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    Tacconi, parla il figlio Andrea: “Periodo difficile, ma si sta riprendendo”

    TORINO – Andrea Tacconi, il figlio dell’ex portiere della Juventus, Stefano, in cura dallo scorso 23 aprile per la rottura di un aneurisma, rompe il silenzio. “Ci siamo assentati – scrive sui social, rispondendo ai molti che in queste settimane hanno continuato a chiedere notizie – perché è stato un periodo non facile dopo l’operazione che papà ha avuto. Ci sono stati passi indietro nella sua condizione, ma ad oggi si sta riprendendo lentamente. Spero di darvi belle notizie più avanti”. Stefano Tacconi, 65 anni, è stato ricoverato fino a metà giugno all’ospedale civile di Alessandria, dopo il malore ad Asti dove si trovava per un evento benefico. E’ stato poi trasferito al Presidio Riabilitativo Borsalino, alle porte della città, per seguire un percorso ad hoc. Il 22 settembre il dottor Andrea Barbanera, direttore Neurochirurgia del ‘Santi Antonio e Biagio’, aveva informato di un nuovo ricovero per “eseguire uno studio neuroradiologico di controllo programmato con il completamento della chiusura dell’aneurisma”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Tacconi, novità sulle condizioni dell'ex Juve. Avanti così!

    “Stefano, dopo un lungo soggiorno presso il presidio riabilitativo, è stato nuovamente ricoverato nella struttura di Neurochirurgia per eseguire un nuovo studio neuroradiologico di controllo programmato con il completamento della chiusura dell’aneurisma che lo aveva portato nel nostro ospedale nella fine di aprile. Le condizioni cliniche e neurologiche sono soddisfacenti, pertanto al termine di questo ulteriore percorso il paziente riprenderà la riabilitazione”. Lo ha reso noto Andrea Barbanera, Direttore della Struttura di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, che sta trattando il paziente.

    Tacconi – ex portiere della Juventus e della Nazionale – sta giocando la sua partita più importante dopo il malore (aneurisma celebrale) subito il 23 aprile scorso. Era stato portato in ospedale in condizioni serie e critiche, ma gradualmente ha fatto dei passi avanti. Operato il 6 giugno, il 65enne ex campione, è stato infatti trasferito in un centro di riabilitazione dove ha ripreso a muoversi e… a documentarsi sulla Juventus. Aiutato dall’affetto e dal sostegno della famiglia, così come da quello di milioni di tifosi. Il figlio Andrea aveva spiegato, sin da subito: «Sono rimasto colpito dalle tante manifestazioni d’affetto, non me lo aspettavo. Mi ha chiamato il mondo: non solo dall’Italia, ma pure da Stati Uniti e Giappone. Gli juventini hanno sempre amato papà».

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    Tacconi, storia di vita e di coraggio

    Oggi sono settantuno. Settantuno giorni da quando, in quella sera astigiana, Stefano Tacconi venne colpito da un malore mentre partecipava a una cena benefica in favore della Croce Rossa Italiana, ospite della rassegna “La giornata delle figurine”. La diagnosi: emorragia cerebrale causata dalla rottura di un aneurisma. La prognosi: molto riservata. Accanto a lui, quella sera, c’era Andrea, uno dei quattro figli che Stefano ha avuto dalla moglie, Laura Speranza: gli altri sono Virginia, Vittoria Maria e Alberto. Andrea è stato il primo a soccorrere il padre e Dio solo sa che cosa provi un figlio quando vede il padre accasciarsi improvvisamente sotto i suoi occhi, dopo avergli sorriso per tutta la sera, dopo avere conversato con lui parlando di tutto e di più.Sullo stesso argomentoTacconi lascia l’ospedale: l’ex Juve inizia la riabilitazioneJuventus

