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    Diretta Roma-Cremonese ore 18.30: probabili formazioni, come vederla in tv e streaming

    Roma-Cremonese, come vederla in tv e in streaming
    Roma-Cremonese si gioca allo Stadio Olimpico con fischio d’inizio alle 18:30 e sarà trasmessa in tv e streaming su DAZN.
    Roma-Cremonese, probabili formazIoni
    ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Lo. Pellegrini, Cristante, Spinazzola; Zaniolo, Dybala; Abraham. Allenatore: Mourinho. A disposizione: Svilar, Kumbulla, Tripi, Zalewski, Vina, Celik, Matic, Bove, El Shaarawy, Shomurodov, Felix. Indisponibili: Wijnaldum. Squalificati: -. Diffidati: -.
    CREMONESE (3-4-1-2): Radu; Bianchetti, Vasquez, Chiriches; Ghiglione, Pickel, Ascacibar, Sernicola; Zanimacchia; Okereke, Dessers. Allenatore: Alvini. A disposizione: Sarr, Saro, Valeri, Aiwu, Ndiaye, Buonaiuto, Quagliata, Lochoshvili, Acella, Milanese, Ciofani, Di Carmine, Tsadyout. Indisponibili: Castagnetti. Squalificati: Escalante. Diffidati: -.
    ARBITRO: Massimi di Termoli. Guardalinee: Meli e Peretti. Quarto uomo: Ayroldi. Var: Fabbri. Avar: Muto.
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    Diretta Sampdoria-Juve ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    GENOVA – Allegri non cerca alibi, anzi non ne vuole proprio e respinge l’allarmismo. Gli infortuni fanno parte della stagione e con gli uomini a disposizione la Juve può vincere anche in casa della Sampdoria, dopo l’esordio vincente col Sassuolo. Lo sa Max e lo ripete in conferenza stampa, ricordando che stasera al Ferraris ci sarà da soffrire, che sarà una partita difficile, ma che bisogna prendere i tre punti se si vuole cominciare a costruire per l’obiettivo: restare nelle prime quattro a novembre. Un passo alla volta, intanto c’è la Samp.
    Dove vedere Sampdoria-Juve in tv e streaming
    La partita è in programma alle 20.45 e verrà trasmessa in esclusiva tv e streaming su Dazn. Anche sul nostro sito tuttosport.com sarà possibile seguire live il match.
    LIVE Sampdoria-Juve
    Le probabili formazioni
    SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Augello; Vieira; Leris, Rincon, Sabiri, Djuricic; Caputo. All.: Giampaolo. 
    A disposizione: Ravaglia, Contini, Murru, Depaoli, Murillo, Leverbe, Yepes, Malagrida, Verre, Quagliarella, Gabbiadini.
    Indisponibili: Conti, Trimboli, De Luca. Squalificati: -. Diffidati: -.
    JUVE (4-3-3): Perin; Danilo, Rugani, Bremer, Alex Sandro; McKennie, Locatelli, Rabiot; Cuadrado, Vlahovic, Kostic. All.: Allegri.
    A disposizione: Pinsoglio, Garofani, De Sciglio, Gatti, Bonucci, Miretti, Zakaria, Rovella, Fagioli, Kean, Soulè.
    Indisponibili: Akè, Arthur, Chiesa, Di Maria, Kaio Jorge, Pogba, Szczesny. Squalificati: -. Diffidati: -.
    Arbitro: Abisso
    Assistenti: Palermo-Zingarelli
    Quarto uomo: Cosso
    Var: Banti
    Ass. Var: Lo Cicero
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    Atalanta-Milan 1-1: Bennacer risponde a Malinovskyi e salva Pioli

