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    Lazio-Spezia 4-0: doppietta di Milinkovic, Sarri resta a -3 dalla vetta

    ROMA – La Lazio riprende da dove aveva lasciato e dopo il 4-0 di Cremona e la sosta per le Nazionali travolge anche lo Spezia all’Olimpico con lo stesso risultato. Un successo pesante per la classifica (vale l’aggancio al Milan, secondo a -3 dal Napoli capolista) e per l’autostima, perché è il terzo di fila in campionato come tre consecutivi sono ora i ‘clean sheet’. Segnali importante per Maurizio Sarri (squalificato e sostituito in panchina dal vice Giovanni Martusciello), che ha assistito dalla tribuna all’ottima prova sfoderata dai suoi contro i liguri dell’amico Luca Gotti (suo assistente nel Chelsea). Con Immobile recuperato ma insolitamente impreciso dal dischetto (rigore calciato in curva dopo un minuto), è Zaccagni a sbloccare il match prima del raddoppio di Romagnoli e della doppietta segnata nella ripresa da Milinkovic-Savic: continua così il ‘tabù’ Lazio per lo Spezia, alla quinta sconfitta in altrettante sfide.
    Lazio-Spezia 4-0: statistiche e tabellino
    Immobile e Lazzari recuperano
    Formazione tipo per i biancocelesti (out solo Casale) che oltre a Immobile recuperano anche Lazzari a destra, mentre Marusic è l’altro terzino alla sinistra di un Provedel schermato dalla coppia Patric-Romagnoli. A completare la mediana con Cataldi e Milinkovic-Savic c’è Luis Alberto, preferito a Basic e Vecino mentre davanti sono Felipe Anderson e Zaccagni a completare il tridente. Ai box invece Hristov, Kovalenko, Reca e Sala per i liguri, schierati con il 5-3-2 da Gotti: Holm e Kiwior ai lati del portiere Dragowski e dei centrali Ampadu, Caldara e Nikolaou. In mediana è Bourabia il regista, ‘spalleggiato’ da Ellertsson e Bastoni mentre davanti viene confermato il tandem Gyasi-Nzola.
    Guarda la galleryLazio, che show contro lo Spezia: all’Olimpico è 4-0
    Ciro sbaglia dal dischetto
    Passano 40 secondi e Immobile è già nell’area dei liguri, dove viene atterrato da Ampadu: giallo per il difensore e rigore per la Lazio, che il bomber sbaglia però calciando alto sopra la traversa. Scapato il pericolo lo SPezia prova allora a pungere in contropiede: Nzola si invola sulla destra e centra per Kwior che calcia a colpo sicuro trovando però la provvidenziale deviazione in corner di Lazzari (7′). La Lazio non si spaventa e continua a macinare gioco, premiata al 12′ quando Zaccagni scambia con Felipe Anderson insacca a due passi dalla porta sull’assist al bacio del compagno (secondo gol in campionato per l’esterno azzurro). Il brasiliano è scatenato sulla estra e insieme a Lazzari fa ammattire lo Spezia, che al 24′ incassa ancora: sugli sviluppi di un calcio piazzato la palla arriva al limite dove Romagnoli si coordina alla perfezione e con un sinistro al volo fa 2-0, andando poi a festeggiare sollo la Curva Nord la sua prima rete in biancoceleste. Dopo una traversa colpita con la testa da Milinkovic-Savic (35′) lo Spezia prova a reagire ma Bastoni calcia a fil di palo dal limite con il sinistro (38′) e Caldara sfiora solo la traversa di testa sul corner calciato poco dopo dal centrocampista (40′). Dopo il giallo speso da Gyasi per fermare un ‘coast to coast’ di Lazzari il primo tempo si chiude con i biancocelesti avanti di due gol.
