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    Napoli-Genoa, il pronostico del match

    Al “Maradona” un Napoli già sicuro di partecipare alla prossima edizione della Champions League ospita un Genoa che ha assolutamente bisogno di far punti per evitare di retrocedere.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Partenopei favoriti ma… scopri il pronostico
    La squadra partenopea si appresta a disputare l’ultima gara interna della stagione. L’undici allenato da Luciano Spalletti nelle prime 18 partite al “Maradona” ha conquistato la bellezza di 33 punti (10 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte). Sono 34 le reti realizzate da Insigne e compagni davanti al proprio pubblico, 32 quelle subite dal “Grifone” in trasferta. Per le quote non sembrano esserci dubbi, il segno 1 non sembra in discussione. Il Genoa però non può permettersi di perdere quindi è lecito aspettarsi almeno una rete da parte dei rossoblù. Ok il Multigol Ospite 1-2 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Roma-Venezia 1-1: Shomurodov risponde ad Okereke, solo un pari per Mourinho

    Roma-Venezia, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica
    Roma-Venezia, le scelte di Mourinho e Soncin
    José Mourinho opta per il 3-4-2-1 con Kumbulla, schierato al posto dello squalificato Mancini, Smalling ed Ibanez davanti a Rui Patricio, Maitland-Niles e il rientrante Spinazzola – 375 giorni dopo l’ultima da titolare con la maglia della Roma – sulle corsie esterne, Cristante e Veretout in mediana e la coppia Carles Perez e Pellegrini a supporto del terminale offensivo Abraham. Zaniolo in tribuna per un affaticamento muscolare. Risposta speculare di Soncin, aritmeticamente retrocesso in Serie B a poche ore dal match dell’Olimpico a causa dell’1-1 tra Empoli e Salernitana: tra i pali c’è Maenpaa, in difesa Ampadu, preferito a Svoboda, Caldara e Ceccaroni, Mateju ed Haps sulle fasce, Crnigoj e Vacca nel cuore del campo ed il tandem Aramu-Kiyine alle spalle di Okereke. Out Henry.
    Roma-Venezia 0-1 all’intervallo: decide Okereke dopo 46”
    C’è aria di festa in un Olimpico gremito, assordanti i cori dei 60mila spettatori presenti – tra i quali anche Totti e De Rossi – ma dopo una manciata di secondi (46 per la precisione) il Venezia passa clamorosamente in vantaggio: Aramu pennella in area ed Okereke batte Rui Patricio di testa. Veretout, Cristante, Spinazzola e Carles Perez guidano la reazione giallorossa (quest’ultimo costringe Kiyine al giallo), ma è dai piedi di Pellegrini che nasce l’opportunità più importante: splendida la punizione calciata al 19′ dal centrocampista prodotto del vivaio capitolino, soltanto la traversa gli nega il gol del pari. Ancora Roma al 24′: la palla dell’1-1 capita sui piedi di Abraham, a secco da sei partite, ma è salvifico prima l’anticipo di Caldara, poi l’uscita bassa di Maenpaa. Al 26′ finisce sul taccuino dei cattivi anche Vacca e – complice una condizione fisica non ottimale – Soncin lo richiama in panchina accanto a sé, gettando nella mischia Fiordilino. Pellegrini vittima – suo malgrado – di due brutti interventi tra il 30′ e il 32′, con altrettanti check del Var: si salva Okereke nel primo caso (il pestone non è cattivo né volontario), va anticipatamente sotto la doccia Kiyine nel secondo, reo di un calcione ‘dove non batte il sole’ a palla lontana. Clamorosa ingenuità del belga-marocchino, che lascia il Venezia in inferiorità numerica per circa un’ora di partita. Sale nel frattempo in cattedra Spinazzola, che mostra una tenuta fisica invidiabile nonostante il lungo stop, autore di numerose sgroppate sulla fascia sinistra e di un tiro in porta (non particolarmente insidioso) neutralizzato dall’estremo difensore finlandese: un tackle in ritardo su Mateju gli costa però l’ammonizione al 39′. Attento il portiere dei lagunari anche sul tentativo di Veretout e, soprattutto, sulle sassate di Maitland-Niles – deviata da Ampadu – al 42′ e di Carles Perez al 43′. Lo spagnolo ci riprova pochi secondi più tardi, Aramu si immola e concede solo un corner. 
    Pareggia Shomurodov: Roma-Venezia termina 1-1
    Mourinho non è soddisfatto e all’intervallo opera un triplo cambio: fuori Spinazzola, esausto, e con lui Maitland-Niles e Kumbulla, dentro Zalewski, Karsdorp ed El Shaarawy. Le mosse sembrano sortire gli effetti sperati, il baby italo-polacco si mette subito in mostra con un’azione personale, Pellegrini ci prova di testa ma non inquadra lo specchio (49′) poi, dopo un timido tentativo di Okereke (50′), Cristante esplode il destro dai 20 metri centrando in pieno la traversa, la seconda della partita, con Maenpaa che blocca a terra il debole tap-in di testa di Abraham. Pellegrini ci riprova al 54′ dopo il liscio di Haps, invano, e al 56′, ancora su punizione: non cambia l’esito, il centrocampista giallorosso sbatte ancora contro la traversa. All’ora esatta di gioco lo Special One tenta l’all-in e manda in campo anche Shomurodov al posto di Veretout quindi, dopo il giallo rimediato da Okereke, Maenpaa devia in angolo il piattone di El Shaarawy (61′). All’Olimpico è un assedio, il Venezia, senza grosse motivazioni e con un uomo in meno, è compatto nella propria metà campo: la zuccata del Faraone non va oltre l’esterno della rete (63′), quella di Shomurodov termina alta (65′). Soncin si gioca le carte Peretz e Svoboda in luogo di Aramu e Mateju, con Ampadu dirottato sulla corsia destra, quindi Fiordilino devia in angolo il tentativo del solito esterno italo-egiziano ex Milan (69′). In sequenza, dopo il giallo rimediato da Pellegrini, chance per Abraham, Perez, ancora El Shaarawy e Zalewski, ma per il gol del pari bisogna attendere il 76′: ennesimo miracolo di Maenpaa in uscita bassa su Pellegrini, ma il portiere finlandese non può nulla sulla ribattuta di Shomurodov, che scatena il boato dell’Olimpico. Un’ammonizione per parte – Zalewski ed Ampadu – a 12′ dal termine, mentre sul prato verde il copione non cambia: la Roma attacca a testa bassa, il Venezia attinge a nuove forze fresche per resistere fino al triplice fischio finale (Ebuehi, al rientro, e Johnsen fanno tirare il fiato agli stremati Crngoj ed Okereke). All’82’ non spaventa Maenpaa il debole tiro centrale di El Shaarawy dal limite, un minuto dopo Mourinho preferisce Volpato a Felix per sostituire Carles Perez. Giallorossi pericolosi ancora una volta su calcio da fermo: rasoterra di Pellegrini sugli sviluppi di un corner, Maenpaa si accartoccia sulla sfera (84′). Il forcing dei padroni di casa non accenna a calare, all’88’ Caldara anticipa Abraham dopo la violenta conclusione di Cristante, all’89’ Maenpaa devia sulla traversa – la quarta – il bellissimo destro di Zalewski, al 90′ Ebuehi salva tutto su Shomurodov a botta sicura, al 91′ l’estremo difensore dei lagunari nega la gioia del gol al bomber inglese (di piede) ed El Shaarawy, al 92′ Pellegrini non trova il palo lontano per questione di centimetri. Al 96′, mentre tutti i calciatori della Roma reclamano un calcio di rigore per un fallo di mano, Johnsen parte in contropiede a tutta velocità, anticipa Rui Patricio e serve alla sua destra Ebuehitutto solo, rimontato in extremis da Pellegrini con la porta sguarnita. LEGGI TUTTO

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    Empoli-Salernitana 1-1: Cutrone e Bonazzoli, il Venezia è in B

    EMPOLI – Il gol in rovesciata di Bonazzoli fissa sull’1-1 il risultato contro l’Empoli al Castellani e regala un altro punto alla Salernitana per la corsa verso la salvezza. I granata sfiorano la vittoria nei minuti finali, Vicario è miracoloso e para anche il rigore a Perotti. Ora gli occhi e le attenzioni della squadra di Nicola si concentreranno su Genoa e Cagliari, attese da Napoli e Inter, mentre per il Venezia è aritmetica la Serie B (25 punti e scontri diretti con i granata a sfavore). Guarda la galleryVicario è super, Perotti si dispera: pari tra Empoli e Salernitana
    Cutrone batte Sepe
    È buono l’avvio della Salernitana, i granata palleggiano bene e cercano di imbucare per gli attaccanti, servendo soprattutto Djuric con i palloni alti per sfruttare i centimetri di testa. È però l’Empoli a trovare la via del gol alla mezzora: Asllani imbuca in profonità per il taglio di Cutrone, che in area fredda Sepe e realizza l’1-0. Radovanovic e Mazzocchi, con un tiro da fuori e una conclusione che sfiora il palo, vanno vicino al pari. Alla fine del primo tempo è avanti la squadra di Andreazzoli.
    Bonazzoli pareggia, Perotti sbaglia il rigore
    La ripresa ha tutto un altro spessore in quanto a divertimento e occasioni da gol. Ederson e Verre sono i primi a scaldare il secondo tempo, poi Cutrone tutto solo si divora di testa la doppietta. Nicola inserisce Bonazzoli, protagonista subito dopo: va a colpo sicuro con la testa a un passo dalla porta, ma Vicario si lancia e sulla linea stoppa con una super parata il tiro. Dall’altra parte Cutrone in contropiede centra il palo. Nella sfida a distanza dei portieri, Sepe non è da meno e ferma Bandinelli e Bajrami con due grandi interventi; poi ritocca a Vicario sfoderare un altro paio di riflessi da campione. Dal calcio d’angolo successivo alla parata, però, ecco il pareggio: Bonazzoli in mischia va di rovesciata e fa 1-1 al 76′. La Salernitana va a caccia del sorpasso, Nicola mette anche Perotti e Mamadou Coulibaly che costruiscono l’azione del rigore: Massa prima non fischia, poi va al Var e lo dà. Perotti contro Vicario, il portiere dell’Empoli è ancora una volta straordinario, intuisce e para (84′). Finisce 1-1. LEGGI TUTTO

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    Serie A, il pronostico di Roma-Venezia

    Serie A, penultima giornata di campionato. Allo stadio Olimpico va in scena il confronto tra la Roma di José Mourinho e il Venezia di Andrea Soncin.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Giallorossi favoriti, scopri il pronostico
    Per le quote non sembrano esserci dubbi su chi conquisterà i tre punti al novantesimo. I giallorossi in classifica hanno 34 punti in più dei veneti ed in casa con 25 reti segnate e 15 subite hanno fatto registrare 10 vittorie, 5 pareggi e soltanto 3 sconfitte.
    Il Venezia in trasferta non sembra dare le giuste garanzie, Henry e compagni lontano dal “Penzo” hanno alzato bandiera bianca in 12 match su 18.
    La Roma non vince da 4 gare consecutive ma davanti al proprio pubblico ha regalato per ben 9 volte il Parziale/Finale 1/1. Pellegrini e soci all’Olimpico ogni volta che hanno chiuso in vantaggio il primo tempo hanno poi sempre conquistato i tre punti al triplice fischio. LEGGI TUTTO

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    Verona-Torino, statistiche e pronostico

    Tra le gare della penultima giornata di Serie A c’è un promettente Verona-Torino. Partita senza posta in palio ma è lecito attendersi comunque una buona dose di gol e spettacolo al Bentegodi.
    Il Verona sfida il Torino di Belotti, fai il tuo pronostico
    Le statistiche delle due squadre
    Con i 62 gol segnati dall’Hellas e i 55 al passivo il segnale arriva forte e chiaro: la squadra di Tudor gioca per vincere, senza cercare compromessi. La sfida al Torino di Belotti (che sfida con il bomber Simeone!) arriva quando per entrambe i giochi sono fatti, la posta in palio è pressochè assente ma le reti, al Bentegodi, sono comunque attese.
    Le statistiche degli scaligeri non lasciano spazio a interpretazioni: Goal presente in 28 partite su 36 e l’Over 2,5 in 24 incontri. Il Torino è un po’ più “freddo” da questo punto di vista, qui in trasferta brilla l’Under 2,5 che si è visto in 14 delle 18 trasferte giocate dai granata.
    Qui, però, il pronostico va in direzione del “Segnano entrambe”: Goal. Per il Verona sarebbe il quinto consecutivo. LEGGI TUTTO

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    Pronostico Empoli-Salernitana, molte reti in vista

    Vietato sbagliare. La Salernitana cerca punti salvezza al Castellani contro l’Empoli, che il suo traguardo l’ha raggiunto da tempo e vuole chiudere in bellezza in quella che è la sua ultima gara casalinga del campionato.
    La Salernitana gioca a Empoli, fai il tuo pronostico
    Le statistiche delle due squadre
    Penultima giornata di Serie A con la Salernitana che si gioca la “sopravvivenza”, calcisticamente parlando. I campani sono a più uno sul Cagliari dopo il pareggio per 1-1 con i sardi e una vittoria in Toscana sarebbe vitale per la squadra di Nicola.
    Le statistiche mettono in evidenza un comune feeling con l’Over 2,5 da parte di entrambe (21 uscite a testa). L’Empoli addirittura nelle ultime quattro giornate ha collezionato la combo Goal+Over 3,5 e giocando libero di mente può certamente mettere in difficoltà la retroguardia dei campani, che dalla loro hanno una marcia in più: quella delle motivazioni.
    Il pronostico è dunque Goal e non è vietato ipotizzarlo in combo con l’Over 2,5. LEGGI TUTTO

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    Torino-Roma anticipata a venerdì: Casini ha dato l'ok

    ROMA – ll presidente della Serie A, Lorenzo Casini, ha accolto la richiesta della Roma di poter anticipare la sfida contro il Torino. I giallorossi aveva richiesto di spostare l’ultimo match della Serie A contro i granata, per preparare al meglio la finale di Conference. La decisione è arrivata dopo l’assemblea di Lega svolta al Coni: “La Roma giocherà di venerdì come chiesto. Decisione che è stata unanime. Siamo tutti contenti che la Roma disputerà la finale della Conference League. Le altre che giocheranno per l’Europa rispetteranno il principio di contemporaneità scendendo in campo o tutte sabato o domenica, ma si deciderà dopo la penultima giornata”. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Roma 2-0: Nico Gonzalez-Bonaventura, Italiano aggancia Mourinho

    FIRENZE – Dopo tre sconfitte di fila torna al successo la Fiorentina di Italiano. Lo fa con un netto 2-0, frutto delle reti firmate da Nico Gonzalez su calcio di rigore dopo 5′ e da Bonaventura all’11’, nel confronto diretto con la Roma, agganciata al sesto posto della classifica di Serie A a quota 49 punti conquistati in 36 partite, a -3 dalla Lazio quinta. Partita senza storia, dominata per larghi tratti dalla formazione viola, che si è vista annullare il tris dello stesso centrocampista ex Milan ed Atalanta e ha chiesto invano a gran voce un nuovo penalty in avvio di ripresa. Per i ragazzi di Mourinho – che hanno sembrato pagare le fatiche accumulate in Conference League, ma che hanno riabbracciato l’ex Juve Leonardo Spinazzola, assente dai quarti di finale di Euro2020 Italia-Belgio del 2 luglio 2021, unica nota lieta della serata – sale a quattro il numero di partite consecutive senza vittorie.
    Fiorentina-Roma, le scelte di Italiano e Mourinho
    Classico 4-3-3 per Vincenzo Italiano con Venuti – confermato al posto dell’infortunato Odriozola – Milenkovic, Igor e Biraghi davanti a Terracciano e Bonaventura, Amrabat – schierato al posto di Torreira, non al meglio – e Duncan alle spalle del tridente composto da Nico Gonzalez, Arthur Cabral ed Ikoné. Solo panchina per Saponara. La risposta di Mourinho è un 3-5-1-1 con Rui Patricio tra i pali, il confermatissimo terzetto difensivo Mancini-Smalling-Ibanez, Karsdorp e Zalewski a tutta fascia, Sergio Oliveira in cabina di regia, Cristante e Veretout mezz’ali e Pellegrini a supporto del terminale offensivo Abraham. La grande novità è l’esclusione dall’undici titolare di Zaniolo.
    Rigore di Nico Gonzalez e Bonaventura: Fiorentina-Roma 2-0 al 45′
    Parte fortissimo la Fiorentina, Ikoné attacca la porta a tutta velocità e soltanto la provvidenziale chiusura difensiva di Smalling tiene la Roma al riparo da spiacevoli sorprese. Proteste viola al 2′ per un contatto Karsdorp-Nico Gonzalez, l’arbitro fa proseguire in un primo momento poi, richiamato dal Var, concede il calcio di rigore: sul dischetto va lo stesso esterno argentino che apre il piattone, spiazza Rui Patricio ed esulta come Gabriel Omar Batistuta, grande doppio ex della sfida (5′). La reazione giallorossa è un timido tentativo di Pellegrini neutralizzato da Igor e, sul capovolgimento di fronte, i toscani firmano il 2-0: è soltanto l’11’ quando Jack Bonaventura controlla col mancino e, complici le approssimative marcature di Zalewski ed Ibanez, trova il rasoterra vincente sull’angolo lontano. Per il primo tiro in porta degli ospiti, invece, bisogna attendere il 20′: arriva sul calcio di punizione di Pellegrini costato il giallo ad Amrabat, sul quale è attento Terracciano. Ancora Fiorentina al 24′: prima Arthur Cabral, splendidamente innescato da Gonzalez (che fa ammonire Mancini, salterà il Venezia), va via a Smalling in progressione sbagliando tuttavia il cross in mezzo, quindi una posizione di fuorigioco di Biraghi vanifica il clamoroso 3-0 di Bonaventura (anche lui sanzionato di lì a poco dall’arbitro Guida). Al Franchi segue una fase del match a ritmi più contenuti rispetto all’avvio di gara, la Roma sembra pagare le fatiche accumulate in Conference League e la Viola appare in totale controllo: Milenkovic ci prova senza troppe pretese dalla lunga distanza, Mancini rischia il doppio giallo. Il primo tempo volge al termine su un’azione personale di Ikoné, fermato a tu per tu con Rui Patricio (punita una presunta spintarella ai danni di Ibanez, decisione contestata in maniera veemente dalla panchina toscana) e su una gran palla scodellata nel cuore dell’area da Pellegrini, su cui Abraham non arriva per centimetri. In quest’ultima occasione Mancini reclama a gran voce un penalty non assegnato dal direttore di gara. Qualche scintilla tra Bonaventura e Sergio Oliveira accompagna il duplice fischio.
    Gonzalez chiede un rigore, si rivede Spinazzola: Fiorentina-Roma termina 2-0
    C’è Zaniolo in campo nella Roma alla ripresa delle ostilità – a fargli posto è Sergio Oliveira – ma il copione non cambia: Bonaventura ci prova invano dal limite, Duncan spende un’ammonizione, poi Nico Gonzalez recrimina per una trattenuta in area subita da Cristante. I giallorossi si rivedono al 54′ con una magia di Zalewski sull’out mancino quindi, sul bellissimo cross teso messo in mezzo, Abraham la schiaccia a terra di testa ma non inquadra lo specchio. Al 56′ Rui Patricio mette una pezza sul bel tiro di Amrabat dai 25 metri, due minuti più tardi Arthur Cabral sovrasta Ibanez ma non riesce ad impensierire il portiere portoghese, al 61′ ci prova invano su calcio da fermo Biraghi e al 62′ il muro capitolino respinge la conclusione di Ikoné al termine di un’impressionante accelerazione: la Fiorentina torna a spingere a caccia del gol della tranquillità. Mourinho getta nella mischia El Shaarawy per Zalewski e il Faraone è subito protagonista di un bellissimo uno-due con Abraham, chiuso in extremis in corner. Il cronometro scorre rapidamente, le occasioni da rete iniziano a latitare e Vincenzo Italiano concede un quarto d’ora a Maleh e Piatek per Bonavenura ed Arthur Cabral, applauditissimi dal pubblico del Franchi. Lo Special One, invece, si gioca la carta Carles Perez per uno stremato Pellerini. I due neo-entrati in casa viola cercano la combinazione – potente traversone dell’italo-marocchino e difficoltoso aggancio del polacco – ma la retroguardia giallorossa si salva. Sull’altro versante del campo, invece, una timida reazione targata Abraham-Zaniolo viene agevolmente arginata da Terracciano. All’84’ i padroni di casa hanno la palla del 3-0, ma il suggerimento di Ikoné è leggermente troppo lungo e Maleh cerca uno scavino in allungo su cui si oppone Rui Patricio. Nel finale triplo cambio per la Fiorentina (Callejon, Terzic e Saponara per Nico Gonzalez, Biraghi ed Ikoné) e, in casa romanista, si rivede Spinazzola, assente dai quarti di finale di Euro2020: con lui in campo Shomurodov, fuori Karsdorp ed Abraham. Non accade più nulla, a parte un pallone regalato alla Fiesole da Piatek, la Fiorentina aggancia così la Roma al sesto posto, a -3 dalla Lazio quinta: per i verdetti circa le qualificazioni in Europa e Conference League saranno decisive le ultime due giornate di campionato. LEGGI TUTTO