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    Toro, Pellegri è ormai a un passo dal vestire granata: le ultime

    TORINO – Come volevasi dimostrare: Pellegri è sempre più vicino al Torino. Parlavamo di lui già a fine novembre, quando per la prima volta su queste colonne fu svelato l’interesse del club granata per la giovane punta in prestito al Milan, in vista del mercato di gennaio. Oggi, quasi due mesi dopo, possiamo saltare direttamente alle ultime novità. Come preannunciato nei giorni scorsi, il club rossonero ha infatti aperto una trattativa ufficiale con il Monaco, proprietario del cartellino, per acquistarlo con 6 mesi di anticipo rispetto al diritto di riscatto in essere, con scadenza a fine stagione. L’obiettivo: il successivo prestito al Torino, con il club granata pronto a prenderlo con un diritto di riscatto (basta e avanza un solo caso alla Pobega, per questa stagione).Sullo stesso argomentoPellegri al Toro, dipende dal MonacoCalciomercato Torino

    Il Milan punta a ottenere uno sconto significativo dal Monaco

    Il Milan, però, ha posto una condizione, d’intesa, nei fatti, con il club granata: riuscire a spuntare uno sconto significativo nel tira e molla col Monaco, rispetto al diritto originario stabilito in estate (6 milioni), per rendere ancor più interessante a lungo termine l’operazione (sia che un giorno, dopo l’affitto ai granata, Pellegri torni in rossonero, sia in caso di successiva cessione proprio al Torino: al fine di pianificare una plusvalenza muovendo da cifre più basse, in partenza) […]

    Sullo stesso argomentoToro, avanti tutta per Naithan Nandez: gli aggiornamentiTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, Juric aspetta Nandez. Spunta l'idea Strefezza

    TORINO – Baselli sta per riabbracciare Mazzarri a Cagliari, dopo la preintesa di lunedì tra il giocatore e il club sardo. Mentre Zaza è ora finito nel mirino del Genoa, chiamato a dare una svolta al proprio mercato dopo i ribaltoni in panchina e l’arrivo di Blessin. In attesa di sviluppi agognati dal Torino anche sul conto di Verdi e di Izzo (altre voci genovesi: e la partenza del centrale spalancherebbe le porte al giovane Gatti, talento difensivo del Frosinone) si registrano ulteriori sviluppi, per un naturale effetto domino, anche per Nandez, in primo luogo. Con, sullo sfondo, Strefezza, ala del Lecce che in questi mesi sta disputando un ottimo campionato in B (17 presenze, già 9 gol e 4 assist: un rendimento decisamente superiore per un giocatore che è un esterno offensivo, non un centravanti).Sullo stesso argomentoToro, avanti tutta per Naithan Nandez: gli aggiornamentiTorino

    Il Lecce non vorrebbe privarsene

    Strefezza può facilmente adattarsi al gioco di Juric: è un jolly di fascia che può giostrare sia a destra, il suo ruolo naturale, sia a sinistra, se necessario, nei tridente offensivo di Ivan, dietro a un pivot (Sanabria o Belotti che sia). Vagnati aveva avuto il brasiliano alla Spal: una crescita progressiva, sino alla cessione della scorsa estate ai leccesi, ora in corsa per la promozione in A grazie anche alle sue invenzioni, ai suoi gol e ai suoi dribbling. Il club pugliese non vuole privarsene, a meno di offerte superiori ai 5 milioni: si vedrà nei prossimi giorni […]

    Sullo stesso argomentoMercato Toro, l’Udinese accelera per IzzoCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Toro, Belotti sta per tornare ma non ha il posto garantito

    TORINO – Altre buone notizie per i tifosi granata, oltre al bel gioco, i risultati della squadra e una classifica che comincia a diventare molto ambiziosa. Andrea Belotti in settimana comincerà a lavorare in maniera “importante” con il gruppo e se tutto procederà per il meglio dovrebbe tornare disponibile per la sfida del 6 febbraio in Friuli contro l’Udinese. E con il Gallo in piena forma, come nei momenti più belli, agguantare l’Europa non sarebbe più un sogno (rafforzato dagli ultimi risultati) ma qualcosa di molto più realistico. Perché il capitano granata nella sua lunga militanza granata (questa è la sua settima stagione) ha sempre fatto la differenza e nei momenti difficili ha evitato che il Toro precipitasse in Serie B.Sullo stesso argomentoTorino, Cairo: “Belotti? Abbiamo fatto il possibile, lui ha altre idee”Calciomercato Torino

