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    Via con Bari-Catanzaro: guida alla 9ª giornata

    BARI–CATANZARO ore 20.30Anticipo in cui traballa la panchina catanzarese di Fabio Caserta: un’altra prova negativa dei giallorossi può portare al suo esonero. Viaggia col vento in poppa invece, il Bari di Moreno Longo, imbattuto da 6 partite (2 vittorie e 4 pari) e con tanta voglia di sbarcare in zona playoff, visto che la squadra non ha più sbagliato una partita dopo aver perso le prime due gare. Per restarci, nelle prime 8: può e dev’essere l’obiettivo stagionale. Certo, ci sono squadre più forti del Bari ma disputare i playoff è nelle corde di un gruppo probabilmente riportato in carreggiata da Longo, dopo un’annata da dimenticare che andava metabolizzata.CITTADELLA–COSENZA domani ore 15Sulla panchina dei veneti fa il suo esordio ’Alessandro Dal Canto che ha rilevato Edoardo Gorini, era dal 1995 che i granata non cambiavano l’allenatore in corsa. Si tratta di un drammatico scontro salvezza: il Citta è terzultimo e dunque oggi sarebbe retrocesso in C, viene da tre sconfitte consecutive e riceve il Cosenza ultimo perché penalizzato di 4 punti (sentenza confermata in Appello durante la sosta). Sul campo però, la squadra di Alvini avrebbe conquistato 9 punti e sarebbe in zona salvezza assieme a Modena e Reggiana. Sulla carta dunque, le squadre dovrebbero grossomodo equivalersi, comunque entrambe a caccia di una permanenza nella categoria nient’affatto semplice.
    MODENA–PALERMO domani ore 15 Sfida da brividi fra due formazioni chiamate alla svolta. Il Modena di Bisoli non vince dal 21 settembre (2-0 alla Juve Stabia) e se non cambia marcia sarà risucchiato nella zona calda della classifica. Il Palermo di Dionisi nei pronostici estivi doveva dominare la B ed essere la prima favorita per la A. Invece è 9° a -8 dalla capolista Pisa. Ma attenzione: ha la miglior difesa della B e le sue tre vittorie le ha sempre ottenute in trasferta (a Cremona, a Bolzano col Sudtirol e a Castellammare con la Juve Stabia) mentre a Modena ha vinto nelle due trasferte al Braglia vissute da quando i rosanero sono tornati in B.
    SALERNITANA–SPEZIA domani ore 15Pronostico molto incerto. La Salernitana di Martusciello stava stentando ma prima della sosta è arrivata la vittoria di Palermo che può schiudere tutta un’altra stagione, un successo coi liguri e probabilmente i campani acciuffano la zona playoff. Lo Spezia di D’Angelo è la rivelazione della B: unica squadra imbattuta del campionato è seconda in classifica a -3 dalla capolista Pisa e difende la zona A diretta dall’assalto del Sassuolo, soprattutto, che ha un solo punto in meno. Sinora la squadra è andata oltre le proprie possibilità: riusciranno gli aquilotti a stupire ancora?
    SUDTIROL–PISA domani ore 15Il Sudtirol di Valente è l’unica squadra di questa B a non aver ancora pareggiato, pur vivendo un avvio di stagione tutto sommato positivo: 4 vittorie e altrettante sconfitte che valgono il 6° posto in classifica, il piazzamento finale che gli altoatesini ottennero due stagioni fa, poi eliminati in semifinale playoff, ma resta la loro migliore annata. Però al Druso di Bolzano sbarca il Pisa capolista di Filippo Inzaghi che finora ha perso solo a Castellammare, dalla Juve Stabia, nella precedente trasferta dei nerazzurri che meritano il 1° posto anche se domani non sarà semplice dimostrare di essere i più forti.
    BRESCIA–SASSUOLO domani ore 17.30Senza dubbio, è il match-clou della giornata. Il Brescia di Maran è ormai una conferma, già nella passata stagione ha conquistato a sorpresa i playoff e pure questa squadra, 5ª a -3 dallo Spezia secondo (cioé dalla zona promozione diretta), può ripetersi. Il Sassuolo è l’unica squadra delle tre retrocesse che non ha steccato, trovandosi a un solo punto dalla zona A diretta. Ha perso una sola volta, il 31 agosto, quando incassò un 1-4 dalla Cremonese, è stata l’unica partita finora steccata dal gruppo guidato da Fabio Grosso. Sassuolo che è andato alla sosta col 6-1 inflitto al Cittadella, gara che ha visto il ritorno in campo dopo 7 mesi del leader Berardi: probabile che a gennaio venga ceduto per una decina di milioni. Ma prima l’azzurro deve dimostrare, in questi due mesi e mezzo, di essere tornato quello di prima dell’infortunio.
    CARRARESE-MANTOVA domenica ore 15 Può iniziare tutto un altro campionato per la Carrarese di Calabro che finalmente debutta allo Stadio dei Marmi, quello di casa, ora pronto per la B dopo aver sinora utilizzato come campo interno quello di Pisa. Inoltre, prima della sosta, gli apuani hanno vinto in casa del Frosinone, dimostrando di avere i mezzi per salvarsi. Il Mantova di Possanzini invece, pur restando una gagliarda neopromossa, sta perdendo colpi. Non vince dal 21 settembre (1-0 al Cittadella), senza un risultato positivo a Carrara c’è il rischio di avvicinarsi troppo alla zona calda della classifica.
    JUVE STABIA–CREMONESE domenica ore 15 Dopo aver già battuto Bari, Pisa e Sampdoria, la Juve Stabia di Guido Pagliuca va a caccia di un’altra vittima illustre: sarà la Cremonese, passata nei giorni scorsi da Stroppa a Corini? C’è molta curiosità su come verranno schierati i grigiorossi, probabilmente si passerà dalla difesa a tre a quella a quattro  ma soprattutto che Vandeputte possa imporsi sull’out sinistro, dopo aver passato l’inizio stagione con Stroppa, fra panchina e impiego da anonima e anomala mezzala. Dunque, gran parte della gara ruoterà intorno al nuovo assetto che dovrà darsi la Cremonese: Ma la domanda è: Corini, che eredita una squadra al 7° posto, sarà in grado di riportare in alto la Cremo, costruita per andare in A, magari senza passare dai playoff?
    REGGIANA–FROSINONE domenica ore 15 Delicato scontro salvezza. La Reggiana di Viali era partita bene ed era andata in testa dopo le prime 3 uscite che avevano fruttato 7 punti. Nelle successive 5 gare, ne sono arrivati solo 2, l’allarme sta per scattare. Per il Frosinone invece, sta suonando da tempo. La sosta poteva essere l’occasione giusta per esonerare Vivarini e dare al successore due settimane di tempo per provare a plasmare una squadra fatta di fretta negli ultimi giorni di mercato e per giunta incompleta. E invece no, si va avanti col tecnico abruzzese che di fatto la piazza ha scaricato prima della sosta dopo il ko interno con la Carrarese. Sul campo, il Frosinone sarebbe ultimo, alle spalle ha solo il Cosenza, penalizzato però di 4 punti. Chissà cosa succederà se i ciociari dovessero perdere anche a Reggio Emilia.
    CESENA–SAMPDORIA domenica ore 17.30Il genovese e sampdoriano Mignani, allenatore del Cesena, a sorpresa – ma non troppo – 8° in classifica (l’ultimo buono per disputare i playoff), ospita la formazione blucerchiata, passata da Pirlo a Sottil senza che i problemi si siano risolti: oggi la Samp è a 8 lunghezze dalla zona promozione diretta, cioé l’obiettivo per la quale era stata costruita in estate e che oggi appare lontano, specie dopo il ko interno con la Juve Stabia. patito prima della sosta. Anche il Cesena però, ha perso prima che il campionato si fermasse, un 3-1 a Pisa che li ha un po’ ridimensionati, anche se la squadra ha i mezzi per conquistare un posto nei playoff. Obiettivo che per la Samp di oggi, se non si sveglia in tempo, appare utopistico. LEGGI TUTTO

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    Con Berardi, il Sassuolo che verrà

    TORINO – Chissà dove potrà arrivare il Sassuolo di Fabio Grosso, approdato alla sosta per le Nazionali dopo aver inflitto un 6-1 al povero Cittadella, partita che, fra le altre cose, ha riconsegnato al clan neroverde il talento di Domenico Berardi, 30 anni compiuti il 1° agosto, rientrato in campo a distanza di sette mesi dall’infortunio al tendine d’Achille. Diciamolo subito, a scanso di equivoci: se a gennaio un top club, non necessariamente italiano, versa al Sassuolo una decina di milioni, l’ormai ex ragazzo calabrese nato a Cariati, a cui è legata la storia gloriosa degli ultimi 12 anni del club emiliano, saluta tutti. Qualche abboccamento c’era stato anche in estate, timidi sondaggi e nulla più, perché poi si voleva vedere come Berardi veniva fuori dall’infortunio del 3 marzo scorso, quando riportò la lesione completa del tendine d’Achille che, fra l’altro, gli ha pure fatto saltare gli ultimi fallimentari Europei. Infortunio pesante, basti ricordare quanto ci mise Spinazzola a superare analogo problema. Restando al Sassuolo, come s’accennava, la storia recente del club corrisponde alla carriera di Berardi, che esordì in B il 27 agosto 2012, a 18 anni appena compiuti, un legame che si è dipanato per 12 anni, con 352 presenze e 133 gol. Sabato, contro il Cittadella, Mimmo, così invocato dai tifosi, è subentrato al 74’ per prendere il posto di Laurienté, un altro che a gennaio potrebbe fare i bagagli. La partita era già sul 5-1, Berardi si è associato alla festa, servendo il comodo assist per il 6-1 finale di Thorstvedt, altro gioiello della boutique Sassuolo che a gennaio sarà ricercato. E chissà che valutazioni si faranno allora nel clan neroverde. Oggi il Sassuolo è terzo, a un sol punto dal sorprendente e imbattuto Spezia di D’Angelo che, sostanzialmente, sta davanti ai neroverdi per quell’1-4 che il Sassuolo aveva incassato in casa dalla Cremonese lo scorso 31 agosto, forse l’unica partita che il gruppo di Grosso ha sin qui veramente cannato. Tornando invece a Berardi, ha dato un segnale importante col suo rientro… anticipato. Eh già, perché in estate si era già fissata la data del suo rientro in campo, metà ottobre, cioè dopo la sosta per le Nazionali, e non prima. Tornare in campo seppur in lieve anticipo, nel successo stagionale più largo, è un ottimo segnale per futuro. Qualsiasi sia il futuro che attende il gruppo di Fabio Grosso. L’eroe del Mondiale 2006, nel 2023 portava il Frosinone in A dosando le forze della rosa a disposizione con bilancino del farmacista. Anche col Sassuolo sta ben distribuendo su più giocatori possibili il minutaggio di chi va in campo. Quel Frosinone si prese il campionato 2022/23 a novembre, dopo l’ultima sosta annuale per le Nazionali. E questo Sassuolo potrebbe fare lo stesso percorso, con in più l’incognita del mercato di gennaio quando ci sarà la fila per accaparrarsi i maggiori talenti neroverdi. Ma già quest’estate il Sassuolo ha dimostrato di saper gestire il problema. Non a caso, delle tre retrocesse dalla A – le altre due sono Frosinone e Salernitana – è l’unica in grado di lottare per le A diretta. E potrebbe farlo sino a maggio. LEGGI TUTTO

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    Berardi: se resta al Sassuolo dà lustro alla B

    TORINO – Appare piuttosto concreta la possibilità che Domenico Berardi possa giocare, almeno fino a gennaio, in Serie B. E sarebbe una gran notizia per tutto il movimento della cadetteria. Del resto, la seconda serie italiana fu la categoria dove Berardi, l’ala destra ma di piede sinistro, iniziò a mettersi in bella mostra, era l’anno dell’ascesa in A dei neroverdi emiliani (2012/13): mise a segno 11 reti e 6 assist in 37 partite, non aveva neanche 19 anni, ne ha festeggiati 30 l’altro ieri (buon compleanno). In quella stagione iniziava la consacrazione per quel ragazzo di Calabria, nato a Cariati, passato poi per le Under azzurre, fino all’esordio nell’Italia, era il 1° giugno 2018 (a Nizza, ko per 3-1 con la Francia), mettendo insieme finora 28 presenze e 8 reti. Certo, resta il sogno della Juve (non proprio contraccambiato…), e chissà che a gennaio possa trovare una nuova squadra, dopo aver utilizzato il girone d’andata della Serie B come “rodaggio” per ritrovare la forma dopo quel brutto infortunio capitatogli il 4 marzo scorso, rottura del tendine d’Achille con rientro previsto a metà ottobre. Berardi che però, resta la bandiera del Sassuolo. Gli esordi calcistici calabresi nel Bocchigliero e nel Castello, un duplice passaggio nelle giovanili della Juve, in mezzo un ritorno a casa nel Rossano. Sinché nel Sassuolo ha costruito la sua carriera (351 presenze con 133 gol), facendo la fortuna del club emiliano, pur orbitando sempre verso la Juve, solo nel luglio 2015 i neroverdi se lo sono aggiudicati definitivamente. Nel frattempo, nasceva la fama del Berardi “maudit”. Quello che al Milan segnava a caterve gol belli e storici. Quello che ai grandi club, Inter compresa, diceva sempre no. Quello su cui in azzurro non s’è mai veramente scommesso, un dato su tutti: passano quasi tre anni dalla prima convocazione (nel 2015, con Conte) all’esordio con l’Italia (con Mancini). E adesso, la prospettiva per lui di passarsi la prima parte della stagione in B. Certo, può essere sempre venduto, per transfermarkt vale una decina di milioni e chissà che non possa partire, pure vesro l’estero, già in questa sessione di mercato, di fronte a un’offerta irrinunciabile. Ma la possibilità di restare in B fino a gennaio non è affatto da escludersi, anzi. Poi a inizio 2025, a seconda dello stato di forma (per lo stesso infortunio, ma in forma più grave, Spinazzola ci ha messo due anni per tornare a livelli accettabili), si potrebbero tirare le somme. Per via dell’infortunio, Spalletti non l’ha ancora veramente testato e il vero Berarrdi in azzurro s’è visto solo a sprazzi, talvolta incantevoli. Però magari, un giorno diremo che grazie a mezza stagione in Serie B, Berardi è tornato ad essere quel ragazzo di Calabria che prima si divertiva come un matto ad affondare le corazzate del calcio facendo grande il Sassuolo di Giorgio Squinzi e della Mapei, come mai prima era accaduto, scrivendo le pagine più belle di una grande favola calcistica. Da gennaio invece, potrebbe essere tutta un’altra storia, sempre che Berardi non senta il dovere di riportare il Sassuolo in A e, magari, resti fino a giugno, conscio che, per una squadra retrocessa non è mai semplice ritornare subito in A (nella scorsa stagione le tre provenienti dalla massima serie non sono riuscite a riconquistarla). LEGGI TUTTO

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    Frattesi: “Inter, evitiamo brutte figure. Col Sassuolo gara condizionata”

    FROSINONE – “La partita con il Sassuolo secondo me è stata condizionata dai tanti festeggiamenti, eravamo veramente cotti, però ci può stare, un po’ come il Napoli l’anno scorso. L’importante è non fare brutte figure, questa è stata la risposta giusta. Bisogna allenarsi sempre bene, perché quando siamo chiamati in causa dobbiamo dare il massimo. Se in settimana ti alleni a due all’ora e poi ti butti giù quando non vieni chiamato in causa non è l’atteggiamento giusto. Dobbiamo essere sempre professionali. Più giochi e più prendi condizione, però il segreto è andare sempre a 100 all’ora”. Sono le parole, ai microfoni di Dazn, del centrocampista dell’Inter Davide Frattesi, autore della prima delle cinque reti nella netta vittoria per 5-0 dei nerazzurri a Frosinone: “Il prossimo anno spero di replicare quello che abbiamo fatto quest’anno a livello di gruppo. Poi quello che succederà si vedrà, deciderà il mister e andrà bene così. Altra festa contro la Lazio? Diciamo che non sarà come il giro in bus, però per noi a San Siro è sempre festa”, ha concluso Frattesi.
    Le parole di Inzaghi
    “Tecnicamente i ragazzi sono stati bravissimi, hanno giocato molto, molto bene. La fase di possesso l’abbiamo fatta come la sappiamo fare e come abbiamo fatto quasi sempre. In fase di non possesso, invece, potevamo far meglio: ci sono stati degli episodi dove abbiamo rischiato, come il palo di Cheddira e il salvataggio di Carlos Augusto sulla riga. Ma al di là di questo abbiamo fatto un’ottima prestazione, perché il risultato non rispecchia l’andamento della gara. I tifosi mi hanno chiesto di esultare ma io ho detto no per un problema al polpaccio? Ieri durante il torello coi ragazzi ho sentito una piccola contrattura. Un po’ come il direttore Ausilio… Coi tifosi abbiamo tutti un grandissimo rapporto, che si è creato tra squadra, società e pubblico. Quest’anno il percorso l’abbiamo dedicato a questi splendidi tifosi, che sono sempre stati con noi”, le parole del tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ai medesimi microfoni.
    Su Mkhitaryan e Sensi
    “Oggi con due registi? Sì, solitamente abbiamo Mkhitaryan, che stasera si è riposato, che fa più un lavoro del doppio mediano insieme a Calhanoglu. Stasera invece avevamo Frattesi per la profondità e Barella, che è un grandissimo campione, un giocatore pensante, che sa quando deve aprirsi, sa quando deve venire incontro o andare ad occupare: è una mezz’ala molto, molto forte che sono tantissimi anni che sta facendo dei grandissimi campionati. Cosa sto monitorando in questo finale di stagione? Stasera ho avuto ottime risposte, ma non ne avevo bisogno. Ci sono giocatori, penso ad Arnautovic e Buchanan, che hanno fatto un grandissimo lavoro in settimana e oggi una grande partita. Non sono riuscito a dar loro lo spazio che avrebbero meritato, ma stasera hanno risposto bene. Sono contento per Sensi, che ha fatto una stagione dove si è allenato sempre al massimo, cercando di rosicchiare uno spazio che non è semplice dargli. Però, sono contento anche per lui, perché ha fatto un’ottima annata e delle settimane perfette”, prosegue Inzaghi.
    Su Frattesi, Buchanan, Sommer e Lautaro
    “Frattesi? Io spero che possa confermarsi con questi numeri, poi dipenderà molto da lui. È arrivato all’Inter, si è inserito subito bene, ha lavorato, ha pedalato, ha fatto quello che doveva fare per arrivare a quel traguardo che tutti insieme – Frattesi, Mkhitaryan, Barella, Calhanoglu, Asslani, Klaassen, Sensi – hanno fatto. Poi, nel calcio, c’è chi gioca di più e chi di meno, ma io l’ho detto in conferenza dopo Sassuolo, di questo gruppo non vorrei rinunciare a nessuno, perché vincere un campionato il 22 aprile con cinque giornate d’anticipo con questa serie di vittorie e tutti questi record… Posso solo fare i complimenti ai ragazzi. Buchanan alla Dimarco? Ci dà qualcosa di diverso come caratteristiche. Ha un buonissimo dribbling, un ottimo destro e lì a destra abbiamo tante alternative. Poi, ho trovato un Carlos Augusto che tante volte mi ha fatto il terzo di difesa e per far rifiatare Dimarco Buchanan l’ho messo lì, dandomi grande risposte. Sommer? Non è stato una scoperta a livello di campo, perché tutti lo conosciamo e sappiamo che ha fatto in carriera, in che squadre ha giocato e i traguardi raggiunti in nazionale, ma è un uomo di grandissimo spessore, è un mattone importante in campo e nello spogliatoio. Lautaro si è sbloccato? Ne avevamo parlato, ma è il nostro capitano. Abbiamo raggiunto lo Scudetto, che volevamo da due anni e mezzo, lui deve continuare così. Ha grande responsabilità all’interno del gruppo, ma non dobbiamo dimenticare che al di là dei gol ne ha fatto uno al 91′ nella finale di Supercoppa che ci ha permesso di portare a Milano un altro trofeo”, conclude Inzaghi. LEGGI TUTTO

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    Diretta Sassuolo-Inter ore 20.45: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    Sassuolo-Inter, le probabili formazioni
    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Kumbulla, Ferrari, Doig; Boloca, Obiang; Bajrami, Thorstvedt, Laurientè; Pinamonti. All.: Ballardini. A disposizione: Pegolo, Cragno, Missori, Pedersen, Erlic, Viti, Racic, Volpato, Lipani, Henrique, Volpato, Mulattieri, Ceide.  Squalificati: Tressoldi Diffidati: Pedersen, Ferrari Indisponibili: Berardi, Defrel, Castillejo
    INTER (3-5-2): Audero; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Sanchez, Lautaro Martinez. All.: S.Inzaghi. A disposizione: Sommer, Di Gennaro, Audero, Sensi, Arnautovic, Thuram, Klaassen, Buchanan, Calhanoglu, Barella, Bisseck, Dimarco, Darmian. Squalificati: nessuno. Diffidati: Mkhitaryan. Indisponibili: Acerbi.
    ARBITRO: Marchetti di Ostia. ASSISTENTI: Galetto-Fontemurato. QUARTO UOMO: Perenzoni. VAR: Valeri. AVAR: Serra
    Sassuolo-Inter, scopri tutte le quote LEGGI TUTTO

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    Diretta Sassuolo-Frosinone ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    SASSUOLO – Sassuolo e Frosinone aprono il sabato della 28esima giornata del campionato di Serie A: le due compagini si affrontano alle 15 al Mapei Stadium. Le formazioni di Ballardini e Di Francesco si affrontano in uno scontro diretto per la salvezza con i neroverdi che stanno affrontando uno dei momenti più complessi della loro storia recente. Il cambio in panchina con l’rrivo dell’ex Cremonese deve produrre frutti se si vuole mantenere la categoria, ma il grave infortunio di Berardi nell’ultimo turno con la rottura del tendine d’Achille ha sicuramente complicato i piani del club. A Reggio Emilia arriva un Frosinone che deve assolutamente invertire un pessimo trend iniziato dopo un avvio di stagione incoraggiante. L’ottima resa dei giovani, arrivati soprattuto in prestito in ciociaria dalla Juventus, non possono giustificare un andamento che ha portato la squadra di Di Francesco ad un solo punto di vantaggio dalla zona retrocessione.
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    Le probabili formazioni di Sassuolo-Frosinone
    SASSUOLO (4-3-3): Consigli, Pedersen, Erlic, Ferrari, Doig; Boloca, Henrique, Thorstdvet; Castillejo, Pinamonti, Laurienté. All. Ballardini. A disposizione: Cragno, Pegolo, Kumbulla, Missori, Tressoldi, Racic, Bajrami, Lipani, Mulattieri, Volpato, Ceide, Defrel. Indisponibili: Berardi, Obiang, Toljan, Viti. Squalificati: -. Diffidati: Doig, Erlic, pedersen, Thorstvedt.
    FROSINONE (4-3-3): Cerofolini, Zortea, Monterisi, Okoli, Valeri; Mazzitelli, Barrenechea, Brescianini; Soulé, Cheddira, Reinieri. All. Di Francesco: A disposizione: Turati, Frattali, Romagnoli, Lirola, Garritano, Seck, Kvernadze, Gelli, Ibrahimovic, Ghedjemis, Baez, Cuni, Kaio Jorge. Indisponibili: Bonifazi, Caso, Harroui, Kalaj, Lususardi, Marchizza, Oyono. Squalificati: -. Diffidati: Oyono.
    Arbitro: La Penna di RomaAssistenti: Di Iorio-RossiQuarto Uomo: GualtieriVar: SerraAss. Var: Irrati
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    Di Francesco e il ruolo preferito di Soulé: “A sinistra c’è chi si adatta meglio”

    Dopo quattro sconfitte di fila, il Frosinone ha conquistato un punto nell’ultimo match contro il Lecce. Il momento però non è dei migliori e la squadra ha bisogno di una scossa per evitare problemi nella lotta salvezza. I gialloblù saranno ospiti del Sassuolo, reduce dal pesante risultato di Verona e dalla pessima notizia dell’infortunio di Berardi. Di Francesco ha presentato il match in conferenza stampa. 
    Sassuolo-Frosinone, le dichiarazioni di Di Francesco
    L’allenatore del Frosinone ha subito fatto chiarezza su un equivoco tattico che riguarda Soulé: “Giocatori mancini lui, Ghedjemis e Seck si esprimono meglio quando giocano a destra. Ma ho provato quest’ultimi s a sinistra e riescono ad adattarsi meglio rispetto all’argentino che si trova più a suo agio a destra”. Poi Di Francesco ci ha tenuto a mandare un messaggio a Berardi, dopo il brutto infortunio rimediato contro il Verona: “Mi dispiace per lui, l’ho anche sentito e anche pubblicamente gli auguro il meglio”. Sul dubbio portiere e Ibrahimovic: “Deciderò domani chi giocherà tra Cerofolini e Turati. Sono in ballottaggio e valuto di settimana in settimana anche in base alla partita e allo stato di forma. Per me per un portiere l’aspetto psicologico è ancor più importante di quello tecnico. Ibrahimovic aveva perso un po’ quella voglia e quell’attenzione che aveva qualche tempo fa. E’ un 2005 è normale avere up and down. Ora l’ho rivisto bene. Valuterò”. Infine ha speso qualche parola anche su Cheddira e il resto della squadra: “Sono felice per lui, gli posso solo rimproverare qualche gol sbagliato perché per impegno e abnegazione non posso dirgli nulla. Durante gli allenamenti vedo un gruppo che si impegna al massimo. Alla lunga saremo ripagati.” LEGGI TUTTO

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    Infortunio Berardi, operazione riuscita e comunicato del Sassuolo

    Sassuolo, intervento riuscito per Berardi
    Il capitano del Sassuolo era appena tornato dopo uno stop, e rientrato in campo ha rimediato la rottura la lesione completa del tendine d’Achille della gamba destra. Un infortunio che lo terrà fuori per il resto della stagione, impedendogli anche la partecipazioni agli Europei con l’Italia. Intanto il classe 1994 si è sottoposto questa mattina ad intervento chirurgico. Questa la nota del club: “Il calciatore Domenico Berardi, accompagnato dal Dr. Riccardo Saporiti, si è sottoposto in data odierna ad intervento chirurgico di riparazione, mediante tenoraffia, della lesione del tendine d’Achille destro. L’operazione, effettuata presso la “Casa di Cura Toniolo” di Bologna dal Prof. Stefano Zaffagnini, è perfettamente riuscita”. Intanto sui suoi profili social il Sassuolo ha pubblicato una foto di Berardi, con un messaggio chiaro: “Ti aspettiamo presto in campo, abbiamo ancora tanti sogni da realizzare insieme”. LEGGI TUTTO