consigliato per te

  • in

    Udinese-Sampdoria, sfida equilibrata

    Il sabato calcistico di Serie A prevede il confronto tra l’Udinese e la Sampdoria. Entrambe le compagini al momento hanno solamente quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione ma la squadra bianconera a differenza di quella blucerchiata ha disputato solamente 25 gare su 27.
    Indovina il risultato esatto di Udinese-Sampdoria e vinci!
    Gli esiti ritardatari
    L’Udinese in casa con tre vittorie, sei pareggi e tre sconfitte viaggia a una media di un punto esatto a partita. La Sampdoria invece in trasferta ha raccolto undici punti frutto di tre successi, due pareggi e ben otto sconfitte. Entrambe le compagini hanno bisogno di vincere per raggiungere il prima possibile la salvezza matematica. Difficile sbilanciarsi in un match così equilibrato, da notare però che nel ruolino di marcia dell’Udinese manca il “2” da 6 giornate mentre in quello di Quagliarella e compagni la “X” non si vede da 8 partite consecutive. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter-Salernitana 5-0: Lautaro e Dzeko show, tripletta e doppietta!

    MILANO – Si sbloccano Lautaro Martinez e Dzeko e si sblocca l’Inter, il 5-0 alla Salernitana rimette a posto le cose e scongiura il prolungarsi di un’astinenza da gol fastidiosa che durava da quattro partite tra coppe e campionato. Inzaghi, sotto gli occhi degli ex campioni Eto’o, Materazzi, Sneijder e Pagliuca, premiati prima della partita ed entrati nella Hall of Fame nerazzurra, ritrova sia le firme d’autore dei sui attaccanti – tripletta di Lautaro e doppietta di Dzeko – sia la vittoria che mancava dal match dell’8 febbraio contro la Roma, e si riprende il primo posto in classifica a 58 punti in attesa di Napoli-Milan (l’Inter deve recuperare ancora la sfida col Bologna). Ora l’obiettivo si sposta sul Liverpool in Champions League. Per Nicola un brutto ko che mantiene la sua squadra all’ultimo posto, ma con due gare in meno.Guarda la galleryEto’o, Materazzi, Sneijder e Pagliuca nella Hall of Fame dell’Inter: la celebrazione
    Due novità di formazione
    Rispetto allo 0-0 contro il Milan in Coppa Italia Inzaghi cambia solo Perisic con Darmian e conferma la coppia offensiva Dzeko-Lautaro. Anche per Nicola una sola variazione di formazione: out Ribery, rimasto coinvolto in un incidente stradale, al suo posto c’è Mousset.
    Guarda la galleryL’appello del Meazza prima di Inter-Salernitana: “Pace”
    Barella-Lautaro, doppiette di assist e gol
    L’intenzione dell’Inter è quella di scrollarsi di dosso l’astinenza da gol, si fionda in attacco, sbilanciandosi però e favorendo al 4′ una clamorosa occasione per la Salernitana che Verdi sciupa incredibilmente, sparando alto con il sinistro da dentro l’area. Da questo momento in poi aumenta il dominio nerazzurro e Lautaro e Barella diventano protagonisti assoluti, con il “Toro” che al 10′ prende le misure di testa e poi al 19′ spacca la traversa con una bella volée mancina su lancio del centrocampista ex Cagliari. I due si cercano e si trovano, al 22′ l’assist del centrocampista è perfetto e l’argentino incrocia con il destro il pallone dell’1-0, sbloccando se stesso (ultima rete il 17 dicembre proprio alla Salernitana) e il digiuno in zona gol dell’Inter. Lautaro è incontenibile, con un altro tiro fa volare in tuffo Sepe, dall’altra parte invece Verdi chiude un contropiede calciando addosso ad Handanovic. Al 40′ il raddoppio: il filtrante verticale di Barella innesca il taglio di Lautaro Martinez che controlla, protegge e poi insacca.
    Tripletta di Lautaro e doppietta di Dzeko
    Nemmeno la pausa tra primo e secondo tempo spegne il furore dell’argentino che al 56′, stavolta su invito di Dzeko, si regala la tripletta. Gara ampiamente chiusa, Inzaghi dà minuti a Vidal, Ranocchia e Gosens che alla prima discesa sulla sinistra pesca l’assist per Dzeko al 64′. Altri cinque minuti e il bosniaco scrive il pokerissimo con la doppietta. Sul 5-0 la testa dell’Inter si sposta al Liverpool, dalla panchina entrano anche Gagliardini e Correa per dosare le energie in vista della Champions, ma l’assedio verso la porta di Sepe non finisce. Salvataggi, imprecisione dei tiratori e parate evitano alla Salernitana che il risultato si aggravi ulteriormente.
    Guarda la galleryLautaro e Dzeko, Inter show di triplette e doppiette: Salernitana ko LEGGI TUTTO

  • in

    Inter-Salernitana, quota popolare per l'1 nerazzurro

    Il Liverpool può attendere, la prossima sfida è sempre la più importante e sul calendario dell’Inter il prossimo impegno, venerdì sera alle 20.45, è contro la Salernitana. Ecco analisi e pronostico dell’anticipo di Serie A con riferimento anche al possibile “Risultato esatto”.
    Inter-Salernitana, indovina il risultato dell’anticipo di Serie A
    Quota popolare per l’1 nerazzurro al 90′
    L’ultimo, sofferto successo nerazzurro in Serie A coincide con il 2-1 al Venezia, altra neopromossa. La mancanza di concretezza è ciò che sta rallentando la truppa di Inzaghi, per cui sarà importante segnare il prima possibile per evitare che il trascorrere dei minuti diventi un alleato dei campani e un assillo in più per Barella e soci.
    La quota dell’1 è inevitabilmente bassa, perciò è obbligatorio guardare altrove. L’1 primo tempo può essere un primo riferimento. Se si vuole alzare ancora un po’ l’asticella il suggerimento è di considerare la combo 1+Multigol 3-5. Quest’anno l’Inter versione Serie A in casa ha vinto 9 volte su 13 e solo contro il Napoli ha realizzato tre reti esatte (3-2). In ottica “Risultato esatto” avanzano quindi la loro candidatura il 3-0 e il 3-1. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Sanabria e Belotti (quasi) ok

    TORINO – Toro convocato al Fila dopo la brutta figura contro il Cagliari, con, come si legge in apertura di pagina, colloqui fiume tra Juric e i giocatori e annessa una partitella, per chi non ha preso parte alla sfida contro i sardi, contro la Primavera granata. In porta ha così giocato Berisha, per Bologna in aperto ballottaggio con Milinkovic-Savic, dopo le ulteriori titubanze viste contro i rossoblù (sul tiro non irresistibile di Deiola scende in ritardo e non si dà la sufficiente spinta). In un contesto ben poco roseo – il Toro è reduce da un punto in quattro partite – ecco però arrivare una notizia discretamente confortante. Gli esami al ginocchio di Sanabria, vittima di una leggera distorsione, non hanno evidenziato alcuna lesione, ergo il paraguaiano si candida ad alternativa a Belotti – pure sottoposto ad esami, dopo una forte contusione al piede – anche per la sfida del Dall’Ara.Guarda la galleryBelotti a -1 da Graziani, ma a Torino passa il Cagliari dell’ex Mazzarri

    Mandragora torna disponibile per Bologna

    Entrambi i centravanti sono usciti acciaccati dal Grande Torino, ma se le condizioni del Gallo non hanno da subito destato particolare preoccupazione, per quanto riguarda il sudamericano gli esami di ieri hanno invece fatto tirare un bel sospiro di sollievo, a Juric. Che in vista della seconda sfida contro un ex allenatore granata – Mihajlovic, dopo l’incrocio con Mazzarri – recupererà intanto un elemento importante, per il centrocampo. E per ampliare le scelte tra mediana e trequarti. Dopo aver scontato la giornata di squalifica torna infatti disponibile Mandragora. Che entra in ballottaggio con Pobega per un posto dall’inizio al fianco di Lukic. Sempre che il tecnico croato non decida di concedere un turno di riposo al serbo, domenica apparso comprensibilmente stanco dopo un campionato fin qui disputato ad altissimi liveli. Possibile anche l’impiego di Lukic e Mandragora in modo tale da riproporre Pobega sulla trequarti. Una soluzione da tenere in considerazione, vista la prova non particolarmente brillante di Pjaca, col Cagliari.

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Manchiamo nei particolari: la squadra deve crescere”Torino

    Oggi pomeriggio niente allenamento 

    Questo mentre oggi il Torino osserverà un turno di riposo, dopo l’allenamento-confronto andato in scena ieri. Domani la ripresa, in vista di una prova che i granata non possono permettersi di perdere, visto il pochissimo raccolto di recente. Per Bologna, intanto, è da attendersi la probabile uscita dal pacchetto dei titolari di Ansaldi, dopo l’opaca prestazione di domenica. In tal caso toccherebbe a uno tra Singo – deludente al momento dell’ingresso in campo al posto di Vojvoda – e Ola Aina che però è decisamente scivolato in basso nelle gerarchie di Juric […]

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric dirige la ripresa tra scarico e tecnicaTorino LEGGI TUTTO

  • in

    Atalanta-Sampdoria 4-0, Gasperini cala il poker: Juve a -3

    BERGAMO – Dopo cinque partite l’Atalanta torna al successo e batte 4-0 la Sampdoria nel posticipo della 27ª giornata di Serie A. A firmare la vittoria della Dea sono Pasalic, Koopmeiners (doppietta) e Miranchuk, che permettono a Gasperini di rispondere al 3-2 della Juve a Empoli, ritrovare i tre punti in casa dopo tre mesi e tornare a -3 dai bianconeri di Massimiliano Allegri (la Dea deve però recuperare il match contro il Torino). I bergamaschi sono ora chiamati a rispondere presente anche sabato alle 18 all’Olimpico contro la Roma in un match che potrebbe essere molto importante per raggiungere l’obiettivo Champions. Ottava sconfitta esterna, invece, per i blucerchiati di Giampaolo che sabato alle 15 sfidano l’Udinese in un importante scontro diretto per la salvezza. 
    Classifica Serie A
    Le scelte di Gasperini e Giampaolo: Malinovskyi out nel riscaldamento
    Gasperini, in tribuna per via della squalifica rimediata a Firenze (in panchina al suo posto per la 12ª volta Gritti, la quinta contro i blucerchiati), schiera la sua Atalanta con il 3-4-2-1. Il tecnico della Dea deve fare i conti con le squalifiche dei due centrali Demiral e Djimsiti pertanto arretra De Roon sulla linea dei difensori, con Toloi e Palomino che completano il reparto davanti all’estremo difensore Musso. Hateboer agisce sulla destra, mentre sull’altro out Zappacosta vince il ballottaggio con Maehle, Freuler e Koopmeiners in mezzo. Durante il riscaldamento risentimento per Malinovskyi, quindi sono Pasalic e Pessina ad agire alle spalle dell’unico terminale offensivo Boga. Giampaolo, che deve fare a meno dello squalificato Candreva, in grande spolvero nell’ultimo periodo, risponde con un 3-4-1-2: Falcone tra i pali, Colley, Ferrari e Magnani in difesa, Conti, Ekdal, Thorsby e Murru in mediana, Sensi nel ruolo di trequartista chiamato a imbeccare il tandem offensivo composto da Caputo e Quagliarella, mattatore dell’ultima sfida contro l’Empoli (2-0) con una doppietta (l’attaccante di Castellammare di Stabia realizzò la sua prima doppietta in Serie A proprio in un Atalanta-Sampdoria del 22 ottobre 2006). 
    Guarda la galleryL’Atalanta torna alla vittoria: 4-0 alla Sampdoria e show di Koopmeiners
    Atalanta show, Pasalic e Koopmeiners stendono la Sampdoria
    Parte subito forte l’Atalanta, prima De Roon ci prova dal limite (fuori), poi Pasalic la sblocca dopo appena 6′: errore di Magnani in uscita, cross perfetto di Freuler su cui il croato arriva prima di tutti e batte Falcone sul primo palo. L’ex Milan, che non doveva nemmeno giocare – ha preso il posto di Malinovskyi, fermato da un risentimento nel riscaldamento – realizza il suo gol numero nove in questo campionato. Al 20′ Hateboer chiude una ripartenza con un destro di mezzo esterno che finisce però fuori. La Dea continua a premere e dopo il destro di Boga, preda dell’estremo difensore doriano, alla mezzora trova il raddoppio con Koopmeiners: assist volante di Pessina e diagonale destro imprendibile per Falcone. I padroni di casa, spinti da un Gewiss Stadium piuttosto rumoroso, vogliono chiuderla già nel primo tempo e sfiorano il tris prima con Pessina e poi con un colpo di testa ancora di Pasalic, che va vicinissimo alla doppietta personale. L’assedio continua, destro di De Roon alto. La Sampdoria non riesce a uscire dalla propria metà campo mentre l’Atalanta continua a sfruttare la voragine sul lato destro affondando con Hateboer come il coltello nel burro. Per fortuna degli uomini di Giampaolo, Sozza fischia la fine dei primi 45′ e le squadre vanno negli spogliatoi. 
    Koopmeiners e Miranchuk calano il poker
    Il secondo tempo si apre con tre novità: Giampaolo richiama in panchina Sensi, Magnani e Quagliarella e inserisce Sabiri, Yoshida e Rincon. Il copione della sfida, però, non cambia e ci vuole un super Falcone su una conclusione di Boga indirizzata all’incrocio dei pali per impedire il tris della Dea. Al 58′ Caputo accorcia, ma il guardalinee alza la bandierina e annulla. Un minuto dopo l’ex Sassuolo ci prova ancora, ma Musso è bravo a distendersi sulla sua destra e deviare lateralmente. A mezzora dalla fine l’Atalanta opera il primo cambio: fuori Boga, autore di un’ottima prestazione, dentro il russo Miranchuk. Il numero 10 degli ospiti è scatenato e poco dopo sfiora ancora il gol, ma la sua conclusione finisce fuori. Nel miglior momento dei blucerchiati arriva il 3-0 dei bergamaschi: è ancora Koopmeiners a battere Falcone e festeggiare con un doppietta di destro – è un mancino naturale – il suo 24° compleanno. Al 66′ giallo pesante per Thorsby che, diffidato, salterà lo scontro salvezza di sabato alle 15 contro l’Udinese. Pasalic vuole imitare Koopmeiners e va a un passo dal decimo gol in campionato, ma il palo strozza in gola l’urlo di gioia del croato e del Gewiss Stadium. L’unica nota stonata della serata della Dea, oltre all’infortunio di Malinovskyi, è l’ammonizione rimediata da Toloi che, diffidato, non ci sarà per il big match contro i giallorossi di Mourinho. A 7′ dalla fine colpisce il palo anche la Sampdoria: Conti, ex della partita, fa tutto bene, ma la sua conclusione si stampa sul legno. Gritti, messo in ghiaccio risultato e partita, concede respiro a Zappacosta, Pessina e Hateboer mettendo dentro Scalvini, Pezzella e Maehle. L’Atalanta, però, non è sazia, così cala il poker con un gol bellissimo di Miranchuk che non esulta per via del conflitto tra la “sua” Russia e l’Ucraina. L’Atalanta rompe un tabù interno che durava dal 30 novembre: 4-0 sul Venezia. È notte fonda per la Sampdoria.
    Atalanta-Sampdoria 4-0: numeri e statistiche LEGGI TUTTO

  • in

    Verona-Venezia 3-1: fantastico Simeone, tripletta show nel derby!

    VERONA – Il derby veneto tra il Verona e il Venezia va alla squadra di Tudor, trascinato da un super Simeone, che torna al gol con una tripletta dopo due mesi e mezzo dall’ultima rete all’Atalanta a dicembre. Il Cholito indirizza il match in nove minuti nella ripresa, dopo un primo tempo in cui gli uomini di Zanetti sfiorano anche il vantaggio, e nel finale chiude ogni discorso calando il tris e rendendo inutile il timbro di Okereke. È una vittoria che allunga a tre i risultati utili consecutivi dell’Hellas e che porta i gialloblù a 40 punti, vicino al sogno Europa. Per il Venezia un ko che fa male e che lo fa scivolare alle spalle del Cagliari al terzultimo posto.Guarda la galleryÈ Simeone l’eroe del derby Verona-Venezia: tripletta show, vola Tudor
    Okereke sfiora il gol
    Ci sono due volti nuovi nella difesa del Verona, debuttano dal primo minuto sia Coppola (2003) sia Retsos (1998), che però si fa male e lascia il campo già al 6′ (dentro Ceccherini). Gara equilibrata, la manovra dell’Hellas non è fluida come al solito e il Venezia si fa pericoloso: ci provano Haps e Ceccaroni, ma la chance più grande ce l’ha Okereke, il colpo di testa è salvato sulla linea da Lazovic. La squadra di Tudor risponde con Faraoni e due volte con Ilic, Romero è attento e lo 0-0 resiste alla fine del primo tempo.
    Tripletta fantastica di Simeone
    Ricomincia con un altro piglio il Verona, più aggressivo e affamato, Faraoni si sgancia dalla difesa e va in percussione, palla a Caprari che spreca, servono i guantoni di Romero. Al 54′ però Simeone non sbaglia: scippa il pallone a Caldara e si invola, firmando l’1-0. Non segnava da nove giornate (otto se non contiamo quella saltata per squalifica contro la Juve), dal 12 dicembre all’Atalanta, esplode di gioia il tifo del Bentegodi che grida “Cholito” dagli spalti. Al 62′ arriva il secondo cambio obbligato per Tudor perché perde Barak che si fa male, dentro Lasagna. Passa un minuto e l’Hellas esulta ancora, di nuovo con Simeone che sfrutta al meglio l’assist di Faraoni. La mossa disperata di Zanetti è un triplo cambio con Vacca, Nani e Johnsen in campo. Lasagna si divora il tris, la dure legge del gol non tradisce: all’81’ il cross di Johnsen pesca l’incornata di Okereke che sorprende Faraoni, batte Montipò e riapre tutto. Per poco, però: all’88’ Simeone si regala la tripletta in contropiede su invito di Lasagna. LEGGI TUTTO

  • in

    Può starci l'Over 2,5 in Spezia-Roma

    Serie A, Spezia e Roma si sfidano dopo aver mancato l’appuntamento con la vittoria nelle ultime tre giornate. Il club ligure prima di perdere contro il Bologna (2-1) e la Fiorentina (1-2) aveva pareggiato sul campo della Salernitana (2-2) mentre l’undici giallorosso è reduce da tre “X” contro Genoa (0-0), Sassuolo (2-2) e Verona (2-2).
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Meglio non rischiare
    Le due compagini in campionato lottano per obiettivi completamente differenti. Lo Spezia si trova a più quattro sulla zona retrocessione mentre la Roma sta cercando di raggiungere il prima possibile la zona Europa. Sulla carta la squadra allenata da José Mourinho (out per squalifica) parte con i favori del pronostico. Occhio però alle sorprese dato che i giallorossi, soprattutto in trasferta (solo 5 vittorie), sono “scivolati” già in diverse occasioni. Può starci l’Over 2,5, esito che con Pellegrini e soci impegnati fuori casa ha “risposto” presente in 9 gare su 12. LEGGI TUTTO

  • in

    Sassuolo-Fiorentina 2-1: non basta Cabral, decide Defrel al 94'

    REGGIO EMILIA – Dopo il 2-2 con la Roma e il 2-0 inflitto all’Inter il Sassuolo non si ferma e batte anche la Fiorentina: decide il gol di Defrel a pochissimi secondi dalla fine (94′). La squadra di Dionisi va avanti con Traorè (seconda rete in tre gare), ma all’88’ paga il poco coraggio e si fa pareggiare dal primo centro viola di Cabral nonostante la superiorità numerica per il rosso a Bonaventura. Ai neroverdi serve l’ultima azione del match per conquistare la vittoria e i tre punti per salire a 36 in classifica. Stop per la Fiorentina di Italiano che rimane a 42, alle spalle della Lazio.Guarda la galleryIl Sassuolo vince nel finale. Defrel beffa la Fiorentina
    Super Traorè, ancora una magia
    Si sfidano due attacchi molto simili per caratteristiche, che fanno della velocità la loro arma migliore. Da una parte Ikoné con Sottil e Piatek, dall’altra più di Berardi, Raspadori e Scamacca è ancora Traorè a stupire, confermando il suo momento magico: al 19′ scatta sulla fascia, punta e dribbla Odriozola e Martinez Quarta e davanti a Dragowski piazza all’angolino l’1-0. È il secondo gol per lui nelle ultime tre. La gara è divertente, tanti spazi e diverse occasioni. La Viola è imprecisa, il Sassuolo invece sfortunato sulla traversa centrata ancora da Traorè. Nel finale di primo tempo Ikoné colpisce a botta sicura, ma Consigli si supera.
    La decide Defrel al 94′ dopo il gol di Cabral
    Nella ripresa non si modificano ritmo e intensità e la partita resta piacevole, Italiano però ha bisogno di nuova fantasia e così si gioca il cambio triplo: entrano Cabral, Saponara e Bonaventura e la Fiorentina schiaccia il Sassuolo nella sua metà campo, premendo e dominando, ma senza creare grandi palle-gol. Dionisi toglie il migliore dei suoi, Traorè, per Henrique, poi rinuncia anche a Scamacca per inserire Defrel. Biraghi si fa minaccioso con un paio di punizioni, ma è Bonaventura a dare una svolta negativa alla gara della Fiorentina: all’80’ si fa prima ammonire e poi per proteste espellere, lasciando i suoi in dieci. Nonostante l’inferiorità, la squadra di Italiano con i nuovi innesti la riprende all’88’: Saponara conquista il fondo, cross basso sul quale si fionda Cabral che in scivolata spinge dentro. Primo gol viola per l’ex Basilea e 1-1. Sembra chiusa ma all’ultimo affondo, al 94′, Berardi pesca in area Defrel che di testa firma il 2-1 finale sul filo del rasoio. Festa neroverde al Mapei. LEGGI TUTTO