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    Inter-Empoli 4-2: avvio shock, la doppietta di Lautaro lancia Inzaghi in rimonta

    Inter-Empoli, le scelte di Inzaghi ed Andreazzoli
    Davanti ad Handanovic (alla 550ª in Serie A), con Skriniar e De Vrij, c’è Dimarco al posto di Bastoni, non ancora a disposizione di Simone Inzaghi, che spera però di recuperarlo per la finale di Coppa Italia con la Juventus. Dumfries e Perisic sulle corsie esterne, l’inamovibile Brozovic in cabina di regia, Barella e Calhanoglu mezz’ali e il tandem offensivo Lautaro Martinez-Correa completa il classico 3-5-2 del tecnico dell’Inter. L’Empoli, che non vince al Meazza dal 30 aprile 2006 (all’epoca fu decisivo l’autogol di Materazzi), si presenta con il 4-3-2-1: Andreazzoli affida le chiavi della porta toscana a Vicario e schiera Fiamozzi, Romagnoli, Luperto e Parisi in difesa, Zurkowski, Stulac e Bandinelli a centrocampo, con Asllani e Bajrami a supporto di Pinamonti, in prestito proprio dai nerazzurri.
    Uno-due dell’Empoli, l’Inter pareggia con un autogol e Lautaro
    Cinque minuti sul cronometro, l’Empoli esce con grande freddezza dall’asfissiante pressing dell’Inter dalle parti di Vicario, Stulac con un bellissimo lancio sull’out destro lancia Zurkowski, il quale, al termine della propria sgroppata, crossa al centro e Pinamonti, in spaccata e di rapina, ammutolisce il Meazza: toscani avanti a Milano. L’Inter accusa il colpo, Correa predica calma, e al 10′ soltanto un fuorigioco dell’autore dell’1-0 salva i nerazzurri dal raddoppio-lampo: Pinamonti, in offside sul tiro di Stulac murato dalla difesa, aveva ricambiato l’assist a Zurkowski, protagonista di un bel taglio e di un piattone mancino imprendibile per Handanovic. La prima occasione dei padroni di casa – anch’essa viziata da una posizione irregolare – arriva al 14′ e porta la firma di Barella: il suo esterno destro al volo sulla pennellata di Dumfries scheggia il palo alla destra di Vicario. L’Inter aumenta la pressione, Perisic tenta l’imbucata, Dimarco e Skriniar provano a pungere sugli sviluppi di due tiri dalla bandierina, Barella si cimenta in una nuova volée, Lautaro non è preciso di testa e Dumfries non inquadra lo specchio con un potente diagonale: la verve riaccende il pubblico di San Siro. Episodio chiave al 22′: super intervento difensivo di Parisi su Barella tutto solo pronto a battere a rete, l’arbitro Manganiello assegna il calcio di rigore, salvo poi dover revocare la propria decisione dopo il richiamo del Var. Come spesso accade nel calcio, la grossa occasione persa cela spiacevoli sorprese e al 28′ l’Empoli sigla il clamoroso 2-0: classica costruzione dal basso, Fiamozzi pesca Asllani e, complice l’approssimativa marcatura di De Vrij, batte Handanovic in uscita. Veementi, poi, le proteste di Barella alla mezz’ora per una sospetta spinta di Bandinelli nei suoi confronti nel cuore dell’area piccola, mentre al 35′ Dumfries pecca di altruismo, scegliendo il servizio al centro anziché tentare la conclusione. In curva, invece, la sassata di Dimarco dalla lunga distanza al 36′. L’Empoli è però in fiducia e – al netto del tambureggiante ritmo imposto dai padroni di casa – riparte sovente con qualità: come al 38′, quando Pinamonti anticipa De Vrij e, con l’ausilio di Asllani e Bajrami, costruisce un’azione interessante salvata in extremis dallo stesso difensore olandese ex Lazio. A riaprire la partita, soltanto al 40′, è l’incredibile autogol di Romagnoli sul traversone di Dimarco, che dimezza lo svantaggio dell’Inter e dà vita ad un vero e proprio assedio accompagnato dal travolgente entusiasmo del pubblico: Barella non trova la porta, poi strappa di forza il pallone dai piedi di Asllani e dà il là al pareggio meneghino, con l’esterno di Lautaro, su suggerimento di Calhanoglu, che non lascia scampo a Vicario (45′). Il primo tempo volge al termine sul miracolo del portiere dei toscani sul violento mancino di Perisic a recupero inoltrato.
