Napoli-Spezia, Spalletti: “Partite così l'anno scorso ci sono costate il campionato”
NAPOLI – “Per noi ci sono o partite e derby fondamentali per l’alta classifica o partite assolutamente da vincere, non ci sono altre vie. Questa era una partita da vincere assolutamente per ambire alle posizioni alte della classifica, ma poi una partita può prendere una piega differente per la qualità degli avversari, perché stanno bene in campo e perché noi gli abbiamo concesso qualcosa: e infatti qualche volta è successo. Però noi abbiamo preparato 4-5 palle per buttarle dentro e in qualcuna abbiamo fatto confusione, prendendo delle ripartenze. Ma complessivamente la partita l’abbiamo fatta e la vittoria l’abbiamo meritata: è meritatissima, da un punto di vista del gioco e della ricerca dei calciatori. Era una partita difficile, tre giorni dopo una serata come quella con il Liverpool, e si gioca alle 15 con questo caldo, dopo la pioggerellina che è rivenuta su facendo ribollire il campo. Era difficile avere lucidità estrema, ma le cose che vanno fatte per vincere le abbiamo fatte. Ci sono stati dei palloni che noi dobbiamo assolutamente sfruttare in maniera differente e poi grazie alla loro insistenza e alla loro disponibilità a provarci fino all’ultimo, l’abbiamo portata a casa”. È l’analisi del tecnico del Napoli Luciano Spalletti ai microfoni di Dazn dopo il match vinto, all’ultimo respiro grazie al gol di Raspadori, allo stadio Maradona contro lo Spezia.
Napoli, Spalletti esalta Raspadori
“Siamo stati pazienti e convinti che prima o poi ce l’avremmo fatta, ma non possiamo permettercelo, perché l’anno scorso partite così ci sono costate il campionato, l’altissima classifica, nonostante abbiamo fatto benissimo. Oggi sotto certi punti di vista i calciatori sono stati eccezionali, però non si devono accontentare e devono andare oltre, perché in queste partite può succedere che non hai la zampata di Raspadori all’ultimo minuto e diventano punti persi determinanti. Loro scalavano sui nostri terzini con i quinti e noi – col braccetto – ogni tanto arrivavamo in ritardo su Kvaratskhelia: quando ha puntato ed è entrato in area di rigore è perché avuto il tempo di farlo. Entrando dentro il campo, metteva in difficoltà gli avversari di andarlo a prendere sull’esterno, nonostante lui sia uno bravissimo a ricevere palla sui piedi e puntare all’uno contro uno, non aveva la possibilità di farlo. Raspadori? Ha fatto una partita eccezionale, è venuto incontro a collegare con il centrocampo, ma noi non siamo stati bravi come altre volte a far girare palla e il suo lavoro si è dovuto raddoppiare. Poi quando l’ho messo a sinistra ha rincorso, si è messo a disposizione, qualche volta ha chiuso. Non è esterno, non è prima punta, è questa via di mezzo che ci ha dato la possibilità di vincere la partita. Bravo Raspa! I miei collaboratori mi hanno detto di prendere in considerazione di spostarlo, ma alla fine l’ho lasciato lì dov’era, facendo un’altra sostituzione, ma Elmas a sinistra ci sa giocare e ci ha risolto diversi guai”, conclude Spalletti.
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