consigliato per te

  • in

    Vanoli e Spalletti, il lavoro è tanto

    Unisciti alla Community
    Accedi o registrati per dire la tua sugli argomenti che più ti interessano e vivere tutti i servizi di Corriere dello Sport–STADIO”.
    Completa il tuo profilo per essere sempre aggiornato su notizie, eventi, offerte e tutto ciò che fa vibrare il mondo dello sport.ACCEDIUtilizza il tuo account social o inserisci le credenziali scelteGoogleFacebookTwitter AppleoppureNon hai ancora un account? Registratio entra con DISQUS LEGGI TUTTO

  • in

    Spalletti scuote la Juve: “Dobbiamo alzare il livello”

    21:05

    La Juve non sfonda, Fiorentina ancora senza vittoria

    La Juve non sfonda, Fiorentina ancora senza vittoria: al Franchi finisce pari. Bianconeri in vantaggio con Kostic a fine primo tempo, nella ripresa arriva il gol di Mandragora. Inutile il forcing finale della squadra di Spalletti. LEGGI IL COMMENTO

    20:51

    Spalletti: “Pochi minuti per Openda e David? Ha ragione lei”

    Spalletti in conferenza stampa: “Pochi minuti per Openda e David? Ha ragione lei, li ho fatti entrare tardi. Ha ragione lei”.

    20:46

    Spalletti: “Abbiamo fatto troppo poco. Non dobbiamo vincere, vogliamo vincere”

    Spalletti in conferenza stampa: “Non dobbiamo vincere, vogliamo vincere. C’è una presa di coscienza della squadra. Abbiamo fatto troppo poco. Yildiz? Abbiamo insistito troppo con un gioco perimetrale, non siamo riusciti a scovarlo, a pescarlo con delle imbucate. Nel secondo tempo c’è stato più movimento, più sbattersi dietro a quello che deve essere il ritmo della partita. Qualche spazio in più si è creato, abbiamo fatto girare la palla con qualità superiore. E abbiamo trovato Yildiz decentrandolo un po’ di più la sinistra. Ma poco, lo stesso. Per arrivare in fondo devo trovare diciotto, venti titolari. Anche in Champions qualcosa andrò a cambiarla dando fiducia ai giocatori che ho. La prima dote di un allenatore è fargli sentire che gli vuoi bene. E se non li fai giocare è difficile che lo sentano”.

    20:42

    Spalletti: “Continuando a fare gli stessi errori raccogliamo gli stessi risultati”

    Spalletti in conferenza stampa: “Siamo sotto al livello di calcio che dobbiamo esibire, è inutile aggrapparci agli episodi. Stiamo continuando a fare gli stessi errori e, di conseguenza, raccogliamo gli stessi risultati. O si cambia qualcosa o non si migliora. La cosa che mi fa ben sperare è aver visto la squadra abbattuta”.

    20:38

    Fiorentina-Juve, Spalletti: “Gioco interrotto per i cori contro Vlahovic? Bisogna farla finita”

    Spalletti a Dazn: “I cori contro Vlahovic? Più gli vanno addosso, più risponde in maniera positiva. Da un punto di vista sociale dobbiamo farla finita di usare gli stadi per cose che non hanno senso nello sport. Più ci si mette a capirlo e più andiamo a imbruttire quello che è lo sport più bello del mondo. Senza calcio sarebbe una vita più triste, ma dobbiamo migliorare anche in questo”.

    20:37

    Spalletti: “Abbiamo trovato troppo poco Yildiz”

    Spalletti a Dazn: “Yildiz lo abbiamo trovato troppo poco. Bisogna alzare quello che è il nostro livello. Nel primo tempo ha giocato più accentrato, nel secondo più sul centro sinistra, ma è chiaro che lo dobbiamo trovare di più. Dobbiamo andare a verticalizzare un po’ di più”.

    20:35

    Spalletti dopo Fiorentina-Juve: “Bisogna assolutamente alzare il livello”

    Spalletti a Dazn: “Siamo stati troppo scolastici nel primo tempo, abbiamo fatto degli errori che da un punto di vista di qualità non possiamo fare. Il nostro livello deve essere superiore a quello che abbiamo fatto vedere. Dobbiamo alzare il livello di tutti per venire su campi insidiosi come quello della Fiorentina a vincere. La Fiorentina aveva voglia di vincere, è sotto livello per il suo valore, Vanoli sa dare una carica emotiva importante. Ha passione e attitudine a far correre e lottare i calciatori. Ma anche noi siamo stati scelti per far dare di più. Dobbiamo assolutamente alzare il livello. Come ambizione bisogna avere la lotta per lo scudetto, non lo scudetto. Penso di riuscire a far dare di più rispetto a oggi. Il silenzio al rientro nello spogliatoio, mi evidenzia che anche loro non sono contenti della prestazione. Mi fa piacere. Bisogna scendere in campo e giocare un calcio differente. Siamo quello che facciamo vedere”.

