Torino-Verona: Zima brilla, ballottaggio con Djidji. Sanabria, che fare?
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ha scritto per te Carlo Piacenti
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TORINO – Domani, venerdì 23 dicembre, alle ore 14.30 allo stadio Grande Torino, amichevole tra il Toro e la Cremonese. Non ci sarà Pietro Pellegri, che nell’allenamento di mercoledì 21 si è procurato un indurimento muscolare e dunque, per precauzione, non sarà schierato. Per il giovane attaccante continuano i problemi fisici. Di sicuro ci sarà Antonio Sanabria. E gli occhi saranno puntati su di lui. Il paraguaiano, che sino ad oggi sotto il profilo del gol ha deluso, deve dimostrare di essere ancora in grado di realizzare qualche rete necessaria alla squadra per fare il salto di qualità. Se il 26enne tra Cremonese e Monza (ultimo test) non si sbloccherà, la società a gennaio andrà alla ricerca di una prima punta in grado di raggiungere la doppia cifra. LEGGI TUTTO
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TORINO – Dieci presenze e due soli gol. Il bottino di Tonni Sanabria, prima punta del Torino, è scarso. Il Toro ha bisogno di gol per diventare ambizioso e l’attaccante in questa prima parte di stagione ha dimostrato di non poter soddisfare le giuste esigenze della squadra. A dire il vero nel suo passato il paraguaiano non ha mai segnato molto: 14 gol in 54 partite al Betis, 9 in 39 match nel Genoa e 13 in 53 presenze in granata. In una sola stagione, calcolatrice alla mano, non riesce a raggiungere la doppia cifra. E questo per Juric è un problema. Il tecnico sperava che il giocatore riuscisse a raggiungere questo minimo traguardo per un bomber. E lo spera ancora, ma più passa il tempo e più le perplessità montano. E se a tutto questo aggiungiamo che Pellegri spesso si ferma per problemi fisici, il quadro è piuttosto preoccupante. E per questo motivo il direttore tecnico Vagnati sta setacciando il mercato alla caccia di un bomber vero. Con la partenza di Belotti nel reparto offensivo si sono aperte delle proprie e vere voragini. Sanabria gioca per la squadra, apre varchi, fa a sportellate, tiene palla e il più delle volte si rende utile. Ma tutto questo non basta. Il giocatore nel ritiro spagnolo si sta allenando con grande impegno e punta a ripartire con il gol, già dalla ripresa del 4 gennaio contro il Verona, squadra tra l’altro che sembra interessata a lui. C’è grande voglia di riscatto da parte sua. Perché sa benissimo che nelle prime partite del mese di gennaio si gioca la permanenza in granata. Juric aspetta, ma la pazienza ha un limite.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO
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TORINO – Non c’è il nome di Pietro Pellegri tra i convocati del Torino per la partita di questa sera con la Sampdoria. L’attaccante che domenica a Bologna era uscito per infortunio dopo 2 secondi non sarà dunque in campo, malgrado le indicazioni della vigilia facessero pensare il contrario: lunedì gli esami non avevano evidenziato problemi, ieri mattina ha svolto e superato il provino e ieri nel tardo pomeriggio si è regolarmente allenato con i compagni. Eppure, a sorpresa, nella lista di Juric non c’è. Compare invece Sanabria, che sembra dunque aver superato i problemi fisici che l’hanno tenuto lontano dai terreni di gioco nelle ultime settimane. Ecco i convocati granata.
Portieri Milinkovic-Savic, Berisha, FiorenzaDifensori Zima, Schuurs, Rodriguez, Djidji, Buongiorno
Centrocampisti Singo, Linetty, Ricci, Vojvoda, Lazaro, Adopo, Bayeye, Ilkhan, Garbett
Trequartisti Miranchuk, Radonjic, Karamoh, Vlasic, Seck
Attaccanti Sanabria
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TORINO – Due buone notizie dall’infermeria granata: la prima è che Antonio Sanabria, da settimane alle prese con un problema al soleo, è riuscito a svolgere parte dell’allenamento con il resto dei compagni. Di conseguenza c’è la speranza di averlo disponibile per la sfida di domani sera contro la Sampdoria. L’altro attaccante del Toro, Pietro Pellegri, che si è infortunato dopo due secondi nella partita di Bologna, oggi svolgerà ancora dei controlli per eseguire nuove valutazioni in merito all’infortunio. I primi accertamenti hanno però escluso che ci sia un interessmento dei legamenti della caviglia sinistra e questa è un’altra notizia che può far tirare un sospiro di sollievo a Juric. E così tutti e due gli attaccanti potrebbero essere convocati per la sfida di domani sera, stadio Grande Torino ore 20.45, dove i granata dopo la battuta d’arresto di Bologna, imprevedibile ma nello stesso tempo brutta anche sotto il piano del (non) gioco, contro la Sampdoria dovranno assolutamente conquistare i tre punti per non sprofondare in classifica. Una partita in cui c’è tanto bisogno di gol, visto che Karamoh, almeno per il momento, non ha fatto intravedere niente di concreto se non la buona volontà. Che però non basta.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO
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TORINO – Archiviato lo spazio dedicato alle nazionali per i granata è tempo di ricompattarsi al Filadelfia per rientrare in clima campionato: la trasferta di sabato è complicata assai, al Maradona contro il Napoli che guida la classifica assieme all’Atalanta. Toro tecnicamente inferiore ma non intimorito, forte di 6 buone prestazioni e di una prova steccata, in casa contro il Sassuolo. Una partita, quest’ultima, nella quale i tentativi di Ivan Juric di trovare alternative per aumentare la produzione offensiva non sono andati a buon fine: contro il Napoli si torna alle certezze. A partire dalle corsie offensive dove agiranno Nikola Vlasic e Namanja Radonjic alle palle di Tonny Sanabria: una soluzione che non asseconda del tutto le caratteristiche tattiche del croato, ma la migliore di quelle possibili. Visto pure che Pellegri non è al meglio, e che come Samuele Ricci ancora non è certo della convocazione. Chi non ci sarà di sicuro è Mergim Vojvoda – in fascia si va verso la conferma di Wilfried Singo e Valentino Lazaro – chi invece rientra dopo essere stato assente da Monza in avanti è Alexei Miranchuk. Una dote importante, per un attacco che di recente ha anche pagato la mancanza di alternative. La famosa coperta corta che impone a centrocampo di proseguire con Sasa Lukic e Karol Linetty: Ricci spera nella panchina, Emirhan Ilkhan sta crescendo bene ma sempre in proporzione ai suoi 18 anni. In porta giusto dare fiducia a Vanja Milinkovic, protagonista con la Serbia a differenza di Etrit Berisha rimasto in panchina nell’Albania.
Probabile formazioneTorino (3-4-2-1): Milinkovic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric
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TORINO – Ricavare il meglio senza pensare a cosa sarebbe potuto essere, e pur nella speranza che qualcosa nel prossimo mercato venga mosso. Al futuro può prepararsi Vagnati, chiamato ad affondare su un Praet che vede bell’è che naufragata la sua seconda avventura al Leicester. Tanto poco ama la nuova destinazione, quel club inglese dove già era stato dopo aver lasciato la Samp, da lasciare intonsi i social. O meglio, di lasciare che a parlare di calcio continuino a essere le immagini con la maglia del Torino. Del belga che corre con indossp quella della società massimamente esaltata da Claudio Ranieri con il titolo d’Inghilterra (nel 2016) non c’è traccia. Un segno eloquente, visti i tempi che corrono e che molto dicono, quando a parlare o come in questo caso a tacere sono i social.Guarda la gallerySerie A, le squadre più giovani: Torino sul podio, Juve indietro
Detto questo Juric poco può fare guardando in là, come a nulla gli servirebbe rimpiangere rivolgendo indietro lo sguardo: compito del tecnico è quello di sviluppare da una rosa che lo segue, e da uno spogliatoio che come nella passata stagione è sano, il gioco più funzionale a ottenere risultati positivi. Senza perdere di vista i valori: che dicono ad esempio che tra i granata e il Napoli c’è una differenza in favore degli azzurri. Non incolmabile, dal Torino nella sua versione migliore. Con i migliori giocatori piazzati nelle corrette posizioni. Comprensibile che per ovviare alla stitichezza offensiva al tecnico sia venuto in mente di stravolgere il quadro – Vlasic al centro poco dietro a Seck e Radonjic – bene pure che anche grazie a due settimane di lavoro con i benefici connessi, almeno per chi è rimasto, i granata possano ripartire da consolidate certezze. Ad esempio al Fila ha sudato Sanabria, che ritrovata brillantezza potrà aumentare l’incidenza sotto porta, o avere forza nelle gambe per difendere palla e duettare con i due esterni offensivi. Uno sarà Radonjic, in panchina nella sfida vinta dalla Serbia per 4-1 sulla Svezia e ieri sera subentrato allo juventino Kostic nel successo in Norvegia. L’altro Nikola Vlasic, fin qui tra i granata l’elemento che meglio è riuscito a operare una sintesi tra qualità nelle prestazioni e continuità delle medesime. Non c’è dubbio, in questo momento il trio migliore è questo: pochi dubbi in fascia, dove Seck non ha saputo incidere quanto i due compagni. Resta da vedere come si muoverà Karamoh, quando Juric lo riterrà pronto per il debutto, ma la sensazione è che davanti a sé l’ex di Inter e Parma abbia una lunga strada, prima di poter insidiare Vlasic e Radonjic, in una sintesi “Vladonjic”, questa entità di estro e ottima tecnica emersa dai Balcani. A loro il compito di mettere nelle migliori condizioni Sanabria (Pellegri è out per infortunio), di suo però chiamato a metterci su ogni palla che gli passerà a tiro la giusta cattiveria. Anche perché al Maradona il rischio è che di chance, di palle buone per la stoccata non ne arriveranno a profusione. Sanabria dovrà trasformare in oro quelle poche che gli capiteranno in area, nutrendosi anche di fiducia per tentare la conclusione da fuori: non è uno specialista, in tal senso, ma ha una buona battuta. Si ricordi il battesimo con il Torino: un gol a Crotone con una splendida stoccata dai 20 metri. Prodezza alla quale ne sono seguite altre 11. Cinquantuno le presenze: media bassa e lo si sapeva. Juric, però, spera sempre che «Sanabria impazzisca e vada in doppia cifra». Il tempo ci sarebbe.
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TORINO. Attacco Toro: Juric in emergenza a Napoli. Gli esami strumentali cui è stato sottoposto oggi Pellegri hanno dato un esito confortante, in quanto è stata confermata l’inesistenza di una lesione muscolare. Tuttavia la “sofferenza muscolare” già evidenziata dai primi accertamenti a caldo svolti quando ancora era in ritiro nell’Under 21, venerdì mattina, è figlia di una “elongazione al lungo adduttore di destra”. Elongazione “senza lesioni” alle fibre muscolari, specifica per l’appunto il bollettino medico diffuso dal Torino, però neanche un colpo di tosse e via, un giorno di riposo e poi corri come prima. Di sicuro questa diagnosi è la migliore che il club granata poteva sperare di dover emettere, dopo l’infortunio occorso all’attaccante nel corso del primo tempo contro l’Inghilterra, giovedì scorso. Ma la sua convocazione per la trasferta di Napoli (partenza venerdì pomeriggio in charter, incontro il giorno dopo alle 15) è a rischio. Per adesso Pellegri sta sottoponendosi a cure e fisioterapia appropriata, con un graduale lavoro in palestra senza forzare sulla gamba destra. Durante la settimana il suo obiettivo è riuscire a tornare in gruppo, così da guadagnarsi in extremis l’eventuale chiamata. In ogni caso, per un posto in panchina. E valutando con la massima attenzione un suo eventuale utilizzo nel corso della ripresa: il primo obiettivo è evitare ricadute. Altrimenti: niente Napoli e rientro a disposizione con rischi azzerati per la partita successiva, una settimana dopo in casa contro l’Empoli. Ciò significa che, contro la squadra di Spalletti, Juric non avrà scelte: Sanabria di nuovo titolare come contro l’Inter a San Siro (sette giorni dopo, col Sassuolo, era partito dalla panca), con Seck possibile alternativa da prima punta. Adattando il senegalese, che prima punta non è. Come non lo è Vlasic, altra soluzione nel caso adattabile, nell’ottica di un falso nueve. Soluzioni, peraltro, che non hanno avuto fortuna contro il Sassuolo. A Napoli ci si può attendere il rientro di Miranchuk, ma probabilmente partendo dalla panchina: altra soluzione a disposizione, sempre nell’ottica di un eventuale impiego da centravanti atipico. Ancora allenamenti personalizzati per Ricci, che spera peraltro di poter rispondere alla convocazione (con Lukic e Linetty titolari, però): dipenderà da come reagirà a metà settimana quando il centrocampista rientrerà in gruppo. Terapie e lavoro a parte anche per Vojvoda (problemi muscolari accusati prima della partita col Sassuolo). Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO
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