poi calano e sono raggiunti da un rigore a 7 minuti dal fischio finale.
    Udinese-Verona 1-1
    L’Udinese di Gotti si presenta alla Dacia Arena con Pereyra, rientrato dalla squalifica, e Success (ex Watford) alle spalle di Beto. A centrocampo gioca Arslan, preferito a Makengo. Tudor cambia sette-undicesimi del suo Verona: Simeone, reduce dal poker alla Lazio, si siede in panchina, sostituito da Kalinic. A supporto del croato ci sono Barak e Lasagna. Success, alla prima da titolare in bianconero, va a segno al 3’: il nigeriano si libera di Ceccherini, si presenta davanti a Montipò e lo batte con un tiro angolato. Gli scaligeri sono in balia dei padroni di casa, che sfiorano più volte il raddoppio: Nuytinck, di testa su corner, prima impegna Montipò e poi spara sopra la traversa. Il monologo dell’Udinese prosegue con un altro colpo di testa, stavolta di Beto, deviato dal portiere veronese sul palo, e con una seconda conclusione del portoghese, controllata in due tempi da Montipò. L’1-0 di fine primo tempo va stretto ai friulani. Nella ripresa il Verona è decisamente più vivo, andando alla conclusione con Veloso, fuori misura, e con il nuovo entrato Lazovic, il cui tiro è respinto in angolo. Al 66′ Tudor butta dentro anche Simeone al posto di Kalinic. All’83’ il Verona pareggia su calcio di rigore, concesso per una scorrettezza di Becao su Barak: l’arbitro Marchetti ha un lungo consulto con il Var per un possibile fuorigioco, poi conferma la decisione. Dagli undici metri Barak spiazza l’ex Silvestri con un tiro potente. Il derby del Triveneto si chiude in parità.
    Udinese-Verona 1-1, tabellino e statistiche
    Guarda la galleryL’Udinese pareggia con il Verona: a Success risponde Barak
    Sampdoria-Atalanta 1-3
    A Marassi mister D’Aversa lascia Quagliarella ancora fuori dai titolari: davanti ci sono il redivido Candreva e Gabbiadini a supporto di Caputo. Nell’Atalanta, in panchina, c’è il vice allenatore Gritti al posto dello squalificato Gasperini: uomini contati in difesa, con i tre centrali che sono Lovato, Palomino e De Roon; davanti Zapata è supportato da Malinovskyi e Pasalic. Ilicic e Muriel partono tra i rincalzi. La Sampdoria sblocca il risultato al 10’ approfittando della difesa nerazzurra altissima: Caputo, servito da Thorsby, scatta sul filo del fuorigioco e batte Musso in diagonale. Il Var conferma che è tutto ok. La risposta della Dea non si fa attendere: al 17’ Zapata colpisce di testa, su cross di Zappacosta, sorprendendo Audero, che smanaccia il pallone goffamente. Il portiere blucerchiato è però ingannato da un tocco decisivo di Askildsen, a cui la Lega Serie A assegna l’autogol. L’attaccante colombiano colpisce ancora quattro minuti più tardi, nuovamente di testa e su assist di Zappacosta, stavolta angolando verso il palo lontano. Caputo al 36′ sfiora il 2-2, ma Musso ha un riflesso miracoloso che salva la porta dell’Atalanta. Nell’intervallo la formazione bergamasca deve rinunciare anche a Palomino, fermato da un infortunio. Al 58′ Musso rischia il pastrocchio, scivolando su un retropassaggio prima di recuperare l’equilibrio e scartare l’accorrente Caputo. D’Aversa inserisce il giovane Ciervo e Quagliarella alla ricerca del pareggio, ma è l’Atalanta a mancare di poco il tris, con Zapata e con il nuovo entrato Ilicic. Lo sloveno poi firma il 3-1 conclusivo al 95′, con un magico diagonale quasi dalla linea di fondo.
    Sampdoria-Atalanta 1-3, tabellino e statistiche
    Guarda la galleryL’Atalanta ribalta la Samp: Zapata trascina, Ilicic trova un gioiello LEGGI TUTTO

