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    Diretta Cagliari-Atalanta ore 15: dove vederla in tv e streaming e probabili formazioni

    CAGLIARI – Un’Atalanta con il morale alle stelle quella che si presenta alla Sardegna Arena. La Dea, infatti, ha ottenuto l’accesso in finale di Coppa Italia battendo nel doppio confronto il Napoli. L’undici di Gasperini, però, ha zoppicato nelle ultime settimane in campionato prima perdendo con la Lazio e poi pareggiando con il Torino. Alla Dea, dunque, serviranno i tre punti per rilanciarsi in ottica quarto posto. Il Cagliari versa in piena zona retrocessione e ha perso quattro delle ultime cinque partite. L’undici di Di Francesco, inoltre, non vince in campionato dal 7 novembre, data del 2-0 rifilato alla Sampdoria. 

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    Dove vedere Cagliari-Atalanta
    Cagliari-Atalanta è in programma alle 15.00 alla Sardegna Arena e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251. 
    Cagliari Atalanta, le probabili formazioni
    CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Walukiewicz, Godin, Rugani; Zappa, Nandez, Marin, Asamoah; Nainggolan, Joao Pedro; Simeone. ALL.: Di Francesco. A disposizione: Aresti, Vicario, Calabresi, Carboni, Lykogiannis, Tripaldelli, Deiola, Duncan, G. Pereiro, Cerri, Pavoletti, Tramoni. 
    ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Romero, Palomino; Sutalo, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata. ALL.: Gasperini. A disposizione: Sportiello, Rossi, Caldara, Maehle, Kovalenko, Ruggeri, Pasalic, Miranchuk, Malinovskyi, Lammers, Muriel. 
    Arbitro: Piccinini di Forlì. Guardalinee: Liberti e Galetto.Quarto uomo: Fourneau.Var: Nasca.Avar: Di Vuolo. LEGGI TUTTO

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    Spezia-Milan 2-0, il tabellino

    LA SPEZIA – Pesante sconfitta per il Milan, battuto da un grandissimo Spezia. La squadra di Italiano vince 2-0 grazie alle reti di Maggiore e Bastoni. E domani l’Inter, vincendo con la Lazio, potrebbe scavalcare i “cugini” proprio alla vigilia del derby.

    SPEZIA-MILAN 2-0: NUMERI E STATISTICHE
    SPEZIA (4-3-3): Provedel; Vignali, Erlic, Ismajli, Bastoni; Maggiore (83′ Acampora), Ricci, Estevez; Gyasi, Agudelo, Saponara. A disposizione: Zoet, Ramos, Marchizza, Galabinov, Agoume, Capradossi, Chabot, Pobega, Verde, Dell’Orco, De Souza. Allenatore: Italiano.
    MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Dalot, Kjaer (64′ Tomori), Romagnoli, Théo Hernandez; Bennacer (64′ Meite), Kessie; Saelemaekers (83′ Castillejo), Calhanoglu (83′ Hauge), Leao (64′ Mandzukic); Ibrahimovic. A disposizione: Tatarusanu, A. Donnarumma, Tonali, Kalulu, Krunic, Gabbia. Allenatore: Pioli.
    ARBITRO: Chiffi di Padova
    MARCATORI: 56′ Maggiore (S), 67′ Bastoni (S)
    NOTE: Ammoniti: Vignali, Bastoni, Erlic (S); Dalot (M). Recupero: 0′ e  3′. LEGGI TUTTO

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    Spezia-Milan 2-0: Maggiore-Bastoni, la Juve resta a -7 da Pioli

    LA SPEZIA – Il ko della Juventus a Napoli aveva servito su un piatto d’argento al Milan capolista la ghiotta opportunità di spedire a -10 una delle dirette concorrenti per lo Scudetto. All’Alberto Picco, però, i ragazzi di Pioli rimediano una vera e propria lezione di calcio da uno Spezia fluido, dinamico, arrembante, che si impone 2-0, un risultato netto ma che neppure rispecchia in toto quanto visto in campo. Le precise triangolazioni, i repentini cambi di gioco, l’ex Saponara particolarmente ispirato e un Agudelo in serata di grazia annichiliscono i rossoneri sin dalle prime battute. Decidono le reti – entrambe bellissime – di Maggiore e Bastoni, due prodotti del vivaio spezzino. Domani l’Inter può portarsi in testa alla classifica di Serie A.