    20:30

    Gioco interrotto durante Fiorentina-Juve per cori a Vlahovic

    Gioco interrotto durante Fiorentina-Juve per cori a Vlahovic: cosa ha detto l’arbitro a Ranieri e il gesto ai tifosi. Succede tutto dopo il rigore prima fischiato all’attaccante serbo, grande ex della gara, e poi revocato dopo revisione al Var. LEGGI TUTTO

    20:20

    Serie A, risultati e calendario

    Risultati e calendario della Serie A aggiornati dopo Fiorentina-Juve 1-1. CONSULTA RISULTATI E CALENDARIO

    20:13

    Serie A, come cambia la classifica dopo Fiorentina-Juve

    Come cambia la classifica di Serie A dopo Fiorentina-Juve 1-1. CONSULTA LA CLASSIFICA

    20:05

    Fiorentina-Juve 1-1, a breve Spalletti live

    Si è appena conclusa Fiorentina-Juve allo stadio Franchi: 1-1 tra i viola e i bianconeri nella gara valida per la dodicesima giornata di Serie A. In gol Kostic al 50′ del primo tempo e Mandragora al 3′ della ripresa. A breve il commento di Luciano Spalletti.

    Stadio Franchi – Firenze LEGGI TUTTO

  • in

    Spalletti-Simeone, un rapporto splendido: da alleati al Napoli ad avversari nel derby Juve-Toro

    L’ha voluto lui, al Napoli. Attratto dalle sue caratteristiche tecniche e fisiche, ma al contempo stuzzicato anche dalle doti umane. Luciano Spalletti, nell’estate che poi ha portato lo scudetto al Diego Armando Maradona, chiese e ottenne Giovanni Simeone (nella stagione 2022-2023 per l’argentino 9 gol in 33 gare tra Serie A, Champions League e Coppa Italia). Victor Osimhen, nella logica delle tre competizioni, av LEGGI TUTTO

  • in

    Spalletti: “Juve, zero presunzione. Lotta Scudetto? Ci crediamo. Napoli, Vlahovic e Koopmeiners…”

    15:10

    Nicola verso la Juve

    Così il tecnico della Cremonese in conferenza alla vigilia del match con la Juve: “Non ho dubbi che Spalletti sia un allenatore di grande livello sotto tutti i punti di vista, in generale tutte le squadre hanno rispetto l’una dell’altra ed è un aspetto, insieme all’umiltà, che permette di esprimere sé stessi. Sfidiamo una squadra che ha attitudine a vincere e lotta per obiettivi importanti come lo scudetto, ma c’è anche chi punta a migliorarsi ogni giorno come noi. Ogni partita è un’occasione per fare qualcosa di straordinario, senza troppo rumore ma con la convinzione che come squadra si può sempre fare qualcosa di buono”.

    14:59

    Sara, la tifosa speciale Juve accoglie Spalletti così

    Gli scatti social dell’influencer, grande sostenitrice bianconera e molto attiva sui suoi profili mandano in delirio i followers.

    14:47

    Spalletti in attesa… del direttore sportivo

    Ufficializzato l’allenatore, nelle prossime settimane arriverà anche il direttore sportivo: ad annunciarlo era stato Giorgio Chiellini prima della gara con l’Udinese. L’indiziato numero uno resta Marco Ottolini, appena separatosi dal Genoa

    14:33

    I primi impegni di Spalletti

    Cremonese, e poi? Questo il calendario delle prossime partite della Juventus, le prime con Spalletti alla guida.

    SABATO 31/10: Cremonese-Juventus (Serie A)MARTEDì 4/11: Juventus- Sporting Lisbona (Champions League)SABATO 8/11: Juventus-Torino (Serie A)SABATO 22/11: Fiorentina-Juventus (Serie A)MARTEDì 25/11: Bodo Glimt-Juventus (Champions League)SABATO 29/11: Juventus-Cagliari (Serie A)

    14:18

    Conte-Spalletti, panchine invertite e… primo scontro

    La reazione dei tifosi del Napoli per l’approdo di Spalletti alla Juve non è stato morbidissimo. D’altronde il legamente tra il tecnico di Certaldo e gli azzurri è testimoniato da quel tatuaggo del terzo Scudetto azzurro tatuato sul braccio. Ma anche sulla panchina dei partenopei c’è un allenatore dal lunghissimo passato bianconero, Antonio Conte. Incredibile ma vero (viste le numerose panchine in carriera dei due), ma quella in programma al Maradona il 7 dicembre sarà la prima volta che i due si sfideranno in Serie A nel ruolo di allenatori. L’unico precedente in gare ufficiali risale alla stagione 2005/06, quando Spalletti allenava la Roma e Conte era il vice di Di Canio a Siena

    14:05

    Condizioni Thuram per la Cremonese

    Uno dei dubbi principali verso il match di domani riguarda le condizioni di Thuram, che si era fermato prima dell’Udinese per un fastidio al polpaccio sinistro. Per la gara contro la Cremonese… (QUI LE ULTIME)

    13:52

    Spalletti, l’arbitro per la prima alla Juve

    Sono arrivate le designazioni arbitrali per il prossimo turno di campionato. Per la prima di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus contro la Cremonese designato un fischietto che era presente anche al primo gol bianconero di Ronaldo, ma pure agli addii di Chiellini e Dybala… (QUI I DETTAGLI)

