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    Bologna-Juve 1-4: Pirlo vola in Champions League!

    TORINO – La Juventus va in Champions League. Non ci va il Napoli, fermato sull’1-1 dal Verona al San Paolo. In un finale che ha certamente danneggiato le coronarie dei tifosi bianconeri, che nel secondo tempo erano collegati con Bergamo e Napoli per seguire le due partite che decidevano il loro destino. E alla fine il clamoroso pareggio di Faraoni ha regalato alla Juventus quello che una stagione un po’ bislacca le stava togliendo. Giusto? La classifica non mente e racconta di tre squadre, Juventus, Milan e Napoli che tutte hanno buttato punti in partite nelle quali non dovevano buttarli. Il Benevento del Napoli si chiama Verona, quella che per la Juventus è stata la sconfitta simbolo di un’annata senza continuità, per il Napoli è un pareggio pazzesco, un suicidio sportivo che rovina la rimonta bellissima di Rino Gattuso. Pirlo raggiunge l’obiettivo minimo, dopo aver conquistato Supercoppa e Coppa Italia, la sua stagione viene illuminata da una luce diversa sotto il profilo dei risultati. Potrebbe non bastargli per tenersi la panchina, ma certamente rettifica il giudizio che, solamente un mese fa, era estremamente negativo. E nell’ultima gara della stagione il tecnico esordiente si gode una partita eccellente.Guarda la galleryJuve, tutti a vedere il Napoli: poi scoppia la gioia finale!

    Juve effervescente

    Mai vista una Juventus così frizzante nel 2021. Certo, il Bologna non sembra alle prese con la partita della vita e i primi due gol bianconeri non sferzano certo l’orgoglio degli uomini di Mihajlovic, vacanzieri, ma il gioco juventino fluisce con rapidità, gli inserimenti da dietro di Rabiot funzionano, Kulusevski sulla destra martella la difesa bolognese, Chiesa è ficcante, ma soprattutto Dybala orchestra dalla trequarti con invenzioni e giocate che fanno lievitare in modo abnorme i rimpianti. Con un Dybala così nel resto della stagione avremmo raccontato una stagione diversa. C’entra il fatto che Ronaldo sia rimasto in panchina? Non può essere una semplice coincidenza, ma non si può neanche arrivare a conclusioni troppo spericolate sulla base di una partita molto meno impegnativa della media. E’ indubbio che l’assenza di Ronaldo, dell’ultimo Ronaldo, meno vivace e feroce, renda più dinamica la manovra offensiva della Juventus.

    Guarda la galleryChiesa, Rabiot e doppio Morata, tripudio Juve: è Champions!

    I gioielli della Joya

    L’azione del gol del 2-0 è un piccolo gioiello di Dybala, che entra in area volando sulla destra, dribbling, finta e cross in mezzo calibrato con un delizioso tocco da sotto che trova la testa di Morata. Lo spagnolo deve solo spingere la palla in rete, l’azione dell’argentino è una chicca dolcissima per i suoi tifosi. Ma Dybala entra anche nell’azione del 3-0, impostando l’azione che viene rifinita da Chiesa e Kulusevski per l’inserimento di Rabiot che infila facile. Anche da quest’azione possono scaturire rimpianti come scintille. Quante volte i centrocampisti bianconeri non sono riusciti a inserirsi negli spazi aperti dagli esterni e dallo stesso CR7?

    Collegati altrove

    La Juventus parte concentratissima e accanita: passa in vantaggio con Chiesa dopo 6′, raddoppia con Morata all 29′ e spinge sull’acceleratore fino al 45′ quando Rabiot firma il 3-0. Non corrono rischi di complicarsi la vita, i bianconeri, chiudono la partita prima che possa incominciare. Poi la concentrazione della squadra si sposta in panchina, dove chi non gioca guarda i cellulari collegati in streaming con la partita di Bergamo e quella di Napoli (alla fine Ronaldo entra nella cronaca per la smorfia con cui commenta il gol dell’1-0 del Napoli). Nel frattempo entra in campo anche Pinsoglio, il simpaticissimo terzo portiere bianconero, beniamino dei tifosi e amico fraterno di Szczesny e Buffon. Incassa un gol (al 40′ st, di Orsolini), ma resta comunque il clima di festa di fine stagione, una festa celebrata a bordo campo in collegamento con gli altri campi e un’esultanza esplosiva.

    Guarda la galleryRonaldo, show durante il riscaldamento! LEGGI TUTTO

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    Diretta Sampdoria-Parma ore 20.45: come vederla in tv e streaming e probabili formazioni

    GENOVA – Dopo aver salutato tutto il popolo doriano e annunciato l’addio alla panchina della Sampdoria, Claudio Ranieri vuole regalarsi un’ultima vittoria, contro un Parma già retrocesso e con la testa al futuro. “Spero di essere stato un allenatore che sono piaciuto ai tifosi” ha dichiarato ieri il tecnico romano. Il Parma è già proiettato verso la prossima stagione, ma D’Aversa ha chiesto ai suoi una gara di orgoglio.
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    Dove vedere Sampdoria-Parma in tv e streaming
    Il match tra Sampdoria e Parma andrà in scena alle ore 20.45 e sarà visibile in diretta esclusiva su Dazn o sul canale satellitare DAZN1 (209) per i clienti che hanno aderito all’offerta Sky-DAZN.
    Sampdoria-Parma, le probabili formazioni
    PARMA (4-4-2): Audero, Ferrari, Colley, Yoshida, Augello; Candreva, Ekdal, Silva, Jankto, Quagliarella, Gabbiadini. ALL.: RanieriA disposizione: Letica, Ravaglia, Rocha, Regini, Tonelli, Leris, Askildsen, Verre, Damsgaard, Silva, Ramirez, Keita, La Gumina, Torregrossa. 
    PARMA (3-5-2): Sepe, Dierckx, Bruno Alves, Valenti; Laurini, Hernani, Brugman,Sohm, Busi; Gervinho, Cornelius. ALL.: D’Aversa. A disposizione: Colombi, Balogh, Bani, Zagaritis, Traore, Camara, Kosznovszky, Pellè
    Arbitro: Paterna di Teramo. Guardalinee: Palermo e Rossi. Quarto uomo: Illuzzi. Var: Galetto. LEGGI TUTTO

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    Diretta Cagliari-Genoa ore 20.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    CAGLIARI – Ottenuta la salvezza nello scorso turno di campionato grazie al pareggio nel finale del Crotone sul campo del Benevento (diretta rivale per la salvezza), il Cagliari di Leonardo Semplici ospita alla Sardegna Arena nell’anticipo dell’ultima giornata del campionato di Serie A il Genoa di Davide Ballardini. Squadre in campo alle 20.45. I sardi fino a qualche giornata fa sembravano condannati alla retocessione, ma poi la squadra si è compattata riuscendo a raggiungere l’obiettivo. Tutto è partito dall’incredibile successo nel finale in casa contro il Parma, quando sotto per 3-2 i rossoblù sono riusciti a ribaltarla grazie ai gol di Pereiro e Cerri. Da quel momento i sardi non si sono più fermati (3 vittorie e 3 pareggi), ottenendo una salvezza che sembrava una chimera. Il Genoa, invece, è riuscito a mantenere la categoria grazie agli ottimi risultati conseguiti con Davide Ballardini in panchina, dopo una prima parte di stagione con parecchie difficoltà. La gara d’andata tra Genoa e Cagliari fu decisa da un gol al 10′ di Mattia Destro.Guarda la galleryLa nuova maglia non porta fortuna al Milan: il Cagliari è un muro
    Cagliari-Genoa: dove vederla in tv e in streaming
    Cagliari-Genoa è in programma alle ore 20.45 alla Sardegna Arena e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport 253. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go. 
    Le probabili formazioni di Cagliari-Genoa
    CAGLIARI (3-4-1-2): Cragno; Ceppitelli, Godin, Rugani; Nandez, Marina, Deiola, Lykogiannis; Nainggolan; Pavoletti, Joao Pedro. Allenatore: Semplici. 
    A disposizione: Aresti, Vicario, Tripaldelli, Klavan, Carboni, Duncan, Zappa, Asamoah, Cerri, G. Pereiro, Simeone, Sottil, Tramoni. 
    GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Ghiglione, Strootman, Badelj, Zajc, Zappacosta; Pandev, Destro. Allenatore: Ballardini. 
    A disposizione: Paleari, Marchetti, Zapata, Portanova, Czyborra, Goldaniga, Rovella, Behrami, Melegoni, Pjaca, Shorumodov, Caso, Kallon. 
    ARBITRO: Meraviglia di Pistoia.
    ASSISTENTI: Mondin-Volo.
    IV UOMO: Giua.
    VAR: Maresca.
    ASS. VAR: Di Iorio. LEGGI TUTTO

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    Lazio-Torino 0-0: i granata fanno festa e restano in Serie A

    Immobile salva il Toro, squadra che di suo ottiene il punto decisivo con ben poco merito. Certo nel deserto è emersa l’oasi del palo colpito da Sanabria (26’ st), ma nel mezzo di una sfida controllata dalla Lazio, e che i biancocelesti hanno spinto per vincere soprattutto nella ripresa: al 38’ della quale il centravanti compagno di Belotti in Nazionale spedisce sul palo dagli undici metri. E un legno è pure centrato da Lazzari, all’ultimo secondo della partita. Segno del fatto che i padroni di casa avrebbero voluto vincerla, anche per dare a Filippo Inzaghi, allenatore del Benevento e fratello del Simone tecnico della Lazio, la possibilità di giocarsi la permanenza in A all’ultima giornata. Che invece adesso non ha più valore: il Toro è salvo, per quanto in vista dell’estate sia da ribaltare come un calzino, dalla società alla rosa.Guarda la galleryFesta Torino all’Olimpico: 0-0 con la Lazio

    Nicola sceglie Sanabria in coppia con Belotti, mentre a centrocampo insiste con Lukic e Rincon che sono ancora una volta in evidente difficoltà nello sviluppo del gioco, a maggior ragione in quelle due o tre occasioni nelle quali una miglior rifinitura avrebbe potuto produrre un’azione da gol. In difesa ben presto Nkoulou smarrisce sicurezza, per quanto la pressione biancoceleste non sia da gara della vita. Ridottissime le autentiche chance da gol, nel primo tempo: il pallonetto di Belotti al 21’ è del tutto velleitario, mentre più pericolosa, ma comunque a lato, è la conclusione di Muriqi al 26’. Dopo una mezza minaccia portata da Radu (38’), con Izzo ben piazzato – a differenza dei compagni di reparto – e in grado di anticipare Immobile, si arriva agli istanti finali della prima frazione, al fallo commesso dallo stesso centravanti su Nkoulou che ne vanifica la successiva stoccata del potenziale vantaggio.

    Ripresa con la Lazio che aumenta il ritmo e già al 3’ va al tiro con Luis Alberto (Sirigu in angolo), mentre tra i granata a sfruttare in un paio di circostanze le ripartenze è Sanabria: al 16’ calcia addosso a Strakosha, al 26’ sfrutta un assist di Belotti, e una precedente interdizione di Singo su Lulic, e coglie il palo. In precedenza (20’) si registrano le legittime proteste della Lazio per un fallo di Ansaldi ai danni di Muriqi: niente di plateale, ma la spinta con il braccio sinistro c’è. Al 28’ è invece Lazzari, che da dentro l’area calcia sull’esterno della rete. Il finale è un assedio biancoceleste, con Sirigu al 36’ decisivo con una difficile parata su Escalante. Al 38’ la Lazio ha l’occasione migliore, per passare, ma Immobile indirizza sul palo dal dischetto del rigore. Punizione concessa questa volta molto generosamente per un leggero contatto tra Nkoulou e lo stesso Immobile. Non è finita qui, anzi: nei minuti di recupero prima arriva un tiro centrale di Luis Alberto, poi soprattutto, nel secondo finale dell’incontro, il palo di Lazzari. Ultimissima emozione di una gara che finisce 0-0, e che consegna ai granata quel punto vitale che serve per ottenere la salvezza.

    LAZIO-TORINO, TABELLINO E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Serie A, slittano gli stipendi di marzo: ok della Figc

    ROMA – Durante il Consiglio Federale riunito oggi a Roma, in via Allegri, andato in scena oggi, lunedì 17 maggio, i club di Serie A hanno richiesto lo slittamento del pagamento degli stipendi di marzo. Richiesta che è stata accolta e accettata dalla Figc: le mensilità saranno posticipate di un mese per agevolare le società di A, colpite dal Covid, e potranno essere versate entro giugno, assecondando così in parte la richiesta dei club, che inizialmente avevano proposto lo slittamento di sei mesi. Gravina, presidente della Figc, aveva già aperto all’accordo che oggi è stato sancito. LEGGI TUTTO

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    Diretta Verona-Bologna ore 20.45: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Verona-Bologna è in programma alle ore 20.45 allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251, Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go. 
    VERONA (3-4-2-1): Pandur; Magnani, Gunter, Dimarco; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Zaccagni; Kalinic. Allenatore: Juric (squalificato, in panchina Paro). 
    A disposizione: Silvestri, Berardi, Ruegg, Ceccherini, Dawidowicz, Ilic, Bessa, Sturaro, Lasagna, Favilli, Colley, Salcedo.
    BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Tomiyasu, Antov, Soumaoro, Dijks; Schouten, Soriano; Orsolini, Vignato, Barrow; Palacio. Allenatore: Mihajlovic. 
    A disposizione: Da Costa, Skorupski, Amey, Mbaye, De Silvestri, Medel, Baldursson, Urbanski, Poli, Raimondo, Skov Olsen, Sansone. 
    ARBITRO: Marchetti.
    ASSISTENTI: Rossi C. e Yoshikawa.
    IV UOMO: Illuzzi.
    VAR: Ghersini.
    ASS.VAR: Galetto. LEGGI TUTTO