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    La Serie B ormai è una vera A2: tante big, speranza Cheddira

    TORINO – Il primo turno di Coppa Italia ha confermato quanto sia quasi doveroso ribattezzare la Serie B in A2. Non era mai successo che ben 5 squadre di Serie A si dovessero arrendere a formazioni di B (e neanche tutte di primissima fascia), confermando che la distanza fra la A (o perlomeno, la parte bassa della massima serie) e la B va riducendosi. Perché domani, con l’anticipo Parma-Bari (ore 20.45), scatta una Serie B da stropicciarsi gli occhi, con tante squadre che possono ambire alla promozione e ben sei capoluoghi di regione rappresentati (in Serie A sono 7). E’ una B che gode di ottima salute, dove s’investe parecchio (grazie a una migliore vendita dei diritti tv, fatta un anno fa, con tre broadcaster, Sky, Dazn e Helbiz Live, che trasmettono tutte le gare, anche all’estero), con club di B talvolta in grado di contendere a società di A giocatori promettenti (è il caso della Ternana che ha appena annunciato il centrocampista senegalese Mamadou Coulibaly, formatosi in B ma che in A a Salerno aveva fatto vedere buone cose nell’ultima stagione).
    QUANTE BIG Una B dove, per gli scommettitori, le prime favorite sono il Genoa di Coda e il Cagliari di Lapadula. Ma attenzione a chi ha incantato in Coppa: il Bari che ha vinto 4-1 a Verona con la tripletta di Cheddira (ne sentiremo molto parlare, prossimamente), il Parma che ha sbancato Salerno 2-0, il neo promosso Modena che si è aggiudicato il derby emiliano col Sassuolo (3-2), la Spal che ha vinto a Empoli ai supplementari (2-1), così come il Cittadella a Lecce (3-2). Ma attenzione anche al Brescia che ha annichilito il Pisa (4-1), a maggio finalista dei playoff. I toscani hanno pagato l’essersi mossi in ritardo sul mercato, stesso discorso per il Palermo, appena passato a Corini dopo le dimissioni di Baldini, squadre che si stanno componendo solo ora ma che diranno la loro nella lotta per la A. Insomma, una B tutta da gustare, tanto più che a novembre non si fermerà durante i Mondiali, a differenza di tutti i campionati europei, guadagnando quella vetrina che merita da tempo. LEGGI TUTTO

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    Genoa, inizio shock. E quel… Caso sul mercato

    TORINO – Il Genoa che si ritrova in B dopo 15 anni, dovrà misurarsi con un calendario tostissimo in avvio di campionato. Il computer non è stato benevolo col Grifone, soprattutto nelle prime 5 giornate. Si parte dalla trasferta di Venezia, poi esordio casalingo col Benevento, quindi fuori casa a Pisa (c’è un bel gemellaggio fra le due tifoserie), al Ferraris col Parma, quindi trasferta a Palermo. Un percorso che però non spaventa l’allenatore Blessin, anzi. “Affrontare le grandi all’inizio è stimolante. Ci farà capire da subito le nostre potenzialità, sono felice di questo calendario”, ha dichiarato il tecnico tedesco. Tuttavia nella tifoseria, pur compatta nell’appoggio alla 777 Partners (si punta a 20mila abbonamenti), iniziano a serpeggiare i primi malumori, specie dopo il ko nell’esordio in amichevole col Lucerna (2-0). In realtà Blessin con gli svizzeri ha fatto parecchi esperimenti e schierato diversi Primavera, non disponendo degli ultimissimi acquisti, dunque non ha molto senso farsi già ora un’idea precisa del Genoa che verrà.
    IL BABY CONTESO Quel che desta perplessità però, è la possibile cessione dell’attaccante-trequartista Giuseppe Caso, 24 anni il 9 dicembre, inseguito da tutta la B che conta e che sarebbe vicinissimo al Frosinone, si dovrebbe chiudere la prossima settimana. Va ricordato che Caso è stato convocato dal ct Mancini nell’ultimo stage azzurro. Che negli ultimi mesi dell’ultima stagione di B, era l’uomo in più del Cosenza, che s’è salvato ai playout grazie alle sue giocate, ogni allenatore avversario che lo affrontava studiava qualcosa per provare a limitarlo. Insomma, se restasse al Genoa, Caso sembrerebbe l’uomo giusto per innescare al meglio il bomber Coda. E invece no, con ogni probabilità partirà, vista anche la delicata situazione contrattuale (va in scadenza nel 2023). Ma il rischio di rimpiangerlo, in un Genoa che è retrocesso perché era quasi inesistente in avanti, è molto alto. LEGGI TUTTO

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    Serie B, con il Palermo ora è davvero un'A2

    TORINO – Da qualche anno è diventato un trito modo di dire: “Questa non è una Serie B, è un’A2”. Prima probabilmente si esagerava un po’, ma ora ci siamo, stavolta lo è diventata davvero un’A2. Nel prossimo campionato la Serie B rappresenterà sei capoluoghi di regione (Genova, Venezia, Cagliari, Bari, Perugia e Palermo), cinque in più dell’ultima stagione, solo uno in meno di quanti ne rappresenta la Serie A. Per ritrovare in B qualcosa del genere, bisogna fare un salto indietro di 15 anni, tornare alla celeberrima stagione della Juve in B: anche nel 2006/07 c’erano sei capoluoghi di regione, rappresentati da Juventus, Napoli, Genoa, Bari, Triestina e Bologna. Rispetto ad allora però c’è un livello medio più alto, perché alle attuali 6 regine, vanno aggiunte piazze importanti e ambiziose come Parma, Pisa, Brescia, Benevento, Terni, Modena, Ferrara con la gloriosa Spal ora di Tacopina e Frosinone. Insomma, si annuncia una B imperdibile, con almeno 10 squadre in lotta per la A, quando ancora abbiamo negli occhi la pazzesca finale di ritorno dei playoff fra Pisa e Monza del 29 maggio, finita 3-4 ai supplementari, uno spot bellissimo per la B che finalmente diventa appetibile come meritava da anni. E gongolano le tv – Sky, Dazn ed Helbiz Live – che l’anno scorso si sono aggiudicate i diritti televisivi fino al 2024 portando alle società il doppio di quanto la B ricavava prima: un investimento lungimirante che pagherà soprattutto nei prossimi due anni, quando tanti appassionati, non necessariamente legati alle piazze in competizione, potranno rimanere agganciati alla B. Che furbescamente, fiutata la buona aria che tira, ha deciso di andare in campo durante i Mondiali del Qatar. La Serie B, a differenza di tutti i grandi campionati europei, a novembre e dicembre non si fermerà e potrà così lenire la ferita per l’assenza dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Il Padova si arrende al Palermo: la Serie A e la Serie B 2022-23

    PALERMO – Per il secondo anno consecutivo sfuma nella finale dei play-off di C l’obiettivo promozione del Padova. Al Barbera, dopo l’1-0 in Veneto dell’andata, il Palermo festeggia grazie al rigore di Brunori il ritono in B tre anni dopo il fallimento della società. È così completo il quadro delle 20 squadre che parteciperanno al campionato cadetto 2022-23, con i siciliani che raggiungono Sudtirol, Bari e Modena tra quelle provenienti dalla terza divisione e che prenderanno il posto di Pordenone, Crotone, Alessandria e Vicenza, impegnate il prossimo anno nell’ex Lega Pro. Venezia, Genoa e Cagliari, retrocesse dalla Serie A, sostituiranno invece Lecce, Cremonese e Monza, promosse nel massimo campionato italiano. 
    Le 20 squadre della Serie A 2022-2023
    Atalanta, Bologna, Cremonese (promossa), Empoli, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Lecce (promossa), Milan, Monza (promossa), Napoli, Roma, Salernitana, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Torino, Udinese, Verona.
    Serie A 2022/23: le 20 squadre, le date e le pause
    Le 20 squadre della Serie B 2022-2023
    Ascoli, Bari (promossa), Benevento, Brescia, Cagliari (retrocessa), Cittadella, Como, Cosenza, Frosinone, Genoa (retrocessa), Modena (promossa), Palermo (promossa), Parma, Perugia, Pisa, Reggina, Spal, Südtirol (promossa), Ternana, Venezia (retrocessa).
    Serie B, le date del prossimo campionato
    La Serie B sarà la prima a prendere il via, presumibilmente sabato 13 agosto, nel week end di Ferragosto. La trentottesima ed ultima giornata, invece, dovrebbe andare in scena il 19 maggio. Non si conoscono ancora, però, le date del sorteggio dei calendari, previsto per luglio: nel 2021 si svolsero il 24 del medesimo mese. 
    La A si ferma per Qatar2022, nessuna pausa in B
    Contrariamente con quanto previsto dalla massima divisione italiana e dalle principali leghe europee, il campionato cadetto non andrà in pausa in occasione dei Mondiali di Qatar2022, i primi nella storia a svolgersi in inverno. La A, infatti, che partirà il week end del 13 e 14 agosto e che si chiuderà il 4 giugno, vivrà una lunga sosta dal 14 novembre al 4 gennaio. Il prossimo 24 giugno, invece, andrà in scena la presentazione del calendario della prossima stagione, segnata da un importante ritorno: in caso di arrivo a pari punti, scudetto e retrocessione si decideranno mediante spareggio. Abolita quindi la regola dei confronti diretti, che resterà però in vigore per quanto riguarda le qualificazioni alle coppe europee. LEGGI TUTTO

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    Monza-Pisa, il pronostico sull'Under/Over 2,5

    Giovedì 26 maggio alle 20.30 è in programma il match d’andata della finale playoff di Serie B tra Monza e Pisa. A differenza delle semifinali qualora dovesse esistere una situazione di parità dopo i 180 minuti di gioco, verranno disputati tempi supplementari e, eventualmente, i calci di rigore per stabilire chi verrà promosso in Serie A. In campionato il Pisa ha battuto 2-1 il Monza sia all’andata che al ritorno, ora un nuovo capitolo. Quello decisivo.
    Monza-Pisa, fai il tuo pronostico
    Pisa abbonato all’Under 2,5
    In semifinale il Pisa di Luca D’Angelo si è confermato cinico superando il Benevento, a conti fatti, con un solo gol segnato: turno poi superato in virtù del miglior piazzamento nella regular season rispetto ai sanniti.
    Il Monza si è sbarazzato del Brescia con un doppio 2-1, ribaltando le Rondinelle che erano andate in vantaggio in entrambe le occasioni. E all’U-Power Stadium, adesso, che partita sarà? Uno sguardo alle statistiche. In casa il Monza fa registrare perfetto equilibrio nel computo Under/Over 2,5 e Goal/No Goal: sono infatti 10 le uscite di ciascuno di questi quattro esiti.
    Anche il Pisa, lontano dall’Arena Garibaldi (playoff compresi), ha all’attivo 10 Goal e 10 No Goal. Nell’Under/Over invece l’equilibrio si spezza in favore del primo, presente in 14 trasferte dei toscani con soli 6 Over a completare il quadro. Dunque, per chi si vuole affidare alla statistica il pronostico sarebbe Under 2,5.
    Altro dato da tener d’occhio. Il Multigol 1-3 si è visto in 29 delle 40 gare complessivamente disputate dai nerazzurri e in 27 dei 40 incontri invece giocati dal Monza. LEGGI TUTTO

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    Monza-Brescia, il pronostico del match

    l nome della seconda finalista dei playoff di Serie B uscirà dal confronto tra Monza e Brescia. Due squadre protagoniste di un bel primo round al Rigamonti con Moreo che ha inizialmente illuso le Rondinelle, freddate poi dalla doppietta del danese Gytkjaer (il secondo gol su calcio di rigore).
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    Il Monza può andare a segno, scopri il pronostico
    Il 2-1 finale consegna alla squadra di Stroppa un vantaggio non indifferente. I brianzoli infatti possono addirittura permettersi il lusso di perdere con un gol di scarto per andare a giocarsi la promozione in Serie A.Da segnalare che il Monza ha chiuso la stagione regolare col titolo di “seconda squadra della B” per numero di punti ottenuti in casa. In trasferta, invece, solo l’Ascoli ha fatto meglio di Moreo e compagni, che però nel 2022 hanno festeggiato i tre punti fuori casa soltanto contro Reggina e Crotone (retrocesso in Serie C).Quello del Rigamonti è stato il terzo confronto stagionale tra le due squadre, finora il Brescia non ha ancora mai vinto: due successi dei brianzoli con in mezzo il pareggio per 1-1 di metà aprile. Curiosità, tutti e tre gli incontri hanno regalato il Multigol 2-3. Sarà ancora così? Il match può essere anche l’occasione per sperimentare tipologie di giocata diverse da quelle più standard. Una di queste la si può rintracciare all’interno delle “Combo”, ad esempio quelle che legano in un’unica opzione il numero di gol segnati dalla squadra di casa e quelli realizzati dagli ospiti. Nel caso di Monza-Brescia occhio a “Over 0,5 Casa più Under 1,5 Ospite”. Ovvero, almeno un gol del Monza e massimo uno da parte dei ragazzi allenati da Eugenio Corini. LEGGI TUTTO

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    Il Vicenza retrocede: il Cosenza vince 2-0 e resta in serie B

    COSENZA –  Il Vicenza torna in serie C dopo due anni: è infatti il Cosenza a spuntarla nel playout salvezza di serie B: la squadra di Baldini vanifica il successo per 1-0 della gara d’andata perdendo 2-0 al “San Vito-Marulla”: è una doppietta di Larrivey a condannare i veneti alla retrocessione e a regalare il quinto campionato di fila in cadetteria ai calabresi. Veneti che non riescono dunque a rovesciare il gap del peggior piazzamento in stagione regolare, che aveva visto i rossoblù chiudere con un punto di vantaggio sui biancorossi.  
    Cosenza-Vicenza 2-0, tabellino e statistiche
    Serie B, il calendario dei playoff
    Gara contratta, occasione per Ranocchia nel primo tempo
    Bisoli si affida alla coppia Larrivey-Caso per guidare l’attacco dei rossoblù, mentre la squadra di Baldini schier Diaw unica punta sostenuto da Ranocchia e Dalmonte. E’ il Vicenza a cercare con maggior convinzione la via gol nei primi minuti: al 9′ è infatti Ranocchia ad impensierire dal limite Matosevic, mentre al 24′ Diaw non arriva per pochi centimetri su un cross tagliato dalla destra di Dalmonte. E’ ancora l’ex Cittadella e Monza a rendersi pericoloso poco dopo quando, dopo una respinta da “brivido” di Camporese su un cross tagliato ancora di Dalmonte, Lukaku lo pesca in area con un cross dalla sinistra ma il suo colpo di testa viene bloccato dal portiere. Il Cosenza fatica a trovare gli spunti degli attaccanti, ben imbrigliati dal trio Brosco-De Maio-Bruscagin, e nel finale del primo tempo reclama un rigore per una caduta in area di Florenzi: l’arbitro però è vicino e lascia proseguire. 
    La doppietta di Larrivey condanna il Vicenza alla C
    Bisoli vuole dare più peso al reparto offensivo e al rientro in campo nel secondo tempo mette in campo Zilli (autore del gol contro il Cittadella che ha concesso ai calabresi di disputare lo spareggio) al posto di Carraro: calabresi in campo col tridente. Dopo 20”, Zilli è subito protagonista: è infatti una respinta del portiere sul suo colpo di testa ad essere ribadita in reta da Larrivey, che fa esplodere il Marulla col suo 7° gol stagionale e porta il Cosenza in vantaggio. Risponde subito il Vicenza, con Maggio che tira al volo su una respinta di pugno di Matosevic ma manda a lato. Al 54′ Caso si porta a tu per tu col portiere dopo una splendida azione personale sulla sinistra, ma il suo tiro viene deviato in angolo da Contini. Baldini prova a scuotere i suoi, inserendo Meggiorini e Da Cruz al posto di Cavion e Bruscagin, ma è ancora l’attaccante numero 10 dei rossoblù ad impegnare ancora Contini, stavolta con un tiro dal limite. Al 65′ i calabresi raddoppiano: su un calcio di punizione di Liotti Brosco interviene di mano per anticipare il colpo di testa dell’avversario. Massa fischia il rigore: freddo ancora Larrivey a spiazzare il portiere e firmare il 2-0. Maggio e compagni non si rendono mai effettivamente pericolosi nel cercare il pari, se non con un sinistro di Giacomelli al 93′: Vicenza in serie C, il Cosenza si salva LEGGI TUTTO