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    La Samp vola In Arabia: la missione di Manfredi e Mancini Jr

    GENOVA – Missione in Arabia per far crescere la nuova Sampdoria. L’azionista di maggioranza del club blucerchiato Matteo Manfredi e il direttore sportivo Andrea Mancini sono volati a Riyad e – a margine del campionato mondiale per club – saranno protagonisti in questi giorni di una serie di incontri con potenziali investitori del mondo arabo che potrebbero essere coinvolti, magari con una quota di minoranza, nella gestione della società.
    Non è la prima volta in questa fase che si avvicinano alla Samp soggetti potenzialmente interessati a un investimento nel calcio italiano (nelle scorse settimane si erano visti ospiti al Ferraris nelle gare interne diversi uomini del mondo finanziario del Sud Est Asiatico) ma la novità stavolta è che la missione araba ha uno sponsor istituzionale di grande calibro, ovvero Roberto Mancini – oggi ct dell’Arabia Saudita e naturalmente grande ex blucerchiato oltre che padre dello stesso Andrea – che pur senza essere coinvolto direttamente negli incontri e in eventuali possibili accordi ha avuto comunque il ruolo di contatto di assoluto prestigio per far avvicinare le parti.
    Non trova conferme un possibile incontro tra Manfredi e i rappresentanti della sezione sportiva del Pif, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita: non è comunque escluso che la proprietà blucerchiata possa interloquire con gruppi in qualche modo collegabili al Pif. In ogni caso gli incontri saranno diversi in questi giorni, alcuni forse anche solo di perlustrazione da ambo le parti. “Il brand Sampdoria ha attrattiva a livello locale e internazionale a prescindere dalla categoria. Io parlo tutti i giorni con gli investitori” aveva detto Manfredi lo scorso 21 novembre, facendo intuire come l’appeal del club – nonostante la retrocessione in serie B – sia rimasto alto e anzi paradossalmente possa anche essere aumentato grazie alla nuova gestione e al piano di ristrutturazione dei debiti che ha fortemente diminuito il rosso di una società che ha concretamente rischiato di fallire nei mesi scorsi. LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo, ora serve la continuità