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    Doppietta per Milinkovic
    Dopo l’intervallo la Lazio rientra in campo senza Patric (costretto da un problema fisico a lasciare il posto in difesa all’altro spagnolo Gila) e trattiene il fiato per un possibile tocco di braccio in area da parte di Milinkovic-Savic: al Var rivedono il suo contrasto con Bourabia e dicono all’arbitro che è tutto regolare e si può proseguire (48′). Con il doppio vantaggio la squadra di Sarri può ‘governare’ senza troppi affanni il match e colpire ancora al 61′, quando proprio Milinkovic-Savic trova il suo 50esimo gol in Serie A: facile il ‘piattone’ del serbo sulla palla servitagli da Zaccagni e passata prima dai piedi di Immobile, lanciato con maestria nello spazio da Luis Alberto (61′). Con giochi chiusi a mezz’ora dalla fine nella Lazio si inizia a pensare alla trasferta austriaca di Europa League contro lo Sturm Graz: dentro Hysaj e Pedro al posto di Lazzari e Immobile e poi Vecino per Luis Alberto, mentre nello Spezia c’è spazio per Agudelo, Ekdal e Amian (fuori Ellertsson, Bourabia e Ampadu). C’è intanto lavoro anche per Provedel, ex Spezia che vuole difendere il ‘clean sheet’ al 72′ non si fa sorprendere dal suo vecchio compagno Gyasi. Pedro cerca poi invano gloria calciando sull’esterno della rete (75′) e alla passerella finale partecipa anche Marcos Antonio (dentro per Cataldi), mentre Gotti dopo l’ingresso di Sanca concede l’esordio in A a Beck (fuori Gyasi e Kiwior). Lo Spezia è ormai rassegnato al quarto ko esterno in altrettante gare, ma alla Lazio resta comunque il tempo per calare il poker nel recupero con Milinkovic-Savic, che fa doppietta al 91′ dopo uno scambio con Hysai e si prende gli applausi dell’Olimpico in festa.
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    Spezia-Sampdoria 2-1: magia di Sabiri e autogol di Murillo, poi decide Nzola

    LA SPEZIA – Lo Spezia si aggiudica in rimonta il derby ligure con la Sampdoria al termine di una partita a tratti dominata. Gli ospiti sbloccano il risultato all’11’ con una prodezza balistica di Sabiri, vanificata pochi secondi dopo dallo sfortunato autogol di Murillo. I padroni di casa premono, Audero è miracoloso su Kiwior, ma nulla può al 72′ sul destro a botta sicura di Nzola. Nel finale, decisivo Dragowski su Quagliarella. I ragazzi di Gotti salgono così a quota 8 punti in classifica, quelli di Giampaolo, sostituito oggi in panchina dal vice Conti, restano fermi a 2.
    Spezia-Sampdoria, le scelte di Gotti e Conti
    Orfano di Maldini, Amian, Sala e Verde, Gotti schiera lo Spezia con il 3-5-2: Ampadu, Kiwior e Nikolaou è il terzetto difensivo a protezione di Dragowski, Holm e Reca a tutta fascia, Bourabia in cabina di regia, Kovalenko e Bastoni mezz’ali e il tandem Gyasi-Nzola in attacco. La risposta di Conti, che sostituisce lo squalificato Giampaolo sulla panchina della Sampdoria, è un 4-2-3-1, pronto a diventare 4-5-1 in fase di non possesso, con Audero tra i pali, Bereszynski, Ferrari, Murillo, Augello nel pacchetto arretrato, Rincon e Villar in mediana e Leris, Sabiri e Djuricic a supporto del terminale offensivo Caputo.
    Capolavoro di Sabiri e autogol di Murillo: Spezia-Samp 1-1 al 45′
    Il derby ligure si apre con la pressione e i repentini cambi di gioco dello Spezia, ma all’11’ a passare è la Sampdoria: splendido uno-due tra Djuricic ed Augello, raccoglie la sfera Sabiri che, dalla lunghissima distanza, beffa Dragowski con un destro di rare potenza e precisione. Neanche il tempo di esultare, però, che i padroni di casa trovano l’immediato pareggio: è il 12′ quando, ben imbeccato da Nzola, Holm mette una palla tesa in mezzo da cui nasce la sfortunata autorete di Murillo. Proteste bianconere per un contatto Ferrari-Nzola al limite dell’area, con il difensore blucerchiato ammonito di lì a poco per una trattenuta ai danni di Gyasi. Le squadre si affrontano a viso aperto e i ribaltamenti di fronte sono continui: lo Spezia – che mostra un certo predominio a centrocampo e cerca di fare la partita – punge con un colpo di testa di Nikolaou (26′) e chiede invano un rigore per un contrasto tra Gyasi e Murillo (27′), la Samp replica con un insidioso corner a rientrare di Sabiri che non trova compagni (28′). I ragazzi di Gotti aumentano la pressione e recriminano ancora per un duello al limite tra Murillo e Nzola (33′) e per una scivolata con cui Augello anticipa Holm (41′), giudicati entrambi all’interno dei confini della regolarità dall’arbitro Sozza. Il primo tempo si chiude con i cartellini gialli rimediati da una parte da Bastoni per un tackle deciso su Sabiri e dall’altra da Villar dopo un brutto scontro con Kovalenko. 
