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    Bologna-Napoli 0-1: Osimhen lancia Gattuso al terzo posto

    BOLOGNA – Un colpo di testa di Osimhen su assist di uno scatenato Lozano basta al Napoli per tornare col bottino pieno da Bologna. In un match praticamente mai in discussione, il Var annulla ad inizio ripresa il raddoppio di Koulibaly, mentre nel finale è decisivo Ospina suOrsolini. Il successo ottenuto al Dall’Ara permette a Gattuso di agganciare la Roma al terzo posto della classifica a quota 14, i rossoblù di Mihajlovic scivolano al 14° con 6 punti.
    Bologna-Napoli, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica

    Le scelte di Mihajlovic e Gattuso
    Reduce dal ko interno con il Sassuolo, Gattuso fa visita al Bologna col classico 4-2-3-1: Ospina vince il ballottaggio con Meret tra i pali, in difesa ci sono Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Hysaj (spediti in tribuna Ghoulam e Mario Rui), coppia di mediani formata da Fabian Ruiz e Bakayoko, con Lozano, Mertens ed Insigne a supporto di Osimhen. Modulo speculare per Mihajlovic, che punta a dare continuità al successo ottenuto con il Cagliari: in porta l’inamovibile Skorupski, pacchetto arretrato composto, da destra verso sinistram da De Silvestri, Tomiyasu, Danilo e Denswil, Dominguez e Schouten in mezzo al campo e, dietro il terminale offensivo Palacio, il trio Orsolini-Soriano-Barrow.
    Lozano ispira, Osimhen fa 1-0
    Il Bologna si affida a Soriano per evitare la pressione del Napoli, aggredisce alto e riparte in contropiede, ma i primi rilevanti tentativi sono dei quattro calciatori offensivi di Gattuso, nell’ordine Osimhen (centrale), Insigne (fuori di pochissimo con deviazione), Lozano (Skorupski blocca in due tempi) e Mertens (tiro a giro di un soffio sul fondo), prologo al vantaggio: è il 23′ quando sull’asse messicano-nigeriano, la pennellata dall’out destro di uno scatenato El Chucky premia lo stacco dell’ex Lilla, che firma di testa l’1-0. Il gol subito (40ª partita consecutiva senza clean sheet) inibisce ulteriormente i ragazzi di Mihajlovic, Dominguez e Danilo finiscono nella lista dei cattivi dell’arbitro Pasqua, mentre “Ciro” ci riprova con un altro destro a effetto che non ha più fortuna del precedente. Le rare sortite felsinee peccano di poco cinismo al momento della conclusione o dell’ultimo passaggio, Ospina fa buona guardia sulle uscite alte, evitando spiacevoli sorprese nel cuore dell’area, e i “piccoletti” partenopei cercano invano la giocata che renderebbe più agevole la ripresa.
    Il Var annulla il 2-0 di Koulibaly
    Lozano riparte da dove aveva lasciato, facendo il bello e cattivo tempo sulla corsia destra, mentre Koulibaly si vede annullare il raddoppio dopo la segnalazione del Var per un tocco di mano di Osimhen. L’episodio, per qualche minuto, ridà coraggio al Bologna e Palacio spaventa Gattuso con una girata a rete murata da Di Lorenzo: i rossoblù chiedono il rigore, ma il braccio del difensore azzurro è attaccato al corpo. La risposta del Napoli è affidata ad una doppia conclusione di Insigne, la prima dalla distanza ben controllata da Skorupski e la seconda con una punizione dal limite che termina fuori di poco, concessa per un fallo di Schouten, ammonito, su Osimhen. Mihajlovic attinge ai cambi per dare una scossa ai suoi, con Svanberg e Vignato che prendono il posto di Dominguez e Denswil, ma ad eccezione di una discesa del giovane ex Chievo e ad un tiro da 40 metri di Barrow, la mossa del tecnico serbo non sembra sortire gli effetti sperati. A 15′ dal termine Gattuso si gioca le carte Zielinski e Politano in luogo di Mertens e Lozano, mentre il Bologna cerca di disperatamente di spezzare l’assedio partenopeo e ripartire a caccia del pareggio. Petagna rileva Osimhen, Elmas sostituisce Insigne, ma a prendersi la copertina è Ospina che, all’86’, salva tutto su Orsolini. Sulla ribattuta, né Palacio, né Svanberg trovano il varco giusto per firmare l’1-1, al 91′, poi, il portiere colombiano si oppone anche all’argentino ex Inter. LEGGI TUTTO