    É quasi certo che lascerà la squadra a parametro zero

    Con i gol, la corsa e il cuore: quante volte lo abbiamo visto inseguire l’avversario o difendere come uno stopper qualunque davanti al proprio portiere? Tutto questo con una certezza, come ha tristemente (per i tifosi) annunciato Cairo. A fine campionato il giocatore se ne andrà a parametro zero. Lascerà il Toro per cominciare una nuova avventura fatta di garanzie (lotta per lo scudetto e Champions) e non di promesse non mantenute. Il presidente ha anche aggiunto che per trattenerlo ha fatto di tutto e che non può più andare oltre […]

    Guarda la galleryIl Torino vince ancora. Le incornate di Singo e Praet stendono la Samp LEGGI TUTTO

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    Diretta Fiorentina-Genoa ore 20.45: probabili formazioni, dove vederla in tv e streaming

    FIRENZE – Messi da parte i ko nel derby con lo Spezia in campionato e con il Milan in Coppa Italia, costato l’esonero a Shevchenko, un Genoa in emergenza cerca l’impresa all’Artemio Franchi, a caccia di fondamentali punti salvezza: la situazione in classifica al momento, alla luce di un solo successo stagionale, lo scorso 12 settembre con il 3-2 in rimonta inflitto al Cagliari, recita un penultimo posto a quota 12, a -6 dal Venezia diciassettesimo. Diametralmente opposta la situazione in casa Viola, dove il roboante 5-2 inflitto al Napoli allo stadio Maradona ha riscattato il momento non brillantissimo vissuto recentemente, con i due soli punti raccolti con Sassuolo e Verona, prima del pesante 4-0 subito dal Torino: Vincenzo Italiano andrà a caccia di un successo che gli permetterebbe di tenere il passo di Lazio e Roma al quinto posto e con una gara disputata in meno. 
    SEGUI FIORENTINA-GENOA IN DIRETTA SUL NOSTRO SITO
    Dove vedere in tv e streaming Fiorentina-Genoa
    Il match tra Fiorentina e Genoa, in programma allo stadio Artemio Franchi alle ore 20.45, sarà trasmesso in diretta da Dazn e da Sky sui canali Sky Sport Calcio (numero 202, 240 e 249 del satellite e 473 del digitale terrestre), Sky Sport 4k (213 del satellite) e Sky Sport (251 del satellite), oltre che in streaming su SkyGo, Now e TimVision. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
    Fiorentina-Genoa, le probabili formazioni
    FIORENTINA (4-3-3): P. Terracciano; Odriozola, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Pulgar, Maleh; Callejon, Vlahovic, Nico Gonzalez. Allenatore: Italiano. A disposizione: Dragowski, Venuti, Terzic, Nastasic, Torreira, Duncan, Castrovilli, Saponara, Sottil, Ikoné, Kokorin, Piatek. Indisponibili: Amrabat, Benassi, Martinez Quarta. Squalificati: -.
    GENOA (4-3-3): Sirigu; Hefti, Vanheusden, Ostigard, Calafiori; Portanova, Rovella, Sturaro; Yeboah, Destro, Ekuban. Allenatore: Konko. A disposizione: Marchetti, Andrenacci, Masiello, Bani, Cambiaso, Melegoni, Badelj, Galdames, Ghiglione, Pandev, Caicedo, Buksa. Indisponibili: Behrami, Bianchi, Biraschi, Maksimovic, Semper, Serpe, Cassata, Criscito, Touré, Hernani, Kallon. Squalificati: Vasquez.
    Arbitro: Maresca di Napoli.Assistenti: Mokhtar e Miele.IV uomo: Di Martino.Var: Chiffi.Avar: Meli. LEGGI TUTTO

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    Roma-Cagliari 1-0: il neo-acquisto Sergio Oliveira lancia Mourinho