    BERGAMO – Bennacer risponde a Malinovskyi e salva il Milan sul campo dell’Atalanta, che nella seconda giornata di campionato ferma sul pari i campioni d’Italia (1-1) con cui resta appaiata in classifica. La Dea e il Diavolo, entrambe vittoriose all’esordio, scivolano ora a -2 dall’Inter e dal Napoli, uniche due squadre rimaste a punteggio pieno in attesa che scendano in campo Juve e Roma. 
    Atalanta-Milan 1-1: statistiche e tabellino
    Panchina per Muriel e De Ketelaere
    Out Palomino, Zappacosta ed Ederson per il tecnico di casa Gasperini, che nel suo 3-4-1-2 conferma nove undicesimi della formazione vittoriosa a Marassi contro la Samp: al centro della difesa rientra Demiral (a fargli spazio è Okoli) mentre in attacco Muriel finisce in panchina per lasciare il posto a Malinovskyi, al centro di un caso di mercato in settimana ma schierato titolare al fianco di Zapata. Per il resto in porta c’è sempre Musso, con Toloi e Djimsiti a completare il reparto arretrato e le fasce affidate a Hateboer e Maehle, mentre de Roon e Koopmeiners vengono confermati in mediana per coprire le spalle al trequartista Pasalic. Tra i campioni d’Italia invece rinviato ancora il debutto dal primo minuto di De Ketelaere, lasciato inizialmente fuori da Pioli che sceglie la continuità rispetto al 4-2 rifilato all’Udinese e cambia solo Krunic, che fa spazio al recuperato Tonali al fianco di Bennacer a centrocampo. Tra i pali dunque ancora Maignan con Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez a fargli da scudo, mentre davanti sono nuovamente Messias, Diaz e Leao a supportare Rebic, unica punta del 4-2-3-1 rossonero.
    La sblocca Malinovskyi
    Avvio di gara equilibrato e prima conclusione al Milan, con Leao che sporca subito i guantoni di Musso dopo un bello scambio con Rebic (2′). L’Atalanta infatti non sta a guardare e risponde con Malinovsky che dai 20 metri non trova la porta su assist di Zapata (8′), anticipato poco dopo di un soffio in uscita da Maignan (10′), imitato un minuto dopo dal collega nerazzurro che arriva sulla palla prima di Theo Hernandez. I ritmi sono forsennati, con il Diavolo che prova a fare la gara e la Dea chiusa e pronta a ripartire. Toloi spende però il giallo per fermare Leao e Gasperini lo inverte allora con Djimsiti, spedendolo dalla parte di Messias che al 24′ si divora un gol fatto: il brasiliano non approfitta infatti di una dormita della difesa nerazzurra e calcia fuori col sinistro dallo spigolo dell’area piccola. Non sbaglia invece sull’altro fronte Malinovskyi, che viene lasciato libero di colpire col sinistro dal limite dell’area e supera Maignan, messo fuori causa dalla deviazione di Kalulu (29′). Sotto di un gol il Milan prova a reagire ma il possesso palla rossonero è sterile e l’Atalanta arriva indenne fino all’intervallo e va negli spogliatoi forte del vantaggio.
    Serie A, risultati e calendario
    Bennacer salva Pioli
    Si torna in campo senza cambi e Leao costringe subito all’ammonizione Hateboer, con la Dea che rischia grosso al 50′: punizione ‘pennellata’ da Bennacer per la testa di Kalulu, che viene dimenticato dalla difesa nerazzurra ma non inquadra la porta. Ribaltamento di fronte ed è invece Hateboer a mancare il pari di testa su cross di Pasalic. Al 53′ ancora Milan pericoloso con Leao, che lambisce il palo con un destro a giro, poi tocca di nuovo alla Dea con Pasalic che chiama alla deviazione Maignan sul cross di Koopmeiners (56′). Pioli getta allora nella mischia De Ketelaere e Giroud (fuori Diaz e Rebic al 58′) ma è Tonali a impegnare Musso (60′). Al 66′ entrano anche Origi e Saelemaekers (al posto di Leao e Messias) e alla fine il Diavolo, ridisegnato dal suo allenatore con un 3-5-2, trova il pari al 68′ con Bennacer che con il sinistro insacca sul secondo palo. Incassato l’1-1 anche Gasperini decide allora di intervenire con un triplo cambio (73′): dentro Muriel, Scalvini e Lookman (al posto di Zapata, Pasalic e Malinovsky) e proprio quest’ultimo costringe subito Tonali all’ammonizione. Un’occasione capita poi al milanista Origi, che manda a terra Demiral con una sterzata ma viene anticipato da Djimsiti al momento del tiro (80′). Nell’Atalanta spazio a Okoli (per Djimsiti all’82’) e Zortea (per Maehle all’89’) nel finale, mentre l’ultima mossa di Pioli è Florenzi al posto di Calabria (84′). Il risultato però non cambia più e dopo il giallo rimediato da De Roon nel recupero (96′) arriva il triplice fischio dell’arbitro Maresca: al Gewiss Stadium finisce 1-1.
    Serie A, la classifica
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    La A compra gli assi per offrire calcio-show. All’estero invece…

