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    Serie A, Arnautovic salva Mihajlovic: 2-2 tra Spezia e Bologna

    Spezia-Bologna, le scelte dei tecnici
    Luca Gotti schiera il suo classico 3-5-2 con Hristov, Kiwior e Nikolaou a protezione di Dragowski. A centrocampo c’è Bourabia in cabina di regia con Kovalenko e Bastoni ad agire al suo fianco, mentre sulle fasce partono titolari Holm a destra e Reca a sinistra. In attacco la coppia formata da Nzola e Gyasi. Sinisa Mihajlovic scende in campo con un 3-4-1-2 con il polacco Skorupski tra i pali schermato da Gary Medel al centro della difesa, Soumaoro sul centrodestra e il colombiano Lucumí sul centrosinistra. In mediana i due centrali sono Nikola Moro – al debutto assoluto con la maglia rossoblù – e Schouten, mentre sugli esterni agiscono l’esperto De Silvestri a destra e Lykogiannis a sinistra. Davanti a Barrow, schierato da trequartista, ecco il tandem offensivo composto da Orsolini e Arnautovic. In tribuna al Picco c’è anche uno degli ultimi acquisti di mercato della formazione ligure: il difensore gallese Ampadu, arrivato in prestito dal Chelsea dopo aver vestito la maglia del Venezia nella scorsa stagione. Il classe 2000 ha anche posato per alcune foto con la maglia numero 4.
    Serie A, tutte le notizie sullo Spezia
    Serie A, tutte le notizie sul Bologna
    Botta e risposta tra Arnautovic e Bastoni: 1-1 al 45′
    Lo Spezia è reduce dalla sconfitta per 2-0 all’Allianz Stadium contro la Juventus, nel segno di Vlahovic e Milik, mentre il Bologna viene dall’1-1 del Dall’Ara contro la Salernitana, con gol di Arnautovic su calcio di rigore al 52′ per i felsinei e pareggio di Boulaye Dia all’88’ per la formazione di Davide Nicola. L’avvio di partita è piuttosto frizzante. Lo Spezia ci prova subito con Gyasi, che sfrutta un’amnesia difensiva della formazione rossoblù e calcia di potenza verso la porta di Skorupski: la risposta dell’estremo difensore polacco non è delle migliori, ma Nzola non riesce a concretizzare in tap in da due passi. La risposta del Bologna arriva dopo neanche un minuto con la conclusione da fuori area di Orsolini, più potente che precisa, ma Dragowski para senza troppi problemi. Al 6′ arriva la rete dell’1-0 dei rossoblù. Un fulmine a ciel sereno. Lancio col contagiri di Medel per Arnautovic, che fugge in profondità disorientando la difesa bianconera, dribbla secco Dragowski e mette a segno il suo quarto gol in questo campionato: è un momento d’oro per l’attaccante austriaco, che sembra aver già dimenticato le numerose voci di mercato sul suo conto per abbracciare definitivamente il ruolo di leader del gruppo di Mihajlovic. Al 14′ Kovalenko spreca una buonissima occasione, calciando a lato dal limite dell’area, mentre al 16′ Skorupski si fa trovare pronto sulla conclusione di Nzola, indirizzata all’angolino basso di sinistra. Al 20′ grande azione personale di Orsolini, che parte palla al piede dalla sua metà campo su regia di un ispiratissimo Arnautovic, arriva al limite dell’area e calcia a rete, trovando però la risposta di un attento Dragowski. Complice lo svantaggio, lo Spezia cerca di alzare il ritmo e attacca a pieno organico riversandosi nella metà campo dei felsinei: in tal senso, grande prova del duo Nzola-Gyasi, sempre pronti a scattare in profondità e ad abbassarsi a turno di qualche metro per fornire uno scarico ai centrocampisti in fase di costruzione. Dal proprio canto, il Bologna mostra un atteggiamento più conservativo, cercando di colpire in ripartenza. Tra gli uomini di Mihajlovic bene anche il nuovo acquisto Moro, particolarmente prezioso in fase difensiva e di non possesso. In pieno recupero, al 47′, ecco l’1-1 dello Spezia: Bastoni vince un rimpallo al limite dell’area di rigore e scarica un tiro potente e preciso all’angolino basso, sul quale Skorupski non può nulla. Per il centrocampista classe ’96 si tratta della seconda rete consecutiva al Picco, dopo quella contro il Sassuolo di sabato scorso. Dopo quasi 10′ di recupero, il direttore di gara Giua chiude il primo tempo.