    TORINO – E ora, per la Sampdoria di Pirlo, la parola chiave sarà continuità. La bella vittoria di sabato a Marassi sul Lecco ha confermato che l’ex tecnico di Juve e Karagumruk dispone di una rosa competitiva, incompleta finché si vuole ma comunque in grado di reinserirsi per i playoff che oggi distano 6 punti. Dopo il tonfo di Brescia era scattato un allarme eccessivo sulle potenzialità dei blucerchiati. Certo, la classifica scotta ancora, con soli tre punti di margine sui playout. E anche per questo è il momento di mantenere un minimo di continuità (che in parte c’è già): prima che per sognare, per evitare guai. Anche perché alle spalle della Samp, c’è chi s’è messo a correre: la Ternana, che sembrava mezza spacciata, ora con Breda viaggia alla media di 2 punti a partita (ne ha fatti 8 in 4 gare) e lo Spezia, con la prima vittoria di D’Angelo in quel di Ascoli, può aver svoltato, specie se venerdì nell’anticipo dovesse battere il Bari al Picco. Ma la più che convincente vittoria dei blucerchiati sul Lecco dice due cose importanti. La prima: il successo sui blucelesti – che con Bonazzoli stavano raccogliendo scalpi illustri, anche in trasferta – è arrivato con la squadra che era priva di 4 giocatori chiave per Pirlo: Borini, Depaoli, Pedrola e Vieira, segno che la squadra ha valori importanti anche nei sostituti (che tanti, troppo frettolosamente, liquidavano come non all’altezza). La seconda è la possibile consacrazione di Sebastiano Esposito, autore col Lecco di una doppietta – la prima in carriera – da categoria superiore: entrambi i gol sono capolavori fatti col sinistro (e lui è un destro). Andiamo a rivedere la carriera del secondo dei tre fratelli Esposito: esordi nell’Inter quasi da imberbe (a 17 anni debuttava in Champions League), giocava con Lukaku, c’era Conte sulla panchina nerazzurra. Poi un lungo peregrinare, in Italia e in Europa, senza mai riuscire a imporsi: Spal, Venezia, Basilea, Anderlecht e Bari prima di sbarcare alla Samp. Dal 2020 alla scorsa estate ha cambiato maglia a ogni sessione di mercato (tranne la stagione completa al Basilea, chiusa con 6 reti). Si diceva che giocava troppo per se stesso, si stava costruendo una fama da talento inespresso, era (ed è) considerato il più “peperino” dei tre fratelli e anche per questo il più discusso, finora. Poi segna due reti da cineteca e lì è stato bravo Pirlo a punzecchiarlo nel dopo gara anziché celebrarlo, esortandolo a non mollare, a fare ora il salto di qualità perché i mezzi per arrivare in alto ci sono tutti, come dicono quei due gol, anche se ha solo 21 anni ed è la prima cosa che bisognerebbe ricordarsi. Saggio dunque Pirlo a non coprirlo di lodi, preferendo stimolarlo nella crescita, a cercare quella continuità che serve anche alla Samp. E’ questo il Pirlo che preferiamo. Non quello che dopo la botta di Brescia dà dei presuntuosi a tutta la squadra. Ma magari fosse stata presunzione! Al Rigamonti per un tempo la Samp era in gita turistica, nemmeno nelle altre prove più negative, quando i risultati latitavano e la Samp era penultima, s’era vista una squadra così assente. E l’allenatore è sempre il primo responsabile dell’atteggiamento della sua squadra. Ma flop bresciano a parte, la Samp e Pirlo da almeno un mese e mezzo hanno l’atteggiamento giusto per affrontare le battaglie della B. Il fragile 4-3-3 delle prime uscite è un ricordo. Ma al di là dei moduli, conta come vai in campo (e la società dopo Brescia ha fatto capire che atteggiamenti come quello del Rigamonti non saranno più digeriti). E se anche due giocatori che a inizio stagione erano fra i più discussi – Stankovic in porta e Yepes in mezzo – poi diventano pilastri della squadra, come visto col Lecco, beh, da qui alla pausa invernale si possono coltivare giuste speranze, anche grazie a certe intuizioni tattiche di Pirlo, come quella di alzare  in mezzo il terzino Giordano, genovese e doriano, mossa dettata dall’emergenza che c’era sabato ma che si potrebbe utilizzare sempre, il ragazzo sta crescendo molto e gioca per la maglia del cuore – cosa non semplice – nel modo giusto. Senza dimenticarsi che il calendario dice che da qui a Santo Stefano la SamPirlo affronterà Reggiana in trasferta, Feralpisalò e Bari a Marassi. Il filotto non è certo impossibile. E arrivare al mercato di gennaio con una classifica promettente, darebbe una bella spinta anche alle trattative, nonostante i paletti finanziari che limiteranno i colpi. Perché se a gennaio la classifica dovesse sorridere particolarmente, nonostante il freno sugli acquisti, certi giocatori sarebbero più allettati ad indossare il blucerchiato. Con una classifica ancora a rischio, ci penserebbero almeno due volte e magari valuterebbero anche altre opzioni. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Venezia da A. Samp-Lecco: Pirlo vs Bonazzoli

