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    Torino, c'è la pista Milik: vorrebbe tornare in Italia

    TORINO – Potrebbe essere sufficiente scattare questa fotografia per sintetizzare la situazione agrodolce (eufemismo) di Milik: a dir tanto, a Marsiglia in questa stagione ha giocato da titolare in campionato il 40% delle partite. Appena 12 presenze dal primo minuto: per l’ex centravanti del Napoli (48 reti in 122 incontri tra A e Coppe) è un mesto bottino. In altre 7 gare è entrato strada facendo, da classico rincalzo degli ultimi minuti oppure da agognato salvatore della patria. Lui, comunque, i suoi gol li ha segnati nella Ligue: 7. Complessivamente, cioè considerando anche la Coupe de France, l’Europa League sino a dicembre e poi la Conference da febbraio, ne ha messi dentro ben 20, di palloni.Sullo stesso argomentoTorino, Juric si tiene così: Cairo deve svoltare in tuttoTorino

    Con Sampaoli non ha legato

    E le presenze salgono a 31, però sempre con una dovizia ben poco gradita di panchine iniziali. Ricordiamo una sua dichiarazione di fine gennaio: “A volte durante le partite guardo il cronometro. Sono passati 20 minuti e ho toccato appena un pallone”. Con Sampaoli, l’allenatore dell’Olympique Marsiglia, ha legato poco: si sa, è storia nota. Ripetute le volte in cui il tecnico lo ha dimenticato in panca. E anche il cambio di modulo a campionato in corso, dal 3-5-2 al 3-3-3-1, ha ulteriormente levato spazio e ossigeno al centravanti polacco (61 presenze in Nazionale e 16 gol), più volte preso di mira pure dalla tifoseria.

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    Vorrebbe tornare in A

    E cosa si scopre ora? Che Milik continua a guardare con… sospetto al suo futuro, alla sua permanenza in Francia. Ha ammesso il suo disagio, il suo malessere. Vorrebbe tornare in Italia, potendo. Significativa è l’indiscrezione che proviene da ambienti francesi vicini sia al club marsigliese sia all’entourage polacco del giocatore. Il succo: punto primo, il Torino si era già mosso per Milik nella scorsa estate, quando peraltro era infortunato (un guaio al ginocchio); punto secondo, a Marsiglia sanno (anche ai vertici della società: ecco l’aspetto doppiamente evocativo) che i granata, così come qualche altro club in Italia e all’estero, continuano a tenere d’occhio e a spedire ammiccamenti di sorta, in vista del prossimo campionato […]

    Sullo stesso argomentoTorino, Cairo lascia aperto uno spiraglio a Belotti: “Rinnovo? Vediamo”Torino LEGGI TUTTO

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    L'Atalanta passa a Bologna: gol al debutto per il baby Cissé