    Le scelte di Italiano e Pioli
    Italiano recupera Galabinov, che parte però dalla panchina: nel reparto offensivo, orfano di Farias, c’è Agudelo falso nueve, con Gyasi e l’ex della sfida Saponara alle sue spalle. Erlic anziché Terzi in un quartetto difensivo a protezione di Provedel completato da Vignali, Ismajili e Bastoni, mentre nel cuore del campo stazionano Ricci, Maggiore ed Estevez. Pioli conferma il 4-2-3-1 dove, oltre agli inamovibili Donnarumma e Ibrahimovic, posti agli antipodi nel rettangolo verde, la retroguardia risponde ai nomi di Dalot, che sostituisce lo squalificato Calabria, Kjaer, Romagnoli e Theo Hernandez, in mediana ci sono Kessié e Bennacer, mentre Saelemaekers, Calhanoglu e Leao occupano la trequarti. Solo panchina per Mandzukic, problemi per Rebic nel prepartita.
    Tanto Spezia nei primi 45′, ma il Milan resiste: 0-0
    Intensità, qualità, occasioni in sequenza e un miracolo di Donnarumma: è la fotografia di un primo tempo dominato dallo Spezia, con la capolista costretta a giocare di rimessa, affidandosi a qualche sporadico contropiede. Passano appena undici minuti e Agudelo, confermato falso nueve da Italiano, se ne va in dribbling nel cuore dell’area milanista, senza riuscire a crearsi lo spazio necessario per battere a rete. Tempo centoventi secondi e, sugli sviluppi di un angolo, Saponara si gira in un fazzoletto, mandando a vuoto Bennacer con un delicato controllo mancino, e spara in porta col destro, costringendo il portiere rossonero classe ’99 ad una super parata. Gli ospiti si vedono per la prima volta al 26′, con un insidioso colpo di testa di Theo Hernandez su una punizione calciata da Calhanoglu, e bissano l’analoga situazione al 31′, quando da un corner svetta in mezzo Romagnoli, senza fortuna. Il pressing ligure, valorizzato da un gioco fluido che alterna precise triangolazioni ad improvvisi cambi gioco, regala al 38′ una chance importante ad Estevez che, servito da Agudelo, si fa rimontare in extremis dal capitano del Milan.
    Maggiore-Bastoni: Spezia-Milan 2-0
    Si riparte senza cambi e il copione sembra il medesimo della prima frazione: ghiotta occasione per Saponara già al 47′ dopo una gran giocata di Agudelo, Dalot si immola e manda su tutte le furie Italiano, preoccupato dalla poca concretezza in avanti. Lo Spezia è una meraviglia, il pallone circola in maniera fluida e un Milan in trincea si salva ergendo una muraglia a protezione di Donnarumma sul triplo tentativo di Gyasi, Agudelo e Bastoni (54′) e concedendo soltanto il male minore (un tiro dalla bandierina). Il gol è ormai nell’aria e il risultato muta al 56′: Agudelo strappa il pallone a Theo Hernandez, salta Bennacer e serve Gyasi, uno-due e suggerimento in mezzo per Ricci, scivolata disperata di Romagnoli a pochi metri dalla linea di porta che diventa di fatto un assist per Maggiore: azione splendida, finalizzata dal centrocampista prodotto del vivaio ligure (con un trascorso nelle giovanili del Milan) e 1-0 Spezia. Pioli attinge a nuove risorse (dentro Mandzukic, Meité e Tomori), ma al 67′ i padroni di casa reclamano un calcio di rigore, costretti ad accontentarsi di una punizione dal limite per questione di centimetri, preludio al 2-0: piattone di Estevez al centro e mancino di prima intenzione di Bastoni (altro ‘canterano’), con la sfera che dà un bacio al palo prima di insaccarsi alle spalle di Donnarumma. È il gol che fa calare il sipario sull’incontro, con 20′ finali di disperati e confusionari attacchi rossoneri (chance per Mandzukic soltanto al 91′), mentre Acampora sfiora il 3-0 un attimo prima del triplice fischio dell’arbitro, centrando in pieno l’incrocio dei pali. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Juve 1-0, il tabellino

    NAPOLI – Battuta d’arresto per la Juve, sconfitta 1-0 in casa del Napoli. Al Maradona decide il rigore (concesso dopo la chiamata del VAR) realizzato da Insigne al 31′ del primo tempo.

    NAPOLI-JUVENTUS 1-0: NUMERI E STATISTICHE
    NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Rrahmani, Mario Rui; Zielinski (65′ Elmas), Bakayoko; Politano (65′ Ruiz), Insigne (87′ Lobotka), Lozano; Osimhen (75′ Petagna). A disposizione: Contini, Zedadka, Costanzo, Cioffi. Allenatore: Gattuso
    JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado (46′ Alex Sandro), De Ligt, Chiellini, Danilo; Bernardeschi (63′ McKennie), Bentancur (72′ Kulusevski), Rabiot, Chiesa; Morata, Ronaldo. A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Bonucci, Demiral, Di Pardo, Frabotta, Fagioli, Peeters. Allenatore: Pirlo.
    ARBITRO: Doveri di Roma
    MARCATORI: 31′ su rig. Insigne (N)
    NOTE: Ammoniti: Di Lorenzo, Rabiot (N); Chiellini, Cuadrado (J). Recupero: 2′ e 6′. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Juve 1-0: Insigne beffa Pirlo e salva Gattuso

    NAPOLI – La Juventus è scomparsa a Napoli, inghiottita nello stesso buco nero in cui si era infilata nella partita contro la Fiorentina prima di Natale. Spenta, deconcentrata, stanca. Così Pirlo salva la vita a Rino Gattuso che con il successo sui bianconeri (proprio come l’anno scorso con Sarri) rigenera un minimo di entusiasmo e puntella la classifica.

    BRUTTA – E’ una partita brutta, ma la Juventus riesce a essere più brutta. Per lunghi tratti è una sfida di calcio camminato, che consente da entrambe le parti di riuscire a schierare le difese in modo da rendere più difficile, se non quasi impossibile, creare un vero pericolo per i portieri, ma spesso il pallone non arriva neppure nei pressi delle due aree, impigliandosi nelle gambe di qualche avversario per colpa di uno delle cento imprecisioni tecniche che hanno punteggiato la partita. Una partita che per la Juventus era fondamentale per continuare l’inseguimento alle milanesi, ora pericolosamente interrotto dalla sconfitta del Maradona (e la distanza si allunga). Perché la Juventus l’ha sbagliata in modo così clamoroso?
    PERCHE’? – E’ l’ultima partita di un lungo ciclo di 13 partite ed è la partita che precede l’inizio della fase a eliminazione diretta della Champions League: è evidente la stanchezza della Juventus. Più mentale che fisica, perché ci sono momenti in cui i bianconeri tengono il campo con una parvenza di intensità, ma è la rarefazione delle idee, la mollezza di certe scelte, la lentezza della manovra che sorprendono in negativo. Le ultime Juventus, alte o basse che fossero, erano più feroci e lucide, questa è sgasata e spuntata. E’ successo altre volte nel corso di questa stagione e non è successo solo alla Juventus di incappare in un blackout agonistico. Il problema, per la Juventus, sono i punti persi all’inizio (Crotone e Benevento).
    I SINGOLI – Chissà se Pirlo si rimprovererà la scelta di Bernardeschi al posto di McKennie dal primo minuto: l’americano non stava benissimo ed è stato preservato per la partita di mercoledì a Porto. L’azzurro è protagonista di sessanta minuti in cui sbaglia molto, ma sarebbe impietoso e ingiusto prendersela solo con lui. Oggi sono mancati quasi tutti: a partire da Ronaldo e Morata, mai sufficientemente precisi e cattivi, continuando con Rabiot, un po’ confuso in costruzione e con Alex Sandro, che è entrato nella ripresa al posto di Cuadrado (problemino muscolare) ma non ha inciso. Si salvano in pochi: De Ligt e Danilo si fanno apprezzare, ma è difficile salvare la prestazione di tutti.
    IL RIGORE – Il Napoli passa in vantaggio in modo fortuito, grazie a un rigore giustamente assegnato con il Var dopo mezzora di gioco. Punizione da sinistra, Chiellini salta insieme a Rrahmani e gli piazza la mano in faccia allargando in modo innaturale il braccio sinistro. Situazione anomala, ma rigore ineccepibile. Lo trasforma Insigne al 31′ con un tiro violento alla destra di Szczesny. Fin lì la partita era stata noiosa e senza particolari emozioni. La Juventus era partita aggressiva schiacciando il Napoli nel primo quarto d’ora, ma senza creare occasioni degne di nota. Poi il Napoli aveva ripreso un po’ di campo, ma senza mai impegnare Szczesny. Due squadre sotto tono e una partita che ne soffre, nella quale il Napoli ha forse il merito di sacrificarsi di più, soprattutto quando deve difendere il vantaggio e lo fa con tutti i giocatori. Negli ultimi dieci minuti della partita, con Kulusevski e McKennie in campo, la Juventus costruisce le uniche occasioni: per due volte è fenomenale Meret (che era entrato al posto di Ospina, infortunatosi nel riscaldamento). Ma non è sufficiente per raggiungere nemmeno il pareggio.
    NAPOLI-JUVE, TABELLINO E STATISTICHE LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Genoa ore 15: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    TORINO – Il Torino cerca di ripartire dal cuore mostrato contro l’Atalanta, una settimana fa, quando la formazione di Davide Nicola è stata capace di rimontare tre gol ai ragazzi di Gasperini. I granata sono alla ricerca di un successo che manca da 7 gare ufficiali: l’ultima vittoria del Toro è datata 3 gennaio, 3-0 a Parma quando in panchina c’era ancora Marco Giampaolo. In grande forma invece il Genoa, reduce da 3 successi di fila grazie alla cura del nuovo tecnico Ballardini. All’andata, al Ferraris, il Torino si è imposto per 2-1.

    Torino-Genoa, segui il live sul nostro sito
    Torino-Genoa, come vederla in tv e in streaming
    La sfida di oggi tra Torino e Genoa sarà trasmessa in televisione su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251. Il match è visibile anche tramite l’app Sky Go e, in streaming, su Now Tv. Fischio d’inizio alle 15.
    Torino-Genoa, probabili formazioni
    Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Singo, Rincon, Mandragora, Lukic, Murru; Zaza, Belotti. A disposizione: Milinkovic Savic, Ujkani, Rodriguez, Ansaldi, Vojvoda, Lyanco, Buongiorno, Baselli, Gojak, Linetty, Verdi, Bonazzoli. Allenatore: Nicola.
    Genoa (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Strootman, Rovella, Zajc, Czyborra; Pandev, Destro. A disposizione: Marchetti, Goldaniga, Behrami, Onguené, Ghiglione, Pjaca, L. Pellegrini, Melegoni, Portanova, Zapata, Scamacca, Shomurodov. Allenatore: Ballardini.
    Arbitro: Pasqua di Tivoli. Assistenti: Di Iorio, Mastrodonato.Quarto uomo: La Penna.Var: Di Paolo.Avar: Tolfo. LEGGI TUTTO

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    Bologna-Benevento 1-1: Viola risponde a Sansone

    BOLOGNA – Benevento e Bologna si dividono l’intera posta in palio con il match del Dall’Ara che si conclude 1-1. Un gol per tempo con Sansone che apre le marcature al primo minuto di gioco e la risposta dell’undici di Inzaghi nella seconda frazione di gioco con un colpo di tacco di Viola. Le due squadre, dunque, restano appaiate a metà classifica a quota 24 punti. 

    Bologna-Benevento, tabellino e statistiche
    La sblocca Sansone dopo 1′
    Il Bologna la sblocca subito, al primo minuto di gioco. Grande giocata di Barrow in area di rigore che elude l’intervento di Tuia e conclude verso la porta difesa da Montipò. La sua conclusione, deviata, finisce sui piedi di Sansone che, da due passi, sigla l’1-0 e il suo primo gol stagionale. Tra il 15′ e il 16′ reagisce il Benevento con due grandi occasioni. La prima con un diagonale di Viola sul quale fa ottima guardia Skorupski. Un minuto dopo conclusione dal limite dell’area di Caprari che centra un palo clamoroso. Ancora l’ex attaccante della Sampdoria pericoloso al 34′ con una conclusione a giro da fermo ma l’estremo difensore dei felsinei fa ottima guardia. Chiude in avanti il Bologna che sfiora il raddoppio con un tiro dalla distanza di Tomiyasu che termina di poco a lato. 
    Serie A, la classifica 
    Skorupski regala e Viola di tacco fa 1-1
    Nel secondo tempo il Bologna parte a razzo. Prima occasione per l’autore del gol del vantaggio Sansone, liberato da Soriano. Il numero 10 dei felsinei, però, attende troppo prima di concludere e la sua conclusione viene contrata da Depaoli. Successivamente è Barrow con una conclusione a giro a sfiorare il raddoppio ma il suo tiro viene deviato leggermente da Glik e termina di poco a lato. Al 55′ reagisce il Benevento con un diagonale di Lapadula ma Skorupski fa ottima guardia bloccando a terra. Alla mezz’ora erroraccio del portiere del Bologna che manca la presa lasciando il pallone all’altezza dell’area piccola. Viola accoglie il regalo e, di tacco, infila la porta sguarnita realizzando la rete del pareggio. A pochi minuti dal termine reazione del Bologna con una conclusione ravvicinata di Poli ma Montipò si oppone alla grande uscendo a valanga.  
    Il calendario di Serie A LEGGI TUTTO