    TORINO – La 16ª giornata di Serie B si apre oggi con sette partite. Il match clou fra le 6 gare delle 14, dove spicca Cremonese-Venezia. I padroni di casa hanno svoltato dall’avvento di Stroppa e vincendo oggi si porterebbero a -4 dai lagunari che oggi sarebbero promossi in A assieme all’altra capolista, il Parma. Il Venezia di Vanoli è la squadra più in palla, viene da 5 vittorie di fila e ha l’occasione di staccare in classifica almeno per una notte il Parma, impegnato domani in casa col Palermo. Come rendimento nell’ultimo mese però, subito dopo il Venezia viene proprio la Cremonese che prima di fare 0-0 a Pisa nell’ultima uscita, aveva messo insieme 4 vittorie consecutive. Di sicuro, tanti oggi tiferanno per i grigiorossi lombardi perché se vincono si riapre la corsa per uno dei due posti che danno la promozione diretta. Fra le altre gare delle 14, occhio a Sampdoria-Lecco, scontro salvezza e sfida in panchina fra Pirlo e Bonazzoli, entrambi classe 1979, cresciuti insieme nelle giovanili del Brescia. Allenatori che hanno idee diverse: Pirlo vorrebbe praticare un calcio ambizioso e arioso, cosa non semplice da fare in B, lo si è visto nell’ultima uscita dei blucerchiati, il ko per 3-1 a Brescia che ha ridimensionato la Samp, veniva da tre vittorie di fila e 4 successi nelle precedenti 5 partite. Insomma, al Rigamonti la Samp ha fallito l’esame di maturità e oggi riceve un Lecco che, battendo il Bari, ha raggiunto a quota 16 la Samp. Ecco, Bonazzoli invece, rispetto a Pirlo propone un calcio più efficace che sta stupendo tutti: prima del suo arrivo, il Lecco era dato per spacciato, pronto all’immediato ritorno in C. Invece con Bonazzoli sono già arrivati gli scalpi di Pisa e Palermo in trasferta, Parma e Bari in casa, i blucelesti ora hanno un passo da playoff e dimostrano di poter raggiungere la salvezza, traguardo a cui deve tornare a pensare la Samp, dopo aver passato un mese a sognare di raddrizzare una stagione nata fra mille difficoltà. Oggi a Marassi, i tifosi blucerchiati ritroveranno Bonazzoli, protagonista da giocatore della Samp, si celebrerà anche l’addio al calcio di Quagliarella che sarà omaggiato dal Ferraris, Bonazzoli, scherzando ma non troppo, lo ha “convocato” per il Lecco. Sempre fra le gare delle 14, Marino si gioca la panchina del Bari che ospita il Sudtirol. Negli altoatesini, dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli va in panchina Federico Valente, appena promosso dalla Primavera altoatesina: la società vuole scegliere con calma il sostituto di Bisoli ma nello stesso tempo vuole soppesare Valente, dandogli almeno una chance per mettersi in mostra. Negli altoatesini, non convocato il difensore Masiello: come nella passata stagione, gli si evita il confronto col Bari, con cui fu coinvolto in un caso di calcioscommesse, è particolarmente osteggiato dalla tifoseria pugliese. Da brividi salvezza Ascoli-Spezia, da due giornate guidate, rispettivamente, da Castori (un pari e un ko) e D’Angelo (2 sconfitte). Nessuna delle due squadre può fallirla: l’Ascoli oggi è scivolato in zona playout, lo Spezia sarebbe retrocesso ma se oggi vince acciuffa in classifica i marchigiani. Traballa la panchina di Caserta nel Cosenza, impegnato a Cittadella coi granata che sembrano essere tornati quelli dei bei tempi che furono: vengono da 4 vittorie di fila e sono settimi, farebbero insomma quei playoff che mancano da due anni, dopo averli raggiunti per 5 stagioni di fila (con due finali disputate). Situazione simile anche per Ternana-Feralpisalò che oggi sarebbero entrambe retrocesse. I gardesani, ultimi in classifica, cercano ancora la prima vittoria con Zaffaroni che in caso di altro rovescio potrebbe essere esonerato (si pensa al ritorno di Vecchi). La Ternana invece, pare aver svoltato dall’arrivo di Breda: sabato scorso è arrivata la prima vittoria (1-3 a Cosenza), con lui le Fere sono ancora imbattute e hanno messo insieme 5 punti nelle ultime 3 gare, non pochi quando si sta sul fondo. Interessante anche la sfida delle 16.15, Catanzaro-Pisa. I calabresi di Vivarini si sono rilanciati con due vittorie di fila (nel derby col Cosenza e a Palermo) e oggi scenderanno in campo sapendo il risultato di Cremonese-Venezia (il Catanzaro è a -6 dai lagunari). Il Pisa di Aquilani invece, continua a fallire il decollo e ora deve guardarsi alle spalle (zona playout a -2). Il turno si chiude domani con le altre tre sfide (fischio d’inizio alle 16.15): oltre alla già citata Parma-Palermo, si giocano Como-Modena e Reggiana-Brescia. LEGGI TUTTO

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    Samp: a Brescia l’esame di maturità

    TORINO – La 15ª giornata di B si chiude oggi con tre gare, fischio d’inizio alle 16.15. Esame di maturità per la Sampdoria, impegnata in una trasferta-verità in casa del Brescia, da due partite sotto la guida di Maran. Pirlo torna a casa sua, l’ultima volta fu col Milan nel 2011, oggi però è squalificato e in panchina va il vice Baronio, un altro dei 7 bresciani presenti in tutto nella truppa sampdoriana. I blucerchiati vengono da tre vittorie di fila, quattro nelle ultime cinque partite, passo d’alta quota, che permette di mettere nel mirino la zona playoff, dimenticando gli incubi di classifica che si sono vissuti a inizio stagione. Il futuro della SamPirlo è assolutamente impronosticabile, può accadere di tutto: ha dimostrato, anche a se stessa, di essere una delle forze della B mentre se in questo mese arriveranno novità societarie, con ingressi importanti nel capitale del club, ci sarebbe la possibilità di fare un mercato di livello alla finestra di gennaio, da permettere il miglior piazzamento possibile ai playoff che anche nella precedente esperienza in B, nel 2012 con Iachini, furono acciuffati in extremis, prima di vincerli. Ma attenzione al Brescia che dà qualche segnale di risveglio, pur restando in una situazione difficile: Maran ha ereditato una squadra che con Gastaldello era in picchiata (5 ko di fila, compreso quello col traghettatore Belingheri) e sta provando a raddrizzarla, confortanti i punticini conquistati a Pisa nell’esordio e contro il Sudtirol. (a Bolzano in inferiorità numerica per un tempo), con la squadra tutto sommato in crescendo. Oggi prima panchina in trasferta per Cesc Fabregas, il suo Como è impegnato in casa del Sudtirol, dopo aver conquistato 4 punti nelle due precedenti uscite dei lariani sotto la sua guida: vittoria per 2-1 (maturata nel recupero e in superiorità numerica) sulla Feralpisalò ultima, 0-0 nel derby del Lario col Lecco, recupero della 3ª giornata, disputatosi martedì. Certo, ci vuole tempo per capire se la stella iberica diventerà un grande allenatore. Nel frattempo però, maggior sportività e obiettività nell’analisi post gara, non guasterebbe. Dopo il pari col Lecco, Fabregas ha parlato di vittoria mancata, quando le occasioni per vincere la gara erano state tutte degli avversari, parole da cui hanno preso le distanze anche tifosi del Como che continuano ad avere riserve (e non solo loro) sull’esonero di Longo, defenestrato dopo la vittoria di Ascoli e con la squadra potenzialmente terza in classifica. Oggi Fabregas si misurerà con il Sudtirol di Bisoli che tanto bene non se la passa: non vince da quattro gare nella quali ha conquistato un solo punto, quello di martedì in casa col Brescia, perdere colpi anche oggi vorrebbe dire per gli altoatesini veder tramontare la possibilità di replicare la scorsa formidabile annata, chiusa in semifinale playoff, per questa stagione resterebbe da preoccuparsi di mettere in sicurezza il campionato. Intrigante anche Lecco-Bari. I blucelesti, dopo l’ottimo derby disputato a Como, confermano di avere tutti i mezzi per lottare per la salvezza, certezza che non c’era prima dell’avvento di Bonazzoli. Per il Bari invece, c’è da capire se con Marino in panchina si è imboccato la strada giusta. Prima di cedere 0-3 dal Venezia capolista nell’ultimo turno, col tecnico di Marsala la squadra aveva messo assieme 8 punti in 4 gare e sentiva aria da playoff, ammesso e non concesso che questo Bari abbia i mezzi per conquistarli, vista anche la folta e qualificata concorrenza. LEGGI TUTTO