    Lautaro-Sanchez: l’Inter batte l’Empoli 4-2 in rimonta
    L’insperato pareggio trovato prima del duplice fischio regala un’Inter rabbiosa alla ripresa delle ostilità: per il primo tiro in porta Simone Inzaghi deve attendere un solo minuto, sul colpo di testa di Dumfries a lato non di molto. Pinamonti, con un destro deviato in angolo, prova a spezzare l’egemonia nerazzurra, mentre il velenoso diagonale mancino di Perisic sfila via alla sinistra di Vicario e il tentativo dal limite di Dimarco è facile preda del portiere dei toscani. L’Empoli arretra ancor più il baricentro, messa alle corde dalla ‘fame’ e dal pressing rabbioso attuato dai campioni d’Italia in carica, che collezionano corner in sequenza: al 56′ Lautaro e Skriniar non trovano la zampata giusta su una bella palla messa in mezzo da Calhanoglu, un minuto più tardi Correa di testa non arreca i pericoli sperati, quindi Barella sceglie la potenza da fuori, senza fortuna (58′). Andreazzoli ridisegna i suoi, a caccia della freschezza e della spensieratezza ammirate in avvio e getta nella mischia Henderson e Di Francesco per Bajrami e Zurkowski, ma al 62′ è ancora Inter: il destro di Calhanoglu impegna Vicario, che si ripete sul colpo di testa di Dumfries, mentre la difesa ospite mura almeno cinque conclusioni nerazzurre in quello che sembrava un flipper impazzito. Neanche il tempo di accennare un contropiede, che l’Empoli capitola: Skriniar recupera la sfera a centrocampo con un intervento al limite su Di Francesco, Vicario è ancora super su Lautaro, ma nulla può sul secondo tentativo del Toro. Al 65′ l’Inter ribalta la sfida. Il neoentrato esterno figlio d’arte paga il contrasto e lascia immediatamente il campo, sostituito dall’ex Milan Cutrone, con Ismajli che rileva Stulac. Le contromosse di Inzaghi sono Dzeko, D’Ambrosio e Vidal per Lautaro, Dimarco e Calhanoglu quindi, dopo un tentativo da dimenticare dell’attaccante bosniaco, Darmian fa tirare il fiato a Dumfries a 15′ dal termine. Benassi per Fiamozzi è l’ultima mossa di Andreazzoli, mentre Vicario compie l’ennesima parata di rilievo della sua partita, sbarrando la porta a Correa al 78′: ultima chance per il Tucu, che fa posto ad Alexis Sanchez. I nerazzurri continuano ad attaccare a testa bassa e Dzeko sciupa una ghiotta occasione a 5′ dal termine, quindi – sugli sviluppi dell’ennesimo corner (il dodicesimo per la precisione) – el Nino Maravilla va direttamente in porta, trovando ancora una volta la risposta sicura di Vicario. Tra il 90′ e il 92′ Inter a un passo dal 4-2: Darmian serve Perisic, bellissima palla in mezzo e Sanchez- in spaccata – svirgola a lato, quindi, in contropiede, Dzeko prima salta mezza difesa empolese e sbatte contro il palo, poi spara in curva da ottima posizione. L’appuntamento è rimandato di meno di due minuti, quando il poker lo firma Sanchez con un facile tap-in su assist del sopracitato compagno di reparto. Missione compiuta per l’Inter: sorpasso – almeno momentaneo – ai danni del Milan, in attesa della finale di Coppa Italia con la Juventus in programma all’Olimpico di Roma mercoledì 11 maggio.  LEGGI TUTTO

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    Serie A, piace il Multigol 2-4 in Torino-Napoli

    Serie A, terz’ultima giornata di campionato. Il Napoli dopo aver liquidato senza troppi problemi la pratica Sassuolo (6-1 al “Maradona”) si appresta a giocare in trasferta sul campo del Torino.
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    Numeri alla mano, scopri il pronostico
    Nelle ultime settimane il Torino ha dimostrato di essere in gran forma, Belotti e compagni non hanno mai perso nelle precedenti sei partite disputate (3 vittorie e 3 pareggi). Osservando il ruolino di marcia dei granata si nota subito come l’undici di Juric in questa stagione abbia conquistato la maggior parte dei suoi punti in casa. Il “Toro” davanti al proprio pubblico con 29 gol fatti e 17 subiti ha fatto registrare 8 vittorie, 5 pareggi e soltanto 4 sconfitte, da sottolineare poi come ben 13 di queste 17 partite siano terminate con un numero di reti compreso fra 2 e 4. 
    Il Napoli in trasferta viaggia a una media di 1,94 gol realizzati e 0,88 subiti. Può starci il Multigol 2-4, esito centrato già in 12 occasioni dai partenopei fuori casa, al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Inter-Empoli, numeri e quote dicono Over 2,5

    In vista della finale di Coppa Italia contro la Juventus l’Inter di Simone Inzaghi anticipa a venerdì (ore 18.45) il suo impegno della 36ª giornata di campionato. Al Meazza arriva l’Empoli, reduce dalla sconfitta per 3-1 contro il Torino che lascia anche un’altra pesante eredità ad Andreazzoli: le assenze per squalifica di Stojanovic e Verre.
    Inter-Empoli, fai il tuo pronostico sul primo anticipo di Serie A
    Show al Meazza, ecco le quote del Multigol 1° e 2° tempo
    Prendersi la vetta per oltre una notte è una prospettiva che ingolosisce Simone Inzaghi. La sua Inter è tornata a vincere contro l’Udinese dopo l’harakiri col Bologna, unico grande neo in mezzo a cinque successi dei nerazzurri in Serie A.
    L’Empoli sbarca a Milano senza particolari obiettivi se non quello di fare il suo gioco nella Scala del calcio. Sono previsti gol e divertimento visto che l’Inter finora ha collezionato 20 Goal e Over 2,5 in 35 giornate, numeri che l’Empoli replica in relazione alle uscite dell’Over 2,5 (20 appunto) rincarando la dose sul Goal, presente in ben 23 gare di campionato.
    Con questi dati le quote sono indirizzate verso l’Over 2,5, per trovare un’alternativa più conveniente si può pescare nell’ambito della tipologia “Multigol 1° tempo + 2° tempo”. L’opzione “Multigol 1-3 1° tempo + Multigol 1-3 2° tempo” vale circa 1.60, solo per suggerirne una.
    E’ a discrezione di ognuno, poi, spostare l’asticella per alzare ancor di più la quota. Ad esempio, con “Multigol 1-2 1° tempo + Multigol 1-3 2° tempo” il premio sale fino a 2 volte la posta. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Juventus, le quote sorridono ai bianconeri

    Il programma della 36ª giornata di Serie A prevede il confronto tra il Genoa e la Juventus. La scorsa settimana il “Grifone” ha perso il derby con la Sampdoria (1-0) mentre la “Vecchia Signora” grazie a una doppietta di Leonardo Bonucci ha battuto in casa il Venezia (2-1) festeggiando così la qualificazione alla prossima Champions League. 
    Indovina il risultato esatto di Genoa-Juventus e vinci!
    Il Genoa non può sbagliare, scopri le quote
    Per le quote l’undici allenato da Massimiliano Allegri parte con i favori del pronostico ma a Marassi è il Genoa la squadra che motivazioni alla mano dovrà provare a fare la partita. Per il club rossoblù (solo 12 reti all’attivo davanti al proprio pubblico) non sarà di certo semplice perforare la difesa bianconera (19 gol subiti in trasferta). Occhio però alle sorprese, Dybala e compagni potrebbero avere la testa indirizzata già alla finale di Coppa Italia. Il Genoa si gioca la salvezza, intriga il Multigol Casa 1-2 al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Recupero Salernitana-Venezia, quote e pronostico

    Giovedì alle ore 18 è in programma un recupero di Serie A a dir poco fondamentale per il discorso salvezza. La Salernitana di Davide Nicola ospita all’Arechi il Venezia di Soncin, per poi affrontare (domenica) sempre in casa il Cagliari in un altro scontro diretto cruciale per la permanenza nella massima serie.
    Recupero Salernitana-Venezia, indovina il risultato e vinci i premi in palio!
    Segno 1 ed esito Goal: la quota è praticamente identica
    Da un lato c’è un Venezia reduce da nove sconfitte di fila, ultimo in classifica ma che con tre punti potrebbe ancora sperare di salvarsi. Speranze che diventano sempre più concrete per la Salernitana, reduce dal suo miglior momento per quanto riguarda i risultati.
    Cambio di passo evidente per Djuric e compagni, sempre in vantaggio nel primo tempo da cinque giornate a questa parte. Tra gli esiti che i campani ancora non hanno “visto” in campionato spiccano lo 0-0 e il parziale/finale 1/X.
    Il Venezia, sconfitto 2-1 all’andata dalla Salernitana, non va al riposo in vantaggio dalla 16ª giornata, 3-0 al Verona, match poi perso clamorosamente 3-4. Occhio a dare per spacciati i lagunari, che all’Arechi proveranno a far punti e a segnare almeno un gol, come contro Atalanta e Juventus.
    A pronostico è un match da segno 1, offerto mediamente a 1.80 che è anche la quota prevista per l’opzione Goal (segnano entrambe). LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Salernitana 1-1: Pasalic risponde a Ederson, Gasperini aggancia la Fiorentina

    Atalanta-Salernitana, tabellino e statistiche
    Serie A, risultati e classifica
    Atalanta-Salernitana, le scelte di Gasperini e Nicola
    Privo di Toloi Gian Piero Gasperini si affida al terzetto Demiral, Scalvini e Palomino a protezione di Musso, De Roon e Freuler in mediana con Hateboer e Zappacosta sulle corsie esterne e Boga, al posto di Koopemeiners, alle spalle del tandem offensivo tutto colombiano Muriel-Zapata. Nicola – orfano di Ribery e Ranieri – si presenta al Gewiss Stadium con il 3-5-2: Sepe tra i pali, Gyomber, Fazio e Ruggeri in difesa, Mazzocchi e Zortea a tutta fascia, Bohinen in cabina di regia, Ederson e Lassana Coulibaly mezz’ali e Verdi e Djuric in attacco. In panchina l’eroe della sfida con la Fiorentina Bonazzoli.
    Atalanta-Salernitana 0-1: al 45′ decide il gol di Ederson
    Senza alcun timore reverenziale la Salernitana prova ad aggredire subito il match, ma è l’Atalanta – almeno in avvio – a costruirsi le occasioni migliori: all’8′ Muriel illumina, Boga rifinisce e Scalvini conclude senza sorprendere Sepe, al 16′ Zapata salta netto Gyomber prima di farsi rimontare, sul più bello, dal difensore slovacco, quindi al 19′ il portiere granata respinge il potente tiro di Freuler e il bomber colombiano che non riesce a ribadire in rete. Nicola opta per qualche accorgimento tattico, passando al 4-4-2, e al 27′ – dopo qualche minuto di appannamento della Dea – trova il gol del vantaggio: schema perfetto, sponda di testa di Djuric, Palomino e Demiral si dimenticano Ederson che, tutto solo, sigla l’1-0 per la formazione campana. “Ce lo siamo meritato”, l’amaro commento di Gasperini in panchina. Boga manda in visibilio il Gewiss con una serie di finte e controfinte che portano tuttavia soltanto ad un calcio di punizione che non sortisce particolari effetti, gli ospiti sfiorano invece il raddoppio al 35′: Verdi semina il panico e la mette in mezzo, Coulibaly non trova però la deviazione vincente. Dopo un bruttissimo fallo di Palomino su Verdi, che costa il giallo all’argentino, oltre che a Djuric e Demiral per proteste, e il bel cross di Zappacosta su cui Zapata non trova la deviazione aerea, si chiude il primo tempo sull’1-0 per la Salernitana.
    Segna Pasalic all’88’: Atalanta-Salernitana termina 1-1
    Djimsiti e Pasalic per Demiral e Scalvini le mosse di Gasperini al rientro in campo dagli spogliatoi, ma la prima occasione della ripresa è a tinte granata: è il 48′ quando sul bel filtrante di Verdi Bohinen scarica il mancino respinto con qualche difficoltà da Musso. Pericoloso Palomino di testa al 50′ e – nella medesima modalità – pronta replica di Coulibaly due giri di lancetta più tardi: al netto delle due chance campane, l’Atalanta sta aumentando i giri del proprio motore e il tecnico nerazzurro si gioca anche le carte Miranchuk e Maehle in luogo di Zapata ed Hateboer. Mentre anche Verdi finisce sul taccuino dell’arbitro, la Dea sfiora il pari con i due nuovi entrati: spizzata del russo su cross di Zappacosta e il danese non trova il tap-in per pochissimo (58′). Le squadre si allungano e Verdi prova a pungere dal vertice mancino dell’area di rigore nerazzurra, quindi Ederson – pressato – spara alto da ottima posizione (60′), mentre i padroni di casa rispondono col solito Muriel, murato (65′). Al 66′ Ruggeri alza bandiera bianca: al suo posto entra Gagliolo, recuperato in extremis. L’Atalanta attacca a testa bassa, ma le azioni avvolgenti a mille all’ora ammirate in tutta Europa sembrano un lontano ricordo; la Salernitana, dal canto suo, si difende con lodevole abnegazione senza precludersi la possibilità di ripartire in contropiede, sospinta dai duemila tifosi arrivati a Bergamo e da un Nicola incontenibile in panchina. A 15′ dal termine Gasperini richiama accanto a sé Muriel e getta nella mischia Malinovskyi e il fantasista ucraino impiega pochi secondi per mettersi in mostra con un bellissimo mancino da fuori che non inquadra lo specchio. Bonazzoli per Djuric, una manciata di minuti dopo, è la risposta del tecnico dei campani che, all’85’, mette ulteriori forze fresche per resistere all’assalto finale: Dragusin, Kastanos e Mousset rilevano Mazzocchi (acciaccato), Ederson e Verdi. Il difensore rumeno in prestito dalla Juve si prende l’immediata ovazione dei tifosi granata, guadagnando di forza un calcio d’angolo, ma non può nulla all’88’ sull’invenzione di Malinovskyi che regala a Pasalic il diagonale dell’1-1. I quattro minuti di recupero sono vibranti: la Salernitana cerca il clamoroso controsorpasso, l’Atalanta si costruisce un paio di occasioni interessanti. Il sipario cala sul sinistro dal limite di Malinovskyi che si spegne in curva. LEGGI TUTTO

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    Pronostico Atalanta-Salernitana, una “tricombo” da provare

    La 35ª giornata di Serie A si chiude con una partita sulla carta divertente. L’Atalanta di Gasperini vuole restare attaccata al treno che porta all’Europa mentre la Salernitana di Nicola, caricata a mille da tre vittorie di fila, vuole continuare a spingere per un obiettivo vitale come la permanenza in Serie A. Tanto per iniziare, i campani non hanno ancora mai pareggiato 0-0…
    Posticipo di Serie A Atalanta-Salernitana, fai il tuo pronostico
    Atalanta vincente e… scopri l’esito consigliato
    Per le quote sembrerebbe un match dall’esito scontato ma il segno 1 preso singolarmente non è certo la scelta più conveniente.
    C’è da dire che nerazzurri in Serie A hanno vinto solo 4 volte su 17 al Gewiss e di clean sheet nerazzurri, sempre versione Bergamo, se ne contano soltanto cinque.
    La Salernitana sta cercando la grande impresa salvezza spinta dall’energia di Davide Nicola, uno che di miracoli sportivi se ne intende. Negli ultimi tre match la sua squadra ha vinto sempre con un gol di scarto. Colpendo l’avversario nei minuti iniziali (contro la Samp) oppure sferrando il colpo decisivo sul tramonto di partita (Fiorentina e soprattutto Udinese). In più, c’è un “bonus” da sfruttare ovvero il recupero contro il Venezia.
    Osservando i dati relativi alle 17 gare interne dell’Atalanta e alle 17 trasferte della Salernitana si può ricavare un complessivo “23”: 12 uscite dell’Over 2,5 per la Dea più 11, dello stesso esito, per quanto riguarda l’undici campano. Occhio, in questa sfida a giocarsi “qualcosa” non è solo la squadra ospite: l’Atalanta è in corsa per un posto in Europa e con 61 reti all’attivo ha le carte in regola per far male a qualsiasi difesa.
    Ipotizzando un match divertente la scelta cade su una “Tricombo”: 1+Goal+Over 2,5. Non male la quota assegnata a questa opzione, pari circa a 2.70 volte la posta. LEGGI TUTTO

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    Il Milan non perde la testa: Leao manda ko la Fiorentina

    MILANO – Il Milano non perde la testa: con una rete di Leao piega la Fiorentina a San Siro (1-0) e resta in vetta al campionato a tre giornate dalla fine. Una vittoria arrivata ancora nel finale, come contro la Lazio (stesa da Tonali al 92′), a testimoniare tutto il carattere della squadra di Pioli che grazie al gol segnato dall’attaccante portoghese all’82’ (complica un errore del portiere viola Terracciano) rimane davanti all’Inter e continua a sognare lo scudetto.
    Milan-Fiorentina 1-0: statistiche e tabellino
    Panchina per Ibrahimovic
    Pioli conferma la formazione capace di espugnare l’Olimpico nel turno precente: davanti a Maignan ci sono Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez, con Tonali-Kessié a creare e a distruggere il gioco in mediana e Giroud supportato da Messias, Brahim Diaz e Leao. Cambia invece molto Italiano dopo la batosta casalinga incassata dall’Udinese nel recupero: Milenkovic-Igor è la coppia di centrali davanti a Terracciano (panchina per Martinez Quarta), con Venuti preferito sulla destra a Odriozola e Biraghi confermato a sinistra. In regia tocca invece ad Amrabat, affiancato da Maleh e Duncan (con Bonaventura e Torreira pronti a entrare in corso d’opera), mentre davanti resta titolare solo Nico Gonzalez, mentre Cabral e Saponara prendono il posto di Piatek e Sottil.
    Guarda la galleryLeao fa volare il Milan: 1-0 alla Fiorentina, Pioli resta primo
    Errore di Giroud, viola coraggiosi
    Pronti, via e la Fiorentina prova a sfruttare il fattore sorpresa, ma la rovesciata di Cabral viene stoppata dal petto di Tomori. I viola aggrediscono il ‘Diavolo’ e Maleh si becca il giallo dopo pochi minuti, mentre il Milan prova a nascondere subito il ‘braccino’ con Theo Hernandez che di destro piazza la palla all’incrocio: il francese esulta con il pubblico di San Siro ma è tutto da rifare, con il gol annullato per fuorigioco di Messias a inizio azione. Altro brivido per Pioli al 10′, quando sugli sviluppi di un corner Igor sfiora il palo mentre al 15′ il tecnico guarda incredulo Giroud mancare la porta a tu per tu con Terracciano: perfetta la rifinitura di Kessié per il francese, che supera il portiere con un morbido tocco sotto ma spedisce a lato. Gli ospiti giocano a viso aperto a costo di concedere qualche ripartenza al Milan che proprio su una ripartenza per poco non sorprendono al 20′: errore di Leao e fuga di Saponara, che poi rientra sul destro e scalda i guanti di Maignan. Il copione non cambia fino all’intervallo, al quale si arriva senza altre occasioni da gol e con il risultato bloccato sullo 0-0.
    Serie A, la classifica
    Leao punisce Terracciano
    Al rientro dall’intervallo il Milan decide che è il momento di accelerare e va subito vicino al gol: Brahim Diaz approfitta di una Fiorentina sbilanciata per servire Giroud in area, il francese sceglie il servizio per Leao ma il portoghese, bravo ad eludere Martinez Quarta, calcia alle stelle dal cuore dell’area (48′). I rossoneri insistono ma al 52′ anche Theo Hernandez calcia in curva dopo un illuminante assist di Tonali, mentre un minuto dopo è bravo Terracciano a salvarsi con i piedi sulla conclusione di Kessié imbeccato da Giroud. La partita non si sblocca e Pioli getta allora nella mischia Rebic e Krunic (fuori Messias e Brahim Diaz) e poi Ibrahimovic, osannato da San Siro quando prende il posto di Giroud. Le contromosse di Italianosono Bonaventura per Maleh e Torreira per Duncan, ma è Cabral a spaventare di nuovo il Milan al 76′: splendida la sua girata di testa su cross di Biraghi ma strepitosa è la risposta di Maignan. Una parata che acquista ancora più importanza qualche minuto dopo, quando il collega Terracciano sbaglia il rinvio consegnando il pallone a Leao che non si fa pregare, ringrazia e lo punisce con il destro. Pioli esulta e San Siro è una bolgia, con i cori dei tifosi ad accompagnare il Diavolo fino al triplice fischio: il sogno scudetto continua.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO