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    Sarri: “Alla Lazio mi diverto, ma due cose mi preoccupano”. E su Milinkovic…

    ROMA – Un girone molto equilibrato e la voglia di riscattare il pesante 5-1 dell’andata, la Lazio di Maurizio Sarri è chiamata ad un importante appuntamento di Europa League contro il Midtjylland. Il tecnico biancoceleste avverte:  “Sono partite che ci possono dare o togliere. Dipende dalla mentalità: se siamo maturi ci danno, se non lo siamo ci possono togliere perchè ci sentiamo appagati. Rendimento condizionato da una partita sbagliata. Per il resto abbiamo fatto quello che dovevamo. Poi a livello mediatico, il Salisburgo è in Champions, lo Sturm Graz che se la sta giocando con loro punto a punto no”. Un Sarri motivato che si gode il momento dei suoi pur restando con i piedi per terra: “Le squadre di forte mentalità hanno sempre forti motivazioni. Do poco credito alla gara di Bergamo, perchè può essere occasionale. Perchè lì avevamo lo stadio pieno e abbiamo dato il meglio. Il cambio di mentalità lo valuterò quando faremo la stessa gara in uno stadio mezzo vuoto, contro una squadra sconosciuta”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    “Lazio-Sturm Graz, partita rovinata”: Sarri, Pedro e Patric criticano il rosso a Lazzari

    ROMA – “L’episodio su Lazzari fa parte di un contesto di partita in cui l’arbitro è riuscito a far innervosire tutti. Un arbitro non all’altezza di questo livello, la partita era corretta. Le spese le abbiamo fatte noi. L’inferiorità numerica, giocando ogni tre giorni, è fatale”. Senza troppi giri di parole, il tecnico della Lazio Maurizio Sarri commenta così, ai microfoni di Sky, il 2-2 con lo Sturm Graz nella quarta giornata della fase a gironi di Europa League, match fortemente condizionato dalla severa espulsione inflitta a Lazzari in chiusura di primo tempo.
    Sarri su Lazio-Sturm Graz, Maestrelli, i Mondiali e Immobile
    “Una bella prestazione a livello caratteriale, dispiace per il risultato. Questo è un buon punto di partenza per i momenti che vogliamo vedere, la squadra ora ha un’anima. Tutti pensano insieme. Da questo punto di vista mi soddisfa questo match. Dove può migliorare la squadra? Deve migliorare nella partecipazione, nel voler fare risultato a tutti i costi. Nella determinazione. L’omaggio a Maestrelli era dovuto, lo ammiravo già prima, ora ancora di più. Su 22 giocatori ne abbiamo cambiati 6-7. Si è partiti più avanti rispetto alla passata stagione, la progressione del lavoro viene meglio. In Italia si pensa che un allenatore, dopo una settimana, con il joystick fa giocare bene la squadra. Klopp dice che nei primi due anni un tecnico nemmeno si può giudicare. In Inghilterra funziona così. Vorrei che qualcuno spiegasse cosa possa dare al calcio il Mondiale in Qatar. Io non sono preoccupato, le prestazioni fisiche della mia squadra sono le migliori. In questo momento, con questo calendario, diventa quasi infattibile giocare. Immobile? Un ragazzo umile, semplice. Ha questi numeri impressionanti in campo, ma fuori è un ragazzo semplice. Un piacere averlo in gruppo”, conclude Sarri.
    Pedro e Patric dopo Lazio-Sturm Graz
    “Peccato per espulsione di Lazzari, giocare tutto il secondo tempo con l’uomo in meno non è stato facile. Il pareggio non ci serve tanto. Non mi aspettavo un girone così complicato. Dobbiamo vincere le prossime due partite per andare avanti in Europa. Abbiamo iniziato molto bene, facendo il gioco che facciamo sempre. Siamo più maturi dell’anno scorso, abbiamo capito meglio le idee di Sarri: ossia pressare alti e giocare la palla”. Parola di Pedro, esterno offensivo della Lazio, ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio per 2-2 dell’Olimpico contro lo Sturm Graz. Poi, al canale tematico biancoceleste, rincara la dose: “L’arbitro ha condizionato la partita”. Patric, difensore biancoceleste, commenta così le scelte arbitrali a Sky: “Il rosso a Lazzari? Non penso ci fosse. Con scelte così si rischia di rovinare una partita. Su Zaccagni c’erano 4-5 gialli e non sono stati dati. Nel primo tempo abbiamo fatto una buonissima gara a livello di palleggio, ma dobbiamo difendere sempre alti”.