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    Juve Primavera, che batosta: la Samp gliene rifila 4. Secondo ko di fila

    Sampdoria-Juventus Primavera, rivivi la diretta
    92′ – GOL SAMPDORIA!Il neo entrato Lemina con il mancino trova la deviazione per il poker.
    90′ – Quattro minuti di recupero.
    88′ – Triplo cambio per la Sampdoria!Dentro Lemina, Pozzato e Uberti, escono Polli, Conti e Alesi.
    82′ – La Juve non molla, nonostante il risultato ormai compromesso.
    78′ – Occasione Samp!Alesi ci prova da fuori, sfera che esce di poco alta sopra la traversa.
    75′ – Banewa prova il mancino, pallone alto.
    73′ – Ammonito D’Amore!Brutta entrata su Scienza.
    70′ – Cambio nella Juve!Dentro Mazur e fuori Ripani.
    69′ – Occasione Juve!Vacca di testa, ma il pallone è centrale. 
    64′ – GOL SAMP!Errore di Fuscaldo, che serve Crapisto ma il compagno viene anticipato da D’Amore che raccoglie il pallone e mette in porta.
    62′ – Altri cambi per la Juve!Dentro Crapisto e Banewa, mentre escono Florea e Turco.
    57′ – GOL SAMPDORIA!Un bolide dai trenta metri per il capitano blucerchiato, Conti, che va a infilarsi sotto l’incrocio.
    56′ – Primo cambio per la Juve!Dentro Scienza per Pugno.
    51′ – Vacca ci prova!Il suo tiro però è debole e non crea grossi problemi a Scardigno.
    48′ – Occasione Sampdoria!Thiago Gomes calcia forte con il destro e il pallone impatta sulla traversa interna e termina fuori.
    46′ – Iniziata la ripresa a Bogliasco. 
    INTERVALLO
    45+3′ – Occasione Samp!Azione di ripartenza per i padroni di casa con Polli che arriva al tiro, ma Fuscaldo gli dice di no.
    45+1′ – MIRACOLO DI FUSCALDO!Il portiere bianconero mura Alesi a due passi dalla porta.
    45′ – Ntanda ci prova dalla distanza!L’attaccante belga impegna Fuscaldo. Saranno tre i minuti di recupero.
    44′ – Thiago Gomes subito ammonito!L’attaccante brasiliano ferma Firman.
    42′ – GOL POLLI!L’attaccante blucerchiato supera Fuscaldo e porta avanti la Samp.
    41′ – RIGORE PER LA SAMP!Bassino stende ingenuamente Conti in area.
    38′ – Secondo cambio per la Samp!Fuori l’infortunato Chilafi, dentro Thiago.
    35′ – Ammonito Alesi!Il centrocampista blucerchiato ha fermato Vacca in ripartenza.
    33′ – Primo cambio della partita!Fuori Lotjonen e dentro Pellizzaro nella Sampdoria.
    32′ – GOL ANNULLATO A VACCA!Scardigno non blocca il pallone sul tiro di Firman, sulla sfera si avventa il 7 bianconero che mette in rete ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Il giocatore della Juve ammonito anche per proteste. 
    30′ – Si fa vedere la Sampdoria!Ntanda lavora un pallone sulla sinistra e serve Alesi, ma il suo tiro viene murato dalla difesa bianconera.
    25′ – Occasione Juve!Bellissima azione sulla sinistra di Firman, il passaggio arretrato trova Ripani che col mancino manca per poco la porta. 
    22′ – Gioco fermo per un problema a Lotjonen. 
    17′ – Ngana ci prova da lontano!Il centrocampista bianconero non trova lo specchio con il destro. 
    14′ – Vacca si gira ma manca il pallone da ottima posizione.
    10′ – Meglio i bianconeri in questo avvio.
    6′ – Sempre Juve in avanti!Sull’angolo battuto da Ripani nessun compagno riesce a inserirsi e la difesa blucerchiata allontana.
    2′ – Occasione Juve!Vacca subito pericoloso, ma il suo destro è murato da Scardigno. 
    1′ – Iniziato il match a Bogliasco. LEGGI TUTTO