    Nzola regala i tre punti allo Spezia: Samp ko 2-1
    Nella Samp c’è Colley al posto di Ferrari al rientro in campo dagli spogliatoi, Gotti conferma in blocco l’undici scelto in avvio. Sabiri prova a scuotere i suoi con un paio di fiammate contenute – con le cattive – dagli avversari e con un nuovo tentativo dalla distanza, stavolta senza molta fortuna (51′). Dragowski batte rapidamente e lo Spezia si riversa nell’area blucerchiata, ma Holm non arriva per centimetri sul bel pallone messo in mezzo da Gyasi, quindi, sul nuovo capovolgimento di fronte il portiere polacco respinge la puntata di Caputo e blocca il seguente piazzato di Sabiri (53′). Non c’è un attimo di respiro, i padroni di casa tornano a spingere trascinati dalla torcida della curva e al 57′, sulla sponda di Ampadu, Kiwior colpisce di testa a botta sicura e alla Samp serve il miracolo di Audero con il piede sinistro per evitare lo svantaggio. Le sortite offensive blucerchiate sono tutte affidate al talento di Sabiri, che costringe Kovalenko a spendere un giallo, mentre Gotti si gioca la carta Agudelo al posto di Bastoni, salutato dal Picco con un’ovazione. La risposta doriana è l’avvicendamento Vieira-Villar, che non muta l’impostazione tattica, mentre Sabiri ci riprova prima su calcio di punizione, con Dragowski che – per non correre rischi – respinge con i pugni (61′), poi con un destro all’angolino basso che si spegne sul fondo per un soffio (66′). La Samp ha un disperato bisogno di punti, lo Spezia – apparsa per lunghi tratti in totale controllo del match – sogna il colpaccio: ne deriva una partita ‘verticale’, dall’esito imprevedibile. Nzola non sfonda al 70′, Leris – in ritardo sull’uscita di Dragowski – non toglie la gamba e si prende un’ingenua ammonizione, mentre i due allenatori apportano nuove modifiche, con Hristov e l’ex Ekdal che rilevano Reca e Kovalenko tra le fila bianconere, e Gabbiadini per Leris tra quelle blucerchiate. Ma neppure il tempo di riassestarsi dopo le sostituzioni, che lo Spezia trova il meritato vantaggio: sull’ennesima scorribanda di Holm, Nzola si avventa sulla sfera e trafigge l’incolpevole Audero. È il 72′ e il Picco diventa una bolgia. Gli ospiti reagiscono di nervi, il rapido scambio Colley-Gabbiadini viene arginato dalla retroguardia bianconera e Djuricic si prende una sanzione disciplinare per un fallo di frustrazione, sul quale termina la sua partita, rilevato da Verre. In campo, insieme all’ex Roma, anche Fabio Quagliarella: a 10′ dal termine a fargli posto è Ciccio Caputo. Gabbiadini ci prova da fuori, Dragowski si oppone di pugno e si ripete sulla ribattuta di Sabiri, mentre lo Spezia respira e cerca di giocare con il cronometro: Ellertsson e Caldara fanno tirare il fiato ad Ampadu e Gyasi. Il neo-entrato islandese, subito ammonito, provoca una mini-rissa prontamente sedata ma che costa il giallo anche a Murillo e Nzola. Le speranze di rimonta dei blucerchiati s’infrangono al 94′ sul diagonale destro di Quagliarella, respinto dal portiere polacco con i piedi, e con la sassata di Verre, deviata in calcio d’angolo. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Spezia, Spalletti: “Partite così l'anno scorso ci sono costate il campionato”

