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    Serie A, il futuro secondo Casini: “Turno all’estero e Supercoppa in India”

    In occasione del Social Football Summit a Riad Lorenzo Casini ha toccato diversi temi riguardanti il campionato italiano. Il presidente della Lega Serie A ha parlato di quanto sia stato importante esportare la Supercoppa Italiana, la cui finale si giocherà questa sera tra Inter e Napoli in Arabia Saudita: “Esportare questa competizione è un tentativo iniziato già negli anni ’90 con la prima partita a Washington. l’Arabia Saudita è diventato un Paese di riferimento, già diversi anni fa e guardando quello che il Paese sta facendo in prospettiva di Expo 2030 e dei Mondiali 2032 era un momento importante esserci. Come Serie A, non chiediamo solo al mercato arabo. C’è la possibilità di creare visibilità e relazioni non solo commerciali ma che diventano diplomatiche. Il mercato arabo ci chiede quello che mi pare sia avvenuto: portare la tradizione, la notorietà e il talento del calcio italiano”.
    Casini: “Final Four di Supercoppa? Società soddisfatte”
    Successivamente, tornando sulle Final Four di Supercoppa: “Le società mi dicono che sono molto soddisfatte. Tenuto conto che era la prima volta che sperimentavamo questo format a final four, tutto si può migliorare però siamo soddisfatti di come è andata. La scelta fatta negli anni scorsi aveva una logica e in questo senso per il futuro gli Stati Uniti potrebbero essere un luogo in cui avrebbe senso andare, pensando agli investimenti per i Mondiali 2026. Poi c’è l’India dove non andremo a giocare a cricket, ma è un mondo nuovo e abbiamo avuto lì un campione come Del Piero che ci ha provato a giocare. In assemblea non ne abbiamo ancora parlato, ma non sottovaluterei anche l’Italia dove sperimentare dei luoghi in final four”. LEGGI TUTTO

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    Sorrentino e la lotta scudetto: “Più Juve che Inter. Sono allegriano…”

    Sorrentino, Allegri e la lotta scudetto Juve-Inter
    Tantissimi anni al Torino e al ChievoVerona in Serie A, l’ex portiere Stefano Sorrentino ha detto la sua sulla lotta scudetto dando un paio di punti a favore dei bianconeri: “Si giocano lo scudetto all’ultima giornata, fino alla fine la Juventus non molla mai, ha sette vite come i gatti. E dico più scudetto Juve che Inter”. Il motivo l’ha spiegato: “I nerazzurri fanno la Supercoppa, mentre i bianconeri restano qua a fare la settimana tipo”. E a chiudere il discorso ha parlato di Allegri: “Sono un allegriano perché è risolutivo, poche chiacchiere, fai pochi gol, ma ne subisci veramente pochi. È l’allenatore più criticato che c’è, la squadra che non fa calcio ma è seconda”. Una lotta ‘fino alla fine’ nel più classico dei motti Juve, Sorrentino non ha dubbi.  LEGGI TUTTO

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    Mercato Juve, le visite di Djalò e la partenza di Kean. Su Bernardeschi…

    Giuntoli ha dichiarato chiuso il mercato della Juventus, ma la settimana alle porte sarà in realtà molto importante per i bianconeri e comincerà con le visite mediche di Tiago Djaló: oggi il difensore portoghese è atteso a Torino e, se non ci saranno improvvisi cambi di programma, domani mattina si recherà al J Medical per poi trasferirsi alla Continassa per apporre la firma sul contratto che lo legherà al club bianconero fino al giugno 2028.

    Kean pronto a partire, Bernardeschi…

    Per il difensore classe 2000, che si sarebbe svincolato tra 5 mesi, il Lille incasserà 3,5 milioni (più bonus e il 10 per cento su una eventuale futura rivendita). Saranno giorni caldi anche per l’uscita di Moise Kean: l’azzurro è pronto a raggiungere Madrid, sponda Atletico, per cominciare una nuova avventura nella Liga, in prestito secco (oneroso). A centrocampo la Juventus potrebbe decidere di restare così, anche se verranno fatte valutazioni approfondite, visto il problema al polpaccio di Rabiot. Chi spera di tornare a Torino negli ultimi giorni di mercato aperto è Federico Bernardeschi: l’esterno del Toronto ha dato la disponibilità, sarebbe un’operazione low cost, la Juve prenderà una decisione a fine mese. LEGGI TUTTO

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    Rabiot, le condizioni: la Juve non rischia. Se si pensa a giugno…

    TORINO – A Lecce mancherà anche Adrien Rabiot. Una scelta precauzionale di Massimiliano Allegri, che ha preferito lasciare il centrocampista francese, alle prese con un affaticamento al polpaccio, a Torino a curarsi ed evitargli la trasferta in Puglia. “Meglio non rischiare perché è un muscolo delicato” la preoccupazione del tecnico di perdere per più tempo il giocatore. I muscoli del polpaccio sono molto resistenti ma nello stesso tempo anche fragili e se si continua a sollecitarli, senza fermarsi quando fanno male, il pericolo è quello di uno stop per parecchi mesi.

    Rabiot, l’infortunio e l’obiettivo per il recupero

    Ipotesi che Allegri non vuole neppure prendere in considerazione perché Cavallo Pazzo – che già ha saltato il Frosinone in Coppa Italia per un sovraccarico al flessore della coscia destra – è un tassello fondamentale del centrocampo bianconero e, a due settimane dallo scontro scudetto con l’Inter a San Siro, la priorità è quella di avere Rabiot recuperato per il derby d’Italia. Niente Lecce, dunque, si valuterà in settimana se convocarlo contro l’Empoli (sabato alle 18 allo Stadium): dipenderà ovviamente dai progressi di Rabiot che l’estate scorsa aveva sofferto di una lesione al polpaccio, patita durante il ritiro con la Francia, costringendolo a saltare le due sfide di giugno valide per le qualificazioni all’Europeo. Proprio quell’infortunio gli impedì anche a luglio di partecipare alla tournée della Juventus negli Stati Uniti: lo staff medico decise che proseguisse il lavoro personalizzato alla Continassa per il completo recupero. LEGGI TUTTO

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    Arthur: “Fiorentina e Arabia, dico tutto”. E quel desiderio di ritorno…

    Un periodo buio, tra problemi fisici e prestazioni negative. Ora Arthur ha ritrovato sorriso e continuità, con la maglia della Fiorentina addosso. Il centrocampista brasiliano, ex Barcellona e Juventus, si è aperto alle colonne di Marca: al quotidiano spagnolo ha raccontato dell’esperienza in viola, delle proposte che aveva ricevuto la scorsa estate, e di uno suo grande e recondito desiderio.
    Arthur, gli obiettivi con la Fiorentina
    “Conoscevo i tifosi per averci giocato contro. Meglio averli dalla mia parte che contro di me (ride, ndr). Fanno molto rumore. Non conoscevo bene la città, ma è incredibile. Arte, cibo… si respira calcio. Sono molto felice qui”. Così Arthur, che poi prosegue: “Siamo in linea con tutti gli obiettivi che avevamo all’inizio della stagione. Ma non è finita, c’è ancora tutta la seconda parte della stagione. Ora abbiamo una partita molto importante, la semifinale di Supercoppa. Speriamo di giocare la finale. Ma sappiamo di non aver fatto nulla. Dobbiamo continuare con l’umiltà che abbiamo dimostrato finora”. L’approdo alla Fiorentina è arrivato dopo aver ricevuto diverse offerte, alcune anche allettanti… LEGGI TUTTO

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    Toro, in dubbio Linetty per il Genoa. Karamoh resta a casa

    TORINO – Domani Genoa-Torino: in dubbio Linetty. Si vedrà dopo l’allenamento di oggi pomeriggio, ha detto Juric nella conferenza mattutina allo stadio Grande Torino. Il polacco lamenta una sofferenza al polpaccio, come già settimane fa. In ogni caso, Juric è intenzionato a confermare la squadra che ha dominato il Napoli: con Ricci e Ilic in mediana, dunque. Karamoh non convocato, problema a un alluce: in settimana non si è allenato. Nei giorni scorsi ha chiesto di essere ceduto. Torna invece a disposizione Radonjic, che sarà di nuovo convocato. Ma resta sul mercato, insiste per andare a Monza. LEGGI TUTTO

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    Inter, Arnautovic gol ma il Genoa protesta con Doveri per la spinta di Bisseck

    Il gol dell’Inter e le proteste del Genoa

    L’azione dell’Inter parte da una rimessa laterale di Darmian: il pallone, lanciato lungo dall’esterno nerazzurro, arriva in area, Bisseck fa la sponda con un colpo di testa (in realtà sfiora solamente il pallone ma questo conta poco nella valutazione dell’episodio da moviola) per Barella (che successivamente colpirà il palo favorendo l’intervento di Arnautovic per sbloccare il risultato) ma per prendere posizione sembra spingere con le due mani l’ex centrocampista della Roma, che finisce a terra. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Inter sospesa da Doveri 7 minuti per fumogeni

    La partita tra Genoa e Inter, anticipo della 18ª giornata di Serie A, è stata sospesa dall’arbitro Doveri intorno al 15′ a causa di una coltre di nebbia calata sul campo di Marassi per un fitto lancio di fumogeni sugli spalti. L’arbitro, durante la pausa, ha parlato con i calciatori in campo, in attesa della ripresa del gioco. LEGGI TUTTO