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    Juventus-Inter, Inzaghi con i titolarissimi. Brozovic però scalpita

    MILANO – Simone Inzaghi schiererà contro la Juventus quella che oggi può essere considerata la miglior formazione possibile, ovviamente al netto dello stato di forma dei suoi ragazzi, oltre che di infortuni e recuperi dell’ultimo momento. A Torino, come ampiamente previsto, non ci sarà Romelu Lukaku. L’attaccante nerazzurro si trova ora in Belgio per seguire le terapie e l’iter di recupero dopo la ricaduta subita e il risentimento della cicatrice miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra. All’inizio della prossima settimana Big Rom sosterrà i nuovi esami del caso, ma nonostante il calciatore speri ancora di prender parte alla trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, la realtà più plausibile è che torni in campo, almeno con la maglia dell’Inter, solo nel 2023. Buone notizie invece da Marcelo Brozovic. Ieri il croato ha sostenuto la prima totale seduta con i compagni di squadra. Ergo, qualora oggi non ci fossero complicazioni o imprevisti, lavorerà ancora in gruppo e verrà consequenzialmente convocato per il Derby d’Italia di domani sera, dove ovviamente, siederà inizialmente in panchina.Guarda la galleryDa Calhanoglu a Dumfries: l’Inter si prepara alla Juve ‘giocando’ a basketIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Diretta Milan-Spezia ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – In un San Siro ancora una volta pieno fino all’ultimo posto – sono previsti più di 70mila spettatori per la nona volta in stagione -, il Milan scenderà in campo contro lo Spezia. Pioli vuole conquistare i tre punti. Anzi, i primi tre su nove a disposizione, perché i rossoneri vogliono sfruttare un calendario sulla carta agevole da qui alla sosta per il Mondiale, visto che la prossima settimana saranno poi opposti a Cremonese (in trasferta) e Fiorentina. L’allenatore vuole ottenere il massimo per andare alla pausa senza ulteriori rimpianti, perché se il ko nello scontro diretto con il Napoli è stato parzialmente digerito, la sconfitta di domenica scorsa per 2-1 contro il Torino ha lasciato delle ferite che neanche la qualificazione agli ottavi di Champions ha lenito. 
    Dove vedere Milan-Spezia: streaming e diretta tv
    La partita tra Milan e Spezia si gioca a San Siro alle ore 20.45. L’incontro sarà trasmesso in tv e streaming su DAZN, Sky Sport Uno 201, Sky Sport Calcio 202, Sky Sport 251, Sky Sport 4K 213.
    Milan-Spezia: probabili formazioni
    MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Krunic; Messias, Brahim Diaz, Leao; Origi. Allenatore: Pioli. A disposizione: Mirante, Jungdal, Kjaer, Thiaw, Ballo-Touré, Bakayoko, Tonali, Vranckx, Pobega, Adli, De Ketelaere, Rebic, Giroud. Indisponibili: Maignan, Calabria, Dest, Florenzi, Saelemaekers, Ibahimovic. Squalificati: nessuno. Diffidati: Theo Hernandez.
    SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Caldara, Ampadu, Kiwior; Holm, Bourabia, Ekdal, Agudelo, Reca; Nzola, Strelec. Allenatore: Gotti. A disposizione: Zoet, Zovko, Hristov, Amian, Ferrer, Sala, Beck, Ellertsson, Sher, Nguiamba, Verde, Maldini, Sanca. Indisponibili: Bastoni, Kovalenko. Squalificati: Nikolaou. Diffidati: nessuno.
    ARBITRO: Fabbri di Ravenna. Assistenti: Di Miele-Vono. Quarto uomo: Zufferli. Var: Banti. Ass. Var: Marini.
