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    Anticipo da brividi: guida alla 7ª giornata di B

    Cittadella-Frosinone ore 20.30Anticipo delicatissimo. Il Citta, col suo calcio tonico e sparagnino, è il paradosso più grosso di questa B: sul campo ha la miglior difesa del campionato (solo 4 gol al passivo) ma pure il peggior attacco (soltanto 4 gol segnati). Ma mercoledì scorso, in 2° grado, l’Appello federale lo ha privato di un punto, l’1-1 col Pisa del 27 agosto, diventato 0-3 a tavolino ai nerazzurri, per il caso Desogus, il giocatore dei granata non inserito in distinta per errore (la società veneta aspetta le motivazioni della sentenza per fare ricorso al Collegio di garanzia del Coni, l’,organo supremo della giustizia sportiva). Sul campo, a questo Cittadella di Gorini si opporrà il Frosinone di Vivarini, in crisi nera, ultimo e senza vittorie, con 3 punti frutto di altrettanti pareggi e dopo aver subito 7 gol (a zero) nelle ultime due uscite (4-0 a Brescia e 0-3 dal Bari): la panchina di Vivarini traballa ma dovrebbe rimanere in sella almeno fino alla sosta per le Nazionali d’ottobre.
    Bari-Cosenza domani ore 15Il Bari di Longo ha davvero cambiato marcia? Apparentemente sì, visto che gli 8 punti che ha in classifica sono frutto delle ultime 4 uscite dove dunque ha tenuto una media di 2 punti a gara, passo col quale si può andare in A, pure direttamente. Però il Cosenza di Alvini non va sottovalutato. Perché senza il -4 con cui è stato punito il club di Guarascio per inadempienze societarie, i lupi silani sarebbero anche loro a quota 8.
    Carrarese-Reggiana domani ore 15La Carrarese, ultima assieme al Frosinone, dà la sensazione di aver raccolto meno di quanto meritasse. Pur venendo da tre ko di fila, gli apuani di Calabro sembrano avere i mezzi per risalire la china. La Reggiana di Viali invece, che in avvio di stagione era anche andata in testa, è franata all’11° posto perché paga i ko di Pisa (2-1) e soprattutto col Sudtirol in casa (1-3) che hanno preceduto lo 0-0 dell’ultima partita, con la Salernitana in casa che dovrebbe aver riportatopiù convinzione nel clan granata.
    Sassuolo-Spezia domani ore 15La classifica dice che sarà il match clou della giornata, visto che il Sassuolo è terzo a -5 dal Pisa capolista e lo Spezia secondo a -4. Gara difficile da pronosticare perché i liguri di D’Angelo sono gli unici – assieme al Pisa – a non avere ancora perso. Sulla carta però, il Sassuolo di Grosso dovrebbe essere di un’altra categoria: è stato costruito per tornare subito in A e fra le retrocesse sembra essere quella che meno patisce la caduta di categoria.
    Cesena-Mantova domenica ore 15Sembra proprio la sfida fra le possibili rivelazioni del campionato: entrambe matricole anomale, reduci da promozioni dalla Serie C (il Cesena ha vinto il girone B della Lega Pro, il Mantova l’A, entrambe in maniera indiscutibile). Cesena che in caso di vittoria scavalca il Mantova, ad oggi quinto in classifica, dopo aver eliminato il Pisa in Coppa Italia, risultato che permetterà ai ragazzi di Mignani di misurarsi con l’Atalanta negli ottavi.
    Juve Stabia-Pisa domenica ore 15Dopo una partenza spumeggiante, la Juve Stabia di Guido Pagliuca è reduce da due sconfitte di fila – 1-3 col Palermo e 3-0 a Modena – che l’hanno fatta precipitare al 13° posto. Sarà dunque dura svoltare contro il lanciatissimo Pisa che, per quanto mercoledì sia stato eliminato dal Cesena in Coppa Italia, nello stesso giorno guadagnava 2 preziosi punti in classifica che lo hanno portato a quota 16, con 4 punti di vantaggio sullo Speezia e 5 sul Sassuolo terzo. Già, un bel gruzzoletto che Filippo Inzaghi, forse il Mourinho della B, potrebbe saper gestire sino alla fine del campionato…
    Modena-Sampdoria domenica ore 15Grande attesa a Modena per la sfida, col Braglia pressoché esaurito anche grazie alle diverse migliaia di tifosi provenienti dalla Liguria, ingredienti giusti per un partitone, insomma. Non fosse che dopo gli scontri coi tifosi genoani nel derby di Coppa Italia, i supporter blucerchiati sono sub iudice, c’è il rischio che l’Osservatorio imponga la prossima sfida di Marassi a porte chiuse ma gira voce che possano essere bloccati i tifosi già per la gara di domenica. Col 3-0 sulla Juve Stabia, e 4 punti nelle ultime 2 uscite, il Modena di Bisoli ha agganciato la zona playoff. La Samp di Sottil, smaltita la sbornia per ila vittoria nel derby di mercoledì in Coppa Italia, deve risalire dal 17° posto. Nello scorso turno, il sostituto di Pirlo, ha conseguito, al suo terzo tentativo, la prima vittoria stagionale, l’1-0 sul Sudtirol, non privo di qualche ombra (anche se la squadra non ha concesso una palla gol): da qui si riparte. Modena che, fra l’altro, ha perso per infortunio Pedro Mendes, il portoghese che doveva risolvere i problemi offensivi dei canarini. Nello scorso campionato, la Sampdoria di Pirlo s’impose 0-2 al Braglia con le reti di Seba Esposito e Kasami: obbligatorio ripetersi per sfruttare l’effetto derby e dimostrare tutto il potenziale di una squadra che, col successo sul Genoa in Coppa, ha dimostrato di essere la più attrezzata della B,
    Salernitana-Catanzaro domenica ore 15Mercoledì la Salernitana è uscita dalla Coppa Italia, eliminata dall’Udinese (3-1). Chissà che sia un bene: i campani di Martusciello ora potranno concentrarsi sul campionato e schiodarsi da quel 14° posto, con già tre sconfitte, due successi e un pari, bisogna insomma cambiare marcia prima che la classifica si metta a piangere del tutto. Discorsosimile per il Catanzaro che un anno fa primeggiava in B e che oggi disputerebbe il playout con la Sampdoria. In più i calabresi hanno perso il “totem” Iemmello per un problema muscolare: rientrerò dopo la sosta per le Nazionali.
    Sudtirol-Palermo lunedì ore 19.30Bell’esame di maturità per entrambe. Il Sudtirol di Valente era partito bene, a tratti pareva di rivedere lo squadrone altoatesino che due stagioni fa, con Bisoli in panchina, all’esordio assoluto in B, chiuse al 6° posto e sfiorò la finale playoff. Questo invece, è un Sudtirol senza mezze misure: o vince o perde, tre vittorie e tre ko, infatti. E il Palermo? Lo 0-0 internodell’ultimo turno contro il Sudtirol ha confermato che la squadra di Dionisi, dopo un pessimo avvio di stagione, è ancora convalescente. Per tacere del 5-0 incassato giovedì sera al Maradona, da un Napoli 2 che ha quasi irriso il Palermo 2, visto che da anni e anni, la Coppa Italia, soprattutto nei primi turni, la si fa dando una vetrina alle seconde scelte.
    Brescia-Cremonese lunedì ore 20.30Derby lombardo fra i più accesi, visto che le due città distano poco meno di 60 chilometri e sono divise da una rivalità storica. Ancora presto per capire che tipo di campionato potranno fare. Il Brescia di Maran a tratti dà la sensazione di poter andare oltre le proprie possibilità però nell’ultimo turno ha perso in casa della capolista Pisa, un 2-1 che li ha ridimensionati e fatti scendere al 6° posto. La Cremonese di Stroppa invece, è quarta, lo stesso piazzamento con cui chiuse la stagione la scorsa primavera. Grigiorossi non molto dissimili dalla squadra del 2023/24, considerato il poco che hanno cambiato, avrebbero forse dovuto ottenere qualcosa di più. Ma sono pur sempre ben davanti a quelle che ereno le due principali favorite per la A, Palermo e Sampdoria. Dunque, per ora, patron Arvedi ha di che essere soddisfatto. Anche se vincere a Brescia, dopo essersi imposti a Catanzaro nel precedente turno, potrebbe trasformare la Cremonese nella principale antagonista del super Pisa. LEGGI TUTTO

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    Serie B: Guida alla 6ª giornata che scatta stasera

    Catanzaro-Cremonese ore 20.30Anticipo coi fiocchi. I calabresi, in serie positiva da due giornate, nelle quali hanno conquistato 4 punti, in caso di vittoria scavalcano la Cremonese che ha appena un punto in più e lo stesso passo del Catanzaro, solo che in Calabria hanno già perso all’esordio, al San Vito-Marulla di Cosenza. Insomma, chi la vince, può svoltare: un altro campionato èpossibile, per entrambe.
    Cosenza-Sassuolo domani ore 15Senza la penalizzazione di 4 punti inflittagli dal Tribunale Federale Nazionale, il Cosenza in classifica sarebbe a quota 8, assieme al Sassuolo. Gara dunque da prendere con le pinze per gli emiliani di Grosso che non hanno certo il piglio dei primi della classe. Anche perché i rossoblù di Max Alvini sembrano persino più forti di inizio stagione, quando prima della penalizzazione andavano già benone.
    Palermo-Cesena domani ore 15Una delle partite più intriganti. Il Palermo di Dionisi è obbligato a una prestazione importante, non solo per celebrare al meglio la scomparsa di Totò Schillaci (Di Mariano era suo nipote). Poi però, guardi la classifica e scopri che i rosanero hanno gli stessi punti del Cesena di Mignani. Ma entrambe danno l’impressione di aver solo lasciato intravedere il loro effettivo valore. Il rodaggio però, dovrà finire presto, gli scommettitori considerano il Palermo – comunque e sempre – una delle prime favorite alla A.
    Pisa-Brescia domani ore 15Il Pisa di Inzaghi ha numeri da Serie A diretta: 11 punti (media di 2.2 a partita, un passo da promozione), zero sconfitte (come solo lo Spezia), miglior attacco (10 gol all’attivo). Il Brescia di Maran insegue a due lunghezze, è reduce da due vittorie di fila (come il Pisa) ma ha già perso due partite, contro avversari non irresistibili (Cittadella in casa e Reggiana in trasferta). Però in caso di vittoria – Maran è un ex non rimpianto a Pisa – il Brescia scalza i nerazzurri dalla vetta.
    Reggiana-Salernitana ore 15Momento no per la Reggiana di Viali che dopo essere andata in testa alle 3ª giornata, è incappata in due sconfitte di fila (a Pisa e in casa col Sudtirol) che hanno levato alla squadra un po’ di certezze. Pure la Salernitana di Martusciello viene da due ko consecutivi (l’ultimo in casa col Pisa e prima a Mantova) e la squadra è ancora un mezzo cantiere. Come la Regia, del resto.
    Sampdoria-Sudtirol ore 15Momento della verità per i blucerchiati di Sottil, ultimi in classifica, ancora senza vittorie, forse è l’ultima chiamata per raddrizzare la baracca e provare a iniziare un nuovo campionato. Ma il Sudtirol di Valente è in palla: secondo a -2 dal Pisa, nel precedente turno ha vinto facile in casa della Reggiana (1-3) e nella scorsa stagione, con una squadra non molto dissimile, fece 6 punti con la Samp, squadra alla ricerca di quell’identità che con Pirlo proprio non si trovava.
    Modena-Juve Stabia ore 18Il Modena di Bisoli sta avvitandosi: appena 5 punti di cui 2 nelle ultime 3 gare, venerdì scorso il prezioso pari di Cesena. La Juve Stabia non è più prima e col Palermo, nell’ultimo turno, ha perso l’imbattibilità stagionale (1-3). A Castellammare si parla solo di salvezza, com’è giusto che sia. A Modena invece, un’altra brutta prova potrebbe far scattare riflessioni sulla panchina di Bisoli, anche se la famiglia Rivetti non ha fama di mangiallenatori, anzi.
    Frosinone-Bari domani ore 15Il Frosinone non può più fallire: il tempo degli alibi è finito, ora si viene giudicati per quel che si è. Il tonfo di Brescia (4-0 nell’ultimo turno) o viene metabolizzato dai ragazzi di Vivarini, oppure il rischio è quello di mollare gli ormeggi. E occhio al Bari: nella precedente giornata ha ottenuto la prima vittoria (2-0 al Mantova) e i suoi 5 punti li ha ottenuti nelle ultime 3 uscite: tira aria di definitivo cambio di passo?
    Mantova-Cittadella domani ore 15Con due sconfitte nelle ultime tre partite, il Mantova di Possanzini sembra aver perso un po’ dello smalto iniziale, qualcosa non gira come dovrebbe ma la strada sembra quella giusta. Attenzione però al Cittadella di Gorini: è in serie positiva da 4 turni in cui ha conquistato gli 8 punti attuali, può stupire, è quasi sui livelli degli anni d’oro.
    Spezia-Carrarese domani ore 15Assieme al Pisa di Inzaghi, lo Spezia di D’Angelo è l’unica squadra imbattuta della B e, giocando dopo i nerazzurri, conoscendo cioè il loro risultato, potrebbe avere lo stimolo in più di giocare per andare in testa. Però occhio agli Apuani di Calabro: finora hanno raccolto meno di quanto meritassero, la sfida di fatto è un derby – le due città distano 32 km – e dunque per definizione può succedere di tutto. LEGGI TUTTO

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    Cremonese e Stroppa, provateci ancora!

    TORINO – Poco prima dell’inizio del campionato, le agenzie di scommesse consideravano quattro squadre al di sopra di tutte le altre nella bagarre per la promozione diretta. Nell’ordine, Palermo, Sampdoria, Sassuolo e Cremonese. Ebbene, dopo quattro giornate e in vista della ripresa del prossimo fine settimana, si può dire che la Cremonese di Giovanni Stroppa è l’unica big che non ha steccato, trovandos, pur settima in classifica,i a due punti dalla vetta e con la possibilità di andare in testa nel caso sabato, fischio d’inizio alle ore 15, i grigiorossi di Arvedi, papa e papà della Cremonese e di Cremona,  in casa allo Zini battano lo Spezia di D’Angelo, primo assieme a Pisa e Juve Stabia. Sia chiaro, anche la Cremo, come tutte le presunte corazzate della B, sta avendo i suoi problemi, giacché ha perso la metà delle partite giocate e due sconfitte in quattro gare sono un po’ troppe per una squadra che dovrebbe primeggiare, potrebbero rischiare di minare l’autostima del gruppo lombardo. Eppure, così come nella passata stagione, la Cremonese ha forse la maggior compattezza di squadra di tutta la B. E quando le fondamenta sono solide, si può sempre andare lontano, a patto che si mostri quel pizzico d’incisività in più che se trovato, fa la differenza e può esaltare un gruppo che resta fra i più forti e che soprattutto non ha il problema delle altre favorite – Palermo, Sassuolo e Sampdoria – che al momento navigano tutte e tre in acque ben peggiori. E allora bisogna darci dentro, approfittare del momento no che vivono tante dirette concorrenti per provare a prendersi la testa della classifica. Contando anche sul fatto che la squadra non è molto dissimile da quella della passata stagione, tanti si conoscono già e l’assemblaggio è relativo e riguarda sostanzialmente la prima linea, Stroppa, allenatore che ha già portato in A Crotone e Monza, è in sella da quasi un anno, dal 19 settembre 2023, quando prese il posto di Davide Ballardini, risollevò un gruppo che aveva iniziato male la stagione e che aveva “sfiduciato” la guida tecnica. Un anno fa Stroppa ci mise ben poco a guadagnarsi la stima di tutti, e condusse la squadra al 4° posto e alla finale playoff, persa dal Venezia. La maggior incognita che pesa sul futuro grigiorosso è la funzionalità dell’attacco chiamato a fare meglio dell’anno scorso, il reparto che è stato più cambiato, visto che sono partiti Coda (che non era della Cremonese ma in prestito dal Genoa), Tsjadout (ceduto al Frosinone), Falletti (al Bari) e per ultimo Okerereke (appena ceduto ai turchi del Gaziantep, mentre sono arrivati Bonazzoli dalla Salernitana, De Luca dalla Sampdoria, Vandeputte dal Catanzaro, Nasti dal Milan via Bari che si sommano a due preziosi jolly offensivi come Vazquez e Johnsen, fornendo a Stroppa un assortito riparto offensivo che ha bisogno di tempo per essere portato al meglio della condizione e nelle migliori condizioni di utilizzo. Anche perché il nuovo attacco grigiorosso offre diverse varietà di schieramento e Stroppa è un allenatore a cui piace variare dallo spartito dalle consolidate ortodossie calcistiche. Il suo modulo prevalente è il 3-5-2, ma in questa stagione ha provato anche dell’altro. Se gioca con due punte, spesso una delle due è di fatto un trequartista che gioca a fianco alla prima punta (ad esempio Johnsen o Vazquez). Non solo, spesso uno dei “quinti”, è una punta camuffata che fa il guastatore arretrato e diventa, capovolgendo l’azione, il terzo attaccante che magari fa la giocata decisiva. Inoltre, con Stroppa, le mezzali devono essere sempre pronte all’inserimento e dunque nel ruolo possono essere impiegati trequartisti, ali e financo seconde punte. Il risultato che si vorrebbe raggiungere è quello di creare un solido tourbillon offensivo dove, senza mai perdere d’occhio la solidità difensiva, ci sono tanti giocatori d’attacco – più di quanto faccia pensare il 3-5-2, troppo spesso giudicato un modulo speculativo – pronti a dare sia la zampata giusta, sia quando è il momento di inventare l’assist vincente. Tuttavia, prima ancora dell’assetto che si dà a una squadra, conta l’atteggiamento con cui si gioca. E la Cremonese, pur distinguendosi dalle altre presunte grandi, può fare molto di più e arrivare a prendersi la guida del campionato, se riuscirà a fare un piccolo ma grande passo in avanti, rispetto alla comunque già buona passata stagione. LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Venezia: 1° round per la A

    TORINO – Tutto pronto, in uno “Zini “esaurito, per la finale d’andata dei playoff di B, Cremonese-Venezia, fischio d’inizio alle 20.30. Sfida che s’annuncia incerta ma con gli ospiti che, in virtù del miglior piazzamento in campionato, salgono in Serie A anche con due pareggi (nella gara di ritorno, prevista il 2 giugno dunque, non vi saranno supplementari ed eventualmente rigori, se c’è equilibrio fra le due squadre, vanno in A gli arancioneroverdi che hanno chiuso la stagione regolare al terzo posto contro il quarto della Cremonese). Dunque, i lombardi di Stroppa sono chiamati a vincere la gara d’andata per levare al Venezia il vantaggio regolamentare. Ciò potrebbe accadere? Perché no. La Cremonese che s’è qualificata per la finale, tritando il Catanzaro 4-1 nella semifinale di ritorno (dopo il 2-2 dell’andata), ha i. mezzi per battere anche il Venezia che però resta la più forte delle partecipanti ai playoff e che è giunta in finale dopo aver superato due volte il Palermo (0-1 al Barbera, 2-1 al Penzo), partite dove gli arancioneroverdi hanno giocato senza dover mettere in campo tutto il loro potenziale e che invece si dovrebbe vedere stasera. Pohjanpalo ad esempio, capo cannoniere della B con 22 reti, non ha ancora segnato nei playoff, sarà interessante il confronto con Coda, lo storico bomber della B, finora in stagione 18 reti complessive per la Cremonese. Tuttavia, potrebbe uscirne una partita piuttosto tattica, con le squadre schierate “a specchio” , entrambe secondo il 3-5-2, modulo di riferimento da sempre per Stroppa (e con quale è già salito in A con Crotone e Monza), il prevalente per Vanoli che lo sviluppa soprattutto col gran lavoro sulle fasce degli italiani Candela e Zampano (gli altri nove, di solito, sono tutti stranieri). A giochi fatti, poi, ci sarà da vedere che ne sarà delle due squadre. Il Venezia deve risolvere certe beghe economiche che pesano sul futuro societario, al punto da metterne a rischio l’iscrizione, qualsiasi sia la categoria. Da mesi Nienderauer, il patron statunitense degli arancioneroverdi, rassicura tutti, garantisce che, da ex ad e presidente della Borsa di New York, troverà i soci in grado di acquistare il 40% del club e fornire il cash necessario ad iscriversi. Però è da qualche mese che dà per imminente l’ingresso di nuovi capitali e la situazione resta sempre la stessa, il Venezia ha una pesante situazione debitoria (anche e soprattutto coi fornitori) e non ha ricevuto penalizzazioni durante il campionato, soltanto perché ha sempre trovato le risorse per pagare regolarmente gli stipendi (come a gennaio, quando proprio alla Cremonese vendette il fantasista norvegese Johnsen, cessione utile a dare ossigeno alle casse arancioneroverdi, senza rinforzare troppo un’avversaria, considerato il contributo molto ridotto che ha dato Johnsen in grigiorosso, oggi non convocato per un affaticamento muscolare). La Cremonese invece, riportata in auge da patron Arvedi, il re dell’acciaio italiano, ha una solidità economica innegabile, sarebbe interessante vedere come affronterebbe la A, visto che vi ritornerebbe dopo un solo anno e stavolta ci sarebbe da affrontare la massima categoria con un atteggiamento diverso dall’ultima esperienza, dove con Max Alvini in panchina, piaceva per quel che mostrava ma raccoglieva troppo poco. Il lavoro fatto da Stroppa, tuttavia, potrebbe portare a proporre in A una squadra stavolta più concreta. Poi il fatto stesso che il confronto avvenga sui 180’, potrebbe produrre una gara tattica, con un certo timore da parte di entrambe nell’affondare i colpi perché chi perde l’andata rischia di compromettere la gara di ritorno. Il Venezia resta indubbiamente più forte. Però la Cremonese ha una sua solidità e ha chiuso il campionato con la miglior difesa, di gran lunga la meno perforata (32 gol subiti e una differenze reti di +18) mentre il Venezia resta la squadra col migliore attacco del campionato (69 reti segnate e una differenza gol di +23). Valori che dimostrano come la differenza fra i due club è veramente minima, può bastare un episodio a fare la differenza. LEGGI TUTTO

