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    Napoli-Udinese 5-1: manita show, Gattuso vede la Champions

    NAPOLI – Un pokerissimo per consolidare la posizione in Champions League, il Napoli non molla e infila un’altra vittoria dopo quella contro lo Spezia. Al Maradona finisce 5-1, Udinese al tappeto con i gol dell’ex Zielinski, di Fabian Ruiz (una perla col mancino a giro), Lozano, Di Lorenzo e Insigne. A poco serve la rete, bellissima, di Okaka. Gattuso sale a 73 punti e sposta la mira sulla sfida del Franchi contro la Fiorentina, poi rimarrà solo il Verona: se il Napoli le vincerà entrambe, sarà aritmeticamente tra le prime quattro.
    Classifica Serie A
    L’ex Zielinski e Fabian Ruiz, accorcia Okaka
    Gattuso ne cambia due rispetto allo Spezia, Lozano al posto di Politano e Bakayoko per Demme. Nell’Udinese Pereyra scorta Okaka con De Paul mezzala. Il Napoli fa la partita, arrivano le occasioni di Di Lorenzo e Insigne, poi al 28′ ecco il gol: Musso stoppa col piede Osimhen ma sulla respinta l’ex Zielinski non sbaglia. Montante e gancio, gli azzurri assestano un doppio colpo micidiale: al 31′ Fabian Ruiz disegna una parabola imprendibile col mancino che finisce all’incrocio. Il 2-0 scuote l’Udinese che prima della fine del tempo (41′) trova il gol del 2-1: Okaka riceve da De Paul, protegge col fisico, si gira e incrocia col destro sul palo lungo, bellissimo gesto tecnico.
    Calendario Serie A
    Manita show del Napoli
    La chiave del Napoli nel secondo tempo è il pressing alto fino all’area bianconera per bloccare la costruzione dell’Udinese, e la mossa paga: al 56′ Lozano anticipa il passaggio di Musso per De Paul e firma il 3-1. La squadra di Gotti è in ginocchio, fatica ad arrivare dalle parti di Meret e subisce ancora al 66′ quando in area Di Lorenzo corregge in rete dopo il colpo di testa di Manolas. È il poker che chiude ogni discorso e che permette a Gattuso di risparmiare gli ultimi minuti a Osimhen, diffidato e a rischio squalifica. Insigne colpisce l’incrocio dei pali con un bolide improvviso, poi nel recupero aggancia col petto l’ultimo pallone della gara e al volo di destro trova l’angolino: 5-1, chiude in bellezza il Napoli con il gioiello del suo capitano.
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    Diretta Napoli-Udinese ore 20.45: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    NAPOLI – Vincere per conquistare un posto nella prossima Champions League. È questo il diktat in casa Napoli. Gli azzurri di Rino Gattuso, dopo il netto 4-1 contro lo Spezia di sabato, alle ore 20.45, allo stadio Diego Armando Maradona, ospitano l’Udinese nell’anticipo del turno infrasettimanale valido per la 36ª giornata di Serie A. La formazione campana sta vivendo un periodo di forma smagliante dopo le difficoltà di inizio stagione. Tralasciando il ko nel recupero contro la Juve del 7 aprile, il Napoli ha infatti collezionato ben 12 risultati utili consecutivi, conquistando 30 punti (9V, 3N). Dall’altra parte del campo stasera ci sarà l’Udinese, ormai salva a quota 40 punti e reduce dall’1-1 interno contro il Bologna. 
    Come vedere Napoli-Udinese in tv e in streaming
    Napoli-Udinese è in programma alle ore 20.45 allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251. Inoltre sarà disponibile in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
    Napoli-Udinese: le probabili formazioni
    NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Rrahmani, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme; Lozano, Zielinski, Insigne; Osimhen. Allenatore: Gattuso.
    A disposizione: Ospina, Contini, Hysaj, Zedadka, Bakayoko, Costanzo, Elmas, Politano, Petagna, Mertens, Costanzo, D’Agostino, Labriola. 
    UDINESE (3-5-2): Musso; De Maio, Bonifazi, Nuytinck; Molina, De Paul, Walace, Pereyra, Larsen; Forestieri, Okaka. Allenatore: Gotti.
    A disposizione: Scuffet, Gasparini, Becao, Samir, Ouwejan, Makengo, Stryger, Zeegelaar, Palumbo, Micin, Llorente. 
    ARBITRO: Calvarese di Teramo.
    ASSISTENTI: Vecchi-Perrotti.
    IV UOMO: Pezzuto.
    VAR: Nasca. 
    ASS. VAR: De Meo.  LEGGI TUTTO

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    Juve- Milan, le pagelle dei bianconeri: Szczesny si riscatta solo col rigore

    Juve, le pagelle della squadra di Pirlo

    SZCZESNY 5.5 La sua uscita imperfetta propizia l’1-0 del Milan. Ma nella ripresa evita il tracollo parando il rigore a Kessie.

    CUADRADO 5 Il dinamismo è perso, la sua presenza impalpabile. Specie quando comincia il tracollo.

    DE LIGT 5.5 Subito pericoloso in avvio, con una conclusione fermata da Theo Hernandez, ha però responsabilità sul gol di Tomori.

    CHIELLINI 5.5 Con le buone o alla… Chiellini, comunque toglie ancora qualche castagna dal fuoco. Suo il mani che regala il rigore (fallito) al Milan.

    ALEX SANDRO 5 Preferito a Danilo, appare eccessivamente timido, in avanti, ma anche su­fficientemente attento, dietro. Di positivo solo un anticipo su Ibrahimovic di testa sul finire del primo tempo.

    MCKENNIE 4 Prosegue una pericolosa involuzione dopo lo spumeggiante avvio di stagione. Non ne azzecca una.

    BENTANCUR 4 Impegna Donnarumma nella parata più di­ cile. Però è un’azione casuale in un mare di giocate sbagliate o banali. Kulusevski (22’ st) ng.

    RABIOT 5 Si perde nel grigiore di una partita inutile.

    CHIESA 5 Torna dopo l’infortunio di Bergamo e tre giornate trascorse da spettatore. Recupero affrettato, spesso fuori dal gioco. Dybala (34’ st) ng.

    MORATA 4 Troppo paracarro per una squadra che già fa fatica di suo.

    C. RONALDO 4 Primo e unico squillo al quarto d’ora della ripresa. Partita imbarazzante per mancanza di qualità e di volontà. Sembra già altrove.

    ALL. PIRLO 4 Al di là del desolato non gioco, incredibile come non sia riuscito a trasmettere alla squadra un minimo di orgoglio e rabbia. Finisce così per subire un ko netto, che vanifi ca persino il 3-1 dell’andata in caso di arrivo in parità.

    Guarda la galleryJuve ko in casa con il Milan: Pirlo deluso in panchina LEGGI TUTTO

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    Atalanta e Muriel da Champions, il Cagliari inguaia il Benevento

    TORINO – L’Atalanta non ‘stecca’ e passa sul campo del già retrocesso Parma, travolto dai goldi Malinovsky e Pessina, da una doppietta di Muriel (21 gol in campionato) eda la rete finale di Miranchuk. La ‘Dea’ conquista così una vittoria pesantissima nella corsa alla Champions League ed è ora seconda a +2 sul Napoli in attesa della sfida tra Juve e Milan (al momento appaiate a -3 dai nerazzurri) che chiuderà il programma della 35ª giornata di Serie A. Nello scontro diretto per la salvezza tra Benevento e Cagliari invece fanno festa i sardi, che vincono 3-1 (fa discutere il rigore dato e poi tolto dal monitor su indicazione del Var ai giallorossi nel finale, sul risultato di 1-2) e volano +4 sui sanniti terz’ultimi, scavalcando lo Spezia e agganciando il Torino rimontato sul pari a Verona.
    Serie A, la classifica
    Muriel fa 21, l’Atalanta è seconda
    Senza l’infortunato Toloi e con il portiere Gollini squalificato, Gasperini si presenta al Tardini con Sportiello tra i pali e un 3-4-1-2 in cui Maehle e Gosens sono gli esterni mentre davanti è Malinovskyi il trequartista dietro a Zapata e Ilicic, di nuovo titolare ai danni di Muriel. Molto più lunga la lista degli indisponibili nel Parma che D’Aversa schiera con il 4-3-3: Osorio e Bruno Alves centrali e Gagliolo e Busi ai loro lati, Kurtic e Grassi a supporto di Sohm in mezzo al campo, mentre tocca a Kucka con l’ex di turno Cornelius e Gervinho. Chiaramente superiori le motivazioni della ‘Dea’ contro i già retrocessi emiliani e al 12′ i nerazzurri sono già avanti: conclusione di Malinovsky deviata da Kurtic e palla alle spalle di Sepe. L’Atalanta non è una squadra che specula sul vantaggio e insiste: due azioni fotocopia intorno al 20′, sempre Ilicic al cross per la testa di Gosens, che prima manca la porta e poi trova il portiere di casa ben piazzato. Ilicic è ispirato e ispira i compagni: tacco per Freuler, cross basso per Zapata che calcia di prima e colpisce la traversa (31′) per poi testare ancora i riflessi di Sepe prima dell’intervallo (41′). Al rientro dagli spogliatoi subito due novità per Gasperini, che toglie Zapata e Ilicic per inserire Muriel e Pessina: una doppia mossa che paga subito, perché è proprio il colombiano a servire la palla che l’azzurro spedisce in porta con un preciso diagonale (52′). Ancora Muriel scatta poi in contropiede ma calcia a lato (57′), prima dell’uscita di Malinovskyi in favore di Miranchuk che manda subito al tiro Maehle (deviazone in corner di Sepe). D’Aversa allora risponde inserendo Pellè e Valenti (fuori Gervinho e l’ex atalantino Grassi) ma la gara già non ha più storia e Muriel (dopo un palo sfiorato di testa da Djimsiti) cala il tris su assist del neo entrato Pasalic (77′). E a riaprire il match non basta il gol segnato subito dopo dal Parma con l’argentino Brunetta, appena gettato nella mischia, perché la ‘Dea’ in contropiede serve il poker ancora con Muriel (21 gol in campionato) che insacca in tap-in sul palo colpito da Pessina. Non fa male (se non all’infuriato Gasperini) il gol di Sohm che su ‘imbucata’ di Pellè supera con un ‘tocco sotto’ Sportielo per poi spingere la palla in rete, perché ne recupero arriva la cinquina bergamasca con Miranchuk.
    Parma-Atalanta 2-5: tabellino e statistiche
    Guarda la galleryParma-Atalanta 2-5: Gasperini vola con super Muriel
    Il Cagliari inguaia il Benevento e ‘vede’ la salvezza
    Con Moncini, Foulon e Sau ancora in infermeria Pippo Inzaghi sceglie il 4-3-2-1 con Schiattarella preferito a Viola in regia e Roberto Insigne a supporto dell’unica punta Lapadula insieme a Caprari. Sull’altro fronte out invece Pereiro, Sottil e Rog per Semplici, che conferma Ceppitelli nella difesa a tre (con Godin e Carboni) e ritrova dopo la squalifica Marin in una mediana completata dal playmaker Deiola e Nainggolan, con Joao Pedro-Pavoletti coppia d’attacco e sugli esterni Nandez e Lykogiannis. Ed è proprio greco, innescato su uno schema da corner, a trovare l’incrocio e il vantaggio per il Cagliari dopo nemmeno un minuto. Una doccia gelata per i padroni di casa, che faticano a entrare in una partita in cui vengono però ricatapultati improvvisamente da Ceppitelli: il difensore regala palla a Caprari che mette davanti alla porta Lapadula, freddo poi a battere Cragno. L’1-1 risveglia Pippo Inzaghi, rimasto fermo e incredulo dopo il gol dei rossoblù, e accende i tifosi giallorossi radunati fuori dal Vigorito per sostenere le ‘Streghe’. Ora il Benevento c’è e serve il miglior Cragno per fermare il sinistro di Caprari servito da Lapadula (30′), poi la deviazione di Schiattarella su punizione calciata ancora dal fantasista (37′) a cui il portiere dice ancora no su un colpo di testa da cross di Insigne prima del riposo. Semplici vede il suo Cagliari soffrire e corre ai ripari nell’intervallo, inserendo Zappa al posto di Carboni per sistemarsi a quattro in difesa. E proprio il terzino innesca al 54′ Pavoletti, che di testa non inquadra però la porta, mentre sull’altro fronte è ancora attento Cragno su Lapadula (59′). L’attaccante del Cagliari non può invece sbagliare al 64′, quando su cross di Nandez viene lasciato tutto solo da Glik e Depaoli e deve solo schiacciare in rete di testa la palla del 2-1. Arrivano così i cambi di Inzaghi: dentro prima Viola e Gaich (al posto di Schiattarella e Insigne) e poi Letizia, Improta e Di Serio (fuori Depaoli, Hetemaj e Caprari). È ancora Lapadula però a provarci al 78′, senza impensierire Cragno, con le speranze di Inzaghi che si spengono definitivamente quando l’arbitro Doveri assegna un rigore ai suoi ma torna poi sui suoi passi dopo aver rivisto al monitor (su indicazione del Var) il contatto in area tra Viola e Asamoah. Nel recupero arriva anche il tris cagliaritano con Joao Pedro in contropiede e per il Benevento si fa sempre più in salita la strada per una salvezza che i sardi ora vedono invece più vicina.
    Benevento-Cagliari 1-3: tabellino e statistiche
    Guarda la galleryColpo Cagliari! Gioiello di Lykogiannis, Pavoletti e Joao Pedro: Benevento ko LEGGI TUTTO

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    Genoa-Sassuolo 1-2: Raspadori-Berardi al sapore d'Europa

    GENOVA – Raspadori e Berardi regalano a De Zerbi l’1-2 contro il Genoa e permettono al Sassuolo di andare a 56 punti e sorpassare momentaneamente la Roma (che gioca alle 18 contro il Crotone) al settimo posto, in zona Conference League. Un successo dunque che sa di Europa, mentre per Ballardini, a cui non basta nel finale la rete di Zappacosta, questa sconfitta complica i piani salvezza perché resta a 36 punti, a +5 dal Benevento che deve giocare contro il Cagliari. Una vittoria avrebbe dato quasi certamente la sicurezza della permanenza in A ai rossoblù. 
    Classifica Serie A
    Sblocca Raspadori, poi Var e proteste
    Dopo il primo riflesso di Perin, provvidenziale per evitare l’autogol di Zapata, il Sassuolo sfonda la resistenza del Genoa e sblocca il match al 14′ con Raspadori, imbeccato in verticale dal filtrante di Traore e freddo davanti alla porta. La reazione rossoblù c’è, ma è stoppata dall’intervento del Var: al 27′ Zajc in tuffo buca Consigli, ma l’OFR (on field review) dell’arbitro Mariani cancella tutto per la spinta su Locatelli ad inizio azione e scatena le proteste di Ballardini e dei giocatori del Genoa.
    Calendario Serie A
    Bis Berardi, Zappacosta non basta al Genoa
    L’avvio di ripresa è vibrante: Goldaniga due volte sfiora il pareggio, prima calciando alto e poi colpendo la traversa di testa, Raspadori invece si fa braccare da Perin in uscita bassa. La mossa di De Zerbi è Defrel per Djuricic, ma a raddoppiare è Berardi: il retropassaggio horror di Masiello innesca l’attaccante neroverde che supera Perin di sinistro e firma il 16° gol in campionato. Girandola di cambi, Ballardini per sperare nella rimonta inserisce anche Scamacca e Rovella. All’85’ la spinta del Genoa paga: Zappacosta si mette in proprio e indovina un gran destro all’incrocio che accende il finale. Il terzino ex Chelsea è un attaccante aggiunto, ancora da fuori cerca la doppietta. La difesa del Sassuola si arrocca e non cade, esulta De Zerbi che continua la rincorsa all’Europa.
    Guarda la galleryIl Genoa protesta, il Sassuolo vince: Raspadori-Berardi show LEGGI TUTTO

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    Juve, i convocati per il Milan: mai così tanta abbondanza per Pirlo

    TORINO – Sono 21 i convocati della Juventus in vista della sfida di oggi (domenica 9 maggio) allo Stadium contro il Milan, uno scontro diretto che assomiglia a un vero e proprio spareggio per un posto nella prossima Champions League. Mai così tanta abbondanza per il tecnico bianconero Andrea Pirlo che con i rientri di Chiesa e Demiral, dopo una stagione travagliata dal punto di vista degli infortuni e del Covid, ha per la prima volta a disposizione tutti gli elementi della rosa.
    Diretta Juve-Milan ore 20.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming
    I convocati
    Portieri: Szczesny, Pinsoglio, Buffon. Difensori: Chiellini, De Ligt, Alex Sandro, Danilo, Cuadrado, Bonucci, Demiral. Centrocampisti: Arthur, Ramsey, McKennie, Chiesa, Rabiot, Bentancur, Bernardeschi, Kulusevski. Attaccanti: Ronaldo, Morata, Dybala. LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Sassuolo ore 12.30: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    GENOVA – Il lunch match del 35° turno del campionato di Serie A mette di fronte Genoa e Sassuolo. Il Grifone, scavalcato in classifica dalla Fiorentina dopo la vittoria dei viola nell’anticipo contro la Lazio (2-0, doppietta di Vlahovic) cerca i tre punti per allontanarsi definitivamente dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Gli emiliani di Roberto De Zerbi, invece, vogliono conquistare il settimo posto, attualmente occupato dalla Roma, a +2, per conquistare la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. I neroverdi sono in uno stato di grazia e hanno inanellato una striscia di sei risultati utili consecutivi: quattro vittorie e due pareggi. 
    Genoa-Sassuolo: come vederla in tv e in streaming
    Genoa-Sassuolo è in programma alle ore 12.30 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in esclusiva in diretta su Dazn e Dazn 1 (Canale 209 di Sky).
    Le probabili formazioni di Genoa-Sassuolo
    GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Zapata, Masiello; Ghiglione, Strootman, Badelj, Behrami, Zappacosta; Pandev, Scamacca. Allenatore: Ballardini. 
    A disposizione: Paleari, Marchetti, Onguene, Czyborra, Radovanovic, Zajc, Melegoni, Rovella, Cassata, Shomurodov, Pjaca, Destro. 
    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Locatelli, Lopez; Berardi, Djuricic, Traorè; Raspadori. Allenatore: De Zerbi. 
    A disposizione: Pegolo, Ayhan, Peluso, Muldur, Kyriakopoulos, Obiang, Bourabia, Magnanelli, Caputo, Haraslin, Oddei, Defrel. 
    ARBITRO: Mariani di Aprilia.
    ASSISTENTI: Mondi-Pagnotta.
    IV UOMO: Serra.
    VAR: L. Pairetto.
    ASS. VAR: Di Iorio.
    Segui Genoa-Sassuolo in diretta su Dazn e Dazn 1 LEGGI TUTTO

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    Spezia-Napoli 1-4: Gattuso secondo. Pari Udinese-Bologna

    In un colpo solo il Napoli sorpassa Atalanta, Juve e Milan e si piazza al secondo posto per qualche ora a 70 punti, in attesa delle gare delle altre. La 35esima di Serie A si apre con il 4-1 degli azzurri rifilato in casa dello Spezia, Zielinski, la doppietta di Osimhen e il gol di Lozano rendono inutile la rete di Piccoli e lanciano Gattuso in classifica. Unica nota negativa è l’infortunio di Mertens, entrato al 69′ e uscito al 75′ per un problema alla caviglia. Per Italiano una sconfitta che lascia i suoi a 34, a +3 sul Benevento terzultimo. Nell’altro match Udinese e Bologna pareggiano 1-1: alla magia di De Paul risponde il rigore di Orsolini.
    Classifica Serie A
    Spezia-Napoli 1-4: doppietta Osimhen, Mertens ko
    Il primo squillo della partita è di Osimhen che sfrutta il regalo in costruzione dello Spezia per accentrarsi e calciare, il destro potente esce di poco. Al 15′ il Napoli va in vantaggio: Di Lorenzo si prende il fondo e crossa rasoterra per l’inserimento di Zielinski, che da due passi incrocia in porta lo 0-1. La squadra di Italiano non c’è e gli azzurri raddoppiano al 23′: Zielinski lancia a campo aperto in contropiede Osimhen che scatta, punta Provedel e lo supera di piatto. Al 44′ il nigeriano si ripete e firma la doppietta stoppando di petto la punizione improvvisa di Insigne e girando in rete il tris. Per l’ex Lilla sono 10 i gol in stagione, 5 nelle ultime quattro gare, super momento. Italiano passa al piano B nella ripresa, dentro Piccoli per Verde, e funziona: al primo, vero affondo segna proprio Piccoli di ribattuta dopo la parata di Meret su Estevez, 1-3. Gattuso inserisce Mertens al 69′ ma la partita del belga dura solo sei minuti, la caviglia va ko ed entra Elmas. In campo anche Lozano che al 79′ firma il poker finale su passaggio di Osimhen, convalidato dal Var. Il messicano non segnava in campionato dal 24 gennaio, dal gol al Verona.
    Tabellino Spezia-Napoli
    Guarda la galleryIl Napoli mette pressione a Juve, Milan e Atalanta: che poker allo Spezia
    Udinese-Bologna 1-1: Orsolini risponde a De Paul
    La partita si sveglia dal torpore generale quando al 23′ si accende De Paul: ruba palla sulla trequarti del Bologna, entra in area e con un tocco delicato, ma preciso, di esterno destro infila all’angolino il gol del vantaggio, il 9° in campionato (sono 9 anche gli assist), eguagliato il record della stagione 2018-2019. Il Bologna potrebbe pareggiare prima dell’intervallo ma un fenomenale Musso stoppa Soriano e si supera su Palacio. Nel secondo tempo il colpo di testa di Soumaoro spaventa l’Udinese, che quando può riparte ma non chiude la gara. E allora l’errore di Musso, che atterra Palacio, regala il rigore al Bologna che Orsolini trasforma nel pareggio all’82’. Finisce così, 1-1.
    Tabellino Udinese-Bologna
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