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    Diretta Sampdoria-Milan ore 20.45: probabili formazioni e dove vederla in tv e in streaming

    GENOVA – Alle ore 20.45, allo stadio Luigi Ferraris di Genova, il Milan fa visita alla Sampdoria nell’anticipo della 6ª giornata del campionato di Serie A. I rossoneri, che vincendo scavalcherebbero l’Atalanta e balzerebbero momentaneamente in vetta alla classifica in vista del match della Dea, viaggiano sulle ali dell’entusiamo dopo il successo per 3-2 nel derby contro l’Inter. La squadra di Pioli è ancora imbattuta e oltre ai cugini ha superato anche Udinese (4-2) e Bologna (2-0). Poi anche due pareggi: lo 0-0 di Bergamo contro l’Atalanta e quello al Mapei Stadium contro il Sassuolo con lo stesso risultato. In settimana, poi, il Diavolo ha anche pareggiato all’esordio in Champions League in casa del Salisburgo (1-1). Se il Milan sorride, però, in casa Sampdoria c’è aria di crisi. I blucerchiati, infatti, sono ancora alla ricerca dei primi tre punti. Solo due quelli collezionati fin qui, frutto dei pareggi interni contro Juve (0-0) e Lazio (1-1). Completano il quadro i ko contro Atalanta (2-0), Salernitana (4-0) e Verona (2-1).
    Come vedere Sampdoria-Milan in tv e in streaming
    Sampdoria-Milan, anticipo della 6ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 251 e DAZN. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
    Sampdoria-Milan: probabili formazioni
    SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Murillo, Augello; Villar; Leris, Rincon, Sabiri, Djuricic; Caputo. Allenatore: Giampaolo. 
    A disposizione: Ravaglia, Contini, Conti, Colley, Murru, Amione, Vieira, Verre, Yepes, Pussetto, Quagliarella. 
    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Kalulu, Theo Hernandez; Pobega, Tonali; Messias, De Ketelaere, Leao; Origi. Allenatore: Pioli. 
    A disposizione: Tatarusanu, Ballo-Tourè, Gabbia, Thiaw, Tomori, Adli, Bennacer, Saelemaekers, Vranckx, Dest, Brahim Diaz, Giroud. 
    ARBITRO: Fabbri di Ravenna.
    ASSISTENTI: Liberti-Del Giovane.
    IV UOMO: Massa.
    VAR: Abisso.
    ASS. VAR: Longo.
    Guarda Sampdoria-Milan su DAZN. Attiva ora! LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Torino ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Il Torino vuole continuare a volare e alle 18 sfida l’Inter al Meazza nell’anticipo della 6ª giornata del campionato di Serie A. Partenza sprint per i granata che hanno già raccolto 10 punti piazzandosi in classifica davanti ai cugini della Juve, un fatto che non accadeva da 43 anni. Il Toro ha battuto le tre neopromosse Monza (2-1), Cremonese (2-1) e Lecce (1-0), ha fermato sullo 0-0 la Lazio e ha incassato l’unico ko fin qui a Bergamo contro l’Atalanta (3-1). Situazione del tutto differente, invece, in casa Inter. I nerazzurri sono infatti partiti con il freno a mano tirato e sono già due le sconfitte in questa primo scorcio di stagione: dopo il ko all’Olimpico contro la Lazio (3-1), è infatti arrivato anche quello nel derby contro il Milan (3-2) nell’ultimo turno. Come se non bastasse, i nerazzurri di Simone Inzaghi sono anche usciti sconfitti dal match d’esordio in Champions League contro il Bayern Monaco (2-0) davanti al proprio pubblico. 
    Inter-Torino: dove vederla in tv e in streaming
    Inter-Torino, anticipo della 6ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 18 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN. 
    Le probabili formazioni di Inter-Torino
    INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Darmian; Dzeko, Martinez. Allenatore: Inzaghi. 
    A disposizione: Onana, Cordaz, Skriniar, Acerbi, Dimarco, Bellanova, Gosens, Asllani, Gagliardini, Mkhitaryan, Correa. 
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Vojvoda; Vlasic, Radonjic; Sanabria. Allenatore: Paro. 
    A disposizione: Gemello, Berisha, Bayeye, Schuurs, Zima, Adopo, Aina, Lazaro, Pellegri, Ilkhan, Seck. 
    ARBITRO: Ayroldi di Molfetta.
    ASSISTENTI: Cecconi-Bercigli.
    IV UOMO: Doveri.
    VAR: Di Bello.
    ASS. VAR: Bindoni.
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    Juve-Salernitana: Vlahovic punta Ronaldo, Trezeguet e Del Piero. Occhio a Dia e Candreva

    Archiviato il ko in Champions League al Parco dei Principi contro il Psg, la Juve si rituffa nel campionato e domenica alle 20.45 ospita all’Allianz Stadium la Salernitana. I bianconeri, ancora imbattuti in campionato, nell’ultimo turno hanno pareggiato 1-1 al Franchi contro la Fiorentina – terzo pari in cinque giornate -, pertanto vogliono tornare a conquistare l’intero bottino. Di fronte, però, ci sarà una Salernitana in grande forma. Dopo la sconfitta all’esordio contro la Roma (1-0), infatti, i granata di Davide Nicola hanno inanellato una striscia di quattro risultati utili consecutivi: tre pareggi (Udinese, Bologna ed Empoli) e il netto 4-0 all’Arechi contro la Sampdoria. Battere i campani sarebbe importantissimo anche in vista del match di mercoledì, quando la Vecchia Signora ospiterà il Benfica nel secondo turno della fase a gironi della Coppa dalle grandi Orecchie. Intanto, ecco tutte le statistiche e le curiosità sulla sfida tra Juve e Salernitana. LEGGI TUTTO

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    Atalanta prima e sola dopo 58 anni. E non è un fuoco di paglia

    Adesso, lassù c’è solo la Dea. Cinquantotto anni sono stati molto lunghi da passare, ma questa Atalanta leader unica della Serie A, ha poco a che vedere con l’estemporanea impresa datata 20 settembre 1964. Allora era la seconda giornata di campionato, una concomitante serie di risultati negativi delle altre squadre permise alla formazione allenata dall’indimenticabile Ferruccio Valcareggi di guadagnare il primato solitario. Non durò e l’evento non si ripetè più. Sino al 5 settembre 2022: due a zero al Monza, Dea in fuga dopo cinque giornate, staccando di due lunghezze Napoli e Milan, di tre Udinese e Roma. Siamo solo all’inizio e a Bergamo nessuno si monta la testa, eppure, dopo le prime sei stagioni gasperiniane dell’Età dell’Oro, la settima si annuncia particolarmente intrigante. Cinque partite, 4 vittorie, 1 pareggio, 9 gol segnati, 2 soli subiti. Soprattutto, rispetto alla squadra che negli anni scorsi attaccava a testa bassa, procedendo a ritmi forsennati, molto sta cambiando. Gasperini ha sempre ripetuto che la difesa a tre non sia mai stata un dogma, anche se vi ha costruito molta parte delle sue fortuna, così a Monza si è presentato a quattro. Nei primi 360 secondi i brianzoli hanno sfiorato per due volte il gol, ma, grazie a Musso, tornato sui livelli eccellenti di Udine, l’Atalanta non si è scomposta. Ha ragionato e ha vinto da grande squadra: cinica nel primo tempo, solida a centrocampo, molto più precisa rispetto all’ultimo campionato, lesta a colpire nella ripresa. Non è un caso che a sbloccare il risultato sia stato il primo gol in A di Rasmus Højlind, 19 anni, nazionale danese Under 21, all’esordio da titolare, micidiale nello sfruttare la prima occasione utile per fulminare Di Gregorio. Højliund indossa la maglia n.17 e 17 sono stati i milioni investiti dall’Atalanta sull’ex Sturm Graz che si aggiungono agli altri 83 milioni investiti in entrata dalla società dei Percassi e di Pagliuca. Mai, in passato, il club bergamasco era stato protagonista di un simile mercato, forte di un’invidiata e invidiabile solidità finanziaria (sei utili consecutivi di bilancio; quarto fatturato della Serie A nella passata stagione, stadio e centro sportivo di proprietà, attuale valore della rosa che sfiora i 400 milioni di euro). Cinque giornate sono poche per sapere come andrà a finire. Fattore non trascurabile, rispetto alle rivali, sino a metà novembre l’Atalanta giocherà sei partite in meno, non essendo impegnata nelle coppe europee. Occhio, questo non è un fuoco di paglia.Guarda la galleryIl 2003 Hojlund trascina l’Atalanta a Monza: nerazzurri primi da soli!Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Diretta Salernitana-Empoli ore 18.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    SALERNO – Nel posticipo della 5ª giornata del campionato di Serie A, la Salernitana ospita all’Arechi alle 18.30 l’Empoli. La squadra di Davide Nicola è reduce da tre risultati utili consecutivi. Dopo la sconfitta di misura all’esordio contro la Roma, infatti, i granata hanno pareggiato per 0-0 alla Dacia Arena contro l’Udinese, poi hanno superato con un rotondo 4-0 la Sampdoria prima dell’1-1 del Dall’Ara contro il Bologna. Percorso simile anche per i toscani che, però, inseguono ancora la prima vittoria. La formazione di Paolo Zanetti, ko al debutto contro lo Spezia (1-0), ha poi pareggiato le successive tre sfide: Fiorentina (0-0), Lecce (1-1) e Verona (1-1).
    Dove vedere Salernitana-Empoli in tv e in streaming
    Salernitana-Empoli, posticipo della 5ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 18.30 allo stadio Arechi di Salerno e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN.
    Salernitana-Empoli: probabili formazioni
    SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Bronn, Gyomber, Fazio; Candreva, Coulibaly, Maggiore, Vilhena, Mazzocchi; Dia, Bonazzoli. Allenatore: Nicola.
    A disposizione: Fiorillo, Bradaric, Daniliuc, Sambia, Kastanos, Botheim, Valencia, Capezzi, Pirola, Piatek. 
    EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Ismajli, De Winter, Parisi; Haas, Marin, Bandinelli; Bajrami; Lammers, Satriano. Allenatore: Zanetti.
    A disposizione: Perisan, Luperto, Cacace, Grassi, Henderson, Indragoli, Fantoni, Akpa Akpro, Pjaca, Walukiewicz, Fazzini.
    ARBITRO: Abisso di Palermo.
    ASSISTENTI: Lo Cicero-Pagliardini.
    IV UOMO: Rutella.
    VAR: Marini.
    ASS. VAR: S. Longo.
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    Diretta Torino-Lecce ore 20.45: probabili formazioni e dove vederla in tv e in streaming

    TORINO – Alle ore 20.45 il Torino ospita il Lecce nel posticipo della 5ª giornata del campionato di Serie A. I granata cercano il riscatto dopo il ko per 3-1 in casa dell’Atalanta nel turno infrasettimanale. La squadra di Juric, prima della trasferta di Bergamo, aveva conquistato due vittorie esterne battendo, in entrambe le occasioni per 2-1, Monza e Cremonese, in mezzo lo 0-0 interno contro la Lazio. Stasera di fronte ci sarà la formazione salentina di Baroni che dopo le sconfitte nelle prime due contro Inter (2-1) e Sassuolo (1-0) ha collezionato i primi punti in classifica pareggiando per 1-1 contro Empoli e Napoli. 

    Dove vedere Torino-Lecce in tv e in streaming

    Torino-Lecce, posticipo della 5ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 allo stadio Olimpico di Torino e sarà visibile in diretta su DAZN e Sky Sport Uno. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go. 

    Torino-Lecce: le probabili formazioni

    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Vojvoda; Vlasic, Radonjic; Sanabria. Allenatore: Juric.

    A disposizione: Berisha, Gemello, Lazaro, Bayeye, Adopo, Pellegri, Buongiorno, Ola Aina, Ilkhan, Garbett, Karamoh.

    LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Pezzella; Blin, Hjulmand, Gonzalez; Di Francesco, Ceesay, Banda. Allenatore: Baroni.

    A disposizione: Bleve, Samooja, Colombo, Askildsen, Bistrovic, Helgason, Listowski, Gallo, Oudin, Berisha, Umtiti, Rodriguez. 

    ARBITRO: Volpi di Arezzo.

    ASSISTENTI: Vecchi-Massara. 

    IV UOMO: Feliciani. 

    VAR: Mazzoleni.

    ASS. VAR: Liberti.

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    La Roma crolla alla Dacia Arena, battuta 4-0 dall'Udinese

    UDINE – La Roma perde la testa alla Dacia Arena, dove viene travolta dall’Udinese di Andrea Sottil che vince 4-0 (terzo successo di fila) e ora respira aria d’alta quota. Arrivata in Friuli da capolista, l’irriconoscibile squadra di Mourinho ritorna a casa con quattro gol incassati (ne aveva preso uno solo, in casa della Juve, nelle quattro sfide precedenti) e senza più la vetta della classifica, ora seconda a -1 da Napoli e Milan (in attesa dell’Atalanta) e agganciata a quota 10 punti dagli stessi bianconeri. Smarrita di un colpo quella solidità che l’aveva contraddistinta nel brillante avvio di stagione, i giallorossi dovranno ora raccogliere i cocci e reagire in vista del debutto in Europa League sul campo dei bulgari del Ludogorets.
    Udinese-Roma 4-0: statistiche e tabellino
    Riecco Smalling, Beto in panchina
    Tre le novità nel 3-4-2-1 di Mourinho rispetto all’undici vittorioso sul Monza nel turno infrasettimanale: sulle fasce si rivedono Karsdorp e Spinazzola mentre al centro della difesa torna titolare Smalling al posto di Kumbulla, infortunato e ai box insieme a Wijnaldum, Zaniolo ed El Shaarawy. Tra i pali c’è sempre Rui Patricio con Mancini e Ibanez a completare la retroguardia, Cristante-Matic coppia in mediana e Abraham in attacco con Lorenzo Pellegrini e Dybala a supporto. Sull’altro fronte il solito 3-5-2 per Sottil che lascia Beto in panchina per affiancare in avanti Success a Deulofeu, mentre ai lati del regista Walace tocca ad Arslan e a Samardzic e in difesa trova spazio Perez insieme a Becao e Bijol, confermati come Silvestri tra i pali e Pereyra e Udogie sulle fasce.
    Guarda la galleryUdinese show: la Roma crolla sotto i colpi di Pereyra
    Udogie ringrazia Karsdorp
    Sembra buono l’approccio della Roma, con Abraham che innesca subito Dybala (sinistro a lato) e Cristante che sporca i guanti di Silvestri con un colpo di testa su punizione calciata dalla Joya. Eppure, al primo affondo, l’Udinese passa con la complicità di Karsdorp: sul cross dalla destra di Pereyra l’olandese appoggia la palla di petto al portiere, senza accorgersi però di Udogie che gli sbuca le spalle e si fionda sul pallone per scaraventarlo in rete. La reazione giallorossa è immediata ma Silvestri è bravo a salvarsi in corner sul sinistro di Dybala (14′), servito su calcio da fermo da Pellegrini. I friulani intanto perdono per infortunio il difensore Bijol (dentro Ebosse con Becao che va a fare il centrale) ma non stanno a guardare e su azione da corner Success sfiora il palo e il raddoppio di testa (27′), mentre Deulofeu non inquadra la porta punizione (21′) e nemmeno con il destro dal limite (28′). Mira da rivedere dall’altra parte anche per Abraham, che calcia alto da buona posizione (36′) come sopra la traversa finisce anche la palla colpita da Mancini di testa su punizione di Dybala (40′). È dell’Udinese comunque l’ultima occasione del primo tempo, con Rui Patricio però ben posizionato sul destro al volo di Pereyra (41′), e dopo le ammonizioni rimediate da Dybala (gioco pericoloso) e Mourinho (proteste) si va al riposo con la Roma sotto di un gol.
    Serie A, la classifica
    Crollo giallorosso
    All’intervallo Mourinho lascia negli spogliatoi Cristante e Karsdorp, sostituiti da Belotti (con Pellegrini che arretra a centrocampo) e Celik che va subito giù in area dopo un contatto con Becao: proteste giallorosse ma per l’arbitro è tutto regolare. L’Udinese aspetta compatta, pronta a ripartire e a complicare ancora di più la serata della Roma arriva un altro errore individuale: stavolta è Rui Patricio a farsi sorprendere su un sinistro dalla distanza di Samardzic che al 56′ fa 2-0. Ci si mette poi anche il palo a negare il gol a Mancini (colpo di testa al 60′) con Matic che fallisce poi il tap-in. Sottil ha bisogno di forze fresche per difendere il doppio vantaggio e ne cambia tre tutti insieme: dentro Beto, Lovric e Makengo al posto di Success, Arslan e Samardzic (63′). Mourinho risponde sostituendo Mancini con Zalewski per passare a una sorta di 4-2-4 ma Rui Patricio non è impeccabile nemmeno sul sinistro di Pereyra, che al 75′ cala il tris e spegne ogni velleità di rimonta giallorossa. Con il risultato ormai compromesso lo ‘Special One’ richiama in panchina anche Abraham (soccorso poco prima dallo staff medico per un problema alla spalla) e Pellegrini, dando spazio prima a Shomurodov e poi a Camara che fa il suo esordio poco dopo la quarta rete sfiorata da Makengo (80′). Il poker friulano però è solo rimandato e a calarlo all’82’ è Lovric su assist di Pereyra, che si prende poi gli applausi del suo pubblico lasciando il posto a Ehizibue. Finisce 4-0, con la Dacia Arena in festa e la Roma che dovrà ora leccarsi le ferite e ragire in vista dell’Europa League. 
    Serie A, risultati e calendario
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    Verona-Sampdoria 2-1: il 2002 Doig ribalta Giampaolo

    VERONA – L’autogol di Audero e la rete del classe 2002 Doig, schierato a tutta fascia sulla sinistra, regalano al Verona di Cioffi la prima vittoria in campionato, allungando la crisi della Sampdoria, ancora a secco di succesi. E pensare che il vantaggio è dei blucerchiati, con il lampo di Caputo che illude, ma che non basta: sul finire del primo tempo, in nove minuti, l’Hellas rimonta e ribalta, difendendo poi nella ripresa i tre punti. Da sottolineare la prestazione del giovanissimo Doig, sempre propositivo, inesauribile sulla corsia mancina, bravo a crossare e ad arrivare al tiro: davvero una bella scoperta.Guarda la galleryDoig, che partita: rimontata la Sampdoria, festa Verona
    L’autogol di Audero e Doig ribaltano il lampo di Caputo
    Verona e Sampdoria vivono una crisi identica: inizio di campionato allo stesso ritmo con gli stessi risultati, nessuna vittoria e solo 2 punti conquistati, entrambi alla seconda e quarta giornata. Cioffi e Giampaolo si giocano già tanto, ma la paura di perdere blocca la partita che per trentanove minuti ha l’effetto di un sonnifero. Poi il lampo di Caputo al 39′ che si inventa il gol del vantaggio: “Ciccio” è spalle alla porta, non la guarda nemmeno ma sa dov’è, si gira in un attimo e col sinistro spara a metà altezza all’angolo, battendo Montipò. La rete sveglia il Verona che in nove minuti ribalta tutto: l’incornata di Henry (44′) sbatte prima sulla traversa e dopo sulla schiena di Audero (autogol), poi Doig (classe 2002) piazza in porta un pallone vagante in area e firma il 2-1 al 48′.
    Doig da applausi, Cioffi vince la sua prima
    Doig resta uno dei migliori anche nella ripresa, sulla fascia sinistra spinge e crea pericoli alla Sampdoria, che rischia sullo spunto di Lasagna: Audero saltato, ma mira sballata. Giampaolo cerca la svolta e si gioca Gabbiadini, Djuricic, Villar, Leris e l’esordio di Pussetto, ma il copione non cambia, è sempre il Verona a creare occasioni da gol. I blucerchiati restano in partita solo grazie ad un prodigioso Audero che si supera su Veloso e Lazovic, tenendo il risultato in bilico. Caputo ci prova fino alla fine, ma non basta, esulta Cioffi per la prima vittoria in stagione. Per Giampaolo è ancora notte fonda.
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