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    Atalanta-Bologna 1-0: decisivo Muriel, Gasperini a -6 dalla Juve

    BERGAMO – L’Atalanta spumeggiante e dominante ammirata nella Serie A post lockdown si è vista solo a tratti al Gewiss Stadium in occasione della partita contro il Bologna. Ma dopo l’1-1 contro l’Hellas Verona stavolta alla formazione di Gasperini basta un guizzo di Muriel al 62′ per vincere 1-0 contro la squadra di Mihajlovic e conquistare il secondo posto in solitaria, almeno per una notte, a -6 dalla Juve capolista.
    Atalanta-Bologna: curiosità e statistiche
    Primo tempo senza gol
    Gasperini si affida a Gomez e Duvan Zapata in attacco con Pasalic sulla trequarti mentre Mihajlovic sceglie Palacio unica punta, supportato da Skov Olsen, Soriano e Barrow. La formazione di casa parte subito forte e prova a mettere in discesa la partita: ci prova prima Castagne sulla destra e poi Zapata con un destro dal limite dell’area di rigore. La prima vera palla gol, però, arriva al 16′ minuto di gioco con Gomez, con un diagonale che esce largo non di molto. Subito dopo si vede il Bologna in avanti con Barrow. L’attaccante rossoblù calcia dal limite e sfiora il palo. La squadra di Mihajlovic si fa vedere ancora in attacco, stavolta è Soriano ad avere la chance buona per sbloccare l’incontro ma non arriva sul pallone. Alla mezz’ora di gioco, la migliore occasione del primo tempo per l’Atalanta con Pasalic che tira su sponda di Zapata e trova la risposta attenta di Skorupski. Poi, la clamorosa lite tra Gasperini e Mihajlovic. Scintille tra le panchine per un presunto mancato giallo a Gosens: giallo per entrambi i tecnici, poi rosso per il tecnico nerazzurro. Al 38′ ancora protagonista Barrow con la traversa colpita su calcio di punizione.
    La classifica di Serie A

    Nel secondo tempo decide il gol di Muriel
    A inizio ripresa Gasperini decide di inserire subito Muriel al posto di Pasalic e il colombiano va immediatamente vicino al gol con una percussione in area e il tiro di sinistro in diagonale ma deve fare i conti con un altro intervento super di Skorupski. La partita è molto viva e l’Atalanta preme per sbloccare l’incontro. Ci prova Gomez ma la sua conclusione è molto alta. Poi, nuovamente Barrow per gli ospiti, è pericolosissimo dalle parti di Gollini con un colpo al volo su cross di Tomyiasu. Subito dopo l’occasione del Bologna, al 62′ il gol che decide la partita per la vittoria dell’Atalanta: è Muriel a battere Skorupski con un destro sul primo palo e portare in vantaggio l’Atalanta. I due tecnici effettuano cambi: dentro Orsolini, Dominguez e Sansone nel Bologna per Skov Olsen, Svanberg e Barrow mentre nell’Atalanta ci sono gli ingressi di Malinovskyi e Colley per Gomez e Zapata. Nei minuti finali succede poco: nessuna occasione clamorosa ma solo il tiro centrale di Colley, altri cambi e un paio di gialli (Freuler e Danilo). Mihajlovic manda in campo Mbaye e poi anche Santander. Per l’Atalanta, invece, entrano Sutalo e Caldara al posto di Palomino e Djimsiti. Poi, dopo cinque minuti di recupero e altre due ammonizioni (Colley e Castagne), l’arbitro fischia la fine della partita: l’Atalanta vince di misura contro il Bologna grazie al gol di Muriel nel secondo tempo. LEGGI TUTTO

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    Gasperini-Mihajlovic, lite furiosa: espulso il tecnico dell'Atalanta

    BERGAMO – Il battibecco tra Gasperini e Mihajlovic ha caratterizzato il primo tempo della partita di Serie A tra Atalanta e Bologna. Il tecnico dei nerazzurri è stato poi espulso dall’arbitro dopo le scintille con l’allenatore dei rossoblù per un presunto mancato giallo a Gosens. Prima ammonizione per entrambi e poi il rosso per Gasp. Mihajlovic è stato durissimo con Gasperini: “Che ca… parli con i miei giocatori? Parla con i tuoi e non rompere il ca…, hai capito? Vaffanculo va, parla con i tuoi. Arbitro, buttalo fuori. Ecco, bravo!”. Nella discussione è intervenuto anche Bigon, ds dei rossoblù, che ha replicato al tecnico nerazzurro: “Ma basta, dai piantala”. L’arbitro ha poi espulso Gasperini, che ha reagito urlando: “Perché a me? Ma cosa fai? E’ andato fuori quello che non lo meritava! Tutta sta caciara, eh bravi! Non è possibile!”. Il tecnico dell’Atalanta ha poi proseguito con le proteste sbracciando visibilmente all’indirizzo della panchina del Bologna una volta raggiunta la tribuna.
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    Diretta Sassuolo-Milan ore 21.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e in streaming

    REGGIO EMILIA – Il Milan di Stefano Pioli, ancora imbattuto dopo la ripresa del campionato, fa visita al Sassuolo alle 21.45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia nell’anticipo della 35ª giornata di Serie A. I rossoneri si troveranno di fronte un’altra delle squadre più in forma del campionato, anch’essa imbattuta nel post-lockdown. La squadra di De Zerbi, confermato da Carnevali sulla panchina dei neroverdi, ha inanellato nove risultati utili consecutivi, fermando sul 3-3 Inter e Juve e vincendo per 2-1 all’Olimpico contro la Lazio in rimonta. Entrambe le formazioni, dunque, stanno vivendo un perido di forma smagliante. Per tale ragione il tecnico del Sassuolo De Zerbi ha ribadito di voler tentare l’assalto a un piazzamento europeo fino alla fine della stagione. Obiettivo lontano otto punti, quelli che dividono i neroverdi proprio dai rossoneri. 
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    Sassuolo-Milan: dove vederla in tv e in streaming
    Sassuolo-Milan è in programma alle 21.45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 251. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Skygo.
    Sassuolo-Milan: le probabili formazioni
    SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Peluso, Kyriakopoulos; Magnanelli, Locatelli; Berardi, Djuricic, Boga; Caputo. ALL.: De Zerbi.
    A DISP.: Pegolo, Russo, Marlon, Rogerio, Magnani, Ghion, Piccinini, Bourabia, Mercati, Haraslin, Traorè, Raspadori. 
    MILAN (4-2-3-1): G.Donnarumma; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic. ALL.: Pioli.
    A DISP.: Begovic, A.Donnarumma, Conti, Laxalt, Gabbia, Krunic, Biglia, Brescianini, Colombo, Bonaventura, Paquetà, Leao.
    ARBITRO: Pairetto di Nichelino. LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Bologna ore 19.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BERGAMO – Ottenuta la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini affronta alle 19.30 al Gewiss Stadium di Bergamo il Bologna di Sinisa Mihajlovic nell’anticipo della 35ª giornata di Serie A. I nerazzurri sono reduci dal pareggio esterno al Bentegodi contro l’Hellas Verona. Un pari che allunga a 14 la striscia di risultati utili consecutivi della Dea in campionato. L’Atalanta sarà poi attesa da un calendario complicato e dovrà affrontare Milan, Parma e Inter. Vincendo oggi, però, i nerazzurri potrebbero salire momentaneamente al secondo posto solitario con 74 punti. Di fronte ci sarà un Bologna già sicuro della salvezza e reduce dalla rotonda sconfitta del Meazza contro il Milan (5-1)
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    Dove vederla in tv e in streaming
    Atalanta-Bologna è in programma alle 19.30 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 252. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Skygo.
    Atalanta-Bologna: le probabili formazioni 
    ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Sutalo, Caldara, Palomino; Castagne, Taméze, De Roon, Gosens; Malinovskyi; Pasalic, Muriel. ALL.: Gasperini.
    A DISP.: Sportiello, F.Rossi, Djimsiti, Toloi, Czyborra, Bellanova, Gomez, Da Riva, Freuler, Colley, Piccoli, D.Zapata.
    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Denswil, Krejci; Medel, Svanberg; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio. ALL.: Mihajlovic.
    A DISP.: Da Costa, Sarr, Corbo, Bonini, Mbaye, Poli, Baldursson, Dominguez, Skov Olsen, Santander, Sansone, Juwara.
    ARBITRO: La Penna di Roma 1.

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    Juve-Lazio, la moviola: ci sono i falli da rigore di Bastos e Bonucci

    Al 10’ contrasto aereo tra Ronaldo e Bastos, che colpisce il portoghese al volto con l’avambraccio: gesto involontario, fa bene Orsato a fischiare fallo senza ammonire. Al 37’ la prima ammonizione, ineccepibile, per fallo di Anderson in ritardo su Bentancur. Al 2’ della ripresa Orsato fischia una punzione dal limite per la Juventus perché Bastos respinge con il braccio sinistro largo un tiro di Ronaldo: il Var lo richiama perché il contatto tra braccio e pallone avviene quantomeno sulla linea se non oltre e l’arbitro infatti decreta giustamente il rigore dopo aver controllato. Regolare il raddoppio di CR7: al momento del passaggio di Dybala il portoghese è dietro al pallone. Al 15’ primo ammonito della Juventus, Alex Sandro per fallo su Lazzari: contatto minimo, ma in ritardo e il giallo ci sta. Al 36’ il rigore per la Lazio, giusto: Immobile anticipa Bonucci che colpisce il piede del biancoceleste. LEGGI TUTTO

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    Diritti tv, De Laurentiis ha un piano tutto suo per la Serie A

    Aurelio De Laurentiis ha un piano sui diritti tv: rendere la Lega di Serie A editore di una società di produzione che curerebbe la diretta delle partite, una sorta di magazine, con i prodotti ancillari da rivendere a tutti gli operatori del mercato. Un progetto con cui la Lega gestirebbe in autonomia i diritti tv nazionali e internazionali, con fondi di private equity come finanziatori e non come partner. Il presidente del Napoli ne ha parlato e ha proposto il progetto nel corso del pranzo a Roma con i dirigenti delle altre squadre del campionato.
    Brescia e Lecce, l’Antitrus avvia istruttorie per le clausole degli abbonamenti
    Juve-Lazio, l’altra partita sul filo delle polemiche: virologo a chi?
    Diritti tv, il piano di De Laurentiis
    Dunque, in sostanza si tratterebbe di un modello di business non diverso da quello che proponeva un anno fa Mediapro o da quello su cui sta già lavorando il presidente della Lega, Paolo Dal Pino, coinvolgendo fondi di investimento come partner in una media company. Cambia però il modello di governance, perché la media company in partnership con i fondi sarebbe guidata da un management autonomo dall’assemblea dei club, spesso influenzata da interessi particolari. Le società più fredde nei confronti del progetto di De Laurentiis spingono per quest’ultima soluzione. Venerdì sono attese le proposte vincolanti dei fondi, e l’assemblea di Lega si riunirà per valutarle probabilmente giovedì 30 luglio.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Juve-Lazio ore 21.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    TORINO – Dopo tre turni senza vittrorie (Milan, Atalanta e Sassuolo), la Juve di Maurizio Sarri cerca i tre punti nel posticipo della 34ª giornata di Serie A all’Allianz Stadium di Torino alle 21.45 contro la Lazio. I biancocelesti sono stati a lungo una delle antagoniste dei bianconeri per lo scudetto ma, dopo una prima parte di stagione magistrale, la squadra di Simone Inzaghi è calata, a causa anche dei tanti infortuni, non riuscendo a ripetersi dopo la ripresa del campionato. La Juve, vincendo stasera, salirebbe a +8 dall’Inter seconda, (+9 considerando gli scontri diretti a favore), fermata ieri sul 2-2 dalla Roma, mettendo così un altro mattoncino verso la conquista del tricolore. Sarà una sfida complicata per Cristiano Ronaldo e compagni che, negli ultimi due scontri diretti, hanno subito due ko. In campionato finì 3-1, con Luiz Felipe, Milinkovic-Savic e Caicedo che ribaltarono il momentaneo vantaggio ospite firmato proprio dal portoghese. Stesso risultato nella finale di Supercoppa italiana che la squadra di Simone Inzaghi si è portata a casa grazie ai gol di Luis Alberto (grande assente della sfida di stasera). Lulic e Cataldi. Inutile la rete del momentaneo 1-1 firmata Dybala.
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    Juve-Lazio: dove vederla in tv e in streaming
    Juve-Lazio è in programma alle 21.45 all’Allianz Stadium di Torino e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport Serie A e Sky Sport 252. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Skygo.
    Juve-Lazio: le probabili formazioni 
    JUVE (4-3-3): Szczesny: Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Rabiot; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo. ALL.: Sarri.
    A DISP.: Buffon, Pinsoglio, Rugani, Demiral, Wesley, Ramsey, Muratore, Matuidi, Olivieri, Cuadrado, Higuain.
    LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Luiz Felipe, Acerbi; Lazzari, Milinkovic-Savic, Cataldi, Parolo, D.Anderson; Caicedo, Immobile. ALL.: S.Inzaghi.
    A DISP.: Proto, Guerrieri, Vavro, Jorge Silva, Armini, Falbo, J.Lukaku, A.Anderson, Adekanye, Moro.
    ARBITRO: Orsato di Schio.

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    Ronaldo sfida Immobile: il duello per diventare il Re del gol

    TORINO – Cristiano Ronaldo vuole quel titolo. Ha anche imparato a dirlo: «capocannoniere». La pronuncia non è perfetta, ma il concetto è chiarissimo. Dopo essere stato Top Scorer in Prmier League e Pichichi nella Liga, CR7 vuole il terzo titolo di re dei bomber e questa sera affronta il suo rivale: Ciro Immobile. Il laziale ha segnato 29 gol, uno in più di Ronaldo fermo a 28, tutti e due hanno trasformato 11 rigori, Ciro ha giocato 32 partite, tre in più di Ronaldo che ne ha disputate 29 e he, quindi, una media gol lievemente superiore (0,96 contro 0,90).

    Ronaldo e quel titolo che manca alla sua collezione
    Cristiano Ronaldo vuole, ovviamente, vincere lo scudetto e sta facendo di tutto per conquistare quello che sarebbe il suo settimo titolo nazionale (3 in Inghilterra, 2 in Spagna e 1 in Italia, per ora). Ma il tricolore non lo sazierebbe del tutto. E non stiamo parlando della sua fame di Champions League, tanto grande quanto scontata, ma di quel titolo che manca alla sua collezione e che, quindi, lo stimola ancora di pù. Il premio che va a chi ha segnato più gol in campionato lo stuzzica tantissimo per quello che significa e perché non c’è ancora nel suo museo personale, sull’isola di Madeira, luogo che racconta molto di Cristiano e del suo modo di vivere il calcio: narcisistico, certamente, ma anche maledettamente determinato sull’obiettivo da raggiungere attravero un’etica del lavoro superiore. Perché Cristiano Ronaldo è quello che non ha nessun falso pudore a postare un selfie su uno yatch da miliardario spiegando: «Realizza i tuoi sogni con le persone che ami». Con quell’istantanea CR7 vuole fotografare il suo successo, misurarlo visivamente, perché giustamente convinto di averlo conquistato sul campo, allenamento dopo allenamento. Come sabato, quando si è presentato a mezzogiorno alla Continassa, con l’allenamento ufficiale fissato alle cinque del pomeriggio. Cinque ore di anticipo da dedicare a un lavoro personale, una serie di esercitazioni atletiche per migliorare la condizione, che ultimamente non lo convince. Non è la prima volta, non sarà l’ultima: a 35 anni e dopo 18 di professionismo ha la stessa identica smania di migliorarsi di quando ne aveva 15 e sgattaiolava di nascosto nella palestra dello Sporting Lisbona per qualche allenamento supplementare.
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