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    Atletico-Barcellona, la rivolta degli “ex” Griezmann Suarez

    Chi ha vinto in extremis, chi ha fallito su tutta la linea. Per Atletico Madrid e Barcellona è tempo di tornare in modalità campionato per dar vita al big match dell’ottava giornata di Liga. Gli uomini allenati da Simeone hanno due punti in più rispetto ai blaugrana (che devono recuperare il match contro il Siviglia), reduci dal clamoroso ko in Coppa per mano del Benfica.
    Atletico Madrid-Barcellona, in lavagna il divario è netto
    La prima cosa che colpisce, osservando le quote del match Atletico-Barcellona, è il fatto che i Colchoneros nell’occasione partano decisamente favoriti. In passato non è capitato spesso di assistere, in lavagna, a un divario così netto.
    I motivi sono diversi, in primis il livello qualitativo di una rosa (quella del Barcellona) nettamente indebolita rispetto agli anni scorsi. Senza contare che gli alleati di ieri sono i “nemici” di oggi: Suarez e Griezmann, coppia temibilissima. E chissà che almeno uno di loro non possa vestire i panni di goleador dei 90 minuti. In più, tutte le difficoltà che possono emergere affrontando una squadra scorbutica come l’Atletico, pronta a graffiare al momento opportuno.
    Anche alla luce dei risultati della scorsa stagione, non viene spontaneo ipotizzare un match spettacolare tra Atletico e Barça. Volendo guardare in direzioni diverse dall’1X2, Under/Over 2,5 e Goal/No Goal spunta l’ipotesi Multigol 2-3 che potrebbe rappresentare un investimento opportuno e anche conveniente. LEGGI TUTTO

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    Mercato Toro, proposta di scambio: c'è Zaza per Simeone

    TORINO – Il Toro cerca di muoversi, ma fa un passo in avanti e due indietro. Il problema è quello finanziario nel senso che al momento Cairo non è disposto a sborsare le cifre che chiedono le società per i giocatori che vorrebbe Juric. Sì, il mercato dei granata è pericolosamente in stand by, al netto della variabile Belotti di cui si scrive in apertura di pagina 12. Pericolosamente perché la squadra, reduce da due annate disastrose nelle quali ha rischiato la retrocessione, è incompleta. E, forse, ancora più debole.(…) E allora la situazione diventa preoccupante, con la sfida contro la Cremonese dietro l’angolo. Una partita, in programma domenica allo stadio Grande Torino, che i granata non possono sbagliare: sarebbe mortificante uscire al primo turno della Coppa Italia contro una formazione di serie B.

    Contatti con il Cagliari per Zaza-Simeone

    Detto questo Davide Vagnati sta cercando di ingegnarsi. Nelle ultime ore ha imbastito contatti con il Cagliari per proporre lo scambio Zaza-Simeone: due giocatori che nei rispettivi club non hanno dato quello che tutti si aspettavano e che in una nuova squadra potrebbero trovare stimoli importanti. Simeone è un giocatore che al Toro piace da tempo. Il Cagliari ne ha parlato con il Marsiglia e ora ne discute con lo Zenit (già, il club che ha offerto 30 milioni al Toro per Belotti), ma se i granata oltre a Zaza (30 anni) dovessero aggiungerci due o tre milioni (l’argentino ha 26 anni), il discorso si potrebbe riaprire. Al momento, a parte un ultimo contatto telefonico, non si è anora entrati nel vivo. (…)

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    Simeone entusiasta: “De Paul è un top player per l'Atletico”