    Segui Milan-Spezia su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Diretta Salernitana-Cremonese ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    SALERNO – Granata e grigiorossi si daranno battaglia per tre punti che valgono tanto. La Salernitana ha vinto le ultime due gare interne di fila contro Verona e Spezia, due dirette concorrenti che in classifica; oggi andrà a caccia del tris: “Dobbiamo vivere le cose con intensità senza risparmiarci mai – sottolinea Nicola – anche perché la Cremonese meriterebbe una classifica diversa e ha dato fastidio a molti avversari. Mi aspetto una gara difficile contro una squadra che ha idee ed organizzazione”. Ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato, la Cremonese di Massimiliano Alvini dovrà rinunciare a Chiriches, Dessers, Radu e al difensore Bianchetti, rimasto a Verona per la nascita della figlia: “La Salernitana è una squadra forte con qualcosa in più rispetto alle altre formazioni che lottano per la salvezza. Rispetto per loro, ma abbiamo fame di punti e giocheremo per ottenere il massimo risultato. La squadra è in crescita, in queste gare ci è mancata solo la vittoria”.
    Dove vedere Salernitana-Cremonese: streaming e diretta tv
    La partita tra Salernitana e Cremonese si gioca all’Arechi di Salerno alle ore 15 e sarà trasmessa in esclusiva tv e streaming su DAZN (Sky Zona Dazn 215).
    Salernitana-Cremonese: probabili formazioni
    SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Bronn, Daniliuc, Fazio; Mazzocchi, Candreva, Radovanovic, Coulibaly, Bradaric; Dia, Bonazzoli. Allenatore: Nicola. A disposizione: Fiorillo, Sambia, Pirola, Lovato, Vilhena, Bohinen, Botheim, Kastanos, Maggiore, Valencia, Piatek. Indisponibili: Gyomber. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    CREMONESE (4-2-3-1): Carnesecchi; Aiwu, Sernicola, Lochoshvili, Valeri; Castagnetti, Ascacibar; Zanimacchia, Pickel, Buonaiuto; Okereke. Allenatore: Alvini. A disposizione: Sarr, Saro, Vasquez, Hendry, Meité, Baez, Milanese, Escalante, Acella, Felix, Quagliata, Ghiglione, Tsadjout, Ciofani. Indisponibili: Chiriches, Dessers, Radu, Bianchetti. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    ARBITRO: Marchetti di Ostia. Assistenti: Bresmes-Tegoni. Quarto uomo: Prontera. Var: Valeri. Ass. Var: Nasca.
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    Diretta Empoli-Sassuolo ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    EMPOLI -Per l’Empoli di Paolo Zanetti l’obiettivo è riportare l’ambiente dalla parte della squadra e ritrovare quella vittoria che manca da due partite. Per riuscirci, però, c’è da “chiedere il permesso” all’ex Dionisi, che col suo Sassuolo cerca punti in trasferta. “Credo – dice il tecnico dei toscani – che ogni gara abbia la sua storia. È normale che ci si aspettino delle cose e che magari non succedano, non sempre per colpa dei ragazzi ma anche per una giornata storta o bravura degli avversari. Questa sarà una gara diversa, dopo una settimana diversa, con una situazione psicofisica diversa. Le sconfitte fanno barcollare anche se arrivano contro le big, ma percepisco che possano togliere autostima, i ragazzi sono professionisti e devono saper sopportare critiche e pressioni. Portiamo l’ambiente dalla nostra parte”. Così invece il tecnico Alessio Dionisi: “L’Empoli è una squadra che ha fatto bene l’anno scorso ed è partita bene quest’anno. Ha intensità: è una squadra che corre, organizzata, con un sistema di gioco collaudato. Faranno bene anche quest’anno. In primis dobbiamo rispettare loro, poi pensare a noi. Abbiamo le qualità per metterli in difficoltà e fare risultato. Dobbiamo cercare di confermarci all’altezza di quelli dello scorso anno e magari migliorarci, il potenziale c’è. La crescita passa da ogni partita”.Guarda la galleryJuve-Empoli, Zanetti nelle mani del sarto Bajrami: l’analisi tattica
