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    Rincorsa Sanabria: dribblare Belotti per il vincere il Toro

    TORINO – Riavvicinare Belotti nelle gerarchie di Juric e restare nel Toro da protagonista: queste le tappe dell’attuale percorso granata di Sanabria. Che non sarà un bomber da 15 reti a stagione, ma che indubbiamente è un centravanti che sa difendere palla e toccarla con tecnica superiore alla media. “Fa giocare bene la squadra”, il coro degli allenatori che hanno lavorato con il paraguaiano. Di ciò è ad esempio convinto Davide Nicola, fresco di chiamata sulla panchina della Salernitana al posto di un altro ex tecnico granata qual è Colantuono. E’ stato proprio il tecnico di Luserna San Giovanni, protagonista di una soffertissima salvezza nella passata stagione, a caldeggiare nel gennaio 2021 l’acquisto dal Betis della punta.Sullo stesso argomentoToro, il valore della rosa è decollato: merito di JuricTorino

    É arrivato insieme a Mandragora

    Arrivato assieme a Mandragora, altro colpo rivelatosi decisivo per mantenere la categoria e ora risorsa fondamentale del Toro affidato a Juric. Quello che dopo un paio di stagioni di maturazione sarà chiamato a giocarsela per le coppe europee. Un palcoscenico sul quale Sanabria punta a salire da attaccante del Torino. Possibilmente con indosso la maglia da titolare, o comunque da alternativa di lusso al centravanti di riferimento […]

    Sullo stesso argomentoToro, tre colpi per dare a Juric una squadra da coppeCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, ansia Sanabria. Pellegri scalpita

    TORINO – Gli sguardi concentrati di Ricci, Seck e Pellegri durante gli allenamenti di questi giorni al Filadelfia raccontano la marcia di avvicinamento del Torino alla sfida di domenica contro l’Udinese. […] Ieri la squadra, agli ordini di Ivan Juric e del suo staff, ha continuato a faticare per preparare la partita della Dacia Arena: agli esercizi sulla parte atletica ha fatto seguito un lavoro sulla tecnica. Assente Djidji, che ha svolto ancora un allenamento differenziato ed è sempre più lontano dalla convocazione per il prossimo impegno. Diversa, invece, la situazione che riguarda Sanabria: nella notte tra martedì e mercoledì, l’attaccante ha giocato 21 minuti (più recupero) nella sconfitta per 4-0 del suo Paraguay contro il Brasile che è costato l’eliminazione matematica dal prossimo Mondiale in Qatar. […] Il suo arrivo in città è previsto per oggi, ma per il rientro in gruppo si dovrà attendere la giornata di domani. Al Filadelfia, Juric valuterà le condizioni del suo centravanti e la possibilità di schierarlo in campo dal primo minuto nella trasferta friulana. In caso di panchina a Udine – con Pellegri, prima alternativa, pronto a esordire dal primo minuto – Sanabria tornerebbe al centro dell’attacco granata contro il Venezia, sabato 12 febbraio.Guarda la galleryTorino, la concentrazione di Demba Seck e Pellegri in allenamento LEGGI TUTTO

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    Quote Samp-Toro: il pronostico del match

    A Marassi la Sampdoria si appresta a ricevere il Torino. Nell’ultima partita disputata i blucerchiati hanno perso per 1-0 sul campo del Napoli mentre i granata sono reduci dal maestoso 4-0 inflitto alla Fiorentina.
    Fai ora il tuo pronostico!
    “Ritarda” il segno 2 ma…
    Come si suol dire: “non è tutto oro quello che luccica”. Il Torino in trasferta a differenza di quanto fatto intravedere in casa (7 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) ha raccolto solamente 5 punti in 9 gare (1 vittoria, 2 pareggi e 6 sconfitte). Capitolo gol fatti e subiti: la compagine granata ha realizzato 23 reti davanti al proprio pubblico e solamente 4 lontano dai lidi amici. Sanabria e compagni nelle ultime 8 gare esterne hanno fatto registrare sempre l’Under 2,5. Curiosità: se si considerano invece anche le partite di Coppa Italia si nota subito che l’ultimo Over 2,5 in trasferta del Torino è uscito proprio nel sedicesimo di finale giocato a Marassi contro la Sampdoria (2-1 per i blucerchiati). Sarà ancora così? Quagliarella e soci nelle prime 11 gare interne hanno regalato sia il Goal che l’Over 2,5 in 9 occasioni. Ok il Goal anche in questo incontro. LEGGI TUTTO

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    Pagelle Toro, Bremer il migliore. Stecca Sanabria

    MILINKOVIC-SAVIC 5.5 Si presenta sfarfallando in uscita su angolo di Calhanoglu (11′ pt): per sua fortuna, il Toro non prende gol. Pregevole, ma inutile la parata su un velenosissimo tiro di Bastoni (Skriniar era in fuorigioco).

    DJIDJI 6.5 Va in battaglia col piglio del gladiatore.

    BREMER 6.5 Parte su Dzeko ma, quando il bosniaco arretra per fare gioco, ha a che fare con Lautaro ed è impeccabile su entrambi.

    BUONGIORNO 6 Ha sulla testa un’occasionissima (14′ pt), ma la spreca, però dietro tiene bene.

    RODRIGUEZ (21′ st) 6 Entra subito in temperatura.

    Guarda la galleryInter-Torino, la decide Dumfries: Juric ko LEGGI TUTTO

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    Torino, Sanabria: “Sotto con la Coppa! Siamo in condizione, si vede”

    TORINO – Dopo tanto provarci Antonio Sanabria è tornato al gol, ancora una volta realizzato al Grande Torino, come già contro Salernitana e Genoa. Una rete importante perché ha rotto l’equilibrio contro il Bologna, nonché bella nella preparazione, vista la protezione di palla, e nell’esecuzione: un sinistro preciso sul quale l’ottimo Skorupski nulla ha potuto. Ha poi sbagliato qualcosa, il paraguaiano che al 9’ della ripresa si è incartato facendosi fermare dal portiere rossoblù, ma oltre all’eccellente finalizzazione in occasione dell’1-0 ha offerto una nuova prova di qualità e sacrificio: ha svariato, difeso palla, aperto spazi, preso falli. In definitiva si è comportato come in diverse altre partite, questa volta aggiungendo al quadro una variabile fondamentale, per un centravanti, cioè il gol.

    “Le sensazioni sono positive – commenta soddisfatto a fine gara Sanabria -: abbiamo disputato una gara importante e senza pause, riuscendo a dominare contro una squadra forte. Quando i successi arrivano in questo modo vincere è ancora più bello”. Non nasconde poi quello che resta un aspetto decisamente migliorabile, di questo Toro che spesso gioca bene, ma con altrettanta frequenza spreca sotto porta. “Al termine del primo tempo avremmo dovuto avere un vantaggio più ampio, e questo è un peccato. Juric ce lo ripete spesso, in area dobbiamo essere più cattivi”.

    Guarda la gallerySanabria e un autogol: festa Torino col Bologna

    Domenica arriva il Verona

    Un mantra che dopo la prestazione contro il Bologna è presumibile sarà riproposto, dal tecnico croato: i granata hanno nuovamente raccolto meno di quanto abbiano seminato, considerato che pure nel secondo tempo gli sprechi non sono stati pochi. Buon per il Torino che questa volta sia bastata la rete di Sanabria, con allegato l’autogol di Soumaoro, per tenere a distanza un Bologna che si è rifatto sotto con Orsolini (su rigore, generosamente concesso, e che adottando lo stesso metro di giudizio avrebbe comunque dovuto portare a identica punizione per il Toro, quando Viola ha steso Pjaca).

    “Per quanto mi riguarda sono stato bravo a sfruttare l’assist di Lukic, ho calciato rapidamente e ho segnato: sono molto contento, sì – prosegue il sudamericano – E la soddisfazione riguarda tutti, si vede che stiamo bene fisicamente: durante la settimana lavoriamo intensamente, e i risultati in partita si vedono. L’obiettivo? Resta uno solo: crescere fin dalla prossima gara in Coppa Italia”. Prima di ricevere il Verona (domenica alle 18 al Grande Torino), giovedì i granata saranno di scena a Marassi contro la Samp per il turno di Coppa. “Ecco – conclude Sanabria – la nostra testa è già lì”: a una sfida dalla quale uscirà l’avversaria della Juve agli ottavi di finale.

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Partita stradominata. Sono più aziendalista del presidente”Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, Sanabria ora fuori i gol per svoltare

    TORINO – Gioca bene, ma segna poco: questa è un po’ la sintesi di quanto offerto fino a questo momento da Tonny Sanabria. La bilancia pesa sempre dalla parte positiva, anzi dell’attaccante si apprezzano movimenti più ampi di quelli ai quali aveva abituato nei primi sei mesi al Toro. Sotto il profilo della partecipazione alla manovra, come della difesa e distribuzione del pallone il paraguaiano convince, mentre qualcosa in più è chiamato a dare sul piano della realizzazione. Non a caso uno dei limiti fin qui emersi tra i granata è la forbice, troppo ampia, tra gioco proposto, occasioni create e gol messi a segno. Pochi quelli realizzati fin qui da Sanabria: 2 in 14 presenze. Una media bassa, decisamente non in linea con quanto messo sul piatto nel primo semestre in maglia granata. Con Nicola, che lo aveva voluto a gennaio assieme al rinforzo per il centrocampo Mandragora, il sudamericano ha ugualmente disputato 14 partite in totale, ma mettendo a segno 5 reti (gol a Crotone e Inter, doppietta alla Juve e altra marcatura contro la Roma). In questo campionato si è inceve sbloccato contro la Salernitana, si è ripetuto con il Genoa ma lì si è però anche fermato.