    BOLOGNA – Una serata da favola per Moustapha Cissé, 18enne guineano pescato dall’Atalanta nell’Asd Rinascita Refugees e match-winner nel posticipo della 30ª giornata al Dall’Ara. ‘Promosso’ dopo i primo gol con la Primavera e mandato in campo da Gasperini nella ripresa, è stato proprio lui a stendere il Bologna (0-1) segnando al debutto in Serie A. Un gol pesantissimo, che consente alla Dea di riagganciare al quinto posto la Roma (vittoriosa poco prima nel derby con la Lazio) e di riportarsi a -8 dalla Juventus quarta in classifica ma (come i giallorossi) con una gara giocata in più rispetto ai bergamaschi. Secondo ko di fila invece per gli emiliani, che navigano senza troppe ansie a metà classifica ma nelle ultime quattro partite hanno raccolto solamente due punti.
    Bologna-Atalanta 0-1: statistiche e tabellino
    Scalvini sul legno, Musso ipnotizza Orsolini
    Senza gli squalificati Bonifazi e Sansone, Mihajlovic ritrova però Theate in difesa mentre in attacco schiera Orsolini e Soriano a supporto di Arnautovic in un 3-4-2-1 speculare a quello dei bergamaschi. Sull’altro fronte è Muriel il punto di riferimento offensivo di Gasperini, alle prese con le indisponibilità di Toloi, Zapata, Zappacosta, Malinovskyi e Boga: alle spalle del colombiano ci sono Pessina e Koopmeiners mentre dietro trova spazio il giovane Scalvini. Dopo un avvio equilibrato è l’Atalanta a farsi minacciosa per prima: Muriel ruba palla a Medel, entra in area e serve Pessina il cui sinistro a rete viene murato provvidenzialmente da Theate (17′). L’arbitro Maresca sorvola poi su un contatto sospetto tra De Silvestri e Pezzella in area emiliana (28′) mentre è il palo a salvare il Bologna alla mezz’ora, quando Scalvini calcia colpo sicuro di sinistro colpendo però il legno (31′) dopo una sponda aerea di Djimsiti, ma l’ultima chance prima del riposo è per i padroni di casa: ripartenza e filtrante di Arnautovic per Orsolini, che dribbla Demiral ma sulla conclusione mancina trova una grande risposta di Musso (43′).
    Serie A, la classifica
    Guarda la galleryAtalanta, favola Cissé! Il 18enne segna all’esordio e piega il Bologna
    Il baby Cissé scrive la sua favola
    Si va all’intervallo sullo 0-0 e al rientro dagli spogliatoi ci sono subito due novità nella Dea, con Mihaila e Palomino al posto di Pessina e Scalvini, mentre Mihajlovic non cambia nulla e si dispera quando Arnautovic calcia clamorosamente a lato a tu per tu con Musso dopo aver preso il tempo a Demiral su un bel lancio di Soriano (50′). Dopo qualche minuto di stop per un infortunio muscolare al guardalinee Mondin (sostituito dal quarto uomo Cosso al 56′), Gasperini getta nella mischia anche il 18enne Moustapha Cissé (fuori Muriel al 65′) e vede poi Koopmeiners sfiorare il palo con una rasoiata dal limite. Il Bologna risponde con Orsolini (altra parata di Musso al 67′) mentre nella Dea arriva anche il momento di Pasalic e Maehle (dentro per Freuler e Pezzella), ma a prendersi la scena è proprio il giovane Cissé che sull’assist di Pasalic è rapidissimo a stoppare il pallone e a infilarlo alle spalle di Skorupski (82′). Esordio da favola per il 19enne guineano e a rovinarglielo non bastano le sostituzioni finali di Mihajlovic che manda in campo Vignato, Kasius e Barrow (al posto di Hickey, De Silvestri e Svanberg) e poi anche Dijks e Falcinelli (per Medel e Soriano): la conclusione di Medel finisce infatti sull’esterno della rete e al triplice fischio, nonostante il gol del raddoppio annullato per fuorigioco a Koopmeiners, a far festa è l’Atalanta.
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    Cagliari-Milan 0-1: decide Bennacer, Pioli sempre più primo

    CAGLIARI – Terzo 1-0 consecutivo del Milan, il “corto muso” della Juve di Allegri diventa marchio di fabbrica di Pioli che vola in classifica a 66 punti, confermando il comando in vetta. Più tre sul Napoli e più sei sull’Inter (che deve recuperare la sfida col Bologna), i rossoneri non si fermano e battono anche il Cagliari grazie al gol-partita di Bennacer. Guarda la galleryTutto il Milan festeggia Bennacer: gran gol al Cagliari!
    Palo di Kessie
    I pirmi quindici minuti di partita regalano i sussulti più grandi e spaventano il Cagliari. Il Milan già al 7′ sfiora il vantaggio con Giroud che però schiaccia troppo il pallone col destro, che non è il suo piede e si vede. Al 13′ invece Cragno rischia sulla botta da fuori improvvisa di Kessie, che centra il palo, e sul tiro a giro di Brahim Diaz che finisce largo. Dopo l’avvio sull’acceleratore cala il ritmo e il match entra in una fase di stallo, il primo tentativo del Cagliari arriva solo al 37′ con Grassi e non fa paura a Maignan. All’intervallo resiste lo 0-0.
    Decide Bennacer, traversa di Pavoletti al 90′
    Theo scuote la ripresa con un terra-aria sul quale vola Cragno, grandissima parata. Il portiere rossoblù però non può nulla al 59′ sulla bella volée di Bennacer: Giroud fa da sponda e il centrocampista calcia di prima all’angolino, 0-1. La squadra di Mazzarri accusa il colpo e soffre la forza del Milan, che però non chiude la gara. Pioli prova con Krunic, Rebic e Saelemaekers, Mazzarri invece inserisce Deiola e Zappa. La reazione del Cagliari per centimetri non porta al pareggio: la girata di Joao Pedro viene deviata in calcio d’angolo. Dall’altra parte Calabria e Giroud non raddoppiano in contropiede e sciupano, poi il francese esce per Ibrahimovic. La speranza di pari per i rossoblù si infrange al 90′ sulla traversa di Pavoletti, vince il Milan. LEGGI TUTTO