    Dove vedere Empoli-Sassuolo: streaming e diretta tv
    La partita Empoli-Sassuolo si gioca al Castellani di Empoli con calcio d’inizio fissato alle 15. L’incontro sarà trasmesso in esclusiva diretta e streaming su DAZN.
    Empoli-Sassuolo: probabili formazioni
    EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Ismajli, Luperto, Parisi; Haas, Marin, Bandinelli; Balzanzi; Satriano, Destro. Allenatore: Zanetti. A disposizione: Perisan, Ujkani, Cacace, Ebuehi, Fazzini, Degl’Innocenti, Guarino, Henderson, Ekong, Pjaca, Akpa Akpro, Walukiewicz, Cambiaghi, Bajrami, Lammers. Indisponibili: Grassi, De Winter, Tonelli. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Ferrari, Erlic, Rogerio; Frattesi, Lopez, Thorstvedt; D’Andrea, Pinamonti, Traoré. Allenatore: Dionisi. A disposizione: Pegolo, Russo, Ruan, Ayhan, Kyriakopoulos, Obiang, Harroui, Henrique, Ceide, Alvarez, Antiste. Indisponibili: Muldur, Defrel, Berardi. Squalificati: Laurienté. Diffidati: nessuno.
    ARBITRO: Feliciani di Teramo. Assistenti: Bindoni-Imperiale. Quarto uomo: Manganiello. Var: Pairetto. Ass. Var: Ghersini.
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    Diretta Udinese-Lecce ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    UDINE – Ad aprire il 13° turno del campionato di Serie A sarà l’anticipo del venerdì tra Udinese e Lecce in programma alle ore 20.45 alla Dacia Arena. I friulani, dopo una partenza a mille, hanno tirato il freno a mano e non vincono da quattro giornate. Dopo i pareggi contro Atalanta (2-2) e Lazio (0-0), infatti, è arrivato il ko interno contro il Torino (2-1), il secondo della stagione dopo quello all’esordio al Meazza contro il Milan (4-2), mentre domenica scorsa i ragazzi di Sottil non sono riusciti ad avere la meglio sulla Cremonese (0-0). Momento complicato anche per i salentini di Marco Baroni, reduci da due ko consecutivi contro Bologna (2-0) e Juventus (1-0). I giallorossi sono fermi a otto punti in classifica, appena due in più della Sampdoria terzultima. 
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    Udinese-Lecce: diretta tv e streaming
    Udinese-Lecce, anticipo della 13ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 alla Dacia Arena di Udine e sarà visibile in diretta su Sky Sport Calcio 202, Sky Sport 251 e DAZN. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
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    Probabili formazioni Udinese-Lecce
    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Ebosse; Pereyra, Samardzic, Walace, Makengo, Udogie; Beto, Deulofeu. Allenatore: Sottil.
    A disposizione: Padelli, Piana, Nuytinck, Ebosele, Abankwah, Buta, Jajalo, Guessand, Ehizibue, Arslan, Nestorovski, Success. 
    LECCE (4-3-3): Falcone; Baschirotto, Pongracic, Umtiti, Gallo; Helgason, Hjulmand, Gonzalez; Strefezza, Colombo, Di Francesco. Allenatore: Baroni. 
    A disposizione: Bleve, Brancolini, Dermaku, Cetin, Askildsen, Bistrovic, Gendrey, Listkowski, Banda, Oudin, Blin, Voelkerling, Ceesay, Pezzella, Rodriguez. 
    ARBITRO: Fourneau di Roma.
    ASSISTENTI: Berti-Capaldo. 
    IV UOMO: Volpi. 
    VAR: Massa. 
    ASS. VAR: Abisso. 
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    Juventus-Inter, la probabile formazione di Allegri

    TORINO – La grande prestazione contro il Paris Saint-Germain in Champions non ha permesso alla Juventus di evitare la sconfitta ma, complice il tennistico successo del Benfica contro il Maccabi Haifa, non ha privato i bianconeri del passaggio in Europa League. Con gli impegni internazionali in naftalina fino a febbraio e con la sosta per i Mondiali ormai alle porte, l’obiettivo di Massimiliano Allegri è quello di incrementare il filotto in campionato, giunto a tre vittorie consecutive. Prima di Lazio e Verona, però, c’è l’Inter di Simone Inzaghi, rilanciatasi nel mese appena concluso dopo un settembre balbettante. Nel derby d’Italia il tecnico della Juventus – che ritroverà alcuni assenti illustri nelle ultime sfide – dovrebbe confermare il 3-5-2.
    Ballottaggio Szczesny-Perin: il polacco dovrebbe essere il favorito per la sfida contro l’Inter, ma Allegri non ha ancora deciso
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    Il Napoli punta l'Atalanta per tenere a bada chi sogna la rimonta

    «Dopo questa gara ci sentiamo più forti», al termine della gara di Liverpool, probabilmente Spalletti avrebbe voluto dire che il Napoli è anche molto arrabbiato per quel ko, il primo in 18 gare stagionali ed insignificante sul piano della qualificazione agli ottavi di Champions attraverso il primo posto del Gruppo A. Ed è un traguardo prestigioso per il quale il coach ha voluto ringraziare tutti i suoi calciatori impugnando il microfono sul volo charter che ha riportato la squadra a Capodichino alle 4.30 del mattino di ieri. Dal sorteggio di lunedì a Nyon gli azzurri sapranno a metà febbraio quale avversario affronteranno nella fase ad eliminazione diretta. Ci sarà tempo per la Champions che tornerà tra tre mesi e mezzo, mentre il campionato proseguirà per altri tre turni nel corso dei quali si capirà se le posizioni in classifica resteranno cristallizzate fino alla ripresa del 4 gennaio, oppure se ci saranno scossoni in vetta.

    Reazione a Bergamo

    Il Napoli li esclude, avendo avuto dalla notte di Anfield solo conferme di tenuta agonistica e crescita tecnica, almeno fino all’80’: negli ultimi 10’ c’è stato un calo inconscio, dovuto alla certezza del raggiungimento del primo posto. La sconfitta con il Liverpool, la prima dopo 17 gare con 15 vittorie e due pareggi, scotta molto e l’unguento per il sollievo va cercato sabato al Gewiss Stadium. Vincere per provare ad allungare fino a 9 la striscia di vittorie consecutive in campionato. Sarebbe una bella reazione dopo il ko in Inghilterra e servirebbe per tenere a distanza le inseguitrici, a cominciare dalla stessa Atalanta che oggi è seconda con 5 lunghezze di distacco dai partenopei. Poi, tra martedì 8 e sabato 12 novembre, nelle sfide casalinghe contro Empoli e Udinese, si proverà a mettere in graduatoria altri 6 punti utili a scoraggiare le altre pretendenti allo scudetto, ma anche per eguagliare un record storico per Spalletti. Quello delle 11 vittorie consecutive in campionato quando allenava la Roma nella stagione 2005-06. Il Napoli non lo dice, però l’idea di vincere lo scudetto quest’anno è forte ed è confortata anche dalla qualità delle prestazioni che hanno prodotto 32 punti in 12 gare. L’Atalanta è sotto di 5 punti, il Milan di 6, la Roma 7, la Lazio e l’Inter 8. Ed è proprio alla formazione di Inzaghi che il Napoli guarda con attenzione, provando a tenerla a distanza oppure ad aumentare ancora il vantaggio. Domenica i nerazzurri sfideranno la Juventus a Torino, poi giocheranno con il Bologna e renderanno visita all’Atalanta. Il loro cammino non è agevole, il Napoli lo sa ed è per questo che proverà ad allungare ulteriormente, così da arrivare allo scontro diretto del 4 gennaio a San Siro con un vantaggio tale da giocare il match a testa alta e con il piglio di chi vive il campionato come la formazione da battere. Lo pensano tutti e tutti oggi attendono al varco la squadra di Spalletti, vogliono fare lo sgambetto all’unica formazione ancora imbattuta in Serie A, ben sapendo che per riuscirci bisogna solo sperare in una loro giornata-no. E finora non c’è mai stata, anche perché Spalletti è stato abile ad alternare i calciatori in organico.

    Alternanza magica

    I numeri lo raccontano fedelmente: da Demme (19’) a Raspadori (664’) sono 11 i calciatori considerati come “titolari degli ultimi 30 minuti” che hanno sempre messo piede in campo. Anche sabato ci sarà spazio per alcuni di loro. Pochi, perché Spalletti chiederà uno sforzo di altre tre partite a quelli maggiormente utilizzati e che oggi mostrano segni di stanchezza. Rispetto al match con il Liverpool, è molto probabile che tornino titolari del primo minuto i vari Mario Rui, Zielinski e Lozano. Poi bisognerà valutare lo stato di forma di Victor Osimhen, protagonista di un corpo a corpo con il gigante Van Dijk. Raspadori e Simeone, utilissimi nelle 6 gare senza Osimhen, hanno dimostrato di essere sempre pronti e non si farebbero certo impressionare dal clima caldo di Bergamo. Ma sembra improbabile che l’attaccante nigeriano abbia voglia di starsene fuori: è capocannoniere con Arnautovic (l’austriaco del Bologna) a quota 7 gol e non ha nessuna intenzione di abbandonare il trono dei bomber. Anzi, ha una voglia matta di prendere il volo anche in Simone Inzaghi, 46 anni, vuole rientrare nel giro scudetto Luciano Spalletti, 63 anni: lo scudetto è un obiettivo concreto quella classifica.
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    Roma-Lazio, derby mutilato: c'è rammarico per gli assenti

