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    Inter-Napoli 3-2: Calhanoglu-Perisic-Lautaro, Inzaghi a -4 da Spalletti

    MILANO – Dopo il Milan cade anche l’altra capolista della Serie A: il Napoli esce sconfitto 3-2 dal Meazza contro l’Inter. I ragazzi dell’ex Luciano Spalletti, che restano in testa alla classifica in coabitazione con i rossoneri di Pioli a quota 32 punti, sbloccano il risultato al 17′ con Zielinski, ma chiudono in svantaggio la prima frazione di gioco, rimontati dal rigore di Calhanoglu (25′) e dalla spizzata di Perisic a un passo dal riposo (44′). Nella ripresa, con Osimhen costretto ad abbandonare il campo dopo un terribile scontro con Skriniar, il tris di Lautaro Martinez (61′) e il capolavoro di Mertens, appena entrato (78′), fissano il punteggio sul 3-2, che non cambia nonostante gli otto minuti di recupero, un miracolo di Handanovic al 91′, che si oppone a Mario Rui con l’aiuto della traversa, e alla volée a botta sicura di Mertens, che si spegne in curva al 97′. Simone Inzaghi sale a 28 punti, a -4 dalla coppia in vetta.
    Inter-Napoli, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica
    Inter-Napoli, le scelte di Inzaghi e Spalletti
    Senza De Vrij e Sanchez e con Dzeko non ancora al top della condizione, Simone Inzaghi sfida la prima della classe affidandosi al tandem offensivo argentino Correa-Lautaro Martinez. Darmian e Perisic a tutta fascia, Barella-Brozovic-Calhanoglu a centrocampo, Ranocchia nel cuore della difesa con accanto Skriniar e Bastoni ed Handanovic tra i pali completano il 3-5-2 del tecnico dell’Inter. Il collega del Napoli, l’ex nerazzurro Luciano Spalletti, risponde con il 4-2-3-1: Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui a protezione di Ospina, Anguissa e Fabian Ruiz in mediana e Lozano, Zielinski ed Insigne alle spalle di Osimhen.
    Guarda la galleryL’Inter non molla lo scudetto: Napoli ko, Lautaro si risveglia
    Zielinski apre, Calhanoglu-Perisic rispondono: Inter-Napoli 2-1 al 45′
    È soltanto il quinto giro di lancetta quando Insigne non allarga il gioco e scarica su Fabian Ruiz, ma il tentativo sul primo palo dello spagnolo non sorprende Handanovic. L’Inter risponde al 7′ con un colpo di testa di Lautaro Martinez: proteste azzurre per l’azione viziata da un contatto Barella-Anguissa a centrocampo. Particolarmente nervoso Osimhen, che si prende un giallo al 10′ per una pressione troppo energica su Skriniar. Seguono alcuni minuti di calma apparente, un’inerzia spezzata prima dalla progressione di Darmian, il cui mancino dal limite si spegne sul fondo, quindi dal vantaggio del Napoli, firmato da Zielinski al 17′: il polacco vince un duello con Barella, Osimhen e Insigne ricamano per lo stesso ex Udinese, che trova il quarto centro stagionale beffando l’estremo difensore sloveno con un piattone destro. Padroni di casa pericolosi al 19′, ma Skriniar non riesce ad impattare di testa la sfera scodellata in mezzo sugli sviluppi di un calcio da fermo. Il match però si accende e il Meazza si trasforma in una bolgia dopo un tocco di mano di Koulibaly in area in opposizione alla conclusione ravvicinata di Insigne: giallo a Inzaghi per proteste e al senegalese per il fallo, mentre dal dischetto Hakan Calhanoglu fa 1-1 al 25′, trasformando con freddezza e scatenando la plateale esultanza di Edin Dzeko in panchina. Rinvigoriti dal pareggio, i nerazzurri alzano il pressing e la capolista mostra qualche crepa in fase di costruzione dal basso: Ranocchia, attaccante aggiunto, viene colto in fuorigioco, il turco-tedesco cerca invano la doppietta. La reazione ospite arriva al 34′, con Osimhen che spaventa San Siro, mentre Lautaro Martinez – subito dopo l’ammonizione di Rrahmani – non trova il palo lontano alla sinistra di Ospina (36′). C’è grande intensità, l’equilibrio amplia gli scenari possibili e con essi le emozioni: dopo due angoli di matrice meneghina, Lozano salta netto Perisic e crossa al centro, dove Osimhen svetta, peccando nella precisione (39′). Mentre anche Calhanoglu finisce nella lista dei cattivi dell’arbitro, doppia chance per Barella tra il 41′ e il 42′: nel primo caso è strepitosa la risposta di Ospina, che neutralizza anche la ribattuta di Correa, nel secondo trova la deviazione di un avversario e guadagna il tiro dalla bandierina che vale il sorpasso. Al minuto 44, infatti, Calhanoglu batte dalla bandierina, Perisic anticipa tutti sul primo palo e l’ennesimo incredibile riflesso di Ospina è vanificato dalla goal line technology: lo smart watch del direttore di gara suona, è 2-1 Inter, risultato che permane fino al vicino intervallo.
    Tris di Lautaro, Mertens accorcia: Inter-Napoli 3-2
    Si riparte senza cambi, ma la verve dei ventidue in campo non appare essersi attenuata durante il quarto d’ora di riposo: al 46′ Osimhen si prende i fischi del Meazza, chiedendo a gran voce all’arbitro Valeri un calcio di rigore per una lieve spinta ricevuta da Bastoni (46′), Ospina tiene a galla il Napoli con un’altra super parata su Lautaro Martinez (48′). Non c’è un attimo di respiro, senza soluzione di continuità: Skriniar è decisivo sul tiro-cross di Lozano al 50′, da cui nasce un terribile scontro aereo tra lo stesso difensore slovacco ed Osimhen. Sanitari in campo, ma l’occhio sinistro del bomber nigeriano si è gonfiato e si opta per il cambio: al 55′ fa il suo ingresso Petagna. Un’uscita con forza e personalità di Bastoni, che resiste a Petagna ed Anguissa, infiamma la curva nerazzurra, che esplode al 61′ sul 3-1 di Lautaro Martinez: Napoli che attacca, Barella mura Fabian Ruiz, Correa scatta in contropiede ed El Toro che interrompe il digiuno con un diagonale chirurgico. Inzaghi getta nella mischia Vidal e Dzeko per Calhanoglu e Correa, ma rischia su un paio di attacchi campani sventati con qualche apprensione di troppo dalla propria retroguardia. È ancora Inter, però, al 70′: Perisic scappa via sull’out sinistro, converge verso il centro e scarica un violento rasoterra sul primo palo bloccato a terra da Ospina. Quindi, reduce dal fallaccio su Félix Navarro Torres che gli è costato l’espulsione in Cile-Ecuador, Vidal si prende un giallo per una brutta entrata su Koulibaly. La capolista prova a sfruttare maggiormente le fasce, ricorrendo sovente al cross, e – a 15′ dal termine – l’ex allenatore della Lazio inserisce forze fresche in un’ottica conservativa: fuori Lautaro Martinez e Barella, dentro Gagliardini e Dimarco. Spalletti si gioca invece le carte Mertens ed Elmas per Insigne e Lozano e il fuoriclasse belga impiega appena 180 secondi per riaprire il match: riceve da Koulibaly e fredda Handanovic con un vero e proprio capolavoro. I padroni di casa si riversano in attacco, e dopo quello che ha messo ko Osimhen, va in scena un altro terribile scontro, stavolta tra Dzeko ed Ospina, che rientrano in campo dopo alcuni minuti con un’evidente fasciatura. Si riparte con i giri del motore che non accennano a calare: Zielinski ci prova dalla distanza, Rrahmani anticipa Dzeko, Satriano prende il posto di Perisic, Handanovic e Dzeko si vedono sventolare l’ennesimo giallo della partita: si arriva così al 91′, quando il portiere sloveno è miracoloso su Mario Rui, la cui smanacciata trova il prezioso della traversa, e al 97′, con Mertens che spara in curva a botta sicura. Dopo otto minuti di recupero termina Inter-Napoli: il 3-2 proietta i nerazzurri a quota 28 punti, a -4 dalla coppia in testa formata dagli stessi azzurri dell’ex Spalletti e dai cugini del Milan. LEGGI TUTTO

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    Torino-Udinese, 14 gol segnati nell'ultimo quarto d'ora

    Torino-Udinese è il secondo posticipo che chiude il 13° turno di Serie A. Le squadre di Juric e Gotti hanno 14 punti in classifica e questo non è l’unico dato che accomuna granata e bianconeri…
    Pronostici di Serie A, indovina il risultato di Torino-Udinese e vinci i premi in palio!
    Torino, festival di No Goal e Under 1,5 al primo tempo
    Stessi punti ma anche stesso numero di gol segnati, 15 a testa, con una particolare “predilezione” per l‘ultimo quarto d’ora. Già, perché piemontesi e friulani finora hanno realizzato rispettivamente 8 e 6 gol nei minuti che vanno dal 75’ a fine partita. Di più, con Bremer e compagni in campo è andata in onda la saga del No Goal primo tempo, esito uscito 12 volte su 12. Solo sfiorato l’en plein in fatto di Under 1,5 primo tempo: 11 su 12, l’Over 1,5 al riposo è uscito nel match Torino-Genoa (2-0/3-2).
    Occhio allora anche ai primi tempi dell’Udinese. Il No Goal primo tempo fa registrare 10 apparizioni e l’Under 1,5 primo tempo otto. Nelle 5 trasferte disputate Pereyra e compagni sono andati in svantaggio al riposo solo contro la Roma, chiudendo 3 volte sullo 0-0 e una volta in vantaggio per 2-1 a Genova contro la Sampdoria. Anche questo tipo di dettagli possono fare la differenza… LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Roma ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    GENOVA – Shevchenko conta i minuti, è pronto all’esordio in Serie A come allenatore sulla panchina del Genoa contro Mourinho, in emergenza dopo i casi Covid di Villar e Cristante. L’ex centravanti del Milan si appella al pubblico, galvanizzato da suo arrivo, per tornare alla vittoria che manca dal 12 di settembre contro il Cagliari e lancia la sfida alla Roma.Guarda la galleryShevchenko conquista il Genoa: la presentazione ufficiale
    Dove vedere in tv e streaming Genoa-Roma
    La partita, in programma alle 20.45 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e valida per 13esima giornata di campionato, sarà trasmessa in esclusiva tv e streaming su Dazn. 
    Segui LIVE Genoa-Roma sul nostro sito
    Probabili formazioni Genoa-Roma
    GENOA (3-5-2): Sirigu; Biraschi, Vasquez, Masiello; Cambiaso, Badelj, Rovella, Galdames, Sturaro; Pandev, Bianchi. All.: Shevchenko.
    A disposizione: Semper, Marchetti, Sabelli, Kallon, Portanova, Melegoni, Touré, Ekuban, Buksa.
    ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio, Kumbulla, Mancini, Ibanez; Karsdorp, Pellegrini, Veretout, El Shaarawy; Zaniolo; Shomurodov, Abraham. All.: Mourinho.
    A disposizione: Fuzato, Tripi, Smalling, Diawara, Bove, Darboe, Mkhitaryan, Carles Perez, Zalewski, Borja Mayoral.
    Guarda Genoa-Roma su DAZN. Attiva ora
    Arbitro: Irrati
    Guardalinee: Tegoni e Di Gioia
    Quarto uomo: Manganiello
    Var: Pairetto
    Avar: Alassio LEGGI TUTTO

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    Pioli difende il Milan: “Non dimentichiamo cosa abbiamo fatto”

    FIRENZE – “Gli episodi sono stati sfavorevoli e questo significa che noi abbiamo messo meno determinazione, attenzione e qualità del solito”. Il tecnico del Milan Stefano Pioli analizza ai microfoni di Dazn il match perso 4-3 all’Artemio Franchi contro la Fiorentina: “Penso che nel primo tempo la squadra abbia fatto tutto quello che doveva fare, tutto quello che avevamo preparato: abbiamo giocato, abbiamo creato tanto e non essere riusciti a segnare nel primo tempo è il nostro rammarico. Ci è mancato forse l’ultimo passaggio, forse la conclusione, ma abbiamo giocato da squadra e abbiamo messo sotto la Fiorentina. Noi eravamo nella loro metà campo e loro hanno fatto due gol con due tiri in porta. Questo significa che dopo devi rincorrere: noi l’abbiamo fatto con carattere sicuramente, con decisione, e forse con poca lucidità. Il quarto gol ci ha creato ancora più difficoltà, del resto subendo quattro gol è difficile portare a casa un risultato positivo, ma non è stata la classica partita che perdi perché non era la tua giornata. Noi abbiamo giocato, abbiamo lottato, sono assolutamente convinto che reagiremo bene, che questa sconfitta ci faccia male, perché dobbiamo sentire il dolore per non riprovarlo in futuro, e abbiamo le qualità per farlo. Siamo una squadra forte, competitiva in questo campionato e che può stare al vertice fino alla fine. Leao? Sta bene, ha solo crampi. È un calciatore che si spreme, accelera continuamente, ci sta che nel finale di partita sia stanco. Recupererà in un paio di giorni”.
    Pioli: “Non dimentichiamo cosa ha fatto il Milan fino ad oggi”
    “Quale dei quattro gol mi ha fatto più male? Tutti e quattro. Anche il primo… Hanno segnato la prima volta che sono entrati in area, e idem il secondo. Sono stati tutti difficili da digerire, ma chiaramente quello che ha chiuso la partita è stato il quarto, anche se grazie al grande carattere e alla voglia di restare imbattuti abbiamo continuato ad attaccare. Purtroppo non ci siamo riusciti, ma dobbiamo essere molto lucidi nel giudicare la nostra prestazione. Se abbiamo commesso errori, dobbiamo correggerli immediatamente, perché le partite, come oggi, si possono perdere per degli episodi e va assolutamente evitato in futuro. Siamo la squadra che ha preso più gol nei primi quindici minuti (5)? Quando i numeri si ripetono non è mai un caso. Dobbiamo assolutamente migliorare e credo che dobbiamo stare molto attenti nelle valutazioni: giuste le critiche per aver perso una partita, ma non dimentichiamoci tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Anche stasera la prestazione è stata quella di una squadra forte, che prova ad essere offensiva, che si prende rischi e che crea tanto, perchè oggi sono state nove le occasioni da gol… Sono tante. Abbiamo tirato in porta quasi 20 volte… Ripeto, abbiamo commesso degli errori che abbiamo pagato a tanto caro prezzo. Quando l’avversario fa 5 tiri in porta e segna 4 gol significa che ci volevano più attenzione e determinazione e probabilmente non era una serata fortunata”.
    Pioli: “La carica di Ibrahimovic c’è sempre”
    “Ibrahimovic? La sua carica c’è sempre. Ma l’importante è che ci sia stata la prestazione della squadra, dobbiamo essere bravi ad eliminare gli errori e correggere i difetti. Abbiamo subito un gol su un calcio d’angolo discutibile, non siamo entrati in campo molli e lenti. La Fiorentina, tra l’altro, è una squadra che aggredisce gli avversari e con noi o non ci è riuscita o non ha voluto farlo, quindi la partita l’abbiamo cominciata bene. Ripeto: gli episodi oggi ci sono stati sfavorevoli e la colpa è nostra. Dobbiamo tornare a far sì che gli episodi decisivi delle gare tornino dalla nostra parte”.
    Guarda la galleryFiorentina, che poker al Milan: Vlahovic protagonista con due gol LEGGI TUTTO

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    Al Meazza è in programma Inter-Napoli

    Riflettori puntati sullo stadio Meazza. L’Inter, reduce dal pareggio con il Milan, ospita il Napoli. Anche il club allenato da Luciano Spalletti nell’ultima partita disputata ha conquistato solamente un punto (1-1 con il Verona).
    Indovina il risultato esatto di Inter-Napoli
    Il match si preannuncia equilibrato
    Il Napoli ha 32 punti (10 vittorie e 2 pareggi) e può vantare la miglior difesa con soli 4 gol al passivo e addirittura 8 partite chiuse con porta inviolata (clean sheet). Trovare gli Azzurri in svantaggio al riposo è un evento più unico che raro. Così è stato solo al Maradona contro la Juventus (0-1), ko parziale ribaltato poi nella ripresa da Insigne e compagni. L’Inter da questo punto di vista prende le distanze dagli uomini allenati da Luciano Spalletti visto che la “Beneamata” è andata sotto al riposo già in quattro occasioni. A proposito di primo tempo, il ruolino di marcia recente delle due squadre è rivelatore di una svolta a “X”. Prima di giocare contro Udinese e Milan mai i nerazzurri avevano collezionato l’X primo tempo. Un esito che ha caratterizzato anche cinque degli ultimi sei incontri disputati dai partenopei. Restando in tema di “svolta” è da registrare anche la nuova tendenza nerazzurra che ora guarda con favore all’Under 2,5, per la precisione da quattro match di campionato a questa parte. Nelle precedenti otto esibizioni, invece, Lautaro Martinez e compagni avevavo sempre chiuso con almeno tre reti sul tabellino. Poche reti sì, pochissime no. Alla voce Under 1,5 in Serie A, infatti, il team di Simone Inzaghi fa registrare ancora lo “zero”. Chi cerca questa particolare classe di esito in corrispondenza del ruolino di marcia del Napoli la può individuare in una tripla circostanza: Napoli-Torino (1-0), Roma-Napoli (0-0) e Salernitana-Napoli (0-1). Tanti spunti interessanti per un match che genera grande attesa. L’Inter per le quote parte favorita in una sfida che, sempre per i bookie, dovrebbe regalare almeno un gol per parte. L’Inter a secco del resto finora non ci è ancora mai stata, il Napoli ha avuto le polveri bagnate solo contro la Roma di Mourinho. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Milan 4-3: doppiette di Vlahovic e Ibra. Primo ko per Pioli

    FIRENZE – La Fiorentina batte 4-3 il Milan capolista ed aggancia Juve e Lazio a quota 21 punti al quinto posto della classifica di Serie A. Match dai due volti al Franchi, con i ragazzi di Italiano che concedono poco e chiudono la prima frazione di gioco avanti di due gol, con Duncan che sfrutta un errore di Tatarusanu e l’ex Saponara, autore di un magistrale destro a giro sotto l’incrocio. Nella ripresa il tris di Vlahovic sembra chiudere l’incontro, ma un’ingenuità dell’altro ex – “Jack” Bonaventura – spalanca ad Ibra le porte del 3-1, con lo svedese che sigla quindi la doppietta-lampo. Un’altra giocata rivedibile, stavolta di Theo Hernandez, permette a Nico Gonzalez di regalare l’assist del 4-2 a Vlahovic, al 27° centro nell’anno solare (agganciato Hamrin nel 1960 in testa a questa speciale classifica). Al 96′ l’autogol di Venuti dopo la traversa colpita da Ibrahimovic fissa il punteggio sul definitivo 4-3. Al Napoli, domani contro l’Inter, basta un punto per andare in vetta solitaria.
    Fiorentina-Milan, le scelte di Italiano e Pioli
    Emergenza in difesa per Italiano, che schiera Venuti e Igor davanti a Terracciano, Odriozola e Biraghi terzini, a centrocampo Duncan – preferito a Castrovilli – con Torreira e Bonaventuea e in attacco Callejon-Vlahovic-Saponara a completare il 4-3-3 del tecnico della Fiorentina. La risposta dell’ex Pioli è un 4-2-3-1 con Tatarusanu in porta, retroguardia composta da Kalulu, Kjaer, Gabbia e Theo Hernandez, Tonali e Kessié in mediana e Saelemaekers, Brahim Diaz e Rafael Leao a supporto di Ibrahimovic.
    Fiorentina-Milan 2-0: al 45′ decidono Duncan e la magia di Saponara
    Italiano sceglie il pressing alto sul centrocampo del Milan e la tattica inibisce i rossoneri per cinque minuti scarsi, fino a quando soltanto un check del Var salva la Fiorentina annullando l’1-0 di Zlatan Ibrahimovic. Analoga situazione, con protagonista Leao, una manciata di secondi più tardi, con la retroguardia viola che neutralizza l’ala portoghese, mentre al 7′ e al 9′ è decisivo Odriozola, prima vanificando il filtrante di Saelemaekers in una situazione di quattro contro quattro, poi battendo il bomber svedese nel gioco aereo nei pressi del limite dell’area di rigore. L’esterno spagnolo, strepitoso in copertura, guida anche la controffensiva dei padroni di casa, rifila un tunnel a Theo Hernandez e si conquista un angolo da cui nasce un’occasione di Vlahovic, con Kjaer salvifico, e il vantaggio di Duncan al 15′, con un facile tap-in dopo l’incomprensione tra l’ex Tatarusanu e Gabbia. Immediata, potenziale chance per il raddoppio sui piedi di Saponara, fermato dall’ultimo avversario al termine di una serpentina sul vertice sinistro. Al 17′ ancora Vlahovic pericoloso con una bel tuffo che non inquadra lo specchio di poco. Il Milan si rivede al 21′ con una botta dalla distanza di Tonali, respinta da Terracciano, mentre la Fiesole intona un coro per Astori, quindi al 22′ con Leao, che ottiene soltanto un corner. Ancora il giovane lusitano sfiora il pari al 30′ (Terracciano è attento) e al 36′ (super chiusura di Igor), mentre al 38′ va ad un passo dal gol dell’ex “Jack” Bonaventura. Torreira si fa male, ma stringe i denti, risparmiando una slot a mister Italiano, al 42′ Ibrahimovic manca clamorosamente l’1-1 di testa da due passi e al secondo di recupero l’altro ex, Riccardo Saponara, inventa un magistrale destro a giro sotto al sette: la Viola va al riposo avanti di due gol contro la prima della classe. 
    Doppiette di Vlahovic e Ibra e autogol di Venuti: Fiorentina-Milan 4-3
    C’è anche Torreira tra le fila toscane al rientro in campo: sia Italiano che Pioli confermano gli undici undicesimi schierati in avvio. Il Milan non ha il cambio di marcia che ci si aspetta, ma al 50′ Ibrahimovic, col mancino dopo la sponda di Leao, va ad un passo dall’1-2. Pericoloso anche il portoghese al 52′, un minuto dopo il tacco di Callejon – tutto inutile, era in offside – su cui aveva fatto bella figura Tatarusanu. Meno, con un’uscita avventata sullo stesso spagnolo ex Napoli che costringe Kjaer e Theo Hernandez agli straordinari. Al minuto 57 il tecnico rossonero cala il tris di assi, con Giroud, Florenzi e Junior Messias che prendono il posto di Brahim Diaz, Kalulu e Saelemaekers, ma i sogni di rimonta durano appena tre giri di lancette: all’ora esatta di gioco Duncan danza sul pallone e lancia Vlahovic, il bomber serbo salta l’estremo difensore rumeno e mette dentro col mancino. Il 3-0 dura poco: è il 62′ quando una leggerezza di Bonaventura regala ad Ibrahimovic il gol che riapre la partita. Un’ingenuità che lo svedese ex Juve ed Inter sfrutta con il 3-2 lampo (66′), un piattone su assist di Theo Hernandez. Italiano getta nella mischia Nico Gonzalez e Castrovilli per Callejon e uno sconsolato Bonaventura, autore sin lì di una buona partita, mentre un nuovo traversone di Theo, con Terracciano che anticipa in tuffo Giroud, spaventa il Franchi. Bennacer e Krunic rilevano Tonali e Rafael Leao, Saponara chiede invano un calcio di rigore, ma all’81’ c’è grande apprensione per Odriozola, a terra – senza conseguenze – dopo un durissimo scontro. A 5′ dal 90′ Vlahovic firma la doppietta personale e chiude l’incontro: Nico Gonzalez in pressing strappa il pallone a Theo Hernandez e lo regala al compagno, che sigla il 4-2 con un diagonale mancino. L’argentino esalta poi i riflessi di Tatarusanu, sfiorando il pokerissimo. Il match si chiude sul 4-3 al 96′, che arriva con uno sfortunato autogol di Venuti dopo la clamorosa traversa colpita da Ibra.  LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Sampdoria può terminare con entrambe le porte violate

    La Salernitana dopo aver perso sul campo della Lazio (3-0) riceve la Sampdoria. Entrambe le compagini vorranno vincere per migliorare la propria posizione in classifica.