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    Lazio-Juventus 1-1, il tabellino

    ROMA – La Juventus esce beffata dall’Olimpico contro la Lazio: gli uomini di Pirlo trovano il vantaggio con Ronaldo (poi infortunatosi) al 15′ del primo tempo, ma all’ultima azione di gioco Caicedo fa godere Inzaghi.
    LAZIO-JUVENTUS 1-1: NUMERI E STATISTICHE
    LAZIO (3-5-2): Reina; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (8′ st Hoedt); Marusic, Milinkovic-Savic, Cataldi (32′ st Akpa Akpro), Luis Alberto (32′ st Pereira), Fares (9′ st Lazzari); Correa, Muriqi (9′ st Caicedo). A disposizione: Furlanetto, Alia, Patric, Anderson, Armini, Parolo, Moro. Allenatore: Inzaghi
    JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Demiral, Danilo; Kulusevski (31′ st McKennie), Bentancur, Rabiot, Frabotta; Morata (44′ st Bernardeschi), Ronaldo (31′ st Dybala). A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Arthur, Portanova. Allenatore: Pirlo
    ARBITRO: Massa di Imperia
    MARCATORI: 15′ pt Ronaldo (J), 49′ st Caicedo (L)
    NOTE: Ammoniti: Cataldi, Akpa Akpro (L); Bentancur, Cuadrado (J). Recupero: 1′ e 4′ LEGGI TUTTO

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    Lazio-Juve 1-1: non basta Ronaldo, bianconeri beffati da Caicedo al 94'

    ROMA – La Juventus si fa prendere all’ultimo secondo della partita da Caicedo, l’uomo dell’ultimo secondo e spreca una vittoria che avrebbe dovuto conquistare. Troppi errori in attacca, dove sciupa molto, costano la beffa al 94′. Non si può dire che il risultato sia giusto, ma è indubbio che la Juventus deve riflettere sull’incapacità di chiudere le partite che può costare carissimo. Il quarto pareggio, dopo Roma, Crotone e Verona, può pesare in chiave classifica, ma soprattutto le squadre che vincono gli scudetti hanno più cinismo nel prendersi le partite. Non basta la discreta partita e le tante occasioni costruite, soprattutto perché nel corso della ripresa, la Juventus ha fatto di tutto per tenere in partita la Lazio, meno aggressiva di altre volte.

    Juve sprecona
    Andrea Pirlo che, alla vigilia, aveva spiegato di temere le velenose ripartenze della Lazio, finisce per colpire i biancocelesti proprio con la stessa arma. La Juventus, infatti, aspetta che sia la Lazio a fare la partita, compito complicato dalla scarsa condizione di Luis Alberto, e poi riparte in velocità grazie a Bentancur, ma soprattutto, Rabiot, fondamentale delle riconquiste. Altrettanto importanti nei rovesciamenti di fronti sono Cuadrado, sempre più fulcro della manovra offensiva, e Kulusevski che cuce bene sulla trequarti. Manca, la Juventus, di maggiore concretezza in attacco, finendo per soffrire in una partita che avrebbe dovuto chiudere già nel primo tempo (Ronaldo coglie una traversa e chiama Reina a una paratona su punizione) e che nei primi 25′ della ripresa vede Rabiot e Ronaldo sbagliare due volte davanti a Reina. L’unico gol nasce da una bellissima iniziativa di Cuadrado: salta Fares, scambia con Bentancur, guadagna il fondo, mette in mezzo e trova Ronaldo che la butta dentro dall’area piccola al 15′ del primo tempo.
    Occasioni Lazio
    La Lazio, da parte sua, sviluppa con un certo affanno la manovra, andando per lo più a sbattere contro la linea difensiva della Juventus. Colleziona comunque occasioni: nel primo tempo la migliore è al 21′ con un assist di testa di Radu che Muriqi non aggancia di un soffio, mancando un facile appoggi in rete; nella ripresa al 23 Marusic sfiora l’incrocio con un tiro a giro al 5′ st e, infine, a dieci minuti dalla fine, Marusic di testa spreca un bel cross di Milinkovic-Savic.

    Equilibrio
    Insomma, dal conto delle occasioni emerge un sostanziale equilibrio, anche se la Juventus ha dato la sensazione di squadra più solida e determinata nel conquistare il risultato e più dotata tecnicamente nella costruzione dalla trequarti in su. Mancando, però, di quella cattiveria necessaria a chiudere la gara, la Juventus paga una distrazione difensiva all’ultima azione utile. Correa, supera un paio di avversari ed entra in area dalla sinistra servendo Caicedo. Il colombiano si gira, liberandosi di Bonucci, e calcia trovando l’angolo basso alla sinistra di Szczesny. LEGGI TUTTO

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    Parma-Fiorentina 0-0: Sepe chiude la porta, solo un punto per Iachini

    PARMA – La Fiorentina non riesce a scardinare il fortino del Parma, chiudendo sullo 0-0 la quarta gara della settima giornata di Serie A in terra emiliana. Al Tardini il tecnico Iachini, in bilico sulla panchina dei viola, raccoglie soltanto un punto nonostante la buona prestazione dei suoi. Terzo pareggio di fila in campionato per il Parma, che era reduce da due 2-2 consecutivi.
    PARMA-FIORENTINA 0-0, TABELLINO E STATISTICHE

    Parma-Fiorentina, la cronaca
    I ducali si presentano in campo con Inglese titolare, completamente recuperato dagli acciacchi fisici, al fianco di Gervinho in attacco e il debuttante venezuelano Osorio in difesa con capitan Bruno Alves, ristabilitosi dopo il Coronavirus. Nella Fiorentina mister Iachini, privo di Martinez Quarta, German Pezzella e Callejon, sceglie Pulgar in regia, affiancato da Amrabat e Castrovilli, con Bonaventura in panchina; il tandem offensivo è composto da Ribery e Kouamé, con Vlahovic e Cutrone che partono tra i rincalzi. Al Tardini è la Fiorentina a mostrare il gioco migliore, impegnando l’ex viola Sepe con Biraghi e Ribery; il Parma si fa vivo dalle parti di Dragowski con Giuseppe Pezzella, servito da Gervinho. Si arriva all’intervallo senza altre emozioni, con i viola che conducono le danze.
    SERIE A, RISULTATI E CLASSIFICA
    Sepe sempre attento
    In apertura di ripresa ci prova Biraghi per la Fiorentina, ma Sepe è ancora attento e devia in corner. Lo spartito del match è lo stesso del primo tempo: prolungato possesso palla della formazione di Iachini, ma il Parma concede pochissimo. Gervinho commette qualche errore di troppo, vanificando i pochi tentativi offensivi degli emiliani. Iachini ci prova inserendo Cutrone e Lirola per Kouamé e per l’infortunato Venuti. All’81’ una fiondata di Castrovilli è troppo centrale per impensierire Sepe, che blocca il pallone. Poco più tardi il giovane centrocampista viola lascia il posto a Bonaventura. Liverani, nel frattempo, ha inserito Karamoh, Sohm e Brunetta. Il match non si sblocca: finisce 0-0. La Fiorentina è dodicesima a 8 punti, il Parma quattordicesimo a 6. LEGGI TUTTO

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    Benevento-Spezia 0-3: doppietta di Nzola, altra sconfitta per Pippo Inzaghi

    BENEVENTO – Lo Spezia vince 3-0 sul campo del Benevento nel settimo turno di Serie A. La squadra di Italiano sbanca il Vigorito ritrovando il successo in campionato dopo due sconfitte e due pareggi. A sbloccare l’incontro è Pobega nel primo tempo, poi si scatena Nzola nella ripresa e firma una doppietta per il definitivo 0-3. Lo Spezia sale a quota 8 punti in classifica. Quarto ko di fila, invece, per il Benevento di Pippo Inzaghi che rimane a quota 6 in graduatoria.
    Benevento-Spezia: curiosità e statistiche
    Sblocca Pobega, Spezia avanti
    Il Benevento di Pippo Inzaghi si presenta dal primo minuto con Lapadula prima punta supportato da Insigne e Sau sulla trequarti. Dall’altra parte, Spezia di Italia schierato con il 4-3-3 e con il tridente offensivo formato da Aguelo, Nzola e Gyasi. Prima parte di partita con ritmi bassi. Dopo soli 14 minuti Inzaghi è costretto ad effettuare il primo cambio, con Foulon che prende il posto dell’infortunato Maggio. Le due squadre non hanno vere occasioni da gol ma alla mezz’ora di gioco la formazione ospite sblocca l’incontro e trova il vantaggio con la rete di Pobega, bravissimo a punire  Montipò con un inserimento centale sul cross di Ferrer. Lo Spezia è avanti, il Benevento prova subito a reagire. I padroni di casa si buttano in avanti e costruiscono immediatamente buone opportunità per il pareggio. Prima ci prova Insigne, fermato anche dal fuorigioco, poi Lapadula va ad un passo dal pari con il palo colpito al 31′ a Provedel battuto. Subito dopo, è Sau a rendersi pericolosissimo ma il portiere del Benevento è reattivo e salva i suoi. Nella parte finale del primo tempo, torna in attacco lo Spezia con Bastoni vicino al raddoppio con un tiro in diagonale. Prima dell’intervallo, anche Italiano è costretto alla prima sostituzione: si fa male Chabot, entra Dell’Orco.
    Serie A, calendario e classifica
    Nzola ne fa due, ko il Benevento di Inzaghi
    Nella ripresa Pippo Inzaghi gioca la carta Improta al posto di Dabo e il centrocampista del Benevento rimedia subito il primo cartellino giallo dell’incontro per un fallo su Terzi. Passano pochi minuti e lo Spezia sfiora il raddoppio con la traversa colpita da Agudelo con un bel sinistro dalla distanza. La squadra ospite sembra più determinata edè pericolosa dalle parti di Montipò con un paio di azioni da calcio d’angolo. Al 65′, infatti, arriva il secondo gol dello Spezia con la prima rete di Nzola in Serie A: il francese segna dopo una bella combinazione con Gyasi. Il Benevento subisce il colpo e la partita è decisamente in discesa per lo Spezia, che a venti minuti dal novantesimo chiude definitivamente la sfida con il tris firmato ancora da Nzola, che trova la doppietta con il colpo di testa vincente sul corner battuto da Estevez. La partita del Vigorito è chiusa e lo Spezia gestisce senza affanni il risultato nel finale. I due allenatori ne approfittano per diversi cambi: dentro Barba, Moncini e Tello per il Benevento, Marchizza e Sena per gli ospiti. Negli ultimi minuti, la formazione di Italiano va vicina anche al quarto gol ma il risultato non cambia e lo Spezia vince 3-0 in casa del Benevento trovando la seconda vittoria in campionato. Quarta sconfitta consecutiva, invece, per il Benevento di Pippo Inzaghi. LEGGI TUTTO

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    Diretta Cagliari-Sampdoria ore 15: probabili formazioni, dove vederla in tv e streaming

    CAGLIARI – Per Eusebio Di Francesco non potrà essere una partita come tutte le altre. Di fronte c’è la sua ex Sampdoria, con alla guida Claudio Ranieri, cioè colui che ne ha preso il posto sia sulla panchina dei blucerchiati, sia precedentemente su quella della Roma. L’allenatore del Cagliari però alla vigilia ha chiarito di non avere rancori: “Per me nessuna rivincita. Nella Sampdoria non sono entrato in sintonia con il gruppo e ho fatto una scelta che reputavo la migliore. Ora penso solo ed esclusivamente alla mia squadra per poter centrare la vittoria che ci serve”. Ranieri dall’altra parte si affida alla continuità: “In questo momento continuo con chi sta facendo bene, ma il campionato è lungo e avrò bisogno di tutti”.
    Segui la diretta di Cagliari-Sampdoria su tuttosport.com

    Dove vederla in tv e streaming
    Alle 15 alla Sardegna Arena si gioca la partita tra Cagliari e Sampdoria. Il match sarà trasmesso su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251, in streaming sul servizio SkyGo.
    Cagliari-Sampdoria, probabili formazioni
    CAGLIARI (4-2-3-1): Cragno; Zappa, Klavan, Godin, Lykogiannis; Marin, Rog; Nandez, Joao Pedro, Ounas; Simeone. All.: E. Di Francesco.
    SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Tonelli, Yoshida, Augello; Candreva, Thorsby, Ekdal, Jankto; Ramirez; Quagliarella. All.: Ranieri.
    ARBITRO: Ayroldi di Molfetta. LEGGI TUTTO

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    Sassuolo-Udinese 0-0: De Zerbi non supera il Milan di Pioli

    Missione fallita, almeno per oggi. Il Sassuolo non è andato oltre lo 0-0 casalingo contro l’Udinese e ha mancato il sorpasso al Milan di Pioli che avrebbe regalato a De Zerbi il primato momentaneo di Serie A. Caputo bloccato, così come tutti i neroverdì, per la straordinaria fase difensiva di Gotti che non ha lasciato spazio alle idee degli avversari. Gara chiusa e poche occasioni, per il Sassuolo sarà tempo di rifarsi al ritorno dalla sosta delle nazionali con la trasferta di Verona.
    Sassuolo-Udinese 0-0: tabellino e statistiche
    Classifica Serie A

    Il Sassuolo non riesce a sfondare
    Non il migliore dei primi tempi dal punto di vista emotivo. Stavolta il solito giro palla del Sassuolo non ha portato così tanti pericoli all’Udinese, furbissima ad alzare il muro e a non concedere praticamente nulla. Boga e Berardi hanno cercato di aprire il campo sugli esterni senza tuttavia riuscire nel compito, anzi: l’ivoriano è stato strigliato da De Zerbi per non essere entrato in partita, il capitano s’è reso protagonista con una botta dalla distanza piuttosto velleitaria. Gioco spezzettato anche per i numerosi contrasti, il più duro quello che ha visto involontariamente Rogerio dare una tacchettata sul volto ad Arslan. La svolta sembrava essere arrivata con il neoentrato Muldur e la sua iniziativa sulla fascia sinistra, ma Becao in modo davvero provvidenziale ha tolto a Caputo la sicura palla dell’1-0. I due tecnici hanno svelato i loro pezzi da novanta a 25’ dal termine, da una parte Defrel (fuori Boga) e dall’altra Deulofeu (per Pussetto). L’agonismo è rimasto quello ammirato per l’intera serata, la qualità ha raggiunto uno step un po’ più altino anche grazie alla straordinaria doppia fase di un big come De Paul, gli attaccanti però non hanno avuto nessuna occasione clamorosa e il risultato è rimasto inchiodato sullo 0-0. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, si valuta la fattibilità della centrale unica per i tamponi

    MILANO – La Lega Serie A, con la Federazione medico sportiva italiana, valuterà come implementare il protocollo anti-Covid e la fattibilità di una centrale unica per i tamponi. Lo ha deciso il Consiglio della Lega. Come spiega una nota, “la Lega Serie A, con il supporto della Federazione medico sportiva italiana e del suo presidente, Maurizio Casasco, per tutelare la salute dei tesserati e garantire la prosecuzione delle competizioni, studierà, nei prossimi giorni, le modalità per implementare ulteriormente per la Serie A il protocollo medico, sulla base di quello già predisposto da Figc e Cts. La Fmsi, inoltre, individuerà e proporrà alla Lega Serie A il protocollo secondo cui dovranno essere effettuati i tamponi per la ricerca del SARS-Covid 19, anche nell’auspicata ipotesi di centralizzazione già discussa in Cda”. LEGGI TUTTO