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    Cremonese o Catanzaro, si decide l’altra finalista

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, si gioca la seconda semifinale dei playoff di B, Cremonese-Catanzaro. Ieri, nella prima, il Venezia ha battuto il Palermo 2-1 con i lagunari che aspettano di sapere quale squadra affronteranno nelle finali playoff, previste per giovedì 30 maggio e domenica 2 di giugno, festa della Repubblica. Giocherò la prima gara in casa la vincente dell’incontro di stasera e allo Zini si annuncia una partita equilibrata, come all’andata. Al Ceravolo, martedì scorso, finì 2-2, con tanti rimpianti per i calabresi che, dopo essere andati sotto di due reti, si stavano producendo nel sorpasso, non fosse che nel recupero, Donnarumma ha colpito un clamoroso palo. Fosse stato gol, sarebbe stata un’impresa quasi leggendaria, che avrebbe permesso al Catanzaro di affrontare il match di Cremona con due risultati su tre. Così invece, ai grigiorossi padroni di casa, per andare in finale basterà replicare il pari dell’andata. Dalle indicazioni avute dalla gara d’andata, è emersa soprattutto la solidità della squadra di Stroppa, i lombardi incassano poco dietro, di solito, ma nonostante le due reti subite al Ceravolo, mantengono una buona compattezza in campo, frutto di quel solido 3-5-2 su cui il tecnico dei grigiorossi spesso sa introdurre varianti interessanti, anche in corso d’opera, grazie a un organico che gli offre ampia scelta. Non ultimo, il capitano, Ciofani, autore di uno splendido gol di testa nella gara d’andata, rete da centravanti mai troppo consumato, nonostante l’età ormai avanzata, compie 39 anni il 31 luglio. Per sbancare lo Zini, e il Catanzaro ha i mezzi per farlo, Vivarini dovrà soprattutto curare la fase difensiva. Si sa, i giallorossi calabresi, spesso concedono troppo dietro, regalando reti da oscar della dimenticanza, come dimostra lo 0-2 che stava maturando nella gara d’andata del Ceravolo al 50’. Tuttavia la Cremonese di patron Arvedi, il più potente imprenditore dell’acciaio italiano, ha tutti i numeri per guadagnare la finale. Ma, quantomeno, se la dovrà sudare, perché il Catanzaro, se è in giornata, può battere qualsiasi squadra della B, come dimostrò quando andò a vincere in casa del Parma, dominatore gentile della Serie B ma che quel giorno subì al Tardini una sconfitta senza attenuanti (0-2), era il 1° Aprile e non fu il classico pesce, ma un successo che infuse a Iemmello e compagni la consapevolezza di essere la possibile sorpresa dei playoff, approcciati però col sofferto successo sul Brescia nel turno preliminare, in cui il Catanzaro acciuffò il pari in pieno recupero e solo ai supplementari domò le rondinelle. Dunque stasera, può succedere quasi di tutto. Chi andrà in finale troverà il Venezia che, grazie al 3° posto ottenuto in campionato, sale in Serie A anche con due pareggi. LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo, esame Cremonese

    TORINO –  Scatta il turno infrasettimanale, la 27ª giornata di B va in scena fra oggi e domani: stasera 7 gare (2 alle 18.15, 5 alle 20.30), domani le altre 3 (tutte alle 20.30). La capolista Parma che guidata da Pecchia corre verso la Serie A (ha 7 punti di vantaggio sul Venezia e 8 sulla Cremonese), reduce dal pari di sabato in casa del Como, può fare un altro grosso passo verso la promozione se in casa batte il Cosenza (ore 20.30), coi calabresi reduci dalla sconfitta interna con la Samp, nel giorno del loro 110° compleanno, risultato che ha un po’ spento la corsa dei lupi silani, ora la zona playoff dista tre punti. Test intrigante per la Cremonese di Stroppa che sempre alle 20.30 sarà di scena a Marassi, in casa di una Samp che col successo di sabato al San Vito-Marulla ha dato ossigeno alla classifica. La zona playoff dista 4 punti, al momento Pirlo è chiamato a fare i punti per evitare guai (i playout sono a 4 lunghezze), prima di sperare di svoltare. Sempre alle 20.30, appuntamento da non fallire per il Palermo che riceve la Ternana di Breda. I siciliani di Corini, sabato a Cremona, hanno perso una grande occasione: sfruttando la superiorità numerica, allo Zini s’erano portati sullo 0-2. Salvo poi nella ripresa incassare due gol nell’arco di due minuti che hanno impedito ai rosanero di sorpassare in classifica i grigiorossi. Per il Como di Roberts-Fabregas invece, alle 20.30 c’è il derby del Lario al Rigamonti-Ceppi di Lecco: Como ovviamente favorito ma è un derby, dunque può succedere di tutto e il Lecco, alla terza uscita con Aglietti in panchina, dopo aver perso le prime sei partite del 2024, sabato ha fatto un punto in casa della Ternana (ma avrebbe meritato di più), anche se i blucelesti ultimi in classifica a 5 punti dai playout e a 8 dalla salvezza, il mantenimento della categoria resta assai complicato. E alle 20.30 si gioca anche un bel derby del Sud, Catanzaro-Bari: calabresi sesti in classifica e reduci dalla vittoria di Cittadella, griffata dalla doppietta di bomber Iemmello, pugliesi alla quar LEGGI TUTTO

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    Cremonese-Palermo, incrocio per la A

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Cosenza-Sampdoria 1-2), la 26ª giornata di Serie B prosegue oggi, col classico format del sabato, cinque gare alle 14 e tre alle 16.15. Il clou è allo Zini, va in scena un autentico incrocio per la A, Cremonese-Palermo (ore 14), in cui i grigiorossi lombardi di Stroppa difendono il 2° posto, l’ultimo buono per salire direttamente in A, dall’assalto sempre più vigoroso dei rosanero di Corini che da una settimana si trovano a un solo punto dalla zona A diretta, con la piazza che ha ritrovato l’entusiasmo giusto, grazie al gran 3-0 inflitto al Como una settimana fa, si è stabilito il record stagionale della B di spettatori allo stadio, oltre 31mila. Perché questo Palermo a gennaio, ha piazzato due bei colpi: Ranocchia dalla Juve (già 3 gol giocando a ridosso di bomber Brunori) e Diakité dalla Ternana in difesa, che ha dato ulteriore solidità al reparto. Morale, il Palermo si è aggiudicato 13 degli ultimi 15 punti, mentre la Cremonese, che aveva iniziato il 2024 con quattro vittorie di fila per 1-0, è reduce da due pareggi di fila. Palermo avanti negli scontri diretti avendo battuto i grigiorossi a Santo Stefano, un rocambolesco 3-2 pennellato al 97’ da Stulac, con la Cremonese che era stata avanti 1-2. E forse, proprio il 26 dicembre, dopo quella vittoria pazzesca, è nato questo Palermo che pare lanciato verso la A e che oggi allo Zini, si ritroverà contro il “Mudo” Vazquez, già colonna dei rosanero ai tempi di Zamparini. Alle 16.15 invece, l’altra grande partitona del turno, la capolista Parma è di scena a Como. Gli emiliani di Pecchia, dopo i risultati dell’ultimo turno, hanno messo le mani sulla A, visto che il 3° posto dista 9 punti, grazie a tre vittorie di fila, quattro nelle ultime cinque uscite. Il Como di Roberts-Fabregas invece, naufragato sabato scorso a Palermo, ha fatto sorgere dubbi sul fatto che i lariani possano fare la volata per la A diretta (anche se il ko è stato un po’ eccessivo), nonostante i massicci investimenti al mercato di gennaio (Strefezza in primis), anche alla luce del duplice infortunio rimediato al Barbera, dove sono rimasti ko Kone e Baselli, ora la mediana sarà contata. Gara di livello anche per il Venezia di Vanoli che alle 16.15 scende in campo a Pisa. I nerazzurri, da quando Aquilani s’è messo a predicare un calcio più concreto, sono in crescita e sabato hanno sfiorato il pari a Parma. Acciuffato il 2-2 nel recupero, al penultimo minuto hanno incassato il ko. Il Venezia è avvisato: col 2-2 interno di sabato col Modena, i lagunari hanno perso l’occasione di ri-sbarcare in zona A diretta. Sul futuro del club, pendono difficoltà societarie e un forte indebitamento (ma a marzo potrebbe subentrare nel capitale sociale, almeno al 40%, il fondo Cerberus), da capire quanto questi fattori possano incidere sul futuro sportivo del Venezia. Le altre partite del turno. Brescia-Reggiana (ore 14): le rondinelle di Maran, col pari in extremis in casa Samp, hanno dimostrato di poter lottare per i playoff, i granata di Nesta sono reduci dal tonfo interno con la Ternana, episodio o campanello d’allarme? Cittadella-Catanzaro (ore 14): veneti in caduta libera, sconfitti nelle ultime 5 uscite, talvolta in maniera discutibile ma comunque lontani da quella squadra che girava a mille fino alla ripresa di gennaio, quando mise sotto il Palermo, poi l’inspiegabile blackout. Catanzaro in serie positiva da 4 gare nelle quali ha conquistato 5 punti, per garantirsi i playoff e l’attuale posizione (6° posto), serve di più. Sudtirol-Bari (ore 14): altoatesini che cercano di non scivolare nella zona calda della classifica, confortati dal buon 2-2 ottenuto a Catanzaro nell’ultima uscita; Bari rinvigorito dalla cura Iachini, entrambe vittoriose le sue prime due uscite, in casa con Lecco e Feralpisalò, curiosità per la prima trasferta sotto la sua guida. Feralpisalò-Ascoli (ore 14): a Piacenza, sede delle gare dei gardesani, Zaffaroni deve ritrovare punti, in caso di successo scavalca l’Ascoli, senza però agganciare la zona playout; i marchigiani vengono dallo 0-0 interno con la Cremonese, giunto dopo due sconfitte di fila che facevano temere il peggio. Ternana-Lecco (ore 16.15): umbri di Breda galvanizzati dalla vittoria di Reggio Emilia, blucelesti ultimi e alla seconda uscita con Aglietti in panchina, dopo il preoccupante 1-3 incassato all’esordio col Cosenza e le sei sconfitte nelle sei gare del 2024. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Modena-Spezia. Poi, martedì e mercoledì si torna in campo, con la 27ª giornata in infrasettimanale. LEGGI TUTTO

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    Ascoli-Cremonese: Stroppa cerca la zampatA

    TORINO – La 25ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con un anticipo che incrocia la lotta per la salvezza con quella per andare in Serie A: Ascoli-Cremonese. I marchigiani di Castori vengono da due sconfitte di fila e nelle 5 uscite del 2024 hanno raccolto solo 5 punti. In classifica, sono a quota 22, assieme a Ternana e Spezia, con un punto di vantaggio sulla Feralpisalò e due sul Lecco, ultimo. Poiché le ultime squadre ad essere salve, Sampdoria e Sudtirol, hanno un margine di 5 punti sulla zona playout, si potrebbe anche pensare che alla fine, i giochi per non retrocedere, siano ormai ristretti alle ultime 5: tre retrocederanno direttamente, le altre due cercheranno di mantenere la categoria vincendo il playout. Ma la Serie B è uno dei campionati più imprevedibili al mondo e dunque, attendiamoci ancora sorprese. Certo, l’Ascoli deve cambiare registro. E anche oggi rischia di essere privo del suo giocatore cardine, il portoghese Pedro Mendes, 10 gol in questa B, il fiore all’occhiello dei marchigiani: ha ancora un problema alla caviglia, farà un provino poco prima della gara. E stasera al Del Duca sbarca una Cremonese reduce dal pari interno con la Reggiana, 1-1 in rimonta, grazie al gran gol di Massimo Coda chesi è portato in vetta alla classifica cannonieri con 12 reti, acciuffato il sorprendente Daniele Casiraghi del Sudtirol. Tuttavia, contro la Regia di Nesta, la Cremo ha fatto una buona partita, in linea con le precedenti prove, nelle quali i grigiorossi, dall’inizio del 2024, avevano sempre vinto per 1-0, la squadra di Stroppa è quella che ha fatto più punti dall’inizio del girone di ritorno: 13 sui 15 disponibili, contro i 10 di Parma, Como e Palermo, i 9 del Venezia. Non solo, la Cremonese ha la miglior difesa del campionato, 17 gol al passivo, dato col quale quasi sempre si fa molta strada. Tuttavia, la lotta a cinque per salire in A, non concede pause e se stasera Stroppa la sfanga dal Del Duca, si porta per una notte a -3 dalla capolista Parma (che domani riceve il Pisa), in attesa di avere buone nuove dal Como, che ha gli stessi punti dei grigiorossi e che domani sarà di scena al Barbera, in casa del Palermo che se vince acciuffa i lariani, mentre il Venezia, a un punto dal duo Cremonese-Como, domenica ha una gara non semplice in casa col Modena che nell’ultimo turno ha riconquistato la zona playoff. Insomma, senza mancare di rispetto all’Ascoli – che anzi, spesso al Del Duca gioca con una “garra” unica – stasera Stroppa ha una occasione che non si può assolutamente fallire. Per Castori invece, sarà comunque una serata speciale: quella di stasera sarà la sua panchina numero 549 in B, eguaglia Eugenio Fascetti, secondo in una classifica guidata da Guido Mazzetti, a quota 572. LEGGI TUTTO