    NAPOLI – “Per noi ci sono o partite e derby fondamentali per l’alta classifica o partite assolutamente da vincere, non ci sono altre vie. Questa era una partita da vincere assolutamente per ambire alle posizioni alte della classifica, ma poi una partita può prendere una piega differente per la qualità degli avversari, perché stanno bene in campo e perché noi gli abbiamo concesso qualcosa: e infatti qualche volta è successo. Però noi abbiamo preparato 4-5 palle per buttarle dentro e in qualcuna abbiamo fatto confusione, prendendo delle ripartenze. Ma complessivamente la partita l’abbiamo fatta e la vittoria l’abbiamo meritata: è meritatissima, da un punto di vista del gioco e della ricerca dei calciatori. Era una partita difficile, tre giorni dopo una serata come quella con il Liverpool, e si gioca alle 15 con questo caldo, dopo la pioggerellina che è rivenuta su facendo ribollire il campo. Era difficile avere lucidità estrema, ma le cose che vanno fatte per vincere le abbiamo fatte. Ci sono stati dei palloni che noi dobbiamo assolutamente sfruttare in maniera differente e poi grazie alla loro insistenza e alla loro disponibilità a provarci fino all’ultimo, l’abbiamo portata a casa”. È l’analisi del tecnico del Napoli Luciano Spalletti ai microfoni di Dazn dopo il match vinto, all’ultimo respiro grazie al gol di Raspadori, allo stadio Maradona contro lo Spezia.
    Napoli, Spalletti esalta Raspadori
    “Siamo stati pazienti e convinti che prima o poi ce l’avremmo fatta, ma non possiamo permettercelo, perché l’anno scorso partite così ci sono costate il campionato, l’altissima classifica, nonostante abbiamo fatto benissimo. Oggi sotto certi punti di vista i calciatori sono stati eccezionali, però non si devono accontentare e devono andare oltre, perché in queste partite può succedere che non hai la zampata di Raspadori all’ultimo minuto e diventano punti persi determinanti. Loro scalavano sui nostri terzini con i quinti e noi – col braccetto – ogni tanto arrivavamo in ritardo su Kvaratskhelia: quando ha puntato ed è entrato in area di rigore è perché avuto il tempo di farlo. Entrando dentro il campo, metteva in difficoltà gli avversari di andarlo a prendere sull’esterno, nonostante lui sia uno bravissimo a ricevere palla sui piedi e puntare all’uno contro uno, non aveva la possibilità di farlo. Raspadori? Ha fatto una partita eccezionale, è venuto incontro a collegare con il centrocampo, ma noi non siamo stati bravi come altre volte a far girare palla e il suo lavoro si è dovuto raddoppiare. Poi quando l’ho messo a sinistra ha rincorso, si è messo a disposizione, qualche volta ha chiuso. Non è esterno, non è prima punta, è questa via di mezzo che ci ha dato la possibilità di vincere la partita. Bravo Raspa! I miei collaboratori mi hanno detto di prendere in considerazione di spostarlo, ma alla fine l’ho lasciato lì dov’era, facendo un’altra sostituzione, ma Elmas a sinistra ci sa giocare e ci ha risolto diversi guai”, conclude Spalletti.
    Guarda la galleryAl Napoli basta Raspadori: 1-0 allo Spezia, Spalletti in vettaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Napoli-Spezia 1-0: Raspadori spinge in vetta Spalletti

    NAPOLI – Dalla goleada al ‘corto muso’, il Napoli di Luciano Spalletti continua a vincere. Dopo il 4-1 rifilato al Liverpool in Champions League basta invece l’1-0 per piegare lo Spezia al Maradona, scavalcare l’Atalanta e prendersi così la momentanea vetta della classifica. Una vittoria sofferta per gli azzurri del tecnico tosvano (espulso nel finale), trascinati nel primo tempo dall’ispiratissimo Kvaratskhelia (premiato prima del match come miglior giocatore di agosto in Serie A) che impegna a più riprese Dragowski. La squadra di Gotti tiene botta e nella ripresa sembra poter approfittare della stanchezza dei partenopei, reduci dalle fatiche europee, ma quando il pari sembra a un passo è Raspadori (al suo primo gol napoletano e fino a quel momento il peggiore in campo) a spezzare nel finale il tabù (due ko contro i liguri nei due unici precedenti in casa) e a regalare al Napoli tre punti d’oro in vista della trasferta scozzese nella tana dei Rangers e del successivo big-match contro il Milan a San Siro.
