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    Sassuolo-Spezia, quote e pronostico del primo anticipo di Serie A

    Quello che scatta con Sassuolo-Spezia (venerdì ore 18.45) è un turno di Serie A da assaporare fino in fondo. Una volta archiviata la 30ª giornata, il campionato si ferma per gli impegni delle nazionali, in primis l’Italia di Mancini. Spazio dunque all’analisi dell’anticipo del Mapei Stadium, con dati utili per i pronostici.
    Il Sassuolo sfida lo Spezia, indovina il risultato e vinci!
    Sassuolo-Spezia, statistiche e pronostico
    Dopo 4 ko consecutivi, tutti di misura, era fondamentale tornare a vincere e lo Spezia ha risposto presente rifilando un 2-0 al Cagliari in un fondamentale scontro salvezza. I liguri in trasferta hanno saputo vincere contro Napoli e Milan, il Sassuolo quindi sa di dover fare i conti con una squadra motivata che però ha subìto ben 33 reti in 15 trasferte.
    Il saldo punti del Sassuolo è pari a 40, di cui 23 lontano dal Mapei Stadium. Dato eclatante (e non è il solo) che fotografa l’attitudine allo show dei neroverdi: 23 Over 1,5 di fila, con Goal e Over 2,5 praticamente fissi davanti al pubblico di casa.
    Sembrano dunque esserci i presupposti per assistere ad una sfida divertente, con il Sassuolo favorito alla vittoria e… almeno un gol per parte all’orizzonte. LEGGI TUTTO

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    Torino, a Belotti e compagni mancano sei punti

    TORINO – Con la stessa classifica del Verona, dunque con 41 punti, il sapore della stagione del Toro sarebbe un altro. Già, perché sono 6 i punti persi anche per colpa di gravi errori arbitrali. La punta dell’iceberg naturalmente è lo scandalo consumatosi durante la sfida contro l’Inter: Ranocchia atterra Belotti in area, ma Guida in campo e Massa al Var non vedono e il gioco prosegue impunemente. Risalgono a ieri le divulgazioni sul dialogo avuto fra i due arbitri durante l’episodio contestato: “Contatto palla-piede, vai avanti”. Così Massa a Guida. Per entrambi si prospetta una pausa di riflessione di circa un mese, voluta dal designatore Gianluca Rocchi. “Incomprensibile che Guida non sia andato al Var per valutare l’episodio di Torino-Inter – rincara la dose l’ex arbitro Gianluca Paparesta su Radio Kiss Kiss -: il motivo dell’errore dovrebbe essere reso pubblico dall’Aia” […]Sullo stesso argomentoB-a-s-t-a con questi arbitriSerie A LEGGI TUTTO

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    Toro in crescita ma per la svolta serve molto di più

    TORINO – Avvicinarsi non equivale a fondersi in un tutt’uno perseguendo l’obiettivo. A chiarire il punto è stato Ivan Juric, al solito concreto nel sottolineare le mancanze del Torino inteso come sintesi di forze societarie e tecniche, dopo l’1-1 contro l’Inter. Certo il tecnico croato ha parlato con il travaso di bile, conseguenza del pari di Sanchez che ha precluso i tre punti ai granata. E’ il 48’ della ripresa, e la rabbia di Juric per l’ennesima vittoria sfumata, per di più anche a causa del clamoroso errore costato una sospensione alla coppia Guida-Massa (rispettivamente arbitro e varista della gara contro i nerazzurri), sgorga comprensibile e induce il tecnico a dibattere sbacalito del rigore negato a Belotti – fallo di Ranocchia – ma non solo. “Un errore così va oltre ogni immaginazione – argomenta l’allenatore del Torino prima di rivolgersi alla società – Noi come l’Atalanta? Ma va – sbotta Juric – qui al confronto manca tutto. Siamo lontani anni luce su ogni cosa, mica soltanto in riferimento al mercato. Sono due realtà non paragonabili” […]Guarda la galleryTorino, che beffa! Bremer illude Juric, Sanchez salva Inzaghi LEGGI TUTTO