    Serie A, la classifica
    Arnautovic salva il Bologna dalla sconfitta: 2-2!
    La ripresa si apre con una sostituzione nella formazione del Bologna, con Mihajlovic che manda in campo l’argentino Dominguez al posto di Moro, mentre Gotti decide di mantenere invariato il suo undici di partenza. Dopo una fase di studio senza particolari acuti, al 54′ lo Spezia completa la rimonta e si porta sul 2-1: punizione di Bastoni dalla lunga distanza, Schouten ci mette goffamente la testa e insacca il pallone nella propria porta. Pasticcio clamoroso da parte dell’olandese, che anche nella prima metà di gara era apparso piuttosto in ombra commettendo parecchi errori in fase d’impostazione della manovra. Al 62′ Mihajlovic prova a rimescolare le carte alla ricerca del pareggio, inserendo Soriano al posto di Barrow e il nuovo arrivo Zirkzee per Orsolini, mentre al 63′ Gotti manda in campo Agudelo per Kovalenko. Allo scoccare del 64′ arriva però il 2-2 del Bologna. Ancora Arnautovic. Letale, letterlamente ingiocabile in questo avvio di campionato con 5 gol in altrettante partite. Sul suggerimento in profondità di Soriano l’austriaco scappa un’altra volta alla difesa ligure e a tu per tu con Dragowski è glaciale nel depositare la palla in rete. Per l’ultimo quarto d’ora di gara, Gotti e Mihajlovic optano per un altro cambio. Il tecnico bianconero inserisce Ellertsson per Bastoni, ammonito al 56′, mentre il serbo manda in campo Cambiaso al posto di Lykogiannis e all’84’ anche Sansone per Medel. Al 93′ esplode in protesta il Picco, con Agudelo che viene atterrato in area di rigore. Giua però lascia correre, scatenando per alcuni istanti l’ira dei tifosi di casa.
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    Torino-Lecce, Vives, doppio ex: “Vincono 3-1 i granata”

    TORINO – Le parole di Giuseppe Vives, alla vigilia della sfida contro il Lecce, suonano come una benedizione per il Torino di Ivan Juric. Il centrocampista napoletano, 164 presenze e 5 reti con la maglia granata a cavallo fra il 2011 e il 2017, è stato uno dei protagonisti del cammino in Europa League nella stagione 2014/2015: a Bilbao, contro l’Athletic, ha raggiunto l’apice di una carriera in cui ha vestito anche la maglia giallorossa dei salentini, dal 2006 al 2011. Vives, se il Lecce è stato il primo approccio con la Serie A, il Torino cosa è stato per lei? «Un cammino emozionante che mi ha fatto raggiungere l’obiettivo di giocare in Europa League. Dell’esperienza al Toro conservo ricordi meravigliosi sin dal primo anno in cui abbiamo vinto il campionato di Serie B. L’apice dell’avventura è stata la vittoria contro l’Atheltic Bilbao al San Mamés, dove nessuna squadra italiana aveva mai vinto. Ancora oggi gioco con mio figlio con il pallone granata. Il mio desiderio, dopo sei anni e mezzo, era quello di rimanere, ed è chiaro che mi piacerebbe tornare un giorno. Intanto sto pensando di tornare allo stadio al più presto». Passiamo all’attualità. Che partita si aspetta lunedì? «Il Lecce è una squadra organizzata e ha raccolto un risultato importante su un campo difficile come quello del Napoli, mentre il Torino a Bergamo ha perso contro un avversario tosto. Mi aspetto una partita molto combattuta perché i granata hanno un’identità precisa e lottano su ogni pallone. È una squadra che incarna lo spirito del Toro. Sono sicuro che vogliono ripartire nel miglior modo, conoscendo Juric. Ogni volta che guardo le partite del Torino è come se in campo ci fosse anche lui». Cosa deve temere il Torino della formazione di Baroni? «Sicuramente il collettivo, già rodato dallo scorso anno. Il Lecce gioca bene, arriverà a Torino sulla scia