    13:39

    Comolli: esonero Tudor e mercato

    Il direttore generale bianconero Damien Comolli, prima di dare la parola a Spalletti, ha toccato diversi argomenti. Tra questi l’esonero di Tudor: “È dipeso dai risultati, è sempre qualcosa che dipende dai risultati, c’erano risultati negativi. Perdevo sonno per le prestazioni della squadra… Abbiamo deciso di fare questo cambiamento lunedì, pensiamo che questa sia stata la scelta giusta”. Poi sul mercato di gennaio… (QUI LE DICHIARAZIONI)

    13:22

    Il primo allenamento di Spalletti

    Dopo la conferenza, nel pomeriggio ci sarà il primo allenamento di Spalletti in vista della sfida di domani sera contro la Cremonese

    13:03

    Terminata la conferenza stampa

    La conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti è terminata

    13:02

    L’importanza dell’allenatore nel raggiungere i risultati

    “Non so quanto riuscirò a incidere ma so quale sarà il mio comportamento da quando mi alzerò la mattina a quando vado a letto. Sono più di 30 anni che faccio questo lavoro e sono stato fortunato perchè ho vinto tante partite. Mi fido del mio comportamento e so che la differenza la faranno sempre i calciatori, senza ombra di dubbio. Avere una complicità nel fare le cose, un metodo e fidarsi delle nostre capacità può essere qualcosa che ci porterà a dei risultati. In campo vanno capite le situazioni, il calcio è in evoluzione continua. Bisogna capire come comportarsi e va capito da tutti. Lì si fa la differenza. Ho sentito dire in tv che alcuni giocatori presi singolarmente non sono da Juve. Ma se presi insieme e diamo il massimo, senza voler dare ragione a loro, possiamo crescere ed essere da Juve”.

    12:59

    Comolli sulla decisione di separarsi da Tudor

    “La mancanza di risultati è stato il motivo. A un certo punto abbiamo pensato di restare con Igor ma questo ciclo negativo andava fermato. La squadra non stava giocando al meglio e se avessimo continuato non avremmo più vinto”

    12:57

    Obiettivo: rilanciare Koopmeiners

    “Koop è un calciatore che conosco bene perchè lo abbiamo seguito anche nelle squadre precedenti. Poi costava tanto e non abbiamo potuto prenderlo. Nel salutarlo ieri gli ho ricordato che avevo provato a convincerlo al telefono. Per me resta quell’idea lì. Per me è un mediano o una mezzala. Poi bisogna fare i complimenti a Gasperini che l’ha messo in una posizione differente ed è stato bravo a farlo rendere. Lui pressa e fa giocare male gli avversari e ha questo piede che quando calcia in porta sa dove va a finire il pallone. Chiaro però che se ingabbiato non ha la qualità di Yildiz o di Openda, calciatori che sono nati per quel ruolo lì”.

    12:54

    Risultati o bel calcio?

    “Quando si è in campo quello che diventa fondamentale è vincere. Poi è vero che si cerca lo spettacolo, per creare un bel prodotto per chi lo vede. Anche i giornalisti sono sempre alla ricerca di parole nuove, che non annoiano mai. Si cerca qualcosa di bello da vedere e in questo stadio ho sempre percepito questa atmosfera di innovazione e tecnologia e voglio portarla anche in campo. L’importante però resta vincere, poi si parla di altro”

    12:50

    Un messaggio per i tifosi del Napoli

    “In tutte le città che ho allenatore ho lasciato qualcosa. A Napoli per la bellezza del calcio che abbiamo fatto e per la vittoria dello Scudetto abbiamo fatto qualcosa di bellissimo. Quelle emozioni da parte mia rimarranno intatte. Stamattina ho dato il sangue e l’ho dato dall’altro braccio perchè in quello con il tatuaggio del Napoli non volevo toccare niente. Rivado a Napoli e riandrò a Napoli, al di là di quelle che saranno le scelte professionali. Quando ho detto che non mi sarei messo la tuta di un’altra squadra intendevo per quella stagione lì ma è chiaro che non posso smettere di fare l’allenatore. Decontestualizzare una cosa dalla realtà non va bene”

    12:47

    Comolli sulla clausola per il rinnovo di Spalletti

    “L’opzione per il rinnovo è di una stagione, per la stagione 2026-2027. Non è una cosa che è scritta sulla carta, dipenderà da come procederà al collaborazione”

    12:46

    Comolli stava pensando a Spalletti anche a inizio giugno?

    “No, assolutamente no. A inizio giugno era chiaro che Tudor sarebbe stato il mister. Quando domenica sera abbiamo pensato di cambiare è stata la prima volta che abbiamo contattato Luciano. Ci siamo sentiti lunedì e martedì, poi abbiamo preparato il contratto e giovedì mattina è arrivato” 

    12:43

    Ripartire dalla mentalità

    “L’autodisciplina fa la differenza. Da bambino andavo in giro in autostop, ho avuto la possibilità di entrare in tutti gli spogliatoi di tutte le categorie del calcio. L’ho fatto sempre in maniera naturale. Sapevo anche se il magazziniere della squadra aveva un cane o un gatto in casa per sorprenderlo nel salutarlo. Attenzione, lavoro, disponibilità a diventare amici dentro uno spogliatoio. Si mantiene quella roba lì “quel gol il mio compagno lo ha preso ma io potevo far meglio”, “se non perdevo quella palla…”. Si parla di responsabilità. Quelle qualità, mantenute nel tempo, ci si sveglia e si diventa qualcosa di diverso. Gli scarpini World Cup dell’Adidas me l’hanno messi anche qui ma per timore me li ero portati dietro…”

    12:41

    Sorpresa Cremonese: cosa si aspetta dalla squadra di Nicola

    “Ho visto molte partite di Serie A quest’anno e poche sono state definite in maniera totale. Anche Napoli e Inter hanno perso. Non possiamo essere presuntuosi, serve rispetto per tutti. Non mi piacciono gli slogan, che rischiano di sostituire i fatti”

    12:40

    Il modulo e il “vestito migliore” per la nuova Juve

    “Per me oggi è il primo allenamento ed è alla vigilia di una partita. Ho rispetto dei giocatori e del lavoro di Tudor e per questo può darsi che si dia seguito con quanto trovato. Non è corretto dare troppe info agli avversari, ma potremmo continuare così. Ci sono giocatori che vorrebbero giocare in caselle un po’ differenti, serve che qualcuno dia disponibilità. Si andrà a provare a fare qualcosa di diverso, con la difesa a quattro”

    12:36

    Comolli sulle prestazioni dei nuovi acquisti e il mercato di gennaio

    “È una delle cose di cui abbiamo parlato con Luciano. Se ci saranno opportunità lo coglieremo e se ci saranno giocatori che lasceranno li rimpiazzeremo. Per quanto riguarda i giocatori sono molto rilassato e fiducioso. Sono ottimi calciatori ma serve tempo. Siamo contenti di vedere come stanno giocando. In 33 anni di esperienza so che ci sono giocatori che impiegano più tempo e altri che partono male e poi crescono. Ci vuole tempo. Non perdo il sonno per il mercato, al massimo lo perdevo per le prestazioni della squadra. Ora mi fido di Luciano”

    12:34

    La gestione di Vlahovic in scadenza di contratto

    “La sua gestione è facile, ci si parla. Non ho ricevuto nessuna imposizione da parte della società. Vado lì, vedrò quali sono le sue intenzioni. Valutando la sua ultima prestazione le sue intenzioni sono molto chiare, ha fatto una splendida partita”

    12:32

    La Juve e la lotta scudetto

    “Spero di poter rientrare nel giro scudetto. Ne parlavamo anche ieri nello spogliatoio con i giocatori. Sarebbe il massimo. Mancano ancora 29 partite, ne ho viste di tutti i colori nei 30 e rotti anni di professione. Non vedo perchè ora dovrei accontentarmi di finire con delle cose che vadano come devono andare. Farò di tutto per fare del mio meglio, assoluto rispetto per la qualità dei giocatori”

    12:27

    Battuta Spalletti-Perin e risposta a Vlahovic

    “L’analisi di Dusan è stata corretta, che i calciatori si rendano conto di quello che stanno dando e restituendo a una passione, a una società che crede in loro e via dicendo. Su Perin è soltanto una battuta, io so bene che si dipende molto dai calciatori. Uno può essere bravo e impegnarsi quanto vuole, poi è la qualità dei calciatori che fa la differenza. “Dipenderà da voi” era per coinvolgerli e metterli al corrente che nessuno ha la bacchetta, saranno le cose fatte in pratica sul campo che poi determineranno il mio futuro. Fortunatamente non sono uno che ha bisogno di essere assicurato nel proprio futuro. Ritengo corretto che si valuti di volta in volta, non devo stare per forza in una situazione perché sono legato da un contratto. Si fa questa esperienza insieme e la trovo una situazione semplice, onesta e chiara. Si comincia a lavorare cercando di collaborare tra tutti gli staff e tutte le persone del mondo Juve che sono persone di assoluto valore perché le conosco quasi tutte. Poi si tirano le somme. Non ho nessuna difficoltà nell’accettare un contratto così. Visto quello che è successo precedentemente avrei fatto proprio come la Juve”

    12:25

    Migliorare nel reparto offensivo

    “È stimolante poter lavorare con dei giocatori di qualità e far crescere i loro numeri. I gol sono una cosa fondamentale perchè per vincere le partite bisogna fare gol. Il calcio offensivo è una qualità importante ma l’essenziale è essere squadra. Se siamo lunghi o sfilacciati, tutto diventa più difficile”

    12:24

    Comolli sulla scelta del nuovo direttore sportivo

    “Questa ricerca è ancora in corso. Siamo in una fase di short list e quando avremo delle liste ve lo diremo in maniera attiva”

    12:22

    Scelta dei collaboratori

    “Ho portato con me un secondo, due collaboratori tecnici e un preparatore atletico. Loro sono forniti di tutte le figure che servono, bisognerà solo prendere confidenza. Sono Domenichini, Martusciello, Russo e Sinatti. Volevo spendere due parole a favore di Daniele Baldini che ha deciso di terminare la sua storia come collaboratore e ci sono rimasto anche un po’ sorpreso. Mi dispiace ma devo accettare la sua volontà”

    12:21

    Valore della rosa

    “Se non avessi creduto che questa squadra abbia delle potenzialità, nonostante abbia passato dei momenti difficili, perchè avrei accettato questo contratto? Credo di poter fare un bel lavoro con loro. Si passa da lì, dalla volontà e disciplina, per fare dei risultati importanti. Ci vedo delle possibilità di mettere a posto delle cose. Le intenzioni e le mire sono alte, bisogna rientrare in Champions League e rimettersi in pari perchè gli altri corrono forti”

    12:19

    Obiettivi della Juve

    “Prevale la voglia di portare la Juve in alto sulla voglia di riscatto dopo la Nazionale. Vorrei mandare un saluto a Tudor, che saluto caramente. Ho avuto la possibilità di conoscerlo e so che è una persona splendida e un professionista vero. Sono convinto di trovare una squadra in buona condizione, proprio per la professionalità di quello che mi ha preceduto. Dobbiamo lavorare in maniera forte per poter arrivare a raggiungere le ambizioni di questo club. Sono contento di essere qui e ringrazio Comolli”

    12:15

    Prime sensazioni

    Ora prende la parola Spalletti: “Le prime sensazioni sono state bellissime. Sappiamo qual è l’organizzazione di questo club e sappiamo che c’è un’aspettativa alta ma poi entrarci dentro e toccarlo con mano è una bellissima emozione”

    12:11

    Le parole di Comolli

    Prima dell’inizio della conferenza è intervenuto in conferenza il direttore generale della Juve Comolli: “Spalletti è un grande esperto del calcio italiano. È un allenatore di grande successo, che ha vinto in campo nazionale e internazionale. È la persona giusta, che può portare avanti il brand. Con lui abbiamo firmato un contratto fino al termine della stagione, con la possibilità di prolungarlo. Con lui però abbiamo un accordo e vediamo con lui una collaborazione a lungo termine. Poi decideremo come continuare. Prima di passare il microfono a Luciano vorrei spiegare il processo grazie al quale siamo giunti a questa scelta. Abbiamo visto che il modo in cui gioca la squadra è un motivo importante e per questo abbiamo deciso di cambiare. Tutti e tre, io, Chiellini e Modesto, abbiamo deciso che ci fosse bisogno di un cambiamento e insieme alla proprietà ci siamo allineati nella scelta di Luciano. Non c’è distanza tra noi”

    12:07

    A breve la conferenza di Spalletti

    A breve inizierà la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore della Juve Luciano Spalletti. Presenti anche Comolli, Chiellini e Modesto.

    11:50

    Dal modulo agli interpreti: la nuova Juve di Spalletti

    Stop alla difesa a tre: con Spalletti la Juve passerà stabilmente alla difesa a quattro. Sarà 4-3-3 o 4-2-3-1, a seconda degli interpreti. Le certezze saranno Di Gregorio, Bremer, Cambiaso, Locatelli, Thuram e Yildiz, mentre al centro dell’attacco sarà ballottaggio tra Vlahovic e David.

    11:39

    Spalletti nuovo allenatore: la reazione dei tifosi

    Dopo l’annuncio ufficiale di Spalletti come nuovo tecnico della Juve, i tifosi bianconeri sui social si sono scatenati. Dai santini ai meme: ce n’è per tutti i gusti

    11:33

    La prima avversaria è la sorpresa della Serie A: la Cremonese

    Chi si sarebbe mai aspettato di vedere la Cremonese ottava in classifica dopo le prima nove giornate di Serie A? Forse nessuno, eppure la squadra di Nicola sta sorprendendo tutti. La prima avversaria della Juve di Spalletti è una neopromossa da temere, reduce da 1 vittoria, 3 pareggi e 1 sconfitta nelle ultime 5 partite in Serie A.

    11:23

    Briatore duro: “Spalletti a me non piace”

    “Spalletti a me non piace, perché ne ho il ricordo della Nazionale”, parola di Flavio Briatore che, intervistato a margine dell’apertura del nuovo Crazy Pizza ha parlato della scelta per la panchina della Juve: “Col Napoli però ha vinto lo scudetto e si è fatto il tatuaggio. Adesso si tatui la Juve sull’altro braccio”

    11:18

    Juve, inizia una nuova era: voglia di rivincita

    Otto mesi di contratto con rinnovo in caso di qualificazione alla Champions League. Nella clausola di Spalletti con la Juve si nascondono una serie di significati molto importanti. L’allenatore italiano, infatti, è reduce dalla deludente esperienza come ct della Nazionale e ha voglia di rivincita, ma il club dopo Thiago Motta e Igor Tudor ha paura di sbagliare ancora. Al tempo stesso, Luciano è il tecnico che ha portato il Napoli a vincere lo scudetto con un calcio bello e propositivo. La speranza è quindi che la Juve da qui al termine della stagione possa fare bene, così da confermarlo sulla panchina e iniziare un nuovo ciclo vincente.