    Napoli-Spezia 1-0: statistiche e tabellino
    Turnover per Spalletti
    Spalletti opta per il turnover (inizio in panchina per Kim, Lobotka e Zielinski) e nonostante l’assenza di Osimhen (ko e out per circa un mese) lascia inizialmente fuori Simeone: con Politano e Kvaratskhelia c’è allora spazio per Raspadori in attacco, con Elmas e Anguissa mezzali e Ndombele in cabina di regia, mentre davanti a Meret sono Rrahmani e Juan Jesus i due centrali di difesa con capitan Di Lorenzo e Mario Rui ai lati. Sull’altro fronte 3-5-2 per Gotti che piazza Ampadu e Nikolaou ai lati di Kiwior e davanti si affida alla coppia formata da Nzola e Gyasi.
    Serie A, la classifica
    Kvara delizia il Maradona
    In uno stadio Maradona di nuovo vestito a festa dopo la magica notte di Champions tutti aspettano Kvaratskhelia, che al 6′ già regala la prima magia: doppio tunnel a liberarsi di due avversari e destro potente ‘murato’ però con il corpo da Nikolau. Il georgiano si è acceso subito e ci riprova poco dopo sugli sviluppi di un calcio piazzato, quando chiama in causa Dragowski con l’esterno rasoterra (14′). Il portiere dei liguri accusa poi un problema muscolare ma resta in campo, facendosi trovare ben piazzato su un destro troppo centrale di Anguissa e su quello dello scatenato Kvaratskhelia, ancora una volta al tiro dopo aver ‘ubriacato’ di finte Ampadu (23′). Assoluto il predominio territoriale del Napoli, che monopolizza il possesso palla ma rischia di farsi trovare scoperto quando lo Spezia parte in contropiede (29′) e manda alla conclusione Nzola (puntuale l’opposizione in corner di Juan Jesus). Sviluppo simile al 40′, quando è invece Meret a dover ‘sporcare’ i guantoni su un destro dal limite di Gyasi, poi ammonito alle soglie dell’intervallo per un’entrata pericolosa su Anguissa.
    Guarda la galleryAl Napoli basta Raspadori: 1-0 allo Spezia, Spalletti in vetta
    Rrahmani salva su Kwior
    Si va al riposo sullo 0-0 e al rientro dagli spogliatoi c’è una novità nel Napoli, con Lobotka dentro in regia per Ndombele. Gli azzurri partono forte ma dopo una bella combinazione tra Kvaratskhelia e Raspadori è ancora bravo Dragowski a salvarsi (stavolta di piede) sul destro ravvicinato di Anguissa. Servono più velocità e ‘cattaveria’ negli ultimi metri a Spalletti, che al 57′ richiama in panchina Politano e Anguissa per inserire Lozano e Zielinski. E proprio il polacco cerca subito il tiro dal limite, respinto con i pugni da Dragowski che vede poi volare alta di poco la palla girata di testa da Elmas sul cross pennellato da Mario Rui (61′). Kovalenko, poi Ellertsson e Hristov sono invece i primi cambi dello Spezia (fuori Bastoni, Bourabia e Ampadu), mentre nel Napoli viene richiamato a sorpresa in panchina Kvaratskhelia che fa spazio a Simeone. Il caldo e le fatiche di Coppa Italia sembrano intanto iniziare a farsi sentire sui padroni di casa, che sembrano ora meno lucidi: retropassaggio corto con la testa di Mario Rui per Meret che viene anticipato da Kiwior, pallonetto a scavalcare il portiere e salvataggio sulla linea di Rrahmani (72′).