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    Roma-Lazio, da provare il Goal al 90'

    In Serie A è giunto il momento di assistere alla sfida tra Roma e Lazio. Il derby non è mai una partita come le altre e non sempre chi è più avanti in classifica riesce poi a portare a casa i tre punti. Nel girone d’andata ad esempio i biancocelesti riuscirono ad imporsi per 3-2 nonostante scesero in campo con 4 punti in meno dei giallorossi. Ora la situazione è differente, la Lazio è avanti con 49 punti mentre la Roma insegue a quota 48.
    Indovina il risultato di Roma-Lazio e vinci!
    Si gioca per i tre punti
    Per le quote la partita si preannuncia molto equilibrata, entrambe le compagini nelle precedenti 10 gare disputate in Serie A hanno perso solamente due volte. Nelle restanti 8 sfide l’undici allenato da Mourinho ha fatto registrare 4 vittorie e 4 pareggi mentre Immobile e compagni hanno centrato il successo una volta in più (3 i pareggi). Niente calcoli, sia la Roma che la Lazio vorranno vincere l’incontro. Ok il Goal al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Inter-Fiorentina 1-1: Dumfries risponde a Torreira, ancora un pari per Inzaghi

    MILANO – L’Inter pareggia ancora. Dopo il pari strappato in extremis con il Torino, i nerazzurri non vanno oltre l’1-1 interno con la Fiorentina: al vantaggio ospite di Torreira al 50′, risponde Dumfries 5′ più tardi. Il Var cancella poi un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Chiffi per un contatto in area viola tra Lautaro Martinez e Venuti. Una sola vittoria per i ragazzi di Inzaghi nelle ultime sette partite di Serie A, il roboante 5-0 inflitto alla Salernitana: la classifica, al netto del match da recuperare con il Bologna, recita 60 punti, momentaneamente a -3 da Milan e Napoli. Italiano si porta invece a quota 47, provvisoriamente a -1 da Roma ed Atalanta seste ex aequo.
    Inter-Fiorentina, le scelte di Inzaghi ed Italiano
    Simone Inzaghi deve rinunciare a De Vrij in difesa e a completare il pacchetto arretrato a protezione di Handanovic, con Skriniar e Bastoni, dà fiducia a D’Ambrosio. Calhanoglu in cabina di regia al posto di Brozovic, Barella e Vidal mezz’ali, Dumfries e Perisic a tutta fascia e il tandem offensivo Dzeko-Lautaro Martinez completano il 3-5-2 dell’ex tecnico della Lazio. La riposta di Italiano è un 4-3-3 con Venuti (preferito ad Odriozola), Milenkovic, Igor e Biraghi davanti a Terracciano e Castrovilli, Torreira e Duncan – che sostituisce l’infortunato Bonaventura – alle spalle del tridente Nico Gonzalez-Piatek-Saponara. 
    Inter-Fiorentina 0-0 al 45′: annullato un gol a Lautaro
    È arrembante l’avvio dell’Inter, che si affida a due fiammate improvvise di Dumfries – il più vivace dei suoi per larghi tratti della prima frazione di gioco – la Fiorentina invece prova a pungere con due pregevoli conclusioni da fuori, di Nico Gonzalez (7′) e Saponara (14′), entrambe neutralizzate da un attento Handanovic. I due stessi fantasisti viola, poi, temporeggiano troppo, calciando (male) contro il muro nerazzurro e vanificando al 21′ una colossale doppia occasione da gol. I padroni di casa si rivedono al 23′ con un cross interessante di Perisic e con un tiro dalla distanza di Vidal, mettendo in cascina soltanto due corner. Clamorosa ingenuità dell’esterno croato al 29′ che di fatto regala il possesso a Piatek nel cuore dell’area, ma l’attaccante polacco non trova lo spazio necessario per battere a rete e l’azione sfuma. Da un recupero di Barella, invece, al 32′ Dumfries mette una palla d’oro in mezzo su cui si avventa Vidal, che cerca tuttavia l’acrobazia, una scelta che non si rivela fortunata. Quindi, dopo un giro di lancetta scarso, cross al bacio di Nico Gonzalez e torsione mancina di prima intenzione di Saponara che – murata – agevola la presa di Handanovic. Al 37′ Dzeko si lancia su un rimpallo provocato dal filtrante di Barella e a sbarrare la strada al bomber bosniaco è decisiva la respinta (di volto) di Terracciano, che si ripete con una spettacolare uscita volante sul traversone del centrocampista della Nazionale azzurra. Al 38′, poi, Milenkovic rimedia un cartellino giallo per un calcione inflitto a Lautaro nel cuore del rettangolo verde. Il finale di primo tempo sembra un monologo interista, ma una posizione di fuorigioco del Toro vanifica il tap-in dell’1-0 dopo l’ennesima palla messa in mezzo da Dumfries “corretta” dalla deviazione di Biraghi: interpretazione smentita da una ripartenza toscana, ma Bastoni e Skriniar si oppongono alla tripla conclusione firmata Nico Gonzalez, Saponara e Venuti (42′), ultime emozioni prima del duplice fischio dell’arbitro Chiffi.
    Dumfries risponde a Torreira: Inter-Fiorentina 1-1
    Si riparte senza cambi e l’Inter impiega un minuto e mezzo per impegnare seriamente Terracciano sulla botta di Vidal dopo la sponda di testa di Dzeko, quindi ribattuta di Barella alta di poco. Il travolgente entusiasmo del Meazza si spezza al 50′: imbucata illuminante di Castrovilli che pesca Nico Gonzalez, slalom dell’argentino in area e palla in mezzo per il tap-in vincente di Torreira. Inzaghi impassibile, Italiano incita i suoi a continuare così: a Milano è 1-0 Fiorentina. Dopo qualche attimo di sbandamento, di cui la Viola non approfitta, l’Inter rimette a posto le cose soltanto al 55′: Perisic crossa indisturbato dall’out sinistro e Dumfries suggella una prestazione sin qui eccezionale con un imperioso stacco di testa, sovrastando Duncan e battendo l’incolpevole Terracciano. Il match muta il copione, San Siro torna una bolgia, Barella pare indemoniato e Saponara è costretto a stenderlo, spendendo l’inevitabile giallo. I ritmi si accendono, le due squadre si allungano e si spaccano, i capovolgimenti di fronte sono continui ed inesorabili: Dzeko da una parte, Nico-Venuti dall’altra, quindi Terracciano dice no a Perisic, prima di evitare – con un abile e fortunoso dribbling – la ‘frittata’ in seguito ad una scivolata, mentre il bosniaco ex Roma pregustava già la facile rete del 2-1. Al 65′, poi, Chiffi va a rivedere al Var il contrasto Venuti-Lautaro e revoca il calcio di rigore assegnato in favore dell’Inter: le immagini evidenziano il netto anticipo del difensore viola. Bastoni si prende l’ovazione del pubblico per due splendide chiusure su Nico Gonzalez lanciato a tutta velocità verso la porta di Handanovic, D’Ambrosio finisce sul taccuino dei cattivi del direttore di gara e Dzeko spaventa tutti dopo un durissimo scontro con Terracciano – fortunatamente senza conseguenze – prima di lasciare il terreno di gioco insieme al compagno di reparto (dentro Correa e Sanchez), mentre sull’altro lato del campo Ikoné rileva Saponara (dirottando Nico a sinistra), quando il cronometro segna il 74′. A 10′ dal termine altro doppio cambio di Inzaghi: Dimarco e Gosens per Bastoni e Perisic. Il portiere ospite si prende nuovamente la scena anticipando Sanchez dopo un’ingenuità di Biraghi, mentre le telecamere indugiano su Torreira, che ha perso un dente nel corso della ripresa in seguito ad uno dei tanti duelli offerti dalla partita. Occasione per Barella all’86’, che sorprende – forse per la prima volta – Igor e ci prova invano col piattone destro, all’88’ per Vidal, murato, e all’89’ per Sanchez, a botta sicura, su cui è decisiva la deviazione di coscia di Biraghi. Al 90′ Inzaghi capisce che ha bisogno di peso in avanti e getta nella mischia Caicedo per Vidal, Italiano risponde con un triplo cambio: Arthur Cabral, Martinez Quarta e Callejon fanno tirare il fiato a Piatek, Milenkovic e Nico Gonzalez. Al 94′ una punizione sulla trequarti induce l’Inter a mandare in area tutti i saltatori, ne nasce invece un clamoroso contropiede della Fiorentina, coast to coast di Ikoné che s’infrange però sulle ‘manone’ di Handanovic. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Salernitana, può starci la “combo” 1 più Over 1,5

    La Juventus è reduce da tre vittorie di fila in Serie A. La squadra allenata da Allegri in campionato non perde dal lontano 27 novembre (1-0 contro l’Atalanta), da quel giorno in poi la “Vecchia Signora” ha fatto registrare 10 vittorie e 5 pareggi.
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    Un risultato non è ancora mai uscito
    I bianconeri ora non dovrebbero trovare difficoltà a vincere contro la Salernitana. La compagine granata occupa l’ultima posizione in classifica ed in trasferta ha conquistato i tre punti solamente due volte su tredici. Quota popolare per il segno 1, interessante la “Somma Gol: 3” che con la Juventus in campo in Serie A non si vede da 18 giornate di fila. Quest’anno Morata e compagni non hanno mai vinto per 3-0, da provare il “pacchetto” che comprende i seguenti risultati al novantesimo: “2-0; 2-1; 3-0; 3-1”. Per i meno audaci c’è la “combo” che lega il successo bianconero all’Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    Sono previste molte reti in Empoli-Verona

    Allo stadio “Castellani” va in scena il confronto tra l’Empoli e il Verona. La compagine toscana la scorsa settimana ha perso per 1-0 sul campo del Milan mentre i gialloblù sono usciti sconfitti dalla sfida interna con il Napoli (1-2).
    Empoli-Verona show! Fai ora i tuoi pronostici
    Show in campo
    Entrambe le squadre segnano e subiscono gol con estrema facilità. L’undici allenata da Andreazzoli in casa con 22 reti all’attivo e 37 al passivo ha fatto registrare tre vittorie, due pareggi e nove sconfitte mentre Simeone e compagni lontano dai lidi amici con 23 gol segnati e 26 subiti hanno conquistato 15 punti in 14 match. Nel girone d’andata la partita terminò 2-1 per il Verona, in questo incontro ci sono i presupposti per riprovare la “combo” che lega il Goal all’Over 2,5. L’Hellas ha regalato tale accoppiata in sette delle ultime dieci gare di campionato. LEGGI TUTTO

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    Berardi show e Scamacca-gol: poker Sassuolo e Spezia ko

    REGGIO EMILIA – È un Sassuolo a tinte azzurre quello che al ‘Mapei Stadium’ stende lo Spezia, calando il poker (4-1) in uno degli anticipi della 30ª giornata di campionato. È infatti Berardi (doppietta e 100 gol in A) a trascinare la squadra di Dionisi che vede andare a segno anche Scamacca, come il capitano e Raspadori (oggi squalificato) convocato dal ct Roberto Mancini per i prossimi playoff Mondiali. Quarta vittoria nelle ultime cinque partite (sesto risultato utile di fila) per i neroverdi, che sorpassano momentaneamente il Verona prendosi il nono posto, mentre i liguri riassaporano il sapore amaro della sconfitta (la quinta nelle ultime sei gare) dopo il pesante successo sul Cagliari e devono così tornare a guardarsi alle spalle nella corsa alla salvezza.
    Sassuolo-Spezia 4-1: statistiche e tabellino
    Berardi dal dischetto, poi magia di Verde
    Senza lo squalificato Raspadori il tecnico di casa Dionisi preferisce Defrel a Scamacca, mentre Berardi si conferma titolare inamovibile nel tridente del 4-3-3 completato da Traoré. Sull’altro fronte Thiago Motta conferma Gyasi al centro dell’attacco (panchina per Manaj), schierando a supporto i due trequartisti Verde e Kovalenko nel 4-3-2-1 con cui i liguri, nel primo quarto d’ora, sembrano riuscire a imbrigliare i neroverdi. A scompaginarne i piani ci pensa però Berardi che innesca Frattesi, messo giù in area da Kovalenko (ammonito): calcio di rigore e vantaggio siglato dal capitano (17′). È ancora Frattesi poi a divorarsi il raddoppio due volte: prima calciando addosso a Provedel da distanza ravvicinata (22′) e poi, messo nuovamente davanti alla porta da un geniale assist di Berardi, peccando di altruismo al 26′ quando prova invano a servire Defrel invece di calciare in porta. Lo Spezia prova allora a reagire con Gyasi, a cui però chiude la strada in uscita Consigli che nulla può invece sulla magia di Verde al 35′: splendido l’aggancio in area e da applausi il sinistro a giro con cui piazza all’angolino la palla dell’1-1. Prima del riposo c’è spazio per un tiro cross di Kyriakopoulos che per poco al 39′ non sorprende Provedel (attento un minuto dopo su Maxime Lopez) e il giallo a Berardi per un colpo a Bastoni (44′) dopo il fischio dell’arbitro.
    Serie A, la classifica
    Guarda la gallerySassuolo-Spezia 4-1: Berardi, doppietta e 100° gol in A
    A segno anche Scamacca, poker neroverde
    A pochi giorni dalla sfida contro la Macedonia l’azzurro scalpita e al rientro dagli spogliatoi è ancora lui a riportare avanti il Sassuolo, infilando Provedel (pallone tra le gambe) su una verticalizzazione di Defrel (47′) e festeggiando così il suo 14esimo gol in campionato (il 100esimo in A). Tutto da rifare così per lo Spezia, che protesta al 54′ per un contatto in area emiliana tra Kovalenko e Ferrari: Volpi é vicino e dice che si può continuare, confortato poi dal check del Var. Nel Sassuolo intanto arriva il momento di Scamacca (fuori Defrel al 68′) ma i liguri continuano a spingere (altro contatto sospetto in area tra Frattesi e Kovalenko al 71′), con Thiago Motta che risponde a Dionisi inserendo forze fresche in attacco: dentro Agudelo e Manaj al posto di Verde e Gyasi (74′). Le mosse del tecnico ospite non bastano però a riportare a galla i suoi, perché gli emiliani calano il tris al 78′ con Ayhan (prima rete in A sugli sviluppi di un corner) e poi il poker con Scamacca, che su punizione ‘buca’ la barriera spezzina e sale a quota 13 gol in campionato. Nel finale il Sassuolo potrebbe dilagare ma Provedel e Bastoni negano la gloria personale a Maxime Lopez (87′) e al neo entrato Oddei (92′): finisce 4-1 e con la festa neroverde. 
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