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    Rabiot e Fagioli di traverso all’Inter: notte da vera Juve, batte anche il Var

    TORINO – La Juventus si riconcilia con il suo popolo nella notte delle notti, quella della sfida con l’Inter, quella che rilancia lo spirito di una squadra che ritrova l’anima, un po’ di qualità e la conferma che i giovani sono il presente, non solo il futuro di questa squadra. Ma la Juventus ritrova soprattutto se stessa in una partita che poteva essere squarciata dall’ennesimo mostro arbitrale di una stagione sfortunata anche su quel fronte per i bianconeri. Il ridicolo annullamento del gol di Danilo, tuttavia, non influisce sul risultato che restituisce giustizia alla Juventus e a una prestazione che lungo dall’essere convincente (pallido e timido il primo tempo, per esempio), ha mostrato una squadra che finalmente è in grado di vincere uno scontro diretto, di scaldare il pubblico, di metterci cuore e testa insieme. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, la moviola: a Danilo viene annullato un gol per la mano spostata da De Vrij!

    Il primo episodio da moviola avviene al 20’ della ripresa quando la Juventus raddoppia grazie a un calcio d’angolo dalla sinistra di Kostic che crossa e sul pallone si avventa Danilo che con un colpo al volo di sinistro riesce a mandare la sfera in rete. Ma nella sorpresa generale viene annullato perché lo stesso pallone dopo essere stato spedito col piede, tocca la mano del brasiliano, il cui braccio era però vistosamente trattenuto da De Vrij per cui il movimento della mano non era nella disponibilità del bianconero. LEGGI TUTTO

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    Il campionato ha già trovato il suo padrone

    A un terzo esatto del cammino, il campionato ha un padrone: è il Napoli di Luciano Spalletti, che a Bergamo ha raggiunto la nona vittoria di fila, undicesima in 13 gare. Proprio in questa giornata, lo scorso anno, la squadra perse la prima partita contro l’Inter e diede il via al suo momento peggiore, con tre sconfitte nel mese di dicembre. Ma quest’anno, nell’equivalente periodo della stagione, la Serie A sarà ferma per lasciare spazio al Mondiale. Con la vittoria di ieri, aumenta il vantaggio sul secondo posto, occupato alla vigilia dall’Atalanta. Ora i punti sul Milan, prima inseguitrice, sono saliti a 6, addirittura uno in più tenuto conto che – almeno all’andata – il Napoli ha lo scontro diretto dalla sua parte. Insomma, tutto pare filare liscio per la squadra azzurra, uscita senza conseguenze dalla prima, platonica sconfitta a Liverpool. Pure l’assenza di Kvaratskhelia, autore di 6 gol e 7 assist sin qui, è stata digerita senza problemi. In quella zona si è mosso bene Elmas, così come tutto il Napoli. Un ulteriore elemento a favore è la capacità caratteriale: aggredito in mezzo al campo da una pugnace Atalanta, e sotto di una rete dopo l’iniziale vantaggio di Lookman (sesto gol, sempre il più incisivo dei suoi), il Napoli ha rimontato con sicurezza, segnando i due gol della partita già nel primo tempo. L’1-1 di Osimhen è nato sul primo corner degli azzurri, l’1-2 l’ha firmato Elmas, dopo l’ennesima, poderosa giocata dell’attaccante nigeriano: difesa del pallone contro Demiral e assist. Osimhen è davvero il perno che può spostare il destino del Napoli e portarlo là dove i tifosi sono in attesa dal 1990, secondo e ultimo scudetto di Maradona. In 9 gare, il centravanti di Spalletti ha già toccato quota 8 reti, di cui 6 nelle ultime 4 partite. Combatte, lotta, segna, è soprattutto una presenza costanteesplosiva e determinante per spingere in avanti la squadra. Nella sua esuberanza, bella e piuttosto unica per i parametri comuni degli attaccanti, c’è la differenza maggiore fra Osimhen e gli altri. I calcoli sono difficili da applicare in modo algebrico nel pallone, ma se Victor ha segnato 10 gol al primo e 14 al secondo, disputando sempre mezze stagioni, vale chiedersi cosa potrebbe fare al primo campionato giocato per intero. Il Napoli di quest’anno è avanti sull’ultima edizione, prima di Spalletti. Sono tre punti in più, ma si debbono aggiungere altre cose. Intanto, c’è una rosa numericamente superiore, affamata e motivata. Vista con gli occhi dello staff tecnico, è confortante l’ingresso in campo di Ndombele e di Giovanni Simeone, uno che dovrebbe essere preso come modello scolastico di come si giostra da dodicesimo uomo, impasto di serietà e umiltà. L’ultima differenza su un anno fa è la forza del centrocampo, in grado di fare a meno Fabian Ruiz, uno che pareva insostituibile al pari di Insigne e Koulibaly (Kim è una sicurezza). L’Atalanta ha giocato una buona partita e ha sfiorato il pari con la traversa del solito Lookman nella ripresa. È la seconda sconfitta di fila in casa dopo quella con la Lazio, con altro sapore e più rimpianti. Negli occhi restano però la solidità, la tecnica, la continuità di questo Napoli. Fino a maggio mancano due terzi del torneo, tantissimo è ancora da scrivere, con il Milan che ha risposto contro lo Spezia, mentre Juve-Inter e il derby di Roma dovranno dire più chi resta fuori che chi rimane in corsa. Per tutti, a ogni modo, il metro di paragone, la squadra su cui misurare la corsa, è il Napoli. Prima della sosta avrà in casa Empoli e Udinese. Obiettivo delle altre è fare sì che questo notevole allungo non diventi una fuga decisiva. LEGGI TUTTO