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    Lazio, Sarri elogia Immobile: “È speciale”. E su Higuain…

    FIRENZE – “Ho allenato grandi attaccanti? Ho visto il Pipita che ha fatto altri due gol in MLS, ci sta che non si ritiri più”. Commentando ai microfoni di Dazn il roboante 4-0 a Firenze, il tecnico della Lazio Maurizio Sarri si ‘coccola’ Immobile, entrato con il gol di oggi nella top 10 dei migliori bomber della storia della Serie A: “Ciro è speciale nell’atteggiamento. Ha un’umiltà e una disponibilità nonostante i suoi numeri. Capisco perché il popolo laziale è innamorato di lui. Al di là dei numeri ha qualcosa di speciale. È talmente disponibile che è un piacere averlo nello spogliatoio. Questo è un gruppo che ti fa innamorare. Ci lavori bene e hanno predisposizione a venirti incontro. Al livello di mentalità ha ancora qualcosa da mettere a posto”.
    Sarri su Fiorentina-Lazio
    “Sembra una partita semplice. Loro hanno avuto occasioni per pareggiarla e la partita poteva cambiare. Quando c’era da soffrire lo abbiamo fatto con umiltà. Era una partita post Europa per entrambe, loro sono calati più di noi. Difesa? Segnale buono. Dobbiamo dare continuità. Prima o poi i gol si prendono ma la solidità ti risolve i problemi. Abbiamo difeso troppo bassi a un certo punto causando occasioni caotiche in area. Cosa penso se guardo la classifica? Che siamo dei maratoneti, abbiamo fatto 3 km e ne dobbiamo fare ancora 39… Abbiamo fatto un po’ di confusione. Doveva stare più basso Sergej nella costruzione perché loro lo marcavano con un difensore centrale. Dovevamo alzare più Vecino che era seguito da Bonaventura. La Fiorentina ti viene a prendere uomo contro uomo e non è facile uscire in modo pulito”.
    Sarri su Vecino regista della Lazio
    “Vecino regista? Oggi era una necessità. Cataldi non ce l’ha fatta per un disturbo di questa notte. Marcos Antonio non fa 90 minuti da gennaio. Era impensabile andare oltre i 60/65. Avevo già parlato con Vecino e Luis e gli avevo detto che uno dei due avrebbe fatto il play. Essendo in vantaggio ho preferito quello fisico”.
    Sarri sulla Lazio in Europa League
    “Pensavano di essere un girone normale, in realtà è molto forte. Lo Sturm è in piena lotta con Salisburgo che è una squadra da Champions. I danesi sono una sorpresa in positivo. Sembrava scritto e invece sarà d’inferno. Dovremo lottare fino alla fine”.
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    Sturm Graz-Lazio, Sarri difende Milinkovic: “Una serata negativa può capitare”

    GRAZ (Austria) – “Milinkovic? Quando si gioca spesso la serata negativa, sporca dal punto di vista tecnico, ci sta. Quando ho visto così ho preferito preservarlo”. Al termina del match di Europa League pareggiato 0-0 a Graz con lo Sturm, il tecnico della Lazio Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: “La prestazione è buona a livello mentale, stasera ho visto solo tanti errori a livello tecnico. Una squadra che non c’è mentalmente, con tutti i palloni persi in uscita, avrebbe perso. Questa situazione si accetta con più tranquillità. La partita nel secondo tempo si poteva anche vincere”.
    Lazio, Sarri: “In Europa League si è alzato il livello”
    “Qualche pallone l’abbiamo perso sull’aggressività avversario, ma altri per colpa nostra. L’Europa League attuale, con la Conference in gioco, è di livello più alto rispetto a prima. C’è tanta aggressività, intensità, bisogna adeguarsi. Competitivi su tre fronti? Un riferimento alla cilindrata mentale, i duemila (riferito alla cilindrata, ndr) possono giocare una volta a settimana. Per giocare due volte a settimana bisogna avere un 4000″, conclude l’ex allenatore della Juventus.
    Guarda la galleryLazio fermata in Austria: con lo Sturm Graz finisce 0-0Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, vedi Thiago Motta e vinci! Però quanta fatica…

    TORINO – Se pensate che i precedenti diretti qualcosa contino, beh, le ultime volte in cui il caso ha fatto incrociare la Juventus e una squadra allenata da Thiago Motta hanno raccontato una storia curiosa. Una trama che affianca successi bianconeri in partite sì governate, eppure sbloccate solamente in extremis, ad altre vittorie comunque risicate perché l’avversario, quel giorno lì, pareva aver incartato la Juve fino in fondo. Già, pareva. Riassumendo, in ogni caso: tre precedenti e tre sorrisi bianconeri, ok, però il tecnico italo-brasiliano ha già dimostrato di essere un osso duro. Perde ma sempre a testa alta.
    Mai con più di un gol di scartoDetto che Thiago Motta, quando pensa alla Juve, non può dimenticare la sua prima doppietta da calciatore in Serie A (furono tre in totale, la prima è datata 11 aprile 2009, Genoa vittorioso 3-2), ricordate cosa accadde il 30 ottobre 2019? Quella sera i giocatori allora guidati da Maurizio Sarri entrarono in campo con una strana maglietta a strisce bianconere e con uno spiccato verde fluorescente che si stagliava di fianco a una leggera tonalità arancione. Divisa da collezione e partita, a suo modo, unica, perché sbloccata solamente alla fine grazie a un rigore calciato da Cristiano Ronaldo al 96’ per il 2-1 conclusivo (le altre reti furono di Bonucci e Kouamé). Altro giro, altro risultato di misura: 3-2 per la Juve a casa dello Spezia il 22 settembre 2021. Allenatore Massimiliano Allegri, gol decisivo di Matthijs de Ligt dopo che Gyasi e Antiste avevano messo un po’ paura alla squadra di Max, inizialmente in vantaggio grazie a un guizzo di Kean. Girone di ritorno dello scorso campionato, turno numero 28, la Juventus ribatte lo Spezia, ma solo per 1-0 con Morata sugli scudi. Dunque, tre vittorie bianconere, ma con Thiago Motta che alla fine si è sempre portato a casa una prova importante da parte dei suoi giocatori, evidentemente sfavoriti sulla carta. Stasera allo Stadium come andrà?
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    Figc, indagini sui cori antisemiti dei tifosi di Juve e Inter. Fascicolo su Sarri

    ROMA – Dopo la segnalazione del Milan, la Procura Federale ha avviato le indagini del caso sui cori di stampo antisemita da parte della tifoseria dell’Inter durante il ‘caldissimo’ derby vinto per 3-2 a San Siro dai rossoneri. Come comunicato dalla Figc, le indagini sono partite anche per quanto successo durante la sfida Fiorentina-Juventus, con i cori di stampo antisemiti partiti in questo caso dal settore dei tifosi bianconeri presenti al Franchi.
    Nel mirino anche Sarri
    La Federazione spiega poi che è stato aperto anche un fascicolo sulle dichiarazioni rese da Maurizio Sarri dopo il match perso dalla sua Lazio all’Olimpico contro il Napoli, “recanti accuse nei confronti dell’arbitro dell’incontro – spiega la Figc – e dell’intera classe arbitrale”. LEGGI TUTTO

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    Sarri non ci sta, Sozza nel mirino: “Arbitri prevenuti, intervengano i vertici”

    ROMA – È un Maurizio Sarri furioso quello che si presenta ai microfoni dopo il match perso 2-1 dalla sua Lazio all’Olimpico contro il Napoli. Il suo disappunto nei confronti dell’arbitro Sozza lo aveva già manifestato a bordo campo in occasione del rigore non concesso per il contatto tra Mario Rui e Lazzari e prendendosi poi un giallo per proteste, ma nel dopo gara il tecnico biancoceleste lo ribadisce senza giri di parole.
    Proteste vane
    “Mi sembra ci sia poco da commentare – ha detto Sarri, grande ex della sfida – e c’era fallo anche sul gol di Kim su corner, perché lui per prendere posizione ha spinto Luis Alberto. Nell’era del Var, o si sbagliano o la seconda ipotesi è più preoccupante. Dopo le nostre proteste a Bologna vengono prevenuti, e ce lo dicono anche: ‘Vi siete comportati male con il Bologna e queste sono le conseguenze’. Oggi in una partita corretta hanno ammonito tutti i nostri. Abbiamo affrontato una squadra forte, che poteva vincere anche in un altro modo, ma così ci lascia l’amaro in bocca. Credo che i vertici arbitrali debbano intervenire”.
    Guarda la galleryNapoli in volo con Kim e Kvaratskhelia: Lazio battuta in rimonta
    Le emozioni dell’ex
    Nonostante il ko il tecnico è soddisfatto della sua Lazio: “Stiamo lavorando in un buon clima – ha poi aggiunto Sarri – è chiaro che non possiamo vincere tutte le partite, ma mi sembra che il divario si stia assottigliando anche con le più forti”. Questo invece il giudizio sul ‘suo’ vecchio Napoli: “Una squadra forte, anche se mi ha fatto strano non vedere in campo Lorenzo (Insigne, ndr) e Ciro (Mertens, ndr)”.