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    Samp-Spezia, derby da brividi

    TORINO – La 14ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, c’è un anticipo coi fiocchi, a Marassi si gioca il derby ligure fra Sampdoria e Spezia, cioé la sfida fra chi probabilmente ha svoltato (i blucerchiati di Pirlo) e chi è chiamato a farlo da stasera, gli aquilotti, passati, durante la sosta, dalla guida di Massimiliano Alvini a quella di Luca D’Angelo. Vanno fatti i complimenti al neo allenatore dello Spezia. L’Omone, come lo chiamano a Pisa, aveva ancora un anno di contratto col club toscano. Dall’estate era parecchio corteggiato e il fatto che finora avesse rifiutato diverse proposte, faceva insinuare che stesse aspettando di essere richiamato a Pisa (come accadde un anno fa), visto che con Aquilani la squadra è attardata. E invece no, ha scelto lo Spezia – squadra acerrima rivale del Pisa – senza avere un anno in più di contratto, firmando fino a giugno e mettendosi di nuovo in gioco su una panchina parecchio difficile. Perché non c’è dubbio, risollevare lo Spezia appare oggi come una delle imprese più complicate da ottenere in questa B, visto che ad oggi gli aquilotti sarebbero retrocessi in C assieme a Ternana e Feralpisalò. Ma stasera è un derby, dove per definizione può succedere di tutto e in caso di vittoria lo Spezia aggancerebbe in classifica la Samp. Blucerchiati che però, prima della sosta, hanno ottenuto la seconda vittoria di fila (il 2-0 a Modena è stata la miglior partita della Samp negli ultimi due anni), mettendo insieme 10 punti nelle ultime 5 uscite e se si mantiene questa media di due punti a partita, la SamPiirlo fa ancora in tempo ad agganciare la zona playoff che oggi dista sei punti (sul campo sono quattro, i blucerchiati hanno iniziato la stagione con un -2 di penalizzazione). Probabilmente, il futuro blucerchiato è fra i più difficili da decifrare. Perché non c’è solo una squadra che soltanto nell’ultimo mese si sta esprimendo secondo le proprie potenzialità. C’è anche la variabile societaria: se entro dicembre dovesse concretizzarsi un ingresso importante nel capitale del club, al mercato di gennaio ci sarebbe la possibilità di potenziarsi adeguatamente, mentre con l’attuale governance, le trattative, vista la pesante situazione debitoria che affligge la Samp, troverebbero diversi paletti. Restando al campo, nei blucerchiati non è ancora pronta la stellina Pedrola, il baby prodigio giunto dalla cantera del Barcellona fermo ai box per un infortunio che era già una ricaduta, dunque non si vogliono correre rischi, anche perché nel frattempo la squadra non ha patito la sua assenza, anzi. Samp che avrà molto bisogno in mediana del rientro di Benedetti, che fra l’altro è spezzino: ha iniziato a lavorare col gruppo, presto potrebbe fornire a Pirlo una carta importante per un centrocampo che solo nelle ultime gare ha convinto. Benedetti s’è visto soltanto nella prima giornata di campionato (vittoria a Terni), se torna ad essere il giocatore visto a Bari (il suo gol al Sudtirol a giugno portò i pugliesi in finale playoff), la piazza blucerchiata potrebbe vederne delle belle, con la soddisfazione di lanciare un ragazzo, ora 23enne, passato dalla Primavera blucerchiata, dopo essere stato scovato nell’Under 17 degli aquilotti. Nello Spezia invece, il prezioso Reca ha chiuso in anticipo il 2023 per una lesione mio-tendinea. Un bel problema per D’Angelo, già afflitto da non poche assenze e che dovrà cercare di ottenere di più dal nucleo storico della squadra, quello che ha fatto la A, finora ha parecchio deluso e anche così si spiega la crisi degli aquilotti. Oggi intanto, D’Angelo pensa di rilanciare l’attaccante Verde, bestia nera della Samp. Infine, sarà una serata speciale per la famiglia Esposito, tutti e tre in campo: nella Samp c’è l’attaccante Sebastiano Esposito, 21 anni, in prestito dall’Inter, nella vittoria di Modena ha sbloccato la gara con la sua prima rete stagionale; nello Spezia i suoi fratelli: il mediano Salvatore Esposito, 23 anni, che fu chiamato in Nazionale da Mancini e forse il più promettente della nidiata, la punta Francesco Pio Esposito, 18 anni, probabilmente il più dotato 2005 d’Italia, anche lui in prestito dall’Inter. LEGGI TUTTO

