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    Napoli, Spalletti e l'elogio di Kvaratskhelia

    NAPOLI – Poker al Sassuolo e continua il momento magico del Napoli di Luciano Spalletti in vetta alla classifica di Serie A. Dodicesimo risultato utile in campionato per il tecnico azzurro che al termine della sfida del Maradona dedica il successo alla sua squadra: “Complimenti ai ragazzi per questo filotto di vittorie, anche perchè ora gli avversari contro di noi sono sempre più attenti. Per quanto riguarda la partita abbiamo concesso troppo e non ho visto la puntualità di sempre, bravi nell’atteggiamento dei primi minuti che ci ha permesso di andare in vantaggio perchè poi basta un episodio per cambiare il corso delle partite. Questo è un gruppo di veri professionisti, di ragazzi che si divertono e che allo stesso tempo vogliono cercare la vittoria sempre. Si allenano con qualità e attenzione e questa è la chiave di tutto”. Un vero e proprio elogio per il gruppo azzurro da parte del tecnico toscano che poi parla di uno dei grandi portagonisiti di questa stagione: “Kvaratskhelia è perfetto, sa fare tutto, è un bravissimo ragazzo. Anche oggi ha rincorso il suo avversario, è stato bravo sotto palla. A volte non si dà l’importanza agli attaccanti per il lavoro che si fa anche in fase difensiva”.Guarda la galleryIl Napoli si ‘inchina’ a Maradona: la statua fa il giro del campo
    Spalletti: “Con l’Atalanta sarà difficile”
    “Dipende tutto dai calciatori. Cercare sempre lo spazio per andare a fare gol non è sempre nello stesso posto, sono valutazioni che si fanno quando la palla corre veloce e quindi sono loro che devono avere l’intuizione, la genialità per fare cose sempre più importanti”. Prosegue con i complimenti alla squadra Spalletti che poi si lascia anche ad un giudizio molto personale quando gli viene detto se è il migliore allenatore del campionato: “Non vedo quale sia il problema, ognuno merita quello che dimostra. In generale chi ususfruisce di una stampa migliore e chi peggiore, dipende da chi commenta le cose. Io difficilmente ho tempo per i commenti perchè tutto il tempo lo uso in allenamento”. Intanto la prossima sfida è da mettere nel mirino visto che ci sarà uno scontro diretto importantissimo contro Gasperini: “Con l’Atalanta è sicuramente una partita difficile, se facciamo risultato da loro ha importanza perchè in pochi escono da Bergamo con il risultato”.
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    Spalletti avvisa Rangers e Liverpool. Poi la risposta a Mourinho

    NAPOLI – Con la qualificazione in tasca, ma non la certezza del primo posto, Luciano Spalletti parla alla vigilia della sfida di Champions contro i Rangers: “In tutte le partite bisogna dare il massimo, le difficoltà sono di ripetersi ogni volta e di mettere dentro sempre le qualità. Il DRS è inserito sempre, bisogna andare forte. Vincere ci permetterebbe di arrivare a giocare contro il Liverpool con 15 punti e di poter utilizzare la differenza reti a nostro favore”. Pensa alla formazione il tecnico azzurro che aggiunge: “Turnover? Io scelgo sempre i miei calciatori per vincere le partite. Per quanto riguarda la possibilità di avere dei claciatori forti anche fuori, mi dà l’alternativa di poter far giocare tutti. Siamo tornati alle 2 di notte da Roma, la mattina alle 11 per fare l’allenamento si va in difficoltà. Anche oggi abbiamo fatto differenziato per permettere a tutti di recuperare. Avendo una rosa di livello possiamo cambiare e cambieremo qualcosa. 4/5 giocatori freschi giocheranno contro i Rangers. Abbiamo sempre usato le qualità che abbiamo, non siamo stati messi in difficoltà dagli avversari affrontati. Quello che diventa fondamentale è che non ci dobbiamo soffermare nel cercare delle valutazioni per quello che siamo riusciti a fare, dobbiamo guardare a quello che possiamo diventare. Questo ci impone di essere sempre più bravi e di cercare soluzioni nuove. Abbiamo visti calciatori che tirano fuori giocate sopra la media come il gol di Osimhen contro la Roma che va aggiunto ai pezzi dei grandi calciatori e delle grandi squadre che fanno parte della storia del calcio. Anguissa è convocato, ma sono soddisfatto di Ndombele”. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti: “Portato in campo l'orgoglio di un intero popolo”

    NAPOLI – Un successo, il quarto in quattro partite del girone, che ha permesso al Napoli di guadagnare l’accesso agli ottavi di finale di Champions League con due giornate d’anticipo. Dopo il 4-2 casalingo contro l’Ajax, l’allenatore degli azzurri Luciano Spalletti non nasconde la sua soddisfazione ai microfoni di Sky: “Ci sentiamo coinvolti e trascinati dall’atmosfera. I ragazzi hanno fatto una cosa immensa, hanno portato in campo l’orgoglio di un popolo intero e centrato la qualificazione”. Sull’aspetto tattico: “Non esistono più gli schemi, si gioca in base a come si schierano gli avversari. E’ questione di coraggio, di saper impostare l’azione e di pressare. La Champions è difficile, anche oggi l’Ajax ha dimostrato qualità e palleggio”. 
    Il Napoli vola agli ottavi di Champions League: 4-2 all’Ajax
    “Osimhen non ancora in condizione perfetta”
    “Osimhen? Non sapevamo esattamente in che condizione fosse, ha fatto pochi allenamenti con noi perchè anche quando ci siamo allenati, con tutte queste partite ravvicinate, non abbiamo utilizzato un’intensità tale da capire la sua forma. Non ha lavorato bene in fase difensiva, perchè probabilmente non ancora in forma perfetta. Sul cambio di Anguissa: “Ho dovuto alzare la squadra a livello di statura, e ripartire da metà campo perchè c’erano dei segnali di un loro ritmo maggiore. Ho messo Ndombele per cambiare un po’ marcia”. Su Raspadori: “Con lui in campo abbiamo palleggiato molto meglio, è perfetto per fare il 4-2-3- ZERO”, afferma il tecnico del Napoli.
    Napoli-Ajax, tensione nel pre-partita: risse, bottigliate e tifoso olandese accoltellato
    Lozano: “Ottimo lavoro da parte di tutti”
    Hirving Lozano ha aperto le marcature con un gran colpo di testa su assist di Zielinski: “Una partita molto bella, tutta la squadra ha fatto un bel lavoro. Dieci gol all’Ajax e punteggio pieno nel girone? Sono felice, andiamo avanti così. Non era facile giocare contro l’Ajax che gioca bene al calcio. Abbiamo lavorato tutta la settimana per fare questa prestazione. Il campionato? Ora bisogna lavorare partita dopo partita”, ha affermato il messicano a fine partita. 
    Napoli, quarta qualificazione agli ottavi di Champions League
    Raspadori: “E’ la vittoria che volevamo”
    Protagonista del match con il gol del momentaneo 2-0, Raspadori è arrivato a quota 4 centri in 3 gare di Champions: “E’ la vittoria che volevamo, abbiamo impattato bene la partita anche se non è stata la più brillante giocata fino ad oggi: è normale non essere sempre al meglio vista la stanchezza e le tante partite ravvicinate. Partita perfetta? Vogliamo sempre migliorare ed imparare dai nostri errori, oggi abbiamo sbagliato qualcosa in campo. Sul gol:”Non è solo merito mio ma di tutta la squadra. Le vittorie di questo tipo portano solo più entusiasmo, soprattutto di fronte ad un pubblico così”.

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    Napoli, Spalletti: “Sappiamo con che spirito si presenterà l'Ajax”

    NAPOLI – Dopo il 6-1 ad Amsterdam, il Napoli di Luciano Spalletti si prepara per il secondo match nel giro di una settimana contro l’Ajax. Stavolta si gioca al Diego Maradona, gara valida per la quarta giornata del girone A di Champions League, e la squadra campana non ha alcuna intenzione di fermarsi, puntando direttamente alla nona vittoria consecutiva tra campionato e coppa: “Domani ci giochiamo la qualificazione al Maradona, con lo stadio pieno. Sappiamo quale sarà la loro reazione dopo l’andata, noi vogliamo interpretare la gara come se fosse una finale. Dobbiamo metterci l’atteggiamento di voglia e di fame, senza fare calcoli. Abbiamo sempre ragionato allo stesso modo e finora ci ha portato sempre risultati. Sarebbe gravissimo modificare il nostro atteggiamento”. Proprio in riferimento a questo concetto, Spalletti è tornato sulla partita vinta 4-1 con la Cremonese: “In alcuni momenti il ritmo è stato più basso rispetto alle ultime partite. Non so se è stata stanchezza, la caratteristica degli avversari o la loro volontà di crearci problemi. Prima della gara li ho visti allenarsi benissimo, come li ho visti oggi. Quindi sono fiducioso che riusciremo ad avere un buon ritmo anche contro l’Ajax”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti: “Osimhen a riposo. Zielinski e Kvara ci sono”

    NAPOLI – Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Napoli e Cremonese, partita valida per la 9ª giornata di Serie A che si giocherà domani pomeriggio alle 18:00 allo Zini: “Troveremo una squadra chiusa che ci darà poco campo, al contrario delle ultime partite. Poi, non lo so, magari deciderà di giocarla sui duelli individuali. Se saremo quelli che ho visto nell’allenamento di oggi abbiamo diverse possibilità di vincere la partita”, ha esordito il tecnico toscano. “Zielinski e Kvara al 100%? Sono a disposizione. Si sono allenati tutti, ne abbiamo alternati 3 perché ne abbiamo 26, la partita l’abbiamo fatta in 12 contro 12, tirando tutti dentro. Non esiste nel calcio moderno la partita da turnover e quella da non turnover”, ha successivamente chiarito Spalletti. “La gestione della rosa deve essere continua, riguarderà un certo numero di calciatori più o meno ad ogni partita. Ndombelé ad esempio ha giocato un tempo una partita, un tempo un’altra, è una partita come gli altri, sotto forma differente ma è così, ad eccezione di qualcuno che ha doti straordinarie è fisiologico vedere un abbassamento dopo gare e viaggi continui, per tenerli tutti in condizione se si cambiano 2-3 a partita è meglio per tutti e non sono riserve per me”, ha aggiunto.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Troppo Napoli: il Toro si arrende 3-1 al Maradona. Espulso Juric

    NAPOLI – Basta un tempo al Napoli per festeggiare la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions League  e la leadership solitaria, almeno per una notte. Anguissa (doppietta) e Kvaratskhelia firmano questo successo su un Torino vittima delle solite amnesie nella fase difensiva: la rete di Sanabria e un secondo tempo coraggioso ma poco incisivo non possono essere sufficienti a evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite.Guarda la galleryTorino, Sanabria non basta: il Napoli vince per 3-1

    Spalletti conferma in blocco la squadra che prima della sosta ha vinto a Milano in casa dei campioni d’Italia. Juric in difesa esclude Schuurs (scelta discutibile) per puntare su Djidji e Buongiorno accanto al titolarissimo Rodriguez. Davanti, si rivede Miranchuk, che si era infortunato a Monza nella prima giornata: il tecnico lo sistema accanto a Sanabria con Vlasic alle loro spalle. La partenza del Napoli è devastante. Dopo appena 6’ Kvaratskhelia libera Mario Rui, sul cui cross perfetto Anguissa anticipa di testa Buongiorno e Rodriguez. Passano 6 minuti e il camerunese si ripete, stavolta fuggendo sulla destra vanamente inseguito da Buongiorno e Rodriguez: Milinkovic-Savic resta immobile sulla linea e Anguissa lo trafigge. Il Torino ha il primo sussulto al 18’ quando Vlasic ci prova dal limite: Meret si allunga a sinistra e devia. Ma il Napoli è padrone assoluto del campo e, dopo tre conclusioni ravvicinate, al 37’ va sul 3-0 con Kvaratskhelia, che sfrutta un errore nell’anticipo di Djidji nella metacampo campana e si invola: né Lukic né Buongiorno riescono a raggiungerlo e il georgiano batte Milinkovic-Savic. Il Toro accusa il colpo, ma riesce a non crollare con Sanabria, che prima accorcia le distanze sfruttando un goffo tentativo sbagliato da Singo e poi di testa sfiora il palo alla sinistra di Meret su traversone dalla sinistra di Vlasic.

    Guarda la galleryNapoli-Toro, Juric è una furia: protesta e viene espulso

    Sullo slancio, la squadra di Juric inizia meglio la ripresa, ma non riesce a rendersi pericolosa. Spalletti corre comunque ai ripari: dentro Ndombele e Simeone al posto di Zielinski e Raspadori e, poco dopo, anche Lozano per l’affaticato Politano. L’unica mossa di peso che può tentare Juric – privo com’è di Ricci, Pellegri, Vojvoda e Seck – è l’ingresso di Radonjic: gli lascia il posto Miranchuk. Subito dopo il tecnico regisce furiosamente a un mancato intervento dell’arbitro per un presunto contatto fuori area tra Mario Rui e Singo e viene espulso. Le due squadre sono disunite: spunti individuali, però gli unici brividi arrivano per il tiro di Radonjic sul quale Meret salva in angolo e per un doppio tentativo di Lozano che non trova impreparato Milinkovic-Savic. Ancora una volta, è festa Napoli.

    NAPOLI-TORINO 3-1Marcatori: pt 6’ e 12’ Anguissa, 37’ Kvaratskhelia, 43’ SanabriaNapoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrhamani, Kim, Mario Rui (36’ st Olivera); Anguissa, Lobotka (16′ st Ndombele), Zielinski; Politano (22’ st Lozano), Raspadori (16′ st Simeone), Kvaratskhelia (36’ st Elmas). A disp. Sirigu, Marfella, Zanoli, Ostigard, Juan Jesus, Demme, Gaetano, Zedadka, Zerbin. All. SpallettiTorino (4-3-1-2): Milinkovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez (38′ st Schuurs); Singo (39′ st Karamoh), Lukic, Linetty (28’ st Adopo), Lazaro (28’ st Aina); Vlasic; Miranchuk (22’ st Radonjic), Sanabria. A disp. Berisha, Gemello, Zima, Bayeye, Ilkhan, Edera, Garbett. All. JuricArbitro: Massimi di TermoliNote: espulso Juric (27’ st) per proteste. Ammonito Lukic (27’ st) per proteste. Recupero tempo: pt 2’; st 5′
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    Forza Napoli anche in Georgia: tutti pazzi per Kvara7 che soppianta CR7

    TORINO – (e.e.) Georgia pazza per il Napoli. Al di là delle tensioni che avvolgono il Caucaso, ecco che il calcio porta un sorriso, anzi una gioia collettiva. Merito di Khvicha Kvaratskhelia, alias Kvara7. Il fenomeno che Luciano Spalletti ha subito lanciato, libero di inventare, far ipazzire le difese avversarie e segnare.
    ALTRO CHE CRISTIANO RONALDO Libero di far sognare i tifosi azzurri e quelli georgiani che appunto guardano assieme le gare degli azzurri, nelle piazze, esultando come una unica grande comunità legata, senza confini. Merito di Kvara delle meraviglie, Kvaradona da Champions e da scudetto. Kvara7 che sopianta CR7… LEGGI TUTTO

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    Milan-Napoli è anche Calabria-Di Lorenzo: incrocio scudetto con vista sulla Nazionale

    MILANO – Terzini destri, e capitani, contro. È il confronto tra Davide Calabria e Giovanni Di Lorenzo. Avversari in Milan-Napoli e in concorrenza per una maglia azzurra. Un confronto, quello in chiave Italia, ancora una volta vinto dal giocatore di Luciano Spalletti. Di Lorenzo è ormai divenuto un elemento fisso nell’undici di partenza di Roberto Mancini. Altrettanto non avviene per il rossonero, ignorato nelle convocazioni per il duplice impegno che vedrà gli azzurri di scena in Nations League contro l’Inghilterra (proprio al Meazza) venerdì sera e poi a Budapest contro l’Ungheria il lunedì successivo. Due partite in cui l’Italia si gioca ancora una possibilità di Final Four, ma con un occhio attento all’ultimo posto – oggi occupato dall’Inghilterra – che significa retrocessione. Un’assenza che ha fatto inarcare più di un sopracciglio.
    Calabria totalePerché Calabria, da oltre un paio di stagioni a questa parte, ha evidenziato una continuità di rendimento che prima gli mancava. Questo grazie a una crescita nella sicurezza personale, che ne fa uno dei migliori interpreti del ruolo, per l’attenzione alla fase difensiva e il contributo in quella offensiva. Figlio del vivaio del Milan, per Stefano Pioli è stato naturale consegnargli la fascia dopo l’eclissarsi di Alessio Romagnoli e dopo l’infortunio di Simon Kjaer. Calabria impersona quello spirito rossonero che ha contribuito alla costruzione dell’ultimo scudetto.
    Di Lorenzo onnipresenteLa fascia di capitano a Di Lorenzo è invece il frutto della fiducia ottenuta dalla squadra una volta incassato l’addio di Lorenzo Insigne. In estate, quando è stato il momento di decidere, lo spogliatoio non ha avuto dubbi nell’individuare nel terzino destro l’elemento cui consegnare tale responsabilità sul campo. Questo perché Di Lorenzo, fin dal suo arrivo da Empoli nel 2019, ha risposto con il lavoro a quanti non lo ritenevano all’altezza della nuova realtà. Mai appariscente, sempre concreto. E sempre presente, con un rendimento in cui gli sbandamenti sono stati ridotti al minimo. È la traiettoria vissuta anche nell’Italia, con una crescita progressiva che lo ha portato alla titolarità nella squadra che ha vinto l’Europeo nel 2021. E ora la sfida a Calabria, in un confronto verso il titolo che avrà anche inevitabili ricadute con vista sulla maglia azzurra.
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