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    Ricci, orgoglio Toro: “Avanti con onore, anche per Superga”

    È la faccia più bella del Toro. Quella che, più di tutte, garantisce un futuro importante. A questo punto la società deve trovare la forza di non cederlo visto che per lui, sicuramente, arriveranno molte proposte milionarie. Già quest’estate la Lazio (e non solo) ci ha provato. E continuando di questo passo Samuele Ricci, 22 anni, può anche sperare di salire sul charter che a giugno porterà gli azzurri in Germania per difendere il titolo europeo.
    Anche a Milano, infatti, è stato il più incisivo dei suoi e, soprattutto, è stato l’ultimo ad arrendersi. A San Siro ha difeso, attaccato, costruito. Ha anche lottato. Del resto Juric, anche ieri dopo la partita, ha ribadito il concetto di sabato. “Per lui prevedo un domani molto importante, diventerà un giocatore molto top del calcio italiano”. Un messaggio a Spalletti? Può darsi. Di sicuro il commissario tecnico in queste ultime partite lo farà seguire con grande attenzione.
    Ricci: “Felice nel nuovo ruolo”
    Detto questo torniamo alla partita e al momento no del Toro. Samuele Ricci, ovviamente, è molto deluso come del resto tutti i suoi compagni. Però non si arrende, per lui il campionato non è finito e va onorato per mille motivi. Il più importante è il ricordo degli Invincibili con la commemorazione di Superga. “Purtroppo è andata così nonostante il nostro impegno. Nel primo tempo abbiamo fatto bene contro una squadra molto forte che davanti ai propri tifosi voleva festeggiare lo scudetto con una vittoria, nonostante questo nei primi quarantacinque minuti abbiamo tenuto”.
    “Poi purtroppo c’è stata l’espulsione e la partita è completamente cambiata e non siamo riusciti a restarci dietro. In 10 contro uno squadrone del genere non era facile”. Juric lo ha fatto giocare in posizione più avanzata. “E mi sono trovato bene in questo nuovo ruolo, il mister mi ha dato dei consigli. Io faccio quello che mi chiede Juric e cerco di farlo sempre al meglio”.
    “Ora mi sento a posto fisicamente, non ho problemi di corsa e quindi mi muovo a tuttocampo, anche in difesa ad aiutare i compagni”. Restano i soliti problemi, quello del gol. “Creiamo tanto ma a volte facciamo fatica a concretizzare. Anche contro l’Inter qualche occasione l’abbiamo creata, soprattutto nel primo tempo ne ho contate due, ma purtroppo non siamo riusciti a sfruttarle”.
    Europa, c’è ancora speranza
    E adesso?  “Bisogna  accantonare questa gara e pensare alla prossima, dobbiamo dare il massimo fino all’ultimo perché ora ci aspettano partite difficili da onorare fino alla fine, senza remore e con la consapevolezza di poter ottenere tanti punti. E poi sarà una settimana speciale per le celebrazioni di Superga, bisogna dare qualcosa in più anche per questo. I tifosi capiscono quando ci mettiamo carattere, quindi bisogna fare e dare il massimo noi ci proveremo”.
    E allora non resta che cambiare pagina e aprirne un’altra. Ci sono ancora quattro partite per salvare quello che ancora si può. E proprio per questo motivo Ivan Juric al 18′ della ripresa ha fatto uscire Zapata, un po’ stanco. Il colombiano è uscito dal campo sconsolato, scuotendo la testa, si aspettavsa di più dal Torino. È arrivato in granata con la speranza di lottare per l’Europa e ci ha messo impegno e gol.
    Ben 11, oltre a quello che aveva realizzato nell’Atalanta, tuttavia non sono serviti a lasciare la mediocrità con cui il Torino convive da anni. Juric – dicevamo – lo ha tolto per non “affaticarlo” più di tanto perché solo lui (del resto lo confermano i numeri) può segnare dei gol decisivi. Venerdì allo Stadio Grande Torino arriverà il Bologna e davanti ai propri tifosi i granata dovranno battere un colpo. LEGGI TUTTO

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    Mourinho come Garcia, De Rossi come Spalletti: Roma, storia di esoneri e ritorni

    Da ‘Capitan futuro’ a nuovo condottiero della Roma: Daniele De Rossi è stato ufficializzato come nuovo allenatore giallorosso e, nel primo pomeriggio, è arrivato a Trigoria per il primo allenamento. ‘Ritorno al futuro’ per l’ex centrocampista perché è tornato a casa, in quel centro sportivo dove ha vissuto per ben 18 anni da calciatore, e dove ora è rientrato per prendere in mano il timone della squadra per guidarla fuori dal momento negativo. Una scelta di cuore, di affetto e per la piazza, da sempre idolo dei tifosi, ora ha l’arduo compito di cercare di invertire il trend degli ultimi mesi per provare a raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società ad inizio stagione. Il suo arrivo ha registrato anche una clamorosa coincidenza con il passato con protagonisti Mourinho e Garcia… LEGGI TUTTO

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    Spalletti in tribuna per Atalanta-Napoli alla prima di Mazzarri in panchina

    BERGAMO – Nella giornata contro la violenza sulle donne sono numerosi i personaggi del mondo dello sport che si schierano contro la triste e attuale piaga sociale, riportata alla ribalta dopo l’assassinio della giovane Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta. Ultima, ma non per importanza, la presa di posizione del commissario tecnico della Nazionale italiana Luciano Spalletti, come da lui stesso testimoniato sul proprio account Instagram.
    Il messaggio di Spalletti
    “Nulla e nessuno è così tanto indegno di un piccolo ‘uomo’ che ha bisogno d’essere arrogante e aggressivo di fronte a una donna”. È la didascalia scritta da Luciano Spalletti accanto a un selfie che lo ritrae, con l’immancabile ‘baffo’ rosso disegnato sulla guancia, sugli spalti del Gewiss Stadium di Bergamo mentre assiste alla sfida tra l’Atalanta di Gasperini e la sua ex squadra, il Napoli, recentemente passato nelle mani di Walter Mazzarri dopo l’esonero di Rudi Garcia. Anche la Lega Serie A ha pubblicato, su X, un’istantanea del commissario tecnico della Nazionale azzurra: “Spalletti, un rosso alla violenza”, scrive l’account ufficiale del campionato italiano. LEGGI TUTTO

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    Frosinone, Spalletti da Soulé: opzione Italia e colloqui sul talento Juve

    Allenamento con osservatore speciale. Il Frosinone ha tutta l’intenzione di rialzarsi dopo il ko al Dall’Ara contro il Bologna, e sta preparando la sfida di domenica contro il Cagliari. Nell’allenamento odierno, però, c’è stato un ospite d’eccezione: il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti. Il ct azzurro ha proseguito il tour nei centri sportivi dei club di Serie A: una visita che ha assunto particolare rilevanza vista la situazione legata a Matias Soulé.

    Spalletti e il caso Soulé

    Il fantasista, di proprietà della Juventus, potrebbe optare sia per la nazionale argentina che per quella italiana. Argomento sul quale, nelle scorse ore, si era espresso anche il tecnico gialloblù Eusebio Di Francesco. A margine della visita, nella quale si è intrattenuto oltre che con il tecnico dei ciociari anche con il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi, si è così esposto sulla questione: “Soulé ci interessa, sta facendo molto bene ed è giusto dare un’occasione ai quei giovani che spingono dal basso”. La visita al centro sportivo del Frosinone, nella quale dunque è stata sondata la situazione relativa a Soulé, fa seguito a quelle già avute alla Continassa per la Juventus, a Zingonia per l’Atalanta e al Filadelfia per il Torino. LEGGI TUTTO

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    Buffon: “Juve, scudetto possibile! 100 anni Agnelli solo prima tappa”

    Italia e Turchia ospiteranno gli Europei 2032: è ufficiale. “La candidatura congiunta Italia-Turchia mi è piaciuta perché, in un momento politico difficile, può essere una bella occasione di dialogo” ha commentato Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale azzurra, ai microfoni di RaiSport. L’ex numero uno bianconero ha poi parlato anche del centenario della famiglia Agnelli e degli obiettivi che può porsi la squadra.
    Buffon sulla Turchia e la Nazionale di Spalletti
    Buffon ha aggiunto: “La Turchia è una nazione di grandi tradizioni come noi, che si affaccia sull’Oriente e il poter collaborare penso sia una bellissima cosa. Diritti civili? I passi in avanti dobbiamo farli tutti, Turchia compresa”.
    Tornando alla stretta attualità, Buffon ha parlato della Nazionale di Spalletti che è attesa dalla sfida a Bari con Malta e a Wembley con l’Inghilterra per le qualificazioni a Euro 2024: “Provare a fare il colpo in Inghilterra? Siamo nel bel mezzo di un progetto iniziato da poco, qualcosa di buono si è già visto. Il primo tempo in Macedonia e 70 minuti con l’Ucraina sono stati belli da vedere e questo è merito della disponibilità dei ragazzi, del gran sapere calcistico di Spalletti e del suo staff formato da professionisti di grande livello”. LEGGI TUTTO

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    Spalletti all’allenamento del Torino: colloquio con Juric

    Il Torino continua la preparazione in vista del delicato match di domenica contro la Roma. All’allenamento odierno dei granata, però, un ospite d’eccezione: il commissario tecnico della Nazionale italiana, Luciano Spalletti. Il neo ct azzurro, avendo da poco assunto l’incarico, dopo le prime partite ufficiali ha così deciso di iniziare il giro di visite nei vari centri sportivi dei club italiani, partendo dalla Juventus.
    Spalletti visita il Torino di Juric
    Ieri il lungo confronto con Massimiliano Allegri, frangente nel quale ha tenuto un colloquio approfondito anche con Nicolò Fagioli e Moise Kean, in ottica convocazioni in vista degli impegni dell’Italia del prossimo ottobre. Da una squadra di Torino all’altra, dai bianconeri ai granata: quest’oggi il ct è stato ospite d’eccezione al Filadelfia. Accolto dalla dirigenza, il tecnico ha dapprima visitato il centro sportivo del club, per poi assistere all’allenamento della squadra. A fargli compagnia durante la seduta il direttore Davide Vagnati ed Emiliano Moretti. Infine, lungo colloquio con mister Ivan Juric, col quale ha anche scattato una fotografia con tanto di maglia del Toro in vista. LEGGI TUTTO

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    Spalletti, l’Italia e Napoli: durissimo De Laurentiis su Gravina e Figc

    “Dopo la valanga di considerazioni astratte comparse su molti media, svolte da autorevoli commentatori e operatori della comunicazione, ritengo sia necessario fare chiarezza sulla vicenda Spalletti, legata al suo possibile impegno come Ct della Nazionale italiana di calcio. Ho sempre avuto grande rispetto per la Nazionale e quando ero giovane, oltre al Napoli era l’unica squadra che mi appassionava”. Inizia così una lunga lettera sul sito ufficiale del Napoli a firma Aurelio De Laurentiis, che spiega le sue ragioni sulla questione Italia.

    “Luciano Spalletti, pur avendo un ultimo anno di contratto con il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto ha manifestato la volontà di prendersi un periodo di distacco dall’attività di allenatore poiché “molto stanco”. Per riconoscenza per il lavoro fatto, non ho battuto ciglio anche se avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto. Gli ho quindi dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo. Conseguentemente sono andato alla ricerca di un allenatore che potesse sostituire Spalletti, che fosse una persona di grande esperienza e prestigio. Sono molto contento di aver individuato Rudi Garcia che farà certamente un ottimo lavoro. Tornando a Spalletti, ascoltando la voce ed il sentimento dei milioni di tifosi del Napoli che sentono un profondo legame con l’allenatore della squadra Campione d’Italia, nel concedergli la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno”. Continua ADL… LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti e i Pulcinella regalati ai giocatori per lo Scudetto

    Napoli, il regalo d’addio di Spalletti
    Dopo essersi fatto verniciare la Panda a tema scudetto ed esserselo addirittura tatuato sul braccio, Spalletti ha deciso di consegnare un regalo d’addio alla squadra. L’allenatore degli azzurri ha infatti commissionato la realizzazione di alcune statue di Pulcinella, attraverso il maestro dei presepi Marco Ferrigno. La particolarità dell’omaggio è che ciascuno di questi Pulcinella vestirà la maglia dei giocatori del Napoli. LEGGI TUTTO