    Salernitana-Sampdoria show! Fai ora i tuoi pronostici
    Si vince o si perde
    Sia la Salernitana che la Sampdoria nelle prime 12 partite disputate non hanno stretto una forte amicizia con il segno X. Il ruolino di marcia dei campani recita 2 vittorie, un solo pareggio e ben 9 sconfitte con 10 gol all’attivo e 26 al passivo. Solamente un successo anche per i blucerchiati che però vantano due punti in più in classifica grazie alle due partite in più pareggiate. Entrambe le squadre subiscono molte reti (la Sampdoria ne ha incassate 25), ok il Goal al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Spezia ore 15: probabili formazioni e dove vederla in tv e in streaming

    BERGAMO – Archiviata la pausa per le nazionali, torna in campo la Serie A. Ad aprire la 13ª giornata sarà la sfida in programma alle 15 al Gewiss Stadium tra Atalanta e Spezia. I bergamaschi, attualmente al quarto posto a quota 22 punti, prima dello stop hanno superato 2-1 in trasferta il Cagliari. Fin qui i ragazzi di Gasperini hanno vinto solo una volta in casa – 5 i successi lontano dalle mura amiche -, lo scorso 21 settembre contro il Sassuolo (2-1). Poi sono arrivati ben tre pareggi e due sconfitte, contro Fiorentina e Milan. Oggi dall’altra parte del campo ci sarà uno Spezia rinfrancato dal successo sul Torino (1-0) prima dello stop per le nazionali. I liguri sono due punti sopra il terzultimo posto. Una sola vittoria fin qui in trasferta, quella nel finale in casa del Venezia lo scorso 19 settembre. Guarda la gallerySerie A, la classifica degli allenatori che usano meno la panchina
    Dove vedere Atalanta-Spezia in tv e in streaming
    Atalanta-Spezia, gara valida per la 13ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 15 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN.
    Atalanta-Spezia: le probabili formazioni
    ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Pasalic; Ilicic, Zapata. All.: Gasperini. 
    A disposizione: Sportiello, F. Rossi, Djimsiti, Scalvini, Pezzella, Koopmeiners, Pessina, Malinovskyi, Miranchuk, Piccoli, Muriel.

    SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Hristov, Bastoni; Kovalenko, Sala, Maggiore; Manaj, Nzola, Gyasi. All.: Thiago Motta. 
    A disposizione: Zoet, Zovko, Kiwior, Reca, Ferrer, Nguiamba, Podgoreanu, Colley, Strelec, Antiste, Verde, Salcedo.
    ARBITRO: Abisso di Palermo.
    ASSISTENTI: Peretti-Cipressi.
    IV UOMO: Volpi.
    VAR: Maggioni.
    ASS. VAR: Di Iorio.
    Guarda Atalanta-Spezia su DAZN. Attiva ora
    Guarda la gallerySerie A, spazio ai giovani: ecco la top 11 LEGGI TUTTO