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    Diretta Spezia-Salernitana ore 15: come vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    Spezia-Salernitanta in tv e streaming
    Spezia-Salernitana si giocherà al Picco alle ore 15. Il match potrà essere visto in tv e streaming su DAZN.
    Le probabili formazioni
    SPEZIA (3-4-3): Provedel; Ferrer, Hristov, Nikolau; Kovalenko, Sher, Maggiore, Gyasi; Verde, Nzola, Strelec. Allenatore: Thiago Motta. A disposizione: Zoet, Zovko, Bertola, Podgoreanu, Deloriè, Antiste, Manaj, Salcedo. Indisponibili: Leo Sena, Sala, Colley, Erlic, Reca, Kiwior, Amian, Bourabia, Agudelo. Squalificati: S. Bastoni.
    SALERNITANA (4-3-1-2): Belec; Gyomber, Strandberg, Gagliolo, Ranieri; M. Coulibaly, Di Tacchio, Obi; Kastanos; Djuric, Gondo. Allenatore: Castori. A disposizione: Fiorillo, Russo, Aya, Zortea, Jaroszynski, Delli Carri, Kechrida, Schiavone, Vergani, Simy. Indisponibili: Capezzi, Ruggeri, Bogdan, L. Coulibaly, Ribery, Bonazzoli, Veseli. Squalificati: -.
    ARBITRO: Marini di Roma. Guardalinee: Passeri e Lombardi. Quarto uomo: Maggioni. Var: Valeri. Avar: Lo Cicero.
    Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva Ora LEGGI TUTTO

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    Al Meazza il Milan può far punti contro il Verona

    L’8ª giornata di campionato mette di fronte Milan e Verona. I rossoneri, secondi in classifica, nonostante le numerose assenze dovranno trovare un modo per fermare l’avanzata di Kalinic e compagni reduci da 4 risultati utili consecutivi.
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    La sfida si preannuncia equilibrata
    Il ruolino di marcia interno dei rossoneri recita 3 vittorie su 3 (contro Cagliari, Lazio e Venezia) con 8 gol fatti e 1 solo subito. Per Tonali e compagni però la sfida contro il Verona non sarà delle più semplici. Gli “scaligeri” con l’avvento di Tudor in panchina non hanno mai perso. Caprari e compagni nelle ultime 4 partite hanno fatto registrare 2 successi nei lidi amici (contro Roma e Spezia) e due pareggi sui campi di Salernitana (2-2) e Genoa (3-3). Tra le varie assenze nel Milan spiccano i nomi di Maignan, Theo Hernandez e Brahim Diaz. Al Meazza la sfida si preannuncia equilibrata e potrebbe concludersi con un numero di gol compreso tra 2 e 4. Ok la “combo” 1X più Multigol 2-4 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    La giornata si apre con Spezia-Salernitana che è già scontro salvezza. L’algoritmo Gollo prevede Over 2.5 con 2-1 e 2-2 come possibili risultati esatti. Il segno consigliato è Over 2.5.
    Lazio-Inter è il big match del sabato: l’algoritmo esprime una leggera (ed inaspettata) preferenza per la squadra di casa in una partita dalle molte segnature: 3-2 o 2-2 il possibile risultato esatto ma il segno più conveniente è GOAL ed anche quello consigliato.
    Il match serale è Milan-Verona: la squadra di casa è nettamente favorita e anche la quota del segno 1 è valutata corretta dal nostro algoritmo. Per questo match è consigliato il Segna Gol Squadra Ospite.
    La domenica propone alle 12,30 Cagliari-Sampdoria: la stagione dei sardi è partita in salita ma anche la Sampdoria non sta andando benissimo. E’ certamente un match delicato dove l’Over 2.5 è il segno che Gollo valuta meglio per probabilità con risultati esatti possibili: 1-2 o 2-2
    Per Udinese-Bologna (2-1/2-2), Genoa-Sassuolo (1-1/2-2) ed Empoli-Atalanta (1-2/2-2) e Napoli-Torino (2-0/2-1) il rimando è alla pagina di Gollo per i dettagli.
