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    Fenomeno Sudtirol: sarebbe da A

    TORINO – E pensare che, in estate, i soliti giudizi frettolosi predicevano per il Sudtirol un immediato ritorno in Serie C. La prima stagione in B della storia degli altoatesini era stata segnata in estate dalla separazione da Lamberto Zauli che a giugno aveva lasciato l’Under 23 della Juve per misurarsi con la scommessa Sudtirol. Ma il 9 agosto rescindeva il contratto poco prima dell’inizio del campionato, dopo l’eliminazione nel preliminare di Coppa Italia, ad opera della FeralpiSalò, un 1-3 dopo il quale si iniziavano a puntare i fucili sul Sudtirol. Seguiva un inizio di campionato che dava ancora più fiato ai pessimisti. Tre uscite con Leandro Greco (già vice di Ivan Javorcic nella stagione precedente della promozione dalla C), e tre ko nelle sfide di campionato ad agosto. Nel frattempo la società non stava a guardare e iniziava un lungo corteggiamento a Pier Paolo Bisoli, individuato fin da subito come l’uomo giusto per la svolta. Ma Bisoli i primi tempi nicchiava, forse sperava in qualche piazza più blasonata, reduce com’era dalla bella salvezza ottenuta a maggio ai playout con un Cosenza dato da tutti per spacciato. Finché il 29 agosto firma per il Sudtirol e da allora è tutta un’altra storia, per lui e per il club. Sotto la sua guida, il rospo Sudtirol si fa principe e diventa la più bella rivelazione della B. Con lui in panchina, gli altoatesini viaggiano a una media da Serie A diretta: zero sconfitte, 2 punti spaccati a partita, giacché ne hanno fatti 20 in 10 gare, sbarcando in zona playoff, oggi occupano l’ultimo posto disponibile, l’ottavo. Morale, con un passo simile, se ci fosse stato Bisoli fin dalla prima giornata, il Sudtirol sarebbe a quota 26, cioè davanti alla Reggina seconda e a -4 dalla capolista Frosinone, cioé in zona A diretta. Come è stato possibile tutto ciò? Intanto, il Sudtirol non va descritto come una cenerentola alla scoperta della B ma come un club solido che preparava da anni l’ascesa al calcio italiano con programmazione e strutture d’avanguardia, compreso, col finanziamento della Provincia autonoma di Bolzano e del Comune, l’aver trovato rinnovato, giusto in tempo per la B, la bomboniera della stadio Druso, un gioiellino che da due mesi e mezzo vive partite entusiasmanti. Un cammino che ha cambiato anche il modo di predicare calcio di Bisoli. Fino alla scorsa stagione, era considerato il classico tecnico italianista, difesa arcigna e contropiede. Ora no, il suo Sudtirol, senza rinunciare ai principi del suo calcio di temperamento, va in campo per giocarsela a viso aperto con tutti. Prendiamo, ad esempio, l’ottimo 2-2 conquistato sabato scorso dagli altoatesini nella cattedrale del San Nicola di Bari. Con un 4-4-2 dinamico e sbarazzino, i ragazzi di Bisoli si sono portati sullo 0-2, grazie ai gol del centrocampista Fabian Tait (il capitano, altoatesino di Salorno, nel giorno della sua 300ª presenza in biancorosso) e il raddoppio di Raphael Odogwu, il centravanti nato a Verona da padre nigeriano e madre italiana, al suo 5° centro in B, niente male per un attaccante prelevato nel 2020 in C dalla Virtus Verona e giunto solo a 31 anni in B, senza mai grandi numeri da realizzatore, doti che sta scoprendo solo ora con Bisoli. Ma vere stelle non ci sono, conta la forza del gruppo, che deve restare affamato fino alla fine della stagione anche se l’obiettivo ufficialmente resta una salvezza il più possibile tranquilla. Ma almeno altri tre nomi vanno citati: il mediano Hans Nicolussi Caviglia, 22 anni, valdostano che si sta consacrando in Sud Tirolo, in prestito dalla Juve, autore del gol meraviglioso con cui gli altoatesini al Druso hanno sconfitto la corazzata Parma. La seconda punta Matteo Rover, 23 anni, un passato nei vivai di Juve e Inter, al Sudtirol dal 2019, già autore di 3 reti. Il difensore Giovanni Zaro, 28 anni, in Alto Adige dal 2021, ottimo debuttante in B (già 2 reti). LEGGI TUTTO

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    Il Frosinone di Grosso cerca la fuga

    TORINO – La 12ª giornata di Serie B scatta oggi con 8 partite. Potrebbe allungare ancora la capolista Frosinone, che è a +4 sulla Ternana terza: alle 16.15 riceve il Perugia ultimo, in uno Stirpe dove in questa stagione i ciociari hanno sempre vinto e senza subire gol. I ragazzi di Grosso sono reduci da 4 vittorie di fila mentre il Perugia, tornato sotto la guida di Castori, nell’ultima uscita ha perso in casa dal Cittadella (0-2), ma nella prima partita dopo il suo ritorno era stato capace di vincere in casa della Reggina (2-3), pur trovandosi in inferiorità numerica. Frosinone avvisato insomma, lo stesso Castori ha invitato la squadra a crederci, “non esistono partite perdute in partenza”, ha detto. Bel test per la Ternana che riceve la Spal (ore 14), da tre giornate sotto la guida di De Rossi, ancora imbattuto da allenatore dei ferraresi e che ha conquistato 5 punti. Gli umbri invece, a ottobre erano saliti in vetta dopo 5 vittorie di fila. Poi, nei probanti esami con Genoa e Bari hanno raccolto solo un punto, per coltivare ambizioni bisogna tornare sui livelli precedenti. Test da maneggiare con cura per il Bari, quinto a -5 dalla vetta: alle 14 è di scena a Benevento, i campani non possono più fallire: sotto la guida di Cannavaro sono precipitati in zona playout avendo raccolto solo 3 punti in 5 gare, nelle quali la squadra ha pagato anche l’alto numero di assenti. Ma neanche il Bari sta tanto bene (1 punto nelle ultime 3 gare), crisi di risultati più che di gioco, però. Alle 16.15 c’è anche la sfida di rango, Palermo-Parma, aiuterà a capire se i siciliani di Corini hanno svoltato dopo il successo di Modena (0-2) dell’ultima uscita. Il Parma invece, è reduce dalla vittoria sul Como ottenuta con 13 assenti che l’ha mantenuto a -5 dalla vetta. Oggi a Pecchia gliene mancheranno “solo” 10. Interessante anche Brescia-Ascoli (ore 14): i lombardi vengono da due pari di fila (in casa col Venezia e a Genova) e non vincono da 5 partite, stanno meglio i marchigiani, reduci da tre successi pesanti di fila (a Bari, in casa col Cagliari e a Venezia) che li hanno ri-proiettati in zona playoff, con gli stessi punti del Brescia, 18. Attenzione a Sudtirol-Cagliari (ore 14): gli altoatesini, da quando li guida Bisoli, sono ancora imbattuti e hanno messo insieme in 8 gare i 18 punti attuali. Il Cagliari invece, zeppo di problemi, ancora privo dei fondamentali Goldaniga e Mancosu, insegue a quota 15: non vincere oggi al Druso di Bolzano potrebbe voler dire abdicare o quasi nella corsa per la A diretta. Due sfide calde nella parte bassa della classifica alle 14: il Cittadella, rianimato dalla vittoria di Perugia di domenica scorsa, ospita il Modena che vive sulle montagne russe, viene da 2 ko di fila, arrivati dopo 3 vittorie consecutive; il Pisa, ringalluzzito dal ritorno di D’Angelo in panchina (con lui, 9 punti in 5 gare), riceve il Cosenza, dove farà il suo esordio in B il neo allenatore William Viali che in settimana ha rilevato Davide Dionigi, esonerato dopo 4 ko di fila. Il turno prosegue domani con Como-Venezia alle 16.15 e si chiude lunedì sera alle 20.30 con la sfida clou della giornata, Reggina-Genoa. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    A tutto Nicolussi Caviglia: la Juventus, Cristiano Ronaldo, Grabbi

    TORINO – Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista, contratto con la Juventus fino al 2026, si racconta a Dazn. Dalla vita in bianconero all’infortunio, quindi la ripartenza in Serie B con il Sudtirol. Fin qui la sfortuna non lo ha risparmiato, ma il ragazzo, 22 anni, ha ancora tanto da dare al calcio. In pratica, è un nuovo inizio.
    La Juventus, il debutto, la formazione
    «La Juve è la mia esperienza fondativa. Sono arrivato in bianconero a otto anni e ho fatto tutta la trafila delle giovanili fino alla Primavera. Poi, grazie al progetto Under 23, nel 2018 ho avuto l’opportunità di giocare in Serie C e nel 2019 ho fatto metà stagione con la prima squadra esordendo con loro. La società mi ha accompagnato nel mio percorso da bambino a uomo, oltre che di giocatore. Al debutto è stata un’emozione grandissima. Ho pensato solamente a stare nel gioco e a vivere il momento».
    Cristiano Ronaldo il meglio, poi Dybala
    «Il giocatore più forte che ho visto nella Juve? Sicuramente Cristiano Ronaldo. Ma anche Dybala, Cancelo e Chiellini. Ho imparato semplicemente nel vedere queste persone in allenamento, sono un consiglio vivente. Il fatto di lavorare con questi campioni è un aiuto, si impara semplicemente guardandoli. Già nel periodo delle giovanili ci viene trasmessa la mentalità della Juventus, che è vincente e sempre basata sul lavoro. Al tuo bagaglio aggiunge questa cosa in più».
    Da Nicolussi Caviglia a Miretti
    «Con Fabio Miretti ci sentiamo poco, sono contento che stia giocando. E’ più piccolo di me ma ci siamo sempre seguiti a vicenda. Non abbiamo mai avuto la possibilità di giocare insieme perché sono stato in prestito quando lui era in Primavera».
    Grabbi allenatore doc
    «Ho preso tanto da tutti gli allenatori che ho avuto, alcuni molto bravi. Forse, però, quello che mi ha lasciato di più è stato Corrado Grabbi, nelle giovanili bianconere. Mi ha allenato per cinque anni ed è stato come un secondo papà, mi ha trasmesso tanto a livello umano. Tuttora lo chiamo sempre per avere qualche consiglio, abbiamo un rapporto diretto».
    L’obiettivo è tornare in Serie A
    «L’infortunio è alle spalle. L’obiettivo è recuperare le forma fisica e poi tornare in Serie A. Ho appreso molto da quella esperienza. Non si può restare inermi davanti alle prove che la vita ti mette davanti. Fin qui ho superato dislivelli incredibili, ho vissuto un esordio in Serie A e uno spezzone di stagione con la Juventus, ho visto davanti a me porte che si aprivano e poi momenti veramente duri, ma non ho mai perso la voglia di andare avanti. Penso che ognuno di noi sia la somma degli avvenimenti positivi e negativi che lo riguardano. Ho maturato consapevolezza delle possibilità del mio corpo, della mia testa. Sono migliorato nelle letture delle situazioni di campo e nella gestione della partita. La mia motivazione, se possibile, è cresciuta ancora di più. Ora ho solo voglia di giocare il più possibile e il meglio possibile. Mi sto allenando duramente e sto giocando partite importanti, mi sento bene. Sono concentrato a rispondere al meglio sul campo alle richieste del mister, a imparare da quello che chiede a ognuno di noi e interpretare con la mia personalità e i miei strumenti la sua idea di calcio per la salvezza del Sudtirol. Ho una grande voglia di lavoro quotidiano e di giocare il più possibile e nel miglior modo per fare la mia parte e aiutare la squadra che sta scrivendo la propria storia. Una sfida difficile, ma appassionante, per la quale siamo tutti uniti».
    Le trappole della Serie B
    «La Serie B è un campionato molto competitivo e anche complicato, può nascondere molte insidie. Oltre al lavoro quotidiano richiede l’atteggiamento giusto. Abbiamo l’umiltà di andare in campo senza sottovalutare nessun avversario, ma maturando in consapevolezza. Abbiamo valori importanti e vogliamo ottimizzarli sul campo contro qualsiasi squadra si incontri. Sono stato una stagione con il Perugia, ho giocato 30 partite e quell’esperienza mi è servita per conoscere la categoria e le sue insidie; è un campionato che aggiunge molto all’esperienza di un calciatore. Punto a essere valutato secondo i miei meriti e tornare dov’ero prima dell’infortunio, cioè in Serie A. Qui a Bolzano sto avendo continuità nel mio rendimento e penso solo a stare concentrato sugli obiettivi di squadra, a mettermi a disposizione del tecnico».

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    Perugia: Baldini cerca la svolta

    TORINO – Con la Ternana salita in testa da sola, la 9ª giornata di Serie B si chiude oggi con Perugia-Sudtirol, fischio d’inizio alle 16.15.  I Grifoni umbri non possono concedersi altre battute d’arresto: sono ultimi con 4 punti e con una vittoria scavalcherebbero la grande delusione Como, a quota sei, agganciando il Pisa, terzultimo a 7. Sarà la terza uscita del Perugia con Silvio Baldini in panchina che ha perso nelle precedenti gare da Pisa in casa (1-3) e a Como (1-0). L’ex guida del Palermo confida nei valori della squadra, anche se ovviamente ora non parla più di Serie A, come fece al momento della presentazione, quando rilevò Fabrizio Castori. Questo Perugia non è inferiore né troppo diverso dalla squadra che nella passata stagione, sotto la guida di Massimiliano Alvini (ora in A alla Cremonese), a sorpresa conquistò i playoff, anche se in questa stagione la concorrenza s’è fatta più spietata. In più, per la squadra attuale non è semplice passare dalle idee di Castori a quelle di Baldini, forse non esistono due allenatori così agli opposti come filosofia calcistica. La società intanto, ha annunciato che c’è l’accordo per la costruzione del nuovo stadio Curi, il progetto sarà presentato la prossima settimana. Nel frattempo in Umbria sbarca un Sudtirol gasatissimo. Nonostante sia un debuttante assoluto in B, è una delle più belle rivelazioni del campionato: da quando in panchina c’è Pier Paolo Bisoli (5 giornate) gli altoatesini di Bolzano hanno conquistato gli 11 punti che hanno in classifica e l’ex tecnico del Cosenza è ancora imbattuto (3 vittorie e 2 pari). Oggi preannuncia sorprese in formazione e chiede ai suoi di continuare a stupire, senza perdere d’intensità agonistica. Anche perché con una vittoria al Curi, il Sudtirol si ritroverebbe in zona playoff.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Longo, Baldini e Cannavaro: chi si sblocca?

    TORINO – Con Reggina e Bari in vetta, oggi, fischio d’inizio alle 16.15, due posticipi chiudono l’8ª giornata di Serie B: Como-Perugia e Sudtirol-Benevento. E ci sono tre nomi illustri in panchina – Moreno Longo, Silvio Baldini e Fabio Cannavaro – che inseguono il loro primo successo, rispettivamente sulle panchine di Como, Perugia e Benevento. I primi due hanno perso entrambi al debutto, 3-1, da Cosenza e Pisa, l’ex difensore ha pareggiato con qualche patema in casa con l’Ascoli, 1-1. La classifica piange, serve un cambio di marcia prima che la situazione si faccia troppo pesante. Como e Perugia occupano gli ultimi due posti della classifica, già staccati dalle altre squadre, sfida dunque sportivamente drammatica. Nei lariani rientra Bellemo a due mesi dall’operazione, mediano fondamentale nella salvezza della passata stagione ma probabilmente partirà dalla panchina. In difesa, Solini rileverà lo squalificato Binks. Longo dovrebbe andare avanti col 4-3-1-2 con Fabregas trequartista alle spalle di Cutrone e Mancuso. Nel Perugia, Baldini adotterà il 4-2-3-1, il suo marchio di fabbrica, dopo non aver avuto buone indicazioni dal 3-4-1-2 dell’esordio. Di Carmine sarà l’unica punta, probabilmente supportato da Paz, Luperini e Olivieri. Cannavaro, al “Druso” di Bolzano, troverà un Sudtirol che ha fatto gli attuali 10 punti nelle ultime 4 partite, quelle con Bisoli in panchina, “una delIe partite più difficili in assoluto”, ha detto l’ex tecnico del Cosenza, a sorpresa due punti sopra i campani che in caso di altro risultato negativo vedrebbero i piani nobili della B allontanarsi forse troppo per sperare ancora in una rimonta, anche se la B concede riscosse clamorose. Nel Benevento, i ko di Glik e Veseli obbligano Cannavaro a schierare la difesa a 4. In avanti, rientra La Gumina dopo l’infortunio ma probabilmente partirà dalla panchina, con Simy unica punta in campo dall’inizio, assistito da Farias e Ciano. “Col Sudtirol se vinci è normale altrimenti saremo criticati – sintetizza Canavvaro – stiamo lavorando sul piano psicologico”. Tutto giusto, ma il Benevento visto 7 giorni fa nel primo tempo contro l’Ascoli ha mostrato paure che prima del suo avvento non c’erano.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Serie B, il Brescia batte il Modena e va in testa. Parma e Como ko

    COMO – Dopo l’addio nei giorni scorsi del tecnico Giacomo Gattuso il Como affronta la 5ª giornata di Serie B ripartendo da Guidetti e ritrovando Fabregas. Le buone notizie non sono però sufficienti, perché il Sudtirol vince 2-0. Dopo un primo tempo volato via senza particolari acuti, nella ripresa i padroni di casa devono subito fare i conti con l’espulsione di Da Riva al 50′. Il vero colpo del ko si materializza però al 79′, con il gol di Mazzocchi. All’87’, su calcio di rigore, arriva anche il raddoppio firmato Casiraghi. Il Sudtirol vola a quota 6 punti in classifica e conquista la sua seconda vittoria consecutiva in questo campionato. Il Como, invece, con questa sconfitta, resta a quota 2 al 18° posto.
    Como-Sudtirol 0-2, tabellino e statistiche
    Serie B, la classifica
    Il Cagliari stende il Benevento al Vigorito
    Il Cagliari di Liverani batte il Benevento 2-0 e vola a 10 punti in campionato, coi giallorossi che sprecano una preziosa occasione per smuovere le zone alte della classifica rimanendo a quota 7. Al Vigorito succede tutto nel secondo tempo: i rossoblù si portano in vantaggio al 54′, con Lapadula, il grande ex della partita, e appena 4 minuti più tardi – al 58′ – rimangono anche in inferiorità numerica per l’espulsione di Obert. All’83’, nonostante l’uomo in meno, il Cagliari trova anche la rete della sicurezza con Luvumbo. Grande prova di forza da parte della formazione rossoblù.
    Benevento-Cagliari 0-2, tabellino e statistiche
    Il Cittadella supera il Frosinone al 92′
    Il Cittadella per riscattare il pareggio con un’espulsione per parte contro l’Ascoli, il Frosinone di Fabio Grosso per dare un altro segnale nelle zone alte della classifica dopo la vittoria per 2-0 sul Como. I padroni di casa si dimostrano migliori nella manovra, la formazione ospite crea le occasioni da gol più limpide. La sfida finisce però 1-0, coi padroni di casa che festeggiano grazie alla rete di Beretta al 92′. Il Cittadella sale dunque a 8 punti, mentre il Frosinone resta a quota 9 e spreca una grande occasione per andare in vetta.
    Cittadella-Frosinone 1-0, tabellino e statistiche
    La Reggina batte il Pisa 1-0, decide Canotto
    All’Arena Garibaldi continua la marcia implacabile della Reggina, che dopo le due vittorie casalinghe contro il Sudtirol (4-0) e il Palermo (3-0) riesce a superare anche il Pisa in trasferta 1-0. Gli uomini di Pippo Inzaghi stendono i nerazzurri grazie alla rete di Canotto al 28′ su assist di Ménez. Gli amaranto volano dunque in vetta alla classifica con 12 punti.
    Pisa-Reggina 0-1, tabellino e statistiche
    Il Brescia liquida il Modena al Braglia: 3-1 in rimonta!
    A fare compagnia alla Reggina in testa al campionato – con 12 punti – c’è il Brescia, che comincia la sua partita con un’ora di ritardo a causa di un problema in sala Var. Al Braglia la formazione di Clotet va in svantaggio contro il Modena per il gol di Bonfanti al 18′, ma riesce a pareggiare al 24′ con Ayé e a completare la rimonta con Moreo al 61′. Al 99′, su rigore, c’è spazio anche per il 3-1 di Bianchi.
    Modena-Brescia 1-3, tabellino e statistiche
    Bari corsaro a Cosenza con Cheddira
    Grande colpo del Bari di Mignani, che batte il Cosenza in trasferta 1-0 e sale a quota 9 punti in classifica. Il gol decisivo in favore della formazione biancorossa porta la firma del solito Walid Cheddira, nel recupero del primo tempo (45’+4′). Sono 4 centri (oltre a 3 assist) in 5 presenze per l’attaccante 24enne. All’89’ il Cosenza resta in 10 per il rosso rimediato da Aldo Florenzi.
    Cosenza-Bari 0-1, tabellino e statistiche
    La Ternana rimonta il Parma al Tardini: 3-2!
    Al Tardini la Ternana si prende la scena. La formazione di Lucarelli vince 3-2 e vola a 7 punti in classifica sorpassando proprio i ducali, che restano fermi a quota 6. Al 31′ Del Prato sblocca il risultato per i padroni di casa, ma al 48′ della ripresa Mamadou Coulibaly sigla l’1-1 ospite. Appena 3 minuti più tardi, però, al 51′, Inglese mette la firma sul 2-1. La reazione della Ternana arriva al 67′, con il pareggio siglato da Donnarumma, mentre all’86’ arriva il 3-2 definitivo di Corrado.
    Parma-Ternana 3-2, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Serie B, chiude Sudtirol-Pisa: prima di Bisoli

    TORINO – La 4ª giornata della B ha lanciato tre squadre in vetta un po’ a sorpresa: Reggina, Frosinone e Brescia. Oggi alle 16.15 il turno si chiude col posticipo Sudtirol-Pisa ovvero, sfida fra le ultime della classe. Negli altoatesini, ancora a zero punti, fa il suo debutto in panchina Pierpaolo Bisoli che a maggio ha salvato il Cosenza ai playout ma poi non ha trovato l’accordo con la società per il rinnovo. Rileva il traghettatore Leandro Greco che ha condotto il Sudtirol, debuttante assoluto in B, dopo la separazione con Lamberto Zauli, avvenuta quando la squadra è stata eliminata in Coppa Italia al turno preliminare dalla FeralpiSalò. Bisoli non ha nascosto la difficoltà dell’incarico ma vuole provarci e sta caricando la piazza a dovere. Gli ultimi acquisti, Crociata e Schiavone, oggi dovrebbero iniziare dalla panchina. Di fronte, un Pisa con un solo punto e già 2 ko, ma con alcune attenuanti. La squadra sconfitta dal Monza in finale playoff a maggio, quasi non esiste più, a iniziare dal tecnico Luca D’Angelo, sostituito da Rolando Maran, tornato in panchina dopo un lungo stop, non allenava dal dicembre 2020, quando fu esonerato in A dal Genoa. La squadra è molto indietro, più che nella condizione, nell’assemblaggio: aver ingaggiato diversi stranieri a digiuno del nostro calcio (ma comunque promettenti: Rus, Esteves, Morutan), certo non aiuta a essere subito competitivi. Però, nelle ultime ore del mercato, sono arrivati due colpi importanti che potrebbero fare la differenza: in avanti Gliozzi dal Como, che dopo i 9 gol della passata stagione (senza essere titolare), sembra in rampa di lancio; in difesa è giunto dal Benevento il richiestissimo Barba, il meglio che si potesse trovare in B nel suo ruolo. Dunque, prima di intonare il de profundis al Pisa (e a Maran), sarebbe meglio aspettare. Però, se la vittoria non arriva neanche oggi al Druso di Bolzano, i nerazzurri rischiano di scordarsi le zone nobili della B.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Zauli, ex Juve, lascia il Sudtirol

    TORINO – «Il Sudtirol comunica che, in seguito a visioni sportive diverse le strade con l’allenatore Lamberto Zauli si dividono consensualmente. La guida tecnica della squadra viene temporaneamente affidata al vice allenatore Leandro Greco e allo staff tecnico in carica. Al mister un ringraziamento e i migliori auguri per il proseguimento della carriera professionale sportiva». Incredibile: campionato non ancora cominciato ed è già divorzio per l’ex della Juventus. Al suo posto potrebbe arrivare Bisoli. LEGGI TUTTO