    Serie A, risultati e calendario
    Lampo Raspadori nel finale
    Spalletti toglie allora anche l’ammonito Elmas per affidarsi a Gaetano, mentre in campo resta Raspadori che calcia due volte in curva da buona posizione. Lo Spezia vede adesso da vicino il traguardo e cerca di ‘addormentare’ il finale di partita, con Spalletti che si lamenta a bordo campo per le perdite di tempo e viene ammonito, disperandosi poi quando Lozano non trova la porta lasciata sguarnita da Dragowski, uscito a vuoto sul corner di Zielinski (85′). Il pareggio sembra ormai destinato a materializzarsi ma non è d’accordo Raspadori, che riscatta all’88’ una prova fino a quel momento deludente spingendo in rete col destro il pallone crossato da Lozano e lisciato da Gaetano. Il Napoli è avanti ed esulta il Maradona, mentre si accendono gli animi tra le panchine e ne fa le spese Spalletti che rimedia un altro giallo e viene espulso. Il tecnico azzurro è così costretto ad abbandonare il campo ma dopo i cinque minuti di recupero può festeggiare insieme ai tifosi un successo tanto sofferto quanto pesante, che consente al Napoli di salire momentaneamente in vetta alla classifica.
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    Diretta Napoli-Spezia ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Dove vedere la partita
    Napoli-Spezia, in programma alle 15, sarà trasmessa in esclusiva tv e streaming da Dazn. Sarà possibile seguire la diretta del match anche sul nostro sito tuttosport.com.
    LIVE Napoli-Spezia
    Le probabili formazioni di Napoli-Spezia
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Ndombele, Lobotka, Elmas; Lozano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Spalletti.
    A disposizione: Sirigu, Marfella, Kim, Ostigard, Mario Rui, Zielinski, Anguissa, Gaetano, Politano, Raspadori, Zerbin. Indisponibili: Demme, Osimhen.
    SPEZIA (4-4-2): Dragowski; Holm, Ampadu, Kiwior, Nikolaou; Agudelo, Bourabia, S. Bastoni, Reca; Gyasi, Nzola. All. Gotti.
    A disposizione: Zoet, Zovko, Caldara, Sala, Hristov, Beck, Ellertsson, Sher, Agudelo, Nguiamba, Sanca, Strelec. Indisponibili: Verde, Ekdal, Maldini, Ferrer e Amian.
    Arbitro: Santoro
    Guardalinee: Margani e D’Ascanio
    Quarto uomo: Volpi
    Var: Valeri
    Avar: Prenna
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    Serie A, Arnautovic salva Mihajlovic: 2-2 tra Spezia e Bologna

    Spezia-Bologna, le scelte dei tecnici
    Luca Gotti schiera il suo classico 3-5-2 con Hristov, Kiwior e Nikolaou a protezione di Dragowski. A centrocampo c’è Bourabia in cabina di regia con Kovalenko e Bastoni ad agire al suo fianco, mentre sulle fasce partono titolari Holm a destra e Reca a sinistra. In attacco la coppia formata da Nzola e Gyasi. Sinisa Mihajlovic scende in campo con un 3-4-1-2 con il polacco Skorupski tra i pali schermato da Gary Medel al centro della difesa, Soumaoro sul centrodestra e il colombiano Lucumí sul centrosinistra. In mediana i due centrali sono Nikola Moro – al debutto assoluto con la maglia rossoblù – e Schouten, mentre sugli esterni agiscono l’esperto De Silvestri a destra e Lykogiannis a sinistra. Davanti a Barrow, schierato da trequartista, ecco il tandem offensivo composto da Orsolini e Arnautovic. In tribuna al Picco c’è anche uno degli ultimi acquisti di mercato della formazione ligure: il difensore gallese Ampadu, arrivato in prestito dal Chelsea dopo aver vestito la maglia del Venezia nella scorsa stagione. Il classe 2000 ha anche posato per alcune foto con la maglia numero 4.
