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    Verona-Lazio 1-1: Sarri resta dietro a Mourinho

    La Lazio non va oltre l’1-1 in casa di un ostico Verona e non riesce a scavalcare la Roma al terzo posto in classifica. Secondo pari di fila per la squadra di Sarri, che si consola però con il punticino di vantaggio guadagnato su Atalanta e Milan che ad oggi le varrebbe comunque l’approdo in Champions League. Punto prezioso in chiave salvezza per il Verona, che si porta a -4 dallo Spezia. Partita dai due volti, equilibrata nel primo tempo ma con una Lazio cinica capace di trovare il gol nel finale con Pedro. Ripresa tutta di marca veronese, con la squadra di Zaffaroni che non solo trova il pari con l’esordiente Ngonge ma sfiora anche il colpaccio con un palo clamoroso di Lazovic.

    Verona-Lazio 1-1: tabellino e statistiche

    Come prevedibile è la Lazio a fare la partita, con il Verona guardingo ma sempre pronto a fiondarsi in contropiede per innescare la velocità di Lasagna. Dopo una decina di minuti di studio, prima occasione per i biancocelesti con Milinkovic-Savic su una punizione dai venti metri che termina di poco sull’esterno della rete. La replica del Verona dopo dieci minuti, con un sinistro di Ngonge dalla distanza smanacciato da Provedel sui piedi di Doig che calcia clamorosamente alto a porta ormai sguarnita. Poco prima della mezzora altro spunto in velocità di Ngonge, che calcia di sinistro da fuori area ma senza inquadrare la porta. Sul capovolgimento di fronte, occasionissima fallita in contropiede da Immobile che tutto solo davanti a Montipò calcia di sinistro oltre la traversa. Il bomber biancoceleste si rende ancora pericoloso dopo la mezzora, con un tocco sottomisura bloccato da Montipò. Nuova replica del Verona con Depaoli che in mischia impegna Provedel a un salvataggio in calcio d’angolo con un provvidenziale colpo di reni. Prima dell’intervallo altra ottima occasione per la Lazio, con Pedro che calcia alto di sinistro da buone posizione. L’ex Barça si riscatta subito dopo, quando firma l’1-0 con una meravigliosa girata mancina da centro area su assist di Cataldi. Una autentica beffa ma che dà la scossa al Verona. Nella ripresa la squadra di casa torna in campo con grande aggressività e al 51′ trova subito il pareggio con un bel colpo di testa di Ngonge su punizione dalla trequarti di Lazovic. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Salernitana, all’andata la gara che cambiò il regolamento in corsa

    TORINO – La rivoluzione tecnologica sarebbe forse arrivata lo stesso, ma alcuni episodi ne hanno accelerato l’urgenza: è il caso del pasticcio tra l’arbitro Marcenaro e il Var Banti in Juventus-Salernitana, una partita che, nel suo sconcertante finale, ha suo malgrado fatto giurisprudenza al contrario. I fatti, in sintesi, ché non serve dilungarsi dato che i tifosi bianconeri hanno ben stampata la scena nella memoria. Era l’undici settembre dell’anno scorso, Salernitana avanti 2-0, poi riacciuffata dai bianconeri: nel recupero Milik segna il gol del 3-2, si toglie la maglia per esultare, lo Stadium esplode. Tutto a posto, se non fosse che il Var richiama il direttore di gara: posizione di fuorigioco di Bonucci, rete annullata e giallo da regolamento all’attaccante polacco che, già ammonito, viene espulso per un gol che alla fine non vale nemmeno. La serata diventa un incubo, con tanto di rissa finale. E il giorno dopo, come titolato da Tuttosport, è anche peggio perché quella rete, che pesava due punti, era buona: Candreva, dalle parti del calcio d’angolo teneva in gioco serenamente Bonucci. E la sua posizione ha reso sciaguratamente oggettivo l’errore di Banti e Marcenaro. Il giorno dopo era arrivata la nota dell’Aia, con la quale gli arbitri avevano cercato di chiarire la situazione, a creare ancora più imbarazzo intorno alla situazione e a spingere nella direzione di un cambiamento reso necessario dalla disarmante affermazione dei vertici arbitrali: «Il Var non aveva le immagini».Guarda la galleryJuve-Salernitana, caos nel finale e rissa in campo LEGGI TUTTO

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    Diretta Verona-Lazio ore 18.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    VERONA – Al Bentegodi il Verona contro la Lazio prova a fare un passo decisivo per la salvezza. La vittoria del Napoli con lo Spezia consegna ai gialloblù un’occasione fondamentale per dare sostanza all’impresa, come spiegato da Zaffaroni in conferenza stampa: “Giochiamo contro una delle squadre top di questo campionato hanno delle qualità tecniche elevatissime, in tutti i ruoli, e hanno un’organizzazione di gioco tra le migliori, sia difensivamente che offensivamente”. D’altra parte la Lazio ha urgente bisogno di migliorare il rendimento in trasferta: una sola vittoria nelle ultime quattro uscite lontano dall’Olimpico per Sarri, che al Bentegodi spera di rivedere un passo diverso nei suoi rispetto a una settimana senza vittorire tra campionato e Coppa Italia.
    Segui la diretta di Verona-Lazio su Tuttosport.com
    Dove vedere Verona-Lazio: streaming e diretta tv
    La partita tra Verona e Lazio si giocherà alle 18.30 al Bentegodi. Sarà trasmessa in tv e streaming da DAZN.
    Verona-Lazio: probabili formazioni
    VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Ceccherini; Depaoli, Tameze, Duda, Doig; Lasagna, Lazovic; Djuric. Allenatore: Zaffaroni. A disposizione: Berardi, Perilli, Zeeflik, Dawidowicz, Cabal, Coppola, Terracciano, Abidgaard, Braaf, Sulemana, Kallon, Ngonge, Gaich. Indisponibili: Faraoni, Henry, Hrustic, Veloso. Squalificati: nessuno. Diffidati: Djuric, Henry, Veloso.
    LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Patric, Hysaj; Milinkovic, Marcos Antonio, Vecino; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. Allenatore: Sarri. A disposizione: Maximiano, Adamonis, Romagnoli, Gila, Marusic, Pellegrini, Cataldi, Luis Alberto, Bertini, Basic, Romero, Cancellieri, Pedro. Indisponibili: Radu. Squalificati: nessuno. Diffidati: Casale, Cataldi, Marusic.
    ARBITRO: Ayroldi di Molfetta. Assistenti: Costanzo e Passeri. Quarto uomo: Giua. Var: Banti. Avar: S. Longo.
    Tutta la Serie A TIM è su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Lautaro regala il derby all'Inter: 1-0 al Milan

    MILANO – Se lo prende l’Inter il 235esimo derby di Milano della storia. Se lo prende grazie a Lautaro Martinez, il suo capitano, che suggella una grande prestazione corale della squadra di Simone Inzaghi con la rete decisiva siglata al 34′. Il primo tempo si gioca a un solo spartito, con i nerazzurri sempre in possesso palla e in controllo del gioco, mentre il Milan prova ad aspettare il momento giusto – che praticamente non arriva mai – per partire in contropiede. Al 6′ il primo squillo, con un tiro di sinistro di Lautaro Martinez da posizione ravvicinata sul quale è miracoloso Tatarusanu. Altri 4 minuti e l’argentino ci prova di nuovo, stavolta di testa: l’incornata termina di poco a lato. Al 14′ protesta l’Inter per un contatto in area di rigore tra Gabbia e Dzeko, ma l’arbitro non ha nessun dubbio nel lasciar correre. Dopo queste fiammate iniziali il ritmo si abbassa leggermente, per poi rialzarsi al 34′ con il colpo di testa di Lautaro Martinez (su calcio d’angolo di Calhanoglu) che diventa letale per Tatarusanu dopo la deviazione di Kjaer. L’Inter passa così in vantaggio grazie al suo nuovo capitano, che arriva al settimo gol in carriera nel derby.
    Lautaro decide il derby
    Nella ripresa Pioli inserisce subito Brahim Diaz per Messias. Nove minuti più tardi arriva anche il turno di Rafa Leao e Saelemaekers, ma subito dopo è l’Inter che si riaffaccia in avanti, con un’altra conclusione di Lautaro Martinez parata da Tatarusanu. Al 70′ Inzaghi sceglie invece un triplo cambio, inserendo Lukaku, Gosens e Brozovic per Dzeko, Dimarco e Mkhitaryan (il Milan risponde con Thiaw per Gabbia). Al 75′ arriva il primo tiro in porta del Milan con Brahim Diaz, un destro che Onana blocca senza problemi. Un minuto più tardi occasionissima per i rossoneri in contropiede condotto da Leao, il portoghese serve sulla destra per Giroud che però controlla male e permette ai difensori dell’Inter di recuperare. Il francese ci riprova su calcio di punizione al 78′, ma la parabola di sinistro finisce fuori. All’83’ va a segno Lukaku, ma l’arbitro lo annulla (o meglio, il fischio arriva prima che il pallone entri in reti) per un fallo in attacco dello stesso belga. Due minuti più tardi Pioli prova il tutto per tutto e mette dentro Rebic per Kjaer, ma l’Inter regge bene il campo e non concede ulteriori occasioni ai rossoneri, segnando di nuovo all’89’ con Lautaro Martinez, rete annullata per posizione di fuorigioco dell’argentino. L’appuntamento con i festeggiamenti per i nerazzurri, però, è solo rimandato di qualche secondo. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Bologna, Motta: “Godiamoci la vittoria. Undici leader in campo”

    Bologna, le parole di Thiago Motta
    Thiago Motta ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi dopo la vittoria contro la Fiorentina: “Oggi c’è da godere, abbiamo fatto una buonissima prestazione contro la Fiorentina. Tre punti fondamentali. Sono molto contento, orgoglioso di quello che vedo dai ragazzi, quando vanno così in campo è straordinario. Per il lavoro fatto durante la settimana. Ora penseremo a riposarci e a recuperare bene. Ora c’è da sfruttare questo successo, che è importante, e da domani pensare alla prossima gara. Europa? Da martedì pensiamo al Monza”.
    Poi due parole sul gruppo e alcuni singoli: “Abbiamo tanti leader, oggi ce ne erano undici. E tutti possono mostrare, ognuno a suo modo, di esserlo, dando mano al compagno. Sono loro, i giocatori, i veri leader. Facciamo questo lavoro anche per la nostra gente, oggi erano in duemila… Grande prova di Dominguez e Ferguson? Ho la fortuna di avere dei centrocampisti che sanno giocare le partite e interpretarle. Lo stesso direi di Schouten e degli altri, ne ho tanti di grande livello. Però sì, ottimi Dominguez e Ferguson”.  LEGGI TUTTO

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    Spezia-Napoli, Lorieri: “Osimhen straordinario, ma io ho giocato con Maradona”

    Lo Spezia perde in casa contro il Napoli per 3-0. Dopo un primo tempo tranquillo, senza particolari patemi d’animo, i bianconeri cadono nella ripresa sotto i colpi di Osimhen e Kvaratskhelia. In panchina per gli spezzi non era presente mister Luca Gotti, reduce da un’operazione e impossibilitato ad arrivare fino alla panchina dello stadio Picco. Al suo posto il vice allenatore Fabrizio Lorieri.Guarda la gallerySpezia-Napoli, Osimhen non si ferma più: altra doppietta, 16 gol in A in stagione
    Spezia-Napoli, analisi e ricordi di Lorieri
    Lorieri, nel post gara, ha così analizzato la sfida: “Il lavoro in settimana è stato fatto con mister Gotti, sapevamo che tipo di avversario andavamo ad affrontare. I ragazzi hanno affrontato la sfida nel miglior modo possibile, con coraggio. La partita è andata così per gli episodi, ma abbiamo messo in difficoltà il Napoli, resta la determinazione vista in campo. Le assenze? Sappiamo Nzola quanto è importante, ma non parliamo di cosa mancava perché in rosa abbiamo a disposizione elementi di valore. Il Napoli prima del gol non aveva creato occasioni particolari, ma quando vai sotto per un calcio di rigore a inizio secondo tempo diventa tutto più difficile. Siamo stati coraggiosi, abbiamo provate a fare male. Il Napoli? Ho avuto la fortuna di giocare nel periodo di Maradona. Osimhen con la maglia azzurra sta facendo cose straordinarie, ma Maradona era Maradona”.  LEGGI TUTTO

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    Roma-Empoli 2-0: Ibanez e Abraham rilanciano Mourinho

    ROMA – La Roma si rialza dopo l’eliminazione subita in Coppa Italia e fa sua la partita con l’Empoli, centrando quota 40 punti in campionato agganciando temporaneamente l’Inter al secondo posto.  La squadra giallorossa chiude i conti subito nel primo tempo: Ibanez prima e Abraham poi indirizzano la gara verso gli uomini di Mourinho dopo soli sei minuti. L’Empoli prova a riorganizzarsi ma nella ripresa sono i padroni di casa a sfiorare anche il tris con un Vicario autore di un triplice intervento pazzesco per tenere in partita i suoi. Sempre fuori Zaniolo, ormai ai margini della squadra, da segnalare l’esordio del nuovo arrivato Llorente. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Women ko in casa: 1-2 col Milan, Sembrant non basta

    La Juventus Women cade contro il Milan. Le rossonere in trasferta si impongo per 2-1, vincendo dunque per la prima volta contro le bianconere. Un gol per tempo a decidere il match, ma soprattutto l’espulsione di Boattin che ha causato il calcio di rigore dello 0-1 e indirizzato la partita verso il Milan.
    Juventus Women, k.o. pesante
    Le bianconere di mister Joe Montemurro iniziano forte: prima Boattin e poi Lenzini (che colpisce la traversa) insidiano il Milan nel primo quarto d’ora di gara. Col passare dei minuti, però, la squadra di Maurizio Ganz cresce. Prima l’occasione con Thomas imbeccato da Asllani, ma Peyraud Magnin si fa trovar epronta. Alla fine della prima frazione l’episodio che cambia la gara: Boattin intercetta una conclusione destinata in porta, calcio di rigore e rosso inevitabili. Dal dischetto va Piemonte che non sbaglia, trovando così il terzo gol di fila.Il Milan inizia il secondo tempo forte del vantaggio e della superiorità numerica, ma la Juventus non ci sta e reagisce sfiorando anche il pareggio: Bonansea per Gama che prova la conclusione ma è prontissima Giuliani con un salvataggio provvidenziale a deviare in corner. Poi anche la sfortuna di mezzo, con la conclusione di Beerensteyn che colpisce traversa e palo. A un quarto d’ora dalla fine, con le bianconere lunghissime e in 10, il Milan trova il gol del definitivo 0-2: prima un miracolo dell’estremo difensore bianconero su una conclusione ravvicinata, poi tap-in facilissimo per Thomas che archivia la gara. Sul finale gol della bandiera per le bianconere: in pieno recupero di testa con deviazione insacca, ma è troppo tardi. K.o. pesante per la Juventus Women in ottica primo posto.
    Guarda la galleryJuventus Women, le partite febbraio: rivincita col Milan, sfida ad alta quota con la Fiorentina
    I risultati delle altre
    Questo pomeriggio si sono disputate altre tre sfide. La Roma mantiene ben saldo il primo posto, e allungando sulla Juve (ora giallorosse a +8) nonostante una partita tutt’altro che semplice. In casa del Como si sono imposte di misura grazie al gol nel primo tempo della solita Andressa. Gara senza storia quella tra Sampdoria e Fiorentina, con le blucerchiate uscite sconfitte per 1-4. Per la viola apre la doppietta di Longo, la riapre Pettenuzzo ma nel finale arrivano i gol di Hammarlund e Zamanian (quest’ultima in prestito dalla Juventus) che hanno archiviato la pratica. Infine il match tra Pomigliano e Parma, terminato con un pari a reti bianche. Il turno si chiuderà domani con Inter-Sassuolo, in programma alle 14.30. LEGGI TUTTO