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    Verona-Bologna 2-1: Tudor di rimonta, ora sogna e punta la Juve

    VERONA – Il Verona fa sul serio e sogna in attesa di far visita alla Juventus dopo la sosta (non ci sarà Simeone, che era diffidato ed è stato ammonito). Successo in rimonta e zona Europa League vicina per l’Hellas, che al ‘Bentegodi’ supera 2-1 in rimonta il Bologna e centra così il terzo successo nelle ultime quattro partite (una serie ‘macchiata’ solamente dalla sconfitta casalinga con la Salernitana). Colpita in avvio da Orsolini, la squadra di Tudor trova la forza per tornare a galla con Caprari prima del riposo e di sorpassare poi con Kalinic, la cui rete nel finale premia un secondo tempo giocato all’assalto dai padroni di casa. Continua invece il momento difficile per gli emiliani di Mihajlovic decimati dalle assenze, che nonostante il terzo ko di fila restano comunque in una zona tranquilla di classifica.
    Verona-Bologna 2-1: statistiche e tabellino
    Tudor ritrova Ilic, tante assenze per Mihajlovic
    Tra i padroni di casa (out Dawidwicz, Frabotta e Hongla) stringe i denti Ceccherini che completa il terzetto difensivo con Casale (che Sarri vorrebbe alla Lazio) e Gunter. In mezzo al campo invece rientra Ilic dopo la squalifica: l’ex Manchester City fa coppia con Veloso nel 3-4-2-1 con Faraoni e Lazovic  sugli esterni, mentre alle spalle di Simeone sono ancora Barak e Caprari i trequartisti. Decisamente più lunga la lista degli assenti in casa rossoblù: oltre allo squalificato Soumaro e al gambiano Barrow impegnato in Coppa d’Africa, sono indisponibili Mbaye, Kingsley, Schouten, Santander e De Silvestri. Al posto di quest’ultimo nel 3-5-2 viene adattato Theate sulla destra (con Hickey sul lato opposto), mentre in mezzo gioca Dominguez nonostante i continui problemi alla spalla e davanti c’è Orsolini a fare reparto con Sansone (inizio in panchina per l’acciaccato Arnautovic).
    Guarda la galleryCaprari show e Kalinic, il Verona batte il Bologna in rimonta
    Doppia magia: prima Orsolini, poi Caprari
    Ritmi subito alti in avvio di gara e dopo un paio di fiammate del Verona (una conclusione di Simeone a fil di palo al 3′ e una di Ilic ribattuta al 12′) è il Bologna a pungere per primo: intervento a vuoto di Gunter al limite dell’area e splendida girata mancina al volo di Orsolini che batte Montipò (14′). I padroni di casa incassano il colpo e reagiscono, trascinati da Lazovic: suo il cross dalla sinistra ‘spizzato’ da Barak su cui non riesce a intervenire Simeone (23′) e suo anche il destro alto su traversone di Faraoni (che era però scattato in fuorigioco sulla destra al 26′). Gli emiliani provano a spezzare l’assalto scaligero con un ‘tiraccio’ di Binks (35′) ma Lazovic è in grande serata e imperversa a sinistra, da dove pesca prima Barak che ci arriva di coscia senza riuscire ad angolare (37′), poi Caprari che invece sorprende Skorupski e pareggia con uno splendido tacco volante. E prima del riposo Binks è costretto a ‘spendere’ il giallo per fermare una pericolosa azione scaligera (46′) dopo quello pesante incassato dal gialloblù Simeone (era diffidato e salterà la prossima trasferta sul campo della Juventus).
    Serie A, la classifica
    La rimonta firmata da Kalinic
    Dall’intervallo rientrano gli stessi ventidue e non cambia nemmeno il copione, con il Verona arrembante e capace di mettere in pochi minuti Simeone due volte davanti a Skorupski: in entrambe le occasioni (48′ e 52′) il portiere ‘mura’ in uscita il centravanti gialloblù, che non inquadra la porta nemmeno quando subito dopo il polacco gli respinge involontariamente il pallone addosso con i pugni. La risposta del Bologna (55′) è una conclusione di Svanberg (su lancio di Dominguez) troppo centrale per impensierire Montipò, mentre decisamente più complicata è la parata di Skorupski sul destro incrociato di Caprari (57′). Per gli ospiti ci prova poi anche Sansone che sfiora il gol ‘olimpico’ direttamente da corner, con Tudor che cerca allora di dare al suo Verona nuove energie: Veloso e Simeone lasciano il posto a Tameze e Lasagna (63′) ed è proprio quest’ultimo a sfiorare il gol con una conclusione a giro. Le ‘contromosse’ di Mihajlovic sono Annan e Vignato (fuori al 66′ Theate e un Dominguez dolorante alla spalla) ma è ancora Svanber a cercare la porta senza trovarla (68′). Arriva poi il turno di Kalinic nel Verona (dentro per Ilic al 74′) e di Arnautovic nel Bologna (fuori Orsolini al 78′) e il cambio vincente si rivela quello di Tudor: è infatti Kalinic a completare la rimonta, superando Skorupski di testa su cross perfetto di Lasagna (85′). L’ultimo brivido è un colpo di testa in tuffo di Falcinelli appena entrato, che cerca invano il pari senza inquadrare la porta (92′): finisce 2-1 per il Verona che in attesa di far visita alla Juventus sogna l’Europa.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

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    Il match con il Bologna va giocato: l'Inter valuta il ricorso

    TORINO – Nessuna sconfitta a tavolino: Bologna-Inter si deve giocare. Questa la decisione del giudice sportivo di serie A, Gerardo Mastrandrea, in merito alla gara non disputata lo scorso 6 gennaio dopo che l’Asl aveva messo in quarantena il gruppo squadra rossoblù. Il giudice sportivo riconosce che “nessun addebito, anche in termini di carenza di una perfetta diligenza, può essere imputato alla società bolognese, a fronte di un provvedimento della AUSL (al momento) valido ed efficace, e di tale situazione sembra aver tenuto conto anche la Lega di Serie A che, viste anche le istanze di rinvio dell’incontro Cagliari-Bologna formulate in due occasioni dalla medesima società bolognese, ha disposto l’effettuarsi della predetta gara in data successiva al 9 gennaio 2022, data finale di efficacia minima del provvedimento dell’Azienda sanitaria”. Da qui, il giudice “delibera di non applicare alla società Bologna le sanzioni previste dall’art. 53 Noif per la mancata disputa della gara in oggetto, rimettendo alla Lega Serie A i provvedimenti organizzativi necessari relativi alla disputa della gara”.
    Decisione rinviata su Atalanta-Torino e altre due gare
    Rinviata invece – entro il 31 gennaio – la decisione sulla mancata disputa di altre tre partite della prima giornata di ritorno, Atalanta-Torino, Salernitana-Venezia e Fiorentina-Udinese che non si sono disputate lo scorso 6 gennaio, a causa dei provvedimenti dell Asl competenti in merito ad alcune positività riscontrate in alcuni gruppi squadra: il giudice ritiene infatti “necessario approfondire ogni singola questione tenendo conto della peculiarità delle singole fattispecie”.
    Con il Bologna si gioca: l’Inter valuta il ricorso
    L’Inter sta valutando se presentare o meno un ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo sulla gara non disputata contro il Bologna lo scorso 6 gennaio. Il Giudice Sportivo ha infatti disposto che la sfida venga regolarmente giocata, senza sanzionare il club rossoblù con la sconfitta per 3-0 a tavolino. LEGGI TUTTO

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    Serie A, Covid: in arrivo nuove norme per le rose da 25 giocatori

    MILANO – Nella lista da 25 giocatori, sulla quale calcolare la percentuale di giocatori positivi per il nuovo protocollo Covid, in Serie A potranno essere inseriti i calciatori facenti parte della rosa iscritta al campionato e, in caso, eventuali Under 23 (in base alle presenze in campo o nella distinta della prima squadra nella stagione corrente) fino al raggiungimento del 25 giocatori. Lo ha spiegato la Lega Serie A, dopo un consiglio di Lega che ha delineato le nuove norme.Sullo stesso argomentoLa Figc e il nuovo protocollo Covid: stop con 9 giocatori positiviSerie A

    La lista definitiva dovrà essere consegnata entro il 4 febbraio

    Il vecchio protocollo (secondo cui con 13 disponibili di cui un portiere le squadre erano obbligate a giocare) viene così abrogato, mentre il nuovo regolamento entra in vigore a partire dal 21 gennaio: i club dovranno consegnare una prima lista entro le 12 e poi, quella definitiva e non più modificabile, dopo chiusura del mercato ed entro il prossimo 4 febbraio alle 12.  LEGGI TUTTO

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    Toro, Pellegri è ormai a un passo dal vestire granata: le ultime

    TORINO – Come volevasi dimostrare: Pellegri è sempre più vicino al Torino. Parlavamo di lui già a fine novembre, quando per la prima volta su queste colonne fu svelato l’interesse del club granata per la giovane punta in prestito al Milan, in vista del mercato di gennaio. Oggi, quasi due mesi dopo, possiamo saltare direttamente alle ultime novità. Come preannunciato nei giorni scorsi, il club rossonero ha infatti aperto una trattativa ufficiale con il Monaco, proprietario del cartellino, per acquistarlo con 6 mesi di anticipo rispetto al diritto di riscatto in essere, con scadenza a fine stagione. L’obiettivo: il successivo prestito al Torino, con il club granata pronto a prenderlo con un diritto di riscatto (basta e avanza un solo caso alla Pobega, per questa stagione).Sullo stesso argomentoPellegri al Toro, dipende dal MonacoCalciomercato Torino

    Il Milan punta a ottenere uno sconto significativo dal Monaco

    Il Milan, però, ha posto una condizione, d’intesa, nei fatti, con il club granata: riuscire a spuntare uno sconto significativo nel tira e molla col Monaco, rispetto al diritto originario stabilito in estate (6 milioni), per rendere ancor più interessante a lungo termine l’operazione (sia che un giorno, dopo l’affitto ai granata, Pellegri torni in rossonero, sia in caso di successiva cessione proprio al Torino: al fine di pianificare una plusvalenza muovendo da cifre più basse, in partenza) […]

    Sullo stesso argomentoToro, avanti tutta per Naithan Nandez: gli aggiornamentiTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric aspetta Nandez. Spunta l'idea Strefezza

    TORINO – Baselli sta per riabbracciare Mazzarri a Cagliari, dopo la preintesa di lunedì tra il giocatore e il club sardo. Mentre Zaza è ora finito nel mirino del Genoa, chiamato a dare una svolta al proprio mercato dopo i ribaltoni in panchina e l’arrivo di Blessin. In attesa di sviluppi agognati dal Torino anche sul conto di Verdi e di Izzo (altre voci genovesi: e la partenza del centrale spalancherebbe le porte al giovane Gatti, talento difensivo del Frosinone) si registrano ulteriori sviluppi, per un naturale effetto domino, anche per Nandez, in primo luogo. Con, sullo sfondo, Strefezza, ala del Lecce che in questi mesi sta disputando un ottimo campionato in B (17 presenze, già 9 gol e 4 assist: un rendimento decisamente superiore per un giocatore che è un esterno offensivo, non un centravanti).Sullo stesso argomentoToro, avanti tutta per Naithan Nandez: gli aggiornamentiTorino

    Il Lecce non vorrebbe privarsene

    Strefezza può facilmente adattarsi al gioco di Juric: è un jolly di fascia che può giostrare sia a destra, il suo ruolo naturale, sia a sinistra, se necessario, nei tridente offensivo di Ivan, dietro a un pivot (Sanabria o Belotti che sia). Vagnati aveva avuto il brasiliano alla Spal: una crescita progressiva, sino alla cessione della scorsa estate ai leccesi, ora in corsa per la promozione in A grazie anche alle sue invenzioni, ai suoi gol e ai suoi dribbling. Il club pugliese non vuole privarsene, a meno di offerte superiori ai 5 milioni: si vedrà nei prossimi giorni […]

    Sullo stesso argomentoMercato Toro, l’Udinese accelera per IzzoCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, Belotti sta per tornare ma non ha il posto garantito

    TORINO – Altre buone notizie per i tifosi granata, oltre al bel gioco, i risultati della squadra e una classifica che comincia a diventare molto ambiziosa. Andrea Belotti in settimana comincerà a lavorare in maniera “importante” con il gruppo e se tutto procederà per il meglio dovrebbe tornare disponibile per la sfida del 6 febbraio in Friuli contro l’Udinese. E con il Gallo in piena forma, come nei momenti più belli, agguantare l’Europa non sarebbe più un sogno (rafforzato dagli ultimi risultati) ma qualcosa di molto più realistico. Perché il capitano granata nella sua lunga militanza granata (questa è la sua settima stagione) ha sempre fatto la differenza e nei momenti difficili ha evitato che il Toro precipitasse in Serie B.Sullo stesso argomentoTorino, Cairo: “Belotti? Abbiamo fatto il possibile, lui ha altre idee”Calciomercato Torino

    É quasi certo che lascerà la squadra a parametro zero

    Con i gol, la corsa e il cuore: quante volte lo abbiamo visto inseguire l’avversario o difendere come uno stopper qualunque davanti al proprio portiere? Tutto questo con una certezza, come ha tristemente (per i tifosi) annunciato Cairo. A fine campionato il giocatore se ne andrà a parametro zero. Lascerà il Toro per cominciare una nuova avventura fatta di garanzie (lotta per lo scudetto e Champions) e non di promesse non mantenute. Il presidente ha anche aggiunto che per trattenerlo ha fatto di tutto e che non può più andare oltre […]

    Guarda la galleryIl Torino vince ancora. Le incornate di Singo e Praet stendono la Samp LEGGI TUTTO

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    Diretta Fiorentina-Genoa ore 20.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e streaming

    FIRENZE – Messi da parte i ko nel derby con lo Spezia in campionato e con il Milan in Coppa Italia, costato l’esonero a Shevchenko, un Genoa in emergenza cerca l’impresa all’Artemio Franchi, a caccia di fondamentali punti salvezza: la situazione in classifica al momento, alla luce di un solo successo stagionale, lo scorso 12 settembre con il 3-2 in rimonta inflitto al Cagliari, recita un penultimo posto a quota 12, a -6 dal Venezia diciassettesimo. Diametralmente opposta la situazione in casa Viola, dove il roboante 5-2 inflitto al Napoli allo stadio Maradona ha riscattato il momento non brillantissimo vissuto recentemente, con i due soli punti raccolti con Sassuolo e Verona, prima del pesante 4-0 subito dal Torino: Vincenzo Italiano andrà a caccia di un successo che gli permetterebbe di tenere il passo di Lazio e Roma al quinto posto e con una gara disputata in meno. 
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    Dove vedere in tv e streaming Fiorentina-Genoa
    Il match tra Fiorentina e Genoa, in programma allo stadio Artemio Franchi alle ore 20.45, sarà trasmesso in diretta da Dazn e da Sky sui canali Sky Sport Calcio (numero 202, 240 e 249 del satellite e 473 del digitale terrestre), Sky Sport 4k (213 del satellite) e Sky Sport (251 del satellite), oltre che in streaming su SkyGo, Now e TimVision. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Fiorentina-Genoa, le probabili formazioni
    FIORENTINA (4-3-3): P. Terracciano; Odriozola, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Pulgar, Maleh; Callejon, Vlahovic, Nico Gonzalez. Allenatore: Italiano. A disposizione: Dragowski, Venuti, Terzic, Nastasic, Torreira, Duncan, Castrovilli, Saponara, Sottil, Ikoné, Kokorin, Piatek. Indisponibili: Amrabat, Benassi, Martinez Quarta. Squalificati: -.
    GENOA (4-3-3): Sirigu; Hefti, Vanheusden, Ostigard, Calafiori; Portanova, Rovella, Sturaro; Yeboah, Destro, Ekuban. Allenatore: Konko. A disposizione: Marchetti, Andrenacci, Masiello, Bani, Cambiaso, Melegoni, Badelj, Galdames, Ghiglione, Pandev, Caicedo, Buksa. Indisponibili: Behrami, Bianchi, Biraschi, Maksimovic, Semper, Serpe, Cassata, Criscito, Touré, Hernani, Kallon. Squalificati: Vasquez.
    Arbitro: Maresca di Napoli.Assistenti: Mokhtar e Miele.IV uomo: Di Martino.Var: Chiffi.Avar: Meli. LEGGI TUTTO

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    Roma-Cagliari 1-0: il neo-acquisto Sergio Oliveira lancia Mourinho

    ROMA – Aveva glissato in conferenza stampa, a precisa domanda, José Mourinho: l’infortunio di Pellegrini nel pre-partita e il calcio di rigore assegnato per il fallo di mano di Dalbert hanno fugato ogni dubbio e scoperto il bluff dello Special One. A presentarsi sul dischetto è infatti il neo-acquisto giallorosso Sergio Oliveira che, al 33′ della sfida con il Cagliari, permette alla Roma di battere di misura il Cagliari allo stadio Olimpico con un preciso piatto destro rasoterra, di rispondere alla Juventus vittoriosa ieri contro l’Udinese e di agganciare la Lazio al sesto posto della classifica di Serie A a quota 35, a -6 dall’Atalanta quarta (e che ha due gare in meno). I rossoblù, invece, reduci da due successi di fila e vicini al pari nel finale con Joao Pedro (fermato da uno strepitoso Rui Patricio e dalla traversa), restano terz’ultimi a 16, a -2 dal Venezia ma con una partita in più. Nel prossimo turno, contro la Fiorentina, alle tante assenze Walter Mazzarri dovrà aggiungere quelle di Pavoletti e Carboni, diffidati ed ammoniti contro la formazione capitolina.
    Roma-Cagliari, le scelte di Mourinho e Mazzarri
    Reduce dai ko con Milan e Juventus, Mourinho si gioca subito la carta Sergio Oliveira, schierato tra i tre di centrocampo con Mkhitaryan e Veretout, che sostituisce all’ultimo minuto Pellegrini, ko nel riscaldamento. Davanti a Rui Patricio agiscono, da destra verso sinistra, Maitland-Niles, Mancini, Kumbulla e Vina, in avanti Zaniolo, Felix ed Abraham. Sei le defezioni per lo Special One – Spinazzola, Cristante, Smalling e Ibanez, più Diawara e Darboe in Coppa d’Africa -, ben 11 quelle per Mazzarri: Aresti, Keita Balde, Strootman, Oliva, Grassi, Ceppitelli, Walukiewicz, Bellanova, Ceter Valencia, Rog, più ‘l’epurato’ Caceres. Il Cagliari scende in campo all’Olimpico con un 3-4-1-2 dove, davanti a Cragno, ci sono Goldaniga, Altare e Carboni, Zappa e Dalbert sulle corsie esterne, Marin e Deiola in mediana, con Pereiro alle spalle di Joao Pedro e Pavoletti. Solo panchina per Nandez e Lykogiannis.
    Il neo-acquisto Sergio Oliveira decide Roma-Cagliari al 45′
    Mourinho mostra grande rispetto ad un Cagliari in emergenza, ma in grande fiducia dopo le due vittorie consecutive contro Sampdoria e Bologna, che l’hanno prepotentemente riavvicinata alla zona salvezza. L’approccio della Roma è chiaro: grande compattezza e fulminee ripartenze. Tra l’idea di partenza e la realizzazione pratica in campo, però, ce ne passa e soltanto a tratti i giallorossi trasmettono una reale sensazione di pericolosità dalle parti di Cragno. Ancora meno, sull’altro versante, quanto prodotto dalla formazione sarda nell’area di rigore presidiata da Rui Patricio. C’è un altro portoghese, però, destinato a prendersi la scena: è il nuovo acquisto Sergio Oliveira, ammonito per eccesso di foga dopo 23′, che sposta l’equilibrio del primo tempo trasformando – al 33′ con un freddissimo piatto destro rasoterra – il secondo penalty assegnato dall’arbitro Maggioni, stavolta per un fallo di mano di Dalbert (sanzionato col cartellino meno grave) su una conclusione dal limite dello stesso ex centrocampista del Porto, dopo quello – poi revocato dal Var – per il presunto fallo di Carboni su Zaniolo al 5′. In mezzo, un’occasione importante di testa con Abraham su cross di Maitland-Niles, ben neutralizzata dall’estremo difensore rossoblù (13′) e i gialli rimediati da Pavoletti e Carboni, che li costringeranno a saltare la prossima sfida alla Sardegna Arena contro la Fiorentina per squalifica. In chiusura, finisce nella lista dei ‘cattivi’ del direttore di gara – cinque in tutto nei primi 45′ – anche Gianluca Mancini.
    Traversa di Joao Pedro, la Roma batte il Cagliari 1-0
    Avvio sprint della Roma nella ripresa, con Felix Afena-Gyan che semina il panico in velocità: la scelta del giovane attaccante di Mourinho di mettersi in proprio e tentare la conclusione da posizione defilata non paga, col pallone che termina debolmente fra i guantoni di Cragno (49′). Al 55′ ci prova poi Mkhitaryan con un mancino dalla distanza senza fortuna, ma è ancora il rapido ghanese classe 2003 a rendersi pericoloso al 57′, a tu per tu con l’estremo difensore sardo, dopo lo splendido lancio di Abraham: l’uscita coraggiosa del portiere scuola Brescia, che si prende suo malgrado un calcione in testa che costa il giallo a Felix, tiene il Cagliari in partita. Mentre i tecnici, con gli stessi effettivi dal primo minuto, studiano le mosse mandando a scaldare alcuni elementi in panchina, una progressione dell’armeno al 65′ regala un’opportunità a Veretout, che si spegne anch’essa fra le braccia di Cragno. Nandez rileva Pereiro al 69′, un minuto più tardi Altare, ammonito, fa gridare al rosso la panchina giallorossa per un’entrataccia su Gyan, Carboni cerca una conclusione velleitaria da fuori al 71′, Zaniolo – al 74′ – mette paura a Mazzarri con una ripartenza disarmante e un tiro potente che non inquadra lo specchia poi, dopo l’avvicendamento Shomurodov-Felix, il neoentrato uzbeko, servito da ‘Miki’, calcia senza sorprendere Cragno (78′). Lykogiannis prende il posto di Dalbert, ma all’80’ è ancora la Roma ad andare ad un passo dal 2-0, con l’armeno ancora protagonista nelle vesti di rifinitore ed Abraham che pecca di lucidità e freddezza sotto porta. Una mole sconfinata di chance sprecate e beffa che non si consuma per questione di millimetri: all’84’ ci prova ancora invano Sergio Oliveira, rovesciamento di fronte e Marin, Pavoletti, Deiola e Nandez confezionano il tap-in facile facile per Joao Pedro, sul quale si salva Rui Patricio con un intervento miracoloso e con l’ausilio della traversa. Karsdorp per Zaniolo, Gagliano per Altare e al 93′ altra clamorosa chance ospite: Nandez attacca la profondità, sfila alle spalle di Vina ma, ipnotizzato dal lusitano guardiano della porta capitolina, fallisce il controllo di petto e l’azione sfuma. Gli ingressi di Bove per Veretout e Keramitsis – all’esordio in A – per Maitland-Niles accompagnano il triplice fischio finale. LEGGI TUTTO