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    Il Napoli travolge il Sassuolo 6-1! Cagliari ko col Verona

    Il Napoli si scrolla via la delusione del ko in rimonta subito contro l’Empoli, che ha infranto il sogno scudetto dei tifosi azzurri e convinto De Laurentiis a mandare in ritiro la squadra, e travolge il Sassuolo al Maradona 6-1 con quattro gol segnati nei primi ventuno minuti, ipotecando la qualificazione Champions, ora a un passo. Uno show assoluto aperto da Koulibaly e proseguito da Osimhen, Lozano, dalla doppietta di Mertens e chiuso da Rrahmani. Per Dionisi a segno solo Maxime Lopez. Così Spalletti tiene dietro la Juve di Allegri e sale a 70 punti, difendendo il terzo posto. Vittoria anche per il Verona che sul campo del Cagliari passa 2-1: decisivi Barak e Caprari, inutile il timbro su punizione di Joao Pedro. Per Mazzarri la salvezza è tutt’altro che vicina, mentre Tudor è a -4 dalla zona Europa.
    Classifica Serie A
    Il Napoli travolge 6-1 il Sassuolo
    Il Napoli, che ritrova Di Lorenzo in formazione dopo l’infortunio, parte a mille all’ora e dopo 2′ Osimhen colpisce il palo. È l’inizio di uno show assoluto che in ventuno minuti porta la squadra di Spalletti a segnare quattro gol al Sassuolo: apre le danze Koulibaly che al 7′ con una capocciata poderosa gira in porta il corner perfetto di Insigne. Al 15′ stessa bandierina e stessa traiettoria al bacio del capitano azzurro, ma diverso protagonista: stavolta è la testa di Osimhen a svettare, traversa interna e 2-0. C’è solo il Napoli, Sassuolo annichilito e al 19′ sotto per la terza volta con l’appoggio in rete di Lozano su assist di Osimhen. Il poker al 21′ è di Mertens che da sinistra si accentra, sposta e calcia, trovando lo spiraglio giusto sul primo palo. Dionisi prova nella ripresa a modificare l’andamento della gara con i cambi (fuori anche un impalpabile Scamacca), ma la sostanza resta la stessa: al 54′ Mertens firma la doppietta su invito di Fabian Ruiz e all’80’ anche l’altro centrale del Napoli, Rrahmani, segna e fa 6-0. Il gol della bandiera del Sassuolo è di Maxime Lopez all’87’ dopo un’azione prolungata e una serie di scambi stretti. 
    Tabellino Napoli-Sassuolo
    Guarda la galleryStraripante Napoli: travolto il Sassuolo 6-1!
    Il Cagliari cade contro il Verona
    L’approccio del Cagliari è giusto, ma la qualità offensiva del Verona fa la differenza: all’8′ l’ex Simeone lavora benissimo un pallone sporco, combatte e poi serve in area Barak che resta freddo davanti a Cragno e sigla il vantaggio. La squadra di Mazzarri reagisce, ma Altare e Keita colpiscono la traversa e Joao Pedro sfiora il palo. Occasioni fallite e beffa che arriva al 44′: Caprari riceve sulla sinistra, si accentra e batte Cragno con un bel destro in diagonale (12° centro in campionato per l’esterno dell’Hellas). La scossa la suona Mazzarri che in avvio di ripresa opera quattro cambi, inserendo anche Pavoletti e Nandez, e al 57′ esulta per la prodezza di Joao Pedro su punizione: conclusione perfetta all’incrocio e partita riaperta. È la rete dell’illusione perché il muro del Verona regge e la rimonta rossoblù non si concretizza. La salvezza per il Cagliari resta ancora lontana.
    Tabellino Cagliari-Verona
    Guarda la galleryIl Verona sbanca Cagliari sull’asse Barak-Caprari LEGGI TUTTO

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    Udinese-Inter, Inzaghi: “Handanovic in dubbio, piena fiducia in Radu”

    MILANO – “L’umore dopo la partita non era dei migliori, è stata una delusione forte. Ma in questi giorni ho visto un ottimo spirito di gruppo, la squadra ci vuole credere fino alla fine. Ogni partita è difficile, per cui la squadra ci proverà fino alla fine. Ci mancano quattro gare più la finale di Coppa Italia. Le affronteremo una alla volta e poi faremo la conta. Ci auguriamo di regalare altre soddisfazioni ai tifosi dopo la Supercoppa”. Reduce dal clamoroso ko con il Bologna nel recupero della gara non disputata lo scorso 6 gennaio per l’emergenza Covid, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi presenta in conferenza stampa la sfida con l’Udinese in programma domani alla Dacia Arena: “L’abbiamo preparata in due giorni e mezzo, ma in una grande squadra questo rientra nella routine stagionale”.
    Inzaghi su Bologna-Inter
    “Rispetto alla sconfitta col Milan l’analogia è che avremmo meritato un altro risultato, ma il calcio è così. A Bologna abbiamo fatto un ottimo primo tempo e non dovevamo finire sull’1-1. Avremmo dovuto segnare di più perché un errore del portiere è risaltato di più, ma sul 3-1 non se ne sarebbe parlato. L’errore può capitare come può capitare all’attaccante di sbagliare un gol o a un tecnico di sbagliare un cambio o la formazione. Si è parlato tanto di questo recupero, avremmo voluto giocarlo a gennaio. L’abbiamo giocato ora e perso. Ma non molliamo, può accadere di tutto e la squadra in questi giorni ha reagito nel migliore dei modi. Quando si perde ci sono sempre errori. Dovevamo essere più cinici nel primo tempo, abbiamo avuto grande predominio e avremmo dovuto ammazzare la partita. Purtroppo abbiamo perso una gara fondamentale che ci avrebbe portato in testa. Dobbiamo inseguire, focalizzandoci sulle nostre partite, su quello su cui possiamo incidere, cioè le partite dell’Inter. Sapendo che è un campionato che ogni domenica riserva sorprese”.
    Inzaghi su Handanovic e Radu
    “Handanovic ha un problema importante, stamane ha fatto un lavoro parziale. C’è qualche speranza per domani. Ci proverà, altrimenti abbiamo Radu e Cordaz pronti. Abbiamo qualche problematica di formazione. Tornano Gosens e Vidal, non ci saranno Bastoni e Calhanoglu. Se non dovesse farcela Handanovic giocherà Radu che ha la mia totale fiducia. E’ un ottimo portiere, si è messo a disposizione sempre anche se ha giocato pochissimo e ha una carriera importante davanti. Per le altre scelte aspetterò domani per valutare la condizione di tutti. Io dico quel che vedo. Radu si è sempre allenato nel migliore dei modi. Non sono per l’alternanza dei portieri perché per me ci deve essere una gerarchia. Qui era chiara, Handanovic ha sempre dato ampie garanzie. Radu in Coppa Italia come in allenamento mi ha sempre dato grande affidamento e quindi non ho pensato fosse necessario fargli fare qualche partita in più”.
    Inzaghi sul duello Inter-Milan per lo scudetto
    “Più che pensare a Milan, Napoli o Juventus, penso all’Udinese. Se n’è parlato poco ma è una squadra in salute, ha una media punti ad aprile inferiore solo all’Inter. Affrontiamo una squadra in un ottimo momento che ha qualità e forza. Dobbiamo fare attenzione a quel che dobbiamo fare noi. Quali delle squadre che affronteremo sono più insidiose? utte devono preoccupare. Abbiamo visto la partita di mercoledì o quella prima. Sono tutte difficili, non starei a pensare a cosa stanno lottando. Devi arrivarci al massimo”.
    Inzaghi su Bastoni
    “Bastoni? Speriamo di recuperarlo per la finale di Coppa Italia. Ha avuto un problemino nella rifinitura prima del match di Bologna. E’ qualcosa in più di un affaticamento ma fisioterapisti e dottori sono a disposizione per rimetterlo in sesto”. LEGGI TUTTO

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    Udinese-Inter, può starci la “X2 più Over 1,5”

    Alla “Dacia Arena” va in scena Udinese-Inter. Nell’ultima partita disputata il club friulano ha battuto la Fiorentina per 4-0 mentre i nerazzurri hanno perso a Bologna per 2-1.
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    Trasferta insidiosa, scopri le quote
    La squadra allenata da Simone Inzaghi, seconda in classifica, ora non può più permettersi di sbagliare. Dzeko e compagni con un risultato diverso dalla vittoria darebbero la possibilità al Milan di volare via. L’Inter nelle 17 trasferte disputate in campionato ha perso solamente due volte, nelle restanti 15 gare esterne ha fatto registrare 9 vittorie e 6 pareggi.
    L’Udinese è in gran forma, con 13 punti conquistati nelle precedenti 6 sfide di campionato ha dimostrato di saper dare del filo da torcere a diverse squadre. Sulla carta può starci il “2” ma per non correre troppi rischi si può provare la “combo” che lega la doppia chance X2 all’Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    Diretta Cagliari-Verona ore 15: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    CAGLIARI – Ennesima ‘chiamata alle armi’ per il Cagliari di Walter Mazzarri, che oggi (sabato 30 aprile, ore 15) ospiterà il Verona di Igor Tudor (squalificato e sostituito in panchina dal vice Salvatore Bocchetti). Si prevede il tutto esaurito all’Unipol Domus per spingere i sardi, tutti a disposizione del tecnico toscano e a caccia di un successo che sarebbe fondamentale nella corsa alla salvezza: “Ci sono ancora 12 punti a disposizione prima di trarre le definitive conclusioni – ha detto Mazzarri alla vigilia -. Non dobbiamo guardare al cammino degli altri o al calendario, ma dentro di noi”. Sull’altro fronte, mentre provano a delinearsi sottotraccia scenari per il futuro societario, l’Hellas resta concentrato unicamente sulla conclusione del campionato e sulla difesa del nono posto in classifica nelle ultime quattro giornate del torneo.
    Cagliari-Verona, come vederla in tv e streaming
    Cagliari-Verona è in programma alle ore 15 allo stadio ‘Unipol Domus’ e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN. Sarà possibile inoltre seguire la diretta del match sul nostro sito.
    Cagliari-Verona, le probabili formazioni
    CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Altare, Lovato, Carboni; Bellanova, Marin, Grassi, Deiola, Dalbert; Keita, Joao Pedro. Allenatore: Mazzarri.A disposizione: Aresti, Radunovic, Ceppitelli, Goldaniga, Lykogiannis, Obert, Walukiewicz, Baselli, Nandez, Strootman, Zappa, Rog, Ceter, Pereiro, Pavoletti.Indisponibili: -. Squalificati: -. Diffidati: Altare, Dalbert, Grassi, Joao Pedro, Marin, Strootman.
    VERONA (3-4-2-1): Montipò; Casale, Günter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone. Allenatore: Tudor (squalificato, in panchina Bocchetti). A disposizione: Chiesa, Boseggia, Sutalo, Veloso, Retsos, Depaoli, Frabotta, Hongla, Bessa, Praszelik, Cancellieri, Lasagna. Indisponibili: Coppola, Pandur, Coppola, Dawidowicz. Squalificati: -. Diffidati: Depaoli, Veloso, Faraoni, Ceccherini, Günter.
    ARBITRO: Orsato di Schio.
    GUARDALINEE: De Meo e Zingarelli.
    QUARTO UOMO: Giua.
    VAR: Mazzoleni.
    AVAR: Giallatini.
    Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva Ora LEGGI TUTTO

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    Spezia-Lazio, possibile il successo biancoceleste

    Il programma della 35ª giornata di Serie A mette a confronto lo Spezia e la Lazio. Le due compagini lottano per obiettivi completamente differenti, da una parte c’è una squadra che punta a salvarsi mentre dall’altra ce ne è una che lotta per entrare in Europa.
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    Riflettori puntati sull’Alberto Picco, scopri le quote
    Non si tratta di una certezza ma quasi. La Lazio quest’anno ha fatto registrare l’Over 2,5 in 13 delle 17 trasferte fin qui disputate in campionato. In 7 incontri Immobile e compagni hanno conquistato i tre punti e per ben 12 volte i biancocelesti hanno regalato il Multigol 3-4 al novantesimo.
    Il ruolino di marcia interno dello Spezia recita 3 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte. Da sottolineare però che i liguri all’Alberto Picco hanno perso solamente una volta con più di un gol di scarto. 
    L’undici di Maurizio Sarri lontano dal pubblico amico vanta 29 gol segnati (1,7 di media a partita) e 28 subiti. Intriga la “combo” X2 più Goal al triplice fischio dell’arbitro. Curiosità: con lo Spezia in campo i due risultati che hanno risposto “presente” in più occasioni sono lo 0-1 (5 volte) e l’1-2 (5 volte). LEGGI TUTTO

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    Serie B, Vicenza-Lecce: migliori quote e statistiche

    Penultimo turno della stagione regolare di Serie B, sabato infuocato con nove partite in programma alle 14 più Reggina-Como alle 16.15. Al menti si gioca un delicato Vicenza-Lecce, che per i salentini può significare promozione in Serie A (in caso di vittoria). Prospettiva ben diversa per i biancorossi, costretti a vincere per restare in orbita playout: al momento il Cosenza, quart’ultimo, ha tre punti in più rispetti a Meggiorini e compagni.
    Serie B, fai il tuo pronostico su Vicenza-Lecce
    Il Lecce in gol nel primo tempo: ecco la quota
    Lecce promosso se batte il Vicenza, che dal canto suo è a meno tre dal Cosenza (zona playout). Fondamentale per entrambe far punti, per i biancorossi è meglio dire “vitale”. Da segnalare che i veneti hanno incassato nel primo tempo ben 32 dei 58 gol totali. Curiosamente il Lecce, che di reti ne ha messe a segno 57, nella prima frazione ha trovato il gol… 32 volte.
    In un match dal pronostico sulla carta favorevole ai giallorossi la quota prevista per un gol del Lecce nel primo tempo è pari a 1.80. LEGGI TUTTO

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    Bologna-Inter 2-1: clamoroso errore di Radu, il Milan resta in vetta

    BOLOGNA – Perisic illude l’Inter dopo 3′, Arnautovic sigla il gol dell’ex al 28′ quindi, ad 8′ dal triplice fischio finale, l’erroraccio di Radu spalanca la porta a Sansone che, appena entrato, sigla il 2-1 per il Bologna. Al Dall’Ara i nerazzurri falliscono il sorpasso ai cugini del Milan in vetta alla classifica di Serie A nel più clamoroso dei modi, traditi dal proprio portiere, schierato al posto dell’acciaccato Handanovic. I felsinei, già aritmeticamente salvi, si regalano una vittoria di prestigio dopo i pareggi con i rossoneri e con la Juventus.
    Bologna-Inter, le scelte di De Leo e Inzaghi
    La “potenziale capolista” della Serie A si presenta al Dall’Ara col classico 3-5-2: Simone Inzaghi perde Handanovic ed affida le chiavi della porta a Radu, protetto dal terzetto Skriniar-De Vrij-Dimarco, Dumfries e Perisic a tutta fascia, Brozovic in cabina di regia, Barella e Calhanoglu mezz’ali e Correa, al posto di Dzeko, schierato in attacco in coppia con Lautaro Martinez. La risposta di De Leo, che sostituisce in panchina Mihajlovic, è speculare: davanti a Skorupski ci sono Soumaoro, l’ex Medel e Theate, De Silvestri e Hickey sulle corsie esterne, Svanberg e Soriano ai lati di Schouten in mediana e Barrow-Arnautovic, anche lui con un breve passato in nerazzurro, il tandem offensivo.
    Arnautovic risponde a Perisic: Bologna-Inter 1-1 al 45′
    Lo sguardo di Inzaghi nel pre-partita trasuda concentrazione, alle porte di un match che può valere una stagione. I nerazzurri recepiscono il messaggio, in particolare Ivan Perisic che, dopo soli tre minuti, si va a prendere nei pressi della bandierina una palla proveniente da una rimessa laterale, chiede l’uno-due a Barella, salta Barrow con un tunnel e scarica in porta con rare violenza e precisione il pallone che vale l’1-0. Al 6′, poi, Calhanoglu non trova per centimetri Correa tutto solo nel cuore dell’area e l’occasione del raddoppio-lampo sfuma, quindi – una manciata di secondi più tardi – Skorupski salva tutto in uscita bassa su Barella. Al Dall’Ara, però, è un bombardamento nerazzurro e il portiere polacco è chiamato al super intervento sulla sassata di Dimarco, mentre Lautaro Martinez spara in curva la ribattuta da una zolla invitante (9′). Al 18′ Soumaoro è protagonista di un vero e proprio miracolo difensivo sul Toro, che ha poi una seconda opportunità, ma svirgola al lato. Per vedere il Bologna dalle parti di Radu bisogna attandere il 19′, con Barrow che scivola sul più bello, al momento del tiro: ne nasce invece un contropiede che Correa non riesce a concludere. Ancora Inter al 25′, prima con Skriniar autore di un prodigioso coast to coast e un mancino che non inquadra lo specchio, poi con Lautaro che non beffa Skorupski dopo l’erroraccio di Schouten. L’argentino spaventa Inzaghi, restando un paio di minuti a terra prima di riprendere il proprio posto in attacco, di meglio fa Arnautovic al 28′, quando prende la posizione a Dimarco e trova di testa l’angolino alla sinistra di Radu sul bellissimo cross di Barrow: gol dell’ex e 1-1, col tecnico nerazzurro che lamenta un fallo in avvio di azione e si prende il giallo per le prolungate proteste. Replica immediata ospite con Correa, con annessa deviazione che favorisce l’intervento dell’estremo difensore felsineo. Al 32′ follia di Theate che prova ad andare via in dribbling, perde palla e solo un’incomprensione tra il Tucu e Barella lo grazia, quindi al 33′ la zuccata di Dumfries è alta non di molto. L’Inter sembra comunque aver accusato il colpo e qualche errore tecnico rallenta la manovra e sciupa qualche potenziale chance: i padroni di casa ci provano invece con Barrow al 43′ dalla lunga distanza, una scelta che lascia a desiderare. Al 44′ azione fotocopia della rete del pareggio, ma stavolta Arnautovic non riesce ad imprimere la giusta potenza alla sfera, agevolmente bloccata da Radu, quindi Calhanoglu debole da fuori (45′). Forcing ospite nel finale del primo tempo, che si chiude dopo quattro minuti di recupero, ma la retroguardia rossoblù si salva sul colpo di testa di Lautaro e sulla botta dal limite di Brozovic.
    Clamoroso errore di Radu: il Bologna batte l’Inter 2-1
    Si riparte senza cambi, mentre l’Inter prova ad imporre il proprio ritmo, a caccia di un gol che significherebbe sorpasso in testa alla classifica ai danni dei cugini del Milan. Il più attivo sotto porta è Dimarco, che ci prova al 47′ con un mancino alto, al 49′, al 51′ e al 53′ con tre tentativi dalla distanza arginati da Skorupski e al 54′ di testa. Arnautovic si prende un giallo per una spinta a Brozovic, Barella reagisce in difesa del compagno e finisce anche lui nella “lista dei cattivi” dell’arbitro. L’austriaco regala poi una palla d’oro al 57′ a Barrow, ma l’attaccante gambiano, dal limite, la spedisce clamorosamente in curva. Al 58′ è invece De Silvestri a sbagliare l’ultimo passaggio con Arnautovic e Barrow pronti a battere a rete e regalando un contropiede non sfruttato dall’Inter, un minuto più tardi Theate è miracoloso su Dumfries dopo una palla ben lavorata da Barella. I nerazzurri aumentano la pressione, i padroni di casa restano compatti dietro la linea del pallone, non rinunciando a qualche ripartenza. Inzaghi si sbilancia e al minuto 63 getta nella mischia Dzeko e Sanchez in luogo di Correa e Barella, passando così al 3-4-2-1, ma 120 secondi più tardi Skriniar è provvidenziale in scivolata su Arnautovic, che pregustava già la doppietta a due passi da Radu. Al 67′ De Leo si gioca le carte Aebischer e Dominguez al posto di Svanberg e Soriano, quindi – sull’altro versante – Dimarco fa spazio a D’Ambrosio (70′), con Dumfries che si prende un’ammonizione per un intervento in ritardo su Theate. Dopo una fase spezzettata del match torna ad attaccare con continuità l’Inter: brivido per il pubblico del Dall’Ara al 73′, con Dzeko che non arriva sul pallone e, sul seguente corner, Lautaro che ha una grande scelta di tempo ma spara alto di testa. Col cronometro che segna -13′ dal triplice fischio, De Leo richiama accanto a sé Barrow, rilevato da Sansone, tre giri di lancetta più tardi è il turno di Gagliardini e Darmian per Calhanoglu (appena ammonito e diffidato, salterà l’Udinese) e Dumfries. Svolta della partita all’81’: su un fallo laterale battuto malissimo da Perisic, clamoroso svarione di Radu che cicca la sfera e Sansone che ci si avventa iscrivendo il proprio nome sul tabellino. 2-1 Bologna. Di nervi, l’Inter risponde immediatamente, ma la frustata di D’Ambrosio trova un miracoloso salvataggio sulla linea a Skorupski battuto. I nerazzurri attaccano a testa bassa e all’87’ Brozovic viene murato e Sanchez cerca invano il secondo palo. Subito dopo, il tecnico dei padroni di casa concede la standing ovation ad Arnautovic e qualche minuto ad Orsolini, quindi il sipario cala all’89’ sul tentativo velleitario di D’Ambrosio che termina altissimo.  LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Udinese 0-4: Deulofeu incanta, che batosta per Italiano

    Fiorentina-Udinese, le scelte di Italiano e Cioffi
    Al Franchi va in scena il recupero della 20ª giornata, match non disputato lo scorso 6 gennaio a causa dell’emergenza Covid. Vincenzo Italiano si presenta con il 4-3-3 con Terracciano tra i pali, Odriozola e Biraghi terzini, Milenkovic e Martinez Quarta al centro della difesa, Bonaventura, Torreira e Duncan in mediana e Sottil e Nico Gonzalez ai lati di Piatek. La risposta di Cioffi, forte della salvezza ottenuta domenica scorsa, è un 3-5-2: a sopresa, davanti a Silvestri e in linea con Becao e Pablo Marì, c’è Nuytinck anziché Zeegelaar, quindi Molina ed Udogie a tutta fascia, Walace in cabina di regia, Arslan e Makengo mezz’ali e la coppia Deulofeu-Success in attacco.
    Pablo Marì-Deulofeu, Fiorentina-Udinese 0-2 al 45′
    La prima chance del match è a tinte viola, con Silvestri che, dopo soli 3′, respinge clamorosamente di piede la deviazione a botta sicura di Piatek. Il portiere bianconero si ripete su Nico Gonzalez al 9′, ma tre giri di lancetta più tardi a passare è l’Udinese: Odriozola respinge male il cross di Pablo Marì, il difensore spagnolo di proprietà dell’Arsenal torna in possesso della sfera e la scarica in porta con violenza sul primo palo, firmando così l’1-0. La Fiorentina tiene il pallino del gioco ma stenta a rendersi pericolosa nelle zone nevralgiche, i friulani ripartono con grande qualità: spettacolare il contropiede al 21′ con il bellissimo filtrante di Molina, la grande protezione del pallone con conseguente apertura di Success e il tunnel di Deulofeu sul vertice destro dell’area toscana e l’uscita bassa di Terracciano che tiene al riparo i suoi da spiacevoli sorprese. Al 23′ prova a pungere Makengo scartando mezza difesa senza riuscire a trovare il varco giusto per liberare il destro, sul capovolgimento di fronte i padroni di casa recriminano per un contatto Udogie-Nico Gonzalez, che pare però regolare, quindi al 24′ Piatek – in fuorigioco – elude la marcatura di Pablo Marì e spara incredibilmente fuori da due passi. Brivido al 33′ per i ragazzi di Cioffi, con Silvestri che non trattiene l’insidioso cross di Biraghi, ma nessun attaccante avversario è pronto per il il tap-in. Al 36′ Torreira si lascia stoppare il tiro da posizione invitante, l’Udinese riparte, elude un fallo tattico battendo rapidamente la punizione ed avviando un due contro due nella zona opposta del campo e se Terracciano respinge il piattone di Udogie, nulla può sulla facile ribattuta di Deulofeu: raddoppio bianconero al Franchi. La Viola reagisce al 40′, Piatek si coordina splendidamente ma non riesce ad imprimere potenza alla palla, con Silvestri che blocca sicuro, e ci riprova al 43′, prima con lo stesso attaccante polacco che, di testa, trova la decisiva deviazione di Udogie, poi con Biraghi che, col mancino, non inquadra lo specchio. Al 44′ fulmineo contropiede ospite con Deulofeu che scarta Terracciano e, chiuso da Milenkovic, non riesce a ribadire in rete (sarebbe stato inutile per una posizione di offside), al 45′ doppia chance toscana con Odriozola (di tacco, nel cuore dell’area piccola) e la zuccata di Sottil, entrambe neutralizzate da un attento Silvestri: sono le ultime emozioni del primo tempo, che si chiude sul 2-0 per l’Udinese. Fiorentina a trazione ultra-offensiva e contropiede micidiale dell’Udinese a 15′ dal termine: Pussetto non serve Deulofeu e cerca la giocata personale, Terracciano si salva in corner.
    Walace al 91′ e Udogie al 94′: Fiorentina-Udinese 0-4
    Italiano cerca di dare una scossa ai suoi e ne lascia tre negli spogliatoi: Milenkovic, Bonaventura e Piatek, sostituiti da Igor, Maleh ed Arthur Cabral. Le mosse del tecnico viola paiono azzeccate, almeno dal punto di vista dell’atteggiamento: anche se il primo squillo porta la firma di Success, l’urto offensivo è rabbioso e sia Sottil (48′) che il neo-entrato attaccante brasiliano (49′) non inquadrano lo specchio per pochissimo. Ammoniti Deulofeu e Nico Gonzalez per un accenno di rissa, quindi Silvestri neutralizza la punizione di Biraghi dopo varie deviazioni (51′). Sul capovolgimento di fronte prova a pungere Deulofeu con un diagonale respinto di piede da Terracciano (52′), ha quindi due buone chance Martinez Quarta tra il 53′, dove non riesce a colpire, e il 57′, quando trova solo i cartelloni pubblicitari. In mezzo, il pesantissimo giallo rimediato da Makengo, che lo costringerà a saltare l’Inter, mentre al 58′ il potentissimo tiro da fermo di Maleh è respinto a fatica da Silvestri. Al 59′ anche Torreira entra nella “lista dei cattivi” dell’arbitro, una mini-sosta che Cioffi sfrutta per gettare nella mischia Jajalo in luogo di Arslan. Biraghi, Igor e Nico Gonzalez ci provano in sequenza al 63′, ottenendo solo tre corner, mentre il tecnico friulano rinuncia anche a Success, rilevato da Pusetto (66′). A pochi istanti dal 70′ Italiano spende gli ultimi due cambi: Callejon e Ikoné per Duncan e Maleh, che non la prende affatto bene, sui cui sviluppi Rodrigo Becao non trova il palo sinistro per centimetri. All’81’, invece, soltanto la traversa nega ad Udogie – appena ammonito – il gol 3-0, sfiorato anche Molina all’86’, favorito da un rimpallo con Terracciano, e Deulofeu all’89’, che salta il portiere e – da posizione defilata – non trova lo specchio. Arriva al 91′, dopo gli ingressi di Nestorovski e Soppy, che prendono il posto dello stesso spagnolo ex Milan e Molina, sul destro di Walace deviato in maniera determinante da Igor. Il match volge al termine, dopo il giallo rimediato – per un fallo di frustrazione – da Maleh, sul clamoroso poker di Udogie al 94′. LEGGI TUTTO