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    Diretta Napoli-Salernitana ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    NAPOLI – La Salernitana in piena emergenza Covid sfida il Napoli nel derby del Maradona. Alla fine la partita, in dubbio fino all’utimo, si gioca perché due giocatori di Colantuono nelle ultime ore si sono negativizzati, facendo scendere il numero dei contagiati a sei (oltre 8 il match non si sarebbe disputato). È la sfida di Insigne, che ritorna dall’infortunio e che soprattutto può agganciare nella classifica marcatori di tutti i tempi del Napoli re Diego a 115 gol.
    Dove vedere la partita in tv e streaming
    La partita del Diego Armando Maradona è in programma alle ore 15 e verrà trasmessa in esclusiva tv e streaming su Dazn. Sarà possibile seguire live la sfida anche sul nostro sito tuttosport.com.
    Napoli-Salernitana LIVE
    Napoli-Salernitana, le probabili formazioni
    NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Fabian Ruiz, Lobotka; Lozano, Zielinski, Elmas; Mertens. All.: Spalletti.
    A disp.: Ospina, Marfella, Malcuit, Tuanzebe, Ghoulam, Zanoli, Demme, Osimhen, Politano, Insigne, Petagna.  
    Indisponibili: Anguissa, Koulibaly, Ounas.
    SALERNITANA (5-3-2): Belec; Kechrida, Veseli, Bogdan, Delli Carri, Ruggeri; Schiavone, Di Tacchio, Obi; Bonazzoli, Simy. All.: Colantuono.
    A disp.: Fiorillo, Vergani, Mtoc, Russo. 
    Indisponibili: Strandberg, Coulibaly L., Ribery, Coulibaly M., Djuric, Gagliolo, Fiorillo, Kastanos, Gondo, Jaroszynski, Capezzi, Gyomber, Zortea.
    Arbitro: Pairetto
    Guardalinee: Longo e Bottegoni
    Quarto uomo: Cosso
    Var: Banti
    Avar: Baccini
    Guarda Napoli-Salernitana su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Inter-Venezia 2-1: Dzeko show, gol vittoria al 90’

    Dopo i 120’ di Coppa Italia, l’Inter di Inzaghi – apparsa in debito d’ossigeno – raggiunge soltanto nel finale l’obiettivo dei tre punti, vincendo in casa contro un ottimo Venezia che passa con Henry, subisce la rete del pari di Barella e al 90’ viene gelato dal colpo di testa di Dzeko. I nerazzurri tengono il Milan distanziato di cinque lunghezze, in attesa della sfida alla Juve di domenica sera. Ma lo spettacolo non è mica finito: dopo la sosta sarà derby della Madonnina.Guarda la galleryInter, contatto tra Dzeko e Modolo prima del gol di Barella: il Venezia protesta
    Henry gela San Siro, poi Barella-gol
    Giro palla prolungato per la squadra di Inzaghi, incapace però nei primi minuti – salvo una girata al volo di Dzeko – di portare pericoli alla porta di Lezzerini. Il Venezia si difende con ordine e approfitta di alcuni varchi lasciati liberi sugli esterni dai nerazzurri per pungere. Come succede al 19’, quando Henry con un colpo di testa su cross di Ampadu sblocca a sorpresa il tabellino di San Siro. Con il passare dei minuti, aumentano nervosismo e intensità: Barella e Bastoni si beccano il giallo, Lautaro s’inventa una sforbiciata che non va a buon fine. Al 40’ pareggio con polemica: Barella insacca dopo il miracolo di Lezzerini su Perisic, il Venezia protesta (senza successo secondo il Var) per un possibile fallo di Dzeko ai danni di Modolo.
    Guarda la galleryContatto con Dzeko, il volto segnato di Modolo diventa virale
    Il riscatto di Dzeko: gol al 90’
    L’avvio di ripresa (dentro Dimarco per Bastoni) non sorride di certo a Dzeko, che prima manca l’impatto con il pallone regalatogli da Calhanoglu e poi macchia la sua prestazione con un incredibile errore sotto porta. L’Inter insiste, il Venezia risponde: Darmian non concretizza lo splendido suggerimento di Brozovic mentre Handanovic – distendendosi sulla conclusione in ripartenza di Okereke – riesce a evitare il raddoppio. Dopo l’insidiosa punizione di Dimarco, Inzaghi tenta il tutto per tutto nel finale giocandosi le carte Sanchez, Vidal e Dumfries. Ed è proprio da un neo-entrato, l’olandese ex Psv, che arriva la gioia finale dell’Inter: progressione sulla destra, traversone e colpo di testa vincente di Dzeko, che sovrasta Caldara e regala un successo importantissimo a Simone Inzaghi. LEGGI TUTTO

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    Milan-Juventus si preannuncia equilibrata

    Al Meazza va in scena il big match della 23ª giornata di Serie A. Il Milan, reduce dal ko interno con lo Spezia, ospita una Juventus che non ha mai perso nelle ultime 8 partite di campionato (6 vittorie e 2 pareggi).
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    Il “Diavolo” sfida la “Vecchia Signora”
    Il “Diavolo” al momento è secondo in classifica con 48 punti mentre la “Vecchia Signora” occupa la quinta posizione a quota 41. La compagine rossonera (7 successi, 1 pareggio e 3 sconfitte in casa) se vorrà rimanere agganciata al primo posto dovrà trovare il modo di impensierire la retroguardia bianconera. La partita si preannuncia molto equilibrata e non si può escludere del tutto l’Under 2,5 (la Juventus ha terminato ben 9 delle ultime 10 gare disputate in Serie A con al massimo due reti al novantesimo). Intriga la “combo” 1X più Multigol 1-3 al triplice fischio dell’arbitro. LEGGI TUTTO

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    Empoli-Roma, giallorossi senza “X” in trasferta

    Al “Castellani” di Empoli va in scena la sfida tra l’undici di Andreazzoli e la Roma. La scorsa settimana i giallorossi hanno battuto 1-0 il Cagliari mentre i toscani non sono andati oltre l’1-1 sul campo del Venezia.
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    Giallorossi favoriti ma…
    Per le quote non ci sono dubbi, l’undici allenato da José Mourinho sembrerebbe avere le carte in regola per conquistare i tre punti anche al “Castellani”. Per i giallorossi però la sfida non sarà delle più semplici. Abraham e compagni (19 gol all’attivo e 16 al passivo nelle prime 10 trasferte del torneo) dovranno fare attenzione a non sottovalutare il reparto offensivo dell’Empoli che davanti al proprio pubblico (17 reti realizzate in 11 gare) è rimasto a secco solamente contro l’Inter e la Sampdoria. La Roma inoltre è l’unica squadra in Serie A a non aver ancora mai pareggiato lontano dai lidi amici. Con prudenza si può quindi provare la “combo” che lega la doppia chance X2 alla possibilità di vedere entrambe le porte violate al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Udinese 0-0: Blessin domina, ma è solo un pari all'esordio

    GENOVA – – Quattro occasioni limpide e una prestazione di personalità: manca soltanto il gol, che avrebbe regalato la prima vittoria della stagione di fronte al proprio pubblico, al nuovo Genoa di Alexander Blessin, trascinato a centrocampo da un grande Sturaro. Yeboah, Destro, Ekuban e Portanova impegnano Silvestri e spaventano Cioffi, ma l’espulsione rimediata da Cambiaso a 10′ dal termine facilita l’Udinese nel compito di difendere lo 0-0 fino al triplice fischio dell’arbitro Doveri. Nota storta in casa friulana è l’ammonizione rimediata da Deulofeu, che lo costringerà a saltare il prossimo match contro il Torino.
    Genoa-Udinese, le scelte di Blessin e Cioffi
    Senza Bianchi, Criscito, Hernani, Kallon, Ostigard e Rovella, più Behrami fresco di rescissione, il successore di Shevchenko, Alexander Blessin, si presenta al pubblico del Luigi Ferraris con il 4-3-3: a guardia della porta del Genoa c’è Sirigu, con Hefti e Vasquez terzini e Bani e Vanheusden centrali, Portanova, Badelj e Sturaro il trio di centrocampo ed Ekuban, Destro e Yeboah quello offensivo. La risposta di Gabriele Cioffi è il classico 3-5-2, con Becao, Nuytinck e Perez a protezione di Silvestri, Arslan, Walace e Makengo in mediana, a tutta fascia Molina e Soppy (schierato al posto di Udogie, ko nel riscaldamento) e il tandem Beto-Deulofeu in avanti. Unico assente tra le fila dell’Udinese è l’ex Juve Roberto Pereyra.
    Il Genoa preme, Yeboah e Destro sciupano: 0-0 al 45′
    “Chiederò solo cose semplici, è sulla mentalità che dovrò lavorare”. Si era presentato così Alexander Blessin in conferenza stampa, ma dopo un solo allenamento completo il Genoa sembra aver già assorbito i dettami tecnico-tattici – esigui per sua stessa ammissione – e soprattutto la rabbia agonistica fortemente voluta dal tecnico tedesco, ex membro degli staff di Klopp e Tuchel. I rossoblù, penultimi in Serie A con appena 12 punti conquistati in 22 partite, a secco di vittorie a Marassi e ultimi nella classifica dei tiri in porta (solo 59 sin qui), mostrano un piglio pressoché mai visto in stagione e in soli quattro minuti si costruiscono una clamorosa doppia chance: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Silvestri prima respinge la deviazione di Ekuban, poi è strepitoso sul tap-in a botta sicura di Yeboah. L’attaccante italo-ghanese classe 2000 ha poi sulla coscienza l’incredibile errore a tu per tu con l’estremo difensore bianconero, che blocca a terra sicuro dopo uno stop errato nei pressi dell’area piccola, vanificando la splendida progressione di Sturaro, impreziosita da un cross al bacio reso ancor più insidioso dal velo di Destro. L’ex Roma e Milan, invece, ha la palla dell’1-0 al 31′, quando svirgola col piatto mancino da posizione favorevole il pallone messo in mezzo da Yeboah e ciccato da Ekuban. L’Udinese si vede poco, pochissimo: l’unico a provarci è Deulofeu, protagonista di una serpentina stoppata in extremis dalla retroguardia ligure e con un tentativo da fuori non particolarmente pericoloso.
    Il Genoa spreca anche nella ripresa, l’Udinese strappa lo 0-0
    Il copione non cambia nella ripresa: pronti, via e Soppy è decisivo in chiusura su Yeboah poi, dopo una fiammata sull’asse Molina-Deulofeu che libera Hefti al tiro, Becao “imita” il compagno sullo stesso giovane attaccante dell’Under 21 di Nicolato dopo una ripartenza veloce di Ekuban. È soltanto il 51′ quando anche Destro entra nel vivo della manovra offensiva rossoblù, strappando palla con grinta e qualità sull’out mancino a Nuytinck e puntando dritto la porta, terminando però la propria corsa contro il muro eretto (al limite dell’area… e della legalità) dal difensore brasiliano ex Cska. Protagonista Manolo Portanova tra il 52′ e il 55′: prima ci prova da fuori, guadagnando un angolo, poi – mentre Cambiaso rileva Vasquez – si divora il vantaggio calciando fuori da due passi lo splendido pallone messo al centro dall’altro ex Juve Sturaro. Passano soltanto cinque giri di lancetta e il Genoa ha una nuova doppia importante occasione nata da una visionaria palombella filtrante di Badelj, ma né Ekuban in avvitamento, né Destro di testa trovano la giocata risolutiva. La pressione sale col passare dei minuti: il Grifone colleziona corner in sequenza, l’Udinese è in quella fase di match in cui è necessario ricorrere a scaltri espedienti per guadagnare secondi e boccate d’ossigeno. Al minuto 67 finisce la partita – di grande generosità e sacrificio – di Mattia Destro, vigorosamente abbracciato da mister Blessin, inizia invece quella dell’ex Lazio Caicedo. Sul lato opposto del campo fa invece il proprio ingresso Udogie, che dimostra così di aver smaltito l’affaticamento accusato nel riscaldamento, e si riprende la corsia mancina per 68′ “ceduta” a Soppy. La girandola di cambi fa da prologo all’ennesima doppia occasione non sfruttata dai padroni di casa, con la tardiva segnalazione di offside che mitiga i rimpianti dei tifosi rossoblù: Yeboah si fa respingere coi piedi da Silvestri un ravvicinato diagonale mancino, Portanova spara in curva il tap-in a porta vuota. Al 73′, una manciata di secondi prima dell’avvicendamento Beto-Success nell’attacco dell’Udinese, Deulofeu rimedia un giallo – il terzo della partita dopo Sturaro e Makengo – che lo costringerà a saltare il Torino per squalifica. Quindi, subito dopo, entrano nella lista dei cattivi dell’arbitro Doveri anche Arslan e Portanova per un tackle proseguito con un testa a testa. Ancora Ekuban al 77′, quindi Perez devia in angolo la graffiante punizione di Sturaro al 78′, ma un fallo tattico speso da Cambiaso, unito forse a qualche parola di troppo, porta all’immediato rosso per il terzino prodotto del vivaio rossoblù: partita che si complica improvvisamente e Calafiori che rileva Ekuban, trasformando il modulo in un 4-3-2. I friulani cercano il colpaccio, i liguri non smettono di pungere e se Caicedo costringe Perez a prendersi un’ammonizione, Vanheudsen reclama un rigore per un presunto contatto in area con Arslan, giudicato regolare prima dall’arbitro e poi dal Var. Il cambio Jajalo-Arslan, il tentativo di Hefti e la plateale spazzata di Walace – diffidato e graziato – accompagnano i tre fischi di Doveri. LEGGI TUTTO

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    Torino-Sassuolo, il Goal non dovrebbe tradire le attese

    Si scrive Torino-Sassuolo, si legge (statistiche alla mano) divertimento assicurato. Ecco l’analisi del match tra granata e neroverdi, a seguire il pronostico.
    Serie A, fai il tuo pronostico su Torino-Sassuolo
    Il match si preannuncia divertente
    Il Torino in casa ha vinto sette volte su undici in questo campionato, un bel biglietto da visita. Ma il Sassuolo è squadra temibile, che non ha certo le polveri bagnate. I neroverdi infatti hanno segnato fuori casa ben 25 delle 38 reti totali, solo tre squadre sono state più prolifiche in trasferta. Con questi numeri decollano Goal e Over 2,5, onnipresenti con il Sassuolo in modalità esterna. Altra curiosità, nelle ultime sei partite del Sassuolo, sia in casa che fuori, è sempre uscito il segno 2 al primo tempo. In presenza di due squadre che giocano a viso aperto è lecito aspettarsi un match divertente. Il pronostico di Torino-Sassuolo è dunque: Goal. LEGGI TUTTO

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    Da provare il Multigol 2-4 in Cagliari-Fiorentina

    All’Unipol Domus di Cagliari va in scena il “lunch match” domenicale della 23ª giornata. La compagine sarda, terz’ultima con 16 punti, ospita una Fiorentina che gioca bene in casa (7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte) ma fatica a ripetersi in trasferta.
    Cagliari-Fiorentina show! Fai ora il tuo pronostico!
    In trasferta la “Viola” fatica
    Se si analizza il rendimento interno del Cagliari (2 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte) e quello esterno della Fiorentina (4 successi, 1 pareggio e 6 sconfitte) si nota subito come le due squadre abbiano solamente tre punti di differenza. Nelle ultime 8 trasferte la “Viola” ha segnato più di un gol solamente a Bologna. Ci può stare il Multigol 2-4, uscito in 6 delle 10 trasferte della Fiorentina, al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Venezia ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Inter-Venezia, gara valida per la 23ª giornata di Serie A in programma alle 18 al Meazza, dovrebbe giocarsi regolarmente. Nei giorni scorsi il focolaio scoppiato tra i lagunari ha messo a serio rischio la disputa del match, ma dalle ultime informazioni diramate dai veneti si apprende che della lista dei 25 presentati alla Lega solo 5 sono positivi. Pertanto, salvo nuovi contagi negli ultimi test molecolari, si scenderà in campo. I nerazzurri, reduci dal 3-2 in rimonta contro l’Empoli che è valso la qualificazione ai quarti di Coppa Italia, dove ci sarà la Roma di Josè Mourinho, inseguono il 14° risultato utile in campionato. La squadra di Simone Inzaghi vuole allungare sul Milan, prossimo avversario dei campioni d’Italia, secondo in classifica e chiamato a rispondere presente nel big match contro la Juve in questo turno. È inoltre notizia delle ultime ore che la sfida contro il Bologna del Dall’Ara andrà recuperata. Tornando alla stretta attualità, stasera dall’altro lato del campo ci sarà un Venezia decimato dalle assenze ma, come chiesto dal presidente Duncan Niederaurer, pronto a combattere.
    Inter-Venezia: dove vederla in tv e in streaming
    Inter-Venezia, gara valida per la 23ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 18 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN. 
    Le probabili formazioni di Inter-Venezia
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Martinez. Allenatore: Inzaghi. 
    A disposizione: Radu, Cordaz, Ranocchia, Kolarov, Dimarco, D’Ambrosio, Darmian, Vidal, Gagliardini, Vecino, Sensi, Sanchez.
    VENEZIA (4-3-3): Lezzerini; Ampadu, Caldara, Ceccaroni, Ullmann; Crnigoj, Busio, Cuisance; Aramu, Okereke, Nani. Allenatore: Bertolini (Zanetti indisponibile). 
    A disposizione: Maenpaa, Molinaro, Modolo, Svoboda, Fiordilino, Tessmann, Heymans, Peretz, Vacca, Henry, Kiyine, Sigurdsson.
    ARBITRO: Marchetti di Ostia.
    ASSISTENTI: Lombardi-Dei Giudici.
    IV UOMO: Minelli.
    VAR: Mazzoleni.
    ASS. VAR: Mastrodonato.
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