    Da quella sera, Andrea insieme con i fratelli e la mamma, è stato il simbolo della forza di un amore grande, immenso, distillato ogni giorno e ogni notte, trasmesso a Stefano, sorretto dall’affetto e dalla simpatia di chi ama il calcio e ha ammirato il portiere della Juve che con la Juve aveva vinto tutto, in Italia e in Europa: due scudetti, una Coppa Italia, tutte e tre le coppe europee, la Coppa Intercontinentale. Stefano l’erede di Zoff. Stefano detto Tarzan per via del fisico atletico e della guasconeria, del coraggio e dell’orgoglio. «Non sono secondo neanche a Buffon». Stefano che dopo quella magica punizione calciata da Maradona sotto l’incrocio dei pali, sbottò: «Se avessi parato il tiro mi avrebbero dato una medaglia, ma è stato un onore avere preso quel gol da Diego. Quando ti segnano certi campioni puoi anche ricordarlo per tutta la vita e raccontarlo ai nipoti».

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    Passo dopo passo, giorno dopo giorno, Stefano sta meglio. Passo dopo passo, giorno dopo giorno, Andrea informa e il suo social diventa un punto di riferimento per chi vuol sapere come stia papa: «Mi manchi, stai combattendo come un guerriero. Sono con te, giorno e notte». E poi la foto tutti insieme e una parola scritta a lettere maiuscole: uniti. Accanto, l’emoticon del cuore. E il 23 maggio: «È passato esattamente un mese da quel terribile giorno, un mese fatto di terrore, paura, fiducia e speranza… e tu continui a lottare come un leone, Sono orgoglioso di te». Un altro cuore. Il 10 giugno, Stefano ha scritto un bigliettino: “S+L love”. L’ha fatto dopo la seconda operazione cui è stato sottoposto. Il 14 giugno, Stefano ha lasciato l’ospedale di Alessandria ed è stato trasferito in un centro di riabilitazione dove ha iniziato il percorso di recupero.

    Sullo stesso argomentoTacconi scrive alla moglie e figli: “Fra poco insieme”Calcio

    Il 21 giugno, Stefano ha scritto un altro bigliettino: «Dai, fra poco insieme». Andrea commenta: «Meraviglioso». Il 29 giugno, Andrea comunica un’altra buona notizia: «Oggi con l’aiuto dei fisioterapisti, papà ha fatto i suoi primi passetti. Un’emozione indescrivibile». Omnia vincit amor et nos cedamus amori, L’amore vince tutto, arrendiamoci anche noi all’amore. L’emistichio virgiliano è in calce a questa straordinaria storia di vita, di coraggio, di resilienza. Buona domenica, Andrea. Dillo anche a papà.

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    Tacconi, la gioia del figlio Andrea: “Papà pronto per il centro riabilitativo”

    TORINO – Arrivano ulteriori aggiornamenti piuttosto confortanti sulle condizioni di salute di Stefano Tacconi, colpito da un’ischemia lo scorso 23 aprile. Ad annunciare i miglioramenti dell’ex portiere della Juve è stato il figlio Andrea, che sul proprio profilo Instagram ha scritto: “Domani grande giorno, finalmente papà lascerà l’ospedale per andare in un centro riabilitativo. Sarà ancora lunga, ma la partita più importante della sua vita la sta vincendo. Una forza della natura!”. LEGGI TUTTO

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    Tacconi, gli auguri di compleanno della Juve: “Forza Stefano”

    TORINO – Stefano Tacconi spegne oggi 65 candeline e la Juventus ha voluto festeggiarlo con anche un messaggio di incoraggiamento “Forza Stefano” in questo momento delicato. L’ex portiere bianconero è ricoverato all’ospedale di Alessandria dopo essere stato colpito da un’ischemia il 23 aprile, le sue condizioni sono in miglioramento dopo il report pubblicato su facebook dal figlio Andrea. Tacconi ha militato nelle fila dei bianconeri dal 1983 al 1992 collezionando 254 presenze e vincendo: 2 campionati, una Coppa Itala, una Coppa delle Coppe, una Supercopap Uefa, una Coppa Uefa e una Coppa Campioni. LEGGI TUTTO