    ROMA – Aveva glissato in conferenza stampa, a precisa domanda, José Mourinho: l’infortunio di Pellegrini nel pre-partita e il calcio di rigore assegnato per il fallo di mano di Dalbert hanno fugato ogni dubbio e scoperto il bluff dello Special One. A presentarsi sul dischetto è infatti il neo-acquisto giallorosso Sergio Oliveira che, al 33′ della sfida con il Cagliari, permette alla Roma di battere di misura il Cagliari allo stadio Olimpico con un preciso piatto destro rasoterra, di rispondere alla Juventus vittoriosa ieri contro l’Udinese e di agganciare la Lazio al sesto posto della classifica di Serie A a quota 35, a -6 dall’Atalanta quarta (e che ha due gare in meno). I rossoblù, invece, reduci da due successi di fila e vicini al pari nel finale con Joao Pedro (fermato da uno strepitoso Rui Patricio e dalla traversa), restano terz’ultimi a 16, a -2 dal Venezia ma con una partita in più. Nel prossimo turno, contro la Fiorentina, alle tante assenze Walter Mazzarri dovrà aggiungere quelle di Pavoletti e Carboni, diffidati ed ammoniti contro la formazione capitolina.
    Roma-Cagliari, le scelte di Mourinho e Mazzarri
    Reduce dai ko con Milan e Juventus, Mourinho si gioca subito la carta Sergio Oliveira, schierato tra i tre di centrocampo con Mkhitaryan e Veretout, che sostituisce all’ultimo minuto Pellegrini, ko nel riscaldamento. Davanti a Rui Patricio agiscono, da destra verso sinistra, Maitland-Niles, Mancini, Kumbulla e Vina, in avanti Zaniolo, Felix ed Abraham. Sei le defezioni per lo Special One – Spinazzola, Cristante, Smalling e Ibanez, più Diawara e Darboe in Coppa d’Africa -, ben 11 quelle per Mazzarri: Aresti, Keita Balde, Strootman, Oliva, Grassi, Ceppitelli, Walukiewicz, Bellanova, Ceter Valencia, Rog, più ‘l’epurato’ Caceres. Il Cagliari scende in campo all’Olimpico con un 3-4-1-2 dove, davanti a Cragno, ci sono Goldaniga, Altare e Carboni, Zappa e Dalbert sulle corsie esterne, Marin e Deiola in mediana, con Pereiro alle spalle di Joao Pedro e Pavoletti. Solo panchina per Nandez e Lykogiannis.
    Il neo-acquisto Sergio Oliveira decide Roma-Cagliari al 45′
    Mourinho mostra grande rispetto ad un Cagliari in emergenza, ma in grande fiducia dopo le due vittorie consecutive contro Sampdoria e Bologna, che l’hanno prepotentemente riavvicinata alla zona salvezza. L’approccio della Roma è chiaro: grande compattezza e fulminee ripartenze. Tra l’idea di partenza e la realizzazione pratica in campo, però, ce ne passa e soltanto a tratti i giallorossi trasmettono una reale sensazione di pericolosità dalle parti di Cragno. Ancora meno, sull’altro versante, quanto prodotto dalla formazione sarda nell’area di rigore presidiata da Rui Patricio. C’è un altro portoghese, però, destinato a prendersi la scena: è il nuovo acquisto Sergio Oliveira, ammonito per eccesso di foga dopo 23′, che sposta l’equilibrio del primo tempo trasformando – al 33′ con un freddissimo piatto destro rasoterra – il secondo penalty assegnato dall’arbitro Maggioni, stavolta per un fallo di mano di Dalbert (sanzionato col cartellino meno grave) su una conclusione dal limite dello stesso ex centrocampista del Porto, dopo quello – poi revocato dal Var – per il presunto fallo di Carboni su Zaniolo al 5′. In mezzo, un’occasione importante di testa con Abraham su cross di Maitland-Niles, ben neutralizzata dall’estremo difensore rossoblù (13′) e i gialli rimediati da Pavoletti e Carboni, che li costringeranno a saltare la prossima sfida alla Sardegna Arena contro la Fiorentina per squalifica. In chiusura, finisce nella lista dei ‘cattivi’ del direttore di gara – cinque in tutto nei primi 45′ – anche Gianluca Mancini.
    Traversa di Joao Pedro, la Roma batte il Cagliari 1-0
    Avvio sprint della Roma nella ripresa, con Felix Afena-Gyan che semina il panico in velocità: la scelta del giovane attaccante di Mourinho di mettersi in proprio e tentare la conclusione da posizione defilata non paga, col pallone che termina debolmente fra i guantoni di Cragno (49′). Al 55′ ci prova poi Mkhitaryan con un mancino dalla distanza senza fortuna, ma è ancora il rapido ghanese classe 2003 a rendersi pericoloso al 57′, a tu per tu con l’estremo difensore sardo, dopo lo splendido lancio di Abraham: l’uscita coraggiosa del portiere scuola Brescia, che si prende suo malgrado un calcione in testa che costa il giallo a Felix, tiene il Cagliari in partita. Mentre i tecnici, con gli stessi effettivi dal primo minuto, studiano le mosse mandando a scaldare alcuni elementi in panchina, una progressione dell’armeno al 65′ regala un’opportunità a Veretout, che si spegne anch’essa fra le braccia di Cragno. Nandez rileva Pereiro al 69′, un minuto più tardi Altare, ammonito, fa gridare al rosso la panchina giallorossa per un’entrataccia su Gyan, Carboni cerca una conclusione velleitaria da fuori al 71′, Zaniolo – al 74′ – mette paura a Mazzarri con una ripartenza disarmante e un tiro potente che non inquadra lo specchia poi, dopo l’avvicendamento Shomurodov-Felix, il neoentrato uzbeko, servito da ‘Miki’, calcia senza sorprendere Cragno (78′). Lykogiannis prende il posto di Dalbert, ma all’80’ è ancora la Roma ad andare ad un passo dal 2-0, con l’armeno ancora protagonista nelle vesti di rifinitore ed Abraham che pecca di lucidità e freddezza sotto porta. Una mole sconfinata di chance sprecate e beffa che non si consuma per questione di millimetri: all’84’ ci prova ancora invano Sergio Oliveira, rovesciamento di fronte e Marin, Pavoletti, Deiola e Nandez confezionano il tap-in facile facile per Joao Pedro, sul quale si salva Rui Patricio con un intervento miracoloso e con l’ausilio della traversa. Karsdorp per Zaniolo, Gagliano per Altare e al 93′ altra clamorosa chance ospite: Nandez attacca la profondità, sfila alle spalle di Vina ma, ipnotizzato dal lusitano guardiano della porta capitolina, fallisce il controllo di petto e l’azione sfuma. Gli ingressi di Bove per Veretout e Keramitsis – all’esordio in A – per Maitland-Niles accompagnano il triplice fischio finale. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Empoli 1-1: Nani, esordio con assist in meno di 2'!

    VENEZIA – Tutti in piedi per Nani. Il Penzo acclama il suo nuovo idolo, l’ultimo acquisto arrivato dal mercato invernale e che è già determinante per il Venezia. L’ex Lazio entra al intorno al 70′, quando l’Empoli controlla la partita 1-0 grazie al gol di Zurkowski segnato nel primo primo tempo, e in meno di due minuti regala l’assit prezioso per Okereke, che poi batte Vicario e firma l’1-1 finale. Una giocata da campione che fa impazzire i suoi nuovi tifosi e che beffa Andreazzoli. Gli uomini di Zanetti salgono a 18 punti in classifica, l’Empoli si porta a 29.Guarda la galleryVenezia, Nani entra e regala il pari a Okereke: 1-1 con l’Empoli
    Zurkowski segna al volo
    I duelli, la lotta e l’intensità animano la partita, ma è la qualità del gioco offensivo dell’Empoli a fare la differenza. La squadra di Andreazzoli costruisce in scioltezza, si muove bene e palleggia meglio, arrivando al gol al 26′: Bandinelli da sinistra trova Zurkowski che al volo, di destro, non sbaglia e firma l’1-0. Al Venezia è concessa solo qualche sortita, affidandosi all’estro di Aramu. Poca roba per impensierire i toscani, che ancora con Zurkowski, prima della fine del tempo, sfiorano il raddoppio.
    Super Nani: esordio con assist!
    Almeno l’approccio del Venezia nella ripresa è diverso, anche se le occasioni da gol faticano ad arrivare. Okereke ci prova due volte, di testa e con una botta al volo da fuori area: ancora troppo poco per fare male all’Empoli, attento in difesa. Zanetti allora al 70′ si gioca la carta Nani. Ingresso, applausi e subito decisivo: al 73′ il portoghese chiede il pallone, scambia con Aramu e poi imbuca per Okereke, che davanti a Vicario resta freddo e pareggia 1-1. Il Penzo impazzisce di gioia per il primo assist di Nani, subito decisivo per strappare un punto. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Inter, piace il Multigol Ospite 1-2

    Al “Gewiss Stadium” la sfida si preannuncia equilibrata. Domenica sera gli uomini allenati da Simone Inzaghi giocano in trasferta sul campo dell’Atalanta.
    Atalanta-Inter show! Fai ora i tuoi pronostici
    I numeri delle due squadre in campo
    Edin Dzeko e soci nei prmi 10 incontri disputati lontano dai lidi amici hanno fatto registrare 7 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta con 24 gol realizzati e 9 subiti (solo 1 nelle ultime cinque). La “Dea” al “Gewiss Stadium” segna e subisce gol con estrema facilità. Con 18 reti all’attivo e 15 al passivo i bergamaschi in casa hanno regalato in 7 gare su 9 sia il Goal che l’Over 2,5. La sfida si preannuncia spettacolare ma occhio ai precedenti. L’Inter negli ultimi 5 confronti disputati a Bergamo non ha mai realizzato più di due gol. Da provare il Multigol Ospite 1-2 al 90’. LEGGI TUTTO

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    Mourinho: “Dopo il ko con la Juve alla Roma servirà coraggio”

    Mourinho sul discorso dopo Roma-Juve
    “Loro l’hanno preso bene, penso. Nel senso che non è stato facile da sentire, ma per gente perbene che vuole migliorare, che si fida della mia esperienza, del processo, io vedo sempre questa gente aperta, positiva. Ho sentito gente che vuole migliorare, non è gente permalosa. Anche nei momenti difficili dico che mi fa piacere lavorare con questa gente. I giocatori sono aperti, il resto si fa poco a poco. La situazione psicologica è stata ovvia per tutti. Per dare un esempio, in quel periodo dove abbiamo sofferto i tre gol, abbiamo fatto un fallo, se fossi stato in campo io ne avrei fatti 4 da solo. Siamo ancora un po’ naif in questo senso. Sergio sapeva tanto di noi, e si è reso conto di quanti giovani ci siano, anche quelli di profilo più alto. Il risultato offusca 70 minuti buoni fuori, ma per chi lavora dentro no. Abbiamo lavorato tanto, non possiamo dimenticarli quei 70 minuti, dobbiamo prenderli e analizzare tutto ciò che di buono abbiamo fatto. Abbiamo fatto tante cose fatte bene, non le possiamo dimenticare. Il dolore è per il risultato. Ogni volta che la squadra sbagliava abbiamo analizzato il motivo, del perchè abbiamo fatto errori individuali, non è stato solo un collasso mentale, ma anche errori individuali. Anche il terzo gol, che ho detto che Eldor non ha chiuso, ma dopo di lui ci sono stati altri errori. Però immagina quanto è difficile farlo dopo il peso di quella partita. Ma abbiamo lavorato bene. Cagliari? Conosco Mazzarri, è una squadra competitiva, viene per un punto, ma chi viene per uno a volte ne prende tre… sappiamo che non sarà facile, ma ci siamo preparati”.
    Mourinho su Sergio Oliveira e Maitland-Niles
    “Oliveira costruttore di gioco e nuovo rigorista? Non ci ho ancora pensato, non lo so. Dobbiamo decidere. In questo momento non ti posso rispondere, abbiamo lavorato su talmente tante cose che palla inattiva e rigore non li abbiamo trattati in settimana. Abbiamo dato a Sergio e Maitland conoscenza tattica della squadra e non solo a loro, anche a chi è qui con me da tanto e non è ancora vicino ad essere perfetto tatticamente. Oliveira? Non avrei mai immaginato di poterlo prendere, non era un nome che avevo fatto conoscendo il nostro profilo di mercato e l’importanza che aveva lui in una squadra come il Porto. Mai pensato che fosse possibile prenderlo. E quando ho avuto la possibilità da Pinto ovviamente ho detto subito di sì. Ma non perchè è un regista. E’ diverso, ha un carattere di cui abbiamo bisogno, esperienza, personalità. E’ multifunzionale, sa giocare, può arrivare, migliora la nostra rosa. Si tratta di migliorare a poco a poco le opzioni in rosa, per questo dico che questa finestra è stata positiva. Abbiamo preso due giocatori presto e questo è merito del direttore, e loro due migliorano le nostre opzioni. Fino ad ora abbiamo fatto 7 mesi con un terzino destro solo, se Karsdorp aveva problemi era un dramma. Con l’Inter eravamo completamente sbilanciati. Con Maitland non è stato un problema, può giocare anche a sinistra. O quando giochiamo a tre. E Sergio in tutti i sistemi tattici a centrocampo può fare tutto. Con sei mesi di competizione davanti, sono tante partite e tante cose da poter fare. Cambiare tre che hanno giocato poco con due che giocheranno tanto è importante”.
    Mourinho su El Shaarawy, Smalling e Karsdorp
    “Ho fatto la conferenza stampa alle 2… non posso darti risposte che magari darei alle 7. Chiama alle 7, e magari ti rispondono. Vediamo se si può allenare oggi, forse nel caso sarà in panchina. Penso che non avremo 12 giocatori in panchina, ci saranno 3-4 Primavera. Se uno che non si è allenato come Stephan, se arriva sarà in panchina. Indisponibili? Non posso dire, posso dire chi non si è allenato con noi ultimamente. Sapete già chi è squalificato, El Shaarawy, Smalling e Karsdorp.. non si sono allenati, oggi vediamo”.
    Mourinho su Veretout
    “La nostra rosa se vedi il numero di partite e minuti che hanno giocato, può essere grande nei numeri, ma nella pratica 14-15 giocatori giocano quasi sempre. E questi diventano super importanti. In condizioni normali, nessuno deve essere così importante. Fino alla settimana scorsa, Karsdorp era indispensabile, adesso non lo è già più. Più opzioni abbiamo, meno diventano fondamentali i singoli. Per dire, con Cristante, Bove, Pellegrini, Oliveira, Mkhitaryan… in questo momento siamo abbastanza equilibrati. Possiamo dare ossigeno ai giocatori. Veretout sarà sempre importante per noi, è di qualità, ma nelle ultime partite non è stato all’altezza del potenziale che ha. Ma è sempre importante”.
    Mourinho sul mercato
    “Sono contento perchè conosco il profilo di mercato che possiamo fare. Ringrazio lo sforzo della società e il lavoro di Pinto per migliorare la rosa. Sono una persona controllata, equilibrata, penso che abbiamo fatto un buon mercato, in funzione di quello che siamo, per questa situazione attuale. Il mercato è sempre complicato, anche per chi ha soldi da spendere. Per prendere due giocatori in prestito a gennaio, che sono già pronti a giocare, non era facile. Se pensiamo a Calafiori, Mayoral e Villar e quanto hanno giocato, cambiare i minuti di questi tre per i minuti che possono giocare loro è un miglioramento. Non mi aspetto un terzo giocatore, abbiamo fatto il possibile”.
    Mourinho su Spinazzola
    “Io chiedo il contrario di quello che loro hanno fatto. Quando gioco con due davanti chiedo pressione, anche quando cerchiamo di pressare alto, possiamo avere riferimenti individuali. Il gol di Dybala è stata la seconda volta che è successo, al loro primo tiro hanno fatto gol, ma prima, una mezza opportunità, è stata una fotocopia di quell’azione. Il giocatore, attratto dalla’vversario, non copriva la zona interiore. Avevamo lavorato su una cosa, ne è stata fatta un’altra. Può succedere di sbagliare. Spinazzola? Vorrei sapere chi è stato il fenomeno che ha deciso che a novembre potesse tornare a giocare. L’ha detto lui? Super ottimista e anche un po’ pazzo, informato da qualcuno che l’ha voluto motivare, ma l’ha fatto male. E’ una lesione difficile da recuperare. Ogni settimana che passa, sembra ne serva una di più. Io ho pensato che questa stagione non lo avrò. Sono contento se si presenta la prospettiva di averlo prima. Sono tranquillo, lui soffre più di me, io gli dico sempre la stessa cosa, che manca un giorno di meno”. LEGGI TUTTO