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    Napoli, Spalletti se la prende con l'arbitro: “Su Manolas non era rosso?”

    NAPOLI – “Alla fine sono andato a salutare un collaboratore dell’allenatore dello Spartak Mosca, perché ci ha preso in giro tutto il secondo tempo. Non è successo niente”. Così Luciano Spalletti spiega quanto accaduto nel finale del match di Europe League contro i russi. Un episodio che è costato il cartellino giallo al tecnico degli azzurri, al primo ko stagionale. Il Napoli cade al Maradona per 3-2: non bastano Elmas – in gol dopo 14″ – e Osimhen nel finale. Colpo dello Spartak che porta a casa i tre punti grazie alla doppietta di Promes e al gol di Ignasov nella ripresa. “In inferiorità numerica, quando ti abbassi diventa più lunga la strada da percorrere – continua Spalletti -. Abbiamo sofferto un po’. Loro ci hanno creato superiorità numerica in area e hanno segnato il 2-1. Quando anche loro sono rimasti in 10 ho pensato di poterla riprendere, mancavano 10 minuti più recupero. Invece abbiamo giocato in maniera confusionaria. Se fossimo stati un po’ più calmi, facendo girare la palla, avremmo fatto meglio. Poi invece è arrivato il terzo gol”. LEGGI TUTTO

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    Spalletti esalta Koulibaly e Insigne: “Sono imprescindibili per il Napoli”

    Spalletti: “Con le cinque sostituzioni non sei mai al sicuro”
    “Se si va a prendere in esame l’ultima disputata penso che la cosa nuova delle cinque sostituzioni abbia allungato la vita alla partita di calcio. Di conseguenza per essere al sicuro bisogna fare tre gol. Mentre prima con due gol diventava un risultato difficile da ribaltare, ora con le cinque sostituzioni non sei mai al sicuro. Di conseguenza per quello che è stato lo spazio avuto e la possibilità di andare ad attaccare la linea difensiva del Cagliari, quando ha tentato di fare qualcosa in più, c’erano capitate delle situazioni che noi dovevamo sfruttare. E’ un po’ una riflessione che è stata posta alla squadra, di cui abbiamo parlato”, afferma Spalletti in conferenza stampa.
    Spalletti: “Nel calcio di oggi si segna molto di più”
    “Gli allenatori giovani che ci sono ora provano ad avvicinare il calcio ad un calcio europeo: pressing alto, riconquista nella metà campo avversaria, costruzione del basso. Dei principi che danno beneficio alla possibilità di segnare più gol. Ma la cosa fondamentale è mettere tre-quattro calciatori nel reparto offensivo a venti minuti dalla fine per avere delle vampate di velocità e tecnica che possono veramente ribaltare un risultato in pochi minuti”.
    Spalletti: “Napoli ambiente ideale per Lozano e Osimhen”
    Su Lozano: “E’ un ragazzo splendido, una persona di una squisitezza unica. Però qui dentro tutti hanno quelle capacità lì e quelle caratteristiche lì. Lui si trova benissimo. Ha un pochettino ritardato il migliorare la sua condizione a causa dell’incidente in nazionale, ora però lo vedo molto motivato, sorridente. Tra l’altro secondo me lo vedo nell’ambiente giusto per lui, come Osimhen. Napoli mi sembra un ambiente adatto per calciatori come Lozano e Osimhen. L’apporto dei tifosi? Questo contatto diretto ci permette di acchiappare quelle sensazioni che ti danno solo i rapporti umani ravvicinati. Per quanto mi riguarda cambia poco perché anche quando l’ho trovato vuoto, per il primo allenamento, i miei occhi hanno visto lo stadio pieno, con il rumore dei napoletani che si sentiva benissimo”.
    Spalletti: “Mi dispiace aver lasciato fuori Ghoulam”
    Sugli infortunati: “Li vedo bene. Sono stati fatti degli allenamenti personalizzati perché Sinatti è un preparatore attento ai dettagli. La disponibilità dei calciatori stessi fa la completezza della situazione. Quando sei lì da solo, non ti vede nessuno, non ci sono le telecamere. Qui invece si riesce a far bene anche quella parte un po’ più nascosta, che poi è quella che fa la differenza. Per domani siamo tutti pronti. Dispiace aver lasciato fuori Ghoulam dalla lista, l’abbiamo fatto perché era infortunato in quel momento e si è andati per regola. Ma nei pensieri di poter anche non prendere il terzino sinistro c’era, come doppio ruolo, questa predisposizione per un campione e uomo squadra come lui. E’ un po’ uno di quelli che dettano quelli che sono i ritmi, i tempi di tutto il gruppo. Quando hai calciatori così, che sono degli allenatori in campo, il mio lavoro diventa più facile”.
    Spalletti: “Sono un contadino, guardo il raccolto”
    “Insigne ha detto che si diverte? Anche io mi diverto. Sto bene quando finisce la partita e abbiamo vinto. A volte dicono che sono contadino ed è vero, sono un po’ contadino. E per noi contadini sognare non è mai prudente. Noi guardiamo al raccolto di domani perché se la stagione cambia e non fai il raccolto è inutile fare sogni a lunga scadenza. Dipende dalla stagione che passerà domani e cosa riuscirai a portare a casa. Noi pensiamo a quello che abbiamo avanti, a quello che è domani, a ciò che possiamo raccogliere domani. Perché domenica è un po’ più in là e non sappiamo cosa accadrà nei prossimi giorni”.
    Spalletti: “È essenziale che non ci sia presunzione”
    “La formazione? E’ una situazione in funzione di quella successiva. Quei 3-4 calciatori che potremo risparmiare per averli freschi nella partita successiva saranno risparmiati. Tre, quattro, quattro e mezzo… La confidenza? Bisogna averla perché bisogna dirsi le cose in maniera libera. Se c’è qualcuno che può dire la sua perché vede che sia una soluzione in più la può dire e se la dice corretta noi ne prendiamo atto e andiamo tutti ad eseguire. L’allenatore non è quello che è intelligente. Quello intelligente è quello che dice cose intelligenti. L’essenziale è che non ci sia presunzione, che i calciatori vogliano condividere questo momento in cui tutti ci si mette a disposizione e si fa ciò che va fatto. Nel parametro dei gol non presi c’è la bravura della difesa, ma anche i rientri di Insigne per 70 metri per aiutare la linea e fare blocco squadra basso. E’ lo stare dentro la squadra, non mettersi laggiù a un chilometro di distanza. Si sta tutti lì e quando c’è bisogno di quello che ha personalità perché vogliono venire a importi delle cose esce fuori. L’atteggiamento di squadra è il segreto, si passa sempre da quello. Anche se i difensori nel modo di comportarsi devono pensare di farcela da soli contro undici calciatori, nel modo di essere squadra gli altri componenti danno una mano”.
    Spalletti: “In Russia tengono moltissimo al confronto europeo”
    “Lo Spartak ha perso la prima partita in caso e questa è un’insidia. Potrebbe sembrare che loro siano una squadra doma, mentre come diceva Insigne prima loro hanno perso una partita immeritata dal punto di vista della qualità. Se vi fosse capitato di vedere come ha segnato il Legia Varsavia al 90′ c’è da sgranare gli occhi. Per loro quindi ora diventa questa la partita per poter rimanere dentro, se perdono anche questa sono fuori. In Russia tengono moltissimo al confronto europeo. Per loro non c’è il prendere sottogamba le altre competizioni. Gli italiani poi sono uno stimolo in più per loro. A lottare sono i più forti di tutti perché sono abituati loro a lottare in maniera forte, anche per le difficoltà sociali. Loro lo mettono sempre sul piano della disponibilità al sacrificio e la lotta, lì non si insegna niente a nessuno da questo punto di vista. Non si va solo per qualità di gioco, ma anche per impatto fisico quando si gioca contro di loro”.
    Spalletti: “Il Napoli ha una discreta mentalità, s’è visto col Leicester”
    Sul match con il Leicester nella prima giornata della fase a gironi di Europa League: “La squadra ha raccolto un risultato tramite la reazione, l’equilibrio in campo nonostante il risultato. La squadra non s’è fatta deprimere dagli episodi, anche quando abbiamo preso gol ci sono stati degli erroretti ma non ci siamo comportati male, potevamo avere più fortuna. Il carattere e la mentalità sono fondamentali per andare avanti. Secondo me la squadra ha una discreta mentalità. Dobbiamo arrivare al punto di pensare che ogni volta che arriviamo in campo stiamo per disputare una partita dalla quale ne vogliamo uscire vittoriosi, deve essere questo grossomodo l’atteggiamento”.
    Spalletti su Cannavaro, il padel e gli amici russi
    Su Cannavaro: “Siamo molto amici, ci conosciamo bene, ci siamo sentiti molte volte al telefono anche quando lui era in Cina. Quando l’ho conosciuto per me è stato come il raggiungimento di un obiettivo. Fabio è un ragazzo splendido, sa quello che dice, come comportarsi. Però per il momento l’ha detto e basta, non mi ha invitato ancora. Che si affretti. Il padel? Sono scarso a qualsiasi gioco. Gioco un po’ a tutto, ma non ho gran qualità. Il gioco avanza tempo. Però mi garba il padel, è una cosa simpatica. Giocando ho capito perché piace a tutti. La pallina ti viene a cercare. Mentre negli altri giochi la pallina scappa via, in questo gioco la pallina viene a cercarti e puoi stare anche fermo. La comodità piace a tutti”. Spalletti, che ha allenato per quasi cinque anni lo Zenit San Pietroburgo, rivolge poi “un caro saluto a tutti i miei amici russi”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti si gode Osimhen: “Diventerà un super bomber”

    LEICESTER (Inghilterra) – “Abbiamo iniziato nel modo giusto e poi perso qualche palla che ci è costata cara. Poi abbiamo sempre cercato di fare sempre il nostro disegno, giocando per tutta la partita. Bravi nell’aver sempre tenuto la gara in equilibrio e ad aver aver reagito dopo il gol. Non siamo andati in difficoltà come morale, anzi, riuscendo a riprendere una gara meritata”. Dopo la rimonta e il pareggio del suo Napoli, Luciano Spalletti ha commentato così il 2-2 conqusitato sul campo del Leicester grazie ad un super Osimhen, autore della doppietta decisiva. Tanti i complimenti per l’attaccante nigeriano da parte del tecnico azzurro: “Deve conoscere delle cose poi diventerà extrabomber, superbomber. Di paragoni ne puoi fare tanti ma coi più forti del mondo. Ora deve trovare precisione nelle scelte e nei movimenti che fa, a volte butta via corse inutili. E tecnicamente ci si può mettere qualcosa nel modo di calciare in porta”. Una gara stravolta sul 2-0 per gli inglesi, dai cambi dell’allenatore toscano: “Va detto grazie a chi è entrato, loro hanno fatto le cose giuste. Abbiamo un carattere forte che era il punto debole: abbiamo avuto una grande reazione. E poi qui non si gioca per giocare al posto del compagno ma per giocarci al fianco”.Guarda la galleryOsimhen straordinario: riacciuffa il Leicester con una doppietta LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti: “Insigne può farcela, non snobbiamo l'Europa”

    LEICESTER (Gran Bretagna) – Luciano Spalletti non ha dubbi: il Napoli non privilegerà il campionato sull’Europa League e, soprattutto, giocare partite come quella di domani contro il Leicester è un piacere cui deve ambire qualsiasi calciatore: “La cosa fondamentale, quando si fa questo lavoro, è essere credibili con i calciatori – dice Spalletti in conferenza stampa – stiamo due mesi in ritiro dove cerchiamo di trovare qualcosa che sia stimolante per i calciatori, che li porta a dare il massimo ogni volta che si indossa una maglia importante come quella del Napoli. Poi, a un certo punto, cambiamo atteggiamento? Sarebbe un comportamento che i calciatori stanerebbero subito, sarebbe un motivo per abbassare il livello di attenzione. Non è come spingere un interruttore nel calcio, devi costruire questa mentalità. Abbiamo la massima voglia di andare a ottenere il risultato più alto in questa competizione. La sfida al Leicester è gara di massimo livello, questa è la bicicletta che sognavamo di pedalare perciò non snobbiamo assolutamente niente”. Poi ancora: “La nostra professione sarà segnata da quello che faremo in queste partite qui, vogliamo andare a giocarle e avere confronti di questo livello. Non partite facili, ma partite importanti con avversari come il Leicester dove esibire una forza altrettanto importante”.
    Spalletti: “Insigne può giocare”
    Sulle scelte di formazione per domani dice: “Bisogna ottimizzare i tempi di recupero, cambiare qualche forza nuova. Mettere qualche calciatore pulito dal punto di vista delle tossine accumulate. Per il momento siamo solo all’inizio e verrà fatto in minima parte, non siamo in condizione di pensare di poter cambiare quattro o cinque calciatori. Insigne giocherà? Ha fatto tutto l’allenamento. Se stasera e domattina starà bene potrà essere titolare, ha saltato un solo allenamento di quelli un po’ più ritmati. E’ nelle condizioni di essere scelto nella formazione di partenza se non ci saranno risvolti negativi. La nostra professione sarà segnata da quello che sarà il comportamento in queste partite qui. Vogliamo partite di questo livello, contro avversari importanti”. Poi sul giovane Alessandro Zanoli, che in estate ha sorpreso tutti, sottolinea “Si sta comportando bene, sta lavorando per arrivare a questo livello. Dobbiamo fare delle valutazioni per una gara simile, Malcuit ha fatto esperienze importanti in altri campionati. Con cinque sostituzioni e una partita lunga novanta minuti può succedere di tutto”.
    Spalletti: “Rodgers è un tecnico completo”
    Il discorso poi si sposta sugli avversari: “Il Leicester sa usare anche una tattica di ripartenza che è più una qualità delle squadre italiane. Noi, il 4-3-3, lo abbiamo usato e lo abbiamo lavorato, però bisogna saper fare anche altre cose durante una partita. Probabilmente all’inizio sarà così, ma la squadra sa invertire col 4-2-3-1 in maniera molto agevole proprio perché ci sono giocatori come Frank, che sanno dare equilibrio e sostanza alla squadra davanti alla linea difensiva. I complimenti di Rodgers a me? Complimenti a lui per come lavora sia a livello tattico che atletico. È un allenatore completo e attento”.

    Anguissa: “Al Napoli è tutto perfetto”
    In conferenza stampa ha parlato anche il centrocampista camerunese del Napoli, Frank Anguissa: “Le mie aspettative per l’esperienza al Napoli? Sono molto felice di essere qui, tutto è perfetto. Affronteremo una grande squadra, di grande intensità, li conosco bene. In Italia il calcio è più tattico in Inghilterra, invece, c’è più intensità. Nel Leicester tutti possono essere pericolosi, bisogna che ci focalizziamo sulla squadra. Per me certamente Vardy è il loro miglior attaccante, ma noi giochiamo contro tutto il Leicester”. 
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    Napoli, Spalletti taglia Ghoulam per l’Europa League: la lista

    Luciano Spalletti ha comunicato la lista dei calciatori del Napoli che parteciperanno ai gironi di Europa League contro Leicester, Spartak Mosca e Legia Varsavia. Nonostante l’infortunio di Meret, il tecnico preferisce partire con due portieri senza il terzo Marfella. Inserito naturalmente anche il neo acquisto Anguissa. Fuori invece Ghoulam.
    La lista del Napoli per l’Europa League
    Portieri: Meret, OspinaDifensori: Di Lorenzo, Koulibaly, Malcuit, Manolas, Mario Rui, Rrahmani, Juan JesusCentrocampisti: Anguissa, Demme, Elmas, Lobotka, Fabian Ruiz, ZielinskiAttaccanti: Insigne, Lozano, Mertens, Osimhen, Ounas, Petagna, Politano
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    Napoli, Spalletti: “Insigne mi “solletica”, Petagna ottima punta”

    GENOVA – Al termine della gara vinta per 2-1 col Genoa grazie al gol decisivo di Petagna all’84’, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha commentato il match ai microfoni di Dazn: “Giusto annullare il gol di Pandev, lui ha battezzato la palla lunga ed è andato a cercare il contatto col portiere: era fallo, lui si gira sapendo di non prendere palla”. L’allenatore toscano ha poi lodato Insigne: “Insigne mi solletica vedendolo in allenamento, sa fare tanti ruoli e giocare col 3-5-2 lo porta a fare sacrifici, visto che recupero falla ha fatto con ottanta metri di scatto? L’intenzione è però di lasciarlo il piu possibile nella zona calda lì davanti, ha anche creato buone occasioni in cui è stato bravo il portiere. Lui centravanti come Mertens? Grande invenzione Mertens là davanti, Insigne però è più bravo ad avere palla suoi piedi, non gioca negli spazi come il belga”.
    Napoli, Spalletti: “Insigne è un esempio per i compagni”
    Genoa-Napoli 1-2, tabellino e statistiche
    Spalletti: “Petagna? Il mercato è aperto, dirigenza ha esigenze”
    Su Petagna, protagonista del gol vittoria: “Ha caratteristiche chiare, prima punta bravissima tecnicamente. E’ uno da palla in area e chiusura dell’azione: è chiaro che ogni tanto non è stato in cima alle preferenze, ma potrei utilizzarlo anche di più. Il timore però è che lui si stufi di giocare ad intermittenza, dovrò parlare con lui. Il mercato è aperto, c’è possibilità che vada via. Quando gli ho chiesto la sua disponibilità a giocare spezzoni, mi ha detto che non c’era problema. E’ una bella persona, non c’è dubbio. Ha avuto una reazione da bomber al gol. Resta? Tenteremo di fare il possibile, la società ha però bisogno di rientrare nel budget stipendi, come detto da De Laurentiis. Napoli fra le pretendenti allo scudetto? Si, non siamo l’ottava delle prime sette. Ci sono anche insidie dal basso, basti vedere che partita ha fatto l’Empoli e con quale intensità hanno vinto la partita con la Juve”, afferma Spalletti, concludendo l’intervista.

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