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    Toro, è un pari che vale

    Juric ha scelto di escludere dalla formazione iniziale Lukic, punito per l’ammutinamento di una settimana fa: al suo posto, come a Monza, Linetty. Nella Lazio Vecino viene preferito a Basic, mentre Provedel sostituisce lo squalificato Maximiano. Il pressing del Torino mette subito in difficoltà la Lazio, che per un quarto d’ora si limita a chiudere gli spazi e a cercare qualche infruttuoso contropiede. Dopo 8’ brivido per i biancocelesti: Linetty ruba il pallone a Milinikovic-Savic e serve Sanabria, il cui tiro termina fuori non di molto. La prima occasione per la Lazio arriva al 24’, quando Zaccagni libera Marusic, sfuggito a Singo: Milinkovic-Savic dice no. La partita è molto tattica: ci sono diversi spunti interessanti ma nessun vero pericolo per i portieri. Migliore l’atteggiamento dei granata, però nel complesso è giusto lo 0-0 con cui le squadre vanno all’intervallo.
    Nella ripresa, iniziata senza cambi, il primo squillo è della Lazio, all’8’: Linetty perde palla a centrocampo, Felipe Anderson lancia Immobile, che conclude con un bel diagonale sul quale Milinkovic-Savic respinge di piede. Attento, due minuti dopo, Provedel a bloccare un tentativo dal limite di Ricci. Al quarto d’ora Sarri cambia il centrocampo: dentro Marcos Antonio, all’esordio, e Basic, fuori Cataldi e Vecino. Gioca meglio la Lazio adesso, e si vede. Prima Immobile sfrutta un tocco di testa di Milinkovic-Savic, si libera di Buongiorno e conclude con decisione: Djidji devia in angolo. Poi un’incertezza di Ricci e Buongiorno permette a Milinkovic-Savic di concludere da distanza ravvicinata: salva lo stesso Ricci in scivolata. Al 26’ Juric prova a dare una scossa a un Toro chiaramente in difficoltà: Lazaro, Lukic e Pellegri vanno a sostituire il deludente Singo, Linetty e Sanabria, mentre nella Lazio entra Pedro per Felipe Anderson. L’ultimo brivido arriva nel recupero, quando Milinkovic-Savic respinge un angolo molto insidioso di Luis Alberto. Un po’ di tensione finale tra i laziali e l’arbitro. Ma il risultato nel complesso è giusto.
    Torino-Lazio 0-0
    Torino (3-4-2-1): V. Milinkovic Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Singo (26’ st Lazaro), Linetty (26’ st Lukic), Ricci, Aina; Vlasic, Radonjic (36’ st Seck); Sanabria (26’ st Pellegri). A disp. Berisha, Gemello, Bayeye, Schuurs, Segre, Ilkhan, Adopo, Vojvoda, Garbett. All. Juric
    Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; S. Milinkovic Savic (38’ st Luis Alberto), Cataldi (16’ st Marcos Antonio), Vecino (16’ st Basic); Felipe Anderson (26’ st Pedro), Immobile, Zaccagni (38’ st Cancellieri). A disp. Adamonis, Magro, Casale, Romero, Hysaj, Radu, Gila. All. Sarri
    Arbitro: Piccinini di Forlì
    Note: ammoniti Cataldi, Marcos Antonio e Lazzari per gioco scorretto, Immobile per proteste. Recupero tempo: pt 0’; st 3’ LEGGI TUTTO