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    Roma-Milan, Fonseca: “Ci mancano i dettagli con le big”

    “Siamo entrati male in campo, il Milan ha creato perché abbiamo perso palloni e sbagliato molto, siamo stati passivi e poi diventa difficile”. Inizia così l’analisi di Fonseca nel post partita di Roma-Milan, spiegando dove i giallorossi hanno perso la partita. “Dopo abbiamo giocato il nostro calcio e creato occasioni, i primi venti minuti però saimo mancati. Il rigore? Non voglio parlare dell’arbitraggio, è facile trovare scuse, anche se qualcosa non mi è piaciuto”, ha aggiunto Fonseca.

    Roma-Milan 1-2: Rebic tiene Pioli a -4 dall’Inter
    Fonseca: “Contro le grandi paghiamo i dettagli”
    “Il gol di Rebic? Pau Lopez non ha pressione, può giocare su Fazio o avanti, poi per Mancini è difficile recuperare. Merito di Rebic e demerito nostro, questi errori contro le grandi squadre non li recuperi. Abbiamo pagato l’approccio, abbiamo sbagliato tanto e il Milan ne ha approfittato: troppa passività in fase difensiva. Sapevamo che il Milan è veloce a ripartire e non dovevamo sbagliare. Gli errori non sono solo individuali, sono di squadra, mancano sempre i dettagli contro le grandi e per questo non vinciamo. È questione di dettagli”, ha concluso Fonseca.

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    Kessie implacabile dal dischetto, gioiello di Rebic: il Milan batte 2-1 la Roma LEGGI TUTTO

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    Roma-Milan 1-2: Rebic tiene Pioli a -4 dall'Inter

    ROMA – Il Milan ritrova la vittoria in campionato dopo i ko con Spezia e Inter e si riporta a -4 dai nerazzurri, è 2-1 all’Olimpico contro la Roma. Bellissima partita, ritmi sempre alti, tante occasioni, tre gol annullati e una traversa colpita, alla fine la differenza la fa Rebic che decide il match nel secondo tempo. Inutile il pari momentaneo di Veretout dopo la rete di Kessie. Per Fonseca non si spezza la maledizione che non lo vede mai vittorioso contro le big (3 punti su 24 conquistati), per Pioli invece è una super risposta dopo un periodo non brillante: il sogno scudetto resta vivo.

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    Tre gol annullati, una traversa e il gol di Kessie
    Pioli a sorpresa lascia fuori Romagnoli e sceglie la coppia Tomori-Kjaer. L’avvio del Milan è poderoso, fioccano da subito le occasioni con Ibrahimovic e Pau Lopez protagonisti: Zlatan scalda i guanti del portiere, poi si vede respingere un tiro sulla linea e alla fine mette fuori di tacco a porta vuota dopo aver soffiato il pallone all’estremo difensore giallorosso. In mezzo c’è il tap-in di Tomori cancellato dal fuorigioco. Roma sotto botta e in bambola, Ibra va in gol ma è ancora offside, Pau Lopez devia in tuffo il diagonale di Rebic. La squadra di Fonseca si affaccia con l’incursione di Veretout, il Milan risponde subito con la traversa di testa di Kjaer, mentre dall’altra parte viene annullato il terzo gol a Mkhitaryan per fallo di Mancini in precedenza. Non c’è un attimo di tregua, Rebic e Salelemaekers esaltano i riflessi di Pau Lopez, Tomori e Tonali murano Pellegrini, Mkhitaryan prova un cucchiaio alla Totti che esce. Sul finire del primo tempo l’ingenuità di Fazio che atterra Calabria, il Var interviene e Guida assegna il rigore che Kessie trasforma: 7° (su 8) centro del centrocampista dal dischetto.
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    Veretout pareggia, Rebic raddoppia e decide Roma-Milan
    Il secondo tempo si apre con un cambio, fuori Calhanoglu per un problema fisico e dentro Brahim Diaz, e con il pareggio della Roma. Theo Hernandez non centra lo specchio, sull’azione dopo Veretout invece è micidiale con un destro potente all’incrocio (50′). È il 10° gol in campionato per il francese, record personale. Pioli cambia ancora, Leao per Ibra, ma è Rebic a sfondare: controllo orientato per girarsi e sinistro chirurgico all’angolo, 1-2 al 58′. Fonseca toglie Fazio e Villar per Bruno Peres e El Shaarawy, Rebic si fa male e lascia il posto a Krunic. La Roma è viva e la partita in bilico, Mkhitaryan sfiora il 2-2 due volte, prima con un bellissimo tiro a giro e poi con destro a botta sicura sul quale Donnarumma è strepitoso, Krunic invece per poco manca l’eurogol da centrocampo. Castillejo e Meité sono le ultime carte di Pioli (out Saelemaekers e Tonali) per difendere il vantaggio, Pedro e Diawara quelle di Fonseca (fuori Mayoral e Veretout) per darsi una speranza, che non arriva: vince il Milan.

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    Napoli-Benevento prosegue il silenzio stampa. Gattuso non parla

    NAPOLI – Bocche cucite nel Napoli. La società campana conferma il silenzio stampa, nonostante il successo arrivato nel derby con il Benevento, sconfitto con un netto 2-0 grazie ai gol di Mertens e Politano. Nessuna dichiarazione ufficiale di Gennaro Gattuso al termine della gara. Il tecnico, che ritrova il sorriso dopo l’eliminazione in Europa League, preferisce concentrarsi sul prossimo impegno in campionato contro il Sassuolo. 

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    Il Napoli non sbaglia: Mertens e Politano stendono il Benevento

    E’ caccia alla Juventus
    Grazie alla vittoria contro i giallorossi di Inzaghi, il Napoli rilancia le proprie ambizioni europee, riportandosi ad un passo dalla zona Champions League. Gli azzurri agganciano la Lazio in classifica, a meno tre dalla Juventus, fermata ieri dal Verona, e dall’Atalanta di Gasperini.
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    Napoli-Benevento 2-0: decidono Mertens e Politano, espulso Koulibaly

    NAPOLI – Il Napoli riscatta il ko con l’Atalanta e l’eliminazione dall’Europa League, agganciando la Lazio al sesto posto della classifica di Serie A a quota 43 punti, a -3 dalla Juventus con cui dovrà recuperare il famoso match non disputato il 4 ottobre scorso. Gli azzurri aggrediscono il Benevento sin dalle prime battute e sbloccano il risultato al 34′ con Dries Mertens, che torna al gol due mesi e mezzo dopo l’ultima volta (contro la Sampdoria il 13 dicembre), trovando poi il raddoppio con Zielinski, annullato dall’arbitro Abisso per fuorigioco attivo di Insigne. Nella ripresa i ragazzi di Inzaghi si sbilanciano e hanno una buona occasione con Ionita, ma al 66′ Politano chiude i giochi. Unica nota storta della serata per Gattuso è l’ingenua espulsione rimediata da Koulibaly all’81’, che salterà così la trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo.

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    Il Napoli non sbaglia: Mertens e Politano stendono il Benevento

    Napoli-Benevento, le scelte di Gattuso e Inzaghi
    Gattuso recupera Ospina, Koulibaly, Hysaj e Demme, ma lancia dal primo minuto solo il senegalese. In porta c’è quindi Meret, in difesa con KK tocca a Di Lorenzo, Rrahmani e Ghoulam, Fabian Ruiz e Bakayoko in mezzo al campo e il terzetto Zielinski, Politano e Insigne (Lorenzo) a supporto di Mertens. Nel Benevento non c’è l’altro Insigne (Roberto) – all’andata andarono in gol entrambi i fratelli – e dietro Lapadula agiscono Ionita e Caprari. Montipò tra i pali, Depaoli, Tuia (al posto dello squalificato Glik), Barba e Foulon nel pacchetto arretrato e Hetemaj-Schiattarella-Viola in mediana completano l’albero di Natale disegnato da Filippo Inzaghi, storico ex compagno di Gattuso tra Milan e Nazionale, sostituito in panchina dal vice Maurizio D’Angelo in virtù della squalifica rimediata nel match pareggiato con la Roma.
    Napoli-Benevento 1-0 al 45′: sblocca Mertens
    Il Napoli prova a mettere le cose in chiaro sin dal fischio d’inizio, con un baricentro alto, una pressione asfissiante sul portatore di palla e la costante ricerca dell’uno contro uno finalizzata a creare superiorità numerica. La tattica attendista del Benevento, però, complica i piani ai ragazzi di Gattuso, che faticano a rendersi pericolosi dalle parti di un reattivo Montipò. Fabian Ruiz calcia fuori di poco al 14′, il destro improvviso di Mertens sorvola la traversa sannita al 23′, e per il gol che sblocca il risultato bisogna attendere il 34′: complice la tardiva uscita di Foulon, rimasto colpevolmente nei pressi della linea di fondo, Dries Mertens è in posizione perfettamente regolare quando, sugli sviluppi di un cross di Ghoulam, è il più lesto di tutti nel cuore dell’area giallorossa. Il Napoli, poi, troverebbe anche il raddoppio grazie ad uno splendido tiro dal limite di Zielinski, annullato dall’arbitro per un fuorigioco attivo di Insigne. Il gol subito, quantomeno, costringe i ragazzi di Inzaghi ad uscire dal guscio, e ci provano in chiusura di primo tempo con il diagonale di Depaoli e con due corner insidiosi di Caprari.
    Il Napoli raddoppia con Politano, espulso Koulibaly
    Roberto Insigne prende il posto di un acciaccato Schiattarella e il Benevento affronta la ripresa schierandosi a specchio. L’occasione più ghiotta arriva al 57′: Caprari sguscia via sull’out mancino e scodella in mezzo per Ionita, ma il suo colpo di testa da ottima posizione è debole e Meret controlla senza problemi. Il match è comunque più equilibrato ed il monologo azzurro offerto dai primi 45′ della sfida dello stadio Maradona è solo un lontano ricordo. Lapadula costringe Koulibaly al giallo al 58′ e sono veementi le proteste dell’italo-peruviano per un contatto bis tra i due soli sessanta secondi più tardi, non ravvisato dall’arbitro, mentre, al 64′, Lorenzo Insigne va a un passo dal colpo del ko con un delizioso destro a giro. Sau e Letizia sono le forze fresche scelte da Pippo Inzaghi per gli ultimi 25′ più recupero, ma una nuova fiammata del talento partenopeo porta al 2-0 (66′): insidioso traversone sul secondo palo, Di Lorenzo, Letizia e Politano si scontrano, e l’ultimo tocco – quello dell’ex Roma e Inter – inganna Montipò. Messo il match in discesa, il Napoli gioca sul velluto e al 75′ Koulibaly, tutto solo, fallisce clamorosamente il tris. L’esterno senegalese, poi, rovina la sua serata rimediando all’81’ un ingenuo cartellino rosso che lo costringerà a saltare il Sassuolo per squalifica. Poco prima, in casa Benevento, si segnalano l’esordio di Gaich e il pesante giallo preso da Barba, diffidato. Sono gli ultimi episodi di un match mai davvero in discussione e che rilancia le ambizioni europee di Gattuso. LEGGI TUTTO

