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    Serie A 2020-21, ecco tutte le squadre: si parte il 19 settembre

    TORINO – Ai nastri di partenza della Serie A 2020-21 ci sarà lo Spezia di Vincenzo Italiano. La squadra ligure, dopo l’1-0 della gara d’andata nella finale playoff contro il Frosinone, è riuscita nell’impresa, perdendo 1-0 tra le mura amiche ma conquistando la promozione nella massima serie grazie al miglior piazzamento in classifica. Nella regular season grande protagonista della cadetteria era stato il Benevento di Pippo Inzaghi che ha letteralmente ammazzato il campionato guadagnandosi la promozione diretta. Alle spalle dei campani il Crotone che, dopo due stagione in Serie B, è riuscito a tornare in A. Benevento, Crotone e Spezia prenderanno dunque il posto delle tre squadre retrocesse in cadetteria: Spal, Brescia e Lecce. La squadra da battere, nonostante il cambio d’allenatore, rimane la Juve che ha chiuso la stagione vincendo il nono scudetto consecutivo. Si parte il 19 settembre, mentre l’ultima giornata si giocherà il 23 maggio. Giusto in tempo per “godersi” gli Europei, competizione nella quale la Nazionale di Roberto Mancini sarà una delle protagoniste. Visto lo slittamento dovuto al finale di stagione inedito, si giocherà anche il 3 gennaio. Cinque i turni infrasettimanali, più quello di mercoledì 6 gennaio.
    Spezia-Frosinone 0-1: Rohden mette paura, ma Italiano è promosso in Serie A
    Serie A 2020-21
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    Coronavirus, Ricciardi: “Calcio ancora a porte chiuse con questi numeri”

    ROMA – “Le partite di calcio possono svolgersi solo senza pubblico. Se noi controlliamo il virus potremo riaprire le manifestazioni di massa, ma con questi numeri non è possibile”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ad Agorà su RaiTre.

    Coronavirus, calcio ancora a porte chiuse
    Riguardo il possibile ritorno allo stadio, Ricciardi ha ribadito: “Dipende dalla circolazione del virus: se la controlliamo possiamo pensare di riaprire le manifestazioni di massa in maniera controllata. Le discoteche? A me sono simpatiche però è una questione di sanità pubblica”.
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    Crotone, ecco i convocati per il ritiro e le prime amichevoli

    CROTONE – La nuova stagione del Crotone, quella che segnerà il ritorno dei pitagorici in Serie A, è pronta a partire. Venerdì 21 agosto i calciatori rossoblù verranno sottoposti ai test molecolari e sierologici. Poi, arrivati i risultati, i test atletici del sabato con il trasferimento della truppa agli ordini di mister Stroppa verso il ritiro di Trepidò (Cotronei) nella Sila crotonese dove avrà luogo il ritiro. Oltre alla lista dei convocati il Crotone ha reso note le prime due amichevoli da giocare allo “Stadio Ampollino” di Villaggio Baffa: il 30 agosto alle 17 contro il Monopoli, mentre mercoledì 2 settembre sarà la volta della Vibonese. Entrambe le gare, come anche le sedute di allenamento, si svolgeranno rigorosamente a porte chiuse come stabilito dai protocolli sanitari.
    La lista dei convocati
    BORELLO Giuseppe, CORDAZ Alex, CRESPI Gian Marco, CROCIATA Giovanni, CUOMO Giuseppe, EVAN’S Jean Lambert Allan, FESTA Marco, GIGLIOTTI Guillaume, GOLEMIC Vladimir, GOMELT Tomislav, KARGBO Augustus, MAZZOTTA Antonio, MESSIAS Junior Walter, MOLINA Salvatore, MUSTACCHIO Mattia, SIMY Nwankwo, SPOLLI Nicolas, ZAK Ruggiero, ZANELLATO Niccolò. LEGGI TUTTO

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    Benevento, Glik: “Felice di tornare in Italia. Torino? Sarà emozionante…”

    ROMA – Kamil Glik, ai microfoni di Sky, ha commentato la sua nuova avventura con il Benevento direttamente dal ritiro austriaco di Seefeld: “Mi mancavano l’Italia e la Serie A, anche se in questi 4 anni al Monaco sono stato bene. Appena ho saputo che c’era la possibilità di tornare non ci ho pensato due volte: ho accettato e ora sono felice – ha spiegato il difensore polacco -. Per me le parole valgono più dei contratti, quando ho dato la parola a Foggia, a Inzaghi e al presidente ritenevo l’operazione fatta. Il progetto mi ha convinto e le voglia di tornare era tanta”. Per Glik si tratta di un ritorno in Italia dopo gli anni con il Torino: “Sarà emozionante sfidarli, lì ho vissuto cinque anni bellissimi. Siamo partiti dalla Serie B arrivando fino all’Europa League. Ho grandi ricordi con i granata, ma ora darò tutto per il Benevento”. 

