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    La favola Sudtirol all’esame Reggina

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, prendono il via i playoff della Serie B con la prima gara del turno preliminare, Sudtirol-Reggina (domani sera alla stessa ora l’altra partita, Cagliari-Venezia). Stadio Druso di Bolzano esaurito da giorni e non in grado di soddisfare le tante richieste dei tifosi ospiti che saranno confinati in un ristretto spazio di uno stadio che contiene poco più di 5mila spettatori e che stasera si mostrerà del tutto insufficiente alle richieste per l’attesissima sfida. Il regolamento del preliminare può dare una mano agli altoatesini: in caso di parità al 90’, si giocano i supplementari, al termine dei quali, se la parità persiste, si qualifica per le semifinali playoff il Sudtirol, in virtù del miglior piazzamento in campionato (gli altoatesini hanno chiuso al 6° posto, la Reggina settima). Il Sudtirol di Bisoli vorrebbe essere la mina vagante dei playoff, delle sei contendenti è di sicuro la meno accreditata ma dopo aver stupito per tutta la stagione, diventando da esordienti nella categoria la favola della Serie B, perché non ripetersi anche ai playoff che talvolta sono ancor più sorprendenti del campionato? Bisoli ci crede, dice che i suoi non giocheranno per il pareggio e vorrebbe dedicare l’eventuale passaggio del turno alla Romagna martoriata dall’alluvione (vive a Cesena), le sue favorite per la vittoria finale dei playoff sono Parma e Cagliari. Stasera schiererà il Sudtirol col consueto e compatto 4-4-2, con Mazzocchi e Odogwu di punta, supportati sulle fasce da Rover e Casiraghi. Assenti Davì, Celli e Schiavone. Sull’altro fronte una Reggina che ha conquistato la qualificazione ai playoff solo una settimana fa, all’ultimo minuto dell’ultima giornata, con la rete di Canotto che ha piegato l’Ascoli al 94’. Gli amaranto hanno vissuto una stagione sulle montagne russe. Nel girone d’andata sono stati la rivelazione della B e hanno lottato per la promozione diretta in A. Poi, da gennaio il brusco calo con una lunga serie di sconfitte, come se la squadra avesse risentito delle vicissitudini societarie che hanno portato a una penalizzazione finale di 5 punti (che a un certo punto erano 7). Ma la conquista dei playoff ha ricaricato l’ambiente, anche se in queste ore, più che della partita, a Reggio Calabria si discute di due cose. La prima sono le accuse rivolte da altri club, come il retrocesso Perugia (“la Reggina anziché pagare le tasse ha tesserato giocatori”, dice il presidente Santopadre), il club calabrese ha risposto con un comunicato in cui si parla di sfogo da parte degli umbri derivato dagli insuccessi sportivi. Il secondo argomento è il futuro di Pippo Inzaghi: dalla Turchia sono sicuri, l’attuale tecnico della Reggina, legato agli amaranto per ancora un paio di stagioni, avrebbe già un’intesa di massima col Karagumruk, la squadra che ha appena esonerato Andrea Pirlo. La Reggina, nonostante il contratto in essere, potrebbe non opporsi: da tempo all’interno della società è iniziata un dibattito sulla gestione-Inzaghi e non mancano le perplessità sul rendimento tenuto dalla squadra da gennaio, i tanti ko non possono essere spiegati solo con l’incertezza che i calabresi hanno vissuto durante la battaglia giudiziaria  (la Reggina ha evitato di andare al Collegio di Garanzia del Coni, l’organo supremo della giustizia sportiva, per non stravolgere il finale di stagione, in attesa di un verdetto che avrebbe congelato la disputa dei playoff). Dunque per Inzaghi, che piace a club di B come il Pisa, potrebbe anche essere l’ultima partita sulla panchina della Reggina. Stasera intanto, potrebbe schierare in avanti Canotto dall’inizio, in coppia con Strelec, modulando la squadra col 3-5-2 adottato da qualche tempo. Assenti Camporese, Rivas, Menez e Cicerelli, oltre al lungo degente Obi. Visto che al Druso di Bolzano i tifosi amaranto saranno poche centinaia, a Reggio Calabria sarà possibile seguire la partita su un maxi schermo installato all’Arena dello Stretto. Chi si aggiudica il preliminare, sfiderà il Bari in semifinale playoff, andata lunedì 29 maggio alle 20.30 in casa della vincitrice della gara di stasera, ritorno a Bari alla stessa ora di venerdì 2 giugno. LEGGI TUTTO

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    Il Genoa di Gila a Como: missione 1° posto

    TORINO – Lunedì di Pasqua con tutta la B in campo, si gioca la 32ª giornata, si va in campo dalle 12.30 a sera. La capolista Frosinone, a +4 sul Genoa e a +10 sul Bari terzo, ospita l’Ascoli (ore 15) per fare un altro passo verso la Serie A che per la squadra di Grosso pare in tasca da mesi (gli scommettitori da tempo non accettano più puntate sulla promozione dei ciociari). Ma attenzione all’Ascoli: con la vittoria sul Brescia nell’ultimo turno, ha fatto un bel passo avanti verso la salvezza (ora è +4 sui playout), dovesse sbancare lo Stirpe (come è accaduto al Cosenza nell’ultima uscita interna dei ciociari), potrebbe fare un pensierino ai playoff, che ora distano 5 punti. Il Genoa secondo in classifica è di scena a Como (ore 15). I rossoblù di Gilardino viaggiano col vento in poppa, vengono da 4 vittorie di fila sono la squadra che ha fatto più punti nel girone di ritorno (27). Danno l’impressione di volere provare a prendersi il 1° posto per garantirsi almeno il secondo, l’ultimo buono per la promozione diretta. Per il Como, vale lo stesso discorso dell’Ascoli, visto che hanno gli stessi punti in classifica, in più c’è da riscattare il ko di Venezia dell’ultimo turno. Genoa che guarderà con interesse alla sfida più importante della giornata, Sudtirol-Bari (ore 15), cioè quarta contro terza in classifica, rispettivamente a -6 e -7 dai liguri. Come minimo, allo stadio Druso di Bolzano, esaurito da una settimana, ci si gioca il miglior piazzamento possibile alla griglia playoff (chi chiude al 3° posto teoricamente sale in A con 4 pareggi). L’altro big match si gioca a Pisa, dove sbarca il Cagliari (ore 18), anche qui siamo in ambito playoff, la sesta in classifica ospita la quinta. Test probante per i sardi di Ranieri che nell’ultima trasferta hanno vinto la loro prima gare esterna sotto la sua gestione (0-4 alla Reggina). Di fronte, c’è un Pisa reduce dal ko di Cosenza e che nel girone di ritorno ha concesso qualche punto di troppo in casa, anche se dal ritorno di D’Angelo in panchina la squadra ha fatto una rimonta straordinaria, passando dall’ultimo al 6° posto. Curiosità intorno alla Reggina che alle 15 ospita il Venezia. Mercoledì scorso gli amaranto di Pippo Inzaghi hanno vinto il recupero di Perugia, un 3-1 favorito dagli errori clamorosi di Gori, il portiere degli umbri. I 3 punti però, hanno restituito serenità a una squadra che nel 2023 è stata sconfitta 9 volte. Ora la Reggina potrebbe ritagliarsi un posto nei playoff (è settima) anche se pende la vicenda dei mancati pagamenti dell’Irpef alla scadenza di febbraio: il 17 si terrà l’udienza al Tribunale Federale Nazionale, c’è il rischio di un -4 ma poi partirà una battaglia legale dall’esito incerto, pur succedere di tutto. Attenzione però al Venezia: i ragazzi di Vanoli vengono da due vittorie di fila e nell’ultima trasferta avevano vinto ad Ascoli. Per il Parma all’8° posto (cioè l’ultimo buono per disputare i playoff) c’è una gara tignosa a Cittadella (ore 15). Gli emiliani di Pecchia vengono dalla vittoria sul Palermo ma spesso, dopo ogni exploit, hanno raccolto figure barbine e anche loro mettono in preventivo un -1 in classifica, come minimo, per un pagamento avvenuto in ritardo. E il Cittadella, oggi un punto sopra la zona playout, cerca una vittoria che manca da 5 giornate. Alle 20.30, il Palermo ospita il Cosenza con l’obiettivo di riprendersi la zona playoff, anche perché si giocherà sapendo i risultati delle altre. Sfida meno scontata di quanto appaia: intanto perché il Cosenza è una delle squadre più in forma (tre vittorie di fila e quattro successi nelle ultime cinque uscite che però non bastano a lasciare la zona playout). E poi perché, se si va a vedere la classifica del 2023 (cioè del girone di ritorno), si scopre che Palermo e Cosenza si equivalgono, hanno raccolto entrambe 18 punti. La Ternana, a -4 dalla zona playoff, alle 15 è di scena a Brescia, coi lombardi soli all’ultimi posto, reduci da 2 ko di fila e sulla strada per la C (i playout distano 6 punti, la salvezza diretta 8). Il Modena, a quota 39, cioè con gli stessi punti di Como e Ascoli, ha una trasferta delicata a Perugia, praticamente uno spartiacque: vincendo, gli emiliani avrebbero la salvezza quasi in tasca e potrebbero pensare a qualcosa di più. Con un ko invece, i canarini finirebbero nella bagarre salvezza e rilancerebbero un Perugia che oggi disputerebbe i playout col Cosenza. Il turno si apre alle 12.30 con Benevento-Spal, cioè il confronto fra le penultime: chi la vince può ancora sperare di riagganciare i playout ma nulla di più, la situazione è grave per entrambe e la C è dietro l’angolo. LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Sudtirol e Parma-Palermo: che partitissime!

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Genoa-Reggina 1-0), la 31ª giornata di Serie B prosegue oggi con otto gare. Fra le sei partite delle 14, spiccano i due match clou. Il Cagliari ospita il lanciatissimo Sudtirol, issatosi al 3° posto, chiamato a rispondere alla vittoria del Genoa secondo, ora a +8 su di loro. Il club altoatesino, debuttante assoluto in B, non vuole più fermarsi anzi, nessuno è riuscito a stopparli nel 2023. Se ci fosse stato Bisoli in panchina dalla prima giornata, vista la media punti tenuta con lui, ora il Sudtirol contenderebbe il 2° posto al Genoa. Ma il Cagliari farà di tutto per ridimensionare gli altoatesini, dovendo rafforzarsi in zona playoff (ora è sesto): con Ranieri, l’Unipol Domus è un fortino inespugnabile (dal suo arrivo solo vittorie in casa e uno 0-0 col Genoa) e oggi sarà gremitissimo, vincere poi vorrebbe dire portarsi a -3 dagli altoatesini e dunque insidiarli nella conquista del 3° posto (che ai playoff garantisce la promozione in A con 4 pareggi). Bisoli, che giocò e allenò il Cagliari, sogna un pesce d’aprile alla sua ex squadra, Ranieri vuole ancora inseguire il 2° posto, cioè la A diretta, almeno finché l’aritmetica lo consentirà. L’altra grande sfida è Parma-Palermo. Dopo l’ultimo turno, i siciliani di Corini hanno scalzato dalla zona playoff proprio gli emiliani che ora sono noni in classifica a un punto dai rosanero, è dunque una sorta di spareggio per farli, anche se entrambe le squadre hanno i mezzi per disputarli. Per il Parma, è un’occasione d’oro: il Palermo di Corini si presenterà al Tardini con 9 indisponibili, di cui almeno sette potrebbero essere titolari. In più, lo stesso bomber Brunori, al rientro dopo un infortunio, dovrebbe partire dalla panchina. Riuscirà ad approfittarne la squadra di Pecchia che deve anche riscattare il brutto ko di Como di prima della sosta? Nelle altre gare delle 14, trasferta delicata per il Pisa, quinto in classifica, che fa visita al Cosenza, i calabresi sono reduci dal colpo grosso in casa della capolista Frosinone e con 9 punti conquistati nelle ultime 4 uscite danno l’impressione di potersi salvare direttamente. Il Como, pur dichiarando di voler pensare solo alla salvezza, è di scena a Venezia, coi lagunari che oggi disputerebbero i playout col Cosenza. I lariani, dovessero imporsi, entrerebbero a tutti gli effetti in lizza per un posto ai playoff. Discorso analogo per la Ternana che fa visita alla Spal: dal ritorno di Lucarelli in panchina, la squadra gira e buon per le avversarie che abbia raccolto meno di quanto meritasse. Per la Spal di Oddo invece, è quasi un’ultima chiamata: i ferraresi oggi sarebbero retrocessi, bisogna invertire la rotta giacché la salvezza diretta oggi dista 5 punti. Lo stesso discorso vale anche per il Brescia che va ad Ascoli: i lombardi, crollati all’ultimo posto a 28 punti come la Spal, cercano ancora il primo acuto del 2023, ci proveranno in casa dei marchigiani che, dopo aver fatto bene nelle prime gare della gestione Breda, prima della sosta hanno raccolto tre sconfitte di fila e con un altro passo falso rischiano di essere risucchiati nella bagarre salvezza. Due le sfide delle 16.15. Per la capolista Frosinone, una trasferta da prendere con le pinze a Perugia: gli umbri cercano i punti salvezza (e mercoledì recuperano la gara della 29ª giornata con la Reggina rinviata per rischio sismico), i ciociari devono dimostrare che il ko interno di prima della sosta col Cosenza è stato un incidente di percorso. Per gli scommettitori comunque, il Frosinone è già in A: non accettano puntate sulla loro promozione, la si dà per scontata, visti gli 11 punti di vantaggio sul Sudtirol terzo, a otto giornate dalla fine. Il Bari invece, proverà a riprendersi il 3° posto ospitando il Benevento, l’altra grande delusione stagionale che non può più fallire (è a -3 dai playout e a -4 dalla salvezza diretta). Il turno si chiude domani col posticipo Modena-Cittadella, fischio d’inizio alle 16.15. LEGGI TUTTO

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    Reggina-Cagliari: Inzaghi sfida Ranieri

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Modena 5-2) la 30ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, 7 si giocano alle 14, il clou nella gara delle 16.15, quando andrà in scena Reggina-Cagliari. I calabresi stanno vivendo un 2023 complicato. Gli amaranto di Pippo Inzaghi hanno perso 7 delle 9 partite disputate da gennaio (devono recuperare la gare di Perugia dello scorso turno, si giocherà mercoledì 5 aprile alle 20.15), risultati che hanno fatto perdere la lotta per la A diretta e ora c’è da difendere la partecipazione ai playoff. Ma al momento, a tenere banco è la vicenda dei mancati pagamenti Inps e Irpef da parte della Reggina che ha saltato le scadenze di febbraio e marzo. Questo perché il club calabrese, aderendo al concordato per la ristrutturazione del debito ereditato dalla precedente proprietà, vede bloccata dal Tribunale di Reggio Calabria la possibilità di pagare i contributi richiesti. E’ un conflitto fra giustizia sportiva e ordinaria ma di fatto, teoricamente, la Reggina rischia pure l’esclusione dal campionato, anche se nel club amaranto si respira una certa tranquillità e ci si chiede perché non sia ancora giunto il deferimento relativo alla scadenza di febbraio che porterebbe con sé anche una prima penalizzazione. E in un Granillo traboccante d’entusiasmo, con almeno 13 mila spettatori, arriva il Cagliari di Ranieri, reduce dalla bella vittoria in rimonta sull’Ascoli (4-1). Ora i sardi hanno gli stessi punti dei calabresi (42), ma per conquistare il miglior piazzamento playoff devono fare l’ultimo scatto, migliorare il rendimento esterno, con Ranieri non hanno ancora vinto fuori casa ma la scarsa incisività in trasferta è un problema che si portano dietro da inizio stagione. Fra le gare delle 14, la capolista Frosinone, a +12 sul Bari terzo, ha la possibilità di fare un altro decisivo passo per la conquista della Serie A ospitando il Cosenza che però, pur terzultimo in classifica, ha fatto 6 punti nelle ultime 3 uscite. Il Genoa, secondo a -9 dal Frosinone, ha una gara da prendere con le pinze a Brescia: con Gastaldello (un passato importante nella Samp, oggi per lui è derby), i lombardi, pur essendo sul fondo, hanno frenato la caduta libera degli ultimi mesi pareggiando nelle ultime tre uscite, i liguri di Gilardino vengono da due vittorie di fila, tre nelle ultime quattro giornate. La rivelazione Sudtirol, 4° a -5 dal Genoa, riceve al Druso di Bolzano la Spal di Oddo, che oggi sarebbe retrocessa. Gli altoatesini di Bisoli, messa in tasca la salvezza, adesso parlano apertamente di miglior piazzamento possibile nella griglia playoff, sarebbe un risultato formidabile per una società al debutto assoluto in B. Il Pisa, quinto in classifica, per tenere botta nella corsa playoff, deve riscattare il ko di sabato scorso a Modena nella sfida interna con l’inguaiato Benevento (oggi disputerebbe i playout col Venezia) che dall’avvento di Stellone in panchina viaggia, fra mille problemi, alla media di un punto a partita. Il Parma, scalzato dalla zona playoff dopo il successo di ieri sera del Palermo, è di scena a Como e attenzione ai lariani: anche se Longo continua a parlare solo di salvezza, oggi in caso di vittoria potrebbero fare un pensierino ai playoff, visto che hanno un buon passo, sono imbattuti da 6 partite nelle quali hanno conquistato 10 punti.  Discorso analogo per l’Ascoli che ha gli stessi punti dei lariani (36) e che  riceve un Venezia chiamato a cambiare  registro (un punto nelle ultime tre uscite). Il Perugia, in attesa di recuperare la gara con la Reggina, va a Cittadella per provare a risucchiare i veneti (ora a +5 sugli umbri e sulla zona playout) nella bagarre salvezza. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Ternana-Bari. LEGGI TUTTO

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    Cheddira vs Mulattieri: è Bari-Frosinone

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Cagliari-Ascoli 4-1), la 29ª giornata di Serie B prosegue oggi con 6 gare, rinviata a data da destinarsi Perugia-Reggina per lo sciame sismico che sta colpendo l’Umbria, troppo rischioso giocare nel fatiscente Curi in caso di scossa. Il clou alle 16.15, quando al San Nicola si gioca Bari-Frosinone. I ciociari di Grosso sono quasi il Napoli della B. Hanno da almeno un mese la promozione in tasca, altre tre vittorie e potranno festeggiare il ritorno in A. Scendono insomma in campo al San Nicola per chiudere i conti, in casa di un Bari, a -12 dal Frosinone, in lotta con Genoa (avanti di un punto) e Sudtirol (dietro di due) per la conquista del 2° posto, l’ultimo buono per la promozione diretta. I pugliesi di Mignani vengono da tre vittorie di fila, con un successo scavalcano temporaneamente il Genoa che scenderà in campo solo domani (in casa con la Ternana). Si sfidano anche due dei principali bomber della B: nei pugliesi, il capo cannoniere della B Walid Cheddira, italo-marocchino 25enne, a quota 15 reti in campionato; nei ciociari, Samuele Mulattieri, 23 anni, scuola Inter, salito a quota 10 con la doppietta di domenica scorsa al Venezia. Coi problemi offensivi che abbiamo in azzurro, potrebbero far comodo entrambi a Mancini: solo che Cheddira, pur nato nelle Marche, dopo aver giocato il Mondiale per il Marocco, non può più cambiare Nazionale (fece l’esordio quando Mancini faceva giocare in azzurro Gabbiadini….). Mulattieri invece, è in grande crescita, seguito da club di A, sembrerebbe pronto per l’Italia. San Nicola gremitissimo, si supereranno le 40mila presenze ma non si dovrebbe raggiungere il record stagionale stabilito a Santo Stefano contro il Genoa, quando si contarono 48387 spettatori. Le altre cinque gare alle 14. La rivelazione Sudtirol è di scena a Parma, l’altro scontro d’alta quota coi padroni di casa, settimi in classifica e a -7 dagli altoatesini, chiamati a non fallire per l’ennesima volta il risultato dopo una prestazione convincente (hanno appena battuto la Reggina al Granillo), nonostante la pesante assenza del Mudo Vazquez per squalifica. Sudtirol che invece ha gettato la maschera, la favola di questo campionato va vissuta fino all’ultimo, il sogno A ora è apertamente coltivato. Il Pisa, quinto in classifica, ha una trasferta non agevole a Modena, gli emiliani vengono da tre ko di fila e in caso di ulteriore caduta rischiano di essere risucchiati nella zona calda della classifica. Il Palermo di Corini gioca a Cittadella, gara chiave per capire se i siciliani hanno i mezzi per inserirsi in zona playoff e per sapere se i veneti possono salvarsi in anticipo. Completano la giornata due sfide salvezza. Il Benevento, da 5 turni a guida Stellone con 5 punti conquistati, riceve il Como che dopo il successo sul Modena è più vicino alla zona playoff che a quella playout. Da brividi Venezia-Brescia: i lagunari oggi disputerebbero i playout, non vincono da 4 giornate e hanno perso le ultime due gare; i lombardi, che oggi sarebbero retrocessi, con Gastaldello in panchina vengono da due pari di fila che hanno frenato la caduta libera degli ultimi mesi, oggi saranno seguiti al Penzo da duemila tifosi. Domani, oltre a Genoa-Ternana, alle 16.15 è in programma anche Cosenza-Spal, le due gare che chiuderanno il turno, in attesa che si formalizzi la data del recupero Perugia-Reggina. LEGGI TUTTO

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    Cissé, dai rifugiati all'Atalanta: ora vuole portare il Sudtirol in Serie A

    Pallone in area, l’attaccante si gira e calcia di prima intenzione con il destro sotto la traversa. E’ l’1-0 della squadra di casa e il Sudtirol in vantaggio contro il Palermo. La rete è quella di Moustapha Cissé, classe 2003, arrivato nel mercato invernale dall’Atalanta. Dopo i primi mesi con poco minutaggio la voglia di cambiare aria per giocare con continuità e rendersi protagonista. L’offerta del Sudtirol e l’inizio della nuova avventura. Da Bergamo a Bolzano, ma la sua storia parte da molto più lontanto ed è davvero particolare.  LEGGI TUTTO

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    Il Genoa di Gilardino cerca l'allungo

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Frosinone-Parma 3-4, Pisa-Perugia 2-1) la 26ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 gare. Tutte le partite alle 14, tranne Genoa-Spal, in programma alle 16.15. I rossoblù di Gilardino dunque, secondi e in zona A diretta, scenderanno in campo sapendo già i risultati delle dirette inseguitrici, con la speranza di incrementare il vantaggio (+3 su Bari e Sudtirol, +4 sulla Reggina). Nel Genoa, smaltita una squalifica di tre giornate ereditata dal Venezia, esordirà sulla fascia sinistra l’esterno Ridgeciano Haps, 29 anni, nato in Olanda ma di nazionalità surinamese, con lui torna dalla squalifica anche il terzino destro Hefti. La Spal invece, giunge a Marassi in una situazione critica: oggi la squadra sarebbe retrocessa, in panchina Oddo, terzo tecnico stagionale dei ferraresi dopo Venturato e De Rossi, cerca il primo successo dopo l’1-1 dell’esordio interno col Como. Il Bari fa visita al Brescia: i pugliesi di Mignani sono una delle squadre più temibili in trasferta, giocano contro i lombardi ancora a zero punti nel 2023 dove in panchina debutta Gastaldello, già contestato dalla piazza assieme a Cellino, invitato dalla tifoseria a farsi da parte ma è difficile vendere un club che rischia seriamente di retrocedere (oggi il Brescia è penultimo, a un punto dalla zona playout). Fra le sfide più interessanti, Sudtirol-Palermo: gli altoatesini di Bisoli vengono da due pari di fila ma nel 2023 sono imbattuti e hanno messo insieme 14 punti; i siciliani, reduci dal pari interno col Frosinone, in caso di vittoria si porterebbero a -2 dal Sudtirol, con la prospettiva di rientrare in gioco pure per la A diretta. Attenzione anche a Reggina-Modena, scontro da playoff. I calabresi vivono un 2023 delicato, in cui hanno perso 5 gare su 6, le ultime 4 di fila e tiene banco anche la possibile penalizzazione della società per la questione dei pagamenti Irpef; il Modena invece, 7 punti nelle ultime tre uscite, cerca quel colpo che lo farebbe entrare a tutti gli effetti in lizza per la zona playoff, traguardo per cui sono state costruite ben altre squadre, ma intanto la squadra di Tesser è lì… D’interesse anche Venezia-Cagliari: i sardi inseguono la prima vittoria esterna sotto la guida di Ranieri che finora fuori casa ha raccolto 2 pari e 1 ko, ma attenzione ai lagunari di Vanoli che nelle ultime 4 uscite hanno messo insieme 8 punti, dimostrando di poter raggiungere la salvezza diretta, i mezzi di certo non mancano. La Ternana, che in queste ore sta per essere ceduta da patron Bandecchi, ospita il Cittadella, altra squadra che sta convincendo nel 2023 (11 punti), al contrario della Ternana, reduce dal 3-0 incassato a Perugia nel derby umbro e che di questo passo rischia di non disputare i playoff. Lo scontro salvezza si gioca al Sinigaglia, dove il Como di Longo riceve il Cosenza di Viali, ultimo in classifica, con 3 punti i lariani potrebbero fare un bel salto in classifica (sempre molto corta) mentre i calabresi se non vincono rischiano di staccarsi sul fondo e di perdere fatalmente quota per playout e salvezza. Il turno si chiude domani alle 16.15 con il posticipo Ascoli-Benevento. LEGGI TUTTO