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    Sampdoria, Ranieri: “Quagliarella, classe intatta nonostante l'età”

    GENOVA – “Il primo tempo è stato molto tattico, poi ho puntato sulla qualità e la squadra ha risposto. L’allenatore conta poco, io ho la soddisfazione di poter pescare dalla panchina dei ricambi di grande qualità: va dato merito alla società di questo”. Lo ha dichiarato Claudio Ranieri, allenatore della Sampdoria, ai microfoni di Sky: “Era una partita difficile,lo sapevo: la Fiorentina aveva bisogno di fare punti. Nel finale certamente abbiamo avuto un po’ di fortuna ma è una vittoria importante. Ho ripercorso la stessa strada con Atalanta e Inter inserendo una punta e un calciatore a ridosso della prima punta, ma quando mi sono reso conto che non era quella giusta ho cercato una alternativa. Salvezza? Dobbiamo arrivare a quarante punti, poi dirò che al ritorno dovremo fare 26 punti come all’andata. Non carichiamo la squadra di problematiche inutili, ci attende una serie di partite molto complicate contro avversarie competitive. Basta poco per perderne 3-4 e smarrire autostima e serenità. Ho sempre detto alla squadra di essere ambizioso, ma non esageriamo nel caricarli. Quagliarella? Non so se riuscirà a raggiungere Mancini in cima ai marcatori di tutti i tempi. La carta d’identità dice una certa età ma la classe è intatta. Di certo è un simbolo della società e un esempio per tutti noi”. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, Ranieri: “Vogliamo restare nella parte sinistra della classifica”

    GENOVA – Claudio Ranieri ha commentato l’imminente Benevento-Sampdoria al sito ufficiale del club ligure: “Sarà la prima volta che vado in panchina a Benevento. Forse ci ho giocato da ragazzo un’amichevole con la Roma – esordisce il tecnico – Mi farà piacere incontrare un’ottima squadra. Sarà una gara veramente tosta, sia per noi che per loro”. La Doria è attesa da un tour de force di ben cinque partite: “Dopo la Juve, dove abbiamo fatto una buona gara anche se non li abbiamo messi in difficoltà come volevamo, abbiamo Benevento, Fiorentina, Lazio, Atalanta e Genoa, una serie molto importante. In queste cinque partite vedremo di che pasta siamo fatti. Vedremo se saremo meritevoli della zona sinistra o riascendiamo dall’altra parte. Sta alla nostra forza, alla nostra abnegazione e alla nostra ambizione stare dalla parte sinistra della classifica”. La partita dell’andata finì con un ko: “Ebbe un sapore amaro perchè ci trovavamo in vantaggio di due gol a zero e loro rimontarono. Dopo quella sconfitta abbiamo fatto una serie di vittorie. Evidentemente ci ha dato la svolta, la rabbia necessaria. Io quello che voglio instillare nei miei giocatori è quella rabbia, quella determinazione continua. In tutte le partite. A prescindere dall’avversario e dal risultato”.

    Sia la formazione blucerchiata che quella sannita sono cresciute molto nel girone di andata: “I sanniti sono una sorpresa, gioca un calcio frizzante fatto di verticalizzazioni e dove tutti si aiutano. Conoscono la Serie A e occupano una posizione dove per il momento sono salvi ma sanno che, come noi, ogni passo falso ci può risucchiare in basso”. Il tecnico romano non si sbilancia sulla formazione titolare: “Preferisco poter scegliere fra quelli che sono in forma e che, almeno sulla carta mi danno l’idea che possano mettere in difficoltà la squadra avversaria. Poi nel corso della partita ci sono cinque cambi che ti possono far cambiare il volto di una squadra”. Sulla possibilità che riaprano gli stadi in Primavera: “Sarei proprio l’uomo più felice del mondo. Molto più felice dei tifosi stessi perchè ora è veramente è un altro sport. Lo spero con tutto il cuore”. LEGGI TUTTO

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    Vialli e una finale particolare: “Uomo che c**a, non muore mai”

    TORINO – Gianluca Vialli, durante la diretta Facebook di AISL ONLUS, ha raccontato un aneddoto molto particolare risalente alla finale di Coppa Italia giocata nel 1988 e vinta poi dalla Sampdoria grazie a un gol ai supplementari di Fausto Salsano. Vialli era allora il centravanti di una Samp che si apprestava a cominciare un ciclo magnifico che l’avrebbe poi portata a vincere anche lo Scudetto nel 1991. A Torino si gioca la gara di ritorno di Coppa Italia. All’andata la squadra Boskov s’era imposta 2-0, ma è sotto con lo stesso risultato. Vialli non incide, anche a causa di un forte mal di pancia.
    Vialli: “Quella finale con i dolori alla pancia”
    Il racconto, esilarante, avviene in diretta social, con Massimo Mauro, Pep Guardiola, Ilaria D’Amico, Michele Mainardi e Andrea Marchesi in collegamento: “Faceva freddo, pioveva, si vede io avevo anche mangiato qualcosa che non andava – spiega Vialli – ma una volta rientrati in campo dopo l’intervallo mi prende un mal di pancia fortissimo, non so come ma riesco a continuare fino al 90′, solo che eravamo 2-0, come all’andata, ma stavolta per il Toro e quindi c’erano da giocare i supplementari”. Un incubo per chi ha evidente necessità di una toilette: “Vado dall’arbitro Agnolin e gli chiedo se era possibile avere cinque minuti per andare in bagno. Al che lui mi risponde: ‘Dai vai, cinque minuti te li do’. Vado, scappo con il magazziniere che mi accompagna”.

    La massima di Vialli: “Uomo che c**a, non muore mai”
    Ma c’è un problema, gli spogliatoi sono lontanissimi: “Allo stadio di Torino c’era un passaggio che portava sotto e poi un tunnel di cento metri prima di arrivare agli spogliatoi, finalmente arrivo in bagno, ma non mi sentivo bene, c’erano due compagni infortunati che erano Luca Pellegrini e Hans Briegel, mi incitano, dicono che hanno bisogno di me, allora do un’ultima botta (ride ndr) e scappo fuori”. Si ripresenta il problema della distanza tra campo e spogliatoio: “Il magazziniere mi fa passare dal parcheggio e poi dalla tribuna per scendere in campo, scivolo su uno scalino, vicino a un anziano tifoso del Toro che mi guarda e in dialetto mi dice che cosa diavolo ci facessi lì. Alla fine riesco a tornare in campo e Agnolin mi si avvicina: ‘L’hai fatta tutta? Possiamo ricominciare?’. Gli dico di sì e ripartiamo con la partita”. La storia, sostiene Vialli, ha una sua morale: “Quindi questo conferma che uomo che c**a, non muore mai. Nel senso che c’è speranza, fino alla fine”. 
    Vialli, la forza della Nazionale per combattere la malattia LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, Ranieri: “Primo tempo alla pari, nella ripresa meritavamo di più”

    GENOVA – Claudio Ranieri ha commentato a Sky Sport il pareggio tra la sua Sampdoria e il Genoa nel deby della Lanterna: “Ai miei chiedo sempre di dare tutto ciò che che hanno, le squadre vincenti si riconoscono da questo aspetto. Abbiamo giocato bene, ma non benissimo: i nostri avversari si sono difesi con qualità, a centrocampo avevano più palleggio di noi. Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari, nel secondo tempo meritavamo qualcosa in più. Quando non si riesce a vincere, è bene non perdere”. Ranieri non si sbilancia sugli obiettivi della Samp: “Anche se vedessi qualcosa di positivo che voi ora non vedete, non lo direi mai. La scorsa stagione siamo stati un anno sott’acqua, non ne uscivamo fuori; poi con il lockdown siamo riusciti a salvarci con qualche giornata in anticipo. Ora vogliamo raggiungere quota 40 punti il prima possibile”.

    “Nostra trasformazione dopo il brutto avvio? Credo dipenda dalla testa. Non mi aspettavo la brutta gara fatta a Torino contro la Juventus, lì si era paura di osare, quella non è mai stata la nostra filosofia. Keita alternativa a Quagliarella? Sto pensando a farli giocare insieme oppure a schierare Keita sulla fascia. È arrivato da poco, si allenato poco. Pian piano li porterò ai loro livelli migliori”.
    SAMPDORIA-GENOA: 1-1 NUMERI E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, per Candreva e Tonelli allenamento di scarico

    GENOVA – Seduta di allenamento per la Sampdoria, che prosegue la propria marcia di avvicinamento al match di sabato contro l’Atalanta. Dopo una prima fase di riscaldamento, sul campo 1 del “Mugnaini” di Bogliasco, Claudio Ranieri e lo staff tecnico hanno impegnato il gruppo su esercitazione finalizzata al tiro in porta. Personalizzati di scarico in palestra per Antonio Candreva e Lorenzo Tonelli. Manolo Gabbiadini ha seguito invece un programma individuale di recupero fisioterapico e di potenziamento settoriale in palestra. Per la giornata di domani il programma prevede una seduta mattutina di rifinitura, nel pomeriggio la partenza per Bergamo.  LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, Gabbiadini: seduta specifica e terapie

    GENOVA – La Sampdoria è tornata ad allenarsi a Bogliasco in vista della trasferta di Bergamo con l’Atalanta. Giocatori a disposizione suddivisi in due gruppo dal tecnico Ranieri: i blucerchiati maggiormente impegnati nella gara con la Lazio hanno svolto una sessione rigenerativa, mentre gli altri disponibili, dopo una prima parte dedicata all’attivazione e ai circuiti tecnici, hanno svolto una serie di partitine a campo ridotto, alternate ad un lavoro aerobico. Terapie e specifico programmato per Manolo Gabbiadini. Per la giornata di domani è in programma una sessione mattutina. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, Ranieri dopo la Lazio: “Non è stata la partita perfetta”

    GENOVA – E’ una serata di felicità per Claudio Ranieri: la sua Sampdoria ha nettamente avuto la meglio la Lazio con una grande prestazione di gruppo. Ecco l’analisi del tecnico blucerchiato in conferenza stampa: “Alla Lazio mancavano elementi, lo so. Immobile era squalificato e altri giocatori che hanno avuto dei problemi fisici, quindi Inzaghi non ha potuti schierare il suo 11 migliore però noi abbiamo fatto una buona partita, di coraggio e consapevolezza. Abbiamo lasciato qualche chance di troppo ai biancocelesti ma sappiamo che hanno giocatori magnifici. La vittoria di oggi ci fa scordare la sconfitta col Benevento”.

    Dopo aver tanto sofferto nella prima metà della scorsa stagione, la Samp è migliorata parecchio e potrebbe veramente disputare un campionato interessante: “La cosa importante è quello che ha detto il patron Ferrero alla fine del campionato scorso: che non vuole più soffrire. Abbiamo acquistato dei calciatori esperti e speriamo di non dover soffrire. Abbiamo fatto quattro partite: due le abbiamo vinte e due perse. Dobbiamo restare umili come siamo stati oggi, giocare da squadra come oggi. Essere consapevoli della nostra forza ma essere umili è la cosa a cui io tengo di più”.
    “Keita era alla prima partita da marzo”
    “Partita perfetta? Non lo è stata. Abbiamo concesso un po’ troppo ma la qualità della Lazio è risaputa. Ci stanno alcune situazioni un po’ scabrose che siamo riusciti a chiudere in tempo. Con Candreva, Adrien Silva e Keita si è alzato il tasso qualitativo e l’esperienza, perchè sono giocatori che hanno alle spalle diversi campionati e gli ultimi due anche all’estero. Sono giocatori che sanno cosa fare in campo, il mio dovere è solo di allenarli bene. Keita oggi era la prima gara da marzo, si sta impegnando molto in allenamento ma una cosa è l’allenamento, un’altra è la partita”. LEGGI TUTTO