    “Linetty al Torino? Conosce Giampaolo meglio di me…”
    Su Kylian Mbappé, ex compagno di squadra del polacco nel Principato, pronto a giocarsi la Champions con il Psg: “È fenomenale, l’ho visto crescere. Oltre ad essere un fuoriclasse è anche un ragazzo d’oro. Il Paris Saint Germain per me è una delle favorite sin dall’inizio e ora stanno aspettando l’avversario per la finale. Il Bayern Monaco sta facendo molto bene e credo che adesso sia la principale candidata alla vittoria. Tifo il Bayern, è sempre stata la mia squadra del cuore e in più lì gioca un amico come Lewandowski. Lui è in gran forma ed è carico”. I calciatori polacchi stanno prendendo sempre più piede in Serie A: “Quando sono arrivato io in Italia non era così, oggi ce ne sono una decina e ne sono contento. Linetty al Torino? Troverebbe un ambiente importante, uno stadio sempre pieno e una società sana. Poi lui conosce Giampaolo molto meglio di me, ma sull’ambiente Toro posso garantire”. Sul connazionale Milik che, dopo l’arrivo di Osimhen, è in procinto di lasciare Napoli: “Non ho parlato con Arek, ma da settimane leggo che potrebbe andare alla Juve. Sicuramente è un centravanti importante, le cifre dicono questo. Ha fatto bene al Napoli e in Nazionale, è giovane e ha ancora una lunga carriera davanti. Osimhen? È un giocatore talentuoso, lo ha già confermato in Francia. Ma la Serie A è diversa, è difficile fare un pronostico. Mi auguro faccia bene perché il Napoli ha speso cifre importanti per lui” ha concluso Glik. LEGGI TUTTO

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    Quando Zhang cenò da Agnelli

    «Ho grande rispetto e stima per Steven Zhang. Abbiamo discusso dell’epidemia un paio di settimane fa, quando è venuto a cena casa mia. L’economia sarà colpita profondamente, speriamo che la situazione sia contenuta e risolta». Era il 5 marzo scorso quando Andrea Agnelli pronunciò queste parole a Londra, teatro del Business Football Summit organizzato dal Financial Times. La pandemia era agli albori nel nostro Paese, ma già picchiava duro e, lo ricorderete, in ambito calcistico il dibattito verteva sul tema: fermarsi o no. L’8 marzo, a Torino, si giocò Juve-Inter a porte chiuse. L’indomani, a Reggio Emilia, dopo Sassuolo-Brescia calò il sipario sul campionato. Ma nella cena a casa sua, l’ex più giovane presidente della Serie A (quando si insediò, nel 2010, Andrea aveva 34 anni) trovò la conferma di quanto profonda e reciproca fosse la stima per il più giovane collega della Serie A (Steven ha 28 anni, ne compirà 29 il 28 dicembre: quando è stato nominato al vertice dell’Inter, il 26 ottobre 2018, ne aveva ventisei). E quando, il 10 settembre 2019, Zhang è stato eletto nel consiglio dell’European Club Association (Eca), diventando il primo esponente cinese a farne parte, il primo a congratularsi è stato proprio il suo ospite torinese, convinto sia essenziale per il calcio italiano che le due squadre milanesi tornino a esserne protagoniste ai massimi livelli.
    Rispetto al Milan, l’Inter sta bruciando i tempi: sono lì a dimostrarlo la prima finale europea conquistata in modo eclatante, dieci anni dopo l’ultima, quindici giorni dopo il secondo posto in campionato guadagnato a 82 punti, uno solo in meno rispetto alla Juve; la miglior difesa del torneo e, Conte dixit, «con tante statistiche migliori dei bianconeri». Come a dire che, dalla Germania, il messaggio interista spedito in direzione Torino è forte e chiaro, indipendentemente dall’esito della finale di Colonia con il Siviglia. Nel primo anno milanese, Conte ha ricalcato il copione che mise in scena nel primo anno da allenatore della Juve, mancando di un solo punto l’obiettivo tricolore, ma portando l’Inter in una finale europea, sull’onda di una crescita di squadra risultata esponenziale in quest’estate così anomala e così gratificante per il club di Zhang. Fra un mese esatto scatterà il nuovo campionato: è evidente quanto quest’Inter si candidi sin d’ora al ruolo di prima antagonista dei campioni in carica. L’operazione Hakimi, il riscatto di Sanchez, la sagoma di Tonali che si staglia sempre più all’orizzonte di Appiano: segnali di un’ambizione inequivocabile E il bello deve ancora venire. LEGGI TUTTO

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    Benevento, Inzaghi: “Pirlo? Un vantaggio cominciare dalla Juve”

    ROMA – “Dobbiamo prepararci al meglio e cercare di salvarci tirando fuori tutto quello che abbiamo. Questi 13 giorni dovremmo sfruttarli per allenarci bene. Tanti giocatori li conosco, ne sono arrivati di nuovi e sono molto sereno”. Queste le parole di Pippo Inzaghi, tecnico del Benevento, ai microfoni di Sky sport, dal ritiro dei giallorossi a Seefeld, in Austria in vista della prossima stagione di campionato. “Conosco bene la serie A. Abbiamo bisogno di giocatori importanti e so che la società fara di tutto per averli. Poi quando finirà il mercato cercheremo di realizzare un altro sogno, mi piacerebbe essere una squadra rompiscatole. Noi dobbiamo restare con i piedi per terra, abbiamo l’umiltà per sapere che per salvarci sarà dura. Se arriveranno dei giocatori bene, altrimenti andremo avanti con quelli che abbiamo”, ha aggiunto. “Pirlo? Sarà dura ma iniziare dalla Juventus può essere solo un vantaggio, sa il fatto suo. Quella del 2006 è una annata di grandi allenatori, era un grippo con grandi valori e dentro ognuno di noi c’è la voglia di trasportare e trasferire il nostro entusiasmo”, ha proseguito. Poi un pensiero al Milan: “Abbiamo visto quello che Ibra ha fatto al Milan, mi piacerebbe restasse”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, proseguono ispezioni Figc: controlli nei centri di Juventus e Pordenone

    Proseguono i blitz dei pool ispettivi della Procura Federale presso i centri sportivi delle squadre partecipanti alle Coppe Europee e ai play off e play out di Serie B, per accertare la corretta applicazione dei Protocolli sanitari approvati dalla FIGC e validati dalle Autorità governative. Ieri pomeriggio gli ispettori si sono recati presso gli impianti della Juventus e del Pordenone, acquisendo la documentazione sanitaria relativa ai tamponi e agli esami sierologici effettuati da tutti i componenti del gruppo squadra. LEGGI TUTTO

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    A Mertens, Caicedo e Cutrone il “Premio Cesarini”

    ROMA – È stato assegnato a Dries Mertens, Felipe Caicedo e Patrick Cutrone il premio per il goal più “Cesarini”, in extremis, dell’ultimo campionato. Una serata di calcio e spettacolo, sotto la regia del manager Floriano Bini, per l’edizione Premio Renato Cesarini 2020 svoltasi ieri sera nella splendida location della Rotonda a Senigallia in provincia di Ancona (terra d’origine dell’illustre campione marchigiano) caratterizzata dalla tavola rotonda intitolata “Il Milan degli Immortali e Il Calcio di oggi” condotto da Simona Rolandi (Rai), Massimiliano Nebuloni (Sky Sport), Guido D’Ubaldo (Segr. Naz. Ordine Giornalisti) e Sandro Sabatini (Mediaset Sport). Attraverso testimonianze illustri e pareri si è dibattuto a lungo su quella grande squadra rossonera e sulla situazione attuale del nostro calcio. Un grandissimo parterre ha partecipato sul palco con vari interventi sul tema, tra cui l’intervista ad Ariedo Sacchi, Ariedo Braida e Daniele Massaro. Durante il talk-show, a cui hanno partecipato anche il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi e il Rettore Unicam Claudio Pettinari, è stato assegnato un premio speciale alla squadra rossonera anni ’88-90, celebrata dalla Uefa come la più forte di tutti i tempi: premiati con scettri imperiali e prestigiose sculture Arrigo Sacchi, tecnico di quel Milan (che ha ricevuto un premio anche dal Milan Club Castelfidardo), Ariedo Braida e Daniele Massaro. Nel corso della serata, proseguita con la cena di gala al Ristorante Seta di Senigallia, sono stati consegnati illustri riconoscimenti fra gli altri a Fabrizio Ravanelli (ex calciatore), Morgan De Sanctis (dirigente Roma), Massimo Pulcinelli (patron Ascoli Calcio), Stefano Barigelli (Direttore Gazzetta dello Sport), Piercarlo Presutti (Caporedattore Ansa Sport), Enrico Varriale (Vice Direttore Rai Sport), Andrea Balzanetti (Caporedattore Corriere della Sera), Luca Marchetti (Sky Sport), Daniele Bartocci (miglior giovane giornalista), Stefano Belardinelli (presidente Cus Camerino), l’Avv. Michele Briamonte e ad altri big del mondo del calcio. LEGGI TUTTO