    Sperando che le proprietà straniere, specie americane, accompagnino la Serie A verso lo spettacolo richiesto a una moderna Lega sportiva, il campo si è già adeguato. Mai una sessione di mercato era stata così orientata verso la qualità degli interpreti. Il Milan campione d’Italia, con in casa Brahim Diaz, ha sostenuto il principale investimento per De Ketelaere, 30 milioni fuoriusciti senza indugio. Il Napoli ha sborsato suppergiù la stessa cifra per Giacomo Raspadori, un anno in più del belga e doti fisiche meno spiccate, ma stessa appartenenza al gruppo dei fantasisti.

    La Roma ha puntato tutto su Dybala. Un costo, come direbbe Maurizio Sarri, ma dal sicuro ritorno: poche volte si era visto un tale entusiasmo per un nuovo arrivo, in attesa di gol e giocate. E Zaniolo, dato per partente, ha adesso buone possibilità di rimanere, dando vita sulla carta alla trequarti più forte della Serie A. Nel centrocampo giallorosso, ecco poi Georgino Wijnaldum, uno dai piedi educati da affiancare all’elegante Pellegrini. Pure la Juventus ha in Di Maria il plusvalore della sua campagna acquisti. D’accordo Bremer, fortissimo, d’accordo Pogba, che dovrà dimostrarsi utile alla causa una volta rientrato, ma la differenza reale è la stella argentina, come si è intuito nel debutto contro il Sassuolo da lui deciso. A proposito di Sassuolo, il prolungamento di contratto di Berardi è il migliore colpo emiliano. Un ennesimo trequartista, mezzapunta, rifinitore, 9 e mezzo, fantasista, scegliete voi la definizione migliore per il ruolo meno etichettabile di tutti.

    È stato e rimane il mercato della fantasia e degli attaccanti. Mai tanti, davvero, come questa volta. Il Napoli ha aggiunto Giovanni Simeone e soprattutto il devastante Kvaratshkelia – più veloce a segnare del tempo necessario a pronunciarne il nome – in rete a Verona e con una personalità molto marcata. Tanta sostanza e poca paura. L’Inter in un mercato risicato per le note ragioni di bilancio, ha compiuto lo sforzo maggiore per riportare a casa Lukaku, dovendo rinunciare al sogno Dybala. Ma i trequartisti sono un po’ ovunque: il Torino ha sommato in un mese Miranchuk e Radonjic, quest’ultimo veramente interessante, il Monza si è garantito Caprari, il Bologna insegue Ilicic, l’Atalanta ha inserito le geometrie di Ederson. Tutti a caccia di piedi buoni, anche la Fiorentina di Italiano, con Mandragora in mezzo e Jovic davanti.

    C’era un tempo in cui la Juve cedeva Zidane, il simbolo stesso dei numeri 10, per puntare tutto sulla difesa con i vari Buffon, Cannavaro e Thuram. Non solo. Una cattiva interpretazione del 4-4-2 sacchiano portava i fenomenali Zola e Baggio a non trovare posto. Oggi il mondo appare invece ribaltato: all’estero ci chiedono unicamente difensori, con la sola eccezione di Scamacca. Koulibaly al Chelsea, De Ligt al Bayern, Skriniar inseguito sino a poche ore fa dal Psg. Finiti i tempi di Lavezzi, Cavani, Icardi. La lente si è come rovesciata: noi cerchiamo la leggerezza per rilanciare il movimento, gli altri si prendono i nostri muscoli e le nostre retroguardie. Anche qui un dato che conferma: tolte Juve e Napoli, obbligate a rimpiazzare proprio Koulibaly e De Ligt, le grandi della Serie A hanno confermato le loro difese. Qualcuno citerà la rivoluzione alla Lazio, ma è quasi l’eccezione che conferma la regola. Nell’estate 2022 si è scommesso su chi accende la passione e porta abbonamenti agli stadi, già tutti pieni. Non è una strada sempre giusta ed equilibrata, ma in attesa di impianti nuovi, di un marketing accettabile, di qualcosa, insomma, di paragonabile con la lunare Premier (giunta quasi al triplo dei nostri ricavi, come ricorda l’indagine Deloitte), non resta che aggrapparsi a chi tenta almeno una giocata, a chi salta l’uomo, a chi rompe la monotonia. Un Paese di santi, navigatori e di poeti: Poeti del gol. LEGGI TUTTO

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    Sassuolo-Lecce 1-0: la magia di Berardi lancia Dionisi

    Sassuolo-Lecce, le scelte di Dionisi e Baroni
    Dionisi opera quattro cambi rispetto all’undici iniziale schierato all’Allianz Stadium: c’è Toljan al posto dell’infortunato Muldur, con Erlic per Ayhan, Maxime Lopez per Thorstvedt e il neo-arrivato Pinamonti, in campo nell’ultima mezz’ora contro la Juve, al centro dell’attacco in luogo di Defrel. Confermati Consigli in porta, Ferrari e Rogerio in difesa, Frattesi e Matheus Henrique a centrocampo e Berardi e Kyriakopoulos sulle corsie esterne nel tridente offensivo. La risposta di Baroni è un 4-3-3 pronto a trasformarsi in 4-4-2 in fase di non possesso con Falcone – grande protagonista nel match perso in extremis con l’Inter – tra i pali, Gendrey, Blin, Baschirotto e Gallo nel pacchetto arretrato, Hjulmand in cabina di regia, Bistrovic e Gonzalez mezz’ali e Strefezza e Di Francesco ai lati del centravanti Ceesay.
    Magia di Berardi: Sassuolo-Lecce 1-0 all’intervallo
    Il Lecce gioca con personalità e prova a pungere con una serie di cross di Strefezza su cui fanno buona guardia Erlic e Ferrari nel cuore della difesa neroverde, il Sassuolo risponde con un traversone di Berardi deviato di testa da Pinamonti, con la sfera che termina alta (10′). Il primo squillo salentino porta la firma di Ceesay, con Consigli che blocca sicuro (12′), poi ci prova Di Francesco, portando a casa soltanto un corner (15′). La formazione emiliana, ricacciata nella propria metà campo, torna a farsi vedere dalle parti di Falcone al 22′ e al 25′, con un tiro a giro da fuori e un calcio di punizione, entrambi opera del velenoso mancino di Berardi. La verve agonistica del Lecce impedisce al Sassuolo di mettere in pratica il proprio gioco, costringendolo di fatto a coinvolgere sovente il proprio portiere nell’impostazione o a ricorrere al lancio lungo. Al 33′, invece, Ceesay si avventa su Ferrari, lo anticipa secco e s’invola a tu per tu con Consigli, con l’estremo difensore scuola Atalanta che salva il risultato. Sull’angolo seguente, ci riprova l’attaccante gambiano, stavolta di testa, ma senza fortuna, mentre uno spunto di Gonzalez obbliga Matheus Henrique a spendere un giallo. Il match è bloccato, ma i tatticismi esasperati lasciano di tanto in tanto spazio alle fiammate e alle giocate personali: se al 39′ Falcone mette una pezza sulla sassata sul primo palo di Kyriakopoulos, il portiere giallorosso non può nulla un minuto più tardi sulla meravigliosa volée di Berardi, che firma così l’1-0. La replica pugliese è affidata ancora una volta a Ceesay che, in fuorigioco, impegna Consigli, ma al 42′ è il Sassuolo a sfiorare il raddoppio-lampo: l’estremo difensore in prestito dalla Samp ferma in tuffo Matheus Henrique, quindi il sinistro di Frattesi dal limite viene murato in extremis. Ad un passo dal riposo, poi, si riprende la scena il centravanti gambiano autore del momentaneo 1-1 contro l’Inter con un doppio tentativo che non muta suo malgrado il punteggio al Mapei Stadium.
    Gonzalez si divora il pareggio: Sassuolo-Lecce termina 1-0
    Mentre una lieve scossa di terremoto viene avvertita sugli spalti del Mapei, fra gli undici in campo del Lecce per la ripresa c’è Banda in luogo di Di Francesco, rimasto direttamente negli spogliatoi durante l’intervallo. La formazione ospite prova ad alzare il proprio baricentro, i padroni di casa attendono compatti non lesinando qualche rapida ripartenza. Lo zambiano neo-entrato, al primo pallone toccato, prova a pungere da fuori con una conclusione sulla quale si immola Erlic (49′), poi sciupa una splendida intuizione di Baschirotto, trascinandosi la sfera sul fondo da ottima posizione (52′). Al 55′, quindi, Ceesay viene tratto in inganno dal liscio clamoroso di Erlic nella propria area e non riesce a ribadire in rete, mentre l’arbitro sventola il cartellino giallo a Berardi – per un fallo in principio di azione – scatenando la plateale reazione del talento calabrese campione d’Europa con la Nazionale azzurra. Clamorosa l’occasione non sfruttata da Gonzalez al 58′, che arriva puntuale all’appuntamento con il bel pallone messo in mezzo da Strefezza, ma il suo piattone mancino è troppo morbido e s’infrange contro i cartelloni pubblicitari. L’italo-brasiliano, che debuttò in A nel 2019 con la maglia della Spal, si mette in proprio al 63′ con un calcio di punizione che non inquadra lo specchio. Dionisi non è soddisfatto ed attinge dalla propria panchina: dentro Thorstvedt e Defrel, fuori Matheus Henrique e Pinamonti, dando una scossa ai suoi. Proprio il franco-martinicano ex Roma accende la luce sulla trequarti salentina, dando il là ad un’azione culminata con la punizione dal limite conquistata – e calciata senza particolare fortuna – da Berardi. Nella lista dei cattivi dell’arbitro, intanto, s’iscrivono anche Rogerio, costretto a fermare con un’irregolarità lo scatenato Strefezza, e Gonzalez, autore di un intervento ruvido sul capitano neroverde. Helgason per Bistrovic subito dopo il cooling break (70′), ma è ancora Berardi ad infiammare il pubblico dell’impianto reggiano con un filtrante non raccolto da alcun compagno (74′). Frattesi ferma Banda – ammonito e sostituito da Harraoui – ma Helgason non sfrutta la punizione da posizione invitante (79′), sull’altro versante del campo Askildsen e Colombo rilevano Gonzalez e Ceesay. I ritmi calano inesorabilmente e neppure l’ingresso di Listkowski per un esausto Strefezza danno al Lecce quelle energie extra per agguantare il pareggio nel finale: piuttosto, sono Berardi all’86’ (con una bordata da fuori alta di pochissimo) e Defrel al 92′ (fermato da Falcone) a sfiorare il raddoppio. LEGGI TUTTO

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    Pronostico Bologna-Verona, può starci il segno 1

    Bologna-Verona è un’altra delle partite della seconda giornata dove c’è attesa per vedere chi riuscirà a togliere lo zero dalla colonna dei punti in classifica. All’esordio il Bologna ha rischiato di vincere in casa della Lazio ma, alla fine, è uscita sconfitta per 2-1. Il rammarico per i rossoblù è enorme perché hanno giocato quasi tutta la gara (dal 2’ del primo tempo) con un uomo in più e perché erano anche passati in vantaggio con un rigore di Arnautovic. Anche il Verona, per la verità, era passato in vantaggio al Bentegodi contro il Napoli ma si era trattato soltanto di un caso. La squadra di Spalletti aveva infatti dominato fino al vantaggio gialloblù e ha impiegato davvero pochissimo a pareggiare, passare in vantaggio e chiudere sul 5-2 una gara che, a un certo punto del match, vedeva addirittura un possesso palla azzurro vicino all’80%.
    Serie A, il Bologna sfida il Verona: fai il tuo pronostico
    Meno distrazioni e meccanismi da registrare
    Bologna e Verona è probabilmente la sfida tra una squadra che deve fare maggiore attenzione e non concedersi distrazioni (quella emiliana) e un’altra che sembra avere ancora dei meccanismi da registrare (quella gialloblù).
    La voglia per entrambe sarà certamente quella di vincere (o, almeno, di non perdere per la seconda volta consecutiva) e, dovendo prendere una direzione, forse quella del segno “1” appare la più attendibile.
    La grinta di Mihajlovic dovrebbe risultare più efficace nell’imporre da subito grande concentrazione ai suoi mentre a Cioffi potrebbe servire un po’ più di tempo per mettere a punto e oliare gli ingranaggi della sua squadra.
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    Pronostico Atalanta-Milan, big match con quote equilibrate

    Ciak si gira! Buona la prima per Atalanta e Milan che all’esordio stagionale in Serie A hanno conquistato i tre punti rispettivamente contro Sampdoria (2-0) e Udinese (4-2).
    Atalanta-Milan, fai il tuo pronostico sul big match della 2ª giornata di Serie A
    Sfida equilibrata, ecco i consigli
    Il confronto che andrà in scena domenica (ore 20.45) al “Gewiss Stadium” di Bergamo si preannuncia essere – quote alla mano – il più equilibrato della seconda giornata di Serie A.
    Parola ai precedenti della passata stagione. Nel match di andata disputato sul campo della “Dea” il 3 ottobre scorso le due squadre se le son “suonate” di santa ragione. Il “Diavolo” dopo essersi portato avanti per 3-0 ha chiuso l’incontro sul 3-2, in virtù del rabbioso forcing finale dei nerazzurri.
    Entrambe le compagini proveranno a dar seguito alla vittoria della scorsa settimana, può starci il Goal al triplice fischio dell’arbitro. Occhio al pareggio visto che come detto la sfida sulla carta è davvero equilibrata.
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    Pronostici Serie A, il Monza di Petagna sfida il Napoli

    Il Napoli mette la “quinta” e inizia alla grande la sua stagione. La scorsa settimana la squadra allenata da Luciano Spalletti dopo aver perso in estate giocatori del calibro di Insigne, Mertens e Koulibaly ha convinto anche i più scettici battendo il Verona al Bentegodi per 5-2. Cinque gol segnati da cinque giocatori differenti tra cui la new entry Kvaratskhelia.
    Napoli-Monza show! Indovina il risultato e vinci i fantastici premi in palio!
    Debutto da Over 2,5 per entrambe
    L’obiettivo dei partenopei ora è concedere il “bis” davanti ai propri tifosi. Al “Maradona” arriva un Monza che nonostante i nuovi acquisti (tra i tanti anche l’ex Napoli Petagna) è uscito sconfitto dal match con il Torino per 2-1.
    Entrambe le compagni hanno alle spalle un match caratterizzato dall’Over 2,5 ed è possibile che possano regalare un altro match molto divertente.
    Ok la “combo” 1 più Multigol 3-6 al 90′. LEGGI TUTTO