consigliato per te

  • in

    Napoli-Empoli, Spalletti: “Ricorso respinto? Non nascondo l’amarezza”

    Le parole al miele spese nella giornata di venerdì da parte di Aurelio De Laurentiis non hanno lasciato indifferente Luciano Spalletti. “Ha detto che sono il miglior tecnico della sua storia da presidente? Ringrazio il presidente per le belle parole. È un presidente che ha vissuto nel calcio, per cui se dice queste cose fa piacere. Mi mette quasi in difficoltà. Lui ha portato grandi allenatori e grandi giocatori al Napoli. Ma è impossibile fare paragoni diretti tra passato e presente. Le parole del presidente nei miei confronti spingono a lavorare duro nella stessa direzione. La giusta conta delle pecore però sarà a maggio, è lì che si farà la somma dei punti portati a casa”. Alla vigilia dell’Empoli, sfida che lo vedrà ancora una volta lontano dalla panchina del suo Napoli, Luciano Spalletti incassa i complimenti di ADL e annuncia il ritorno di tre big: “Insigne, Anguissa e Lozano saranno convocati – ha detto a Radio Kiss Kiss – Non mi chiedete altro, non chiedete quanto possono giocare perché in queste situazioni così equilibrate si possono trovare nuove soluzioni. Per noi è importante fare bene questa partita perché poi avremo la prossima settimana tutta a disposizione, è tanto che non facciamo una settimana-tipo. Dopo tante settimane di apnea e difficoltà a recuperare, averli domani ci permetterà di metterli a posto per la prossima partita”.
    Spalletti: “Non nascondo l’amarezza”
    “Ricorso squalifica respinto? Stavolta lo dico con franchezza: sono un po’ deluso. Si fanno riunioni in cui si invoca al dialogo, alla collaborazione tra uomini di campo e istituzioni, poi basta una situazione come questa per capire che è difficile avere un confronto semplice e collaborativo. A fine partita ammisi a tutti i media di aver avuto un comportamento poco opportuno in quel momento, anche se non credo così eccessivo da darmi due giornate. Non avevo mai ricevuto due giornate di squalifica in carriera. La mia carriera di 500 panchine in Serie A, quasi immacolata dal punto di vista disciplinare, non è bastata per fare trasparenza. Probabilmente questa collaborazione tanto chiacchierata rimane una cosa difficile. Comunque accetto con il massimo rispetto la decisione, ma stavolta non posso nascondere la grande amarezza”.
    Spalletti, traguardo in vista
    “Domani festeggio le 500 panchine in Serie A? Così poche? Pensavo fossero di più visto che in vita mia sono stato più sul campo che a casa. Ma io punto alla panchina numero mille. Finché non ci arriverò non smetto. Con l’Empoli non corriamo il rischio di sottovalutare l’impegno perché basta vedere che calcio sta proponendo. Per riuscire a vincere questa partita dovremo esibire una prestazione top, al massimo delle nostre possibilità, altrimenti sarà dura. All’Empoli vanno fatti i complimenti per come gestisce questa squadra da più anni, per l’identità che ormai ha dato il presidente Corsi a questa società e per l’identità ben definita che la squadra ha in campo. Complimenti sinceri”.
    Spalletti: “Empoli è ancora casa mia”
    “Empoli è ancora casa mia, ho casa lì e quando ho un po’ di tempo ci vado perché ho mia madre che mi aspetta a braccia aperte. Con Andreazzoli ho imparato tante cose, era mio collaboratore. Anche ora imparo moltissimo dai collaboratori perché loro hanno la possibilità di vedere le cose con occhi esterni, con maggiore rilassatezza nella valutazione delle situazioni. Di Aurelio ho apprezzato tutte le sue qualità quando l’ho portato con me a fare il collaboratore. L’ho potuto apprezzare a Roma, quando ci ho giocato contro. Basta vedere cosa fa l’Empoli per capire che è un allenatore capace, organizzato e che gestisce le situazioni con equilibrio”.
    Spalletti: “Ho una squadra con un’anima”
    “La radiografia dell’anima dice che ne esce fuori una squadra con un’anima. Ognuno si domanda cosa può fare per il Napoli, questa disponibilità che si è vista ci permette di esprimere il valore totale di questa rosa. Chi viene chiamato in causa riesce a fare del suo meglio. Attraverso questa competitività esibita si riesce ad acchiappare il meglio. Sono tutte cose normali. C’è disponibilità da parte di tutti a dividersi i ruoli, a prendere in carico delle responsabilità che sarebbero di un altro durante la partita. Questa disponibilità a dividersi i minutaggi delle partite. Con le cinque sostituzioni diventa fondamentale essere titolari del primo tempo e titolari dell’ultima mezzora. Dopo lo sfiancamento dei compagni nella parte iniziale, nel finale di partita chi entra può dare il colpo di grazia. Ho dei ragazzi intelligenti, con i quali si può dialogare”.
    Spalletti sul sorteggio di Europa League
    “I tifosi? Giovedì la squadra stava dando tutto per la vittoria, ci hanno dato la spinta per arrivare fino alla fine. Percepiscono questa totale dedizione per la maglia, ora si fidano e tolgono dunque ogni freno alla loro infinita passione per il Napoli. E’ un supporto che ha un peso determinante sui risultati. Con loro al nostro fianco siamo più forti, la nostra metà campo parte da metà campo fino alla punta della curva. In Europa League avremmo voluto evitare le più forti e credo che lo stesso valga per loro: vorrebbero evitarci. Ma giocare contro top club europei è sempre importante, è un’opportunità di crescita per una squadra ambiziosa come la nostra. Da questi club c’è da imparare e ci si va a confrontare con piacere. Per arrivare più in là le partite devi vincerle, quindi che tu le incontri ora o più avanti cambia poco”. LEGGI TUTTO

  • in

    Spalletti, squalifica confermata: salta Napoli-Empoli

    Il Napoli sarà costretto a fare a meno di Luciano Spalletti anche nella prossima partita di campionato contro l’Empoli. La Corte Sportiva d’Appello, riunitasi oggi a Roma, ha respinto il ricorso della società e confermato due giornate di squalifica al tecnico azzurro, espulso nella gara contro il Sassuolo. Spalletti era stato squalificato “per avere, al 47′ del secondo tempo, contestato una decisione arbitrale indirizzando reiteratamente al direttore di gara espressioni gravemente irriguardose”. Ha già saltato la sfida contro l’Atalanta, terminata 3-2 in favore di Gasperini, venendo rimpiazzato in panchina dal vice Domenichini.Guarda la galleryNapoli, Elmas show: Spalletti ai sedicesimi di Europa League LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli-Leicester, Spalletti loda Elmas: “Sa fare tutto. Che reazione!”

    NAPOLI – Fa festa il Napoli di Luciano Spalletti. Gli azzurri superano 3-2 il Leicester al Maradona grazie alle reti di Ounas ed Elmas (doppietta) in un match ricco di emozioni e gol. Unica nota stonata della serata l’infortunio di Lozano, portato in ospedale: si teme la frattura del naso. Il Napoli è dunque ai sedicesimi di finale in virtù anche della vittoria dello Spartak Mosca per 1-0 contro il Legia Varsavia – i polacchi hanno sbagliato un calcio di rigore nel finale -. Azzurri e russi chiudono a pari punti, 10, ma lo Spartak è avanti negli scontri diretti e quindi agli ottavi. Dopo il triplice fischio Luciano Spalletti ha espresso tutta la propria felicità: “Quando prendi due gol come li abbiamo presi noi, e qualche difficoltà ce l’abbiamo, ti sembra vada tutto di traverso. Invece abbiamo avuto una bella reazione nel secondo tempo. Abbiamo preso due gol in situazioni sulle quali ci si può atteggiare meglio come condizioni per pulire l’area. Loro sono forti, ci voleva una reazione di squadra che ha carattere e personalità. Va detto: i ragazzi hanno avuto la reazione di chi ha anima. Stasera nelle difficoltà hanno vinto la partita, per cui grandi complimenti”.Guarda la galleryNapoli, Elmas show: Spalletti ai sedicesimi di Europa League
    Per il periodo che stavate attraversando, di infortuni e risultati, è una vittoria che pesa.
    “Certamente, perché poi nel calcio, in questa categoria, con una squadra di questo livello hai tutte le pressioni di dover esibire sempre la classifica e dei risultati. Aver vinto rimette a posto tante cose, sono convinto che da questa partita qui tutti prenderanno più forza per andare a dimostrare in futuro le loro qualità”.
    Avete bisogno di recuperare i giocatori fondamentali.
    “Beh, si gioca una volta ogni tre giorni. Così è impossibile: io avevo Politano da mettere, poi si è sentito male dopo pranzo e non lo potevo mettere. Lui viene dal Covid e ha bisogno di riprendere condizione, l’avrei messo dopo ma menomale che Manolas ha stretto i denti ed è venuto a giocare. Avere tre sole sostituzioni e con gente che recupera da Covid o infortuni tipo Ounas e Malcuit è veramente dura. Non è possibile”.
    Elmas è un giocatore che con lei ha sempre giocato. Quando è arrivato non era così centrale come lo è oggi.
    “Lui è un ragazzo splendido anzitutto. E poi si sa adattare a qualsiasi ruolo. È sempre chiamato tappabuchi perché sa fare bene ovunque: dove sei in difficoltà ci metti lui e tira fuori sempre la roba giusta. A fine primo tempo era dispiaciuto per qualcosa che non gli era andata a genio dopo la partita. Gli ho detto che se avesse fatto gol mi sarei buttato per terra. Mi son trattenuto fino all’ultimo, poi ha fatto un gol da giocatore vero. Lo metti dove ti pare e lui tira fuori quello che ti serve”.
    Lui ha detto che non sa quale sia il suo ruolo.?
    “Noi lo aiutiamo a fare confusione. Elmas è un calciatore che ha giocato 29 partite fino a questo momento. Quando è andato in nazionale e loro giocavano tre partite per volta, ha fatto sempre il titolare. Ha giocato più di tutti, anche più di Di Lorenzo, e sempre con un rendimento accettabile”.
    Ieri Juve prima per un gol al 94’. Oggi voi secondi per colpa di un rigore al 98’. Quanto confa la fortuna nel calcio??
    “Io non so quanto conta e non so come sono messi gli altri. Però io sono fortunatissimo: se hanno fortuna anche gli altri, al massimo fanno pari”. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli-Leicester, possibile l'Over 2,5 al novantesimo

    Nel gruppo “C” di Europa League può ancora accadare di tutto. Tutte e 4 le squadre partecipanti hanno ancora la possibilità di passare il turno. Il Napoli riceve il Leicester che è un punto più su in classifica e nella sfida del “Maradona” ha due risultati su tre a disposizione (di conseguenza gli azzurri per andare avanti nella competizione possono soltanto vincere). Se le “Foxes” nelle cinque gare fin qui disputate hanno regalato un paio di “Under 2,5” (e, dunque, tre “Over 2,5”) non ha fatto registrare interruzioni il ritmo dell’undici di Spalletti che ha iniziato con il 2-2 in Inghilterra, ha proseguito con il 2-3 in casa con lo Spartak a cui vanno aggiunti il 3-0 e il 4-1 nella doppia sfida contro il Legia più l’1-2 nella trasferta a Mosca. Totale? Cinque “Over 2,5” su cinque! LEGGI TUTTO

  • in

    Spalletti: “Atalanta super, Gasperini è di livello europeo”

    “Mi dà fastidio la sconfitta, la squadra ha fatto una buonissima partita, una gara vera. C’è dispiacere perché in alcuni dettagli potevamo fare meglio, abbiamo avuto molte situazioni per fare gol. Il dubbio era di non essere all’altezza, invece lo siamo stati e anche molto bene”. Spalletti parla così, a Dazn, dopo il ko interno contro la super Atalanta di Gasperini. Il tecnico azzurro, stasera sostituito in panchina dal vice Domenichini a causa della squalifica, ha speso parole d’elogio per la società bergamasca. “Loro sono tosti, un club forte che sta portando avanti bene la gestione. Scoprono calciatori, vendono bene, la qualità di Gasperini è di valore europeo. Stasera noi avevamo paura sui calci di punizione, per differenza di altezza eravamo improponibili e invece ci siamo comportati bene”.Guarda la galleryL’Atalanta sbanca Napoli: a segno anche Demiral
    Spalletti: “Bisogna imparare dall’Atalanta”
    “Non abbiamo saputo cogliere qualche occasione, come quella di Petagna. Ma rimane la buona prestazione anche se non abbiamo portato a casa dei punti. È risuccesso che ci siamo messi a tre, è una cosa che bisogna andare ad approfondire perché moltissime squadre europee fanno così. Contro l’Atalanta siamo stati bene in campo a livello tattico, siamo rimasti in equilibrio. I giocatori di stasera sono gli stessi che ci rimetteranno in carreggiata. C’è stata una fase in cui abbiamo subito tanti falli e loro sono bravi anche a far quello. Perché nella tua metà campo non ammoniscono”. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli-Atalanta, può starci la “combo” Goal più Over 2,5

    Il tris di anticipi del sabato della sedicesima giornata si chiude allo stadio Maradona di Napoli. Il confronto tra il Napoli e l’Atalanta mette in palio punti fondamentali per le zone alte della classifica. Al momento Insigne e soci viaggiano con cinque lunghezze di vantaggio sull’undici di Gasperini che nelle ultime otto giornate ha collezionato sei vittorie e due pareggi. Il Napoli ha invece leggermente frenato conquistando soltanto cinque punti negli ultimi quattro turni e ha bisogno di ripartire nel migliore dei modi per restare in vetta alla classifica. 
    Napoli-Atalanta show! Fai ora i tuoi pronostici
    Stesso numero di gol realizzati ma subìti la metà
    Mai come in questa sfida tra Napoli e Atalanta sembra esserci un collegamento diretto tra esiti registrati e numero di reti fatte e subìte. Partiamo dalle reti realizzate: sono trentadue sia per l’attacco azzurro che per quello bergamasco ma, se ci soffermiamo su quelle incassate, Ospina ne ha dovute contare in tutto nove mentre Musso ha raccolto il pallone nella sua porta ben diciassette volte (praticamente il doppio rispetto a quelli del suo collega azzurro). Se, partendo da questi dati, andiamo a controllare gli esiti “Over 2,5” usciti contemporaneamente all’esito “Goal” (quindi si parla della “Combo Over 2,5+Goal”) collezionati da Napoli e Atalanta si scopre che i partenopei ne hanno soltanto cinque all’attivo mentre i nerazzurri dieci (anche in questo caso esattamente il doppio). Mai come in questo caso la proporzione è diretta. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, Spalletti: “Atalanta? Può ambire allo scudetto”

    “L’Atalanta può ambire allo scudetto”
    Spalletti ha poi proseguito il discorso sulla squadra di Gasperini: “L’Atalanta è una squadra completa, tosta, che sa bene dove vuole andare. Noi abbiamo delle caratteristiche che le possono creare dei problemi, bisogna vedere come si riesce poi a pilotare la partita. O la conduci o diventi un passeggero della partita, monti sopra e ti portano in giro per il campo loro. Questo non dobbiamo farlo perché se sei passeggero dell’Atalanta può portarti a sbattere dove vuole. Strategia? Mantenere il possesso palla per portare la partita sul nostro binario. Dobbiamo riuscire a gestire la maggior parte della partita perché se la gestiscono gli altri ti portano ad essere un po’ sparpagliati perché hanno quest’ampiezza di gestione di palla. Quando cominciano l’azione ti creano quest’aggiramento nella loro proposta di gioco, andando da una parte all’altra, e la chiudono in molti l’azione. Con questa fisicità e questa forza che hanno. Se loro gestiranno molto palla sarà inevitabile subire le loro caratteristiche e la loro qualità. Abbiamo tentato di farlo negli ultimi venti minuti col Sassuolo e non ci siamo riusciti. Tutte le volte che si recupera palla bisogna sforzarsi di creare le controffensive giuste. Atalanta favorita domani e candidata allo scudetto? Possono ambire al titolo, come quelle del condominio iniziale. Dire chi sia il favorito domani non mi interessa, mi aspetto che i miei domani possano vincere la partita perchè ne sono in grado”. Sull’allenatore della Dea: “A me piace tutto di Gasperini, ci sono stato a cena insieme e sono andato a vederlo. E’ stato tra i primi a fare questo tipo di calcio e basta vedere in tutti questi anni dove ha portato l’Atalanta”.
    Napoli, Koulibaly fuori per un mese. Spalletti in emergenza
    “Situazione d’emergenza? Siamo sotto tempesta”
    Sulla situazione del Napoli, con tanti infortuni in rosa: “Con queste partite così ravvicinate ogni partita è un viaggio verso l’ignoto, non sai cosa ti succede. Il risultato di 2-0 non ti mette al sicuro perché poi magari gli altri cambiano cinque uomini e diventa un’altra partita. Diciamo che noi siamo sotto tempesta in maniera più precisa perché oltre agli infortuni abbiamo avuto anche il Covid. Se ti tocca metter dentro dei calciatori che tre giorni fa hanno avuto il Covid diventa difficile poi riuscire ad avere una risposta come ti aspetti. Allora ancora di più gli si fanno i complimenti ai calciatori per la disponibilità. Demme e Politano? Vanno fatte delle valutazioni. Di questo si porterà dentro anche le possibilità scientifiche che abbiamo per andare a valutare delle cose. Vorrebbe dire dargli un’ulteriore notizia di quella che potrebbe essere la formazione, ma Gasperini è già bravo e ha già molte notizie, quindi questo lo tengo per me. Situazione d’emergenza? Ora bisogna scegliere tra quelli che rimangono. Ciò che è fondamentale è stare uniti, a protezione della squadra che ha già dimostrato nelle difficoltà quanto ha a cuore questa maglia. E questo si vede quotidianamente in tutti gli allenamenti. Non c’è miglior occasione di quando poi ti capita di giocare. Ogni tanto scherzando a qualcuno che rimane fuori mi succede di dire ‘Guarda che prima o poi ti faccio giocare’, visto che sono pronti a mettere in pratica le proprie qualità. Ora capita l’occasione e non c’è situazione migliore di questa per vedere se ci si lascia spaventare oppure si vuole andare a trovare nuove energie e nuove risorse”.
    “Juan Jesus? Ha esperienza e forza da vendere”
    Poi sui suoi calciatori: “Juan Jesus come sostituto di Koulibaly? E’ facile perché io lo conosco da diverso tempo. La cosa più significativa è come viene accolto quando un calciatore entra nello spogliatoio. Già si è fatto apprezzare per le qualità e la persona negli anni precedenti, tutti nel nostro mondo ne parlano bene. E poi ha esperienza, forza da vendere, conoscenze. E’ chiaro che farsi trovare pronto è quello che fa la differenza per quelli che hanno giocato meno, ma ha tutte le caratteristiche per svolgere i compiti in maniera precisa. Mertens? Domani è il capitano, per cui è quello che deve darci una mano e indicarci la strada. Chiedete a me di Mertens? Ditemelo voi, voi l’avete visto bene chi è Mertens, io l’ho apprezzato da fuori. Ounas? E’ pronto. Mi è dispiaciuto non averlo a disposizione in questo periodo, sarebbe entrato nel finale di partita col Sassuolo se non si fosse fatto male Koulibaly. Sarebbe stato l’arma giusta in quel momento perché lui ha forza e non si fa montare addosso”.
    “Squalifica ? Devo trattenermi”
    Il tecnico è poi ritornato sulla squalifica per due giornate dopo l’espulsione ricevuta contro il Sassuolo: “Faccio fatica a sopportare la squalifica perché vengo cancellato dal mio mondo. Io vivo per fare l’allenatore, per stare insieme alla squadra. Però c’è da fare una riflessione. Io spendo tempo nelle riunioni a dire che comportamento dobbiamo avere in campo e in panchina, non solo ai calciatori ma anche ai massaggiatori, ai dottori, ai magazzinieri e tutti quelli che compongono la partita. Io chiedo ai miei calciatori di comportarsi in un certo modo, di saper accettare un errore arbitrale, di non cadere nelle provocazioni degli avversari. Errori arbitrali come gli errori che possono fare io quando sbaglio una sostituzione o altro. Per questo dovrò pagare la multa alla squadra. Quando io chiedo una cosa alla squadra e loro non lo fanno gli si fanno le multe, stavolta tocca a me pagare loro. Bisogna trattenersi, anche quando accade qualcosa che ritieni ingiusto. Il fatto di star fuori davvero mi disturba e mi dispiace perché a me piacere vivere la partita da dentro, anche nelle complicazioni”. 
    “Calciatori? Subiscono troppa pressione”
    Ritornando sugli infortuni, il tecnico ha parlato dell’eccessivo carico di partite per i giocatori: “Bisogna trovare un po’ più di spazi per farli recuperare, e che sia il muscolo nonchè la testa a recuperare dalla pressione. Siamo tutti lì col fiato sul collo dei calciatori, anche io posso diventare una pressione per loro. Bisognerebbe avere la possibilità di avere ore extra in una giornata per farli recuperare, in questa complessità di date a me è risuccesso di non fargli fare niente, di giocare una partita dopo tre giorni senza aver fatto fare nulla a chi aveva giocato prima. C’è anche il costo mentale dei viaggi, tra spostamenti e mezzi di trasporto: in Russia siamo stati un’ora in piedi a fare i check-in per uscire, poi ci metti il viaggio sull’aereo, poi il pullman. Quando torni sei spappolato. Io mental coach? I calciatori hanno molte soluzioni, a me non è mai piaciuto quando ti vogliono mettere uno psicologo vicino alla squadra, anche se toccasse in modo migliore certi concetti che sono propri anche dell’allenatore. Si tenta di fare entrambe le cose perchè si rischia di andare a creare un fardello”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Spalletti non ci sta: “Il pari del Sassuolo? C’era un fallo su Rrahmani”

    Avanti di due reti dopo un’ora di gioco, il Napoli si fa riprendere nel finale dal Sassuolo che sfiora anche l’impresa di ribaltare un match che sembrava già scritto vedendosi annullare a tempo scaduto il gol del sorpasso per un fallo di Berardi. L’amarezza di Spalletti, espulso nel finale per proteste, è tangibile: “Gli infortuni? Sono calciatori forti, che possono dare tranquillità alla squadra per quanto riguarda la gestione della partita – ha detto il tecnico a Dazn – Quando il Sassuolo è tornato con forza dopo il 2-0, non siamo riusciti a far girare il pallone. Dovevamo fare qualcosa e non ci siamo riusciti. Loro sono forti”.Guarda la galleryFerrari rimonta il Napoli: festa Sassuolo e rosso a Spalletti
    Spalletti spiega il motivo delle proteste
    “Fabian? Mi ha chiesto altri due minuti prima del cambio e in quei due minuti ha avuto un problema all’adduttore. Anche Koulibaly ha qualche problema, diventa difficile un recupero. Valuteremo perché i medici sono di primissima qualità. Insigne ha un polpaccio indurito, era a rischio di farsi male e l’ho cambiato. Anche lui era d’accordo. È mancata la possibilità di palleggiare un po’, questa qualità di gestire quando riconquistavamo palla nel loro forcing finale. Lì loro hanno costruito l’aggressione finale per pareggiarla, bisogna fargli i complimenti. Sono stato espulso perché ho protestato per quel fallo che poi è stato invertito (la punizione del 2-2, ndr): era fallo su Rrahmani, ‘picchiato’ sul ginocchio sinistro. Ho protestato in maniera molto reattiva. Gli altri allenatori vanno spesso a recriminare con gli arbitri”. LEGGI TUTTO