    ROMA – Chiamatelo pure il derby delle assenze. Paulo Dybala e Georginio Wijnaldum da una parte, Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic dall’altra: Roma e Lazio saranno private dei loro talenti migliori per una stracittadina che, a tre giornate dalla pausa per i Mondiali in Qatar, rappresenta comunque uno snodo cruciale per la stagione di entrambe. L’obiettivo, infatti, è lo stesso per tutte e due: piazzarsi al quarto posto e tornare in Champions League. Per questo il cammino in campionato diventa di vitale importanza, ma senza dimenticare l’impegno del giovedì, perché se domani la Roma si gioca il secondo posto contro il Ludogorets, per la Lazio invece la sfida con il Feyenoord in Olanda può valere ancora il primato nel girone. Un piazzamento utile per evitare, come li definisce Mourinho, gli “squali falliti” che scenderanno dalla Champions al playoff per giocarsi gli ottavi d’Europa League. Avversari che invece non potrà dribblare la squadra giallorossa, costretta a vincere per passare come seconda forza del gruppo. Anche per questo, almeno a parole, lo Special One non vuol sentir parlare di derby, nonostante dopo il sorpasso di lunedì grazie alla vittoria sul Verona, l’occasione per allontanare i cugini a quattro punti è più che ghiotta. Ecco allora che i calcoli di formazione vengono azzerati, con la Roma pronta a schierare i migliori undici e in attesa di capire sia le condizioni di Zaniolo sia l’esito del ricorso presentato dal club per la squalifica di tre giornate comminata a Nicolò dalla UEFA per il fallo a palla lontana durante i minuti finali della gara con il Betis all’Olimpico. E se fisicamente non sembra preoccupare (da Trigoria confermano come lunedì abbia riportato solo una forte contusione), oggi si saprà la verità anche sul ricorso. La Roma spera di poterlo avere con il Ludogorets, ritenendo spropositata la pena inflitta per il fallo commesso. Ma è anche ben conscia di quanto sia difficile in questi casi far cambiare idea alla UEFA che, nell’ottica del settlement agreement stipulato con i giallorossi, apprezzerà invece l’operazione dei Friedkin che con altri 92 milioni investiti ha chiuso l’operazione di rifinanziamento del club. Estinto dunque il bond col rimborso di 267 milioni di euro del debito in scadenza nel 2024.

    Rabbia Lazio

    Le scorie post Salernitana faticano invece ad abbandonare Formello. Un duro confronto tra Sarri e la sua squadra ha fatto seguito a uno scivolone netto e meritato, al di là della rabbia per il giallo ingiustamente inflitto a Milinkovic-Savic. Quello di domenica sarà il primo derby senza il ‘Sergente’ in coppia con Immobile, che Sarri però spera quantomeno di poter convocare per la panchina così da lanciare un segnale forte ai compagni o, perché no, anche agli avversari. Il bomber laziale tra domani e venerdì ripeterà gli esami, gli stessi che lunedì avevano certificato la guarigione dalla lesione alla coscia sinistra. Ciro ha aumentato i carichi di lavoro, ma Sarri ha già catechizzato la sua Lazio a restare concentrata su una formazione ancora priva del suo capitano. La voglia di riscatto nel derby, mischiata all’amarezza ancora in circolo per domenica, rischiano di spostare troppo l’attenzione dalla strada che porta a Rotterdam, ultimo bivio d’Europa che potrebbe portare i biancocelesti a prendersi la vetta del girone con una vittoria sul Feyenoord o addirittura all’eliminazione dalla Coppa. Insomma, per la Capitale calcistica è quasi una settimana da dentro o fuori: Mourinho e Sarri non possono pensare troppo oltre, il rischio di restare a mani vuote pesa su una vigilia tesissima.
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