    La domenica sera propone il piatta forte, il classico Juventus-Roma: secondo Gollo il match potrebbe tendere dalla parte dei giallorossi con l’Over 2.5 e il GOAL segni da preferire. I due risultati esatti più probabili sono il 2-2 e l’1 a 2. Il consiglio della redazione è per il GOAL.
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    Spezia-Salernitana inaugura l'8ª giornata di campionato

    Bentornata Serie A. L’8ª giornata di campionato si apre con la sfida tra lo Spezia (3 sconfitte su 3 in casa) e la Salernitana (0 punti in trasferta).
    Serie A e non solo, divertiti con i pronostici!
    Difese da incubo
    Allo stadio “Alberto Picco” si affrontano due delle quattro difese meno collaudate del campionato. Nelle prime 7 giornate lo Spezia ha incassato 19 gol (6 in casa) mentre la Salernitana ne ha subiti 15 (8 in trasferta).  Per le quote l’undici allenato da Thiago Motta, reduce da 4 Over 2,5 consecutivi, parte leggermente con i favori del pronostico. I granata (0 gol segnati nelle ultime due gare esterne) dopo aver vinto in casa contro il Genoa (1-0) proveranno però a dire la loro. Può starci il Goal al triplice fischio. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Milan 2-3: Zapata e Pasalic non bastano, Gasperini a -10 dal Napoli

    BERGAMO – All’Atalanta non bastano le reti nel finale di Zapata su rigore e dell’ex Pasalic per rimontare il Milan, avanti di tre gol grazie a Calabria (dopo soli 28 secondi), Tonali (favorito da una clamorosa ingenuità di Freuler) e Leao. I rossoneri di Stefano Pioli salgono così a quota 19 in classifica, a due lunghezze di distanza dal Napoli capolista a punteggio pieno, la Dea di Gasperini, che dopo Gosens e Toloi perde per infortunio anche Pessina, resta invece ferma a 11.
    Atalanta-Milan, le scelte di Gasperini e Pioli
    Gasperini conferma nove undicesimi della squadra che ha pareggiato contro l’Inter: Maehle e Djimsiti prendono il posto degli infortunati Gosens e Toloi, con Musso, Demiral, Palomino, Zappacosta, De Roon, Freuler, Malinovskyi, Pessina (con un breve passato in rossonero) e Zapata che completano il 3-4-1-2 della Dea. Pioli, ancora privo di Ibrahimovic e Giroud, si affida invece al 4-2-3-1 con Calabria, Kjaer (6 presenze in nerazzurro), Tomori e Theo Hernandez davanti a Maignan, il grande ex Kessié e Tonali in mediana e il terzetto Saelemaekers-Brahim Diaz-Rafael Leao a supporto di Rebic.
    Gol lampo di Calabria e Tonali: Atalanta-Milan 0-2 al 45′
    Passano appena 28 secondi e il Milan si porta in vantaggio al Gewiss Stadium di Bergamo: Saelemaekers per Theo Hernandez, palla in profondità per Calabria, Musso si oppone come può e facile tap-in a porta sguarnita. Ancora rossoneri al 3′, con Leao che strappa il pallone a Zappacosta e non trova in mezzo Rebic per pochissimo. L’Atalanta si vede soltanto al 9′: sugli sviluppi di un corner, Zapata salta a vuoto in area, palla a De Roon che spara in curva dal limite. La Dea, però, cresce col passare dei minuti e al 14′ va a un passo dal pareggio: Zapata lascia sul posto Kjaer, Maignan respinge il piattone del colombiano, sulla sfera si avventa Malinovskyi in scivolata e Tomori salva sulla linea. Messo da parte lo spavento, il Milan torna a pungere, con Brahim Diaz che trova i piedi di Musso, mentre al 20′ si prende la scena Maignan con un doppio miracolo prima sul mancino di Malinovskyi, quindi sul colpo di testa di Zapata sul conseguente calcio d’angolo. Brutta notizia per Gasperini (e per il ct Mancini) al 23′: dopo uno scatto Pessina sente tirare il flessore, in campo al suo posto Giuseppe Pezzella. L’Atalanta colleziona tiri dalla bandierina, ma i nerazzurri sbattono contro il muro eretto da Tomori e Theo Hernandez, mentre sull’altro versante Palomino e Demiral si rendono protagonisti di due grandi interventi difensivi, rispettivamente su Saelemaekers e Rebic. Al 42′ clamoroso errore di Freuler: da ultimo uomo, lo svizzero si fa strappare il pallone da Tonali che, a tu per tu con Musso, sigla il 2-0 con freddezza. Il primo tempo volge al termine con un bellissimo destro a giro di Kessié che lambisce il palo e un tiro da fuori di Saelemaekers intercettato dalla retroguardia bergamasca. 
    Leao, poi Zapata e Pasalic: il Milan batte l’Atalanta 3-2
    Durante l’intervallo Gasperini lascia Demiral negli spogliatoi e manda in campo al suo posto Koopmeiners, ma l’Atalanta fatica a far circolare con precisione il pallone e il Milan ne approfitta con delle pericolose ripartenze: Leao manda in crisi De Roon e Palomino (i nerazzurri si salvano in extremis), Rebic porta a spasso mezza retroguardia avversaria, ma non riesce a battere a rete, finendo per commettere fallo. Nel frattempo, aumenta l’intensità della pioggia sul prato verde del Gewiss Stadium. Malinovskyi, che prova a dare la scossa ai suoi con una punizione dalla distanza che si spegne sul fondo, al 55′ fa spazio a Ilicic, con Muriel che subentra a Maehle. I cambi offensivi sembrano però non ripagare il coraggio di Gasperini: i rossoneri, infatti, sfiorano il tris con Saelemaekers al 59′ (strepitosa la risposta di Musso sul colpo di testa ravvicinato del belga) e con Calabria al 62′ (botta da fuori deviata in angolo da Palomino). I 22 in campo continuano a darsi battaglia, ma le occasioni da rete latitano: potenziale chance per Zapata a 20′ dal termine dopo una progressione di Ilicic, con lo sloveno che sbaglia però il filtrante a liberare il compagno di reparto, mentre De Roon è salvifico su Saelemaekers al 72′. Pioli regala il debutto in rossonero a Messias (fuori Brahim Diaz), ma al 78′ è Leao a far calare il sipario all’ex Atleti Azzurri d’Italia: Theo Hernandez resiste ad un fallo di Djimsiti, spacca in due il centrocampo atalantino, poi scarica sul portoghese, che mette la sfera all’incrocio. Finisce quindi la partita dell’esterno francese e di Tonali, rimpiazzati da Ballo Touré e Bennacer. All’86’ il braccio alto di Messias regala a Zapata il calcio di rigore del 3-1, mentre Pasalic, entrato al posto di Freuler, segna il gol dell’ex – che rende meno pesante il passivo – al terzo minuto (su quattro) di recupero. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “A Roma svolgo un lavoro mai fatto prima. Zaniolo? Ha reagito”

    ROMA – “Abbiamo giocato bene, una partita solida e compatta. Siamo stati in controllo contro una squadra che gioca bene e crea delle difficoltà, con terzini sempre molto alti. Abbiamo meritato di vincere e dopo una sconfitta è sempre bene tornare al successo”. Così José Mourinho ai microfoni di Dazn dopo la vittoria della sua Roma per 2-0 sull’Empoli. “A Zaniolo ho detto che è così che un giocatore deve reagire a un momento di tristezza. Lui si aspettava di andare in Nazionale, Mancini ha fatto una sua scelta che va rispettata. Ed è giocando così che può creare un problema positivo al ct azzurro. È stato un Nicolò forte fisicamente, bravo in transizione. L’Empoli ha giocato praticamente a uomo su Pellegrini ma giocando in diverse zone del campo ha creato diversi punti di connessione con i suoi compagni”.
    Mourinho: “Felice di far crescere Darboe, Calafiori e Zalewski”
    “Qui a Roma ho accettato un profilo di lavoro diverso rispetto a quelli a cui sono sempre stato abituato in passato. Sono felice di far crescere i vari Darboe, Calafiori e Zalewski. La gente deve capire il nostro percorso. Ero tranquillo dopo 4 vittorie di fila e sono tranquillo anche dopo una sconfitta in una partita speciale come il derby. Dopo le due sconfitte che abbiamo subito, i tifosi sono sempre stati gli stessi. Ci hanno sempre dato lo stesso appoggio, con il nostro stadio che è pieno gia’ un’ora prima delle partite”.
    Guarda la galleryRoma, Pellegrini festeggia il rinnovo con il gol: Empoli koTuttoSport.fun, gioca gratis, fai il tuo pronostico e vinci! LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Napoli 1-2: Lozano-Rrahmani in rimonta, Spalletti vola in classifica

    Fiorentina-Napoli, le scelte di Italiano e Spalletti
    Il Napoli capolista a punteggio pieno in Serie A si presenta all’Artemio Franchi con poche novità e un 4-3-3 di “sarriana” memoria: Spalletti schiera Di Lorenzo Rrhamani, Koulibaly e Mario Rui davanti ad Ospina, Anguissa, Fabian Ruiz e Zielinski a centrocampo, con Lozano ed Insigne ai lati di Osimhen. Speculare la risposta di Italiano: tra i pali c’è Dragowski, linea a quattro di difesa composta da Odriozola, Milenkovic, Martinez Quarta e Biraghi, Bonaventura, Pulgar e Duncan nel cuore rettangolo verde e il grande ex della sfida Callejon e il recuperato Nico Gonzalez sulle corsie esterne al servizio del terminale offensivo Vlahovic. Ancora fuori per infortunio Castrovilli.
    Lozano risponde a Martinez Quarta: Fiorentina-Napoli 1-1 al 45′
    Il Napoli prova ad imporre il proprio ritmo, la Fiorentina risponde con una fitta serie di passaggi che mina le certezze della capolista: per la prima occasione degna di nota bisogna attendere il 18′ ed è di matrice viola, con Pulgar protagonista di una sassata da fuori area che esalta i riflessi di Ospina. I ragazzi di Spalletti ci provano invece al 22′ con la zuccata di Anguissa sugli sviluppi di un corner che non inquadra lo specchio, mentre una situazione analoga capita, quattro giri di lancetta più tardi e sull’altro fronte del campo, sulla testa di Milenkovic. La bella prestazione dei padroni di casa è suggellata dal gol del vantaggio di Martinez Quarta: angolo di Bonaventura, splendido assist di Vlahovic col piattone mancino e mezza rovesciata di destro dell’argentino, imparabile per il portiere colombiano. Il Napoli accenna una reazione con Lozano, il cui diagonale è respinto coi pugni da Dragowski (34′), ma è la fiammata di Osimhen, buttato giù in area da Martinez Quarta (ammonito), a regalare ai suoi la più ghiotta delle opportunità: l’estremo difensore polacco dice no a Insigne sul tiro dagli undici metri e sulla ribattuta di testa, ma non può nulla sul nuovo rimpallo che favorisce Lozano: 1-1 al 39′, risultato che perdura fino all’intervallo, nonostante la doppia macroscopica chance di Osimhen (sulla prima si supera Milenkovic, sulla seconda, in rovesciata allo scadere, la sfera termina fuori di un soffio). 
    Decide Rrahmani: il Napoli batte la Fiorentina 2-1
    Pronti, via e un errore di Di Lorenzo mette in moto Vlahovic, il bomber classe 2000 scarica su Nico Gonzalez che, mentre prepara il destro, viene chiuso da un grande intervento di Koulibaly. Ancora l’attaccante in scadenza di contratto nel prossimo giugno è protagonista con una sforbiciata sugli sviluppi di un angolo, ma il pallone viene intercettato dal muro difensivo partenopeo. L’avvio spint della Fiorentina, però, non produce gli effetti sperati, piuttosto è il Napoli a portarsi avanti e – provvisoriamente – a quota 21 in classifica, a punteggio pieno dopo sette incontri di campionato: cross di Zielinski dalla bandierina e colpo di testa imparabile di Rrahmani da posizione ravvicinata (50′). Una manciata di secondi più tardi Osimhen sfiora il tris, col pallone che s’infrange sull’esterno della rete. Al 56′ accade di tutto nell’area di rigore della capolista, ma né Odriozola, né Milenkovic, Bonaventura e Vlahovic riescono a trovare lo spazio necessario per battere a rete. Sottil prende il posto di Callejon, Elmas e Politano fanno tirare il fiato a Zielinski e Lozano, ma da un’incredibile uscita di Dragowski fin quasi a centrocampo con cambio gioco annesso sui piedi di Nico Gonzalez, nasce la grande giocata dell’argentino (tunnel e palla in mezzo), che Vlahovic cicca però clamorosamente a botta quasi sicura (59′). Le squadre sono lunghissime e le occasioni fioccano in stile futsal: doppia super giocata di Politano da una parte, Ospina respinge la sassata di Sottil dall’altra, quindi Osimhen scappa via a Martinez Quarta e mette una palla d’oro al centro con Dragowski fuori dai giochi, sulla quale Elmas è in ritardo per questione di centesimi. Italiano getta nella mischia Torreira in luogo di Pulgar quindi, dopo un tentativo di Anguissa nato da una leggerezza di Duncan, Insigne – mal volentieri – fa spazio a Demme (“Ne avevo ancora mister”, urla il capitano a Spalletti). Ancora Napoli al 73′: ottimo l’impatto sulla partita di Politano, con l’ex Roma ed Inter che si mette in proprio e non trova il primo palo di pochissimo. Italiano ricorre ad un triplo cambio, cercando di dare ai suoi la linfa necessaria per il forcing finale (Benassi, Maleh e Kokorin sostituiscono Odriozola, Duncan e Bonaventura), il collega risponde con Petagna e Mertens per Osimhen e Fabian Ruiz, ma la Viola si vede soltanto al 92′ con una girata di Vlahovic che termina in curva. Il Napoli sbanca anche l’Artemio Franchi e vola a quota 21 punti in classifica.  LEGGI TUTTO

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    Poker Verona con lo Spezia, spettacolare pari tra Sampdoria e Udinese

    TORINO – È un Verona da applausi quello di Tudor, che al Bentegodi travolge lo Spezia con un perentorio 4-0 e trova il quarto risultato utile in altrettante gare giocate con il sostituto dell’esonerato Di Francesco in panchina. Gol ed emozioni anche nell’altra gara domenicale delle ore 15 a Marassi, dove Sampdoria e Udinese non si risparmiano colpi e pareggiano 3-3. I friulani tornano così a muovere la classifica dopo tre ko di fila e restano a +2 sui blucerchiati, agganciando il Torino (sconfitto dalla Juve nel derby) a quota 8 punti, come fanno anche agli scaligeri.
    Serie A, la classifica
    Show dell’Hellas al Bentegodi
    Verona con il 3-4-2-1 al Bentegodi, con Tudor che in difesa preferisce Casale a Ceccherini e Magnani mentre davanti Simeone è l’unica punta, con Barak e Caprari a supporto (Kalinic e Lasagna iniziano in panchina dove si rivede Veloso al rientro dall’infortunio). Dall’altra parte, con dieci indisponibili, è emergenza a centrocampo per lo Spezia di Thiago Motta che concede allora l’esordio da titolare a Podgoreanu e all’attaccante Manaj. I piani tattici del tecnico ligure naufragano però ben presto, perché l’Hellas parte fortissimo e dopo un quarto d’ora è già avanti di due reti. Ad aprire le danze è Simeone, che al 4′ stacca bene in area sul cross di Ilic e insacca di testa (seconda rete di fila per l’argentino), poi ci pensa Faraoni a raddoppiare  al volo col piatto destro (secondo centro in campionato per l’esterno) sul traversone ‘pennellato’ da Caprari (15′). Lo Spezia prova a reagire ma Montipò è attento su Gyasi al 16′ e un minuto dopo viene graziato da Manaj, che dopo aver colpito la traversa di testa calcia poi alto a porta vuota in tap-in. Ancora l’albanese impegna alla mezz’ora il portiere di casa, mentre non può fare nulla il collega Zoet sul destro a giro di Caprari (servito da Simeone) che cala il tris al 42′. L’ultimo brivido del primo tempo è una punizione di Verde, sventata da Montipò che sul successivo corner vede la palla sfilare a lato sul colpo di testa di Antiste. La gara è praticamente già finita ma nella ripresa lo Spezia cerca comunque l’arrembaggio con generosità, lasciando però praterie che il Verona sfrutta con Bessa: blitz palla al piede fino al limite e poker servito al 71′. E a chiudere la domenica nera dei liguri arriva anche il rosso a Bastoni, espulso all’81’ per una gomitata sullo stomaco di Ilic: finisce 4-0 e con il Bentegodi in festa.
    Verona-Spezia 4-0: statistiche e tabellino
    Guarda la galleryVerona, poker allo Spezia: che vittoria per Tudor
    Gol ed emozioni a Marassi
    Con Gabbiadini, Verre, Ihattaren e Vieira ai box ci sono però Quagliarella e Caputo a guidare la Sampdoria, schierata con il 4-4-2 da D’Aversa che consegna a Damsgaard la maglia da titolare sulla sinistra. Sull’altro fronte è indisponibile Nestorovski nell’Udinese di Gotti, che sceglie Beto per affiancare Deulofeu nel tandem offensivo del suo 3-5-2. La partenza dei friulani è veemente e già all’8′ il doriano Yoshida rischia l’autogol in scivolata, mandando sul palo la palla di Beto destinata a Deulofeu. E se al 10′ Audero riesce ad opporsi al tiro di Udogie, cinque minuti dopo si fa sorprendere dalla girata in area di Pereyra che di piatto insacca su cross basso di Deulofeu. Nonostante il vantaggio l’Udinese insiste ma a riportare a galla la Samp ci pensano i suoi uomini più esperti: Quagliarella rifinisce per Caputo che pesca Candreva, destro a giro e palla che sbatte prima sulla traversa e poi sul piede dello sfortunato Stryger Larsen, per rotolare infine nella porta bianconera. I padroni di casa provano a sfruttare il momento, ma il destro di Adrien Silva è troppo centrale (31′) e a chiudere il primo tempo in attacco è invece l’Udinese, che impegna Audero con Samir (42′) e poi si riporta avanti: palo colpito da Samir e palla a Beto che insacca a porta vuota (43′). Il vantaggio ospite non dura però molto perché a inizio ripresa il portiere Silvestri travolge in uscita Caputo, concedendo a Quagliarella l’occasione di pareggiare su rigore e di andare così a segno in Serie A per la 17esima stagione di fila. Tutto da rifare per l’Udinese, che con il passare dei minuti sembra accusare la stanchezza e al 69′ viene punita ancora da Candreva: splendido il gol dell’esterno, che dai 25 metri incrocia con il destro e spedisce la palla all’incrocio. Sorpasso definitivo? Nemmeno per sogno, perché all’82’, dopo un colpo di testa di Nuytinck, il nuovo entrato Forestieri fissa il risultato sul 3-3 con un tocco sotto porta.
    Sampdoria-Udinese 3-3: statistiche e tabellino
    Guarda la galleryCandreva fa lo show, ma non basta: Samp-Udinese 3-3TuttoSport.fun, gioca gratis, fai il tuo pronostico e vinci! LEGGI TUTTO