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    La Lazio tiene il passo Champions, il Bologna vede la salvezza

    TORINO – Vittorie di Lazio e Bologna nei due match della 31ª giornata di Serie A giocati in contemporanea a quello perso dalla Juve sul campo dell’Atalanta. Tre punti sudati ma importantissimi per i biancocelesti, che avanti 4-1 rischiano di farsi rimontare ma battono 5-3 il Benevento (quinta vittoria di fila) e con una gara in meno (quella col Toro rinviata per Covid) restano così in piena corsa per un posto Champions League, a -4 dalla Juve di Pirlo. Un successo meno sofferto quello degli emiliani che dopo due ko di fila si rialzano e calano il poker in casa contro lo Spezia, volando così a +12 sul Cagliari terz’ultimo e archiviando in pratica il discorso salvezza.
    Serie A, la classifica
    Immobile torna al gol
    Simone Inzaghi, ancora assente dopo la positività al Covid, salta quella che sarebbe stata la terza sfida contro il fratello Pippo. Al suo posto come a Verona il vice Farris ma nel 3-5-2 c’è il rientro dalla squalifica di Correa (titolare al fianco di capitan Immobile in attacco, dove è invece out lo squalificato Caicedo) e dell’azzurro Lazzari, titolare a destra con Marusic in difesa e Fares a sinistra. Sull’altro fronte out (per squalifica) solo l’ex di turno Tuia: difesa a quattro con l’ormai recuperato Letizia di nuovo titolare a sinistra, in mediana Ionita e Improta ai lati di Schiattarella e il centravanti Gaich supportato da Roberto Insigne e Sau. Il Benevento prova subito a spaventare Reina con un colpo di testa alto di Ionita, ma la Lazio risponde con Immobile: cambio gioco di Milinkovic-Savic e cross al volo col sinistro di Fares per l’azzurro, che di testa colpisce il palo e poi sulla ribattuta lo sfiora col destro. Dopo 9 gare di digiuno Immobile ha fame, insiste e con la deviazione di Depaoli porta in vantaggio i suoi al ‘9, servito con un filtrante da Correa dopo un’intelligente giocata di Leiva. Il bomber non si accontenta però di un’autorete provocata, vuole il 150° gol in A e lo trova al 20′: assist smarcante di Milinkovic-Savic e palla alle spalle di Montipò. La reazione dei campani è in un sinistro a lato di Improta, mentre la Lazio fa male in contropiede e cala il tris: assist di Immobile per Correa, pallonetto su Montipò che tocca la palla in uscita ma poi stende l’argentino, a cui il capitano biancoceleste lascia calciare il rigore del 3-0 (36′). La gara sembra già chiusa ma non secondo Sau, che con uno splendido destro a giro riaccende le speranze dei suoi a un passo dal riposo (45′). 
    Guarda la galleryLa Lazio va con Immobile-Correa: Benevento battuto 5-3
    La Lazio soffre ma vince
    La ripresa inizia sotto il diluvio e con la Lazio di nuovo micidiale in contropiede: palla recuperata da Luis Alberto per Immobile, scarico per Correa che cerca il passaggio di ritorno per il compagni e trova invece il tacco di Montipò che fa autogol. Il portiere si riscatta però al 55′, quando para un rigore a Immobile (entrata a gamba tesa di Gaich su Milinkovic-Savic vista dal Var) e si supera sulla ribattuta di Fares. Il rigore (trattenuta di Marusic su Ionita, anche questa vista dal Var) non lo sbaglia invece il neo entrato Viola che al 63′ riporta il Benevento a -2. Nel frattempo i campani sono passati al 3-5-2 (dentro anche Lapadula e Caldirola) e iniziano a creare difficoltà alla Lazio (dentro Lulic e Parolo), che si fa sorprendere ancora al 66′: corner calciato di Viola e colpo di testa vincente di Lapadula, con il Var che vede però una spinta su Immobile e porta l’arbitro ad annullare il gol. Scampato il pericolo, Farris si affida ai muscoli di Akpa Akpro e Muriqi (fuori Luis Alberto e Correa) ma Caldirola spaventa di nuovo Reina, con un sinistro a lato ancora su azione da corner. Pippo Inzaghi si gioca anche la carta Iago Falque (fuori Ionita), ma dopo un colpo di testa mancato da Lapadula è Roberto Insigne a calciare in curva col sinistro da buona posizione. Il Benevento ci crede e all’85’ passa ancora: parata di Reina su Depaoli e altro angolo calciato da Viola per Glik che di testa la piazza all’incrocio. La Lazio, che nel finale perde per infortunio Akpa Akpro (appena entrato e già ammonito) e si copre con Hoedt, spreca due ripartenze con Muriqi e Lazzari ma alla fine la chiude con Immobile che fa 5-3 e blinda tre punti pesantissimi nella corsa alla Champions League.
    Lazio-Benevento 5-3: il tabellino
    Il Bologna parte forte
    Al Dall’Ara non c’è Mihajlovic (squalificato), che è senza Tomiyasu e Medel (infortunati come Hickey e Santander): nel suo 4-2-3-1 Orsolini vince il ballottaggio con Skov Olsen come esterno destro, mentre in mediana c’è Svanberg. Italiano può contare su Erlic, titolare in difesa anche se non al meglio, e in attacco conferma il tridente Verde-Nzola-Gyasi. La partita si mette subito in discesa per il Bologna, con Orsolini che prima spreca tutto solo davanti a Provedel (10′) ma due minuti trasforma il rigore concesso per un tocco col braccio in area di Simone Bastoni. Lo Spezia è già costretto a inseguire e lascia così spazio agli emiliani, che ringraziano e passano ancora al 18′: Soriano lancia Schouten in campo aperto, assist per Barrow che insacca a porta vuota e punisce ancora i liguri, a cui aveva già segnato all’andata e in Coppa Italia. 
    Guarda la galleryBologna, poker contro lo Spezia: Svanberg show nella ripresa
    Doppietta di Svanberg
    Ora sotto di due gol lo Spezia riparte all’attacco, ma Skorupski è attento sulla conclusione di Nzola (22′). Più impegnativo comunque l’intervento del collega Provedel al 32′, quando compie un mezzo miracolo su Dijks e tiene così a galla i suoi che prima del riposo tornano in partita: sul corner calciato da Simone Bastoni è Ismajili ad accorciare le distanze (34′). L’ultimo brivido prima dell’intervallo al 37′: schema su punizione che porta al tiro Barrow, con il palo che salva però lo Spezia. Il Bologna di oggi è però più forte della sfortuna e nella ripresa prende il largo, trascinato da Svanberg che prima cala il tris al 54′ (assist di Danilo sugli sviluppi di un corner) e poi serve il poker con un colpo di testa su cross di Barrow (60′). E con tre gol di vantaggio fa meno rabbia la traversa colpita poco dopo da Orsolini, bravo ad andare via in dribbling a Simone Bastoni prima di scaricare il sinistro sul montante. La gara si chiude praticamente qui, con la classica ‘girandola dei cambi’ che accompagna le squadre fino al triplice fischio finale.
    Bologna-Spezia 4-1: il tabellino LEGGI TUTTO

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    Ronaldo e l'omaggio di Gyasi dopo Juve-Spezia: "Grazie boss"

    Trovarsi di fronte Cristiano Ronaldo è sempre un momento spettacolare nella carriera di un calciatore. Incontrare il portoghese da compagno di squadra o da avversario non fa differenza, ai nipotini potrai sempre raccontare: “Ho giocato con il migliore al mondo”. Deve averla pensata più o meno così l’attaccante dello Spezia Emmanuel Gyasi, che è sceso in campo contro la Juve nella gara allo Stadium terminata 3-0. Nonostante la sconfitta, il 27enne di origine ghanese è sembrato comunque soddisfatto nel post partita. Il motivo? È riuscito a scambiare la maglia proprio con il campione bianconero e sui social ha festeggiato l’avvenimento in grande stile.

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    La Juve batte lo Spezia, sui social un solo grido: “Fino alla fine”

    Gyasi incorona Cristiano Ronaldo
    “Grazie boss”, si legge nella storia pubblicata su Instagram da Gyasi. Nel post campeggia l’iconica maglia numero 7 di Cristiano Ronaldo, ottenuta al termine di Juve-Spezia. L’attaccante spezzino ha anche ricondiviso il momento dell’abbraccio in campo con il portoghese: “Emozioni”, si legge nella storia social. Incontrare CR7 – l’uomo che è riuscito ad agganciare Pelé a quota a 767 gol realizzati in carriera – è giustamente un momento leggendario nella carriera di un calciatore, da celebrare con gioia.  LEGGI TUTTO

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    Italiano verso la Juve: “Il pronostico non è dalla nostra parte…”

    LA SPEZIA – “Abbiamo avuto solamente due giorni per preparare una delle gare più complicate del torneo. Non è facile, ma come è successo altre volte bisogna adattarsi e cercare in due allenamenti, di cui uno solo vero, di preparare tutto quello che dovremo fare”. È realista, e non potrebbe essere altrimenti, Vincenzo Italiano alla vigilia della difficile trasferta in casa della Juve, anticipo del turno infrasettimanale in programma domani alle 20.45 all’Allianz Stadium. “Il pronostico non è dalla nostra parte – ha ammesso il tecnico dello Spezia in conferenza stampa – e la difficoltà è gigantesca, ma cercheremo di uscire a testa alta e di cercare di mettere in campo le nostre qualità. Cercheremo di fare una grande gara, poi a fine partita tireremo le somme”.

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    Spezia-Parma, gli eurogol di Karamoh e Hernani annullati da Gyasi

    “Restano tante partite, ma pochi margini d’errore”
    Italiano non crede che i suoi siano preoccupati dall’entità dell’avversario: “Credo che ora come ora le partite siano ancora tante. Il primo tempo con il Parma non deriva dal fatto che i ragazzi erano entrati in campo preoccupati o per quale altro motivo: non sono stati bravi a mettere in difficoltà i ducali, ma ci sono riusciti nella ripresa. L’unica cosa che chiedo è di essere bravi tutti nel fare prestazioni individuali di alto livello. Restano 14 partite, due mesi e mezzo, dove tutti dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile e concentrarci solo su quello che bisogna fare in campo. Poi non deve pesare l’aspetto mentale, pensare a classifiche, a punti. Bisogna solo fare bene quello che ognuno deve fare in campo e cercare di essere il più qualitativo possibile. Perchè, come abbiamo visto col Parma, la qualità paga e ci ha permesso di arrivare al pareggio”.
    “Spero di recuperare presto Saponara”
    L’allenatore non potrà contare su Riccardo Saponara, ma almeno recupera un altro Riccardo, Marchizza: “Mi spiace per Saponara perchè è un infortunio non bello. Si è fatto male da solo. Mi dispiace perchè Ricky stava bene, si era inserito benissimo. Mi auguro di recuperarlo il più presto possibile. Torna Marchizza. I ragazzi, soprattutto quelli che sono stati fuori fuori, stanno crescendo. Mi auguro di poter festeggiare alla fine del campionato. Ancora non possiamo farlo, perchè la strada è lunga e tosta, ci sono tanti punti in palio. La cosa fondamentale è restare uniti”. LEGGI TUTTO

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    Spezia-Parma 2-2: la doppietta di Gyasi rimonta D'Aversa

    LA SPEZIA – Lo Spezia annulla il colpaccio del Parma e rimonta due gol, pareggiando con la doppietta di Gyasi. Per D’Aversa sarebbe stata una vittoria di vitale importanza, avrebbe accorciato sul Torino e sullo stesso Spezia, che invece nella ripresa riesce a risorgere e a tenersi a +10 dal terzultimo posto, occupato adesso da Parma e Cagliari (15 punti). Per i gialloblù la crisi è sempre più nera e la vittoria un miraggio: manca dal 30 novembre scorso, dal 2-1 al Genoa.

    La classifica di Serie A
    Gioiello di Karamoh e tacco di Hernani
    Lo scontro salvezza tra Spezia e Parma si accende dopo 17′ quando Karamoh prende palla, accelera e va da solo, rientra e da posizione defilata indovina il sinistro a giro all’incrocio. Un gioiello che dà ancora più fiducia alla squadra di D’Aversa, che raddoppia al 25′: punizione tagliata deviata da Hernani col tacco in rete. Un doppio colpo da box che costringe lo Spezia a reagire subito per rientrare in partita, peccato che il Var pizzichi per centimetri il fuorigioco di Bastoni e obblighi Orsato ad annullare il gol di Maggiore di testa al 39′.
    Doppietta di Gyasi, Parma ripreso
    Al 52′ però il 2-1 è tutto buono: Maggiore si esibisce in un controllo con dribbling sontuoso, l’assist a centro area è perfetto per Gyasi che di coscia dimezza lo svantaggio. Primo centro al Picco per l’attaccante bianconero, il terzo in Serie A. Nel Parma subentra la paura della rimonta, timore che al 72′ si concretizza: azione insistita, da Verde parte un cross forte e teso in mezzo sul quale si avventa Gyasi per firmare doppietta e 2-2. La partita si incattivisce, si gioca poco e si mena molto di più, i tanti duelli in mezzo al campo accendono il finale. Fioccano i falli, Orsato deve farsi sentire con la voce e con i cartellini gialli per placare gli animi. L’ultimo brivido lo regala Kucka nel recupero con una punizione potente deviata in volo da Provedel. Finisce in parità.

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    Spezia-Parma, gli eurogol di Karamoh e Hernani annullati da Gyasi LEGGI TUTTO

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    Spezia, Italiano dopo il 2-0 al Milan: “La vittoria più bella di tutte”

    LA SPEZIA – “È stata la miglior prestazione che ho visto, avevamo davanti la prima della classe e vincere contro una squadra stratosferica come il Milan è una grande soddisfazione, anche per l’intensità e la qualità che hanno messo i ragazzi dal primo all’ultimo minuto”. Vincenzo Italiano ha analizzato così il clamoroso 2-0 che il suo Spezia ha rifilato alla capolista Milan, per una vittoria che allontana ancora di più la zona calda. In rete Maggiore e Bastoni, per gli ultimi dieci gol bianconeri arrivati con dieci calciatori diversi. Insomma, una cooperativa del gol: “Questo è un dato importante – ha spiegato il tecnico – perchè vuol dire che tutti hanno voglia di essere decisivi e trascinare, ma questa è una vittoria che ci dà grandissimo morale, una prestazione così è importante per il nostro obiettivo, che sappiamo qual è: mettiamo in cascina questi trepunti e continuiamo con questo spirito”. “L’intuizione Agudelo prima punta? Ha delle qualità da giocatore importante, grande forza e velocità palla al piede, e vista la necessità, oltre al fatto che sull’esterno non aveva reso tanto, gli abbiamo chiesto di adattarsi e devo dire che sta stupendo tutti per sacrificio e qualità, sa gestire e aprire il gioco. È una grandissima sorpresa e si sta divertendo in quel ruolo ed è importante: lui è felicissimo e noi siamo contenti di averlo in questo modo qua”.

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    Uno Spezia da favola annienta la capolista: Milan ko 2-0

    “Futuro in una grande squadra? Penso solo alla salvezza”
    Su Saponara largo a sinistra: “Lui ha chiesto espressamente di stare in quella zona per poter mandare i compagni in verticale, ma oltre a lui voglio sottolineare la prestazione di sacrificio di Gyasi: e per un allenatore è sempre motivo di grande soddisfazione. Abbiamo fatto una partita perfetta e spero che la prestazione possa trascinarsi ancora. Io sulla panchina di una grande squadra? In questo momento è presto per parlare del futuro, siamo alla 3ª di ritorno ed è ancora lunga, l’unico pensiero che ho è quello di raggiungere la salvezza, per noi sarebbe come uno scudetto. Ora è arrivata una nuova società e vedremo i nuovi progetti che avranno per il futuro” ha chiosato Italiano.
    SPEZIA-MILAN 2-0: LA CRONACA LEGGI TUTTO

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    Spezia, il sindaco: “Cessione del club? Volpi così tradirebbe sé stesso”

    LA SPEZIA – “La finanza ormai governa il calcio purtroppo, ma la maglia bianca vale più di tutto: la passione e l’orgoglio per lo Spezia non sono in vendita”. Il sindaco dI La Spezia, Pierluigi Peracchini, interviene in merito alla trattativa per la cessione del club che, secondo indiscrezioni, sarebbe finita nel mirino di un fondo di investimenti americano e dell’attuale presidente del Burnley, Alan Pace. Peracchini, che si dice “rammaricato che nessuno abbia bussato alla porta del Comune per un’interlocuzione anche solo preliminare, soprattutto riguardo la struttura dello Stadio Picco che, per quanto in concessione allo Spezia Calcio, è di proprietà comunale”, afferma di “credere nella parola di Volpi. Il patron aveva promesso che avrebbe portato lo Spezia Calcio dalla serie D alla serie A, e così è stato. Allo stesso modo, disse che in caso di cessione avrebbe lasciato la società in buone mani, con un progetto serio. Sarebbe un tradimento verso sé stesso se questo sogno si tramutasse in un incubo al primo anno di A”. Dal sindaco anche un appello ai tifosi. “Vorrei lanciare un appello a tutta la tifoseria perché continui a restare vicino alla squadra e all’allenatore impegnati nella salvezza”. LEGGI TUTTO