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    Bianco contro Pirlo, quanta Juve in Modena-Samp: “Insieme a Coverciano”

    Modena-Sampdoria, conferenza Bianco
    Bianco valuterà disponibili e indisponibili fino alle ore immediatamente precedenti al calcio d’inizio: “Ma non deve essere assolutamente un alibi. Il Modena ha già dimostrato di avere un gruppo unito e valido; chi gioca fa bene e, spesso, chi entra in corsa decide”.
    Bianco ja studiato attentamente la Sampdoria: “Una squadra che all’inizio del campionato è stata probabilmente condizionata dai fatti non calcistici dell’estate; adesso è una realtà in crescita, la classifica non rispecchia i suoi reali valori. I nostri risultati, invece, hanno dato consapevolezza e autostima a una squadra all’inizio di un nuovo percorso. Abbiamo voglia di fare bene davanti ai nostri tifosi prima della sosta e, come sempre, per arrivare al risultato serviranno tante componenti”.
    Parole al miele per Andrea Pirlo: “Ci troveremo di fronte un avversario forte e davvero ben allenato. Con Andrea Pirlo abbiamo frequentato lo stesso corso per allenatori a Coverciano e abbiamo condiviso molte ore parlando di calcio”. LEGGI TUTTO

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    La Samp affonda, tremano sia Pirlo che Legrottaglie: i possibili sostituti

    Sarebbe sbagliato parlare di contestazione ma di sicuro tra i tifosi della Sampdoria sta salendo sempre più il malcontento. Passano gli anni, cambiano le guide societarie e buona parte dei calciatori ma le prove sportivamente mortificanti continuano. E dopo una retrocessione senza appello in B, dopo un fallimento societario evitato in extremis, ora il rischio è addirittura quello di una caduta in Serie C. Categoria che i blucerchiati non hanno mai disputato nella loro storia. Anche se la Coppa Italia non era certo il primo pensiero stagionale, la figuraccia di martedì a Salerno ha avuto le sue conseguenze anche a livello ambientale. Prima allo stadio Arechi dove i supporter blucerchiati – dopo aver sostenuto la squadra a gran voce per tutti i novanta minuti – al fischio finale hanno manifestato tutta la loro disapprovazione ai giocatori per prestazioni così negative.
    Samp, i mal di pancia della piazza
    Poi l’altra sera all’aeroporto di Genova alcuni tifosi e tifose – a dir la verità un piccolo gruppo – hanno fatto sentire la propria voce alla squadra di ritorno da Napoli in charter. «Come uomo non posso dirti niente, ma nella Juventus la formazione te la faceva Ronaldo» il messaggio di un tifoso direttamente al tecnico Pirlo, che ha preferito rispondere con un sorriso. «Qui ti perdi, se vuoi parliamo di calcio», la replica del direttore tecnico Nicola Legrottaglie. Niente di clamoroso, niente di trascendentale. Ma l’episodio fa capire come nella piazza – che pure sin qui ha sempre ribadito grande riconoscenza nei confronti degli azionisti Manfredi e Radrizzani capaci lo scorso maggio di evitare il crac della società all’ultima curva – stia crescendo un certo mal di pancia nei confronti di una squadra e di un progetto tecnico che non sta funzionando. LEGGI TUTTO