dell’entusiasmo dopo il pari al Maradona. Alcuni ragazzi vorranno dimostrare di saper giocare bene anche in Serie A. Tra i singoli, Strefezza è un giocatore di qualità che può fare la differenza, ma anche Hjulmand ha tanta qualità». Passiamo ai granata, le piace la schiettezza di Juric? «Assolutamente sì. Vuole sempre il massimo dai suoi e pretende che vadano a mille all’ora. Juric conosce il calcio e le dinamiche di spogliatoio meglio di altri che non hanno mai vissuto quell’ambiente. Non è facile tenere tutti sulla corda, a volte devi essere duro ma lui ha dimostrato di saperlo fare bene». Il tecnico non ha avuto pienamente quello che avrebbe voluto dal mercato. La rosa, secondo lei, è più o meno forte rispetto alla passata stagione? «Capisco che Juric avrebbe voluto dei rinforzi per alzare l’asticella rispetto all’anno scorso, ma direi che il livello è uguale a quello dell’anno passato. Il Toro non avrà problemi a salvarsi e, con la giusta continuità e un po’ di fortuna, magari potrà insidiare le posizioni che valgono un posto in Europa». C’è qualche giocatore del Torino in cui si rivede? «A livello caratteriale mi rivedo in Lukic, un ragazzo che dà il massimo in ogni circostanza. Parole poche ma molti fatti. Mi ha sorpreso l’episodio del rinnovo alla prima di campionato. Togliergli la fascia è stato un segnale dato all’intera squadra, ma sono sicuro che anche senza saprà dare il suo contributo. Con gli atteggiamenti dimostri di essere un leader, sia in campo sia negli allenamenti». Tra i nuovi acquisti chi la incuriosisce di più? «A me piace molto Miranchuk, che però è infortunato. È un giocatore di qualità, che sa fare gol e sa creare superiorità numerica. Può fare bene al Toro con Juric». Chi può essere decisivo domani? «Spero Lukic. Ha tutte le carte in regola per dimostrare di essere ancora importante per questa squadra e di saperla guidare verso la vittoria». E lei di cosa si occupa in questo momento? «Ho una scuola calcio ad Afragola, l’Asd Pro Vives Calcio, che fa parte del progetto Academy del Torino Fc, e dei campi da padel per coltivare l’altra mia passione». Vives, il suo pronostico per Torino-Lecce. «Credo che il Torino sia favorito e possa vincere. Dico 3-1 per il granata, ovviamente con un gol di Lukic». LEGGI TUTTO

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    Diretta Cremonese-Sassuolo ore 12.30: probabili formazioni e come vederla in tv e in streaming

    CREMONA – Alle ore 12.30, allo stadio Zini la Cremonese ospita il Sassuolo nel primo lunch match del campionato. La squadra di Alvini è ancora a secco di punti e nonostante le buone prestazioni ha raccolto solo sconfitte contro Fiorentina (3-2), Roma (1-0), Torino (2-1) e Inter (3-1). Smuovere la classifica sarebbe dunque importante soprattutto per il morale. Di fronte ci sarà però una formazione in buona salute. I neroverdi di Dionisi, infatti, dopo la sconfitta all’esordio contro la Juve (3-0) sono riusciti a superare il Lecce di misura. Poi è arrivato il 2-2 in casa dello Spezia, infine gli emiliani sono riusciti a fermare sullo 0-0 i campioni d’Italia del Milan nel turno infrasettimanale. 
    Cremonese-Sassuolo: come vederla in tv e in streaming
    Cremonese-Sassuolo, lunch match della 5ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 12.30 allo stadio Zini di Cremona e sarà visibile in diretta su DAZN, Sky Sport Calcio e Sky Sport 251. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go. 
    Le probabili formazioni di Cremonese-Sassuolo
    CREMONESE (3-4-1-2): Radu; Aiwu, Chiriches, Vasquez; Ghiglione, Pickel, Ascacibar, Valeri; Zanimacchia; Okereke, Dessers. Allenatore: Alvini.
    A disposizione: Sarr, Saro, Bianchetti, Lochoshvili, Sernicola, Buonaiuto, Castagnetti, Baez, Milanese, Escalante, Quagliata, Di Carmine, Ciofani, Afena-Gyan, Tsadjout.
    SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Lopez, Thorstvedt; Ceide, Pinamonti, Kyriakopoulos. Allenatore: Dionisi.
    A disposizione: Pegolo, Russo, Marchizza, Ruan, Erlic, Henrique, Ayhan, Henrique, Harroui, Obiang, D’Andrea, Alvarez, Laurentiè. 
    ARBITRO: Pairetto di Nichelino.
    ASSISTENTI: Mastrodonato-Colarossi.
    IV UOMO: Gariglio.
    VAR: Mariani.
    ASS. VAR: Cecconi.
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    Diretta Spezia-Bologna ore 15: probabili formazioni, come vederla in tv e streaming

    LA SPEZIA – All’Alberto Picco di La Spezia il Bologna di Sinisa Mihajlovic, reduce da due pareggi ed altrettante sconfitte nelle prime quattro giornate, va a caccia del primo successo stagionale in campionato. I liguri di Gotti, invece, battuti dalla Juve lo scorso turno infrasettimanale, si trovano a quota 4 punti in classifica. Per quanto riguarda i confronti diretti tra le due squadre, sono 3 – su 5 precedenti – le affermazioni rossoblù: l’ultima vittoria dei padroni di casa risale al novembre del 2020, quando terminò con il punteggio di 4-2.
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    Spezia-Bologna, come vederla in tv e streaming
    Spezia-Bologna, gara valida per la 5ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 15 all’Alberto Picco, sarà visibile in diretta esclusiva streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
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    Le probabili formazioni di Spezia-Bologna
    SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Hristov, Kiwior, Nikolaou; Holm, Kovalenko, Bourabia, S.Bastoni, Reca, Gyasi, Nzola. All. Gotti. A disp. Zoet, Zovko, Sala, Caldara, Beck, Ellertsson, Sher, Agudelo, Strelec, Sanca. Indisponibili: Verde, Maldini, Ekdal, Nguiamba, Ferrer, Amian. Squalificati: – 
    BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Lucumì; De Silvestri, Dominguez, Schouten, Lykogiannis; Soriano; Arnautovic, Zirkzee. All. Mihajlovic. A disp. Bardi, Bagnolini, Posch, Sosa, Bonifazi, Kasius, Ferguson, Moro, Aebischer, Cambiaso, Vignato, Orsolini, Sansone, Barrow. Indisponibili: – Squalificati: –
    Arbitro: Giua di Olbia.Guardalinee: Mokhtar e Sechi.IV uomo: Perenzoni.Var: Banti.Avar: Galetto.
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    Kim e Kvaratskhelia ribaltano la Lazio: il Napoli aggancia la vetta

    ROMA – Successo in rimonta all’Olimpico per il Napoli che infligge il primo ko stagionale alla Lazio del grande ex azzurro Sarri e aggancia il Milan in vetta (almeno per una notte) alla classifica. Sorpresa in avvio di Zaccagni, la squadra di Spalletti fatica per mezz’ora ma si accende con le magie di Kvaratskhelia, che colpisce un palo prima del pari di Kim. Nella ripresa partenza straripante dei partenopei, che nonostante le grandi parate di Provedel e un secondo legno colpito da Osimhen sorpassano con l’ispiratissimo Kvaratskhelia. La Lazio reagisce e recrimina per un contatto in area tra Mario Rui e Lazzari, ma non riesce a impensierire un Napoli che gestisce senza troppi affanni il risultato e porta via da Roma tre punti pesantissimi.
    Lazio-Napoli 1-2: statistiche e tabellino
    Le scelte di Sarri e Spalletti
    Niente turnover per Sarri, che recupera gli acciaccati Romagnoli e Felipe Anderson e schiera lo stesso undici del match pareggiato in casa della Sampdoria, con Luis Alberto preferito di nuovo a Vecino e Basic nel centrocampo completato da Cataldi e Milinkovic-Savic. In attacco Zaccagni ancora titolare nel tridente guidato con Immobile, mentre tra i pali c’è sempre Provedel con Lazzari e Marusic terzini e Patric centrale. Sull’altro fronte Spalletti sceglie il 4-3-3 e davanti dá fiducia a Lozano con Osimhen e Kvaratskhelia, a centrocampo tocca a Zielinksi e Anguissa spalleggiare Lobotka mentre Kim fa coppia con Rrahmani in difesa davanti a Meret, con Di Lorenzo e Mario Rui sulle corsie.
    Guarda la galleryNapoli in volo con Kim e Kvaratskhelia: Lazio battuta in rimonta
    Kim risponde a Zaccagni
    Pronti, via e dopo tre minuti la Lazio è in vantaggio: Felipe Anderson affonda a destra e scarica al limite dell’area per Zaccagni, lasciato libero di aggiustarsi il pallone e spedirlo all’angolino per la gioia dei tifosi biancocelesti. Colpito a freddo, il Napoli prova a reagire ma fatica a rendersi pericoloso e, quando arriva al tiro, c’è Milinkovic-Savic a ‘murare’ Zielinski (13′). Il palleggio della squadra di Sarri vanifica il pressing degli azzurri che rischiano di farsi infilare in contropiede, ma prima Kim intercetta il lancio di Felipe Anderson per il lanciatissimo Lazzari (23′) e poi è ottima la diagonale di Di Lorenzo sulla verticalizzazione del brasiliano per Luis Alberto (25′). A Spalletti serve il guizzo di un singolo e a cercarlo è Kvaratskhelia, che recupera palla su Milinkovic e va alla conclusione dal limite senza però sorprendere Provedel (34′). Il georgiano si è acceso e ci riprova due minuti dopo: ‘ruleta’ per liberarsi di Luis Alberto e destro che si stampa sul legno. È la scossa per il Napoli che ora preme e al 37′ trova il pari: angolo calciato da Zielinski e colpo di testa di Kim, con la palla che sbatte sulla parte interna del palo e viene respinta da Provedel al di là della linea di porta. Il primo tempo si chiude con un duro contrasto aereo tra Marusic e Lozano, entrambi feriti alla testa: il laziale rientra bendato, mentre il messicano esce in barella lasciando il posto a Politano e dopo cinque minuti di recupero si va al riposo sull’1-1.
    Serie A, la classifica
    Kvaratskhelia firma il sorpasso
    Dagli spogliatoi rientrano gli stessi ventidue e stavolta a partire forte è il Napoli, straripante a inizio ripresa. A salvare la Lazio è prima Provedel, che esce coraggiosamente su Kvaratskhelia e si ripete poi con una difficile parata sul colpo di testa di Zielinski (49′), poi il palo che respinge il pallone colpito ancora di testa da Osimhen (50′) mentre è alta la conclusione a colpo sicuro di Kvaratskhelia (51′). Sarri corre allora ai ripari e richiama in panchina Zaccagni e Luis Alberto per gettare nella mischia e Pedro e Vecino, che va presto al tiro senza però inquadrare la porta (56′). Le mosse del tecnico biancoceleste non bastano però ad arginare il Napoli, che insiste e dopo un’altra bella parata di Provedel su Osimhen al 61′ sorpassa: Anguissa si propone sulla destra e scarica per Kvaratskhelia che con un destro potente gongia la rete. La Lazio reagisce e protesta quando Lazzari cade nell’area napoletana dopo una gomitata di Mario Rui (67′): tutto regolare per l’arbitro Sozza che non va nemmeno a rivedere l’azione al monitor, per la disperazione di Sarri a bordo campo. Spalletti manda in campo Elmas e Raspadori al posto di Zielinski e Kvaratskhelia, i biancocelesti si innervosiscono (giallo per Milinkovic, Felipe Anderson e Cataldi) ma insistono trovando però Meret attento sul colpo di testa di Felipe Anderson (71′). Nella Lazio arriva anche il turno di Basic (fuori Cataldi, in regia va Vecino) e poi quello di Hysaj e Cancellieri (al posto di Lazzari e Felipe Anderson), ma il forcing finale dei padroni di casa è sterile e le speranze di pareggio si spengono sulla conclusione a lato di Pedro (91′). Dopo gli ingressi di Ndombelé e Olivera (fuori Lobotka e Mario Rui) arriva il triplice fischio e il primo ko stagionale per la Lazio: finisce 2-1 per il Napoli, con Spalletti che (almeno per una notte) può godersi la vetta in coabitazione con il Milan.
    Serie A, risultati e calendario
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    Milan-Inter 3-2: doppietta di Leao, Pioli in vetta alla Serie A

    MILANO – Il Milan porta a casa un derby spettacolare, che ha tenuto i tifosi col fiato sospeso fino al 95′, e conquista – almeno provvisoriamente – la vetta solitaria della classifica di Serie A. Eppure, la stracittadina meneghina era iniziata sotto i migliori auspici per l’Inter di Simone Inzaghi, avanti al 21′ con Marcelo Brozovic, abile a lanciarsi nella prateria creata dalla combinazione tra Lautaro e Correa. I rossoneri di Pioli, però, cambiano marcia, mettendo alle corde gli avversari: protagonista assoluto è Rafael Leao, che pareggia al 28′, regala a Giroud la palla del sorpasso al 54′ e firma la doppietta al 60′. Di Dzeko al 67′, soli tre minuti dopo il suo ingresso in campo, il gol del definitivo 3-2.
    Milan-Inter, le scelte di Pioli e Inzaghi
    In un Meazza gremito e adornato dalle spettacolari coreografie delle due tifoserie, va in scena il derby della Madonnina numero 90 tra quelli – formalmente – giocati in casa dai rossoneri. Pioli opera cinque cambi rispetto al pareggio a reti bianche con il Sassuolo e schiera Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez davanti a Maignan, Tonali e Bennacer in mediana con Messias, De Ketelaere e Rafael Leao a supporto del terminale offensivo Giroud. Orfano di Lukaku, Simone Inzaghi non rinuncia al 3-5-2 con Handanovic tra i pali, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries e Darmian a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Barella e Hakan Calhanoglu mezz’ali, con Lautaro Martinez e Correa – preferito a Dzeko – in attacco.
    Milan-Inter 1-1 al 45′: Leao risponde a Brozovic
    La posta in palio è alta, la pressione – ambientale e psicologica – ha inevitabilmente condizionato la marcia di avvicinamento alla super sfida di San Siro e i 22 in campo ne risentono, almeno in avvio: match tattico, ritmo spezzettato e un accenno di rissa abilmente sedato dall’arbitro Chiffi, che mostra il giallo a Theo Hernandez e Dumfries dopo soli dieci giri di lancetta. Il primo squillo è di matrice nerazzurra, con Brozovic che all’11’ si fa murare in corner. Per il centrocampista croato, però, la gioia personale è rimandata di dieci minuti, giusto il tempo di smaltire la paura sull’autorete sfiorata da Bastoni al 15′, salvato dalla traversa e dal fischio del direttore di gara che punisce una spinta di Giroud: è il 21′ quando Lautaro duetta con Correa, si apre una voragine nel cuore della difesa milanista e l’ex Dinamo Zagabria infila Maignan con un destro rasoterra sul primo palo. I ragazzi di Pioli reagiscono di nervi e si riversano nell’area di rigore avversaria e se peccano d’imprecisione Calabria (di testa al 25′) e Giroud (di piede al 26′), non fa altrettanto Rafael Leao al 28′, con un preciso diagonale mancino soltanto sfiorato da Handanovic con la punta delle dita: arrabbiatissimo Inzaghi in panchina per l’errore in uscita che ha avviato l’azione del pari rossonero, che il portoghese dedica a Florenzi. Altre scintille alla mezz’ora: protagonista stavolta Giroud (ammonito), in polemica con Skriniar dolorante a terra dopo un contrasto. Il bomber francese, 4′ più tardi, si divora il sorpasso calciando male col mancino da posizione favorevole, ‘imitato’ da Tonali dal limite, seguito immediatamente da Theo, che sfiora l’incrocio: tripla occasione Milan in soli 30 secondi, l’Inter sembra essersi di colpo sfilacciata e mostra evidenti problemi nella costruzione del gioco. Pericoloso anche De Ketelaere sugli sviluppi di un corner (37′), prima di costringere Brozovic a spendere un giallo con un tentativo di incursione palla a terra (38′): sul punto di battuta va Tonali, che centra la barriera, quindi Bennacer non inquadra lo specchio. Su un nuovo calcio piazzato – al 42′ – buona chance per Hernandez, seguito a ruota da Giroud: entrambe le zuccate terminano alte sopra la porta difesa da Handanovic. L’undici nerazzurro si rivede in chiusura di primo tempo, con Lautaro che, rimontato in extremis da Kalulu, porta a casa soltanto un angolo.
    Leao-Giroud, poi Dzeko: il Milan batte l’Inter 3-2
    La ripresa parte senza cambi e, nei primi minuti, il copione è la perfetta prosecuzione della seconda metà del primo tempo, con l’Inter che fa una fatica terribile nello sviluppo delle proprie azioni e il Milan che comanda il gioco e domina sulle vie aree: Theo Hernandez, sulla punizione di Tonali, non trova l’angolo per un soffio. Uno spunto di Correa costringe De Ketelaere all’ammonizione, in ritardo nel ripiegamento difensivo, ma Calhanoglu – dal limite – sbatte contro la barriera. Giroud, invece, riveste i panni di uomo derby dopo la doppietta valsa una fetta importante di Scudetto nella scorsa stagione e al 54′ porta avanti i suoi: sul suggerimento di Leao, velenosa zampata mancina dell’ex Chelsea che s’insacca alla sinistra di Handanovic. Ma non è finita qui: al 61′, infatti, innescato da un tacco volante di Giroud, che ricambia l’assist, il talento lusitano si mette in proprio, porta a spasso mezza difesa nerazzurra, sinistro-destro e piattone al ferro che vale il 3-1 per il Milan. Simone Inzaghi, attonito, cerca una scossa e manda in campo Dzeko, Mkhitaryan e Dimarco per Correa, Barella e Bastoni, mentre Pioli getta nella mischia Brahim Diaz per De Keteleare: la mossa del tecnico nerazzurro sembra dare i propri frutti e al 67′ il bomber bosniaco, a secco dallo scorso aprile, riapre il match scaricando in rete con violenza – e l’ausilio del palo interno – il passaggio dal fondo di Darmian. Subito dopo, poi, strepitosa parata di Maignan sulla sassata di Lautaro, in sospetto fuorigioco. La partita si (ri)accende, Dzeko è onnipresente e al 70′ dà il là a una nuova colossale occasione interista, conclusa ancora dal Toro Martinez, stavolta di testa, sul quale si ripete con un tuffo prodigioso l’estremo difensore rossonero. Ora è Pioli a vedere i suoi in difficoltà e quando il cronometro segna -18′ al 90′, si gioca le carte Saelemaekers ed Origi per Messias e Giroud. Ma è ancora Inter: Dzeko, incontenibile, si vede respingere il proprio tiro con i piedi da Maignan, quindi Dumfries, Lautaro e Dimarco sbattono contro il muro milanista. Il portiere francese quindi, al 75′, si supera su Calhanoglu, volando sotto l’incrocio e deviando in corner. L’Inter attacca a testa bassa, il Milan perde certezze e Tonali si prende un giallo per proteste. Squadre lunghe, ritmi vertiginosi, palle che pesano: questo è il contesto in cui si giocano gli ultimi dieci minuti di un derby bellissimo. Origi prova a prendere per mano i suoi con due sgroppate, quindi Kjaer e Pobega – al posto di Calabria e Tonali – danno all’undici rossonero i centimetri e il peso necessari per provare a tenere botta. Gosens e D’Ambrosio per Darmian e De Vrij sono invece le contromosse nerazzurre. All’88’ Leao cerca la tripletta, ma spara alto, poi s’iscrive nella ‘lista dei cattivi’ dell’arbitro per un paio di spallate di troppo nei confronti di D’Ambrosio. Al 95′, invece, ad un soffio dal triplice fischio, le speranze dei nerazzurri si spengono sul chirurgico tentativo di Mkhitaryan che lambisce il palo con Maignan immobile. C’è tempo, invece, per un ‘tiraccio’ di Origi in contropiede che termina in curva. LEGGI TUTTO

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    Diretta Bologna-Salernitana ore 20.45: probabili formazioni e come vederla in tv e in streaming

    BOLOGNA – Alle ore 20.45, allo stadio Renato Dall’Ara, il Bologna sfida la Salernitana nel posticipo del turno infrasettimanale valido per la 4ª giornata del campionato di Serie A. I rossoblù di Sinisa Mihajlovic inseguono ancora la prima vittoria dopo le sconfitte contro Lazio (2-1) e Milan (2-0) e il pareggio alla seconda in casa contro l’Hellas Verona (1-1). I granata di Davide Nicola, invece, incassato il ko all’esordio contro la Roma (1-0), hanno fermato sullo 0-0 l’Udinese prima del netto 4-0 all’Arechi contro la Sampdoria.