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    Pellegri, incredibile infortunio al calcio d'inizio di Bologna-Torino FOTO

    Pietro Pellegri ha alzato bandiera bianca dopo appena 4 minuti dall’inizio di Bologna-Torino. L’attaccante del Torino è stato costretto a lasciare il campo dopo pochissimi minuti dall’inizio del match a causa di un infortunio alla caviglia. Pellegri ha subìto il ko dopo appena 2 secondi dall’inizio del match quando, per andare in pressing su Gary Medel, ha messo male il piede sinistro causandosi, in modo molto sfortunato, il problema alla caviglia. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, la chiave tattica per i bianconeri: disinnescare Lautaro Martinez

    Archiviata la delusione per come è andato il girone di Champions League, la Juventus si rituffa nel campionato affrontando l’ultimo trittico di partite prima della sosta per i Mondiali. La prima sfida in programma è il sentitissimo derby d’Italia contro l’Inter a cui seguirà la trasferta di Verona di giovedì tardo pomeriggio e infine, per concludere, la partita interna all’Allianz Stadium contro la Lazio di domenica sera. LEGGI TUTTO

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    Diretta Sampdoria-Fiorentina ore 15: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    GENOVA – La 13ª giornata del campionato di Serie A mette di fronte la Sampdoria di Dejan Stankovic e la Fiorentina di Vincenzo Italiano, reduce dalla conquista del pass per i playoff di Conference League. I viola arrivano dal successo per 2-1 contro lo Spezia grazie alle reti di Milenkovic e Cabral, che hanno interrotto una striscia negativa fatta di 3 sconfitte (contro Atalanta, Lazio e Inter) e 1 pareggio (contro il Lecce). I blucerchiati, invece, vogliono riscattare tra le mura casalinghe del Ferraris la recente sconfitta a San Siro, per 3-0, contro l’Inter di Inzaghi.
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    Sampdoria-Fiorentina: diretta tv e streaming
    Sampdoria-Fiorentina, match valido per la 13ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 15 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in diretta su DAZN e Sky Zona Dazn 214.
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    Formazioni ufficiali Sampdoria-Fiorentina
    SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Amione; Leris, Villar, Djuricic, Augello; Caputo, Montevago. All. Stankovic A disposizione: Contini, Tantalocchi, Rincon, Vieira, Murillo, Gabbiadini, Quagliarella, Yepes, Murru, Malagrida, Trimboli.
    FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Quarta, Biraghi; Bonaventura, Mandragora, Duncan; Ikone, Jovic, Kouame. All. Italiano A disposizione: Cerofolini, Gollini, Saponara, Mendonica, Maleh, Terzic, Ranieri, Venuti, Zurkowski, Amrabat, Bianco, Di Stefano, Barak, Igor.
    ARBITRO: Marinelli (di Tivoli).
    ASSISTENTI: Vecchi-Rossi.
    IV UOMO: Rutella.
    VAR: Marini.
    ASSISTENTE VAR: Di Martino. LEGGI TUTTO