    MADRID (Spagna) – Si avvicina l’inizio della nuova stagione per i campioni di Spagna in carica dell’Atletico Madrid e il tecnico Diego Simeone. Intanto i Colchoneros hanno piazzato il colpo di mercato: dall’Udinese è stato acquistato Rodrigo De Paul. In una lunga intervista a Marca, il Cholo ha parlato di diversi temi, a partire proprio dall’arrivo in Spagna del suo connazionale acquistato per 35 milioni fresco vincitore della Coppa America con la maglia dell’Argentina. “Quando l’ho chiamato mi ha detto che l’Atletico Madrid era l’unico club in cui voleva giocare. Gli ho risposto che ci saremmo visti dopo 20 giorni e ora è con noi”, ha esordito il Cholo che ha aggiunto: “L’ho osservato tanto. Sono sicuro che farà bene, associo le sue caratteristiche al resto della squadra. Abbiamo bisogno che i giocatori creino spazi negli ultimi metri, andando al tiro o lavorando in modo che ali e attaccanti possano arrivare davanti alla porta avversaria. Serve fare gol o farli fare. Sappiamo che non sarà facile ripetere i numeri di Llorente, che ha segnato 12 gol nella scorsa stagione, quindi ci attendiamo tanto anche da Saul, Lemar e De Paul, per esempio”. In Italia, per cinque stagioni con la maglia dei friulani, De Paul ha fatto molto bene, riuscendo ad attirare l’interesse di diverse big europee, ora però Simeone è felice di averlo nella rosa dei Colchoneros.
    Simeone entusiasta: “De Paul top player”
    “Real Madrid e Barcellona nella storia ci sono state quasi sempre superiori. Ciò non significa che non potrai far meglio di loro: a noi è successo nel 2014 e nel 2021.Sono passati sette anni. Speriamo che non debbano passare altri sette anni per ripeterci. Real Madrid e Barcellona oggi non possono più sbagliare”. Questo quanto aggiunto da Simeone che è poi tornato sul rapporto con Antoine Griezmann: “Le nostre famiglie sono amiche e ci vediamo di tanto in tanto. Siamo stati vicini nella scorsa estate, in passato ha dato tutto all’Atletico. Ora è al Barcellona, in un club straordinario e Antoine è al meglio delle forze. Lo ha dimostrato anche agli Europei, può dare davvero tanto”. LEGGI TUTTO

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    Torino: in ballo cinque nomi per l'attacco. Simeone in pole

    TORINO – Ecco la lista d’attaccanti che Juric ha consegnato a Vagnati: Simeone, Petagna, Kouame, Piatek e Lasagna. E per tutti e cinque il direttore sportivo del Toro ha cominciato a sondare il terreno con diversa intensità. Società e procuratori sono stati contattati e Cairo, colui che da sempre prende la decisione definitiva, sa quanto deve spendere per ogni singolo giocatore. Il quadro, dunque, è completo e il Toro è pronto ad agire. Prima, però, bisogna sistemare qualche elemento in esubero: Zaza e Verdi su tutti. La punta di Policoro in quest’ultimo periodo è entrata nel mirino di Verona e Bologna. Quello stesso Bologna vicino a chiudere per Lyanco con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Certo che se il brasiliano fosse stato ceduto, sempre al Bologna, lo scorso anno di milioni i granata ne avrebbero incassati 11 o 12, a fronte dei 15 che aveva chiesto Cairo. Che ora si deve accontentare di una cifra ridotta e da incassare nel giugno prossimo.