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    Diretta Sampdoria-Atalanta ore 18.30: come vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    GENOVA – La Sampdoria si prepara a ospitare un’Atalanta in piena emergenza. La squadra di Gasperini (che non sarà in panchina per squalifica) arriva a Genova senza Toloi, Djimsiti, Demiral, Gosens, Hateboer e Pessina. Un’occasione da sfruttare per i blucerchiati, che si affidano alla voglia di riscatto di Roberto D’Aversa. Dopo la partita con lo Spezia l’allenatore ha rinsaldato la sua panchina: “Avete scritto che ero morto, ma quel che contava era la Sampdoria. Conta il pensiero della società. Il resto sono chiacchiere”.Guarda la galleryCandreva mattatore: alla Sampdoria il derby con lo Spezia
    Come vederla in tv e streaming
    Il match tra Sampdoria e Atalanta, gara valida per la 10ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 18.30 e sarà visibile in diretta esclusiva tv e streaming su Dazn.
    Guarda la galleryMalinovskyi non basta all’Atalanta: Beto salva l’Udinese al 94′
    Sampdoria-Atalanta, probabili formazioni
    SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Dragusin, Yoshida, O. Colley, Augello; Thorsby, Askildsen, Silva, Candreva; Gabbiadini, Quagliarella. Allenatore: D’Aversa. A disposizione: Falcone, Ravaglia, Ferrari, Depaoli, Chabot, Murru, Trimboli, Yepes Laut, Ekdal, Ciervo, Torregrossa. Indisponibili: Damsgaard, Ihattaren, Verre, Vieira. Squalificati: Bereszynski. Diffidati: -.
    ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Lovato, Palomino, De Roon; Zappacosta, Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic; Malinovskyi, Zapata. Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato). A disposizione: Sportiello, F. Rossi, Scalvini, G. Pezzella, Ilicic, Miranchuk, Piccoli, Muriel. Indisponibili: Hateboer, Gosens, Pessina, Djimsiti, Toloi, Demiral. Squalificati: -. Diffidati: Palomino.
    ARBITRO: Prontera di Bologna. Guardalinee: Alassio e Saccenti. Quarto uomo: Minelli. Var: Fabbri. Avar. Cecconi.
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    Sampdoria-Spezia 2-1: super Candreva, il derby va a D'Aversa

    GENOVA – Candreva trascina la Sampdoria e salva la panchina di D’Aversa, ora meno traballante. Al Ferraris l’ex Lazio e Inter propizia l’autogol di Gyasi su punizione e poi raddoppia già nel primo tempo, mettendo in salita la partita dello Spezia. Alla fine al Ferraris è 2-1, a referto anche la rete bellissima di Verde che però arriva al 94′ a partita chiusa e che non evita il ko. Con questo successo nel derby la Samp sale a 9 punti in classifica e scavalca Thiago Motta, fermo a 7.Guarda la galleryCandreva mattatore: alla Sampdoria il derby con lo Spezia
    Doppietta di Candreva
    La partita ci mette appena quindici minuti per sbloccarsi: la punizione di Candreva verso lo specchio della porta viene deviata dalla testa di Gyasi, che beffa Provedel. La reazione dello Spezia è immediata, Strelec risponde e trova un super Audero, poi Verre si fa male e lascia il posto a Dragusin. Ma è ancora Candreva protagonista: chiude un’azione perfetta della Samp e trasforma in gol l’assist di Gabbiadini per il 2-0 e la doppietta personale al 36′.
    Sampdoria-Spezia: il tabellino
    Super gol di Verde ma la Samp vince il derby
    Nella ripresa il baricentro dei blucerchiati si abbassa, lasciando l’iniziativa allo Spezia che però oltre al possesso non riesce ad incidere in zona offensiva. Thiago Motta è costretto a cambiare, Verde e Nzola sono i designati per provare a dare la scossa (fuori Gyasi e Antiste), D’Aversa invece si copre con un difensore in più e un attaccante in meno e inserisce Chabot per Gabbiadini. Proprio Verde è tra i più attivi, crossa, dribbla e tira mettendo sotto pressione la Samp, che si lancia in contropiede: vola Candreva, il pallone arriva a Bereszynski che centra la traversa. Gli ultimi sforzi dello Spezia sbattono sul muro blucerchiato senza sfondare, fino al missile di Verde al 94′: sinistro splendido che fulmina Audero ma che non evita ai bianconeri la sconfitta. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, ancora nessun successo a Marassi

    La nona giornata di Serie A mette di fronte Sampdoria e Spezia. Ad entrambe le squadre serve una vittoria per cercare di allontanarsi il più possibile dalla zona bassa della classifica.
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    I blucerchiati non hanno mai vinto in casa
    Se si osserva attentamente il ruolino di marcia della Sampdoria si nota subito una cosa: i blucerchiati non hanno mai vinto nelle prime 4 gare disputate di fronte al proprio pubblico. Per Quagliarella e compagni lo Spezia potrebbe rappresentare l’occasione giusta per centrare il primo successo nei lidi amici. La Sampdoria in casa ha finora segnato soltanto 5 gol (media di 1,25 reti a partita) ma contro la difesa più trafitta in trasferta della Serie A (13 gol al passivo in 4 gare) potrebbe riuscire anche a realizzare 2 o 3 reti. Fatte queste premesse è lecito provare, oltre al segno 1, anche l’Over 1,5 Casa o la “combo” che associa la doppia chance 1X al Multigol 2-5. LEGGI TUTTO

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    Juve, Ihattaren sempre assente con la Samp: che succede?

    Acquistato dalla Juventus nell’ultimo giorno di mercato e subito girato in prestito alla Sampdoria, il trequartista Mohamed Ihattaren non sta trovando lo spazio desiderato nella squadra allenata da D’Aversa. Il ragazzo, classe 2002, inserito nel 2019 dalla UEFA nella lista dei 50 giovani più promettenti per la stagione 2019-2020, finora ha collezionato zero minuti con la maglia blucerchiata. Un inizio di stagione complicato per il 19enne che dopo un primo periodo di adattamento stava ritrovando la condizione atletica, ma un problema familiare lo ha costretto a rientrare in Olanda. La notizia del rientro a casa è stata data dalla Sampdoria che lo ha autorizzato con un permesso.

    Ihattaren, dall’Olanda: “Non è felice”

    Sempre dall’Olanda però giungono altre notizie: la permanenza a casa del centrocampista blucerchiato sarebbe dovuta a un malessere per il mancato utilizzo da parte dell’allenatore della Sampdoria. Oltre a questo ci sarebbe anche l’intenzione da parte di Ihattaren di valutare anche una separarazione dal suo agente, Mino Raiola. Al momento però né la Juve, proprietaria del cartellino, né la Samp hanno rilasciato dichiarazioni in merito: i blucerchiati attendono il rientro a Genova. LEGGI TUTTO

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    Poker Verona con lo Spezia, spettacolare pari tra Sampdoria e Udinese

    TORINO – È un Verona da applausi quello di Tudor, che al Bentegodi travolge lo Spezia con un perentorio 4-0 e trova il quarto risultato utile in altrettante gare giocate con il sostituto dell’esonerato Di Francesco in panchina. Gol ed emozioni anche nell’altra gara domenicale delle ore 15 a Marassi, dove Sampdoria e Udinese non si risparmiano colpi e pareggiano 3-3. I friulani tornano così a muovere la classifica dopo tre ko di fila e restano a +2 sui blucerchiati, agganciando il Torino (sconfitto dalla Juve nel derby) a quota 8 punti, come fanno anche agli scaligeri.
    Serie A, la classifica
    Show dell’Hellas al Bentegodi
    Verona con il 3-4-2-1 al Bentegodi, con Tudor che in difesa preferisce Casale a Ceccherini e Magnani mentre davanti Simeone è l’unica punta, con Barak e Caprari a supporto (Kalinic e Lasagna iniziano in panchina dove si rivede Veloso al rientro dall’infortunio). Dall’altra parte, con dieci indisponibili, è emergenza a centrocampo per lo Spezia di Thiago Motta che concede allora l’esordio da titolare a Podgoreanu e all’attaccante Manaj. I piani tattici del tecnico ligure naufragano però ben presto, perché l’Hellas parte fortissimo e dopo un quarto d’ora è già avanti di due reti. Ad aprire le danze è Simeone, che al 4′ stacca bene in area sul cross di Ilic e insacca di testa (seconda rete di fila per l’argentino), poi ci pensa Faraoni a raddoppiare  al volo col piatto destro (secondo centro in campionato per l’esterno) sul traversone ‘pennellato’ da Caprari (15′). Lo Spezia prova a reagire ma Montipò è attento su Gyasi al 16′ e un minuto dopo viene graziato da Manaj, che dopo aver colpito la traversa di testa calcia poi alto a porta vuota in tap-in. Ancora l’albanese impegna alla mezz’ora il portiere di casa, mentre non può fare nulla il collega Zoet sul destro a giro di Caprari (servito da Simeone) che cala il tris al 42′. L’ultimo brivido del primo tempo è una punizione di Verde, sventata da Montipò che sul successivo corner vede la palla sfilare a lato sul colpo di testa di Antiste. La gara è praticamente già finita ma nella ripresa lo Spezia cerca comunque l’arrembaggio con generosità, lasciando però praterie che il Verona sfrutta con Bessa: blitz palla al piede fino al limite e poker servito al 71′. E a chiudere la domenica nera dei liguri arriva anche il rosso a Bastoni, espulso all’81’ per una gomitata sullo stomaco di Ilic: finisce 4-0 e con il Bentegodi in festa.
    Verona-Spezia 4-0: statistiche e tabellino
    Guarda la galleryVerona, poker allo Spezia: che vittoria per Tudor
    Gol ed emozioni a Marassi
    Con Gabbiadini, Verre, Ihattaren e Vieira ai box ci sono però Quagliarella e Caputo a guidare la Sampdoria, schierata con il 4-4-2 da D’Aversa che consegna a Damsgaard la maglia da titolare sulla sinistra. Sull’altro fronte è indisponibile Nestorovski nell’Udinese di Gotti, che sceglie Beto per affiancare Deulofeu nel tandem offensivo del suo 3-5-2. La partenza dei friulani è veemente e già all’8′ il doriano Yoshida rischia l’autogol in scivolata, mandando sul palo la palla di Beto destinata a Deulofeu. E se al 10′ Audero riesce ad opporsi al tiro di Udogie, cinque minuti dopo si fa sorprendere dalla girata in area di Pereyra che di piatto insacca su cross basso di Deulofeu. Nonostante il vantaggio l’Udinese insiste ma a riportare a galla la Samp ci pensano i suoi uomini più esperti: Quagliarella rifinisce per Caputo che pesca Candreva, destro a giro e palla che sbatte prima sulla traversa e poi sul piede dello sfortunato Stryger Larsen, per rotolare infine nella porta bianconera. I padroni di casa provano a sfruttare il momento, ma il destro di Adrien Silva è troppo centrale (31′) e a chiudere il primo tempo in attacco è invece l’Udinese, che impegna Audero con Samir (42′) e poi si riporta avanti: palo colpito da Samir e palla a Beto che insacca a porta vuota (43′). Il vantaggio ospite non dura però molto perché a inizio ripresa il portiere Silvestri travolge in uscita Caputo, concedendo a Quagliarella l’occasione di pareggiare su rigore e di andare così a segno in Serie A per la 17esima stagione di fila. Tutto da rifare per l’Udinese, che con il passare dei minuti sembra accusare la stanchezza e al 69′ viene punita ancora da Candreva: splendido il gol dell’esterno, che dai 25 metri incrocia con il destro e spedisce la palla all’incrocio. Sorpasso definitivo? Nemmeno per sogno, perché all’82’, dopo un colpo di testa di Nuytinck, il nuovo entrato Forestieri fissa il risultato sul 3-3 con un tocco sotto porta.
    Sampdoria-Udinese 3-3: statistiche e tabellino
    Guarda la galleryCandreva fa lo show, ma non basta: Samp-Udinese 3-3TuttoSport.fun, gioca gratis, fai il tuo pronostico e vinci! LEGGI TUTTO

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    Juve-Samp, le pagelle: Chiesa trascina e sbaglia

    Juve-Sampdoria, le pagelle dei bianconeri

    PERIN 6 Di nuovo in campo da juventino dopo due anni e mezzo, vede la Samp e da ex genoano si esalta murando Quagliarella. I gol di Yoshida e Candreva non si prendono.

    CUADRADO 6 Da terzino sgroppa meno, ma il contagiri resta in modalità “on”. A bilancio mette un paio di cross dei suoi in un pomeriggio rabbuiato dalla palla persa che origina il 2-3 doriano.

    BONUCCI 6.5 L’amico Quagliarella che conosce da una vita non tocca palla. Quanto al rigore, beh, il doppio ricordo di Wembley insegna: Leo non perdona. È il primo penalty calciato e trasformato in Serie A. Yoshida gli ruba il tempo e segna, ma la colpa originaria non è sua.

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    DE LIGT 6.5 Silenzia Caputo riprendendo vigore e respingendo critiche talvolta esagerate. Succede, di solito, ai più grandi.

    ALEX SANDRO 6 Salvifico nell’unica occasione in cui Caputo aveva raggirato De Ligt, tenta l’estrema scivolata su Candreva. Il neo: sulla rete di Yoshida è il più distratto.

    CHIESA 6 Il gol che si pappa è più un errore suo che un capriccio del caso. Però è sempre nel vivo, anche se nella ripresa s’intestardisce nello slalom speciale e Allegri s’arrabbia. Chiellini (25′ st) 6.5 Ottimo warm up del capitano in vista del GP di Chelsea: la Juve difende a tre e lui prova a immaginare Torregrossa con le fattezze di Lukaku e Werner. Le prende tutte ed esalta la gente.

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    BENTANCUR 6 Molto più accorto per evitare sciocchezze e giocate forzate, non sembra vero quando cerca la conclusione dalla distanza: centralissima, però. McKennie (37’ st) ng.

    LOCATELLI 7 Indispensabile sia nei cambi di gioco sia nel fare massa quando la Juve assalta l’avversario. Altri “plus”: attiva Dybala e firma il primo gol da juventino. Lui lo è nel sangue, ecco perché starà godendo da impazzire.

    BERNARDESCHI 6 Lì a sinistra, con Chiesa sull’altro lato, deve tamponare più che costruire. Non esattamente il suo mestiere, difatti sbaglia in un paio di scelte. Presidia il territorio. Ramsey (25′ st) 6 Rispunta dall’oblio e non da regista basso, come da programmi iniziali allegriani, ma da mezz’ala. Un lampo quando vede Morata nello spazio.

    DYBALA 7 Il 90° gol in Serie A sta tutto in un mancino che fredda Audero. Fa in tempo a inventare anche due assist sublimi per Chiesa e Morata in 20 minuti di spettacolo puro, quindi dopo un allungo si ferma per un guaio muscolare alla regione posteriore della coscia sinistra e scoppia in lacrime. La sua partita finisce qui. Kulusevski (22′ pt) 6 Entra a freddo e può subito far male, ma la zuccata è imprecisa. La “combo” – giocata più assist – per Locatelli è il top. Però commette troppi falli e sovente gioca spalle alla porta.

    Guarda la galleryDybala ko in Juve-Samp: Chiesa consola la Joya

    MORATA 5 Quelle palle gol Alvaro non può non sfruttarle, come nel primo tempo: l’innesco c’è già, perché toccarla una volta in più e non tirare prima? Il dialogo con Dybala è vivo, peccato che duri poco. Prende botte (da Colley, soprattutto), sfiora la rete anche nella ripresa. Nel finale chiede il cambio per un problema alla coscia destra. Kean (37′ st) ng.

    ALL. ALLEGRI 6 La 400ª in Serie A è un condensato di passi in avanti e nuove leggerezze cui rimediare. La Juve subisce altri due gol: non sarà contento. Si prende la responsabilità di scegliere Bonucci rigorista e gli va bene.

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