    Bologna-Salernitana: come vederla in tv e in streaming 
    Bologna-Salernitana, posticipo del turno infrasettimanale valido per la 4ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 allo stadio Renato Dall’Ara di Bologna e sarà visibile in in diretta su DAZN, Sky Sport Calcio e Sky Sport 251. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
    Le probabili formazioni di Bologna-Salernitana
    BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Lucumì; De Silvestri, Dominguez, Schouten, Lykogiannis, Soriano; Orsolini, Arnautovic. Allenatore: Mihajlovic.
    A disposizione: Bardi, Bagnolini, Sosa, Bonifazi, Kasius, Mbaye, Moro, Aebischer, Cambiaso, Ferguson, Vignato, Sansone, Zirkzee, Barrow.  
    SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Bronn, Gyomber, Fazio; Candreva, Coulibaly, Maggiore, Vilhena, Mazzocchi; Dia, Bonazzoli. Allenatore: Nicola.
    A disposizione: Micai, Bradaric, Sambia, Botheim, Valencia, Kristoffersen, Kastanos, Capezzi, Motoc, Pirola.
    ARBITRO: Ghersini di Genova.
    ASSISTENTI: Raspolini-Schirru.
    IV UOMO: Massa.
    VAR: Di Paolo.
    ASS. VAR: Martino.
    Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva Ora LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Torino ore 20.45: probabili formazioni e come vederla in tv e in streaming

    BERGAMO – Alle ore 20.45, al Gewiss Stadium di Bergamo, Atalanta e Torino si affrontano nel posticipo del turno infrasettimanale valido per la 4ª giornata del campionato di Serie A. La Dea di Gian Piero Gasperini, reduce dalla vittoria di misura del Bentegodi contro l’Hellas Verona firmata Koopmeiners, sono ancora imbattuti e vincendo aggancerebbero la Roma, al momento da sola in vetta alla classifica. Stessa situazione per i granata di Ivan Juric che, dopo la vittoria a Monza (2-1) e il pareggio interno contro la Lazio (0-0), nell’ultimo turno hanno superato, ancora stavolta in trasferta, 2-1 la Cremonese. 
    Come vedere Atalanta-Torino in tv e in streaming
    Atalanta-Torino, posticipo del turno infrasettimanale valido per la 4ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN.
    Atalanta-Torino: le probabili formazioni 
    ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Okoli; Soppy, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Ederson, Pasalic; Zapata. Allenatore: Gasperini.
    A disposizione: Sportiello, Rossi, Ruggeri, Scalvini, Hateboer, Zappacosta, Zortea, Malinovskyi, Muriel, Boga, Lookman, Hojlund. 
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Aina, Linetty, Ricci, Vojvoda; Lukic, Vlasic; Sanabria. Allenatore: Juric.
    A disposizione: Berisha, Gemello, Djidji, Zima, Bayeye, Lazaro, Ilkhan, Adopo, Radonjic, Seck, Pellegri, Garbett.
    ARBITRO: Di Bello di Brindisi. 
    ASSISTENTI: Perotti-Di Iorio.
    IV UOMO: Sacchi.
    VAR: Marini.
    ASS. VAR: Rossi.
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