    Simeone è il primo nome per l’attacco

    Ma torniamo all’attacco. Al momento il giocatore più vicino è Simeone del Cagliari, giocatore che Juric conosce bene per averlo avuto al Genoa: i sardi hanno bloccato Joao Pedro e Pavoletti e metteranno sul mercato l’argentino. Simeone è una ragione specifica, per la quale il neo tecnico granata Juric insiste con il responsabile dell’area tecnica Vagnati per ricevere Gunter. Nel Verona il difensore tedesco con cittadinanza turca – ha giocato nelle selezioni giovanili di entrambi i paesi -, è stato infatti il primo regista della squadra. Ha piedi educati, Gunter, e soprattutto tempi e visione di gioco aderenti al credo calcistico di Juric. Il quale, nel caso specifico, si pone un po’ come il maestro nei confronti dell’allievo prediletto. Riuscendo a farlo rendere anche oltre le capacità dell’allievo stesso. Non è un fenomeno, Gunter, ma un elemento che nell’ultimo biennio in gialloblù ha saputo rendere al 110%. E il Toro, nello stesso arco di tempo scottato da giocatori di qualità dalla bassa resa – si pensi per antonomasia a Verdi -, ha assoluto bisogno di questi profili. Calciatori dediti alla causa e con un’incrollabile fiducia nei confronti del proprio allenatore. E proprio in virtù della reciproca fiducia Gunter ha saputo vestire i panni dell’or-ganizzatore di gioco davanti a Silvestri. Con Veloso, che nel Toro ha le fattezze di Mandragora, deputato a occuparsi del-la regia a centrocampo. Sistemato l’asse centrale, Juric avrebbe già l’ossatura della squadra che verrà. Ragionamenti che Vagnati ha chiaramente compreso, e che lo inducono a preparare il terreno per dare l’assalto al difensore che completerebbe con Izzo e Bremer la retroguardia tito-lare. Il quale ha un costo per il cartellino decisamente abbordabile, aggirandosi la valutazione attorno ai 3 milioni di euro. Tale variabile, sommata all’intesa può giocare sia al fianco del Gallo sia vicino ad un’altra prima punta, per quanto il modulo di riferimento del tecnico croato sia il 3-4-2-1. L’argentino è elemento che si sposa perfettamente con il credo calcistico del tecnico croato. Il problema è che nell’ultimo campionato, proprio al Cagliari, non ha reso secondo le aspettative (6, le reti in Serie A). Ma la sua voglia di riscatto può essere deter-minante, visto che le qualità da rapace centravanti non gli mancano.Negli ultimi giorni Vagnati ha intanto sentito il collega Giuntoli per Petagna, che a Napoli ha giocato poco e per questo perso la Nazionale.

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    Liga, l'Atletico risponde al Real. Simeone in testa da solo

    Simeone è di nuovo da solo in vetta alla classifica della Liga. L’Atletico Madrid, infatti, risponde al 3-0 del Real contro il Cadice e torna a comandare a +3 sui Blancos. Contro l’Huesca la decidono i gol, uno per tempo, di Correa e Ferreira Carrasco. 
    Simeone vola con Correa e Ferreira Carrasco
    Partono subito forte gli ospiti, vicini al vantaggio con Siovas dopo soli 240 secondi: il difensore greco dopo una serie di rimpalli si trova la palla sui piedi, ma il suo tiro è centrale e Oblak para. Passano sette minuti e arriva il primo squillo anche dell’Atletico: Fernandez, estremo difensore dell’Huesca, è bravo a parare con i piedi la conclusione di Ferreira Carrasco da due passi e poi con il volto il tiro sulla ribattuta di Saul. Al 39′, però, ecco che Correa sblocca la gara con un sinistro che, dopo una leggera deviazione, finisce all’angolino. Terzo gol in due partite per l’argentino, che fa sette in stagione. A inizio ripresa per poco i padroni di casa non trovano il radoppio con Koka, Fernandez si distende e manda in angolo la conclusione. Vibranti proteste dei Colchoneros, al 65′, per un intervento su Ferreira Carrasco in area di rigore, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il penalty e fa proseguire. Simeone trema per una bella giocata di Sandro Ramirez, fermato in area da Lodi, ma sul ribaltamento di campo i suoi trovano il 2-0 con Ferreira Carrasco, che da due passi a porta spalancata non può fare altro che spingere in rete l’assist di Marcos Llorente. Al var controllano, ma è tutto regolare. Nel finale gli ospiti vanno vicino al gol, ma non c’è più tempo: finisce 2-0. 
    Atletico Madrid-Huesca, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO