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    Juve Primavera, Ventre illude i bianconeri: a Vinovo vince il Verona

    Juve-Verona Primavera 1-2, rivivi la diretta

    98′ – Termina qui la sfida!Il Verona vince di misura a Vinovo. La Juve va avanti ma poi cade sotto i colpi dell’Hellas. 

    95′ – Cambio Verona!Fuori Nwanege e dentro Fagoni.

    90′ – Cambio per il Verona!Dentro Nwachukwu e fuori Monticelli. 

    89′ – Doppio cambio per la Juve!Dentro Merola e Scienza, fuori Keutgen e Ventre. 

    88′ – Zelezny si supera ancora su De Battisti!

    86′ – Cambio per il Verona!Dentro Devoti e fuori Pavanati. 

    81′ – Pericoloso il Verona!Tiro-cross velenoso di Pavanati, pallone fuori di un soffio. 

    75′ – Il Verona continua a spingere per provare a chiuderla, la Juve fatica anche con l’uomo in meno. 

    71′ – Pericoloso il Verona!De Battisti crossa al centro per Vermesan, il destro al volo dell’attaccante è preda di Zelezny. 

    68′ – Doppio cambio per la Juve!Dentro Boufandar e Biliboc, fuori Ripani e Lopez. 

    67′ – GOL VERONA!Raddoppia la formazione di Sammarco! Zelezny si supera, ancora una volta, ma non basta perché Vermesan stavolta riesce a ribadire in rete sulla ribattuta. 

    64′ – Occasione Verona!Pavanati fa tutto da solo e poi va alla conclusione con la punta, stile calcetto, e il pallone si stampa sul palo. 

    63′ – Agbonifo crossa al centro, Zelezny esce bene e anticipa Vermesan. 

    60′ – Vacca prova ad accendersi salta l’uomo e viene steso in area. Per l’arbitro però tutto regolare e nessun fallo da parte della difesa del Verona. 

    54′ – Savio salva la Juve!Il difensore bianconero riesce a immolarsi sul tiro di Vermesan. 

    52′ – Cambio per la Juve!Dentro Verde e fuori Florea. 

    50′ – Occasione Verona!Dalla Riva col destro dal limite coglie la traversa, sulla ribattuta Vermesan calcia a botta a sicura ma Zelezny si supera e devia il pallone. 

    48′ – JUVE IN DIECI!Errore doppio di Bassino: prima si fa scippare il pallone da Monticelli e poi lo stende al limite dell’area. L’arbitro non ha dubbi ed estrae il rosso diretto. 

    46′ – Iniziata la ripresa.

    INTERVALLO

    45+1′ – GOL VERONA!Agbonifo pennella al centro e Monticelli di testa firma l’1-1. 

    45′ – Un minuto di recupero. 

    43′ – Agbonifo fa quel che vuole sulla destra, il suo cross è preda della difesa bianconera che libera. 

    39′ – Occasione Verona!Agbonifo mette in mezzo, Vermesan da pochi passi viene murato da Bassino che salva la Juve. 

    36′ – La Juve fatica a trovare occasioni pericolose in avanti. 

    34′ – Pericoloso il Verona!Stavolta è Dalla Riva a provarci, il suo tiro però finisce fuori. 

    30′ – Ritmi piuttosto bassi a Vinovo. 

    26′ – Occasione Verona!Pavanati si infila tra le maglie della difesa bianconera ma è bravo Savio a chiuderlo prima della conclusione dell’attaccante scaligero. 

    20′ – Momento di grande equilibrio della partita.

    16′ – Il Verona ci prova!Agbonifo va al tiro direttamente su punizione, destro alto e che non impensierisce Zelezny. 

    13′ Ci prova De Battisti!Il tiro del giocatore scaligero però finisce fuori. 

    10′ – Prova a farsi vedere in avanti il Verona!De Battisti lavora un bel pallone sulla sinistra e crossa al centro, Bassino è ben appostato e si salva in angolo.  

    5′ – GOL JUVENTUS!Subito avanti i bianconeri: Vacca vede l’inserimento di Ventre sulla destra, l’esterno insacca superando Magro con un tiro potente e preciso. 

    1′ – Iniziato il match. 

    Juve-Verona Primavera, data e dove vederla

    La sfida tra Juve-Verona Primavera, valida per la quattordicesima giornata del Primavera 1, sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e anche in diretta streaming sul sito dell’emittente stessa. Le due squadre scenderanno in campo alle ore 15:00 di sabato 7 dicembre allo Juventus Trainig Center di Vinovo. Sarà possibile seguire la diretta testuale qui su Tuttosport.

    Juve-Verona Primavera, le formazioni ufficiali

    Juventus (3-4-2-1): Zelezny, Savio, Montero, Bassino (C), Ventre, Ripani, Keutgen, Nisci, Lopez Comellas, Florea, Vacca. A disposizione: Vinarcik, Boufandar, Srdoc, Verde, Biliboc, Scienza, Finocchiaro, Mazur, Sosna, Djahl, Merola. Allenatore: Magnanelli.

    Hellas Verona: Magro, Kurti, Dalla Riva (C), Nwanege, Agbonifo, Szimionas, Vermesan, Pavanati, De Battisti, Barry, Monticelli. A disposizione: Zouaghi, Popovic, Bancila, Casagrande, Vapore, Jablonski, Stella, Albertini, Fagoni, Devoti, Nwachukwu. Allenatore: Sammarco.

    Arbitro: Mattia Ubaldi, assistito da Giorgio Ermanno Minafra e Massimiliano Starnini.

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    Non solo Conte e Giuntoli, riecco Manna: “Juve costruita per vincere”

    Juventus-Napoli, parla Giovanni Manna
    “De Laurentiis mi ha chiamato a fine febbraio, è stato inaspettato”, ha esordito così il nuovo direttore sportivo dei partenopei, aggiugendo: “sono molto orgoglioso di essere a Napoli. Per me è stata una chiamata inaspettata quella del Napoli, in un periodo molto tranquillo della mia vita. A fine febbraio mi hanno contattato il dottor Chiavelli e il Presidente: è stata una grande emozione, devo ammetterlo”.
    Sul caso dell’estate legato a Victor Osimhen e alcuni nuovi acquisti: “Voleva andare via, il prestito è stato appagante per tutti. McTominay e Gilmour volevano fortemente venire qui. Sicuramente è stato un mercato un po’ complicato, perché viziato dalla condizione di Victor ed altre uscite per poter finanziare le nostre entrate. Grazie alla lungimiranza del presidente siamo riusciti ad arrivare comunque agli obiettivi che ci eravamo prefissati. Speriamo che il campo ci dia ragione.
    Manna sul calciomercato del Napoli
    Sull’arrivo di Lukaku, in una trattativa durata forse troppo: “La situazione di Victor ci ha condizionato. Lui stesso ha espresso la volontà di non giocare più per il Napoli e di voler andare via: non ci sono state le condizioni inizialmente per far sì che questo trasferimento avvenisse. Ma ci mancava un attaccante diverso per caratteristiche che coniugasse le esigenze tecniche nostre e dell’allenatore. Da qui l’accelerata sul trasferimento di Romelu”.
    Osimhen in Turchia? “È stata un’opportunità, il mercato era chiuso in Europa. Loro si sono approcciati a noi appena finita la nostra sessione estiva. Non eravamo apertissimi all’inizio, perché si erano presentate delle situazioni analoghe lungo il mercato, ma né noi né Victor volevamo un prestito. Poi parlando con il calciatore siamo riusciti a trovare una quadra e la soluzione è stata appagante per tutti. È chiaro che noi avremmo voluto venderlo, ma non è stato possibile”.
    “Scott McTominay ha voluto fortemente venire a Napoli – continua Manna – e questo è stato appagante e deve esserlo per tutti noi. Se un calciatore del Manchester United sceglie di venire a Napoli, nonostante abbia altre opportunità, dobbiamo essere orgogliosi. È un’operazione che parte da lontano, già nei primi giorni di giugno avevo avuto qualche contatto con l’agente, ma non pensavo lo prendessimo. Abbiamo continuato a mantenere questi rapporti, fino al momento in cui ci siamo seduti con il Manchester United e abbiamo capito che si poteva fare, anche forti della volontà del calciatore”.
    La storia degli azzurri racconta di tanti grandi calciatori che hanno indossato la maglia all’ombra del Vesuvio: “Io nella storia recente del Napoli ricordo grandi calciatori. A Napoli ha giocato Gonzalo Higuain, che io reputo uno dei più grandi attaccanti degli ultimi anni. Ci sono stati giocatori che dal Real Madrid sono venuti a Napoli ed hanno finito qui la carriera. La vittoria dello scudetto e il consolidamento in Champions League hanno dato all’esterno un’immagine ancora più forte del Napoli. Nell’era De Laurentiis si è costruita step by step e ora si è in una fase di consolidamento. È quello che vogliamo fare. È importante ed è bello vedere la gente felice con l’arrivo di un certo tipo di giocatori”.
    Su Gilmour: “Billy è il primo centrocampista che abbiamo concretamente trattato e definito. Avevamo praticamente fatto nel mese di luglio, poi ci sono delle dinamiche di mercato che rallentano questi trasferimenti. Siamo rimasti sempre in contatto con il calciatore e con il club, poi quando la situazione sembrava essersi sbloccata, c’è stato l’infortunio di O’Riley. Loro ci chiedevano di fare l’accordo per gennaio. Abbiamo avuto una fase di stallo, ma poi il calciatore ha fortemente voluto venire a Napoli ed in modo corretto ha fatto valere la sua volontà con la proprietà e l’allenatore. Così l’ultimo giorno abbiamo avuto la possibilità di fare questo accordo. Avevamo tutto pronto ed in mezza giornata siamo riusciti a fare tutto”. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Buongiorno colonna del Napoli”. Poi la frase sul test di Ventrone

    Napoli, il commento di Conte sul mercato

    La conferenza inizia subito con il tema mercato: “Stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara sulle cose da fare. Per un club come Napoli è giusto operare per il presente e per il futuro. Rafa Marin ha buone prospettive, un giovane. Lo stessovale per Buongiorno, anche lui giovane, prospetti che per anni possono essere colonne. Si ragiona anche sul presente per migliorare e c’è stata una grande occasione con Spinazzola e l’abbiamo colta. Stiamo facendo mercato in modo giusto, quello che deve fare il Napoli”.

    Quindi sull’ultima stagione degli azzurri: “È inevitabile che certe scorie non sono del tutto andate, non dimentichiamo che è stata veramente molto deludente, sotto ogni punto di vista. Io ho provato a metterci una pietra sopra con i ragazzi, di concentrarci sulla rivoluzione che ci attende, ma non dimentichiamo quella stagione, teniamola lì. Nessuno è contento ed abbiamo quell’esperienza così come due anni fa abbiamo l’esperienza della vittoria. Ci deve far diventare gente più esperta. E’ giusto metterlo in un cassetto, ma nell’eventualità lo riapriamo per rinfrescarci la memoria”.

    Napoli, Conte su Osimhen e lo scudetto

    Conte ha poi affrontato il tema del futuro di Victor Osimhen: “È un top player, un professionista con cui io ho parlato a lungo. È un calciatore del Napoli e sa benissimo che deve lavorare e avere il giusto atteggiamento. Quello che conta è il presente, del futuro non mi interessa”.

    Sullo scudetto: “È stato un gap netto, sono 41 punti di distanza dall’Inter, fino a -15 dalla quinta per la Champions e -10 dalle romane. Questa è la realtà dei fatti. Chi fa pronostici e previsioni deve essere ragionevole, altrimenti si finisce in qualcosa non dico di ridicolo, ma non veritiero. C’è questo margine, in più è andato via un giocatore simbolo come Zielinski che ha rinforzato proprio l’Inter, non sappiamo il nostro mercato come finirà. C’è un accordo, potremmo perdere Osimhen, il più forte, che ha fatto la differenza nell’anno dello Scudetto… Detto questo, a me questi giochino non fanno paura, se vogliono metterci pressione non è un problema, lo accetto, li lasciamo parlare, noi parliamo poco e siamo concentrati dopo un anno assurd e ingiustificabile. Abbiamo il dovere di migliorare, tornare nelle coppe, dalla porta principale, questo è l’obiettivo realistico.”

    Napoli, Conte: “Ho trovato un gruppo consapevole”

    Quindi un commento sulla squadra dopo i primi giorni di ritiro: “Ho trovato calciatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi. Quando abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti, mentre l’anno scorso abbiamo perso tutti. I ragazzi hanno fatto una riflessione e penso di ritrovarli con più esperienza. Nei loro occhi ho visto un po’ di delusione quando hanno parlato dell’anno scorso. Il ritiro? Non mi capitava da tanto di vivere un ritiro in mezzo alla gente, sono tornato indietro nel tempo, quando ho iniziato e si andava in montagna. Sono emozioni forti, rivivendo il percorso fatto. In albergo c’è infatti una foto del mio Siena quando abbiamo vinto la B, facemmo ritiro a Dimaro. Queste emozioni mi stanno facendo molto bene”.

    Napoli, Conte: “Kvara e Di Lorenzo? Promessa mantenuta”

    Conte è poi tornato a parlare delle situazioni legate a Kvaratskhelia e Di Lorenzo: “Il presidente mi aveva promesso che sarebbero rimasti ed è stato così. Grande merito va alla società, che ha agito nella giusta maniera. Sono due bravi ragazzi. Di Lorenzo si era legato a vita al Napoli, la grande delusione lo aveva condizionato. Io ho riportato equilibrio in questa delusione, provando a spiegare che non possiamo gettare anni di lavoro. Il club ha agito come doveva, in questo va dato merito al presidente”.

    Spazio poi al campo, con la sceltra tra la difesa a tre e quella a quattro: “Noi lavoreremo su un tipo di costruzione che va bene per entrambe. Cambierà il tipo di pressione che puoi andare a fare in campo. Anche il mercato è stato fatto in funzione di questa idea con calciatori come Buongiorno e Di Lorenzo. Cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei nostri calciatori, dando spazio alla qualità di giocatori come Kvara e Politano. La situazione è chiara dal punto di vista tattico, non voglio una squadra passiva. Dobbiamo fare la partita, poi è chiaro che quando giochi contro una squadra più forte devi anche saperti difendere”.

    Napoli, Conte sull’addio di Zielinski

    L’allenatore ha commentato il centrocampo a sua disposizione dopo l’addio di Zielinski: “La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti. Devo essere bravo a tirare fuori da Cajuste un po’ di cattiveria, perché ha delle potenzialità importanti. Lo stesso vale per Folorunsho, ci dovrò lavorare. Durante questo ritiro farò delle valutazioni. Tutti i giocatori devono essere consapevoli che a fine campionato saranno migliori. Noi dobbiamo diventare una squadra che deve dare fastidio agli altri. In questo momento non è previsto l’arrivo di un nuovo centrocampista, poi in caso di cessione ci penseremo”.

    Conte non dimentica Ventrone: “Faremo lo yo-yo test”

    Conte ha poi dimostrato di non aver dimenticato l’ex preparatore atletico Gian Piero Ventrone, scomparso nel 2022, citando il metodo d’allenamento dello yo-yo test: “Lo faremo in corso d’opera, da ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta. L’approccio non può essere subito duro anche se per alcuni l’approccio soft può sembrare subito duro. Abbiamo iniziato a lavorare tatticamente e fisicamente, ho trovato disponibilità. Se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, altrimenti resta un’idea. Lavoreremo il giusto, io ho lavorato tanto da calciatore, non c’è paragone oggi con quello che abbiamo fatto noi. Quando a volte mi dicono se davvero facevano quelle corse… è inevitabile che c’è una metodologia e servirà un adattamento, ma ha sempre dato frutti e la porteremo avanti includendo anche un miglioramento di stress, di fatica, resilienza, tutte situazioni su cui non si lavora più”.

    Napoli, l’idea di Conte su Raspadori e Lindstrom

    L’allenatore ha parlato del possibile ruolo dei due calciatori nell’attacco del Napoli: “Per quanto riguarda Lindstrom, lui faceva l’esterno alto nel 3-4-3 al Francoforte. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche come per tutti gli altri. Per quel che riguarda Raspadori, è un calciatore per cui ho in mente un ruolo da sottopunta, ma sicuramente non in fascia. Poi mi aspetto delle risposte forti da parte di tutti”.

    Su Oriali che invece lo ha seguito dopo il percorso insieme all’Inter: “Abbiamo avuto il piacere di conoscerci in Nazionale, dove mi è stato proposto da Tavecchio. Siamo partiti insieme in Nazionale e poi l’ho riportato con me all’Inter e gli ho chiesto di accompagnarmi in questa esperienza al Napoli. Lui poteva stare anche a casa, ed invece ha accettato di buon grado di venire con me. È un po’ il mio braccio destro. È una persona molto importante per me e mi fa piacere che mi abbia seguito qui con grande entusiasmo”. LEGGI TUTTO

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    Fonseca, ufficiale l’addio al Lille: tutto pronto per il Milan

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    Allegri e Alex Sandro, la coppia Juve da record: a Napoli un nuovo primato?

    La prossima sfida della Juventus in Serie A, in programma al Maradona contro il Napoli, potrebbe essere storica per Alex Sandro. Se il brasiliano dovesse scendere in campo aggiungerà infatti un altro record alla sua carriera con la maglia bianconera.
    Alex Sandro fedelissimo di Allegri: pronto l’aggancio a Bonucci
    Il brasiliano è attualmente a quota 246 presenze sotto la guida di Massimialiano Allegri in tutte le competizioni. Il primato di questa speciale classifica appartiene a Leonardo Bonucci, fermo a 247. Con tutta probabilità Alex Sandro aggancerà l’ex capitano della Juve già contro il Napoli, per poi superarlo definitivamente nel finale di stagione. Numeri, che testimoniano ancora una volta il legame tra il difensore e il tecnico toscano, e fanno sì che il brasiliano risulti il calciatore più utilizzato da Max durante la sua carriera da allenatore.
    Alex Sandro a caccia di record
    Oltre al record di Bonucci, Alex Sandro è vicino a un altro primato storico. Il brasiliano è infatti a quota 321 presenze con la maglia della Juve, a sole sei partite da Pavel Nedved. Nel caso in cui riuscisse a superare anche l’ex Pallone d’Oro, diventerebbe il calciatore straniero con più presenze nella storia della Juventus. LEGGI TUTTO

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    Milik, l’audio tra arbitro e Var su Juve-Empoli: “Per me è giallo”

    Juve, espulsione Milik: ecco l’audio del Var

    Nel corso della trasmissione in onda su Dazn, è stato trasmesso l’audio tra l’arbitro Marinelli e il Var Doveri in occasione del rosso all’attacante della Juve. Subito dopo l’intervento su Cerri, l’arbitro ammonisce il polacco dicendo: “Per me lo spizza, prende il pallone. Il piede non è completamente disteso, è da giallo”. La sala Var invita però il direttore di gara a rivedere l’episodio, cercando il frame giusto: “Hai brutte immagini? Questa forse è la peggiore. La gamba non è piegata del tutto, fammela rivedere in dinamica: c’è il salto, in dinamica è brutto. Secondo me è da chiamare, per me è rosso”. Un’analisi che ha quindi portato alla revisione al monitor di Marinelli e alla conseguente espulsione di Milik. LEGGI TUTTO

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    Il Monza “degli italiani” novità vincente della Serie A

    E’ ancora presto per capire se si tramuterà in tendenza, ma il dato è indubbiamente interessante e va tenuto d’occhio. A metterlo in evidenza è il neopromosso Monza che, nell’ultimo turno a Bologna, ha vinto 1-0 schierando 9 italiani titolari su una rosa che ne comprendeva addirittura 12 su 16. L’italianità del Monza è una novità tale, soprattutto nelle dinamiche attuali del calcio e della globalizzazione in generale, che per rintracciare un precedente è necessario risalire agli Anni 90 con il Piacenza che aveva in rosa soltanto Italiani; più semplice, allora, visto che il numero di stranieri era contingentati e gli effetti della Sentenza Bosman (data 1995) sulla libera circolazione dei calciatori comunitari erano ancora di là dallo spiegarsi. LEGGI TUTTO

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    Il Verona non cambia: fiducia a Bocchetti

    TORINO – Il Verona precipita sempre più giù. L’ottava sconfitta consecutiva è anche la quarta da quanto Salvatore Bocchetti è stato promosso alla guida della prima squadra al posto di Gabriele Cioffi. Il cambio non ha sortito l’effetto sperato, ma tanto la squadra quanto il club non hanno intenzione di rinnegare la scelta. «Bocchetti fa parte del progetto» ha spiegato, subito dopo la sconfitta di Monza, il ds Marroccu che, pure, per la sostituzione di Cioffi aveva puntato decisamente su Lopez, salvo poi allinearsi alla decisione del presidente Setti che ha deciso di puntare sul tecnico della Primavera a cui, peraltro, ha rinnovato il contratto fino al 2027 dopo la prima sconfitta: una tempistica inusuale che ha alimentato le voci di manovre per la cessione del club da parte dello stesso Setti e apre ipotesi vaste circa l’entità del “pogetto”. Al di là di questi “massimi sistemi”, la posizione di Bocchetti non pare assolutamente a rischio almeno fino alla sosta Mondiale – il Verona è atteso da due sfide interne contro Juventus e Spezia. Il 13 novembre, poi, scadrà anche la deroga per Bocchetti che non è ancora in possesso del “patentino” per allenare in Serie A. In questa fase le notizie portano verso una conferma “a prescindere” di Bocchetti anche per il dopo-sosta, anche in conseguenza del gradimento che lo spogliatoio continua a manifestargli.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO