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    Serie A, Inter-Fiorentina 4-3: Conte esulta, rimonta show nel finale

    MILANO – L’Inter di Conte conquista un successo fondamentale alla prima partita in campionato (la sfida contro il Benevento, valido per la prima giornata sarà recuperata mercoledì prossimo) e batte la Fiorentina 4-3 grazie a una super rimonta nel finale: i gol di Lukaku e D’Ambrosio, infatti, permettono ai nerazzurri di ribaltare il 2-3 dei viola che grazie alle magie di Ribery (doppio super assist) erano riusciti a loro volta a rimontare i nerazzurri. Una valanga di emozioni nella notte di San Siro che alla fine ha visto prevalere l’Inter. Per la squadra di Conte da segnalare anche il debutto di Vidal, entrato nella ripresa al posto di Brozovic.

    Le mosse di Conte e un super Ribery
    Il risultato finale lascia trasparire che sono ancora i tanti problemi che Handanovic e compagni devono sistemare, a partire da una fase difensiva (la meno battuta nella scorsa Serie A) fatta a pezzi da un Ribery in serata di grazia, che inventa per sé e per i compagni ma a cui non riesce il colpo finale. Ma la differenza l’hanno fatta la qualità e la lunghezza della panchina nerazzurra, fattore su cui Conte tanto ha insistito nella passata stagione. E probabilmente non è un caso se la rimonta si concretizza nel finale, quando il tecnico interista fa entrare tra gli altri Hakimi, Vidal e Nainggolan mentre Iachini è costretto a sostituire uno stremato Ribery.
    Apre Kouamé, la ribalta Lautaro
    Resta la prova coraggiosa della Fiorentina, che ha avuto il merito di sbloccare la gara subito, mettendo per qualche minuto l’Inter alle corde: cross di Biraghi, la difesa nerazzurra si addormenta e da due passi Kouamé insacca su assist di Bonaventura. L’attaccante ex Genoa ha anche la palla per raddoppiare, servito da uno scatenato Ribery, sprecando però a tu per tu con Handanovic. Dall’altra parte, l’occasione per pareggiare subito sembra poter arrivare dopo un contatto Lautaro-Caceres in area per cui Calvarese concede il rigore, ma, richiamato al Var, l’arbitro torna sui suoi passi. L’argentino resta protagonista, perché è su due suoi guizzi che l’Inter ribalta momentaneamente la sfida: nel finale di primo tempo si invola e con un destro a giro dal limite fa 1-1, a inizio ripresa un suo destro da posizione defilata trova la deviazione di Ceccherini per il vantaggio nerazzurro.

    Festival del gol deciso da D’Ambrosio
    Dura poco, perché la difesa interista non riesce a contenere Ribery. L’ex Bayern dopo 50 metri di fuga trova l’inserimento di Castrovilli che col mancino trova il 2-2, poi inventa mettendo in porta Chiesa, scavetto su Handanovic e Fiorentina di nuovo avanti. Conte decide così di mettere in campo tutta la qualità che aveva in panchina. Dentro, nell’ordine, Sensi (per uno spentissimo Eriksen), Hakimi, Vidal, Nainggolan e Sanchez, con conseguente passaggio ad un inedito 4-3-1-2. È la Fiorentina, però, ad avere la palla per chiudere la sfida: ancora Ribery trova Vlahovic, che spara a lato a tu per tu con Handanovic. Nell’altra area, Lukaku sembra essere incappato in una delle sue serate storte, sprecando due clamorose occasioni da solo davanti a Dragowski. Alla terza palla gol, però, il belga non sbaglia, insaccando il 3-3 da due passi su assist di Hakimi. E nel giro di tre minuti l’Inter ribalta definitivamente la partita: merito di D’Ambrosio, che sugli sviluppi di un corner di testa regala i tre punti ai nerazzurri. La sfida scudetto con la Juve per gli uomini di Conte può cominciare, così, con il piede giusto.
    Serie A, Inter-Fiorentina 4-3: tabellino e statistiche
    Classifica Serie A LEGGI TUTTO

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    Inter-Fiorentina 4-3, il tabellino

    MILANO – Inter e Fiorentina rendono indimenticabile la notte di San Siro con una delle sfide più belle degli ultimi anni: in vantaggio quasi subito con Kouamé, i viola subiscono il gol del pareggio nerazzurro di Lautaro a fine primo tempo, e poi vanno in svantaggio per colpa dell’autorete di Ceccherini. Ma poi sale in cattedra Franck Ribery: l’asso francese confeziona due assist per Castrovilli e Chiesa. La Viola sarebbe a un passo dalla vittoria, ma prima Lukaku pareggia a pochi minuti dal fischio finale, poi D’Ambrosio ribalta ancora una volta il risultato: 4-3 per la squadra di Conte.
    INTER-FIORENTINA 4-3: NUMERI E STATISTICHE
    INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, Bastoni, Kolarov; Young (20′ st Hakimi), Barella (30′ st Nainggolan), Brozovic (30′ st Vidal), Perisic (33′ st Sanchez); Eriksen (20′ st Sensi); Lukaku, Martinez. A disposizione: Radu, Gagliardini, Ranocchia, Dalbert, Pirola, Skriniar, Pinamonti. Allenatore: Conte
    FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Ceccherini, Caceres; Chiesa (24′ st Lirola), Bonaventura (17′ st Borja Valero), Amrabat, Castrovilli, Biraghi; Kouamé (17′ st Vlahovic), Ribery (39′ st Cutrone). A disposizione: Terracciano, Duncan, Saponara, Pezzella, Venuti, Montiel, Dalle Mura, Igor. Allenatore: Iachini
    ARBITRO: Calvarese di Teramo
    MARCATORI: 3′ pt Kouamé (F), 47′ pt Martinez (I), 5′ st aut. Ceccherini (F), 12′ st Castrovilli (F), 18′ st Chiesa (F), 42′ st Lukaku (I), 44′ st D’Ambrosio (I)
    NOTE: Ammoniti: Barella (I); Ceccherini (F). Recupero: 2′ e 4′ LEGGI TUTTO

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    Sampdoria-Benevento 2-3, rimonta pazzesca per Inzaghi

    GENOVA – La Sampdoria perde in casa contro il Benevento nonostante il vantaggio di due gol maturato nei primi minuti di partita: dopo essere passata all’8′ con la rete di Quagliarella, la squadra di Ranieri raddoppia al 17′ con Colley, ma i sanniti non si arrendono e iniziano ad attaccare affidandosi a Caldirola. Il difensore, all’esordio in Serie A, realizza una doppietta e la squadra di Inzaghi riesce a rimontare e a conquistare i tre punti grazie al gol di Letizia realizzato a due minuti dal termine.

    Il tabellino di Sampdoria-Benevento
    Il Benevento rimonta, Inzaghi sorride
    Parte forte la Sampdoria, che sfiora subito il gol con Bonazzoli: l’attaccante non arriva per un soffio sul cross di Jankto e la palla sfila sul fondo. Il Benevento risponde immediatamente con Insigne, il quale manda sull’esterno della rete la conclusione ravvicinata. All’8′ i blucerchiati ringraziano Montipò, che regala di fatto l’1-0 alla Samp: il portiere si fida troppo dei piedi e sbaglia il passaggio per Glik. Bonazzoli lo intercetta e serve Quagliarella al centro dell’area, che a porta vuota fa 1-0. La squadra di Ranieri raddoppia al 17′ Candreva serve un cioccolatino per Colley, che stacca perfettamente per il 2-0. Il Benevento reagisce e al 24′ si vede negare da Audero il gol dell’1-2 grazie ad un miracolo straordinario del portiere su colpo di testa di Moncini, ma al 33′ i giallorossi accorciano le distanze. Cross dalla sinistra di Letizia, rimpallo sfortunato tra due giocatori della Sampdoria e conclusione di Caldirola da centro area che trova la rete dell’1-2. La squadra di Inzaghi, nella ripresa, continua ad attaccare: al 71′ Moncini si divora il 2-2 mandando sul fondo la conclusione ravvicinata, ma un minuto più tardi arriva il pareggio e la firma è ancora quella di Caldirola, che con un colpo di testa su corner mette la palla nell’angolino. La Sampdoria prova a riportarsi in vantaggio nei minuti finali, ma Gabbiadini centra in pieno il palo e il gol del 3-2 realizzato da Jankto viene annullato per fuorigioco. La beffa per i padroni di casa arriva all’88’, quando Letizia firma la rimonta con un tracciante da fuori area che non lascia scampo a Audero: il Benevento conquista i primi tre punti del suo campionato. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Lazio 0-2, il tabellino

    CAGLIARI – L’esordio in campionato della Lazio coincide con una vittoria convincente: gli uomini di Inzaghi sconfiggono a domicilio il Cagliari con le reti di Lazzari nel primo tempo e Immobile a un quarto d’ora dalla fine. Per i rossoblù è un passo indietro dopo il pareggio col Sassuolo della scorsa settimana.
    CAGLIARI-LAZIO 0-2: NUMERI E STATISTICHE
    CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Faragò (34′ st Zappa), Walukiewicz, Klavan, Lykogiannis (43′ st Tripaldelli); Nandez, Marin (24′ st Caligara), Rog; Sottil (35′ st Pavoletti), Simeone (34′ st Despodov), Joao Pedro. A disposizione: Aresti, Godin, Oliva, Pinna, Pisacane, Vicario. Allenatore: Di Francesco
    LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (44′ st Parolo); Lazzari, Milinkovic-Savic (25′ st Akpa-Akpro), Leiva (18′ st Escalante), Luis Alberto (44′ st Cataldi), Marusic; Correa (25′ st Caicedo), Immobile. A disposizione: Adekanye, Alia, Anderson, Armini, Kiyine, Reina. Allenatore: Inzaghi
    ARBITRO: Massa di Imperia
    MARCATORI: 4′ pt Lazzari, 30′ st Immobile
    NOTE: Ammoniti: Marin (C); Leiva (L). Recupero: 0′ e 4′ LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Lazio 0-2: Inzaghi parte forte con Lazzari e Immobile

    CAGLIARI – La Lazio bagna il proprio debutto in campionato con un convincente 2-0 alla Sardegna Arena di Cagliari, frutto delle reti di Lazzari, la prima in maglia biancoceleste, dopo soli 4 minuti, e della Scarpa d’Oro 2020 Ciro Immobile al 74′. Positiva prestazione di Marusic, autore di entrambi gli assist, esordio per Escalante. In casa sarda, dopo un primo tempo da incubo, buona reazione nella ripresa, con Simeone che fallisce una clamorosa chance che sarebbe valsa il momentaneo 1-1. 
    Cagliari-Lazio, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica

    Le scelte di Di Francesco e Inzaghi
    Di Francesco si presenta alla Sardegna Arena con un fluido 4-3-3 (4-1-4-1 all’occorrenza), con il tridente formato da Sottil, Joao Pedro e Simeone supportato da Nandez, Marin e Rog. Solo panchina per il nuovo acquisto Godin, guida la difesa Klavan affiancato da Walukiewicz con Faragò e Lykogiannis sugli esterni. Tra i pali Cragno. Nonostante l’emergenza, Simone Inzaghi non rinuncia al classico 3-5-2, con Patric, Acerbi e Radu davanti a Strakosha e Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto e Marusic, eccezionalmente sulla corsia mancina, dietro a Correa ed Immobile.
    Sblocca Lazzari, Lazio avanti a Cagliari
    La Lazio, all’esordio stagionale in campionato (recupererà la prima giornata con l’Atalanta mercoledì 30 settembre), impiega appena 4′ per lanciare la sfida a Juve ed Inter e ricandidarsi tra le favorite per lo Scudetto: Marusic ignora Immobile sul vertice mancino dell’area sarda, si destreggia e mette in mezzo, il pallone leggermente deviato diventa al bacio per Lazzari che, con Cragno tagliato fuori dalla traiettoria, appoggia in rete per l’1-0. Il vantaggio non appaga i biancocelesti, che anzi continuano a spingere, mentre il Cagliari perde certezze. L’autore del gol offre una buona opportunità alla Scarpa d’Oro 2020, ma la difesa chiude, Klavan recupera in extremis su Correa, murati i tentativi di Milinkovic, Marusic e ancora Immobile, quindi termina alta una rovesciata del centrocampista serbo. I ragazzi di Di Francesco si rivedono soltanto al 22′, con un calcio di punizione da posizione defilata di Lykogiannis (il pallone sorvola la traversa), e al 25′, con Strakosha che respinge un tiro dal limite di Rog dopo uno svarione di Patric. Immediata la controrisposta laziale: una pennellata di Luis Alberto mette in moto Immobile, ma Cragno blocca senza problemi. Milinkovic e Lazzari duettano a meraviglia, Lykogiannis e il croato ex Napoli faticano terribilmente a leggere in anticipo le giocate dei diretti avversari, e proprio sull’out destro nasce una nuova, colossale occasione biancoceleste, col Cagliari che si salva solo grazie ad un provvidenziale recupero di Klavan.
    Dominio Lazio, palo di Correa
    Accade di tutto al 33′: Marusic manda in porta Milinkovic che resiste di forza alla carica di Lykogiannis, miracolosa parata di Cragno, subentra Lazzari che subisce forse fallo da rigore, ancora il serbo che prova a giro da posizione impossibile, palo di Correa sulla respinta della difesa sarda e girata di Immobile in curva. Tutto inutile, il forte centrocampista di Inzaghi si trovava, in principio, in fuorigioco. La Lazio non si ferma e 30 secondi dopo ci riprova dal limite il capocannoniere dello scorso campionato (risposta in due tempi del portiere rossoblù), quindi Lazzari sbaglia l’ultimo passaggio col Tucumano tutto solo. Mani sul volto per Di Francesco, che se la cava anche al 41′, con Immobile che fallisce l’assist del 2-0 a due passi dalla linea di porta, e al 42′, con Cragno salvifico sull’interno a giro dello stesso attaccante scuola Juve. Neppure un calcio di punizione da ottima posizione “regalato” da Leiva e calciato alto da Joao Pedro permette al Cagliari di rendersi davvero pericoloso: è l’ultima emozione di un intenso primo tempo.
    Marusic show, Immobile fa 2-0
    Si cambia campo e con esso muta il favore del vento, che nella prima frazione soffiava forte verso la porta di Cragno. Il Cagliari pare trasformato e, se al 47′ Marin sbaglia il filtrante per Simeone, un giro di lancetta più tardi Joao Pedro impegna Strakosha con una staffilata dai trenta metri, mentre l’argentino figlio d’arte spara clamorosamente alto il tap-in di controbalzo a porta praticamente vuota. La Lazio non si scompone e torna a far viaggiare rapidamente il pallone, mentre il piede educato di Luis Alberto premia l’ennesima sgroppata di Lazzari, costringendo la difesa sarda agli straordinari per evitare spiacevoli sorprese. Il primo ammonito della gara è Marin, “imitato” da Leiva, richiamato in panchina da Inzaghi, che lo sostituisce col neo-acquisto Escalante (63′). Strepitosa azione di matrice biancoceleste al minuto 64, con Luis Alberto che dà il là e mantiene il possesso con una giocata da terra, Immobile nei panni di rifinitore e Milinkovic che spara in porta, esaltando i riflessi di Cragno. Di Francesco, però, ha rivitalizzato i suoi, che rispondono colpo su colpo e al 66′ Walukiewicz sfiora il pari sugli sviluppi di un calcio punizione, mentre Caligara prende il posto di Marin. Ricorre a qualche accorgimento anche Inzaghi, che getta nella mischia Caicedo ed Akpa Akpro per Correa e Milinkovic (70′). Sottil prova a prendere per mano i suoi con una serie di eleganti giocate, ma Marusic ha piani differenti e, autolanciandosi di tacco, percorre la fascia a tutta velocità e serve a Immobile l’assist, il secondo personale della partita, per il 2-0 che pone fine alle ostilità a 16′ dal termine. C’è tempo per gli ingressi di Pavoletti (accolto dagli applausi dei mille della Sardegna Arena), Zappa, Despodov e Tripaldelli (fuori Sottil, Faragò, Simeone e Lykogiannis) da una parte e Parolo e Cataldi (per Radu e Luis Alberto) dall’altra. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Lazio, in mille alla Sardegna Arena

    Mille spettatori potranno assistere a Cagliari-Lazio, gara valida per la seconda giornata di Serie A, in programma oggi alla Sardegna Arena, con inizio alle ore 18. Questo in virtù dell’ordinanza emessa in serata dal presidente della Sardegna, Christian Solinas. Nell’ordinanza si legge che “a decorrere dal 26 settembre 2020, e’ consentita la partecipazione del pubblico a singoli eventi sportivi che non superino il numero massimo di 1.000 spettatori per gli impianti all’aperto, durante gli eventi e le competizioni sportive, ivi compresi quelli riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, di ogni disciplina, limitatamente a quei settori nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da assegnare ai singoli spettatori per l’intera durata dell’evento, nel pieno rispetto delle disposizioni dettate dal DPCM del 7 agosto 2020 e delle misure previste dalla presente Ordinanza”. “Le disposizioni della presente Ordinanza producono i loro effetti a far data dal 26 settembre 2020 e fino al 7 ottobre 2020, salvo proroga esplicita e salvo ulteriori, diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende”. Non verranno messi in vendita i biglietti – fa sapere stamani il Cagliari – ma potranno entrare le persone invitate dalla società, soprattutto sponsor. 
    Cagliari-Lazio LIVE dalle 18 LEGGI TUTTO

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    Diretta Sampdoria-Benevento ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    GENOVA – Dopo il 3-0 contro la Juve alla prima di campionato, la Sampdoria di Claudio Ranieri cerca il riscatto e alle ore 18 allo stadio Luigi Ferraris ospita il Benevento. Per la squadra di Filippo Inzaghi si tratta invece dell’esordio in campionato visto che la prima partita contro l’Inter è stata spostata per via degli impegni dei nerazzurri in Europa League fino alla seconda metà di agosto (la squadra di Antonio Conte ha giocato la finale di Europa League contro il Siviglia il 21 agosto). Inzaghi, nella conferenza stampa della vigilia, ha invitato i suoi a mettersi alle spalle l’ultima esperienza in A risalente alla stagione 2017-18, caricando poi l’ambiente: “Dimentichiamo il campionato di tre anni fa. Difenderemo il nostro posto in A ogni minuto”. A proposito della sfida contro i blucerchiati commenta: “Ho buone sensazioni ma sarà il campo a dire se avremo fatto bene o male. Dopo aver disputato un grande campionato di Serie B, adesso meritiamo di giocarci queste partite in stadi prestigiosi come Marassi. Per provare a fare risultato, servirà un Benevento quasi perfetto. Rispetto alla amichevole con laLazio, sarà totalmente un’altra partita. Se usciremo dal campo dimostrando di aver dato il massimo, allora anche se sconfitti non avremo rimpianti perchè vorrà dire che gli avversari saranno stati più bravi”.
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    Dove vederla in tv e in streaming
    Sampdoria-Benevento è in programma alle ore 18 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport 253. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Sky Go. 
    Sampdoria-Benevento: probabili formazioni
    SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Ramirez, Thorsby, Ekdal, Jankto; Bonazzoli, Quagliarella. ALL.: Ranieri. 
    A DISP.: Ravaglia, Avogadri, Regini, Ferrari, Tonelli, Vieira, Leris, Askildsen, Candreva, Damsgaard, Depaoli, Gabbiadini, La Gumina. 
    BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola, Foulon; Ionita, Schiattarella, Dabo; Insigne, Caprari; Moncini. ALL.: F. Inzaghi.
    A DISP.: Manfredini, Lucatelli, Maggio, Tuia, Pastina, Del Pinto, Hetemaj, Improta, Sau, Vokic, Di Serio, Lapadula. 
    ARBITRO: Dionisi de L’Aquila. LEGGI TUTTO

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    Diretta Cagliari-Lazio ore 18: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    CAGLIARI – Ecco la Lazio al debutto in campionato. La stagione dei biancocelesti inizia dalla seconda giornata in attesa del recupero con l’Atalanta. I ragazzi di Inzaghi si troveranno davanti il Cagliari di Eusebio Di Francesco. I sardi, all’esordio in Serie A, hanno pareggiato 1-1 con il Sassuolo in trasferta. C’è tutta l’intenzione di fare bene alla prima nella Sardegna Arena. Con l’arrivo di Diego Godin, il difensore arrivato dall’Inter, i rossoblù rilanciano le proprie ambizioni stagionali.

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    Diretta tv e streaming di Cagliari-Lazio
    Il match, che andrà in onda alle ore 18, sarà trasmesso su Sky Sport Serie A, in Pay-per-view su Now Tv e su Lazio Style Channel, canale tematico biancoceleste (233 di Sky).
    Le probabili formazioni di Cagliari-Lazio
    CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Walukiewicz, Pisacane, Lykogiannis; Marin, C. Oliva, Rog; Nandez, Simeone, Joao Pedro. All. Di Francesco.
    A disp. Aresti, Vicario, Godin, Klavan, Tripaldelli, Zappa, Pinna, Caligara, Tramoni, Despodov, Pavoletti, Sottil.
    LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Marusic; Correa, Immobile. All. S. Inzaghi.
    A disp. Reina, Alia, Armini, Parolo, D. Anderson, Kiyine, Akpa Akpro, Escalante, Cataldi, Caicedo, Adekanye.
    ARBITRO: Massa di Imperia. VAR: Chiffi. LEGGI TUTTO