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    Diretta Bologna-Torino ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BOLOGNA – Il lunch match della 13ª giornata del campionato di Serie A mette di fronte il Bologna di Thiago Motta e il Torino di Ivan Juric. I rossoblù, dopo un avvio complicato, sono reduci da due vittorie consecutive contro Lecce (2-0) e Monza (2-1). Sei punti importantissimi per la lotta salvezza che proiettano gli emiliani a quota 13 in classifica a pari punti con la Fiorentina. Stesso discorso per i granata che, dopo aver battuto in trasferta l’Udinese per 2-1, hanno castigato con lo stesso risultato il Milan campione d’Italia tra le mura amiche interrompendo l’imbattibilità esterna dei rossoneri dopo 17 partite. 
    Bologna-Torino: diretta tv e streaming
    Bologna-Torino, lunch match della 13ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 12.30 allo stadio Renato Dall’Ara di Bologna e sarà visibile in diretta su DAZN e Sky Sport Calcio (202, 249, 251).
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    Probabili formazioni Bologna-Torino
    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumi, Cambiaso; Medel, Dominguez; Orsolini, Ferguson, Barrow; Arnautovic. Allenatore: Thiago Motta.
    A disposizione: Bardi, Bagnolini, De Silvestri, Lykogiannis, Sosa, Aebischer, Moro, Schouten, Soriano, Sansone, Vignato, Zirkzee.
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Ricci, Lukic, Lazaro; Miranchuk, Vlasic; Pellegri. Allenatore: Paro (Juric squalificato).
    A disposizione: Berisha, Fiorenza, Bayeye, Rodriguez, Vojvoda, Zima, Adopo, Ilkhan, Seck, Garbett, Radonjic, Karamoh.
    ARBITRO: Giua di Sassari.
    ASSISTENTI: Dei Giudici-Garzelli.
    IV UOMO: Chiffi.
    VAR: Nasca.
    ASS. VAR: Banti.
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    Napoli, Spalletti e la rivelazione su Kvaratskhelia: “L'infortunio nasce da…”

    BERGAMO – Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Dazn dopo il successo del Napoli sull’Atalanta di Gasperini. Il primo tema affrontato dal tecnico toscano è stato l’infortunio di Kvaratskhelia: “I compagni non sono contenti di sentire questa storia di Kvara. Se devo dipendere da un solo giocatore che vado a fare in campo? Si può vincere anche senza Kvara, nessuno nello spogliatoio è contento di sentire questa storia a ripetizione. Kvara stasera non c’era, così come non c’è stato Osimhen in passato. Sempre con queste domande su Kvara, non è che abbiamo fatto delle cose in più perchè mancava lui. Ha dolore alla schiena, a causa di una botta rimediata da Alexander-Arnold. Il suo problema finisce parte da lì. Nei giorni successivi lo abbiamo gestito e monitorato costantemente, è andato tutto abbastanza bene, pensavamo migliorasse, invece ieri è venuto che non riusciva proprio per niente. Anche se per voi è quello che ci porta in giro per il mondo, noi ne abbiamo altri di cui ci si può fidare”, ha raccontato Spalletti. Su Elmas, oggi decisivo per la conquista dei 3 punti: “Ha fatto un lavoro di qualità e quantità in maniera eccezionale. E quindi abbiamo preferito lasciare Kvara a casa per non fargli fare una sobbarcata di tensione, il viaggio, poi chiedigli come sta il giorno della partita e poi cosa pensano gli altri giocatori? Non si va da nessuna parte se non abbiamo 20-22 calciatori circa, per cui il ragionamento va fatto in maniera corretta, il gruppo lo recepisce in base a come lo gestisci, con correttezza”, ha proseguito il tecnico toscano.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO