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    Pecchia avvisa il Parma: “Ok la consapevolezza ma serve autocritica”

    Parma-SudTirol, conferenza Pecchia
    Fabio Pecchia ha analizzato la prossima sfida contro il SudTirol: “E’ una squadra che vuole difendersi con tutti gli effettivi fino alla morte, con forza, energia e convinzione. Il nostro modo di giocare non cambia dobbiamo continuare ad avere un approccio violento. Lo abbiamo fatto contro tutti e lo vogliamo fare anche domani. Non sarà importante il possesso ma il gol. Mi aspetto che loro vengano qui col pullman e ripartano velocemente. La loro filosofia è chiara e hanno sfiorato la Serie A. Bisoli? Se dice che siamo favoriti non mi interessa, soltanto il campo dirà l’esito finale della stagione”. Sulla vittoria di Lecce: “Sicuramente ci ha dato autostima e fiducia, ma dobbiamo anche analizzare gli errori perché va bene la consapevolezza ma serve anche autocritica”. 
    Sulla formazione: “Terrò conto della partita di Lecce per mettere in campo la squadra di domani. In mezzo al campo vogliamo abbinare qualità e fisicità. Non do troppa importanza ai titolari perché importanti sono anche i cinque cambi. Attacco? Dipende dall’avversario e dalla gara che mi aspetto. In base a questo aspetto cerco di mettere in campo la formazione migliore. A parte Osorio saranno tutti a disposizione, contro il SudTirol sarà importante l’aspetto mentale: ho tanti dubbi perché tutti stanno bene e mi rendono il lavoro più impegnativo”.  LEGGI TUTTO

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    Samp: brividi per Pirlo. Occhio a Venezia-Parma

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Brescia-Feralpisalò 1-1), la 9ª giornata di Serie B prosegue oggi con sette gare, quattro alle 14, tre alle 16.15, orario che concentra le sfide che fanno più notizia. A iniziare da Venezia-Parma, autentico incrocio per la A. Gli emiliani sbarcano al Penzo ancora imbattuti e dopo aver fatto 20 punti su 24. Pecchia sta sviluppando al meglio il buon lavoro della passata stagione ma è anche vero che quello di Venezia potrebbe essere un test ben più probante di quelli affrontati finora. Anche se, i lagunari, pur non demeritando, nell’ultima uscita interna hanno perso dal Palermo, l’altro nome pesante nella lotta per la A diretta. Ecco, qui sta il punto: il Venezia può ambire ai primi due posti? Sì, per come la squadra di Vanoli ha reagito dopo il ko coi siciliani, andando a vincere in casa del Modena che era ancora imbattuto. Anche se l’1-3 subito dal Palermo rischia di pesare nella bagarre per la A diretta. Tuttavia, le maggiori attenzioni della giornata vanno verso lo stadio Del Duca di Ascoli, dove arriva la Samp: Pirlo si gioca il suo futuro in blucerchiato. Il club di Radrizzani e Manfredi ha seguito una linea precisa su di lui. Fin dal 18 settembre, cioé la sera del ko a Marassi col Cittadella, ha deciso che Pirlo sarebbe comunque andato avanti fino alla sosta per le nazionali, cioé fino a questa 9ª giornata. I successivi preoccupanti rovesci non hanno fatto cambiare idea, oggi però si tirano le somme sul Maestro. Non c’è dubbio: gli è stata affidata una squadra incompleta e che per quest’anno può scordarsi la A. Ma comunque, un organico simile non può valere il penultimo posto. E occhio all’Ascoli, che è in crescita (5 punti nelle ultime 3 gare), dove si sta imponendo in avanti il portoghese Pedro Mendes (già 5 reti). Attacco blucerchiato che sarà privo della stellina Pedrola (dovrebbe rientrare dopo la sosta), l’unica dolce nota di questo terribile avvio di stagione della SamPirlo. Sempre alle 16.15, c’è Cittadella-Ternana, entrambe vincenti nell’ultimo turno, veneti in zona playoff come ai tempi belli, umbri che dopo il 3-0 alla Reggiana, il primo successo stagionale, potrebbero aver iniziato un altro campionato. Le quattro gare delle 14. Il Palermo va a Modena, se vince mette pressione a Parma e Venezia, visto che giocano dopo. Siciliani in grande crescita, secondi a -4 dal Parma, c’è da capire come il Modena reagirà al primo ko stagionale, nello scorso turno col Venezia. Al Braglia, atteso maxi supporto dei tifosi rosanero che saranno diverse migliaia. Il Cosenza che respira aria di playoff, riceve il Lecco ultimo (il tecnico Foschi è in discussione): per Caserta, l’allenatore dei calabresi, l’occasione per dimostrare che la squadra ha buoni valori e può ambire (almeno) a una stagione tranquilla. Occhio al Catanzaro, terzo a -5 dal Parma: va a Bolzano, in casa di un Sudtirol che solo nell’ultimo turno, a Palermo, ha perso l’imbattibilità, potrebbe essere una gara spartiacque per entrambe. Da brividi Reggiana-Bari. I granata di Nesta sono appena sopra la zona playout e devono riscattare il preoccupante blackout di Terni. I pugliesi vivono una fase delicata. La piazza è in subbuglio perché il Bari ha fatto finora 8 punti, la metà di quanti ne aveva un anno fa dopo otto giornate. La squadra di Mignani è quella che pareggia di più (6 volte su 8) e nell’ultima gara – l’1-1 al San Nicola col Como, coi lariani capaci di segnare il gol del pari in 10 – è esplosa la contestazione della tifoseria barese, delusa fin dall’estate per le scelte di mercato operate dal club. I numeri della scorsa stagione, chiusa al 3° posto in campionato e poi con la finale playoff-beffa contro il Cagliari, sono un lontano ricordo. La 9ª giornata si chiude domani con due gare, fischio d’inizio alle 16.15: Como-Cremonese e Spezia-Pisa. LEGGI TUTTO

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    Samp-Catanzaro: Pirlo si gioca tutto

    TORINO – Dopo le cinque gare di ieri, l’8ª giornata di Serie B prosegue oggi con le restanti cinque partite. Fra le quattro gare delle 16.15, brividi a Marassi, dove la Samp di Pirlo ospita il Catanzaro di Vivarini, l’ex regista della Juve si gioca la panchina. In teoria al Maestro dovrebbe essere dato tempo fino alla gara del 7 ottobre ad Ascoli, quella prima della sosta per le nazionali. Ma è chiaro che se la Samp – precipitata al penultimo posto dopo i risultati di ieri – dovesse perdere la quarta gara su quattro al Ferraris, la posizione di Pirlo si farebbe critica: la classifica piange e annuncia una stagione difficile, se non arriva la svolta. E attenzione al Catanzaro: i calabresi non erano così competitivi da decenni, sono l’unica neo pronossa che possa coltivare sogni di gloria e hanno dimostrato di aver assorbito il terribile 0-5 che gli ha inflitto il Parma in casa quando erano entrambe appaiate in testa. Poi il Catanzaro ha sfiorato la vittoria a Bari (2-2) e impattato col Cittadella in casa (1-1), ma la squadra c’è tutta e ha le carte in regola per un campionato importante. Il clou però, si gioca alle 18.30, allo Zini la Cremonese ospita la capolista Parma. I padroni di casa cercano ancora il primo successo interno, da due turni sono sotto la guida di Giovanni Stroppa (subentrato a Davide Ballardini), nei quali hanno raccolto 4 punti (2-2 all’esordio con l’Ascoli, promettente 1-2 a Cosenza). Bomber Coda è a 5 reti, cioé ha già segnato la metà dei gol che aveva realizzato nella scorsa stagione al Genoa, frenata da qualche incomprensione. E infatti questo Coda somiglia di più a quello leccese quando in due stagioni segnò 42 gol e portò i salentini in A. Di sicuro oggi tanti tiferanno Cremonese: i grigiorossi se vincono si rilanciano anche in chiave A diretta ma sopratutto fermerebbero la fuga del Parma. Gli emiliani di Pecchia stanno realizzando la miglior partenza in B della loro storia. Sono imbattuti e hanno raccolto 5 vittorie e 2 pari. Insomma, il Parma – squadra tecnicamente di Serie A ma al terzo anno di B – se supera anche questo esame, forse più probante di quelli affrontati finora, può veramente dire di essere la squadra da battere. Le altre gare delle 16.15. Intrigante Bari-Como. I pugliesi nell’infrasettimanale hanno incassato a Parma la prima sconfitta in campionato ma la squadra (quella che pareggia di più, 5 volte su 7), è attardata in classifica. In più, in settimana nella piazza ha tenuto banco la polemica sulle “negatività” che affliggono il Bari e che ha coinvolto prima lo storico capitano Di Cesare, poi anche la dirigenza. Legittimi e fondati i dubbi espressi dalla tifoseria sull’operato della società negli ultimi mesi. E dunque chissà che clima maturerà oggi al San Nicola, dove sbarca un Como che è la squadra del momento, la più in palla, reduce da 4 vittorie di fila. Moreno Longo, dopo un esordio in campionato choc (ko a Venezia, 3-0) sta facendo un gran lavoro e alle spalle ha la società più ricca d’Italia, i fratelli indonesiani Hartono. Il test di oggi dirà se il Como può lottare pure per la A diretta, anche se giustamente Longo parla di obiettivo playoff, perché il valore della squadra sembrerebbe quello ma i risultati degli ultimi tempi autorizzano a sognare in grande. Discorso simile per il Palermo che ha gli stessi punti del Como. Oggi la corazzata di Corini ha un test-verità in casa col Sudtirol (che esattamente un anno fa sbancava il Barbera e metteva le basi per diventare la squadra rivelazione della scorsa stagione). In settimana, la bella vittoria dei rosanero a Venezia (1-3) lascia intuire che il Palermo abbia i mezzi per aumentare il passo e mantenersi in zona A diretta, specie dopo che si è sbloccato bomber Brunori (suoi i tre gol al Penzo). Ma non va dimenticato che nell’ultimo turno in casa, il Palermo ha perso dal Cosenza, per questo che la gara col Sudtirol sembra una verifica chiave sulle potenzialità della squadra di Corini. Gli altoatesini di Bisoli sono ancora imbattuti ma vengono da tre pari di fila in cui hanno sofferto non poco. Pesa l’assenza in attacco, per infortunio, dell’albanese Merkaj, acquistato in estate dall’Entella in C: nelle prime gare era stato sempre decisivo e aveva segnato già 2 gol al debutto nella categoria. Dopo il suo infortunio, l’attacco è tornato quasi  tutto sulle spalle del pur ottimo Odogwu, ma la squadra ne sta risentendo anche se comunque il Sudtirol pare in grado di bissare la scorsa fantastica stagione. Infine, in chiave salvezza, si gioca Cittadella-Lecco. Nei veneti, a quota 9 punti, reduci dall’ottimo 1-1 di Catanzaro, c’è la sensazione che stia funzionando la mezza rifondazione della squadra operata in estate. Nel Lecco invece, che per le note vicende giudiziarie ha iniziato dopo la stagione e ha disputato solo 4 gare (con un punto raccolto), traballa la panchina di Luciano Foschi, l’uomo che ha riportato i blucelesti in B dopo mezzo secolo. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Palermo: chi è da A?

    TORINO – Turno infrasettimanale in Serie B, 7ª giornata: sette gare oggi, tre domani. Il clou è Venezia-Palermo, fischio d’inizio alle 20.30, cioé il confronto fra due serie candidate alla A, anche diretta. Sabato, i lagunari di Vanoli, nello 0-0 di Brescia, hanno dato l’impressione di essersi risparmiati, magari pensando al fatto che per la gara di stasera il Palermo ha avuto un giorno in più per recuperare. Il Venezia però, vi arriva da imbattuto e con due punti in più dei siciliani e ricordandosi che nella scorsa stagione iniziarono a risalire la classifica dopo un avvio di stagione difficile quando sbancarono il Barbera con una rete del totem Pohjanpalo, Vanoli era appena subentrato e stava mettendo le basi per il gran lavoro del mesi successivi che ha portato al Venezia attuale, seconda forza della B dietro al Parma. Il Palermo di Corini, invece, venerdì sera, ha fallito l’esame di maturità quando è stato battuto in casa dal Cosenza. Il tecnico dei rosanero non l’ha presa con particolare sportività, parlando di leggera superiorità dei suoi, ma il campo ha detto che la vittoria dei calabresi è stata ineccepibile e bisognerebbe riconoscerlo, non solo per rispettare l’impresa fatta dagli avversari ma anche per capire meglio i propri limiti. A iniziare dal modulo, un 4-3-3 che lascia dubbi: già non aveva funzionato nella scorsa stagione, anche se in questa dovrebbero esserci uomini più adatti per metterlo in pratica. Ma intanto quest’anno finora non mette bomber Brunori nelle condizioni di pungere (ancora zero gol per lui). Alle 20.30 iniziano altre 4 gare. Occhio a Reggiana-Pisa, cioé Nesta contro Aquilani, chi riesce a decollare? Entrambi hanno vinto nel turno precedente (gli emiliani sullo Spezia a Cesena, i toscani sulla Feralpisalò a Piacenza), non hanno avuto un avvio di campionato dei più semplici ma chi vince stasera dovrebbe ritrovarsi con ben altra classifica, vista sui playoff, probabilmente. Intrigante anche Sudtirol-Modena, entrambe ancora imbattute. Gli altoatesini di Bisoli, sabato a Terni, hanno evitato il ko al 94’ grazie al rigore segnato da Casiraghi con cui a sorpresa è sempre più capocannoniere della B (6 reti, grazie a 4 penalty trasformati), forse la prova meno convincente finora del Sudtirol. Il Modena di Bianco invece, prometteva bene, ma nelle ultime due uscite ha raccolto solo pari contro due neopromosse come Feralpisalò e Lecco, perdendo l’occasione di sbarcare in zona A diretta, anche se i canarini sono a un solo punto dal Venezia secondo. Nella scorsa stagione però, il Modena (guidato da Tesser), fu una delle poche squadre che vinse al Druso di Bolzano (0-2) e le formazioni sono ancora parecchio simili a quelle della scorsa annata. Da brividi Spezia-Brescia che si giocherà a Cesena. Nei liguri, un punto in 5 uscite, Alvini si gioca la panchina. Ufficiosamente al tecnico verrebbe dato tempo fino alla sosta per le nazionali di ottobre. In realtà, se la squadra dovesse fallire anche stasera, è pronto il ritorno di Gotti, ancora sotto contratto, che avrebbe dato la disponibilità ad allenare la squadra anche in B, dopo l’esonero (fatale per lo Spezia) della scorsa stagione in A. E attenzione al Brescia: ha giocato solo tre partite, ma ha fatto 7 punti e non ha ancora incassato reti, complimenti a Gastaldello che sta cancellando la retrocessione ai playout della scorsa stagione, cogliendo al meglio l’occasione della riammissione in B ottenuta al posto della defunta Reggina. Alle 20.30 si gioca uno “spareggio salvezza” da brividi: l’Ascoli di Viali, rinfrancato dal 2-2 ottenuto sabato a Cremona ma con appena 4 punti in classifica, riceve la Ternana che finora ha raccolto 4 ko e 2 pari e l’ultimo, col Sudtirol, odora di beffa, vittoria sfumata nel recupero come era successo nel turno precedente a Como quando il successo era sfumato fra l’83’ e il 94′. Alle 18.15 le altre due gare: Cosenza-Cremonese (i calabresi dopo il blitz di Palermo potrebbero alzare l’asticella, i lombardi alla seconda uscita con Stroppa in panchina dopo il 2-2 interno dell’esordio con l’Ascoli) e Lecco-Feralpisalò, due neopromosse che cercano la prima vittoria, sul fondo assieme allo Spezia con un solo punto. Domani, fischio d’inizio alle 20.30, completano il turno Catanzaro-Cittadella, Como-Sampdoria e Parma-Bari. LEGGI TUTTO

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    Sudtirol, un’altra favola è possibile

    TORINO – Quest’estate, durante il mercato, c’era chi, un po’ avventatamente, parlava di “smobilitazione al Sudtirol”, dopo la cessione di due capisaldi della difesa, Zaro e Curto, passati a Modena e Como. Poi però c’è il campo, il giudice supremo, l’unica cosa che conta, ben più delle speculazioni giornalistiche. E il campo dice che gli altoatesini di Bisoli, giocando tre partite su quattro, sono imbattuti, hanno messo insieme sette punti, con due vittorie di fila nelle ultime due uscite e si trovano a -3 dal due di testa Catanzaro-Parma che però ha giocato tutti i 4 turni, dunque il Sudtirol potrebbe essere potenzialmente in vetta con gli emiliani e i calabresi. Alla faccia della smobilitazione. La squadra di Bolzano è stata definita da Bisoli “un diamante grezzo” e sembra un’immagine azzeccata. In campo, rispetto alla squadra della scorsa stagione che chiuse al 6° posto e arrivò in semifinale playoff, il nuovo Sudtirol punge di più, tant’è che gli altoatesini hanno il secondo miglior attacco della B, 8 gol segnati contro i nove del Catanzaro. Bel risultato per Bisoli che da sempre deve convivere con l’ingenerosa nomea che le sue squadre non fanno gioco. E anche la classifica cannonieri è dominata da calciatori del Sudtirol: comanda Casiraghi con 4 segnature (tre si rigore) ma a due ci sono Odogwu e Merkaj. Su quest’ultimo, ad agosto ha scommesso ad occhi chiusi il ds Bravo che lo ha inseguito a lungo prima di riuscire a prelevarlo in C dall’Entella, dove aveva ottimi numeri. Acquisto azzeccassimo, non solo per i gol. Perché l’italo-albanese Silvio Merkaj è l’attaccante che ha più cambiato le partite del Sudtirol, finora. Nella gara d’esordio, subentra all’intervallo con gli altoatesini che sono sotto in casa con lo Spezia e finisce 3-3, anche grazie a un suo assist. Poi arriva la vittoria a Piacenza sulla Feralpisalò: Merkaj subentra nella ripresa e segna il gol del 2-0. Quindi il 3-1 all’Ascoli: i marchigiani segnano per primi e giocano un gran primo tempo. Poi entra Merkaj e cambia tutto: un gol e due assist e finisce 3-1. In sintesi, grazie a lui il Sudtirol ha acquistato quel peso offensivo che nella scorsa stagione un po’ mancava, quando di fatto l’attacco era quasi tutto sulle spalle (larghe) di Odogwu. Certo, gli altoatesini mantengono quella solidità e quadratura tipica delle squadre di Bisoli, anche se di fatto il Sudtirol sta incassando in media 1.33 gol a partita, dato sicuramente migliorabile. Ma più che di smobilitazione, per il Sudtirol bisognerebbe parlare di rilancio in grande stile. Anche perché, sul 6° posto finale della passata stagione, pesavano comunque i zero punti conquistati nelle prime tre giornate, quando Bisoli doveva ancora arrivare. Stavolta, dopo tre uscite gli altoatesini sono già nei quartieri alti, con tutta l’intenzione di restarci. Anche grazie, ovviamente, alle reti di Daniele Casiraghi, 30 anni, l’altro uomo in più del Sudtirol: non solo è capocannoniere della B ma, mettendoci l’uscita di Coppa Italia, il suo score stagionale dice 4 partite, 5 gol e 2 assist. E pensare che poco prima di Ferragosto, dalla C era giunta una maxi offerta per lui, dalla Triestina, che dopo tante annate difficili con la nuova proprietà punta a tornare al più presto in B. Il Sudtirol non ha fatto una piega, Bisoli in quei giorni lo impiegava nella sfida di Coppa Italia a Marassi contro la Samp (eliminati ai rigori) dove Casiraghi si è tolto anche lo sfizio di segnare al Ferraris, prima di diventare l’attuale capocannoniere della B. Alla ripresa dopo la sosta, sabato 15 alle 14, il Sudtirol sarà di scena a Cosenza, “casa” di Bisoli (memorabile la salvezza che ottenne ai playout nel 2022 coi calabresi). Tornare dal San Vito-Marulla con un altro risultato positivo, prolungando l’imbattibilità in campionato, farebbe dire a tutti che anche in questa stagione il Sudtirol può scrivere un’altra favola, come quella dell’anno scorso. E magari con un finale ancora più bello. LEGGI TUTTO

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    Spezia e Parma: siete da A?

    TORINO -Quattro partite chiudono temporaneamente la 1ª giornata di Serie B, da venerdì saranno otto gare su dieci, il turno si completerà quando le vicende giudiziarie di Lecco e Reggina saranno concluse e si potranno recuperare le sfide mancanti. Alle 18, al Druso di Bolzano il Sudtirol di Bisoli ospita lo Spezia di Alvini, gara molto interessante che deve rispondere a due domande: gli altoatesini saranno in grado di ripetere lo scorso grande campionato chiuso al 6° posto e poi in semifinale playoff? I liguri possono diventare una delle big del torneo? La risposta è sì per entrambi quesiti. Il Suditirol visto in Coppa Italia a Marassi contro la Samp, meritava qualcosa di più: prima di essere eliminato ai calci di rigore, era stata la squadra di Bisoli ai supplementari, ad avere l’occasione migliore per vincere la partita. Prova nel complesso solida, in linea col Dna di Bisoli. E pensare che dopo la partenza di due pezzi da novanta della difesa altoatesina, Curto e Zaro, qualcuno ha scritto a vanvera di smobilitazione. No, a Bolzano c’è tanta voglia di riprovarci e si può fare bene pure in questa stagione, anche se confermarsi non è mai semplice. E lo Spezia? È la squadra che ha fatto il miglior precampionato di tutta la B: tre vittorie su squadre di categoria superiore (Sassuolo, Bochum e Wolfsburg), turno passato in Coppa Italia eliminando ai rigori il Venezia (2-2 al 120’). Le premesse ci sono insomma tutte. La società poi, fra paracadute e plusvalenze pesanti, avrà una liquidità non da poco. Anche se la priorità è tenere i conti in ordine e sul mercato non si faranno follie (è in arrivo il difensore georgiano Gelashvili). Le altre tre partite tutte alle 20.30. Molta curiosità per Parma-Feralpisalò. Per quel che s’è visto in questo primo mese, a nostro avviso gli emiliani di Pecchia sono due spanne sopra la concorrenza. L’ex vice di Benitez aveva trovato una buona continuità nella parte finale della scorsa stagione, quando il Parma pareva scaldare i motori per la A. Poi è arrivata la semifinale playoff di Cagliari e lì è naufragato tutto. Ma il Parma che una settimana fa in Coppa Italia trita 3-0 il Bari al San Nicola, fa pensare che la squadra abbia metabolizzato quella botta. Non solo, il Parma, sul mercato, ha cambiato pochissimo, diversi elementi giocano insieme anche da più di un anno, Pecchia non ha certo problemi di amalgama anzi, sta sviluppando l’intesa raggiunta nella scorsa stagione. E il francese Bonny (2003) dà l’impressione di essere nell’anno della consacrazione anche se da centravanti dovrebbe giostrare Colak, prelevato dai Rangers Glasgow. E la Feralpisalò? Non ci sarebbe da stupirsi se i gardesani diventassero il nuovo Sudtirol. Sono squadre che si somigliano, già quando erano in C e lottavano per un posto al sole andando spesso a braccetto. Inoltre, è stato fatto un mercato non trascurabile (La Mantia l’ultimo colpo): obiettivo salvezza certo, ma poi chissà….Venezia-Como invece, testerà le ambizioni di entrambe. I lagunari, se non cedono Pohjanpalo (finora patron Niederauer resiste) possono fare un campionato di vertice, perché, grazie a Vanoli in panchina, la squadra, negli ultimi due mesi dello scorso campionato, aveva dimostrato di essere la più forte della B, passando dalla zona playout a quella playoff (poi eliminati dal Cagliari nel turno preliminare). E il Como? Quantomeno dovrebbe essere da playoff, l’obiettivo più o meno ufficiale della stagione, anche se i proprietari, i ricchissimi fratelli Hartono, vorrebbero la A, alla terza stagione di fila in B. Sarà interessante vedere il tecnico Longo dall’inizio e non come un anno fa, quando arrivò da pompiere per raddrizzare una stagione che s’era messa male. Last but not least, Cittadella-Reggiana, granata contro. Vi sembra una sfida minore? Come no, sono le uniche squadre di B che in Coppa Italia hanno eliminato club di A (Empoli-Cittadella 1-2, Monza-Reggiana 1-2). I veneti hanno rifondato l’organico con 10 arrivi dalla C dove potrebbero esserci le plusvalenze di domani (quest’estate, il dg Marchetti ne ha fatta una notevole cedendo allo Spezia Antonucci, il capocannoniere di squadra della scorsa annata). La Reggiana va tenuta d’occhio, anche se la priorità è la salvezza, visto che l’ultima apparizione della Regia in B (2020/21) si risolse con l’immediato ritorno in C. Però Nesta ha dei valori in squadra che potrebbero sorprendere. C’è insomma la possibilità di parlare della Reggiana senza mettere al centro di tutto Manolo Portanova, il trequartista giunto il prestito dal Genoa che va in campo dopo una condanna in primo grado per violenza sessuale di gruppo. Magari si potrebbe parlare anche dell’allenatore, Alessandro Nesta: non andava in panchina da oltre due anni e nelle due gare di Coppa Italia (preliminare e primo turno), si è tolto lo sfizio di dare una lezione di calcio al santone Zeman (6-2 al Pescara), replicata al Monza di Palladino, considerato l’allenatore del futuro. LEGGI TUTTO

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    Diretta Bari-Sudtirol ore 20.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    BARI – All’andata è finita 1-0 per il Sudtirol grazie alla rete di Rover al 92′, al Bari servirà dunque una vittoria per ribaltare il risultato e guadagnare l’accesso alla finale: “Dobbiamo riuscire a fare un gol più di loro – ha spiegato Mignani alla vigilia – e preparare le gare in due o tre giorni non è semplicissimo, noi sappiamo quello che loro fanno e come loro proveranno a difendere. Dovremo essere bravi a sfruttare tutto ciò che possono concederci e fare un gol più di loro, stando attenti a non concedere campo o ripartenze”. Due risultati su tre a disposizione per la squadra di Bisoli invece, che sogna il doppio salto dopo la storica promozione in Serie B dell’anno scorso: “Moralmente la squadra sta molto bene. Abbiamo giocato una buona gara d’andata, con grande dispendio di energie fisiche e mentali. Dobbiamo recuperare le nostre forze per poter continuare a sognare”.
    Segui la diretta di Bari-Sudtirol su Tuttosport.com
    Dove vedere Bari-Sudtirol: streaming e diretta tv
    La semifinale di ritorno dei playoff di Serie B tra Bari e Sudtirol si gioca questa sera alle ore 20:30 presso lo stadio San Nicola di Bari.Sarà trasmessa in tv e streaming su DAZN, Sky Sport (251), SkyGo, Now, Helbiz Live e OneFootball.
    Bari-Sudtirol: probabili formazioni
    BARI (4-3-1-2): Caprile; Dorval, Di Cesare, Vicari, Mazzotta; Maita, Maiello, Benedetti; Antenucci; Cheddira, Esposito. Allenatore: Mignani. A disposizione: Sarri, Matino, Zuzek, Pucino, Ricci, Benali, Bellomo, Molina, Folorunsho, Mallamo, Botta, Morachioli, Scheidler, Ceter. Indisponibili: nessuno. Squalificati: Frattali. Diffidati: nessuno.
    SUDTIROL (3-5-1-1): Poluzzi; Curto, Zaro, Vinetot; Rover, Tait, Belardinelli, Fiordilino, Celli; Larrivery; Odogwu. Allenatore: Bisoli. A disposizione: Minelli, Marano, De Col, Pompetti, Eklu, Giorgini, Siega, Lunetta, Carretta, Casiraghi, Mazzocchi, Cisse. Indisponibili: Masiello, Davi, Schiavone. Squalificati: nessuno. Diffidati: Curto, Belardinelli, Cissé.
    ARBITRO: Simone Sozza di Seregno. Assistenti: Costanzo e Passeri. Quarto uomo: Baroni. Var: Chiffi. Avar: Fournau .
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    La favola Sudtirol sfida la corazzata Bari

    TORINO -Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, va in scena Sudtirol-Bari, prima gara delle semifinali playoff di Serie B. Domani alla stessa ora si giocherà Cagliari-Parma, le partite di ritorno sono previste, rispettivamente, venerdì e sabato. Ma intanto c’è molta curiosità per la gara di stasera al Druso di Bolzano. Da una parte c’è una delle più grandi rivelazioni nella storia della Serie B, quel Sudtirol che sotto la guida sagace di Bisoli, da squadra debuttante nella categoria, si sta producendo in una stagione che, al di là di come andrà a finire, resterà indimenticabile. Venerdì sera gli altoatesini hanno superato il turno preliminare dei playoff facendo fuori, a modo loro, la Reggina: Sudtirol compatto e sul pezzo per tutta la gara, fino al colpo letale inflitto ai calabresi all’89’, col tiro di Casiraghi deviato nella propria porta da Loiacono. Una serata magica e fortunata, insomma, l’unico guaio è stato l’infortunio di Masiello, il leader della difesa altoatesina, che non potrà più scendere in campo in questa stagione per una lussazione al gomito e contro il Bari sarebbe stato un ex non proprio rimpianto dai tifosi pugliesi: visti i trascorsi coi galletti con un episodio legato al calcioscommesse, già per le due partite di campionato coi pugliesi il Sudtirol aveva preferito non convocarlo. Ma nell’arco delle due gare, stavolta sarà più difficile per gli altoatesini perché il regolamento dei playoff dà una bella mano al Bari. I pugliesi hanno chiuso al terzo posto, hanno cioè il vantaggio del miglior piazzamento che permette loro – teoricamente – di salire in A con 4 pareggi. Quindi, per i ragazzi di Bisoli sarà fondamentale vincere stasera in modo da poter andare venerdì al San Nicola di Bari con la possibilità di giocare per due risultati. Per stasera, la maggior incognita potrebbe essere la condizione fisica dei pugliesi di Mignani che non scendono in campo dal 19 maggio, quando persero 4-3 in casa del Genoa, partita che non aveva alcun riflesso sulla classifica e in cui alcuni titolari furono tenuti a riposo: dopo 10 giorni senza giocare, qualche rischio di perdere brillantezza c’è. Ma è anche vero che va verificata la tenuta atletica del Sudtirol che torna in campo dopo tre giorni, in una stagione in cui nessuna squadra di B quasi mai ha giocato a così poca distanza di tempo, le partite si sono quasi sempre preparate nell’arco dei 7 giorni. Anche se, l’entusiasmo che si vive in queste ore a Bolzano e dintorni, potrebbe mettere le ali ai ragazzi di Bisoli. Attenzione però, a come finì, il 10 aprile al Druso, il confronto in campionato fra le due squadre: gara equilibrata che non si sbloccava ma furono fondamentali i cambi di Mignani, la decise nel recupero il subentrato Gregorio Morachioli, grande scoperta del ds Polito, scovato a gennaio in C nel Renate, rivelatosi nel finale di campionato del Bari come l’uomo in più che ha dato un contributo fondamentale per garantire il prezioso 3° posto finale dei pugliesi. Poi, in generale, l’organico del Bari non è solo superiore a quello del Suditrol negli undici titolari ma dispone anche di un maggior numero di alternative di livello (stasera out solo Ceter e Pucino), anche se mettere sotto questo Sudtirol che sta vivendo una favola non sarà semplice. Resta il fatto che, comunque vada a finire, in finale playoff approderà una squadra che lo scorso anno giocava in C, essendo entrambe matricole. Non c’è da stupirsi, chi riesce ad emergere dalla Lega Pro, spesso riesce a fare molta strada anche in B. LEGGI TUTTO