    Serie A, tutte le notizie sullo Spezia
    Serie A, tutte le notizie sul Bologna
    Botta e risposta tra Arnautovic e Bastoni: 1-1 al 45′
    Lo Spezia è reduce dalla sconfitta per 2-0 all’Allianz Stadium contro la Juventus, nel segno di Vlahovic e Milik, mentre il Bologna viene dall’1-1 del Dall’Ara contro la Salernitana, con gol di Arnautovic su calcio di rigore al 52′ per i felsinei e pareggio di Boulaye Dia all’88’ per la formazione di Davide Nicola. L’avvio di partita è piuttosto frizzante. Lo Spezia ci prova subito con Gyasi, che sfrutta un’amnesia difensiva della formazione rossoblù e calcia di potenza verso la porta di Skorupski: la risposta dell’estremo difensore polacco non è delle migliori, ma Nzola non riesce a concretizzare in tap in da due passi. La risposta del Bologna arriva dopo neanche un minuto con la conclusione da fuori area di Orsolini, più potente che precisa, ma Dragowski para senza troppi problemi. Al 6′ arriva la rete dell’1-0 dei rossoblù. Un fulmine a ciel sereno. Lancio col contagiri di Medel per Arnautovic, che fugge in profondità disorientando la difesa bianconera, dribbla secco Dragowski e mette a segno il suo quarto gol in questo campionato: è un momento d’oro per l’attaccante austriaco, che sembra aver già dimenticato le numerose voci di mercato sul suo conto per abbracciare definitivamente il ruolo di leader del gruppo di Mihajlovic. Al 14′ Kovalenko spreca una buonissima occasione, calciando a lato dal limite dell’area, mentre al 16′ Skorupski si fa trovare pronto sulla conclusione di Nzola, indirizzata all’angolino basso di sinistra. Al 20′ grande azione personale di Orsolini, che parte palla al piede dalla sua metà campo su regia di un ispiratissimo Arnautovic, arriva al limite dell’area e calcia a rete, trovando però la risposta di un attento Dragowski. Complice lo svantaggio, lo Spezia cerca di alzare il ritmo e attacca a pieno organico riversandosi nella metà campo dei felsinei: in tal senso, grande prova del duo Nzola-Gyasi, sempre pronti a scattare in profondità e ad abbassarsi a turno di qualche metro per fornire uno scarico ai centrocampisti in fase di costruzione. Dal proprio canto, il Bologna mostra un atteggiamento più conservativo, cercando di colpire in ripartenza. Tra gli uomini di Mihajlovic bene anche il nuovo acquisto Moro, particolarmente prezioso in fase difensiva e di non possesso. In pieno recupero, al 47′, ecco l’1-1 dello Spezia: Bastoni vince un rimpallo al limite dell’area di rigore e scarica un tiro potente e preciso all’angolino basso, sul quale Skorupski non può nulla. Per il centrocampista classe ’96 si tratta della seconda rete consecutiva al Picco, dopo quella contro il Sassuolo di sabato scorso. Dopo quasi 10′ di recupero, il direttore di gara Giua chiude il primo tempo.
    Serie A, la classifica
    Arnautovic salva il Bologna dalla sconfitta: 2-2!
    La ripresa si apre con una sostituzione nella formazione del Bologna, con Mihajlovic che manda in campo l’argentino Dominguez al posto di Moro, mentre Gotti decide di mantenere invariato il suo undici di partenza. Dopo una fase di studio senza particolari acuti, al 54′ lo Spezia completa la rimonta e si porta sul 2-1: punizione di Bastoni dalla lunga distanza, Schouten ci mette goffamente la testa e insacca il pallone nella propria porta. Pasticcio clamoroso da parte dell’olandese, che anche nella prima metà di gara era apparso piuttosto in ombra commettendo parecchi errori in fase d’impostazione della manovra. Al 62′ Mihajlovic prova a rimescolare le carte alla ricerca del pareggio, inserendo Soriano al posto di Barrow e il nuovo arrivo Zirkzee per Orsolini, mentre al 63′ Gotti manda in campo Agudelo per Kovalenko. Allo scoccare del 64′ arriva però il 2-2 del Bologna. Ancora Arnautovic. Letale, letterlamente ingiocabile in questo avvio di campionato con 5 gol in altrettante partite. Sul suggerimento in profondità di Soriano l’austriaco scappa un’altra volta alla difesa ligure e a tu per tu con Dragowski è glaciale nel depositare la palla in rete. Per l’ultimo quarto d’ora di gara, Gotti e Mihajlovic optano per un altro cambio. Il tecnico bianconero inserisce Ellertsson per Bastoni, ammonito al 56′, mentre il serbo manda in campo Cambiaso al posto di Lykogiannis e all’84’ anche Sansone per Medel. Al 93′ esplode in protesta il Picco, con Agudelo che viene atterrato in area di rigore. Giua però lascia correre, scatenando per alcuni istanti l’ira dei tifosi di casa.
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    Diretta Spezia-Bologna ore 15: probabili formazioni, come vederla in tv e streaming

    LA SPEZIA – All’Alberto Picco di La Spezia il Bologna di Sinisa Mihajlovic, reduce da due pareggi ed altrettante sconfitte nelle prime quattro giornate, va a caccia del primo successo stagionale in campionato. I liguri di Gotti, invece, battuti dalla Juve lo scorso turno infrasettimanale, si trovano a quota 4 punti in classifica. Per quanto riguarda i confronti diretti tra le due squadre, sono 3 – su 5 precedenti – le affermazioni rossoblù: l’ultima vittoria dei padroni di casa risale al novembre del 2020, quando terminò con il punteggio di 4-2.
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    Spezia-Bologna, come vederla in tv e streaming
    Spezia-Bologna, gara valida per la 5ª giornata del campionato di Serie A e in programma alle ore 15 all’Alberto Picco, sarà visibile in diretta esclusiva streaming su DAZN. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito.
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    Le probabili formazioni di Spezia-Bologna
    SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Hristov, Kiwior, Nikolaou; Holm, Kovalenko, Bourabia, S.Bastoni, Reca, Gyasi, Nzola. All. Gotti. A disp. Zoet, Zovko, Sala, Caldara, Beck, Ellertsson, Sher, Agudelo, Strelec, Sanca. Indisponibili: Verde, Maldini, Ekdal, Nguiamba, Ferrer, Amian. Squalificati: – 
    BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Lucumì; De Silvestri, Dominguez, Schouten, Lykogiannis; Soriano; Arnautovic, Zirkzee. All. Mihajlovic. A disp. Bardi, Bagnolini, Posch, Sosa, Bonifazi, Kasius, Ferguson, Moro, Aebischer, Cambiaso, Vignato, Orsolini, Sansone, Barrow. Indisponibili: – Squalificati: –
    Arbitro: Giua di Olbia.Guardalinee: Mokhtar e Sechi.IV uomo: Perenzoni.Var: Banti.Avar: Galetto.
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    Diretta Juve-Spezia ore 20.45: probabili formazioni e come vederla in tv e in streaming

    TORINO – Prosegue la 4ª giornata di Serie A. Nel primo turno infrasettimanale di questo campionato, la Juve ospita lo Spezia di Luca Gotti all’Allianz Stadium dopo l’1-1 contro la Roma. La formazione di Allegri è reduce da due pareggi consecutivi, coi giallorossi e con la Sampdoria (0-0), e vuole a tutti i costi conquistare i 3 punti per rimanere in scia del trenino in vetta alla classifica. Invece, lo Spezia, che nell’ultima giornata ha pareggiato 2-2 in casa col Sassuolo, salendo dunque a quota 4, è già al secondo grande appuntamento stagionale dopo la sfida con l’Inter a San Siro, persa 3-0.
    Juve-Spezia, le probabili formazioni
    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Danilo, Gatti, Bremer, De sciglio; Rabiot, Locatelli, Miretti; Cuadrado, Vlahovic, Kean. All. Allegri. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Alex Sandro, Rugani, McKennie, Fagioli, Zakaria, Soulé, Kostic, Milik, Di Maria.
    Indisponibili: Bonucci, Chiesa, Kaio Jorge, Pogba, Aké.
    Squalificati: –
    SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Caldara, Kiwior, Nikolaou; Gyasi, Bastoni, Bourabia, Agudelo, Reca; Strelec, Nzola. All. Gotti. A disposizione: Zoet, Zvoko, Sala, Hristov, Holm, Sher, Kovalenko, Beck, Ellertsson, Sanca.
    Indisponibili: Antiste, Nguiamba, Amian, Ferrer, Verde, Maldini.
    Squalificati: Ekdal.
    ARBITRO: Colombo di Como.
    ASSISTENTI: Scatragli-Marchi.
    IV UOMO: Valeri.
    VAR: Nasca.
    ASS. VAR: Longo.
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