    Toro, tocca a Sanabria

    Ora è il momento di imprimere una svolta alla stagione, visto quanto c’è in palio sia in tema di squadra che di futuro personale. Saranno quelle contro Cagliari, Bologna, Verona e Inter le gare dopo le quali si capirà dove posizionare l’asticella delle ambizioni granata. Se attorno a una salvezza tranquilla, o se nella parte sinistra della classifica con possibilità di sognare. E in queste quattro, fondamentali prove il peso dell’attacco cadrà su Sanabria, vista l’indisponibilità del Gallo: una responsabilità, per l’ex Betis, il quale però sa pure che non dovrà temere concorrenza, da qui all’Inter. A meno che non stecchi di brutto contro Cagliari e Bologna, inducendo Juric a scommettere dall’inizio su Zaza, sarà Sanabria il centravanti del Toro, a dicembre.

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    Toro, riscossa Sanabria: per Juric è l'ideale. Poi un rinforzo a gennaio

    TORINO – Sant’Antonio aiutaci tu. Tonny Sanabria. Professione: salvatore della patria, ancora una volta. Segni particolari: è un paraguaiano che sa interpretare gli schemi in croato. Lo si era già visto bene per un paio di mesi tra settembre e ottobre, quando Belotti aveva alzato una prima volta bandiera bianca. Ora, però, il compito sarà ancor più arduo e prolungato. Cominciamo a fare due conti. Se tutto filerà liscio, il Gallo potrebbe tornare almeno in panchina intorno a metà febbraio. Di qui a Natale contiamo 5 partite in campionato (Empoli, Cagliari, Bologna, Verona e Inter), più una in Coppa Italia (Sampdoria). Poi, dal 6 gennaio: altri 6 incontri (Atalanta, Fiorentina, di nuovo i blucerchiati, Sassuolo, Udinese e Venezia) prima del derby: 20 febbraio. Belotti salterà almeno una decina di partite come minimo, Sanabria potrà respirare poco per non dire pochissimo e dovrà battezzare una Riscossa (maiuscola, difatti) già da domani contro i toscani. […]

    La riscossa in campo e sul mercato

    […] Ora serve una riscossa, morale, nella fiducia, nella personalità: del gruppo, dello zoccolo duro innanzi tutto. «La squadra dovrà dare una grande risposta innanzi tutto caratteriale, adesso»: lo diceva Juric già domenica sera, subito dopo il buco nero di Roma, una sconfitta col 70% di possesso palla e il doppio delle azioni pericolose dei giallorossi. Si può buttare a mare nella delusione tutto quanto ha creato, il croato, in questi mesi? Ha resuscitato il Toro e persino una tifoseria: basta dire questo per mettere un punto e andare a capo. Poi, è chiaro, Cairo Frankenstein Vagnati, sempre uno e trino per contratto, obblighi e convenienze, dovrà pur dargli anche un attaccante, a gennaio. Juric chiedeva un rinforzo pure per il reparto offensivo già nelle scorse settimane, in privato. A maggior ragione ora. Ieri narravamo della pista Pellegri, giovane di qualità che al Milan non ha spazio. […] E’ un’opzione, non l’unica, ma è un obiettivo chiaro. A meno che Cairo non si limiti ad allargare le braccia, a fine gennaio: non siamo riusciti a cedere Zaza, per cui non prendiamo nessuno. Oddio.

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    Guarda la galleryIl Torino cade a Roma e perde Belotti: all’Olimpico decide Abraham LEGGI TUTTO

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    Pjaca fa urlare il Toro ma Immobile lo riprende

    TORINO – Finisce 1-1 la gara tra Toro e Lazio: Pjaca porta avanti i granata nella ripresa, l’ex Immobile lo riprende nel recupero grazie a un rigore battuto in modo impeccabile (fallo di Djidji, fin lì era stato perfetto il francese…). Ma c’è grande rammarico per la squadra di Juric che attacca dal primo all’ultimo minuto, ma non riesce a strappare il successo. Serviva il raddoppio, alcune occasioni ci sono state. Poi, come capita spesso, un attimo di distrazione, un rigore e Ciro l’ha buttata dentro dagli ultimi metri. Da mangiarsi le mani, soprattutto se si guardano le conclusioni verso la porta. Il lato positivo è che questo Toro piace alla gente e fa sobbalzare dal seggiolino. Non succedeva da anni. E anche questo è un grande merito di Ivan Juric. Inoltre, ci sono giocatori di classe che lasciano il segno: Ansaldi, Pjaca. Con il lavoro, il tecnico croato migliorerà anche alcuni aspetti e farà crescere Aina e Singo, un po’ acerbi sulle fasce. Sì, ci sarà da divertirsi. La Lazio, invece, ancora non è quella che vorrebbe Sarri.

    LE SCELTE – Juric rimette in mezzo capitan Mandragora, dietro a Sanabria ecco Linetty e Brekalo (Praet è infortunato). Sarri, squalificato, punta davanti sul giovane Raul Moro con Immobile e Felipe Anderson, mentre in mezzo c’è Cataldi, con Sergej Milinkovic Savic relegato in panchina: salta in avvio il confronto fra i fratelli serbi.

    GRANDE REINA – In tribuna, l’ex allenatore granata Giampiero Ventura, oltre al Gallo Belotti. Prima del match, il ricordo di Romano Fogli, recentemente scomparso. L’entusiasmo del Grande Torino si sente, eccome: il successo sul Sassuolo ha ridato entusiasmo ai tifosi di casa. Che inizia andando subito in pressing alto. Brekalo ci prova da lontano: a lato. Immobile prova a fregare Milinkovic: nulla di fatto, ma brividi. Pericolosa la Lazio in contropiede con Felipe Anderson: è un match a tutto gas, dove nessuno tira indietro la gamba. Al 21’ un tiro di Immobile dalla distanza, ma Vanja è sicuro e sul rilancio raggiunge il collega Reina. Abisso ammonisce tanti granata e il pubblico si spazientisce. Al 38’ giocata di Sanabria che manda in scivolata a un passo dal palo. Tentativo di Brekalo: angolo. Bella iniziativa di Pobega, ma il cross non è il top. Al 42’ Reina con l’aiuto della traversa toglie il pallone che Sanabria impatta di testa: incredibile. E finalmente Aina perfetto sulla fascia, da applausi. Finisce a reti inviolate, con un Toro d’attacco che meritava di più.

    TUTTI IN PJACA – Sarri prende appunti nel box e le squadre tornano in campo. Il nuovo entrato Pedro è subito pericoloso e sfiora il gol del vantaggio Lazio. Da Aina a Linetty: conclusione centrale. Colpo di testa di Sanabria: lento e facile per Reina. Juric cambia: dentro Lukic e Ansaldi.In campo c’è anche Sergej Milinkovic Savic. Che prova a battere il fratello da lontano: mira sbagliata. Al 69’ occasione per Ansaldi. Poi Singo crossa per Pjaca che buca Reina al 75’. Toro meritatamente in vantaggio. E lo stadio esplode, letteralmente innamorato della squadra di Juric. E l’ex juventino è già un idolo. Paratona di Reina sempre su Pjaca: è un Toro fantastico (16 tiri totali) e appassionante. Ma la Lazio non molla e cerca la verticalizzazione per Immobile: Vanja c’è. E c’è anche su un pericoloso angolo, con Immobile che prende la traversa. All’89 Abisso fischia il rigore per fallo di Djidji su Muriqi. Dal dischetto Immobile pareggia nel recupero. Un peccato per i granata: l’1-1 sta stretto, suona come una beffa.

    Le formazioni inizialiTORINO (3-4-2-1) : V. Milinkovic; Djidji, Bremer, Rodriguez; Singo, Pobega, Mandragora, Aina; Linetty, Brekalo; Sanabria. A disp. Berisha, Gemello,Buongiorno, Vojvoda, Ansaldi, Zima, Baselli, Warming, Rincon, Lukic, Pjaca, Verdi. All. Ivan JuricLAZIO (4-3-3): Reina; Marusic, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Akpa Akpro, Cataldi, Luis Alberto; Raul Moro, Immobile, Felipe Anderson. A disp. Strakosha, Adamonis, Patric, Lazzari, Radu, S. Milinkovic, Basic, Escalante, Leiva, Pedro, Romero, Muriqi. All. Giovanni Martusciello (Sarri squalificato).Arbitro: Abisso di Palermo. Guardalinee: Tegoni e Vono. Quarto uomo: Marcenaro. Var: Orsato. Avar: Vivenzi. LEGGI TUTTO