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    Juve, c’è l’allungo per il quarto posto

    Il pensiero di tutto il mondo Juventus corre a mercoledì, al ritorno degli ottavi di Champions League, alla partita che inevitabilmente darà un indirizzo al resto della stagione bianconera. Perché il traguardo dei quarti della Coppa più prestigiosa non viene tagliato dal 12 marzo 2019, quando Cristiano Ronaldo in versione extraterrestre dominò l’Atletico Madrid e con una tripletta trascinò i compagni fino all’incrocio con l’Ajax di Matthijs de Ligt, che avrebbe avuto la meglio.

    Con Maurizio Sarri e Andrea Pirlo il cammino s’interruppe agli ottavi per merito di Porto e Lione, con il ritorno di Massimiliano Allegri, che alla prima esperienza juventina ha portato la squadra a giocarsi due finali, nel 2015 e nel 2017, si vedrà. Nel frattempo, al netto della prudenza dell’allenatore, la domenica di campionato ha regalato belle notizie per i bianconeri. L’Atalanta fermata dal Genoa proietta Dusan Vlahovic e compagni a +8 sui nerazzurri, con il quarto posto che ora la Dea vede pericolosamente allontanarsi nonostante debba ancora recuperare una partita, in casa contro il Toro.

    Guarda la gallerySampdoria-Juve, le pagelle bianconere: De Ligt imperioso

    L’ultimo gradino riservato alle qualificate alla prossima Champions, insomma, è adesso saldamente occupato dalla Juventus. E pensare che appena una settimana fa lo stesso Allegri aveva parlato di «Juve quinta se l’Atalanta batte il Torino». Poi l’1-0 dei bianconeri con lo Spezia e la sconfitta (0-1) dei bergamaschi sul campo della Roma hanno contribuito a delineare uno scenario diverso. E, al di là di dichiarazioni esplicitamente slegate dai discorsi scudetto, è chiaro come un’occhiata a chi sta davanti ai bianconeri non si possa negare a nessuno.

    Magari il tecnico non lo farà, o forse lo farà ma insistendo con dichiarazioni di segno contrario, però l’Inter che ieri sera ha trovato il pareggio contro il Torino soltanto nei minuti di recupero è adesso a soli tre punti di distanza, anche se deve ancora recuperare la partita in casa del Bologna. Fondamentale sarà lo scontro diretto, che andrà in scena proprio dopo la pausa del campionato, il 3 aprile all’Allianz Stadium. Potrebbe essere quella l’occasione per i bianconeri di affiancare i nerazzurri, a meno che non succeda qualcosa già nel prossimo fine settimana, quando l’Inter ospiterà sabato la Fiorentina, avversaria sicuramente più temibile della Salernitana, attesa allo Stadium domenica pomeriggio. A nove giornate dal termine restano invece 4 e 7 i punti di distacco dal Napoli e dalla capolista Milan.

    Guarda la gallerySamp-Juve, Morata e Szczesny show in campo… e sui social!Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Verona-Napoli 1-2: doppietta di Osimhen e risposta a Milan e Juve

    VERONA – Il Napoli risponde a Milan e Juve con la doppietta di Osimhen al Verona e si tiene in lotta per la corsa allo scudetto. Passa in archivio il ko contro i rossoneri di settimana scorsa, la squadra di Spalletti ingabbia tatticamente l’Hellas, quasi mai pericoloso, se non nel finale di partita quando Faraoni riapre il match con il gol dell’1-2, prima di rimanere in dieci per il rosso a Ceccherini (espulso anche Faraoni dopo il triplice fischio). Il lavoro di massima attenzione della difesa e di filtro del centrocampo funziona e spenge le fonti di gioco gialloblù. Tudor non riesce ad infilare il quinto risultato utile consecutivo, resta a 41 punti, mentre il Napoli vola a 60, a -3 dal Milan.Guarda la galleryOsimhen, che doppietta: il Napoli vince a Verona
    C’è Barak, fuori Insigne e Zielinski
    Tudor recupera Barak, in dubbio fino all’ultimo ma titolare con Caprari e Simeone, tridente delle meraviglie da 35 gol stagionali. Spalletti ha qualche problema in più, Insigne non è al meglio e va in panchina insieme a Zielinski, due esclusioni pesanti. Torna a centrocampo dall’inizio Anguissa (non succedeva dal 22 dicembre contro lo Spezia), si piazza sulla linea di Lobotka e Fabian Ruiz. Chance per Politano e Lozano.
    Sblocca Osimhen
    Al primo affondo il Napoli è già letale e al 14′ passa in vantaggio: azione da rimessa laterale, Politano si prende il fondo e crossa per Osimhen che anticipa sul primo palo e stacca bene, fulminando Montipò e segnando un gol da attaccante di razza. La linea difensiva di Spalletti lavora molto sul fuorigioco muovendosi in avanti, Simeone o è braccato da Koulibaly e Rrahmani o è in offside e le fonti di gioco gialloblù sono oscurate dall’attenzione tattica di Anguissa e Lobotka soprattutto. Fabian Ruiz al 22′ fa volare Montipò con il mancino a giro, al 40′ invece termina una lunga corsa con la conclusione di destro, stavolta fuori. Poco prima Tudor perde Depaoli per un problema alla coscia, al suo posto Bessa.
    Doppietta di Osimhen, Faraoni non basta
    Si riparte con Osimhen in campo senza mascherina, solo una dimenticanza, gliela portano a secondo tempo iniziato. Il Napoli teme per Ospina che resta a terra per un colpo subito alla mano dopo il contrasto con Ceccherini, ma il colombiano stringe i denti e rimanda a sedere Marfella, il terzo portiere (Meret è out). La prestazione di Lozano rimane opaca, Spalletti lo toglie per Insigne e cambia anche l’altro esterno, Politano, con Elmas. Proprio dalla destra, di nuovo da rimessa laterale come in occasione del primo gol, il Napoli guadagna spazio per crossare con Di Lorenzo che serve con un passaggio rasoterra Osimhen, micidiale nel girare di prima il 2-0 al 71′. Troppo distratto il Verona, non si possono concedere due reti così. La reazione però c’è: al 77′ Tameze pesca l’inserimento di Faraoni in area che di testa non sbaglia e riapre la partita. L’1-2 riaccende l’entusiasmo dei tifosi di casa, ma all’83’ Doveri espelle Ceccherini per un fallo di mano (secondo giallo) e per il Verona si fa più dura in dieci. Infatti il Napoli riprende in mano il controllo, Elmas sfiora il tris e Mario Rui centra la traversa. Il recupero è rovente, anche Faraoni si fa espellere dopo il triplice fischio. LEGGI TUTTO

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    Pronostici 14 marzo, Lazio-Venezia: due esiti in evidenza