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    Conte mostra i muscoli: “L'Inter ha ridotto il gap con la Juve”

    MILANO – Dopo un 3-0 convincente come quello rifilato dalla sua Inter al Genoa sul prato amico di San Siro c’è anche un pizzico di rimpianto a velare la soddisfazione di Antonio Conte: “Peccato essere usciti dall’Europa – dice il tecnico della capolista nel post partita – perché oggi ce la giocheremmo anche in Champions League”. Già, perché la squadra nelle ultime settimane è cresciuta in maniera esponenziale, trovando la forza per tentare una prima ‘fuga scudetto’ con il +7 sul Milan che stasera farà visita alla Roma: “Il calcio è la mia passione e la guarderò – assicura sorridendo Conte -, è una bella partita”. 

    Inter-Genoa 3-0: tabellino e statistiche
    “Scudetto? Strada lunga”
    Intanto c’è però da analizzare la gara dei suoi contro i liguri e più in generale l’evoluzione della squadra: “Abbiamo affrontato un Genoa che era in ottimo stato di forma e che nell’ultimo periodo teneva il nostro passo. Siamo stati bravi – afferma con orgoglio Conte -, con il giusto approccio e poi con voglia e determinazione, abbiamo concesso solo qualche cross e segnato tre gol senza contare i salvataggi di Perin. Siamo contenti perché il lavoro sta pagando, anche più dell’anno scorso. La squadra sta prendendo consapevolezza dei propri mezzi, crescendo nei singoli e nel collettivo oltre che nella lettura dei momenti delle partite. Ora ne mancano 14 e per noi non deve fare differenza l’avversario che abbiamo di fronte: bisogna sempre tenere le antennne dritte se vogliamo davvero fare qualcosa di bello e dare una grande soddisfazione al popolo nerazzurro”.
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    Lukaku show! L’Inter serve il tris al Genoa e parte in fuga

    “Juve riferimento, ridotto il gap”
    Fa sensazione intanto vedere l’Inter a +10 sulla Juve (che deve però ancora recuperare la partita col Napoli) mentre l’anno scorso, a questo punto del campionato, era sotto di tre punti rispetto ai bianconeri: “Già nella passata stagione avevamo nettamente ridotto il gap – rivendica l’allentore nerazzurro – e quest’anno abbiamo contiuato a farlo. Si è creata sinergia ed empatia tra di noi, stiamo facendo qualcosa di bello e importante ma ripeto: mancano ancora 14 partite”. E le vicende societarie, assicura Conte, non condizioneranno la corsa della squadra: “Quando stai all’Inter devi sempre provare a vincere, al di là dei momenti, per rispetto della storia del club e dei tifosi. Noi proviamo a incidere dove possiamo, per il resto è inutile perdere energie su cose che non possiamo determinare”. Chiusura sul Parma: “Turnover in vista dell’Atalanta? Con quattro giorni di recupero non ce n’è bisogno – spiega il tecnico nerazzurro -. Pensiamo a una gara alla volta e rispettiamo molto gli emiliani, allenati dal mio amico Roberto D’Aversa: manderemo in campo la formazione migliore”.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

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    Inter-Genoa 3-0, il tabellino

    MILANO – L’Inter di Conte continua a macinare vittorie su vittorie in campionato: Lukaku sblocca il risultato contro il Genoa dopo soli 30 secondi dal fischio d’inizio, poi nel secondo tempo arrivano le reti di Darmian e Sanchez che chiudono la pratica.

    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian (39′ st D’Ambrosio), Barella (39′ st Vidal), Brozovic (31′ st Gagliardini), Eriksen, Perisic (40′ st Young); Lukaku, Lautaro Martinez (31′ st Sanchez). A disposizione: Kolarov, Padelli, Pinamonti, Radu, Ranocchia, Vecino. Allenatore: Conte
    GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Radovanovic (1′ st Onguene), Zapata; Ghiglione (17′ st Shomurodov), Melegoni (26′ st Portanova), Rovella, Strootman (1′ st Behrami), Czyborra; Pjaca, Scamacca (17′ st Pandev). A disposizione: Badelj, Criscito, Destro, Marchetti, Masiello, Zajc, Zappacosta. Allenatore: Ballardini
    ARBITRO: Chiffi di Padova
    MARCATORI: 1’pt Lukaku, 24′ st Darmian, 34′ st Sanchez
    NOTE: Ammoniti: Zapata, Strootman (G). Recupero: 1′ e 3′ LEGGI TUTTO

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    Diretta Napoli-Benevento ore 18: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    NAPOLI – Il Napoli di Gattuso cerca il riscatto in Serie A dopo l’eliminazione in Europa League e ospita il Benevento per il 24° turno di campionato. La squadra azzurra è in settima posizione in classifica con 40 punti e ha pareggiato una sola volta in campionato. In 11 gare casalinghe, ha collezionato 7 vittorie, un pari e 3 sconfitte. Il Benevento di Pippo Inzaghi, invece, ha 25 punti in graduatoria e viene da tre pareggi consecutivi, contro Sampdoria, Bologna e Roma. 

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    Diretta tv e streaming di Napoli-Benevento
    La partita tra Napoli e Benevento è in programma alle ore 18 allo stadio Diego Armando Maradona e sarà visibile in diretta tv su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251. La diretta streaming sarà disponibile sulla piattaforma Skygo.
    Napoli-Benevento, probabili formazioni
    NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Ghoulam; Fabian Ruiz, Bakayoko, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne. Allenatore: Gattuso. A disposizione: Meret, Contini, Mario Rui, Maksimovic, Hysaj, Zedadka, D’Agostino, Labriola, Demme, Elmas, Lobotka, Cioffi. 
    BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Depaoli, Tuia, Barba, Foulon; Hetemaj, Schiattarella, Viola; Ionita, Caprari; Lapadula. Allenatore: F.Inzaghi. A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Letizia, Caldirola, Pastina, Tello, Dabo, Di Serio, Insigne, Gaich, Moncini, Sau.
    ARBITRO: Abisso di Palermo
    GUARDALINEE: Galetto e Pagliardini
    QUARTO UOMO: Sacchi
    VAR: Valeri
    AVAR: Giallatini LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Genoa ore 15: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – L’Inter riceve il Genoa a San Siro per la 24esima giornata del campionato di Serie A. La squadra di Conte viene da 4 vittorie consecutive in campionato ed è prima in classifica a quota 53, con 4 punti di vantaggio sul Milan secondo. I nerazzurri presentano il miglior attacco del torneo con 57 reti all’attivo. Il Genoa di Ballardini staziona a metà classifica e viene da una serie di risultati utili: nelle ultime due giornate ha rimediato due pareggi, contro Verona e Torino. 

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    Inter-Genoa, diretta tv e streaming
    La partita tra Inter e Genoa andrà in scena alle ore 15 e sarà visibile in diretta esclusiva su DAZN e DAZN 1 (canale 209 di Sky). 
    Le probabili formazioni di Inter-Genoa
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lukaku, Martinez. Allenatore: Conte. A disposizione: Radu, Padelli, D’Ambrosio, Ranocchia, Kolarov, Young, Gagliardini, Vidal, Vecino, Sanchez, Pinamonti. 
    GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Goldaniga; Ghiglione, Strootman, Badelj, Melegoni, Czyborra; Shomurodov, Scamacca. Allenatore: Ballardini. A disposizione: Marchetti, Criscito, Zapata, Behrami, Onguene, Rovella, Zappacosta, Zajc, Portanova, Pjaca, Destro, Pandev. 
    ARBITRO: Chiffi di Padova
    GUARDALINEE: Del Giovane e Rossi
    QUARTO UOMO: Abbattista
    VAR: Mazzoleni
    AVAR: Vivenzi LEGGI TUTTO