    11:00

    Il progetto di Spalletti per la Juve: dal ruolo di Locatelli alla questione Cambiaso

    Spalletti alla Juve troverà una squadra ferita e avrà il difficile compito di dare una svolta. Per farlo l’allenatore bianconero ha deciso di ripartire da alcune certezze, come Locatelli. Il capitano bianconero, spesso non convocato da Luciano quando era ct dell’Italia, sarà ancora un perno della squadra. Insieme a lui anche Gatti, Yildiz e Vlahovic ma soprattutto Cambiaso, spesso elogiato dall’allenatore italiano. Poi ci saranno invece i nuovi acquisti da esaltare, David e Openda su tutti, ma anche giocatori come Koopmeiners, da rivitalizzare a ogni costo.

    10:48

    Spalletti-day: le immagini del primo giorno

    Dalla visita alla Continassa fino alle foto con Comolli e la firma sul contratto: le immagini del primo giorno da allenatore della Juve di Spalletti.

    10:40

    I dettagli del contratto

    Spalletti si è legato alla Juve fino al 30 giugno 2026. Otto mesi di contratto a 3 milioni di euro più bonus, con una clausola per il rinnovo in caso di qualificazione alla prossima Champions League.

    10:31

    “Tutto bene?”: Spalletti, la prima risposta è un messaggio a tutta la Juve

    Per iniziare la sua avventura alla Juve, Spalletti ha visitato la Continassa dove ha avuto modo di scambiare alcune battute con i giocatori bianconeri. Un botta e risposta rapido e ripreso dal dietro le quinte pubblico dal club sui social, ma che rivela molto dell’atteggiamento del nuovo allenatore. Mattia Perin, infatti, si è presentato con la più classica delle domande: «Tutto bene?». La risposta? «Dipenderà da voi». Il portiere: «Noi siamo a disposizione». Lucio: «È già qualcosa».

    10:22

    Lo staff di Spalletti: c’è anche un ritorno

    Ma chi farà parte dello staff del nuovo allenatore della Juve? Il vice di Spalletti sarà Marco Domenichini, al suo fianco dalla stagione 1997-1998. La vera sorpresa riguarda invece i collaboratori tecnici perchè oltre a Salvatore Russo, che lo ha già accompagnato nella sua avventura al Napoli, ci sarà anche Giovanni Martusciello, ex vice di Sarri e cuore bianconero. A completare il team ci sarà poi Francesco Sinatti, nuovo preparatore atletico della Juve che collaborerà con Darren Burgess, l’uomo scelto da Comolli per la supervisione dell’Area Performance.

    10:17

    Andreazzoli vota Spalletti: “Juve, la sua mano si vedrà subito

    In una lunga intervista esclusiva, Aurelio Andreazzoli, ex collaboratore e grande amico di Luciano Spalletti, ha detto la sua sul nuovo allenatore della Juve: “Quanto tempo gli servirà? Non tanto. La sua mano si vedrà subito. Per i dettagli, per andare nel particolare invece servirà comunque tempo. Sono i più difficili da curare. Ma inciderà subito, andando poi ad affinare i particolari: sono quelli che fanno la differenza a lungo andare”.

    10:06

    Spalletti si presenta al mondo Juve: a che ora parla

     Dopo l’annuncio, è tempo di presentazioni per Luciano Spalletti. Il nuovo allenatore della Juventus parlerà oggi in conferenza stampa alle 12:00 

    Allianz Stadium, Torino LEGGI TUTTO

  • in

    Tutino superstar: si merita la Serie A

    TORINO – Una stagione formidabile, da incorniciare, quella di bomber Gennaro Tutino, rilanciatosi tornando nella “sua” Cosenza, la piazza che in gioventù l’aveva fatto diventare un attaccante da tener d’occhio. Ma ora, a quasi 28 anni (li compirà il 20 agosto), per uno dei più interessanti prodotti sfornati negli ultimi dieci anni dal vivaio del Napoli, è giunta l’ora del raccolto, capitalizzando una stagione che con la maglia dei lupi calabresi l’ha visto andare a segno 19 volte (solo 4 i rigori). Tutino è l’unico giocatore che domani sera, nell’ultima giornata di Serie B (tutte le gare in contemporanea, fischio d’inizio alle 20.30), può sognare di contendere il titolo di capo cannoniere della B al totem finlandese Pohjanpalo, che guida la classifica con 22 reti: il suo Venezia, che potrebbe a sorpresa ancora scalzare il Como dal 2° posto e salire in A direttamente, sarà di scena in casa dello Spezia (che deve salvarsi). Il Cosenza invece, già sicuro di restare in B, non può più ambire a un piazzamento playoff ma è chiamato a onorare il calcio proprio in casa del Como che domenica, con lo 0-0 di Modena, ha mancato il primo match point promozione e solo battendo il Cosenza avrebbe la certezza di non perdere la promozione diretta in maniera beffarda. Tutino poi, ha recentemente dichiarato che il suo obiettivo è chiudere la stagione a 20 reti e dunque c’è da credere che si produrrà in una partita da uomo squadra, perché così ha giocato per tutta la stagione, soprattutto nel girone di ritorno, da vero e indiscusso leader. Una maturazione strabiliante che farà di lui uno dei nomi più interessanti del prossimo mercato. Quello di Serie A, ovviamente. Ma Tutino meritava la massima categoria già tre anni fa, quando fu una delle colonne della Salernitana promossa dalla B a sorprese con Castori, grazie soprattutto alla coppia d’attacco Djuric-Tutino: pareva di rivedere, in piccolo, un duo simile a Skuhravy-Aguilera, cioè il gigante e lo smilzo che insieme fanno sfracelli. Quella Salernitana però viveva i tormentati mesi della cessione obbligata, visto che Lotito, già proprietario della Lazio, in A non poteva più tenerla. E dunque non c’erano i soldi per riscattare Tutino dal Napoli. Il cash necessario lo mise il Parma di Krause che nel 2021 era appena retrocesso in B e preparava uno squadrone per tornare subito in A, anche se ci avrebbe messo tre anni per riuscirci. Ma sbarcare in Emilia non fu un affare per Tutino. Più volte, analizzando il suo anno e mezzo coi ducali, pur senza cercare alibi, aveva non poche ragioni quando spiegava quel periodo no in Emilia con un utilizzo non ideale per lui, costretto a giocare troppo lontano dalla porta coi vari allenatori passati sulla panchina del Parma. Quando poi, nel gennaio 2023, andava in prestito al Palermo, nuovamente non trovava terreno fertile per esprimersi: Corini stava già mettendo le basi per il suo fallimento, divenuto poi palese un mese fa. A Cosenza invece, pur in una squadra non di prima fascia ma dove tutti lo coccolano, Tutino ha mostrato il suo valore, adesso è un attaccante da Serie A a tutti gli effetti. Sul suo futuro, al momento si possono fare solo ipotesi. Al Parma è legato fino al 2025. Il Cosenza aveva l’obbligo di riscatto di Tutino solo in caso di promozione in A, Gennaro dunque in teoria potrebbe rientrare in Emila, prospettiva che, al momento, per ciò che ha fatto trapelare nei mesi scorsi, non lo stuzzica particolarmente, troppo forte la delusione vissuta con loro in quell’anno e mezzo che rischiava di compromettergli la carriera. E anche a Pama non ci si muove più di tanto per riaverlo indietro (ma coi suoi gol, come minimo salivano in A con un mese d’anticipo). Però tante cose potrebbero cambiare. Innanzitutto ci sarà da capire chi allenerà il Parma: Pecchia, pur avendo ancora un anno di contratto, è molto corteggiato e al momento non è proprio certo che sia lui la guida degli emiliani in A. Allo stesso tempo, patron Krause cercherà di preservare gli attuali talenti dello squadrone che ha dominato la B. Elementi come Man, Bernabé, Benedyczak e Circati sono molto ambiti, anche in Europa. Però si farà tutto il possibile per trattenerli e magari venderli fra un anno, quando dopo un campionato di A potrebbero acquistare ulteriore valore. E dunque, alla fine, sul mercato potrebbe finirci proprio Tutino, a cui le offerte non mancheranno. Attenzione però: il Cosenza, entro il 15 giugno, può esercitare il riscatto alla cifra prefissata un anno fa di 2.5 milioni: col senno di poi, un affarone, oggi vale almeno il doppio. Dunque, ci sta anche che patron Guarascio eserciti il riscatto e poi lo rivenda, trovando i denari per finanziarsi il prossimo mercato del Cosenza. Certo, coi rossoblù, Tutino sta da papa ma sarebbe normale, dopo un’annata così, nutrire legittime ambizioni di Serie A, pure di un certo livello. Perché oggi Gennaro è un bomber maturo ma non solo: più che segnare, sa Inventare gol pazzeschi, quasi dal nulla, da vedere e rivedere la doppietta di domenica scorsa allo Spezia (punizione magistrale seguita da rete-show di tacco al volo), chi scommette su di lui, probabilmente fa un affare, anche se andrà verificato fuori dal guscio calabrese. E a quel punto magari chissà, fra qualche mese, anche il ct Spalletti potrebbe iniziare a pensare a lui. Se non lo sta già facendo. LEGGI TUTTO

  • in

    Ricci, orgoglio Toro: “Avanti con onore, anche per Superga”

    È la faccia più bella del Toro. Quella che, più di tutte, garantisce un futuro importante. A questo punto la società deve trovare la forza di non cederlo visto che per lui, sicuramente, arriveranno molte proposte milionarie. Già quest’estate la Lazio (e non solo) ci ha provato. E continuando di questo passo Samuele Ricci, 22 anni, può anche sperare di salire sul charter che a giugno porterà gli azzurri in Germania per difendere il titolo europeo.
    Anche a Milano, infatti, è stato il più incisivo dei suoi e, soprattutto, è stato l’ultimo ad arrendersi. A San Siro ha difeso, attaccato, costruito. Ha anche lottato. Del resto Juric, anche ieri dopo la partita, ha ribadito il concetto di sabato. “Per lui prevedo un domani molto importante, diventerà un giocatore molto top del calcio italiano”. Un messaggio a Spalletti? Può darsi. Di sicuro il commissario tecnico in queste ultime partite lo farà seguire con grande attenzione.
    Ricci: “Felice nel nuovo ruolo”
    Detto questo torniamo alla partita e al momento no del Toro. Samuele Ricci, ovviamente, è molto deluso come del resto tutti i suoi compagni. Però non si arrende, per lui il campionato non è finito e va onorato per mille motivi. Il più importante è il ricordo degli Invincibili con la commemorazione di Superga. “Purtroppo è andata così nonostante il nostro impegno. Nel primo tempo abbiamo fatto bene contro una squadra molto forte che davanti ai propri tifosi voleva festeggiare lo scudetto con una vittoria, nonostante questo nei primi quarantacinque minuti abbiamo tenuto”.
    “Poi purtroppo c’è stata l’espulsione e la partita è completamente cambiata e non siamo riusciti a restarci dietro. In 10 contro uno squadrone del genere non era facile”. Juric lo ha fatto giocare in posizione più avanzata. “E mi sono trovato bene in questo nuovo ruolo, il mister mi ha dato dei consigli. Io faccio quello che mi chiede Juric e cerco di farlo sempre al meglio”.
    “Ora mi sento a posto fisicamente, non ho problemi di corsa e quindi mi muovo a tuttocampo, anche in difesa ad aiutare i compagni”. Restano i soliti problemi, quello del gol. “Creiamo tanto ma a volte facciamo fatica a concretizzare. Anche contro l’Inter qualche occasione l’abbiamo creata, soprattutto nel primo tempo ne ho contate due, ma purtroppo non siamo riusciti a sfruttarle”.
    Europa, c’è ancora speranza
    E adesso?  “Bisogna  accantonare questa gara e pensare alla prossima, dobbiamo dare il massimo fino all’ultimo perché ora ci aspettano partite difficili da onorare fino alla fine, senza remore e con la consapevolezza di poter ottenere tanti punti. E poi sarà una settimana speciale per le celebrazioni di Superga, bisogna dare qualcosa in più anche per questo. I tifosi capiscono quando ci mettiamo carattere, quindi bisogna fare e dare il massimo noi ci proveremo”.
    E allora non resta che cambiare pagina e aprirne un’altra. Ci sono ancora quattro partite per salvare quello che ancora si può. E proprio per questo motivo Ivan Juric al 18′ della ripresa ha fatto uscire Zapata, un po’ stanco. Il colombiano è uscito dal campo sconsolato, scuotendo la testa, si aspettavsa di più dal Torino. È arrivato in granata con la speranza di lottare per l’Europa e ci ha messo impegno e gol.
    Ben 11, oltre a quello che aveva realizzato nell’Atalanta, tuttavia non sono serviti a lasciare la mediocrità con cui il Torino convive da anni. Juric – dicevamo – lo ha tolto per non “affaticarlo” più di tanto perché solo lui (del resto lo confermano i numeri) può segnare dei gol decisivi. Venerdì allo Stadio Grande Torino arriverà il Bologna e davanti ai propri tifosi i granata dovranno battere un colpo. LEGGI TUTTO

  • in

    Mourinho come Garcia, De Rossi come Spalletti: Roma, storia di esoneri e ritorni

    Da ‘Capitan futuro’ a nuovo condottiero della Roma: Daniele De Rossi è stato ufficializzato come nuovo allenatore giallorosso e, nel primo pomeriggio, è arrivato a Trigoria per il primo allenamento. ‘Ritorno al futuro’ per l’ex centrocampista perché è tornato a casa, in quel centro sportivo dove ha vissuto per ben 18 anni da calciatore, e dove ora è rientrato per prendere in mano il timone della squadra per guidarla fuori dal momento negativo. Una scelta di cuore, di affetto e per la piazza, da sempre idolo dei tifosi, ora ha l’arduo compito di cercare di invertire il trend degli ultimi mesi per provare a raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società ad inizio stagione. Il suo arrivo ha registrato anche una clamorosa coincidenza con il passato con protagonisti Mourinho e Garcia… LEGGI TUTTO

  • in

    Spalletti in tribuna per Atalanta-Napoli alla prima di Mazzarri in panchina

    BERGAMO – Nella giornata contro la violenza sulle donne sono numerosi i personaggi del mondo dello sport che si schierano contro la triste e attuale piaga sociale, riportata alla ribalta dopo l’assassinio della giovane Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta. Ultima, ma non per importanza, la presa di posizione del commissario tecnico della Nazionale italiana Luciano Spalletti, come da lui stesso testimoniato sul proprio account Instagram.
    Il messaggio di Spalletti
    “Nulla e nessuno è così tanto indegno di un piccolo ‘uomo’ che ha bisogno d’essere arrogante e aggressivo di fronte a una donna”. È la didascalia scritta da Luciano Spalletti accanto a un selfie che lo ritrae, con l’immancabile ‘baffo’ rosso disegnato sulla guancia, sugli spalti del Gewiss Stadium di Bergamo mentre assiste alla sfida tra l’Atalanta di Gasperini e la sua ex squadra, il Napoli, recentemente passato nelle mani di Walter Mazzarri dopo l’esonero di Rudi Garcia. Anche la Lega Serie A ha pubblicato, su X, un’istantanea del commissario tecnico della Nazionale azzurra: “Spalletti, un rosso alla violenza”, scrive l’account ufficiale del campionato italiano. LEGGI TUTTO