    Lazio-Venezia è il posticipo della 29ª giornata di Serie A. Match dall’esito sulla carta “scontato” ma le statistiche offrono l’assist per provare a guardare in direzioni diverse dal classico 1X2 finale.
    Posticipo Lazio-Venezia, fai il tuo pronostico
    Statistiche e pronostico di Lazio-Venezia
    Maurizio Sarri vuole dare continuità al bel 3-0 di Cagliari in cui tutto ha funzionato a meraviglia, tanto da far sembrare “facile” un impegno che facile non era (i sardi erano imbattuti da cinque giornate). Nell’agenda biancoceleste dunque c’è un’altra “pericolante” come il Venezia di Paolo Zanetti. I lagunari stanno pagando le difficoltà di un campionato impegnativo come la Serie A: un solo successo, sul campo del Torino, nelle ultime 14 giornate e in generale solo 10 gol segnati nelle 13 trasferte disputate in campionato.Di certo il carattere non manca a Ceccaroni e compagni, capaci di battere la Roma per 3-2 nel girone d’andata e di segnare una rete alla stessa Lazio nella sfida del Penzo, con i biancocelesti comunque vittoriosi per 3-1 dopo l’1-1 del primo tempo. A proposito di primo tempo, dall’osservazione dei risultati dei parziali emerge un primo dato interessante. Nelle ultime nove partite giocate dal Venezia, senza distinzione casa/trasferta, il segno “1” al primo tempo non si è mai visto. Nello specifico, è uscita sei volte la “X” e nelle restanti tre il segno “2” al riposo. A pronostico in Lazio-Venezia l’1 primo tempo ci sta tutto ed è una prima opzione da considerare, specie in presenza di un segno “1” finale dalla quota inevitabilmente contenuta.Consiglio numero due. Questa Lazio ha le carte in regola per segnare almeno due reti e, allo stesso tempo, il Venezia non sembra attrezzato per colpire più di una volta la difesa laziale, che ha ritrovato il pilastro Acerbi subito positivo in quel di Cagliari. Ecco allora materializzata la “combo”: Over 1,5 Casa+Under 1,5 Ospite. LEGGI TUTTO

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    Verona, striscione vergognoso dei tifosi contro Napoli

    VERONA – Vergognoso striscione esposto dai tifosi dell’Hellas Verona prima dell’incontro di Serie A contro il Napoli. Nelle scorse ore la rivalità tra le due tifoserie ha superato il limite, con uno striscione apparso nei pressi del Bentegodi, firmato dalla Curva Sud scaligera, con le bandiere di Russia e Ucraina e delle coordinate geografiche (’40°50’N 14°15’E’) che corrispondono a quelle di Napoli. Il significato sarebbe quindi quello di colpire il capoluogo campano. Lo striscione è stato esposto la notte scorsa all’esterno dello stadio di Verona, in uno dei parcheggi messi a disposizione degli ospiti. Sono in corso accertamenti sull’accaduto.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Atalanta-Genoa ore 18: probabili formazioni, dove vederla in tv e streaming

    BERGAMO – All’Atalanta di Gasperini non basta il successo in Europa League con il Leverkusen, occorre riprendere la marcia anche in campionato. Dopo il ko a Roma, vietati altri passi falsi per i nerazzurri: l’obiettivo contro il Genoa è non perdere il treno che porta all’Europa. Dall’altra parte Blessin fa i complimenti al collega: “Non conosco personalmente Gasp, ma vedo il suo modo di lavorare, il suo successo. Allenatore molto bravo e di qualità. Per me è molto bello imparare da questi tecnici. Giovedì siamo stati a Bergamo a vederli contro il Bayer Leverkusen, ho visto il modo in cui hanno girato la partita, aggressivi nel vincere i duelli. Oggi vogliamo vincerli noi”.
    Atalanta-Genoa, probabili formazioni
    ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Maehle, Pessina, Koopmeiners, Pezzella; Pasalic; Boga, Muriel. Allenatore: Gasperini. A disposizione: Sportiello, Rossi, Toloi, Scalvini, Zappacosta, Hateboer, Freuler, Mihaila, Cisse, Malinovskyi. Indisponibili: Zapata, Miranchuk, Ilicic. Squalificati: De Roon. Diffidati: De Roon, Demiral.
    GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Maksimovic, Ostigard, Vasquez; Badelj, Frendrup; Melegoni, Amiri, Portanova; Yeboah. Allenatore: Blessin. A disposizione: Marchetti, Semper, Bani, Ghiglione, Masiello, Calafiori, Hernani, Gudmunsson, Galdames, Destro. Indisponibili: Criscito, Vanheusden, Cambiaso, Czyborra, Ekuban, Piccoli, Buksa. Squalificati: Rovella, Sturaro. Diffidati: -.
    ARBITRO: Abisso di Palermo. Assistenti: Galetto e Margani. Quarto uomo: Santoro. Var: Nasca. Avar: Valeriani.
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