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    Pagnucco e Pugno, la Juve Primavera si avvicina alla zona playoff: Samp ko

    Juve-Samp Primavera, la diretta testuale

    90′ + 5′ – Finisce la partita

    90′ – Assegnati cinque minuti di recupero

    89′ – Punizione fuori misura di Scienza dal limite dell’area

    80′ – Infortunio per Vacca, entrato da poco in campo. Al suo posto entra Biggi. Entra anche Crapisto per Florea

    78′ – Scienza ci prova ancora con un tiro a giro dal limite, palla alta

    76′ – Bel contropiede di Scienza che però calcia centrale

    72′ – Esce Pugno per Vacca 

    65′ – ROSSO PER LA SAMP!Doppio giallo per Valisena, blucerchiati in 10

    64′ – Primo cambio per la Juve, entra Scienza al posto di Finocchiaro

    61′ – Primo ammonito anche per la Juve, si tratta di Ngana

    60′ – GOL SAMP!I blucerchiati riaprono la partita con una bella azione corale conclusa da Langella

    57′ – PALO SAMP!Pozzato calcia dal limite dell’area e colpisce il palo a Vinarcik ormai battuto

    52′ – Il primo giallo della partita è per Ventre della Samp per un fallo tattico

    50′ – Primo spunto dei bianconeri nella ripresa, con Finocchiaro che prova a metterla in mezzo. Intercetta Scardigno

    46′ – Inizia il secondo tempo

    45′ + 3′ – Finisce la prima frazione

    45′ – Assegnati tre minuti di recupero

    45′ – Miracolo di Vinarcik su un colpo di testa sugli sviluppi di un angolo

    44′ – Savio ad un passo dal tris con una deviazione al volo, Scardigno tiene in partita i suoi

    41′ – GOL JUVE!Una magia di Savio con l’esterno lancia Pugno a rete che non sbaglia, è 2-0 per i bianconeri

    36′ – Ngana pericoloso con una grande conclusione da fuori, Scardigno la allunga in angola

    33′ – Buona reazione della Samp che sta chiudendo i bianconeri nella loro metà campo alla ricerca del pareggio

    24′ – GOL JUVE!Pagnucco lanciato a rete batte Scardigno con una bella conclusione di sinistro sul secondo pallo. Quinto gol stagionale per il classe 2006

    22′ – Chilafi si presenta davanti a Vinarcik che riesce miracolosamente a respingere

    21′ – Finocchiaro prova il tiro a giro dal limite dell’area di rigore, ma Scardigno blocca facile

    14′ – Conclusione da fuori dei bianconeri sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Scardigno respinge

    13′ – OCCASIONE JUVE!Ngana lancia Florea a tu con Scardigno, ma Costantino rimonta da dietro e la tocca in angolo

    12′ – Finocchiaro manca il tap in a botta sicura sulla conclusione di Ngana da fuori

    8′ – Alesi riceve palla al centro dell’area di rigore, ma il tiro è debole. Blocca facilmente Vinarcik

    5′ – Samp subito pericolosa dopo un brutto pallone perso dai bianconeri, ma la conclusione di Gomes termina sull’esterno della rete

    1′ – Inizia la partita LEGGI TUTTO

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    Juve-Sampdoria Primavera 2-1: diretta tv, formazioni, dove vederla in streaming

    Juve-Samp Primavera, la diretta testuale
    90′ – Assegnati cinque minuti di recupero
    89′ – Punizione fuori misura di Scienza dal limite dell’area
    80′ – Infortunio per Vacca, entrato da poco in campo. Al suo posto entra Biggi. Entra anche Crapisto per Florea
    78′ – Scienza ci prova ancora con un tiro a giro dal limite, palla alta
    76′ – Bel contropiede di Scienza che però calcia centrale
    72′ – Esce Pugno per Vacca 
    65′ – ROSSO PER LA SAMP!Doppio giallo per Valisena, blucerchiati in 10
    64′ – Primo cambio per la Juve, entra Scienza al posto di Finocchiaro
    61′ – Primo ammonito anche per la Juve, si tratta di Ngana
    60′ – GOL SAMP!I blucerchiati riaprono la partita con una bella azione corale conclusa da Langella
    57′ – PALO SAMP!Pozzato calcia dal limite dell’area e colpisce il palo a Vinarcik ormai battuto
    52′ – Il primo giallo della partita è per Ventre della Samp per un fallo tattico
    50′ – Primo spunto dei bianconeri nella ripresa, con Finocchiaro che prova a metterla in mezzo. Intercetta Scardigno
    46′ – Inizia il secondo tempo
    45′ + 3′ – Finisce la prima frazione
    45′ – Assegnati tre minuti di recupero
    45′ – Miracolo di Vinarcik su un colpo di testa sugli sviluppi di un angolo
    44′ – Savio ad un passo dal tris con una deviazione al volo, Scardigno tiene in partita i suoi
    41′ – GOL JUVE!Una magia di Savio con l’esterno lancia Pugno a rete che non sbaglia, è 2-0 per i bianconeri
    36′ – Ngana pericoloso con una grande conclusione da fuori, Scardigno la allunga in angola
    33′ – Buona reazione della Samp che sta chiudendo i bianconeri nella loro metà campo alla ricerca del pareggio
    24′ – GOL JUVE!Pagnucco lanciato a rete batte Scardigno con una bella conclusione di sinistro sul secondo pallo. Quinto gol stagionale per il classe 2006
    22′ – Chilafi si presenta davanti a Vinarcik che riesce miracolosamente a respingere
    21′ – Finocchiaro prova il tiro a giro dal limite dell’area di rigore, ma Scardigno blocca facile
    14′ – Conclusione da fuori dei bianconeri sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Scardigno respinge
    13′ – OCCASIONE JUVE!Ngana lancia Florea a tu con Scardigno, ma Costantino rimonta da dietro e la tocca in angolo
    12′ – Finocchiaro manca il tap in a botta sicura sulla conclusione di Ngana da fuori
    8′ – Alesi riceve palla al centro dell’area di rigore, ma il tiro è debole. Blocca facilmente Vinarcik
    5′ – Samp subito pericolosa dopo un brutto pallone perso dai bianconeri, ma la conclusione di Gomes termina sull’esterno della rete
    1′ – Inizia la partita LEGGI TUTTO

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    Pisa-Samp: Aquilani e Pirlo per la svolta

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri sera (Como-Brescia 1-0), la 24ª giornata di B prosegue oggi col suo classico format: cinque gare alle 14, tre alle 16.15. Grande curiosità per Pisa-Sampdoria (ore 16.15), cioé Aquilani (oggi squalificato) contro Pirlo, chi riesce (finalmente) a decollare? Non c’è dubbio che entrambi guidino due fra le squadre più al di sotto delle aspettative estive ma poiché la classifica lascia aperto ogni verdetto, chi vince oggi potrebbe provare a impostare tutt’altra stagione, specie dopo il ko di ieri del Brescia, con Pisa e Samp a quota 27, cioé a 5 punti dalla rondinelle e dai playoff (stesso distacco dai playout). Finora però, il campionato di entrambi sta dicendo che portare in B un nome di prestigio in panchina non è garanzia di successo, precedenti illustri non ne mancano (vedi cosa combinarono in B nella scorsa stagione Cannavaro e De Rossi). Per la capolista Parma invece, trasferta al Tombolato, tana di un Cittadella in crisi (ore 14): i veneti di Gorini hanno perso le ultime tre partite, di questo passo la zona playoff fugge via ma per Pecchia resta una partita da prendere con le pinze, basta vedere che partitone fece il Citta in casa alla ripresa di gennaio del campionato, quando mise nettamente sotto il Palermo. La Cremonese di Stroppa proverà a contro-sorpassare il Como: riceve la Reggiana di Nesta (ore 14) che nello scorso turno non ha certo fatto un figurone, subendo in casa e nel recupero il pari dalla Feralpisalò ridotta in 9 dalla fine del primo tempo. Tuttavia, la Reggiana, pur fallendo regolarmente il decollo, sta trovando un passo discreto, sente aria di playoff (è a -3) e nell’ultima gara fuori casa, pur rimaneggiata, aveva trionfato al San Nicola di Bari. Per il Venezia, trasferta al Druso di Bolzano, tana del Sudtirol (ore 14). Gara chiave per capire come sono messi i lagunari di Vanoli, in flessione da tempo e che dopo l’ultimo turno, con la sconfitta di Parma, hanno salutato la zona A diretta. A Venezia poi ha fatto molto discutere la cessione alla Cremonese, diretta concorrente degli arancioneroverdi, dell’estroso Johnsen: Vanoli ha chiaramente detto che la società ha fatto un errore e lo stesso Johnsen, in una bombastica intervista, ha raccontato che secondo lui, con la sua partenza, il Venezia ha dimostrato di non voler salire in A. Il Palermo, quinto in classifica, è di scena a Piacenza, sede delle gare della Feralpisalò (ore 14). Gara ovviamente da non fallire per i siciliani di Corini ma occhio ai gardesani di Zaffaroni: nelle ultime 7 uscite hanno conquistato 14 punti, cioé hanno un passo d’alta quota anche se la classifica dice che oggi sarebbero retrocessi in C. Ma delle squadre che occupano le ultime posizioni sono sicuramente i più in palla e i più difficili da affrontare. Il Catanzaro di Vivarini, settimo in classifica, solo due punti nelle ultime tre uscite, ospita l’Ascoli: i calabresi non possono sbagliarla per non rischiare di compromettere una stagione comunque positiva che merita di essere chiusa con il piazzamento ai playoff. Da capire che partita farà l’Ascoli di Castori, reduce dal ko interno col Sudtirol nel quale ha perso per infortunio il carismatico Pedro Mendes, salterà due partite, assenza che potrebbe pesare non poco. Modena-Cosenza (ore 14), è sfida fra emergenti, fra le due mine vaganti della B, capaci di battere nettamente il Parma (i canarini) e il Venezia (i calabresi) che potrebbero avere i mezzi per conquistare un posto nei playoff, soprattutto il Modena di Bianco, che ha una buona quadratura. Ma non va sottovalutato il Cosenza sbarazzino di Caserta, la squadra che spesso sfoggia l’assetto più offensivo di tutta la B (ma oggi dovrebbe giocare più coperto del solito). Infine, in Bari-Lecco (ore 16.15), sulla panchina pugliese fa il suo esordio Beppe Iachini, terzo tecnico stagionale dei galletti dopo Mignani e Marino. Al termine di una serrata trattativa, ha strappato ai De Laurentiis un contratto fino al 2025 (l’offerta del Bari, per tutti i tecnici contattati, inizialmente era quella di un legame fino a giugno). C’è molta curiosità per il ritorno sulla breccia di Iachini, inoperoso da quasi due stagioni, cioé da quando non riuscì a raddrizzare la prima stagione in B del Parma con Krause patron: ereditò da Enzo Maresca una squadra che era considerata la prima forza di quella B ma che trovò al 14° posto, con lui chiuse dodicesima, senza mai lottare per i playoff. Ma a Bari, dopo la grande paura vissuta con gli ultimi rovesci di Marino, si accontenterebbero, per questa annata tormentata, che la squadra non venisse risucchiata nella zona calda. Il clima intorno alla squadra però, è bollente, con la contestazione permanente ai De Laurentiis, i toni si sono fatti ancora più aspri dopo che papà Aurelio ha detto che il Bari è la seconda squadra del Napoli, verità che la tifoseria locale non vuole più accettare e chiede che i De Laurentiis si facciano da parte. Nel Lecco ultimo in classifica e sempre sconfitto nel 2024, resta a rischio la panchina di Bonazzoli. Il turno si chiude domani col posticipo Ternana-Spezia. LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo: eppure si può essere ottimisti

    TORINO  –  Apparentemente, l’ultima uscita della Samp di Pirlo potrebbe far pensare all’ennesima occasione persa in questa stagione dai blucerchiati, con quel 2-2 in casa col Modena dopo aver chiuso il primo tempo sul 2-0 e sfiorato la terza marcatura con la traversa colpita da Kasami. Un pareggio che lascia i blucerchiati a metà del guado, a 5 punti sia dai playoff che dai playout. C’è insomma il rischio concreto di chiudere la stagione senza infamia e senza lode. Ma la Samp in B non è una squadra qualunque, puntare ai playoff deve essere il minimo sindacale se rappresenti il club blucerchiato, nonostante le ristrettezze economiche che lo affliggono. E nell’ultima uscita non sono mancate le note lieti che possono far sperare in un finale di stagione in crescendo. Intanto la prima rete – molto bella – dell’attaccante uruguaiano Agustin Alvarez, giunto in prestito dal Sassuolo, perfino il mito Suarez gli ha fatto i complimenti per il gol. Per la B sarebbe una punta che non c’entra nulla con la categoria ma deve ritrovarsi dopo un brutto infortunio e proprio qui sta il punto: i dubbi sulla sua integrità fisica avevano portato ad avere riserve sulla bontà dell’affare fatto dalla Samp. Il gol al Sassuolo li ha spazzati via tutti, il giocatore c’è tutto, e può dare un contributo importante alla causa blucerchiata, anche se magari, ha bisogno di ancora un mesetto per trovare la forma migliore. Altre buone nuove sono giunte perfino da Giovanni Leoni, il 17enne giunto alla Samp nell’ultimo giorno di mercato in prestito dal Padova: contro il Modena è subentrato nel finale, al posto del più esperto Piccini (anche lui convincente, pure se aveva provocato il primo dei due rigori con cui il Modena ha pareggiato) e ha dimostrato di poter stare tranquillamente in B, nonostante la giovane età e l’ovvia inesperienza, dunque un acquisto che fino a sabato scorso non veniva neanche considerato e che invece può tornare quantomeno utile. Discorso analogo anche per Ebrima Darboe, il centrocampista gambiano giunto in prestito dalla Roma (il vivaio giallorosso è sempre garanzia di qualità), altro elemento che può dare il suo contributo alla causa, per quel che ha mostrato da subentrato. Insomma, l’1 febbraio, alla chiusura delle trattative, si diceva che il mercato blucerchiato era insufficiente e invece, per quel che hanno mostrato i nuovi, potrebbero essere arrivati elementi in grado di lasciare qualcosa d’importante (e se Verre andrà in Turchia, potrà essere ingaggiato Okaka, attaccante svincolato), non era scontato che ciò accadesse viste le limitazioni economiche che affliggeranno anche il prossimo mercato blucerchiato. Più in generale, il gran primo tempo col Modena ha dimostrato tutte le potenzialità dei blucerchiati che meritavano di chiudere la gara già all’intervallo sul 3-0. Lo ripeteremo fino alla noia quel che si sostiene fin dalla scorsa estate: questa è una squadra che non può competere con le più forti della B (anche per una questione di ricambi all’altezza che però ora potrebbero esserci, al netto dei tanti infortuni). Ma ha tutti i mezzi per raggiungere i playoff. Proprio come accadde nel 2012, quando i blucerchiati riconquistarono subito la A attraverso gli spareggi promozione, acciuffati solo all’ultimo. Certo, l’obiettivo ad oggi non sembra facile da raggiungere (quando lo si conquistò nel 2012, la squadra venne quasi rifondata al mercato di riparazione) ma in B, per definizione, può sempre succedere di tutto. Tanto più che, davanti ai blucerchiati, ci sono squadre che hanno non pochi problemi (il Cittadella reduce da 3 ko di fila, ma anche Catanzaro e Venezia non stanno certo incantando) e dunque per la SamPirlo è un dovere provarci fino all’ultimo. Anche se, per sfruttare l’effetto Marassi, i blucerchiati dovrebbero chiudere almeno al 6° posto. Giungendo settimi od ottavi, i liguri partirebbero ai playoff dal turno preliminare da giocare in trasferta. Ma non è ancora il momento di tirare le somme. Però, quando lo sarà, chissà che questa Samp pazzerella non stupisca ancora tutti. A iniziare dall’impegno di sabato alle 16.15 a Pisa, dove Aquilani forse ha ancora più problemi di Pirlo, con una squadra che non esce dall’anonimato e che raramente ha convinto. E se la SamPirlo dovesse essere un’altra delle non poche squadre che in questa stagione hanno già vinto all’Arena Garibaldi, allora poi se ne vedrebbero delle belle. E per la Samp e Pirlo dalla prossima settimana si farebbero tutt’altri discorsi. LEGGI TUTTO

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    Parma-Venezia: chi scatta verso la A?

    TORINO –  Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Bari 3-0), la 23ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, 5 alle 14, 3 alle 16.15. Il clou è Parma-Venezia (ore 14), cioé prima contro seconda, separate da 4 punti. Che Parma sarà, viene soprattutto da chiedersi: quello che finora ha primeggiato il campionato (ma senza andare mai veramente in fuga) o quello che una settimana fa veniva travolto a Modena (3-0), sconfitta che mette per la prima volta le avversarie nelle condizioni di insidiare la capolista di Pecchia? All’andata il Venezia s’impose 3-2, fu il primo ko in campionato degli emiliani (3 in tutto), dunque lagunari avanti negli scontri diretti e se ci restano anche dopo questa sfida, il Venezia sarebbe sopra al Parma in caso di chiusura della stagione a pari punti, ipotesi che in questa B incertissima non va certo scartata. Entrambe al mercato di riparazione si sono mosse poco o nulla: il Parma non aveva bisogno di niente e ha preservato tutti i suoi gioielli, liberandosi di Inglese, da tempo un separato in casa e ceduto al Lecco; il Venezia nelle ultime ore ha dato Johnsen alla rivale Cremonese, che ha gli stessi punti dei lagunari: è vero che il norvegese è un’ala talentuosa ma altalenante, però quando è in giornata fa la differenza, il rischio che il club di Niederauer abbia rinforzato in maniera significativa quello di Arvedi, c’è, lo ha fatto notare anche l’allenatore Vanoli alla vigilia, non nascondendo un certo disappunto. Però, rispetto al Parma, il Venezia viene da una vittoria, quella di 7 giorni fa in Laguna sulla Ternana, che ha riportato la squadra di Vanoli in zona A diretta, archiviando, forse, una fase in cui la squadra aveva perso qualche colpo. Spettatrice interessata della sfida è ovviamente la Cremonese che, alle 16.15, sarà di scena a Lecco, squadra finita sul fondo della classifica (con Spezia e Feralpisalò) dopo aver sempre perso nelle tre uscite del 2024 (la panchina di Bonazzoli in settimana ha tremato, coi grigiorossi patron Di Nunno potrebbe tirare le somme su di lui che era subentrato a Foschi). La Cremonese invece, va come un treno: non è in testa perché eredita l’inizio di stagione povero di punti vissuto con Ballardini ma dall’arrivo di Stroppa ha totalizzato 35 punti in 17 giornate, passo da A diretta. Sempre alle 16.15, il Como, quarto a -2 da Venezia e Cremonese e a -6 dal Parma, è di scena in casa della Ternana. I lariani sono quelli che si sono mossi di più al mercato di riparazione con 4-5 innesti teoricamente di livello (ma a digiuno del calcio italiano) che dovrebbero portare la squadra di Roberts sul livello delle più forti. Un po’ preoccupante però, il ko interno subito sabato scorso dall’Ascoli: è vero che la sconfitta è maturata in inferiorità numerica dopo il rosso a Odenthal ma in undici contro undici i lariani faticavano a trovare sbocchi. E dall’altra parte ci sarà una Ternana che, nonostante il ko di Venezia, ha dimostrato di poter lottare per la salvezza dall’arrivo di Breda in panchina. Alle 14, c’è una sfida chiave per i playoff, Brescia-Cittadella: lombardi che dopo la sconfitta con la Cremonese hanno perso l’8° posto, veneti che vengono da 2 ko di fila che hanno portato qualche dubbio sul fatto che il Citta possa restare in zona playoff (ora è sesto con 7 punti di margine sul Brescia). Sempre alle 14, il Catanzaro settimo in classifica sarà di scena al Picco contro uno Spezia disperato ma reduce dalla vittoria di Pisa in cui i liguri, con un Verde monumentale, hanno dimostrato di potersi ancora salvare mentre i calabresi spesso hanno molti problemi in trasferta. Curiosità anche per il Modena, reduce dal 3-0 sul Parma che ha riportato i canarini in zona playoff: alle 16.15 saranno di scena a Marassi contro una Samp che con la vittoria di Cittadella è tornata a respirare, dovesse battere anche il Modena (già superato 2-0 nell’andata al Braglia), la squadra di Pirlo farebbe ancora in tempo a coltivare la speranza playoff. Last but not least due gare alle 14 di un certo spessore: Cosenza-Pisa (calabresi reduci da due vittorie di fila e 4 punti dalla zona playoff; toscani che dopo il ko con lo Spezia distano 4 lunghezze da playoff e playout, Aquilani non ha ancora conquistato la piazza, anzi). Reggiana-Feralpisalò (entrambe in salute, hanno fatto 5 e 6 punti nel 2024, Nesta con gli emiliani può segretamente coltivare qualche ambizione playoff dopo il successo di Bari ottenuto con una squadra rimaneggiata, gardesani reduci da due vittorie di fila che hanno portato profumo di salvezza). Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Ascoli-Sudtirol. LEGGI TUTTO

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    Pirlo, la Samp e il mercato degli svincolati: “Può capitare l’occasione”

    Tra campo e mercato. Andrea Pirlo ha parlato alla vigilia di Sampdoria-Modena, valida per la ventitreesima giornata di Serie B. Si riparte dalla vittoria (2-1) a Cittadella: “Si cerca continuità ed è il momento di fare risultati. Le squadre dietro hanno fatto più punti di chi li precedeva. Se sbagli partita rischi di tornare in fondo. Abbiamo fatto un ottimo risultato a Cittadella. Il Modena è una squadra che gioca, ha sempre fatto le partite. Ha cambiato schieramento, domani vedremo un modulo diverso. Anche per noi sarà una partita diversa rispetto alla gara di Cittadella”.
    Samp, Pirlo sul mercato
    Il punto sul mercato di riparazione andato in archivio: “Abbiamo fatto quello che potevamo fare. Il mercato, lo sapevate, era un po’ paralizzato e in base a chi veniva ceduto potevamo far qualcosa. Sono arrivati giocatori giovani, li valuteremo”.
    Pirlo e il mercato degli svincolati
    Pirlo non ha escluso il ricorso al mercato degli svincolati: “Il mercato degli svincolati è aperto e magari può capitare l’occasione. Ora ci siamo un po’ sistemati. All’inizio eravamo senza un difensore dopo l’infortunio di Ferrari e ora abbiamo preso Piccini. I nostri centrali sono stati bravi ad avere poche squalifiche ed infortuni”. LEGGI TUTTO

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    Viaggio nella crisi della Samp (e di Pirlo)

    A ranghi completi, si può ipotizzare questa Samp (4-3-1-2): Stankovic; Depaoli, Ghilardi, Murru, Giordano; Ronaldo Vieira (Benedetti), Yepes, Kasami; Esposito, Pedrola (Borini); De Luca. E sarebbe un undici di tutto rispetto che potrebbe tranquillamente competere per i playoff, come si sosteneva a inizio stagione e infatti i migliori risultati sono arrivati le rare volte che l’infermeria non era affollata. Poi, quando le defezioni sono troppe (e la Samp ne ha quasi sempre una marea, al punto che sono emersi dubbi sull’operato dello staff sanitario, rifondato dalla nuova società), mancano i ricambi di livello. Soprattutto se sono assenti certe colonne, sono dolori.
    A centrocampo, prima di tutto. I blucerchiati, dopo un brutto avvio di stagione, avevano trovato la quadratura giusta col cambio di modulo (da 4-3-3 a 4-3-2-1) ma anche grazie a due mastini della mediana come Ronaldo Vieira e Kasami: quando giganteggiavano in mezzo, non ce n’era per nessuno, la squadra era equilibrata, la giovane difesa più protetta e, insomma, l’orchestra suonava al meglio e poteva coltivare qualche ambizione. Non è un caso che la flessione – per non dire crisi – sia arrivata con la loro assenza. Sabato scorso la società, non a torto, s’è lamentata per il rigore che ha sbloccato il Parma a Marassi, non si capisce perché lo si debba assegnare se le immagini non chiariscono, nel dubbio buon senso suggerirebbe di astenersi. Ma non può essere un alibi perché la squadra una volta in svantaggio ha mostrato le solite fragilità mentali e subito dopo ha incassato il raddoppio, squagliandosi del tutto nella ripresa quando è arrivato il terzo gol del Parma.
    Come accade quasi a ogni rovescio blucerchiato, è tornato a girare il nome di Iachini come possibile sostituto, l’allenatore dell’ultima promozione blucerchiata in A (nel 20212, ai playoff). Voce subito seccamente smentita dalla società, troppo forte il legame che c’è con Pirlo, scelto la scorsa estate anche come uomo-immagine della Samp. Senza considerare il fatto che l’attuale organico blucerchiato non sembra rispondere alle idee tattiche di Iachini. Ma quali colpe ha l’allenatore della Samp? Con lui, spesso i blucerchiati un po’ troppe volte hanno sbagliato l’approccio alla gara (vedi i ko con Brescia e Feralpisalò, ad esempio) e l’allenatore è sempre responsabile dell’atteggiamento della squadra che troppe volte non si sporca le mani, non ha un carattere “da Serie B”, dove bisogna soprattutto dare peso all’agonismo, alla spada e non al fioretto.
    Certo, non è ancora il momento di tirare le somme. Ma la prossima gara, domenica al Tombolato di Cittadella, può dire molto. I veneti, che all’andata s’imposero con pieno merito a Marassi, avranno il dente avvelenato per il ko di sabato a Terni che ha chiuso la migliore e più lunga serie positiva di questo campionato, avevano raccolto 23 punti in 9 gare. Ecco, andare a Cittadella, comunque finisca, potrebbe essere l’occasione per la Samp (e per Pirlo) per confrontarsi con un calcio senza fronzoli ma terribilmente efficace, perché di temperamento. Cioè tutto ciò che troppo spesso questa Samp non mostra. E magari chissà, sarà l’occasione per dare almeno qualche minuto in più a un ragazzo proveniente dalla Primavera che va tenuto d’occhio: Samuel Ntanda, classe 2005, ala sinistra belga (di origini congolesi), a Genova dal luglio 2022, quando, proveniente dal St Truden, iniziò a giostrare per la Primavera blucerchiata. Finora, Pirlo lo ha mandato in campo per 4 gare, ma con un minutaggio ancora irrisorio (22’). Per quel che però ha mostrato – gamba, fame e discreta tecnica – merita di entrare in campo prima che la partita sia ormai segnata. Lo chiede a gran voce anche la tifoseria blucerchiata che, altro aspetto di questa crisi, in questi giorni sta vivendo interessanti riflessioni sulla propria natura.
    Considerato che nel 2024 saranno passati trent’anni dalla vittoria dell’ultimo trofeo blucerchiato (la quarta Coppa Italia, superando in finale l’Ancona), anche voci autorevoli della piazza sampdoriana si interrogano sul “carattere” che ha mediamente il tifoso blucerchiato. Va ricordato che negli anni d’oro con Paolo Mantovani, lo storico patron fece un lavoro enorme per addomesticare una tifoseria che non era proprio tranquilla ma che sotto la sua guida divenne un esempio di correttezza, pacatezza e sportività. E ora, con la squadra nei pressi dei playout di B, ci si chiede se questa natura tranquilla nel frattempo non sia diventata un limite, visto che negli ultimi anni i tifosi blucerchiati ne hanno dovute buttare giù di ogni. Certo, non s’arriva a invidiare il carattere fumantino del popolo genoano. Ma un po’, sì. LEGGI TUTTO

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    Venezia, Pohjanpalo show: 5-3 alla Samp. Frena il Parma, vince la Cremonese

    Il nuovo anno della Serie B è ripartito all’insegna dei gol e delle emozioni. Dopo le gare del sabato, sono scese in campo tre partite nella giornata odierna. Sicuramente il match più belle e ricco è stato quello del Penzo tra Venezia e Sampdoria, con otto gol totali e la vittoria dei lagunari ad accorciare la classifica nelle zone alte. Il Parma non è andato oltre il pari contro l’Ascoli, mentre Stroppa ha aperto il 2024 con un successo allo Zini sul Cosenza. 
    Pokerissimo Venezia, frena il Parma di Pecchia
    E’ stato un luna park di emozioni quello tra Venezia e Sampdoria: un match vissuto sulle montagne russe che, alla fine della corsa, ha premiato la costanza e la forza dei lagunari. Protagonista assoluto del match è stato Pohjanpalo che con la sua tripletta ha indirizzato il match. La prima frazione è terminata sul 2 a 1 per i padroni di casa, avanti di un gol e di un uomo per l’espulsione per doppia ammonizione di Benedetti, autore anche della rete dei liguri. Nella ripresa il Venezia ha calato il tris, ma Pirlo e i suoi ragazzi hanno avuto una reazione d’orgoglio e in 6′ hanno trovato prima la rete con De Luca e poi il pari con Depaoli. La gioia blucerchiata, però, è durata pochi minuti perché Busio ed Ellertsson hanno definitivamente spostato gli equilibri a favore dei lagunari. Un successo importante che, complice la frenata del Parma, consente di raggiungere il Como a meno tre dalla capolista. Gli emiliani non sono riusciti ad andare oltre l’1 a 1 al Tardini contro l’Ascoli: marchigiani avanti con Botteghin, poi la sfortunata autorete di Viviano a rimettere tutto in parità. A chiudere il pomeriggio ci ha pensato la Cremonese: i grigiorossi hanno vinto faticando in casa contro un buon Cosenza. A decidere l’incontro è stata la rete di Antov nella ripresa.  LEGGI TUTTO