MOSCA (Russia) – Dopo il ko al Maradona, il Napoli cade anche a Mosca contro lo Spartak, venendo così raggiunto in testa alla classifica del gruppo C di Europa League a quota 7 punti dopo 5 partite. Una posizione che, in realtà, potrà essere occupata dalla vincente della sfida, in programma domani, tra Leicester e Legia Varsavia. Senza Osimhen, Insigne, Anguissa, Politano, Demme, Ounas e Zanoli, Spalletti deve fare i conti con il freddo e la neve, che condizionano la prestazione della squadra, almeno nel primo tempo, chiuso sotto di due reti, firmate entrambe da Sobolev: al 2′ con un calcio di rigore generoso concesso dall’arbitro dopo soli 45 secondi e al 28′ con un preciso colpo di testa. Gli azzurri cambiano marcia nella ripresa e, dopo il gol annullato a Di Lorenzo per fuorigioco, accorciano con Elmas al 64′. L’assedio finale, però, non si concretizza e per il passaggio del turno si deciderà tutto all’ultima giornata.Guarda la galleryDoppio Sobolev, poi Elmas: il Napoli si arrende allo Spartak Mosca
Spartak Mosca-Napoli, le scelte di Spalletti
Con Osimhen costretto ad un lungo stop Spalletti testa nuove soluzioni in attacco: Lozano, Mertens ed Elmas dietro a Petagna. Il 4-2-3-1 del tecnico degli azzurri è completato da Meret, schierato in porta al posto di Ospina, Di Lorenzo, Koulibaly, Juan Jesus e Mario Rui in difesa e la coppia Lobotka-Zielinski nel cuore del campo. La risposta del tecnico dello Spartak Mosca Rui Vitoria è un 3-5-2 con Caufriez, Dzhikiya e Gigot a protezione di Selikhov, Ayrton e Moses a tutta fascia, Ignatov, Umyarov e Litvinov a centrocampo, alle spalle del tandem offensivo Sobolev-Promes.
Doppio Sobolev, Spartak Mosca-Napoli 2-0 al 45′
Le avvisaglie per il Napoli non sono delle migliori: i russi sono imbattuti in tutti e tre i precedenti incontri, mentre la neve caduta copiosa sull’Otkrytie Arena ha fatto sì che le linee del campo venissero ridipinte di arancione, lo stesso colore del pallone ufficiale adottato per la gara. La beffa va in scena dopo soli 45 secondi: contatto veniale in area tra Lobotka e Promes e Sobolev che trasforma il generoso rigore concesso dall’arbitro francese Turpin, che ignora le proteste di Petagna al 7′ per un presunto fallo di mano in area moscovita. I padroni di casa tornano a pungere al 9′, quando l’autore dell’1-0 sovrasta nel gioco aereo Koulibaly, senza tuttavia inquadrare lo specchio della porta, e all’11’, con Moses che pesca Promes sul secondo palo e Meret che si oppone in tuffo. Il match si accende e al 16′ serve una doppia super parata di Selikhov su Elmas per evitare il pareggio del Napoli, pericoloso Dzhikiya al 22′ di testa, quindi terzo miracolo dell’estremo difensore al 24′, stavolta a mano aperta su Zielinski a botta sicura. L’epilogo di questa vibrante fase di match – nefasto per i ragazzi di Spalletti – è il raddoppio dello Spartak al 28′: cross al bacio di Moses e stacco perfetto di Sobolev, che firma così la doppietta personale. La capolista del gruppo C di Europa League accusa il colpo, rischia il tris lampo sulla giocata visionaria di Ayrton Lucas e, soprattutto, corre a vuoto mentre la formazione russa danza tra fitte trame di passaggi, accompagnate dagli “Olé” del pubblico, e una chiara intenzione di rallentare e frammentare il gioco. Squillo di Lozano al terzo ed ultimo minuto di recupero, ma la sua zuccata sul cross dalla sinistra di Mario Rui termina alta.
Elmas accorcia, ma l’assalto non riesce: Spartak Mosca-Napoli 2-1
Spalletti, come del resto Rui Vitoria, riparte con gli stessi undici iniziali e trova risposte importanti. Il Napoli ha un altro piglio, attacca con tutti gli elementi con grande intensità e spaventa lo Spartak, salvato dal Var sul gol al 51′ di Di Lorenzo, in fuorigioco dopo la deviazione di Petagna sul cross di Zielinski. Al 55′, con la difesa in affanno, Selikhov è costretto a due uscite di pugno, prima sul colpo di testa di Elmas, poi sulla punizione di Mertens, ed è attento e sicuro sulla zuccata di Koulibaly al 59′, nata dall’ennesimo spunto di un rivitalizzato Lozano. Si supera tre soli minuti più tardi, smanacciando il piattone a botta sicura di Mertens dopo l’appoggio di Di Lorenzo, ma non può evitare – dopo un tiro a giro di Lozano fuori di molto (63′) – il 2-1 di un Napoli arrembante (64′): Petagna riconquista palla sul vertice destro e serve in mezzo Elmas che, di testa da due passi, riapre la partita. Zielinski prova a spaventare lo Spartak al 67′, i russi reagiscono d’orgoglio con Umyarov, che non trova l’incrocio di un soffio con uno splendido mancino ad effetto (69′), con replica immediata di Di Lorenzo (70′), che ci prova con un’analoga conclusione – però col piede destro – dal medesimo sfortunato esito. Lomovitskiy per Ignatov, al 72′, è il primo cambio della sfida, mentre le prime mosse del tecnico, che lo Spartak lo ha affrontato più volte da avversario quando era alla guida dello Zenit, arrivano al 78′, dopo il giallo rimediato da Koulibaly: Rrahmani per Lobotka, con Mario Rui spostato al centro. I padroni di casa rischiano anche all’81’, con il colpo di testa di Petagna e con Elmas, che non trova la deviazione sotto porta. L’avvicendamento tra il giovane prodotto del vivaio moscovita Rasskazov per Moses, ritenuto esageratamente lento, costa l’ammonizione a Spalletti all’84’, mentre il cross teso in area di Elmas non pesca nessun compagno in mezzo. Il fantasista nordmacedone ha la palla del pari al 90′, ma trova sulla propria strada un Selikhov in serata di grazia: è l’ultimo brivido, nervosismo e frustrazione dominano i sei minuti di recupero. LEGGI TUTTO